. a
mia nonna L, pperché
quell’amore per i libri e la passione per
la scrittura sono sono solo merito suo (anche mio, ma quello che
c’era da sapere
me l’hai spiegato tu).
Revolution
I
poster di Celentano sul muro,
i
riccioli rossi visibilmente
tinti
Eri
tu, così, da ragazza
Con i
sogni in un pugno di pastelli a cera,
Gli
occhi sempre pronti a posarsi
Su un
libro, su un quadro, su una vecchia foto
Curiosa
com’eri di conoscere il mondo,
perché
la prigione di un collegio ti aveva privato
della libertà
i
tuoi dischi graffiati,
i
tuoi viaggi per imparare le lingue
i
tuoi sogni spezzati da quella frase,
“non
c’abbiam i soldi, Lore. Va’ a lavorà,
ch’è
meglio.”
Volevi
studiare, nonna
Volevi
diventare una scrittrice, una pittrice,
una rivoluzionaria
Volevi
andare a Parigi,
coi
simboli della rivoluzione negli occhi
i
tuoi maglioni sulle spalle, gli orecchini
di tua mamma...
Vivevi
così, nonna
Con i
troppi libri che leggevi e l’accademia,
per
cui sudavi sangue e colori
Brera,
il tuo sogno
Quello
che poi non hai realizzato
E
poi...
E poi
la tua vita ti ha trascinata come un fiume
in piena,
il
nonno, i viaggi, quella bimba che è nata
forse troppo presto
tu
che volevi sposarti in marrone, nonna
e che
poi l’hai indossato, l’abito bianco
con
gli occhi pieni di un risentimento e del
rancore dei tuoi anni
volevi
andare in America, nonna
per
fare l’infermiera o la rivoluzionaria
E poi
in America ci sei andata, sì
Ma
diec’anni dopo e con la
mamma che non sapeva l’inglese
Nonna,
ti voglio bene
Perché
sei l’unica che al telefono legge Dante,
quella
che traduce dal latino fra i pomodori
da sciacquare e l’acqua da far bollire
ti
voglio bene perché mi racconti dei tuoi anni,
con
quella nostalgia così viva e rassegnata
e ti
voglio bene perché mi hai dato tutta l’anima,
seppur
per iscritto e seppur vivendo lontane
e
perché, in fondo
siamo
due gocce d’acqua, anche se i tuoi connotati
bruni dimostrano il contrario
note:
scritta
di getto, proprio di getto.
Ma la
nonna è così, con quell’accademia di
Brera
che non è riuscita a finire e le mail interminabili.
Dovevo
scrivere un’altra cosa, ma questa...
è per lei.
Vi
abbraccio tutti
Beth
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