Poche parole per spiegare cosa sia questa shot, anche se neanche io lo so bene. E' breve, ed in qualche modo intensa, e stranamente mi piace. E' raro che io scriva del frerard, e succede solo quando qualcosa viene fuori improvvisa e non sto là a pensarci. Questa shot é nata, cresciuta e finita in qualcosa come 30 minuti, e.. bho.. basta la smetto. Fatemi sapere che ve ne pare.
Cosa importante, cercavo qualcosa da regalare al mio Pierre (xD) aka ChemicallyUsed per il suo compleanno. E so che arrivo in ritardo e sono pessima, ma ispiation is a bitch, ya know!.. comunque eccola qua! E' dedicata a ChemicallyUsed, come avrete capito. xD
Just another last time.
Quando rimetti piede in camera, dopo quella che ti é sembrata la giornata più fottutamente lunga della tua vita, l'unica cosa che desideri é stenderti sul tuo letto, si, senza neanche toglierti i vestiti, e cadere in una specie di coma temporaneo che si porti via tutta la stanchezza, e perché no, anche qualche doloretto. Superi la soglia e ti chiudi la porta alle spalle, delicatamente, e procedi piano per non ammazzarti, dato che non hai nessuna intenzione di accendere la luce. Non vuoi svegliare Frank, che si trova già da un pezzo nel mondo dei sogni e dorme placidamente disteso sulla schiena, bastardo fortunato. Si, perché nonostante tutto il successo, di cui mai come in questa sera sei stato consapevole, ancora dividi la camera con Frank quando siete in tour. Non é che tu soffra per mancanza di privacy, nessuno dei due, perché vi conoscete così bene e da così tanto tempo, che sapete esattamente come condividere perfino il silenzio, in una specie di presenza-non presenza, quando uno dei due ne ha la necessità. Tenti di sembrare almeno lontanamente una persona civilizzata e ti sfili almeno gli stivali, prima di distenderti, finalmente, sul tuo letto. Ti passi una mano tra i capelli rosso brillante per scostarli dalla fronte mentre ti giri su un fianco, e con gli occhi socchiusi ripensi alle ore appena trascorse. Pensi alle migliaia di persone davanti a te mentre canti, e no, non ti ci abitui mai, neanche dopo dieci anni di carriera, alla cascata di coriandoli che ha invaso il palco e di cui porti sicuramente ancora qualche ricordino impigliato tra i ciuffi rossi, potresti scommetterci. Pensi a Brian May, si, Brian fottuto May, sul tuo stesso palco, a suonare insieme alla tua band, alla tua voce che trema come se fossi un fottuto novellino, all'espressione entusiasta dei tuoi compagni, increduli esattamente come te che tutto questo stia davvero accadendo. La tua bocca si secca ancora, per l'emozione, ed é così asciutta che sei costretto ad alzarti per trovare almeno un goccio d'acqua che ti impedisca di morire disidratato. Vai in bagno e bevi direttamente dal rubinetto, dato che di acqua nel frigobar neanche l'ombra, e poi tenti di ritornare al tuo letto, facendo meno rumore possibile. Ovviamente non funziona mai, perché non puoi evitare di sbattere contro il piede del letto ed imprecare, pensando distrattamente che se ti fossi tenuto gli stivali non ti saresti fatto così male, e sei costretto ad eccendere la luce.
Quando senti un mugolio provenire dal letto di Frank ti senti immediatamente un imbecille per averlo svegliato, ma Frank non apre gli occhi, né dice una parola, e capisci che é troppo stanco persino per svegliarsi e dirti di fare meno casino. Non puoi fare a meno di posare gli occhi sul suo viso per un momento, e non é che tu non sappia quanto sia bello, ma ti fa sempre e comunque un certo effetto guardarlo. Ti spunta un sorriso, perché sei fottutamente orgoglioso di voi, e stavolta non stai pensando alla band, ma a te e Frank e basta. Sei orgoglioso di come siete riusciti a far funzionare le cose, a godervi ogni secondo del calore e della passione che vi ha sempre legato, e poi semplicemente a lasciarla andare quando entrambi sapevate che era arrivato il momento, e tornare ad essere solo e semplicemente migliori amici, senza benefit extra. E non é che il desiderio si sia spento subito, la necessità di sgusciare via dopo ogni concerto per rubare qualche minuto, da soli, qualche bacio, per godervi quel meritato e disperatamente voluto orgasmo che vi negavate per ore ogni sera. E non é che sia stato facile riassestare il vostro asse su un nuovo equilibrio, tutto diverso, ma ce l'avete fatta, e sei fottutamente orgoglioso di voi. Siete felici tutti e due, con le vostre famiglie, più felice di quanto avreste mai potuto immaginare quando eravate ancora dei ragazzini e quelle cose vi sembravano lontane anni luce.
Quando senti un altro mugolio lasciare la bocca di Frank pensi soltanto di esserti perso nei tuoi pensieri troppo a lungo, come spesso ti succede, e che la luce accesa l'abbia strappato via dal suo sonno. Ti accorgi quasi immediatamente che non é così, e che Frank sta ancora dormendo, anzi, sta sognando. Lo vedi dalle sue palpebre che si muovono leggermente, ancora chiuse, e dal modo in cui il suo corpo si muove appena contro il materasso, sotto il lenzuolo leggero. Ti ci vuole qualche secondo in più per capire che genere di sogno sta facendo. Il gemito gutturale che rotola fuori dalla bocca di Frank lo rende incredibilmente chiaro, e non puoi smettere di fissarlo, dovrebbero cavarti gli occhi, per fartelo fare. Frank si muove un pò più velocemente, e le sue labbra si aprono un pochino, e lo stesso fanno le tue. Riconosceresti quel preciso tipo di gemito ovunque, perché per anni interi della tua vita sei stato tu a provocarglieli. Il respiro di Frank si velocizza, ed in un brevissimo istante di lucidità sai quello che devi fare.
Ti inginocchi accanto al suo letto, e non sei più stanco, non sei più stanco per nulla. Le tue mani trascinano delicatamente via il lenzuolo leggero, e per un momento ti perdi nell'accarezzare con gli occhi quella pelle che conosci meglio della tua. Solo per un attimo però, perché non c'é tempo, sai che Frank é vicino, sapresti accorgertene anche ad occhi chiusi. Devi essere tu a farlo venire, anche se non sapresti spiegarti il perché, lo sai e basta, e non lasceresti mai che un sogno qualunque ti porti via quel momento. Non può essere un sogno qualunque a far venire Frank, si, devi essere tu.
Scosti il più delicatamente possibile i suoi boxer, come sempre l'unica cosa che indossa per dormire, non importa che tempo ci sia fuori, ed ci infili una mano dentro. Possessivo, perché sai che in fin dei conti qualcosa di lui ti apparterrà sempre, e non c'é niente che possa cambiare questa realtà. La tua mano si chiude perfettamente intorno alla sua erezione, e sei quasi meravigliato che non si sia ancora svegliato, mentre geme più forte ed i suoi fianchi si spingono in alto verso il tuo movimento. E probabilmente sei stato così eccitato poche volte in vita tua, ma non ha importanza, perché quello non riguarda te, riguarda solo Frank. Il suo corpo si tende in quel modo così conosciuto, i suoi fianchi si spingono in alto e cercano una frizione, più contatto, qualsiasi contatto. E tu gli dai quello che vuole, continuando a muovere la tua mano su e giù aumentando il ritmo. Gli posi ancora una volta gli occhi sul viso, le palpebre chiuse e la bocca semi-aperta anche se non ne esce nessun respiro. Ed é bello, soltanto bello, non ci sono altre parole per dirlo. Sei sicuro che questa sia la cosa più bella che tu abbia mai visto, fatta eccezione per la prima volta che tua figlia ha aperto gli occhi e ti ha guardato. E' bello in quel modo doloroso che conosci bene. E' bello come solo Frank sa essere. E poi é un attimo, soltanto un lungo e fottutamente perfetto attimo, poi Frank smette di trattenere il fiato e rilascia il suo respiro tutto insieme, spalancando gli occhi per la sorpresa ed il piacere. E tu sai che é venuto prima ancora che il liquido caldo ti bagni la mano, e non ti sei mai sentito tanto al tuo posto come in quel momento, mai nella tua vita.
Sposti la tua mano senza curarti di ripulirti, e ti prendi qualche attimo per osservarlo. Gli ci vuole qualche secondo per riconnettersi con la realtà e realizzare che tu sei lì, inginocchiato accanto al suo letto, per realizzare quello che é successo. I vostri occhi si impigliano per un lungo momento, e nessuno dei due dice niente perché entrambi sapete che non ce n'é bisogno. Tutti e due sapete che va bene così. Gli sorridi e lui fa lo stesso, e poi semplicemente ti rimetti in piedi, anche se i vostri occhi non si sono mai lasciati.
Sai che non succederà mai più, che questa é l'ultima volta. E sai che lo ami ancora, e va bene così. |