Drunk
Drunk
- Rufy, non credo che dovresti
bere così tanto. Non hai mai voluto nemmeno assaggiare il rum,
fino ad ora. - Affermò tranquillo Zoro, tracannando
l’ennesimo boccale di rum.
- Ma tu e Nami lo bevete
sempre e fate pure delle gare! Voglio giocare anche io!- rispose
piccato Cappello di Paglia, osservando scettico il contenuto alcolico
del suo bicchiere.
- Lascia stare, Rufy!
C’è da rischiare il coma etilico a gareggiare con quei
due- affermò saccente Usoop, subito prima di iniziare a
raccontare alla renna, con occhi luccicanti e l’indice a
tormentare la punta del proprio naso, di quando assieme
alla Regina delle Nevi era dovuto andare alla ricerca del Gran
Sanbernardo Rudolph, al cui collo era legata un’antica botte
contenete il rum della lunga vita..
Ma Rufy non sembrava convinto
dalle parole dell’amico e iniziò a farfugliare cose
incomprensibili sul fatto che pure lui voleva bere e che
sicuramente avrebbe retto bene la bevanda.
Eppure la sua ciurma sembrava
non essere d’accordo con lui. Tutti dubitavano, perfino
Robin si era rifiutata di assecondarlo. A dire il vero non lo
aveva nemmeno dissuaso... si era tenuta neutrale col suo sorriso
enigmatico e lo sguardo divertito
- Ma io voglio provare!-
sbraitò infine Rufy, zittendo tutti i compagni che lo guardarono
sorpresi per qualche istante, prima che il cuoco rompesse
quell’attimo di tensione.
- Rufy , noi...- cominciò il cuoco, mentre si portava alle labbra l’immancabile sigaretta.
- Silenzio, Sanji!- proruppe
la rossa- Se vuole provare a bere, allora lo farà!-
affermò decisa e quasi agguerrita la navigatrice, porgendo
a Rufy il suo stesso boccale - Però mi raccomando, Rufy, non
berlo tutto d’un...- Inutile, il suo capitano aveva già
buttato giù tutto il rum in un colpo solo.-
- Aaah!!!! Bruciaaaaa!! Brucia brucia bruciaaaaaa, vado a fuocooo! Acquaaa, spegnetemiiii!
E così la ciurma
assistette alla scena che tutti temevano, ovvero il loro capitano che
scorrazzava senza sosta strillando e travolgendo tutto e tutti.
A fermarlo fu il pugno deciso
di Nami, che andò a scontrarsi contro il suo capo per stenderlo
lungo sul pavimento. Gli occhi languidi, le guance arrossate e la
lingua di fuori... solo un sussurro ad animare le sue labbra esangui...
“buciaaaa, acquaaa”
- Stupida testa quadra!
Perché non mi ascolti mai? Se mi avessi lasciato finire di
parlare avresti saputo che non dovevi bere tutto d’un colpo un
intero boccale di rum!
- Ma... ma Zolo…- tentò di protestare, seppur miseramente, Rufy
- Lascia stare Zoro! Bevesse
fuoco lui non se ne accorgerebbe comunque! Ti avevo dato il boccale per
assaggiarlo, non per berlo tutto!- Lo rimproverò inviperita
Nami, sferrandogli un pugno sulla testa.
- Visto, Rufy? Avresti dovuto darci ascolto!- affermò saccente Usoop, ma un pugno stese rapidamente anche lui
- Nessuno ti ha chiesto nulla,
Usoop!- affermò con sguardo sadico la navigatrice, per poi
indirizzarlo su tutta la ciurma che decise di recarsi alle proprie
camere. A turno, si salutarono ognuno con una scusa e, quando
Franky si portò via Usoop su una spalla, Rufy e Nami
rimasero soli nel salone.
Lei si chinò
sull’amico ancora sdraiato a terra, osservandolo rassegnata ;
braccia e gambe aperte e lingua di fuori alla ricerca di aria.
- Ormai non dovrebbe più bruciare tanto...- buttò lì la rossa.
- Initio a sentire lo stomabo, ma labbla e linga ancola no- rispose in un rantolo il suo capitano.
Lei gli porse la mano e lo
aiutò ad alzarsi, fino a fargli assumere una posizione semi
seduta, per poi porgergli un pezzo di pane.
-Tienilo fra le labbra, vedrai
che ti darà sollievo.- sospirò la rossa, ottenendo in
risposta un mugolio d’assenso dall’amico.
Nami prese posto accanto a
lui, sul pavimento, portando le gambe al petto per poi cingerle con le
braccia e appoggiarvi sopra il viso in modo da poterlo guardare.
- Va già un po’
meglio, vero?- domandò dopo pochi minuti, osservando Rufy
ingoiare la fetta di pane e unire circospetto le labbra come avesse
paura di riappiccare il fuoco semplicemente chiudendo la bocca.
- Su, alziamoci, ti accompagno
in cabina prima che crolli qui sul pavimento... non che non te lo
meriteresti, sia chiaro! Ingurgitare un intero boccale di rum
senza mai averlo assaggiato prima... sei fortunato a non essere
già svenuto!- lo accusò inviperita Nami, porgendogli la
mano affinché
si alzasse.
Si aspettava della lamentele
da parte di Rufy e quando ciò non avvenne si rese conto che il
suo capitano stava avvertendo i classici disturbi da sbornia.
Gli occhi arrossati e lucidi
erano contornati da minuscole stille salate. Il viso era
anch’esso rosso, soprattutto sulle guance, o forse erano quei
cerchi neri agli occhi a dare quell’impressione? Le labbra erano
leggermente cianotiche e piegate in una smorfia di disgusto.
Rufi si teneva distrattamente una mano sullo stomaco e con l’altra si reggeva alla bell’e meglio all’amica
- Aaah, lo sapevo che sarebbe
finita così!- si lamentò sconfitta la rossa- Forza Rufy,
tentiamo almeno di raggiungere un letto, ok? Reggiti bene- lo
esortò portandogli una mano dietro la schiena per poter avere
una presa migliore.
Iniziarono a camminare
lentamente, un po’ barcollanti sotto i borbottii di Nami e i
mugolii di Rufy fino ad arrivare alla cabina della rossa. Lì si
appoggiarono alla parete proprio vicino la porta. Erano arrivati alla
sezione notte, finito il corridoio bastava girare l’angolo per
arrivare alle camere dei ragazzi e quindi anche a quella di Rufy.
Certo, se Nami avesse chiamato qualcuno sarebbe stato tutto molto
più facile, ma non ne aveva alcuna intenzione! Non voleva che
gli altri vedessero Rufy in quello stato.
- Ascoltami bene, Rufy, hai la
nausea? Devi andare in bagno?- un “no” biascicato del suo
capitano non al convinse molto- Sicuro?- domandò nuovamente
scettica .
- No no, basta che ti fermi,
tra un po’ andremo a sbattere da qualche parte… Ma quanto
ci vuole a lasciare il salone?- si lamentò Rufy, appoggiando al
fronte sulla spalla della sua navigatrice che sospirò per
l’ennesima volta nel giro di due minuti
-Rufy, siamo già fermi!
E il salone lo abbiamo abbandonato da un pezzo, siamo davanti la mia
camera. Ora entriamo e ti distendi, ok? Ma se osi sporcami il pavimento
sappi che me la pagherai cara, intesi?- soffiò decisa, prima di
aprire la porta della sua camera per trascinarci dentro Rufy.
Lo abbandonò un
po’ sgraziatamente sul letto sotto i lamenti di Rufy, che si
portò le mani alla testa disperato.
- Oh smettila, è tutta
colpa tua! Così la smetterai di fare le cose senza prima pensare
o quantomeno ascoltarmi!- lo rimproverò senza rabbia,
osservandolo contorcersi su suo letto.
- Ma Namiiii
-Niente ma!- Lo interruppe bruscamente- Piuttosto, promettimi che non farai più una sciocchezza simile!-
- Se è così che ci si sente... no, non lo farò più; ma tu e Zoro...
- Lascia stare me e Zoro! Noi
siamo abituati, tu no! Se proprio vuoi bere, lo farai poco alla volta,
intesi? Ed ora chiudi quella bocca finché non vedi la
stanza fermarsi, intesi?- concluse sorridendogli, prima di sedersi
accanto a lui. Gli mise le gambe sul letto, liberandolo dalle scarpe, e
dopo avergli mormorato un “torno subito” uscì dalla
camera silenziosamente
Arrivò fino al bagno,
dove inzuppò una tovaglietta, e dopo averla strizzata ben bene
si richiuse la porta alle spalle per tornare ala sua stanza. Lungo il
breve tragitto incrociò Zoro con le spalle appoggiate al muro
- Come sta Rufy?- domandò con le braccia incrociate e lo sguardo serio
- Potrebbe star meglio… ma domani starà sicuramente peggio.
- Vuoi che lo porti in camera sua?
- No. No, non serve, e poi se dormirà da ma almeno potrò controllarlo...
- Non vuoi che altri lo vedano, vero? Guarda che a Rufy non importa…
- Lo so benissimo!
Semplicemente non c’è bisogno che si sposti! Posso
occuparmene sola!- rispose piccata Nami, prima di chiudersi in camera.
Un mugolio le fece capire che
Rufy era ancora sveglio... così fece un profondo respiro per
calmarsi e si avvicinò a lui. Gli posò
l’asciugamano sugli occhi e si sedette accanto a lui.
-Nami, qui si muove
tutto… e fa un caldo terribile…- si lamentò Rufy,
portando una mano sulla pezza bagnata per trovare sollievo.
- Non è la cabina a muoversi. E non fa troppo caldo…- rispose debolmente, prima di rigirargli la pezza.
- Ma io ho caldo...- fu il sussurro che ricevette in risposta
La navigatrice si alzò e socchiuse la finestra per poi tornare da Rufy.
-Su, sollevati un po’, così ti tolgo questa camicia.
Rufy obbedì senza
parlare e in breve la casacca rossa arrivò al bordo del
letto. Dopo qualche sforzo in più fu accompagnata anche dai
jeans del moro, che ora sembrava essersi calmato un po’.
- Grazie, Nami.-
- Di niente, capitano, ma ora
cerca di dormire. Ti aspetta un bel mal di testa domani.- gli
sussurrò piano ad un orecchio-
- Ma tu resti con me, vero?-domandò preoccupato, afferrandole una mano
- Certo, dove vuoi che vada?
Seguirono alcuni minuti
di silenzio, durante i quali Nami si sdraiò accanto
all’amico che ancora la teneva per mano, quasi temesse che
potesse andar via
-Tu ti sei mai ubriacata, Nami?-domandò a voce bassa Rufy, senza un apparente motivo
- Cosa? io? Oh... io credo di
sì, non ricordo… sai, ho iniziato a recami alle taverne
per ripulire i pirati più sbronzi che ero praticamente una
bambina, ma crescendo… una ragazza in una taverna che non beve
era facilmente individuabile, così…però…
però, sai, non ricordo...
- Semmai ti ubriacassi, ci sarei io con te, come tu ora sei con me.- soffiò in un sussurro stanco Rufy.
La rossa rimase sorpresa da quella sua affermazione, ma poi gli sorrise ricambiando la stretta alla sua mano.
- Lo so, Rufy.-
- E… e ti terrei la
mano... e...bagnerei la tua fronte…e…- Rufy ormai
farfugliava. Le palpebre troppo pesanti si rifiutavano di rimanere
alzate e la sua presa sulla mano di Nami iniziava a cedere.
- Shhh, lo so capitano… ma ora dormi.
- Sai… sai
perché lo farei?- continuò invece Rufy, aprendo appena
qualche istante gli occhi per poi richiuderli velocemente.
- Perché siamo nakama, e ci saremo sempre l’uno per l’altro.
- Sì…
perché... perché siamo nakama… perché
sei... sei Nami... perchè ti amo...-concluse in un sospiro.
- Rufy? Cosa… cosa hai
detto?- Domandò più sveglia che mai la rossa, sporgendosi
verso l’amico che sorrideva al nulla con gli occhi chiusi.
- Rufy, sei... sveglio? Rufy! Non ho capito! Io... non ho capito che hai detto...-terminò, quasi senza emetter suono.
- Che ti amo, Nami.
–rispose a voce bassa e roca Rufy, avvicinando le sue labbra a
quella della navigatrice fino a fare nascere un leggero bacio.
-Sai… di buono..- sussurrò infine prima di addormentarsi.
Salve a tutti gente!!!
Oggi inizio al giornata
postando una nuova shot runami! Sono un po’ incerta del finale ma
volevo almeno un bacio tra loro!!
Spero di non essere caduta
troppo nell’OOC, in caso fatemelo sapere tramite commento e
aggiungerò la nota nella presentazione della storia…
Ovviamente commentate anche per raccontarmi i vostri pareri su questo lavoretto!
Sono abbastanza soddisfatta
della parte iniziale io lo immagino rufy che si ubriaca tracannando un
intero boccale di rum solo per provarlo ;P
Ma il finale… non so.. quindi aspetto vostri pareri ;)
Come di consueto ringrazio mille volte KUKINESS che ha betato la storia
E ringrazio voi lettori per essere arrivati fin qui ;)
Un abbraccio
Mikamey ;)
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