Capitolo 4
Capitolo 4 – Integrazione Razziale
- Quando la piuma si fa
dura, i duri cominciano a spiumare -
E.E.
L'assolato mattino del giorno dopo fu una piacevole sorpresa per tutti.
Uscire fuori, all'aria aperta per godere dei tiepidi raggi solari, aveva messo
di buon umore gli studenti che si apprestavano a trascorrere il tanto sospirato
fine settimana.
Ma
soprattutto, lo scorrazzare per il parco, giocando amabilmente a palle di neve,
aveva spompato gli animi e le forze di ogni singolo studente.
L'atmosfera, nella sala grande, all'ora di pranzo, era mangereccia.
"Scommetto che ci sarà ancora del rognone…" sibilò Draco, portandosi una mano
allo stomaco che protestava vivacemente alla mancanza di cibo.
"Odio
il rognone…" si accasciò sulla sedia, attendendo l'arrivo del preside per dare
il via con l'attività mandibolare.
Si
rizzò sulla sedia e cercò di trovare energia più dilettevole per passare lo
snervante tempo d'attesa.
"Tracey,
puoi gentilmente elencarmi gli impegni di oggi?" domandò, congiungendo
professionalmente le mani una sull'altra, sporgendosi sul tavolo.
La
ragazza si limitò ad inarcare enigmaticamente un sopracciglio.
"Quali impegni?" domandò, dopo un attimo di assoluta titubanza.
"Ma
come: quali impegni!?" sbottò indignato Draco, battendo la mano aperta sulla
superficie del tavolo "Quelli riguardo la nostra…" ridusse la voce ad un
sussurro "Attività segreta."
Theodore al suo fianco, rilasciò un rumoroso sbuffo.
Draco
si volse verso di lui, infastidito.
"Che
c'è?"
Il
ragazzo si limitò a stringersi nelle spalle.
"Da
quando la nostra è un'attività segreta?" domandò, rivolgendogli uno sguardo
veloce.
"Da
sempre…" rispose Draco, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
Theodore fece una smorfia incomprensibile.
"E
l'aver usato l'intera sala comune come ufficio?"
"Quello non conta…" rispose Malfoy, liquidando l'argomento con un cenno della
mano.
La
pausa che segui l'affermazione fu quasi snervante.
Theodore si mosse a disagio sulla panca, prima di infossarsi nelle spalle.
"Anche il fatto che abbia aperto un giro di scommesse sul caso non conta,
giusto?" chiese all'improvviso, fissando un punto imprecisato sul tavolo.
Draco
si volse a guardarlo stupefatto.
"Un
giro di scommesse?"
"Sì…"
"Sul
caso?"
"Già…"
Draco
tornò silenzioso mentre il suo cervello ponderava la possibilità.
"Quanto… ?" riprese dopo un po', curioso.
"10 a
1… tu perdente."
"Che
cosa? Ma questo significa mettere in dubbio le mie capacità!"
Theodore non rispose e di nuovo calò un silenzio piuttosto imbarazzante.
"A
quanto ammonterebbe una possibile vincita?" domandò senza guardare l'amico.
"Abbastanza…"
"Così
tanto?" constatò con aria pensosa.
"Già…"
Draco
si illuminò improvvisamente.
"Se
vinciamo possiamo mettere la somma a disposizione della nostra società! Per il
prossimo caso! Ci serve un certo tipo di equipaggiamento e l'affitto di un
locale a norma per avere un ufficio decente, per cui…"
"Perché parli al plurale?"
Draco
lo osservò stupefatto.
"Perché sì! In una società quello che è mio è tuo, e quello che è tuo è mio."
Theodore afferrò il pane che Draco stava sbocconcellando.
"Cosa
fai?" domandò il ragazzo, riafferrandolo.
"Non
avevi appena detto che quello che è tuo è mio? E viceversa?"
"Non
con le mie cose!" protestò Draco, infilandosi il panino in una tasca della
divisa.
"Allora rielabora: quello che è tuo… è tuo." Replicò Theodore, guardandolo con
aria spenta.
"Ovvio!" rispose Draco inorgoglito.
"E
quello che è mio è mio." Riprese Theodore.
Draco
ci pensò su un attimo.
"No,
io sono il capo e quello che è tuo è mio, mentre quello che è mio è… mio."
"Io continuo a non capire perché devi essere tu il capo."
Si intromise Tracey scrivendo su un tovagliolo.
Draco
la ignorò.
"Quindi è tutto tuo." Concluse Theodore atono.
"Uhm…
già! Perché sono il capo."
Theodore si umettò le labbra.
"Ma
se io mi licenziassi tu non saresti il mio capo. Per cui i soldi li terrei io."
Draco
sgranò gli occhi stupefatto.
"Ma
tu non puoi licenziarti!" protestò Draco con una vocetta acuta.
"E'
un mio diritto." Rispose il ragazzo, sospirando.
"Tu
non hai diritti."
"Mi
licenzio…"
Draco
aggrottò la fronte.
"Non
puoi licenziarti. Pretendo una richiesta scritta!"
"Si licenzia."
Scrisse Tracey su un altro tovagliolo, porgendolo a Teddy che lo mise sotto il
naso di Draco.
"No,
non puoi licenziarti, solo io posso licenziare!"
Theodore si strinse nelle spalle.
"Strano, pensavo di averlo appena fatto." Disse, facendo per rimettersi in
piedi, spompato da quella assurda conversazione.
Draco
trasecolò un momento. Inorridito dal fatto che la sua autorità potesse venir
minata.
"Allora…" riprese gesticolando furiosamente "Ti riassumo! E poi ti licenzio!"
"Allora devi pagarmi la liquidazione." Disse Teddy, intrecciando le braccia al
petto.
Draco
fece una smorfia, non del tutto convinto. Non aveva proprio pensato
all'eventualità.
"Bè
dato che al momento non ho molti fondi… come liquidazione ti offro…" si guardò
attorno alla ricerca di ispirazione. Colse lo sguardo di Pansy che aveva
assistito all'intero scambio di battute in semiestasi "Pansy!" concluse
soddisfatto.
Theodore fissò la ragazza non molto convinto.
"Senza offesa Pansy, ma non sei il mio tipo." Disse sorridendogli appena.
La
ragazza fece un cenno evasivo con la mano.
"Tranquillo, nemmeno tu sei il mio."
Draco, per niente contento del rifiuto, indicò Zabini.
"Allora ti offro Blaise!"
Theodore scosse al testa, volgendo il capo verso il ragazzo di colore.
"Scusami Blaise, ma nemmeno tu sei proprio il mio tipo."
Blaise si strinse nelle spalle.
"Indecoroso peccato… perché tu eri il mio." Rispose lanciandogli un ambiguo
occhiolino.
Theodore fece roteare gli occhi, mentre finalmente Silente raggiungeva il palco
e sul tavolo dei Serpeverde veniva servita la portata principale.
"Oh!"
esclamò Draco, dimenticando immediatamente la questione dei licenziamenti.
"Speriamo che sia un bel maiale arrosto!"
Quando scoperchiarono il grosso vassoio a centrotavola, si ritrovarono di fronte
uno spettacolo terribile: Millicent Bullstrode, condita e oliata in mezzo a
ciuffi di insalata, mugugnava sgomenta, impossibilitata a parlare da una mela
che qualcuno gli aveva sadicamente conficcato tra i denti.
Si
elevarono urli più o meno velati.
"Oh…
bè… non sarà proprio un maiale ma…"
Tiger
prese una forchetta e la conficcò nella coscia della ragazza.
Draco
lo fermò appena in tempo.
"Ma
sei matto?" lo riprese, con aria di rimprovero "E' ancora cruda!"
Il
ragazzone si ritrasse, giusto in tempo per l'arrivo di Snape.
"Questo è ovviamente un…" cercò di dire.
"Attentato!" esclamò Draco anticipandolo sul tempo. Si alzò in piedi in tutta la
sua sfolgorante altezza e puntò il dito, dritto al tavolo dei Grifondoro.
"Ti
incastrerò… Potter!"
"Mh."
Fu la mesta e disinteressata replica di Harry.
"Miseriaccia!" esclamò Ron.
"Maschi…" aggiunse Hermione, scotendo la testa.
Nel
pomeriggio Draco e la sua ghenga, raggiunsero l'infermeria, sperando di riuscire
a scucire alla povera Millicent qualche particolare riguardo la sua tragica
aggressione.
Ma un
po’ per lo shock ancora in corso, un po’ per la gola infiammata dal ripieno che
qualche sadico aveva seriamente provato ad infilarle in gola per renderla più
succulenta, non riuscirono a scucirle niente di più che qualche grugnito di
approvazione o diniego.
Per
questo Draco aveva deciso di dedicare il resto del pomeriggio a sperimentare la
creazione del veritaserum, barricati nella sala comune del dormitorio, che
ancora era vietata ai più.
"Io
credo che la formula sia completa." Annunciò versando un po’ della pozione
verdastra in un bicchiere di vetro, scrutandone la trasparenza.
"Avevi mai fatto una cosa simile prima di ora?" domandò Tracey dimentica del
fatto che non poteva parlare.
Ma se
ne dimenticò persino Draco, per cui…
"Ovvio che no!" esclamò il ragazzo "Per questo adesso uno di voi farà da
volontario e sperimenteremo questa specialità Made in Malfoy."
Il
silenzio che permeò la stanza a seguito di quella affermazione, fu totale.
"Oh,
avanti! Dobbiamo essere sicuri che funzioni. Dobbiamo farla ingurgitare a Potter
e costringerlo a confessarci la sua ovvia colpevolezza!"
"E
come gliela fai ingurgitare?" domandò Theodore, appena entrato nella stanza,
dopo un'ora in cui era ormai stato dato per disperso.
"Beh…" trasecolò Draco, facendo oscillare pericolosamente il bicchiere colmo di
liquido ancora fumante.
"Gliela spari in bocca da lontano con il super liquidator?"
Tiger
e Goyle cominciarono a pestare i piedi, eccitati come bambinetti.
"Grazie per i tuoi suggerimenti sempre pertinenti." Sibilò Draco, scrollando le
spalle.
Gli
scoccò un'occhiata colma di superiorità e poi afferrò Zabini a sorpresa per il
collo.
Questo cominciò a dimenarsi e aprì le labbra in cerca d'aria e fu allora che
Draco gli lasciò scivolare in gola l'intero contenuto del bicchiere.
Si
scostò infine, ansimante, lasciando andare uno sputacchiante e scioccato Blaise.
"Ecco…" mormorò a corto di fiato, indicando il ragazzo di colore, che tentava di
recuperare la sua nobile postura, trascinandosi verso una delle sedie.
"Ecco
come si fa a far ingurgitare la pozione… a P…"
Sì
fermò.
"A
P…" tentò nuovamente, con scarsi risultati, continuando a fermarsi alla P.
"A
P-P-P…" si portò scioccato le mani alle guance "Ommioddio! Sto diventando
allergico al suo nome! E' come il polline, è come la polvere, è come gli acari
della polvere!"
"Ma
chi?" domandò Tracey che intanto si stava prodigando a fare aria a Zabini che
boccheggiava sulla sedia ancora a corto d'aria.
Draco
si voltò verso di lei come una furia.
"Ma
come, a chi? A P-P-P-P-P-P…"
"Stai
sputacchiando…" lo avvisò Theodore impassibile.
"All'acaro sfregiato!" esclamò allora, trascinando violentemente sotto di sé una
sedia, posizionandosi di fronte a Blaise, che finalmente aveva recuperato il suo
colore.
"Dobbiamo muoverci. Per debellare un'allergia, dobbiamo debellare chi o cosa la
provoca.
Lumos!"
esclamò puntando la bacchetta su Blaise che si ritrovò accecato dalla luce
divina.
"Dove
eri ieri sera, verso le 10 e 30?" domandò in perfetto stile investigativo.
"Sei
tu avessi la cortesia di rimuovere codesta luminaria dal viso, magari riuscirei
anche a non inveire mentalmente e ad elargirti una risposta soddisfacente
altresì chiara."
Draco
abbassò di poco la bacchetta.
"Ordunque?"
domandò spavaldo.
"Ordunque…
ero con te."
Tutti
i presenti rilasciarono un'esclamazione sgomenta.
"Balle! C-cosa diavolo stai dicendo?!"
"Ma è
sotto veritaserum!" mormorò Tiger, che con la sua ingenuità aveva esposto ad
alta voce il pensiero corale.
Draco
si volse atterrito.
"Potrebbe non funzionare!" esclamò semi isterico.
"Allora non sei così infallibile." Lo provocò Theodore, nascondendo un
sorrisetto.
"Certo che sono infallibile! E' ovvio che è la mente di Blaise a non esserlo! Io
ieri sera alle 10.30 ero qui, in sala comune, assieme a tutti v…"
Tutti
si volsero accennando una fischiatina noncurante.
"Bastardi!" sibilò Draco, mentre Tracey e Theodore cominciarono a ridacchiare.
"Ciò
dimostra che IO, Draco Malfoy, SONO effettivamente, INFALLIBILE!"
"Ciò
dimostra che la domanda che hai fatto a Zabini è inutile…" di nuovo Theodore che
quel pomeriggio pareva volesse guadagnarsi una maledizione senza perdono.
"E
allora sentiamo, sapientone… che domanda dovrei fargli?" disse con vocetta
derisoria.
Theodore si limitò a stringersi nelle spalle e a dedicarsi ad attività più
dilettevoli.
"Allora… " riprese Draco, cercando di calmarsi, volgendosi nuovamente in
direzione di Blaise.
"Vediamo di farti una domanda la cui risposta la possa conoscere solo tu…"
Blaise attese paziente, intrecciando elegantemente le gambe una sull'altra,
molto basic instinct style.
Tiger
e Goyle rabbrividirono.
Tracey per un brevissimo istante se lo figurò con addosso un kilt.
Pansy
continuava a fissare solo Draco, quindi non faceva testo.
Theodore seguitava con le sue attività dilettevoli.
Draco
si portò una mano sotto il mento, assumendo un atteggiamento professionale.
"Mister Zabini, vorrei sapere… come possa, un ragazzo di colore avere un cognome
italiano e la residenza inglese."
Blaise fece per rispondere, quando sopraggiunse di nuovo la voce di Theodore.
"Mai
sentito parlare di integrazione razziale?"
Draco
serrò le labbra irritato.
"Goyle! Pugno!" ordinò, mentre il bestione, come un integerrimo Terminator,
abbatteva su Blaise un cazzotto così potente che lo mandò a tappeto, facendogli
perdere i sensi.
"Ma
non lui! Idiota!" esclamò Draco che per poco non si beccò il secondo pungo di
Goyle.
"Rincoglionito di uno scimmione, era Theodore quello da colpire!" disse
indicando il posto ormai vuoto di Theodore che nel frattempo se l'era
intelligentemente svignata.
Draco
fissò il corpo esanime di Blaise.
"Vabbè,
tentativo fallito. Chi è il prossimo?"
Ci fu
un fuggi fuggi generale.
Continua…
***
Buooooooona sera lettori (come diceva il grande Robin Williams in Good Morning
Vietnam)!
Dopo
una pausa di qualche settimana, finalmente torniamo a voi con un nuovo capitolo.
Speriamo non vi siate dimenticate di noi, perché noi, di voi, ci ricordiamo
benissimo e a dimostrazione di cio…
Kisa: Macciao!
Ci fa piacere che il precedente capitolo ti sia piaciuto. E sì le lettere son
studiate fin nei minimi dettagli. Quanto ci piace Rod!
Ellie: Grazie
mille! Sì, Millicent è un po’ maltrattata, ma il suo momento di gloria lo avrà…
se di momento di gloria si può davvero parlare. Cioè lo ha avuto in questo
capitolo, qualche riga più su! Seguici ancora, mi raccomando!
Thilwen: Grazie
anche a te! E, ehm, buon anno, sì con un po’ di ritardo, ma come si dice: meglio
tardi che mai!
Siam
felici che le lettere ti piacciano, notiamo che quella di Rod è la più
apprezzata!
Hermione Weasley:
Toh! Guarda chi si vede! Solo due parole: mefistofelicamente machiavellico.
Peccato la fissa per Amycus ancora non ci fosse, altrimenti una letterina pure
lui… sa scrivere? Un bacione caaaava!
Serena89:
Serena, davvero, la tua recensione ci è piaciuta da morire! Il tuo commento
sull'"Mh" di Harry è stata la ciliegina sulla torta! Speriamo che ti
piacerà anche questo capitolo! E che continuerai a seguirci con lo stesso
entusiasmo!
Sara: Ahahah,
oddio Sara la tua recensione è un guazzabuglio fuori di testa! Ma il fatto che
tu ne abbia lasciate due ti issa al primo posto delle recensioniste, soffocata
di saliva o meno… nuuuuuuu non lasciarci Sari! Grazie bella! Un bacione anche a
te!
Arlieen Greenleaf:
Ma grazie Arlieen! Ci fa piacere sapere di essere riuscite a farti ridere! La ff
è molto felice di essersi guadagnata la palma!
the lost arch angel:
Bene, bene, siamo contente
che ti piaccia la ff. Immaginiamo che tu rida perché ti piace, giusto? Continua
a seguirci! Speriamo anche questo capitolo sia di tuo gradimento!
Fiubi: Grazie
infinite! Gli applausi ancora non ci erano stati fatti. Abbiamo fatto aspettare
un po’, ma finalmente siamo riuscite ad aggiornare! Spero tanto che ti possa
divertire anche con questo capitolo!
Bene,
gente, anche stavolta siamo arrivate alla parte dei saluti generali.
Sperando che continuate tutti a seguirci, vi salutiamo e… alla prossima!!
Egle
ed Elivi
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