AAA Affittasi moglie

di gaccia
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Lo so, ho già due storie in piedi, di cui una stenta a funzionare (almeno nella mia testa) in più siamo quasi ad agosto con tutte voi in ferie o quasi ed io che partirò tra poco e quindi interromperò le mie storie e cosa faccio?  Posto questa, che, come sempre prometto di finire.

Non picchiatemi e leggete. Ci sentiamo sotto.

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Come avevo fatto ad arrivare a questo punto?

Io non ero così, ero romantica, sognatrice, volevo il principe azzurro.

 

Continuavo a fissare il soffitto e quella crepa che si vedeva appena vicino al lampadario, mi sembrava sempre più grande, quasi facesse copia con quella nel mio cuore.

 

Mi voltai verso di lui, bello, sexy anche quando dormiva, con quell’aria angelica che gli si disegnava in faccia quando era rilassato.

 

Mi alzai facendo meno rumore possibile. Guardai l’anulare della mia mano sinistra e sfilai il cerchietto d’oro. Forse quell’anello era l’unica cosa vera in tutta la faccenda. Lo posai sul comodino.

 

Non potevo continuare quella farsa. Le vacanze erano quasi finite e io non sarei riuscita a resistere un minuto di più.

 

Presi il borsone che avevo riempito la sera prima, prima che lui mi fermasse, prima di questa notte di sesso, e silenziosamente uscii dalla camera.

 

Era l’alba, nella enorme villa bianca dormivano tutti, tranne … lei: Elisabeth, la nonna, colei di cui tutti avevano paura.

 

«Vai via?» chiese

 

«Si. Ora potrà essere felice e liberarsi di me» risposi semplicemente mentre trascinavo il borsone vicino al portone di ingresso

 

«Lui ti ama» mi disse come se fosse una constatazione naturale

 

«Non credo» e mi chiusi la porta alle spalle.

Il tonfo che udii era il mio cuore spezzato.

 

 

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Angolino mio:

è l’introduzione, è piccola e deve solo dare l’imput.

Prendete questa e prendete la copertina (le due righe di presentazione nella pagina principale), mischiate insieme e poi ditemi se vi piace,

Se ci sarà riscontro domani posterò il primo capitolo.

 

Avevo letto da altre parti su queste pagine una frase che oggi faccio mia:

Mi metto in un angolo, mangiucchiando le unghie, in attesa.......

 

 





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