Ecmnesia, ogni giorno e in ogni frammento di calendario
Madame ricordava mani come ventagli davanti al viso
e le ombre sul muro che sembravano giostre
non aveva altri amori se non giardini rigogliosi nel petto
e tutte le farfalle che disegnava sulla plastica
Il primo processo di corruzione
cominciò con occhi acquatici che divennero un mare
e i suoi capelli da Medusa
allo spuntare dell'alba abbandonata sull'arenile.
Stivali impolverati e voglia di piangere
così piccola, era così piccola
mentre inventava nuovi dolori
ma lo sfacelo
del cuore marcito nel petto
si palesò dopo anni
Madame che prendeva pastiglie, due tre e poi quattro
Monsieur sapeva, e poteva tollerarlo finché ella si assottigliava
ma disseminava indizi che Madame aveva già visto in vite precedenti,
ed addolorata continuava a sorridere, per donargli il riflesso della sua superficie.
Nel profondo, aveva solo tubature gocciolanti, che chi era venuto prima
aveva visto e apprezzato e poi distrutto
non c'era più niente da vedere, così Madame mostrava solo la sua bella faccia
perfettamente conscia del fatto che presto sarebbe stata sostituita,
come era sempre accaduto.
La condanna era inscritta nelle sue iridi, che avevano il colore degli uragani
che portano pioggia
e Madame era stanca di
piovere
tutti i giorni
Passati erano i tempi delle braccia aperte
per lasciar fluire via l'infezione
o dei polmoni strangolati nelle urla
Madame era attratta dai denti
e mordeva via la pelle delle mani
nessuno mai le sorrideva!
Solo sopracciglia contratte alla sua vista!
E lei diceva, perdonate la mia bruttezza
ma nella testa pensava
“Nell'acqua ti ho visto annegare”
mentre ascoltava vecchie canzoni francesi
e ballava al suono delle fisarmoniche
da sola assieme ai suoi gatti.
Madame ricordava l'odore di sangue in un prato
ogni volta che spruzzava il suo profumo nell'incavo del collo,
condannata ogni notte a notare
strane convergenze tra passato e presente
si aggrappava al braccio di Monsieur in divisa,
Monsieur che guardava al di là del punto di fuga prospettico.
Madame non aveva più niente, solo un vecchio orologio nascosto nella sottoveste,
che calcolava il tempo al rovescio,
e scatole con vecchi pupazzi malati di polvere.
Madame fioriva nel sogno e dolorosamente sfioriva ogni giorno,
ed era sé stessa che aveva visto annegare, come una conchiglia
alla deriva nelle profondità del mare.
|