Quando
saremo lontani...
“Takao
sei il solito ingordo!”
“Ti
sei finito quasi tutti i marshmellow!”
Sempre il solito Takao, non sa mai
quando finirla di mangiare e non ha misure normali: trangugia
tonnellate di cibo senza accusarne e non ci da nemmeno il tempo di
cuocere un marshmellow che lui l'ha già digerito. E' davvero un
golosone, e
Max e il Prof. Kappa glielo fanno sempre notare.
“Beh, io almeno
non li fisso mentre si cuociono, li mangio anche!”
Naturalmente si riferiva a Kai, che si
limitava a cuocerne uno finché non fosse completamente
cotto, lo
passava a noi altri, o alle mani di Takao, per poi farne un altro
alla stessa maniera. Tutto questo lo praticava in silenzio religioso
e, ogni tanto, notavamo il suo viso incresparsi in un lieve sorriso,
a tratti timido, quando il nostro Takao faceva lo scemo oppure
bruciava il suo cibo con tutto il rametto.
Abbiamo deciso di incontrarci sulla
spiaggia di Tokyo, la prima notte di settembre, per parlare del
più
del meno, per farci quattro chiacchiere e risate, prima di prendere
strade diverse e dividerci.
Ancora stentiamo a crederci che mancano
poche settimane, praticamente manciate di giorni, prima che noi
cinque intraprendiamo futuri completamente diversi ed entriamo nel
cosiddetto “Mondo degli Adulti”: io torno a casa,
Takao rileva il
dojo di famiglia, Max si trasferisce in America dalla madre con il
padre, il Prof. Kappa è riuscito ad ottenere una borsa di
studio per
l'anno prossimo in una prestigiosa università e Kai ha
ereditato
l'azienda di famiglia che una volta apparteneva a suo nonno.
Abbiamo tutti destini diversi e
purtroppo ci separeremo presto, perciò quest'incontro serve
per
ricordarci di tutte le difficoltà che abbiamo superato
insieme e,
soprattutto, per ricordarci che ci saremo sempre come in passato
c'eravamo gli uni per gli altri, come in una famiglia.
Certo, sappiamo già che i contatti
saranno difficili e radi e ne abbiamo anche parlato, ma siamo
abbastanza fiduciosi di non perderci di vista.
Ognuno di noi si
aspetta che Max ci invii un lettera stile americano in cui descrive
le meravigliose scoperte e ricerche che il PPB starà
facendo, con la
sua solita calligrafia tonda e spiritosa. Takao ha già
annunciato
che dovrà comprarsi un vocabolario per tradurre i vari slang
americani.
Sappiamo anche che Takao, non proprio il tipo da
lettere, ci chiamerà nel cuore della notte con la sua voce
allegra
perché non riesce a calcolare il fuso orario al che Kai, con
una
strana nota ironica della voce, ha detto che terrà il
telefono
spento durante la notte per evitare ficcanaso.
Immaginiamo anche che il caro Prof.
Kappa ci mandi una email con le ultime tecnologie da esso inventate,
con gli ultimi dati calcolati e con termini al quale Takao penso si
dovrà anche armare di un altro vocabolario.
Gli altri non avranno problemi a
leggere la mia scrittura semplice e accurata proveniente dalla Cina
in carta di bambù a cui scriverò gli ultimi
resoconti del Villaggio
e come procede tranquilla la vita.
Ognuno di noi, però, non si
aspetterebbe mai che uno come Kai ci scriva una lettera, una
cartolina o un email tutti i mesi, più o meno. Certo, per
come si
era posto inizialmente veniva da pensare subito che non si sarebbe
mai più fatto vivo dopo il Torneo, ma pensiamo tutti che,
dopo la
storia in Russia, sia cambiato almeno un po' e che una lettera ogni
tre-quattro mesi firmata Kai Hiwatari arrivi nelle nostre cassette
postali, con il suo tono freddo e distaccato per dirci che va tutto
bene.
Mentre pensavo a tutte questa cose, il
marshmellow che avevo messo sul bastoncino per cuocerlo, è
diventato
nero, immangiabile. Poso a terra il legnetto e propongo ai miei amici
di stenderci un po' sulla sabbia per osservare il cielo. Accettano
all'istante più o meno tutti rumorosi, tranne Kai che
asserisce con
un lieve cenno del capo.
Guardiamo stesi sulla sabbia il cielo
scuro coperto da piccole pagliuzze luminose e mi viene difficile da
pensare che tra un po' tutto questo sarà finito e che ci
separeremo,
anche se prima o poi doveva capitare.
“Quella è la costellazione del
Drago!” esclama Takao puntando un dito verso il cielo.
“E scommetto che è l'unica che
conosci...” nota Max con un sorriso.
“Non è vero, malfidato!”
“Takao, allora che costellazione c'è
accanto a quella del Drago?” domanda il Prof. Kappa
sistemandosi
gli occhiali.
“Ma cosa vuoi che me ne freghi delle altre
costellazioni!” esclama il giapponese per sviare sulla gaffe
che
stava per compiere “La più importante è
quella del Drago, le
altre non mi interessano!”
“Di semplicemente che non la
conosci...” dico facendo sorridere i miei amici, compresi
Takao e
Kai.
Ci fissiamo i profili a vicenda: i
nostri occhi luminosi pieni di sogni e speranze ancora da realizzare,
incerti di un futuro che ancora conosciamo, le nostre spalle pronte a
diventare forti per superare ogni difficoltà che
incontreremo sul
nostro cammino... Come se volessimo ricordare ogni singola linea di
noi, come in una foto da rivedere nel tempo quando saremo lontani!
“Sarà difficile continuare con il
beyblade...” sussurra piano Takao fissando il suo fedele
Dragoon
stretto tra le sue dita.
Inconsciamente, tutti noi prendiamo gli
oggetti che ci hanno fatto conoscere tra le mani.
“Non potrò
più riprendere i vostri combattimenti...” mormora
il Prof. Kappa
con una voce roca.
Max fissa il suo beyblade nelle sue
mani a coppa “Il mio Draciel non potrà migliorare
la sua
difesa...”
“Driger non sfodererà i suoi artigli
per un po'...”
“Dranzen non potrà sconfiggere il
Dragoon di Takao...”.
Kai e Takao si fissano, con una strana
luce negli occhi che gli fa brillare. Ed improvvisamente il mio amico
giapponese ha un'idea.
“Propongo di sfidarci per un'ultima
volta, tutti insieme, prima che ognuno vada via per la propria strada
e naturalmente tu, Professore, riprenderai il tutto!”
Ci scambiamo un'occhiata tra di noi, ma
che dura pochissimo, dato che abbiamo già impugnato
caricatori e
computer e siamo pronti a fare festa, l'ultima festa fra di noi.
“Vado io per primo e scelgo te,
Takao!” esclama sicuro di se Kai, con Dranzer già
carico.
“Con
vero piacere!” risponde Takao guardando il suo Dragoon che
già
freme per la nuova sfida che gli si è presentata.
“Se siete pronti...” annuncia il
Professore con il computer che già punta su i due avversari
“Diamo
inizio al combattimento!”
I nostri due amici lasciano i loro
rispettivi beyblade, che cozzano violentemente l'uno con l'altro,
alzando della sabbia dalla spiaggia e creando un lieve venticello.
Max mi è accanto, con un sorriso che
va un lato della faccia all'altro “Penso che mi mancheranno
cose
del genere... E a te, Rei?”
Io guardo l'orizzonte piatto che forma
la distesa di mare scuro che ci fa scenografia in questo giorno tanto
felice quanto triste delle nostre vite.
“Non solo quelle, amico.”
Salve
gente di EFP! E' davvero da tanto, troppo tempo, che non pubblicavo
più sul fandom che mi ha lanciato nella carriera da
scrittrice di fan fiction e devo dire che ho trovato alcuni ostacoli da
superare per non renderli troppo OOC... Ho perso la mano con questi
personaggi purtroppo! ^_^''
Non
c'è molto da dire su questa fic che non abbia già
detto nell'introduzione: l'ho scritta perché quest'anno
facevo parte dei moltissimi maturanti che hanno affrontato gli esami
con la loro classe/famiglia. Dico famiglia perché la mia
classe lo è stata veramente e lasciarla è davvero
triste per me... T^T Poi saperli che stanno in crisi come me per
l'università, ecc... Mi sale l'ansia solo a pensarci! E
questa fic è dedicata a me, a loro e a tutti quelli che si
trovano nella mia stessa posizione...
Ormai
ci conosciamo da troppo tempo e con alcuni di loro ci ho passato anche
le elementari e le medie insieme... Buhhhh!! T.T
Beh,
basta con i piagnistei! Spero che mi lasciate un vostro passaggino, sia
positivo che negativo! Spero di sentirvi presto!
Un
bacione dalla Lu! :*
LuMiK ha il suo profilo Facebook!
Trovala qui! http://www.facebook.com/profile.php?id=100002988400111
|