Un
ragazzo biondo fissa con un’espressione di assoluto terrore
l’edificio che in tutto il suo splendore si innalza davanti
ai suoi occhi. Sospira fin troppo rumorosamente e con passo strascicato
si accinge a muovere i primi passi esitanti che lo condurranno dentro
la tana del lupo.
“Non
voglio… ma devo… sì però
non voglio…” In un lampo
l’espressione della madre fa capolino nella sua mente.
Rabbrividisce, ripensando a come quella stessa mattina, mezzo morto dal
sonno, ha biascicato un “Non ho voglia di andare a scuola
mamma, lasciami dormire!”. Inutile dire cosa hanno scatenato
nel genitore quelle innocenti parole…
Finisce la
prima rampa di scale e non fa in tempo a svoltare la curva che qualcuno
gli frana addosso, facendolo finire con il sedere per terra.
“Ahia!
Ehi tu, non si corre per i corrido-”
“Fa
silenzio, dannazione!”
In un attimo
è di nuovo in piedi e manco il tempo di protestare che il
suo braccio viene arpionato da quello che si rivela essere un ragazzo
un po’ più alto di lui, moro e con una faccia
arrogante.
“Ma
che cavolo-”
L’altro
in un batter di ciglia comincia a correre e a trascinarlo come un sacco
di patate giù per quella rampa che aveva fatto poco prima
con tanta fatica.
“Sasuke-kun!
Dove sei? Le lezioni stanno per cominciare, andiamo in classe
insieme!”
“Scordatelo
Ino-pig, sarò io a varcare la porta con Sasuke-kun
sottobraccio!”
Avverte
nitidamente due voci femminili alle proprie spalle che dovrebbero
provenire dallo stesso corridoio in cui è sbucato quel
ragazzo che ora gli sta ricordando come si cammina.
“Ehi,
ma sei tu Sasu-”
“Stai
zitto.” Sibila e in un attimo lo porta con sé nei
bagni a metà scalinata, lanciandogli infine uno sguardo
truce.
Il silenzio
che segue dura più o meno un minuto, giusto il tempo di non
scorgere più la voce delle due ragazze di prima.
Probabilmente saranno a fare la caccia all’uomo da qualche
altra parte.
“Dio,
finalmente.” Pronuncia seccato il moro, appoggiandosi con la
schiena al lavandino dietro di lui.
“Saresti
così gentile da spiegarmi cosa diavolo è
successo?”
L’altro
gli concede un’occhiata altezzosa, scrollando un poco le
spalle.
“E’
da inizio superiori che quelle due non mi lasciano respirare un
secondo. Vorrei starmene in pace almeno il primo giorno.”
“Ma
guarda, è proprio quello che stavo pensando
anch’io… Perché cavolo mi hai
trascinato qui con te invece che darti alla fuga da solo?!”
“Perché
tra poco tu verrai con me fino alla mia classe. Che so, fai finta di
conoscermi.”
“Ma
io non ci tengo proprio a conoscerti razza di psicopatico! E poi, hai
paura di due ragazze?”
Domanda
beffardo e in tutta risposta ha un volto serio a scrutarlo.
“Tu
non sai di cosa sono capaci quelle due. Oh, ma certo, non lo sai
perché probabilmente con la faccia da idiota che ti ritrovi
non hai mai avuto una ragazza che ti viene dietro.”
Cosa? COSA? Ma
come si permette quel, quel brutto-
“Teme!”
Sasuke sbatte
piano le palpebre.
“Prego?”
“Sei
un teme! Maleducato ed egocentrico!”
Un ghigno
adorna le labbra sottili dell’altro.
“Ha
parlato il dobe che non si regge manco in piedi.”
“E
ci credo, mi sei venuto addosso!”
“Eri
nella mia traiettoria.”
“Dì,
ma vuoi scherzare?”
“Ti
sembro il tipo che scherza?”
“Ma
io ti ammazzo!”
In un lampo
Naruto fa cadere la cartella e si lancia verso il suddetto avversario,
caricando un pugno che, ahimè, viene abilmente parato
dall’altro e con l’aggiunta di una torsione del
braccio, il biondo si ritrova Sasuke alle spalle che lo immobilizza.
“Lasciami
subito!”
“Perché
non provi a liberarti dobe?”
“Teme!”
Naruto si
dimena, scalcia e protesta, e alla fine ottiene l’agognato
risultato. Più o meno. A causa di uno strattone troppo forte
rischia di fare un altro capitombolo e d’istinto cerca un
appiglio, trovandolo nella divisa del moro che, preso alla sprovvista,
non riesce a sostenere entrambi e tempo tre secondi Naruto è
di nuovo a culo per terra con Sasuke sopra. C’è un
qualcosa di diverso però e consiste nella labbra dei due
ragazzi che non si sa come sono finite per sovrapporsi le une alle
altre.
Hanno gli
occhi sbarrati Sasuke e Naruto ma nessuno dei due osa muoversi
finché il primo, ritrovata la sua consueta
lucidità, si allontana, mettendosi sulle ginocchia e
guardando con occhi un poco sgranati il compagno.
Naruto non si
è mosso e non ha parlato. Ma ecco che realizza e sente un
calore salire fino alle gote e non osa poggiare la mano sulla pelle del
viso per paura di bruciarsela.
“Tu…
noi… è stato un incidente! Uno stramaledettissimo
incidente!”
Sasuke non
risponde. Perché non risponde?!
“Non
volevo baciarti! Non l’ho mai pensato! E dì
qualcosa maledizione!”
Non parla, no,
questo no. Porta però l’indice sinistro sulle
labbra, strofinandolo piano.
“Sasuke!”
urla, sentendo un moto d’irritazione salirgli fino al
cervello.
“Qual
è il tuo nome?” ed ecco che pronuncia qualcosa,
solo che non ha niente a che fare con quello che è successo.
“Eh?”
“Voglio
sapere il tuo nome dobe.” Ripete, come se avesse davanti il
più idiota degli idioti. Oddio, forse ce l’ha sul
serio, pensa per un secondo.
“Naruto.
Uzumaki Naruto” Pronuncia senza riflettere più.
“Uchiha
Sasuke.”
Ma come si
può passare a questa fase d’inizio presentazioni
adesso?
“Uhm.
E, beh, che si fa?”
“Andiamo
in classe. La tua?”
“IIIA.”
Ghigna Sasuke,
e Naruto si chiede se si sia esercitato per farne uno così
bene.
“Che
coincidenza. Anch’io sono in IIIA.”
Detto
ciò si alza in piedi levandosi le pieghe dai pantaloni e
porgendo poi una mano all’altro. Naruto lo squadra un poco e
poi accetta l’offerta, rizzandosi a suo tempo. Ancora una
volta Sasuke lo tiene saldo e con uno strattone, stavolta meno forte di
quello di Naruto, lo attira a sé, facendo finire i loro
volti vicini.
“Sarà
un anno interessante, Naruto.”
Il biondo
sussulta per la sorpresa e cercando di non dare credito al cuore che
gli schizza su in gola deglutisce, facendo tornare l’organo
al suddetto posto.
Tempo comunque
qualche secondo e fa un sorrisino un po’ ironico e malizioso,
riuscendo a tornare il solito scalmanato di sempre.
“Attento
Uchiha. Capirai chi è Uzumaki Naruto e non riuscirai
più a dimenticarti questo nome.”
Sasuke mostra
un poco la dentatura perfetta in un sorriso malizioso.
“Per
il momento non mi scorderò più il fatto che sei
un dobe di natura.”
“Ripetilo
brutto teme e giuro che ti-”
No, Naruto non
può finire la frase. Il moro gli ha tappato la bocca con la
sua e deve lottare per la supremazia in quel gioco di schiocchi, saliva
e ansimi.
Non
è poi così male, no?
Il biondo si
stacca un secondo e con le labbra rosse e umide comincia a parlare
scosso dal fiatone.
“Giuro
che dopo ti darò una lezione che ti farà
abbassare quell’aria provocatrice che ti ritrovi.”
Sasuke allora
gli lecca lascivo il mento, raccogliendo la saliva di entrambi che
stava lasciando una scia sulla pelle dell’altro.
“Sono
proprio curioso dobe. Davvero curioso.”
Naruto mugugna
e inclina il collo verso di lui, coinvolgendolo in un bacio che fa
scattare l’adrenalina ad entrambi.
Pazienza se la
lezione è già iniziata, d’altronde lui
odia la scuola.
Ammette
però che può essere luogo di incontri
fruttuosi.
Con un braccio
l’Uchiha l’attira completamente a sé, facendo
scontrare i loro corpi e ottenendo un sospiro d’apprezzamento
da entrambe le parti.
Molto
fruttuosi.
Questa la
dedico a tutti gli studenti che domani ricominciano, hanno già cominciato o ricominceranno, con un in bocca a
lupo enorme!
Scusate
l’assenza fin troppo lunga per chi si ricorda di me, sono
stata dietro ad altri settori, pur rimanendo una SasuNaru fino al
midollo.
Grazie per la
lettura, spero vi sia piaciuta, è una cosa che volevo
risultasse leggera diciamo, senza pretese. Ho in mente un continuo di questa dove il ritardo che, ahimè, sicuramente faranno dovrà essere spiegato in qualche modo XD pensavo di pubblicarla in un'altra one shot dopo che avrò messo le idee per inscritto ^^”
Un bacio =)
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