Just a Little Sweet Vengeance

di Sweet_Juliet
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Prova abito con sorpresa

 


 
“Oh, la mia testa …” disse Gwen cercando di portare una mano verso la fonte del dolore, ma non ci riuscì. Qualcosa la tratteneva e lei non era ancora abbastanza lucida da capire cosa fosse.
“Sei riuscita a svegliarti? Alla buon’ora!” e la ragazza sentì una voce famigliare pronunciare quelle parole con un pizzico di scherno e dei passi avvicinarsi.
Girò la testa con forza, a destra e a sinistra, ma le faceva così male e il risultato fu solo di vedere un ambiente tutto sfocato illuminato da pochi spiragli di luce.
Poi la proprietaria della voce entrò nel suo campo visivo e Ginevra non poté trattenere un grido.
Davanti a lei era apparso qualcuno che avrebbe creduto di non rivedere mai più.
Morgause.
Lei doveva essere morta. Merlino l’aveva vista!
La donna le si avvicinò, ridendo nel vedere l’espressione spaesata della prigioniera fissarla terrorizzata.
Il sorriso, però, mise in evidenza un cambiamento nell’aspetto della strega: la pelle della parte destra del volto era orribilmente deturpata.
“Ti sono mancata?” chiese con un ghigno, ma Ginevra non ci badò.
Pensava ad altro.
Se Morgause era lì con lei, dove si trovava Morgana?
 
 


 
 “Oh, Gwen! Sono così felice di vederti!” disse la donna, abbracciandola.
“Hunith! Che sorpresa!” rispose, cercando di mostrarsi felice.
“Merlino mi ha fatto venire prima. Spero che non ti dispiaccia”.
“Per niente” disse Gwen con il miglior sorriso che riuscì a produrre “È fantastico”.
Hunith sorrise e la invitò ad entrare.
“Buongiorno, Milady” disse Mary, inchinandosi “Il vostro abito si trova dietro il paravento, spero che vi piacerà”.
Ginevra fu costretta ad adeguarsi alla situazione e, aiutata da Hannah e dalla sarta, si preparò a indossare il vestito.
Per poco non svenne quando lo vide: era lo stesso che appena un anno prima aveva sognato.
Lo stesso abito che Gwen portava nella sua visione.
Quella maledetta visione in cui Artù la incoronava regina di Camelot.
La ragazza ebbe un capogiro e fu prontamente sorretta da Hunith, che la fece accomodare su una sedia.
“Tutto bene, Gwen? Come ti sentì?” le chiese dolcemente.
“Sì, ho avuto solo un piccolo giramento di testa. Non ho mangiato molto oggi”.
“Volete sdraiarvi un po’, milady? Continueremo più tardi se siete stanca …” le suggerì Hannah.
“Sì, vorrei riposare. Per voi va bene tornare domani, Mary?”.
“Non c’è nessun problema, Milady. L’abito è stato cucito su misura per voi, questa è solo una prova generale … per gli ultimi ritocchi. Andrà bene effettuarli anche domani” e sorrise con un piccolo inchino.
“Vi ringrazio. Allora, a domani” le congedò Gwen, accompagnandole alla porta.
“Vuoi che ti tenga compagnia, Gwen? O che chiami Gaius? O Artù?”.
“No, Hunith. Sto bene così, davvero. Credo che dormirò un po’” disse la ragazza.
“Bene, ma non esitare a chiamare ti sentissi male. Lo stress può fare brutti scherzi”.
“Certo, lo farò. Grazie ancora Hunith” sorrise e chiuse la porta alle spalle della donna.
Umpf! Un brutto scherzo capiterà a te, se continuerai a insistere e a girarmi attorno!
Non vedo l’ora di vendicarmi su tutti questi idioti e distruggerli.
Pensò, sedendosi di fronte allo specchio da toeletta e rigirandosi tra le dita un ricciolo.
Sorrise al proprio riflesso, il riflesso di un’altra donna.
Una donna alta e pallida, con i lineamenti affilati e folti capelli ricci e neri.
L’unica cosa che permetteva di svelare l’incantesimo era uno specchio.
E la strega, la figlia di Uther, … Morgana era riuscita a entrare a Camelot.
 


 

Angolo Autrice:
ciau a tutti!
È da un po’ che non scrivo,
ma spero che questo nuovissimo capitolo vi sia piaciuto
 e mi aspetto tanti commenti! ;)
Un bacione
Sweet_Juliet 

 





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