Another Life

di JackieJay
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Mentre salivo in quella immensa terrazza per stendere il bucato, canticchiavo una delle loro canzoni. Lei, lei l'unica e la sola che mi aveva aiutato ad affrontare gli ostacoli e che più di una volta mi aveva salvato la vita... Lei: Kings & Queens!  Per la prima volta, riuscii a cantarla senza cuffie e senza steccarla, era come se lui fosse li al mio fianco a intonarla con me, ma non c'era paragone. Lui aveva una voce meravigliosa, dolce e penetrante, una voce che ti toglieva il respiro.
Era una di quelle giornate dove il sole non era molto forte e il vento correva libero, perciò decisi di aspettare che la biancheria si asciugasse, e mi sedetti in un angolo. Indossai la loro felpa e accesi la mia sigaretta, anche se lui detestava che io fumassi, e come sempre chiusi gli occhi iniziai a fumare. 
Amavo fumare con gli occhi chiusi e sentire il fruscio del vento scompigliarmi i capelli. Con la sigaretta ancora in mano, iniziai a ballare trasportata dal vento! Mi sentivo libera, era come se stessi volando. 
Ogni tanto, sbirciavo per esser sicura di non essere osservata, e proprio in quell'istante, fra le lenzuola bianche, vidi un'ombra, non me ne preoccupai molto, richiusi gli occhi e continuai a danzare. A volte mi piaceva essere apprezzata, anche se ero timida. Danzai lungo tutta la terrazza, tornando poi indietro. Sfiorai quell'ombra, che poco dopo mi condusse a sé e mi ritrovai avvolta fra le sue braccia. Solo una persona sapeva quanto adorassi essere abbracciata da dietro, e infatti, il profumo che sentii era il suo... il profumo del suo corpo, era unico e così dolce. Sembrava fossi avvolta da una coperta, forse troppo grande, visto quanto ero piccola, ma io mi sentivo al sicuro. Mi sentivo protetta.
Mi girai, e rimasi incantata dal suo splendore, non mi ero ancora abituata, e forse non sarebbe mai accaduto. Il suo viso, cosi dolce e perfetto, dai lineamenti divini, lo avrei riconosciuto in mezzo a mille persone, perché solo lui aveva quello sguardo capace di rapirti il cuore. I suoi occhi non erano azzurri, erano di un intenso color cielo, profondi e puri come la sua anima. Io, ero la fidanzata del Frontman di una famosa band rock americana, i 30 Seconds To Mars. 
Fra tutte le donne che il mio Jared potesse avere, scelse me, una comune ragazzina di quasi 21 anni, arrivata a Los Angeles, con la sola speranza di cambiare vita. Bhè, Jared, più che altro, me la stravolse. 
Sin dal primo istante ho sentito di appartenergli, come se fosse destino che noi dovessimo stare insieme. La mia famiglia non sapeva nulla ancora, ma io e Jared, l'unico uomo che avrei mai amato, stavamo insieme, insieme da così poco da sembrare un sogno...




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