Sesto capitolo Conclusione
6^ Capitolo
Conclusione ( o no?)
Giunti
a Praia, i tre non perdono tempo. E' chiaro, a questo punto, che qualcuno non
vuole che le indagini vadano piu' avanti di cosi' e sono molto preoccupati per
le persone scomparse. Prima Benedickt e poi Belli. Occorre non perdere tempo.
Se hanno visto giusto il Chem e' ormeggiato in qualche porticciolo di una delle
isole dell' arcipelago, o nella zona di 'Ballavento island' o 'Sotovento
island'. Noleggiano un piccolo aereo con cui poter portare avanti le ricerche.
Volo
n 24 - VFR
Praia
– Maio, costa sud e est - Boavista costa
est – Sal, giro isola e atterraggio nel suo aeroporto (GVAC)
Volo
n 25 - VFR
Sal –
Costa occidentale Boa Vista – Costa occidentale Maio - Costa occidentale
Saotiago – Atterraggio aeroporto Saotiago (GVFM)
Volo
n 26 - VFR
Praia
– Costa sud Fogo – Costa sud e giro isola Brava – Costa nord Fogo – Praia
Volo
n 27 - VFR
Praia
– Giro completo isola Sao Nicolau – atterraggio aeroporto isola medesima (GVSN)
Volo
n 28 - VFR
Preguicha
– Santa Luzia costa est – Sao Vicente, costa est – Santo Antao, giro e ritorno
a Sao Vicente (GVSV) - La Chem e qui.
Tornano
verso l' albergo per la notte. Sono di cattivo umore. Il tempo si e' guastato,
piove e fa freddo. Sono stato costretti ad indossare delle pesanti giacche a
vento che sono state prestate loro in aeroporto. Il giorno seguente proveranno
ad andare a bordo per cercare di sapere qualche cosa. Prima di raggiungere la
loro meta, vengono pero' prelevati e condotti quasi a forza, a bordo del Chem
che salpa immediatamente. Rinchiusi in una cabina sottocoperta senza oblo',
attendono diverse ore di sapere cosa li aspetta mentre la nave continua la sua
navigazione. Vengono portati a terra di notte e al buio, senza avere la piu'
pallida idea di dove si trovino e di quale distanza possano aver percorso..
Fatti entrare in una grande caverna naturale si trovano al cospetto di un
personaggio apparentemente molto importante. Questi si presenta come il capo
delle persone che stanno cercando. Aggiunge
che nel corso delle loro ricerche
hanno scoperto dei fatti importanti e si sono avvicinati un po' troppo alla
realta'. Racconta loro il 'pezzo'
mancante della storia :
“Costretti
a fuggire da Tenerife, si rifugiarono dapprima a Santa Luzia, all' epoca
praticamente deserta ma dalle risorse estremamente ridotte, e in seguito a Sao
Vicente, troppo piccola per interessare eventuali imprenditori agricoli ma
perfetta per una piccola comunita' come la loro. Purtroppo nel 1838 gli inglesi
decidono di installarvi un deposito di carbone destinato a rifornire le navi
che attraversano l' Atlantico. Il personale che giunge sull' isola per iniziare
i lavori, incontrando questi strani abitanti, comincia a fare parecchie domande
per cui il gruppo decide di sparire anche da li'. D'altronde e' un pezzo che
temendo un evento del genere hanno preparato una sede che puo' accoglierli. E
cosi' di nuovo, nel giro di pochi giorni, spariscono e raggiungono quello che
e' tuttora la loro casa. Ma ora sono di nuovo minacciati, il tesoro che
custodiscono, e le conoscenze che proteggono che non possono essere ancora
divulgate. I recenti fatti li hanno
convinti a prendere un' importante decisione circa una nuova meta ove recarsi”.
Vengono
portati nel locale Benedickt e Belli. Sono stati trattati bene e sono stati
solo interrogati e privati di tutta la documentazione e dei reperti che
possedevano. Saranno lasciati andare tutti tranquillamente. Ormai non hanno in
mano piu' nulla per provare la loro storia e la stessa nave su cui si trovano,
fra poche ore non sara' piu' rintracciabile. A questo punto pero' Benedickt fa
una sconcertante dichiarazione. Durante il periodo in cui e' stato 'ospite' dei
suoi rapitori, non solo e' stato trattato molto bene, ma ha avuto accesso a
gran parte del materiale scientifico che essi proteggono. Si tratta di qualcosa
di sconvolgente e conviene che esso non deva , per ora, essere divulgato. Gli
e' stata inoltre concessa la possibilita' di restare per approfondire i suoi
studi, naturalmente a patto di non lasciare piu' la comunita' di cui entrera' a
far prte a tutti gli effetti. Egli, ormai vecchio, non si aspettava di concludere
piu' granche' ed ora non se la sente di rifiutare l' offerta che gli e' stata
fatta. Saluta i suoi amici di avventura, seppur breve, e li abbraccia augurando
loro buona fortuna. Abbracciando Salemi
, gli fa scivolare sotto la giacca a vento qualcosa e gli sussurra : "Un
regalo per voi". Bendati, vengono ricondotti a terra da un piccolo
battello dopo un tragitto discretamente lungo. Sarti e Salemi sono un po'
delusi e Kelly e' amareggiato per non aver saputo fronteggiare la situazione. Belli
e' invece piuttosto soddisfatto per le conoscenze acquisite nel campo dei
linguaggi precolombiani. Solo, tornato in albergo, Salemi ha il coraggio di
guardare il voluminoso oggetto che il suo vecchio collega gli ha 'passato'.
Incredibile! Si tratta di un grosso quipo, con molte cordicelle colorate e
addirittura targhette su cui sono raffigurati i 'glifi' (ossia i simboli)
collegati ad antichi insediamenti in Messico e in Peru'. L' archeologo capisce
che certamente il vecchio professore ha voluto aiutarlo nella ricerca, comunicandogli
qualcosa con quel particolare oggetto, anche se non ha idea del suo significato.
Assienme al Belli prende l' incarico di studiare e decifrare il reperto. Dopo
due mesi, circa, si rifanno vivi con Sarti. Cio' che hanno desunto dal quipu e'
incredibile ed e' strettamente collegato con la precedente ricerca. Decidono di
ripartire. Questa volta la loro avventura inizia dal Messico! Sarti pero',
avuta l' esperienza del viaggio precedente, sa che l' iniziativa non e' priva
di pericoli e quindi prende la decisione di far avere il suo diario ad un amico
fidato, in caso qualcosa non fosse andata per il verso giusto.
Qui'
finisce il diario del mio amico Sarti. Sono molto perplesso perche' mi sembra
tutto estremamente assurdo. Nel diario ci sono pero' testimonianze dei vari
spostamenti (alcuni biglietti aerei, ricevute di alberghi, mappe di luoghi
visitati), un pezzetto di quipo che il mio amico avra' di certo raccolto
durante la sua avventura e poi c' e' quell'assegno estremamente generoso che
Sarti non mi avrebbe spedito se non fosse stato importante. Ora come ora non so
che fare. Non so nemmeno se sono adatto ad affrontare una ricerca di questo
genere. Prometto comunque che ci pensero'.
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