Salve
a tutti ragazzi e ragazze come va?! ^^
Eccomi
tornata all'attacco con un sequel del sequel (gentile suggerimento di
Francy XD) questa volta però non sarà una
AloisxCiel ma una
SebxCiel visto che la voglio dedicare al mio dolcissimo e tenerissimo
(e bastardissimo XD) fratellino DelightsViolent
^^ Alias Tony! Spero tanto che ti piaccia cucciolo!! ^^
Bene,
bando alle ciance e passiamo alla storia, spero tanto che vi
piaccia!!
Un
bacione e buona lettura!! ^^ <3
Una
piacevole notte III
Amore?
Gli
rimboccò le coperte, accertandosi che nessuna parte del suo
corpo
restasse scoperta
“Le
serve altro Sir?”
chiese
con il solito tono incolore, prendendo l'elegante candelabro poggiato
sul comodino.
Il
ragazzo emise languidamente un semplice “No”,
accoccolandosi
meglio sotto le fresche lenzuola di lino e facendogli segno con la
mano che poteva andare.
“Buona
notte Signorino” disse infine, inchinandosi lievemente e
uscendo
poi dalla camera, chiudendosi silenziosamente la porta alle spalle.
L'unico
rumore in tutta la residenza era quello dei suoi passi leggeri mentre
si dirigeva nelle proprie stanze.
Il
volto era teso in un'espressione contrariata; le labbra leggermente
aperte mettevano in mostra i bianchi denti digrignati per l'odio ,
mentre gli occhi erano tinti rosso d'ira tanta era l'astio rivolto al
giovane Conte Trancy , con cui il suo padrone aveva preso a vedersi
con sempre più frequenza.
Si
fermò, sconvolto da se stesso, stringendo forte il
candelabro e
facendolo incrinare leggermente, come se fosse burro nelle sue mani.
Non
sapeva perché era tanto irato verso il ragazzo...
anzi… lo
sapeva... era per gelosia ma di cosa poi non lo sapeva neanche lui.
Questo era quello che lo faceva infuriare di più.
Strinse
ancor più forte la mano destra sull'oggetto, provocando la
rottura
del braccio a tridente che cadde a terra in un tonfo sordo,facendo
cosi calare le tenebre.
Il
demone sorrise inquietante, riprendendo a camminare nel lungo
corridoio; nella sua mente un solo pensiero: era ora di riprendersi
ciò che gli apparteneva!
*****************************
“Signorino
è ora di alzarsi - la calda
voce del maggiordomo lo destò dal suo sonno – Si
alzi
per favore o farà tardi” insistette
con quel
timbro sensuale che gli
carezzava l'udito.
Sbuffò
contrariato quando i raggi del sole gli colpirono il viso,
sfiorandogli le
palpebre che dopo un po' si sollevarono, liberando
i
suoi occhi blu resi più chiari dalla luce del mattino.
Il
suo sguardo assonnato si posò sulla figura nera
del
maggiordomo che ancora gli dava le spalle intento a legare le tende
che aveva aperto; quando poi questi si girò, un calore
sconosciuto
ma allo stesso tempo tremendamente familiare gli invase il corpo,
sorprendendolo.
“Sta
bene Bocchan? - chiese con la solita aria di finta preoccupazione
–
E' diventato tutto rosso” costatò compiaciuto,
avvicinandoglisi.
“S-si...
si va tutto bene” rispose un po' incerto il giovane,
distogliendo
lo sguardo dall'attraente corpo dell'altro, non riuscendo a spiegare
le insane emozioni che questi gli provocava.
<<
Ma cosa diamine mi prende!? Perché sento il desiderio di
essere
toccato lui!?>>.
Non
riusciva a trovare una risposta, di solito queste sensazioni le
provava solo quando era in compagnia di Alois e
nonostante
tutto erano cosi diverse da quelle che provava per Sebastian.
“Signorino
è meglio che ci sbrighiamo, siamo già in
ritardo”.
Il
tono stranamente dolce lo riscosse dai suoi pensieri facendolo
accigliare.
“Si,
hai ragione” rispose, cercando si riacquistare un po' di
autocontrollo e alzandosi dal letto per permettergli di vestirlo...
pentendosene però subito dopo.
Appena
quelle mani cominciarono a sfiorarlo, una scarica di piacevoli
brividi gli salirono lungo la spina dorsale, facendolo fremere da
capo a piedi; la pelle sembrava bruciare lì dove le dita del
demone
passavano, le guance gli si imporporarono di rosso e il respiro
divenne leggermente irregolare.
“Quali...
quali sono i programmi per oggi?” chiese, cercando di darsi
un
minimo di contegno, ma i suoi sforzi risultarono vani quando
Sebastian,finito di prepararlo, si alzò puntandogli addosso
quegli
occhi penetranti.
“Oggi
alle 9:30 deve fare colazione con l'Ambasciatore... - L'attenzione
del ragazzo fu totalmente catturata dal movimento sensuale di quelle
labbra sottili, che lo distrassero da ciò che gli stava
dicendo –
Ma Bocchan mi sta ascoltando?” chiese alla fine, sorridendo
malizioso.
“Ovvio
che ti sto ascoltando Sebastian! - si infervorò il moro,
alzandosi
di scatto dal letto e facendo battere i tacchi delle
scarpe
sul pavimento – Forza andiamo, non avevi detto che era
tardi?!”
affermò seccato avviandosi verso la porta, preceduto
dall'altro che
glie l'aprì inchinandoglisi davanti.
“Yes
My Lord!” rispose ghignando, seguendo il suo padrone.
<>
pensò accigliato, scendendo le scale per la colazione con...
con non
sapeva chi.
****************************
Si
chiuse con un scatto la porta dello studio alle spalle,
appoggiandovisi poi contro. Sospirando si portò le mani al
petto
scivolando piano a terra.
“Cosa
diavolo mi succede... anf... cosa diavolo mi succede...!”
Si
prese la testa fra le mani continuando ad ansimare forte.
Il
corpo gli andava a fuoco, la testa girava come in preda alle
vertigini, il cuore batteva forte, mentre un intenso calore si era
impossessato del suo basso ventre e tutto questo a causa di una
carezza ricevuta da Sebastian.
“Maledetto...!
Cosa diavolo mi hai fatto!” sapeva che era colpa sua, doveva
essere
per forza colpa sua! Ogni volta che i loro sguardi
si
incontravano, ogni volta che si sfiorava, anche per sbaglio, tutto il
suo essere si incendiava e sentiva un impellente bisogno
di
essere posseduto da lui... in tutti i sensi
possibili e
immaginabili... ed era proprio questo a sconvolgerlo di più!
Non
aveva mai provato un simile desiderio, per niente e per nessuno,
neanche per la vendetta.
<<
Devo distrarmi... non devo più pensarlo... no, non
devo!>>.
Si
alzò dal pavimento avvicinandosi alla scrivania e sedendosi
sulla
comoda poltrona, respirando profondamente.
“Ok
Ciel calmati– sussurrò - questo comportamento non
è proprio da
te!”.
Si
allentò il fiocco intorno al collo slacciando i primi
bottoni della
camicia.
<<
Dannazione se fa caldo!>> pensò esausto,
sventolandosi una
mano davanti al viso.
Si
alzò irritato, girandosi verso la finestra e aprendola,
beandosi
dell'aria frizzante che regalò un po' di pace al suo corpo
accaldato.
Un
po' più calmo si risedette alla
scrivania, prendendo i primi
documenti che gli capitarono sotto mano e incominciando a
“lavorare”,
ma dopo i primi dieci minuti lascio cadere in malo modo i fogli sul
tavolo, accasciandosi sulla poltrona.
<<
Non riesco a concentrarmi dannazione! - Si passo una mano sul viso,
irritato – Perché continuo a pensarti? Cosa
diavolo vuoi da me!?
>>.
Strinse
forte le gambe procurandosi una scarica di piacere lungo la schiena.
Lo
desiderava, cavolo se lo desiderava!
L'unica
cosa a cui la sua mente malata riusciva a pensare era di essere
sbattuto contro una qualsia superficie – preferibilmente morbida
e orizzontale – ed essere posseduto
ripetutamente e
violentemente da quel demone da strapazzo.
Strinse
di nuovo le gambe, gemendo piano.
<<
Cavolo... cosi non va proprio bene... devo trovare una soluzione...!
>> pensò ancora, affranto.
L'unico
modo per liberarsi di una tentazione è cedervi.
Gli
suggerì una vocina nella sua testa.
<<
Dannata coscienza del cavolo! Citare Oscar Wilde non mi
aiuterà ad
uscire da questo impiccio! >> sbuffò il
ragazzo, infuriato con
se stesso.
Ne
sei proprio sicuro...?
Ciel
spalancò gli occhi scioccato, balzare in piedi e sbattendo i
pugni
chiusi sulla scrivania.
<<
Che vorresti insinuare?! Che devo andare a letto con Sebastian?!!
>>
si infervorò, dandosi dello stupido subito dopo.
“Ma
che diavolo sto facendo! - sussurrò esasperato –
Sto proprio
impazzendo, adesso parlo anche da solo!”.
Nonostante
si desse dello stupido per aver anche solo pensato una cosa del
genere l'idea di cedere a quella tentazione
non era poi
cosi brutta.
<<
Ma che diavolo dico! Non posso farlo! Assolutamente! E poi
conoscendolo quel bastardo me lo rinfaccerà per tutta la
vita! >>.
Non
ce la faceva più a restare chiuso li dentro, doveva uscire o
sarebbe
impazzito sul serio.
Cercando
di essere il più silenzioso possibile uscì dallo
studio,
guardandosi intorno con circospezione; non aveva proprio voglia di
incontrare quel demone da quattro soldi.
La
villa era stranamente silenziosa; niente rumore di piatti rotti,
niente esplosioni e benché da una parte questo lo
rincuorasse
dall'altra non poteva fare a meno di sentirsi in ansia.
Affrettò
il passo uscendo nel grande giardino della residenza e, assicurandosi
che nessuno lo seguisse si diresse in un posto segreto che
mai
nessuno avrebbe dovuto scoprire.
Cominciò
a vagare per il piccolo bosco che circondava la
“casa”.
<<
E' proprio passato un sacco di tempo dall'ultima volta che ci sono
andato >> pensò triste, scostando l'ennesima cascata
di rampicanti che gli bloccava la strada; in quel momento il suo
sguardo si illuminò. L'aveva trovato! Il giardino segreto di
sua
madre!
Era
una piccola radura circondata da grandi alberi secolari al cui centro
si trovava un bellissimo Salice Piangente.
S'inoltrò
nel spiazzale, avanzando tra fiori variopinti e profumati.
Chiuse
gli occhi quando la fresca brezza estiva gli scompigliò
piacevolmente i capelli, rilassandolo
<<
Quanti ricordi racchiude questo posto>> il cuore, che
credeva
di non possedere più, gli si strinse in una morsa dolorosa.
“Dannazione
perché sono venuto qui! Le cose vanno di male in
peggio!”
bisbigliò, accarezzando la corteggia del Salice.
Il
ricordo dei suoi genitori gli invase prepotentemente la mente; quanti
pomeriggi aveva passato lì a giocare con suo padre o a
leggere
insieme alla madre, che con i suoi racconti era capace di farlo
volare lontano con la fantasia oppure semplicemente a rilassarsi
distesi sull'erba, cercando di decifrare le molteplici forme delle
nuvole.
<<
Madre... Padre...- Il pianto gli occluse la gola in un nodo
fastidioso che gli impediva di respirare correttamente -
Perché!? >>
batté piano il pungo contro l'albero.
Abbassò
la testa lasciando che la frangia gli coprisse l'occhio sano,
cercando di nascondere la lacrima che, traditrice, gli
solcava la
guancia in una scia di dolore.
“Signorino...”
quella dolce
voce lo riscosse
dai suoi tristi ricordi, facendolo voltare spaventato.
Non
poté far a meno di rimanere sorpreso nel trovarsi Sebastian
di
fronte, a pochi metri di distanza, che gli sorrideva; e non uno dei
suoi soliti ghigni fastidiosi ma un vero e proprio sorriso.
Una
strana rabbia si impossessò di lui senza che ne capisse il
motivo.
“Che
diavolo ci fai qui!? - urlò, mentre gli si avvicinava a
grandi passi
– Non saresti dovuto venire qui! - strillò ancora,
fronteggiandolo
e cominciando a colpirgli il petto con i pugni chiusi – Non
dovresti essere qui! Vattene...! - la rabbia che lo animava piano
piano andò scemando e anche i pugni, che in
realtà non erano mai
stati dati per fargli male, si fermarono –
Vattene...”
sussurrò
in fine, aggrappandosi alla sua giacca.
“Signorino
si calmi... va tutto bene – Sebastian
gli si inginocchiò davanti per raggiungere la sua altezza,
stringendoselo poi al petto, cullandolo con la sua voce – si
calmi è tutto apposto” il
demone prese ad accarezzargli piano i capelli, cercando di calmarlo,
stupendosi per tutta quella premura.
“No
Sebastian – disse il ragazzo scuotendo la testa –
non va tutto
bene – continuò mentre scie salate gli rigavano il
volto –
niente è mai stato apposto nella mia vita...
niente...” strofinò
forte il volto contro il suo collo. La schiena era scossa da
singhiozzi silenziosi che cercava in tutti i modi di trattenere. Il
bel viso da bambino – perché questo era in
realtà, un bambino –
era segnato da lacrime che non volevano saperne di fermarsi.
“ Bocchan
si calmi adesso! Ci sono io non ha motivo per essere cosi
triste!”
provò
ancora a rassicurarlo,
facendo però nascere un sorriso amaro sulle labbra del
giovane.
“
Essere
consolato da un demone... tzè come sono caduto in
basso” gli
rispose amaramente.
Il
maggiordomo lo scostò da se contrariato, guardandolo severo.
“Non
pensi che sia un demone a consolarla – lo
rimproverò,
accarezzandogli una guancia e sorridendogli di nuovo dolcemente
–
ma pensi che sia una persona che l'ama a
farlo”.
Il
ragazzo lo guardò totalmente scioccato per quelle parola,
tuffando
subito dopo il viso nell'incavo della sua spalla e riprendendo a
singhiozzare più forte di prima.
“Ti
prego portami via Sebastian... portami via di qui...”
sussurrò tra
un singhiozzo e l'altro aggrappandosi forte al suo collo.
“Certo”
rispose semplicemente, alzandosi in piedi senza
lasciarlo mai.
********************************
Si
lasciava svestire senza emettere nessun suono, come fosse una
marionetta inerme tra le mani esperte del proprio puparo.
Come
la sera precedente il maggiordomo lo mise a letto, rimboccandogli le
coperta e prendendo il candelabro dal comodino.
Il
giovane aspettò in silenzio di sentire il consueto
“c'è altro che
posso fare per lei?”
ma
ancora una volta il demone fu capace di sorprenderlo.
“Vuole
che rimanga con lei finché non si addormenta?” gli
chiese,
spiazzandolo.
Ciel
si mosse a disagio tra le coperta, mormorando poi un bisognoso
“Si”
che lo fece sorridere.
“Come
desidera” rispose, poggiando di nuovo l'oggetto sul comodino
e,
togliendosi la parte superiore del completo da maggiordomo, si
infilò
sotto le coperte attraendo a se con delicatezza il graciel corpo del
moro che gli si accoccolò al petto, annusando il suo profumo.
“Sebastian...”
l'altro l'interruppe posandogli un dito sulle labbra.
“Resterò
per sempre al suo fianco Bocchan, non l'abbandonerò mai -
rispose,
precedendo quello che, sicuramente, avrebbe voluto chiedergli
–
Adesso riposi, è stata una lunga giornata ” gli
disse,
accarezzandogli amorevolmente i capelli.
Ciel
annui chiudendo gli occhi e stringendoglisi di più addosso,
sorridendo felice quando venne ricambiato.
Chissà...
magari non tutto era cosi sbagliato nella sua vita.
Angolino
sclero.
O_O
Ehm... non doveva venire cosi, doveva essere una storia simile alle
altre due da cui poi avrei potuto ricavare un altro sequel che
sarebbe stata una SebastianxCielxAlois ma a questo punto non credo di
poterlo faro >__<””
Bhe?
XDD che ne pensate? Vi piace?? Spero tanto di si! ^^
Sapete
avrei voluto far finire la storia con una bella Lemon ma mio padre ha
detto che era meglio concluderla in un modo più soft (mio
padre mi
fa da beta XD) e cosi eccoci qui XD
spero
proprio di non aver deluso le vostre aspettative e non vi preoccupate
non ho abbandonato le AloisxCiel XD
Bhe
che dire... un bacione a tutti!! Ci si rivede nella prossima storia!!
^^
Ps.
Come sempre chiedo perdono per gli eventuali ORRORI che vi prego di
segnalarmi! >//////<
Bye
Bye a tutti! ;-D <3 <3
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