Pioveva
a Londra, quella sera.
Il fuoco
crepitava allegramente nel camino dell'appartamento al 221b, Baker
Street.
Un uomo in
vestaglia stava seduto comodamente in poltrona, con il Times del giorno
aperto sul suo grembo e i piedi allungati verso il calore delle fiamme.
Improvvisamente ebbe un guizzo ed iniziò ad alzare
nervosamente gli occhi dal giornale.
L'oggetto
dei suoi sguardi era un altro uomo: alto, magro, naso importante e
occhi grigi come la nebbia londinese, suo amico da una vita o quasi.
Egli se ne stava in piedi, appoggiato allo stipite della porta, fumando
una pipa con lo sguardo apparentemente perso nel vuoto.
All'improvviso
si girò verso il compagno.
«
Vuole chiedemi qualcosa, Watson? » esordì, facendo
sobbalzare leggermente l'uomo in poltrona.
Il dottor
John Watson guardò per un'attimo il suo amico. Poi si riebbe.
«
Holmes, non vorrei sembrarle invadente ma, stavo pensando, che sono
molti anni che condividiamo il nostro appartamento e abbiamo condiviso
anche molte avventure però, come dire, io ancora non so
molto di lei. » disse, con un certo rossore sulle guance.
«
E cos'è che le preme di sapere sul mio conto? »
«
Non saprei. Ha altri fratelli oltre al signor Mycroft Holmes? Come si
chiamano i suoi genitori? Dove è cresciuto e dove ha
imparato tutte le cose che sa? »
«
Mio caro amico, non vedo come questo possa essere rilevante o persino
minimamente importante, perciò mi approprierò del
diritto di non rispondere alla sua domanda. » rispose Holmes
con un sorriso. Poi, vedendo l'imbarazzo negli occhi del suo collega,
continuò « Non si crucci per il mio passato, non
è granchè interessante e si rilassi: la sua non
era insolenza, ma semplice curiosità, è
perfettamente nella norma, ma, come lei ben saprà,
"domandare è lecito, rispondere è cortesia".
»
«
E la cortesia non è esattamente il suo forte, quando vuole,
vero Holmes? » disse Watson, e risero per un momento assieme.
Il dottore
liberò un lungo sbadiglio, dopodiché chiuse il
giornale e si alzò.
«
Bè, io vado a coricarmi, Holmes. Domani dicono che
sarà una bella giornata e voglio godermela tutta dal mattino
alla sera. » disse sorridendo.
«
Passi una buona notte, amico. »
«
Altrettanto. » rispose il dottore, chiudendo la porta della
sua stanza.
Holmes
sospirò, bevve una tazza di tè e poi si
ritirò nella sua stanza, per cadere in un profondo sonno
ristoratore.
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