Prologo
Amare non è
semplice.
Nessuno nasce sapendo
come si ama, cosa vuol dire amare e cosa ciò comporta. Non
si è consapevoli di cosa sia giusto e cosa, invece, sia
sbagliato nell'amore.
Non esistono guide,
corsi, lezioni sull'amore. Non esistono lauree, professori,
professionisti dell'amore.
L'amore ti capita, e
quando ti capita nemmeno te ne rendi conto subito. Hai bisogno di
capirlo, che quello è amore.
Devi viverlo. E ti
può andare bene, così come, ahimè,
può andarti male.
Puoi conoscere l'uomo
che poi sposerai quando siete piccoli, bambini, e crescere con lui.
Conoscerlo come nessun altro e sentire naturale il legame che vi
unisce.
Oppure potresti non
incontrarlo mai, e vivere sperando che un giorno, chissà
quando, proprio quello che ti taglia la strada, o che ti rivolge la
parola chiedendoti semplicemente che ore sono, potrebbe diventare tuo
marito, il padre dei tuoi figli, o semplicemente il compagno di una
vita.
Come in ogni cosa ci
vuole un pizzico, o poco più, di fortuna.
E come in ogni cosa
c'è a chi va bene al primo colpo, come quando hai studiato
poco per un esame universitario ma comunque riesci a passarlo
perchè il professore ti pone poche domande sugli unici
argomenti di cui hai letto, oppure andarti male per svariati tentativi.
Quello che
è giusto sapere è che bisogna provarci.
L'amore è
buttarsi, fidarsi, sbatterci la testa, cadere e rialzarsi. E' imparare
insieme.
E quando capisci che
l'amore è, semplicemente, impegno e fiducia nell'altro...
beh, è lì che hai la chiave.
Riccardo e Andrea si
sono trovati per caso. E nessuno dei due pensava a cosa, prima o poi,
avrebbero imparato insieme.
A quanto si sarebbero
impegnati e a come avrebbero raggiunto quello che con il tempo sarebbe
diventato il loro fine ultimo per la felicità.
Eccoli. Lui a Milano,
lei a Bari. Accendono i loro pc, si collegano in internet, inseriscono
la password del loro profilo su chattissimo.it* e poi bastano pochi secondi.
Qwerty: "ciao, ci sei?"
Paulie: "si, ciao... come ti chiami?"
NOTE:
* chattissimo.it
è un sito di chat inventato di sana pianta dall'autrice.
Non è la prima storia che scrivo, mi diletto a scriverle ma
le tengo per me. Conoscevo EFP già da tempo, ma ci leggevo
solamente. Stasera mi son decisa, e ho cominciato a raccontare. A
raccontarmi. La storia è la mia. Ovviamente con altri nomi,
altri luoghi. Ma descriverò esattamente quello che
è accaduto. Quello che mi sta accadendo. Da quattro anni a
questa parte.
Spero vi piacerà rivivere con me i miei ricordi. Grazie a
tutte quelle a cui la mia storia, inteso come la storia della mia vita,
piacerà e commuoverà. Vi ringrazio sin da ora,
perchè andando avanti, ne sono sicura, presa dalla voglia di
dirvi tutto, mi dimenticherò di farlo.
E grazie soprattutto a lui, che ha permesso che tutto questo accadesse.
Ti amo, Piè.
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