Prologo
Salve a tutte, carissime lettrici.
Eccomi qui con il mio primissimo lavoro 'serio'. Diciamo il primo che decido di pubblicare.
Questa long-fic mi frullava in testa
da un po', e spremendo con forza il mio povero neurone solitario, ho
deciso di rimboccarmi le maniche e mettermi a scrivere. Più che
altro è un esperimento,
fatemi conoscere i vostri pareri. Anche due parole mi renderebbero
davvero felicissima *--* La coppia è la mia preferita,
Draco/Hermione. Pairing che adoro. Per evitare dissapori, vi avviso.
L'avvertimento OOC l'ho inserito, quindi signore AntiDramione, non
venite a scassare con l'IC, perché per quanto me lo prefissi io
non riesco mai a restarci dentro.
Non mi resta altro che dedicarvi buona lettura.
Ah si, dimenticavo... anche se non è su efp, questa fic la dedico alla mia migliore amica, Giulia,
che adoro con ogni fibra del mio essere. Ti voglio davvero bene,
stella. Grazie di esistere. Senza di te sarei impazzita tempo fa'. Sono
felice di aver trovato una persona come te e di averti al mio fianco, e
sai che non sono una che mi perdo in smancerie (come del resto!), ma
per me sei davvero importante, tesoro.
Cherri
Contract - Her body
Prologo
Nulla bramiamo tanto quanto ciò che non ci è consentito.
Publilio Sirio
Hermione Granger.
Per tanti sinonimo di coraggio, intelligenza, bellezza, buona condotta, giustizia, sincerità.
Per tanti semplicemente un mito.
Quanti ragazzi che sospiravano al suo passaggio.
Quante ragazze che invidiavano ogni cosa di lei.
Ma lui, più di tutti, che la bramava in segreto da tanto, troppo, tempo.
E non riusciva a farla uscire dai suoi pensieri. Dai suoi sogni.
La desiderava tanto da farsi male.
Ma tutto il dolore del mondo, era giustificato e ripagato quando di nascosto poteva osservarla sorridere.
E quel corpo, che tanto aveva ammirato nascosto da una colonna nel
bagno dei prefetti, era capace di incantarlo, seppure ben nascosto
dalla pessima divisa che la scuola affibiava alle studentesse. Ma lei
non si lamentava come facevano le altre, anzi. Riusciva a portarla come
un'abito da sera. Con eleganza innata. Nessuna reggeva il confronto con
lei. Che con estremo buonsenso non si prendeva un malanno ad ogni
uscita ad Hogsmeade per indossare striminzite gonne e super aderenti
camicie. Semplici jeans e un maglione, sotto il capotto, a far
immaginare quella meraviglia che era senza però mostrarla ad
occhi indiscreti. Abiti sobri e poco frivoli, per i balli della scuola.
Era una ragazza acqua e sapone, Hermione Granger.
Ma vederla, quella sera, dopo il festino di Grifondoro per la vittoria
della partita con Tassorosso, fuori dalla sua sala comune a pomiciare
appoggiata ad un muro con quel ragazzo - che giurò di mandare
all'altro mondo alla prima occasione - gli fece prendere una decisione.
Doveva affrettarsi, se voleva che quel corpo fantastico fosse solo suo.
Doveva escogitare un fottutissimo - e degno di lui - piano d'azione.
Quel piovoso 11 Ottobre del settimo anno Draco Malfoy decise di fare
una scelta rendendo conto solo a se stesso per la prima volta.
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