STUPIDO
*
capitolo
unico
*
“Sei
soltanto uno stupido, io e C17 siamo fratelli!” Mi
dicesti prima di sparire tra le candide e soffici nuvole che
avvolgevano come un guanto il Palazzo del Supremo, rendendolo
invisibile ai terrestri.
Per
l'imbarazzo gettai lo sguardo a terra, ma potevo sentire su di me gli
sguardi attoniti dei presenti, in attesa che io dicessi qualcosa.
Yamcha
dandomi una pacca sulla spalla ruppe il silenzio “Ma è
magnifico! Questo significa che non possono stare insieme”
“Già”
Dissi a fior di labbra mandandogli un sorriso forzato...”stupido”
continuai a ripetermi dentro.
Dopo aver
salutato tutti, assieme a Yamcha ritornai alla casa del genio, un po'
di riposo, dopo il Cell game, ci avrebbe fatto solo che bene.
La limpida
acqua del mare che bagnava la sabbia della spiaggia, oltre a
inghiottire un po' di terra, forse avrebbe portato via anche un po'
di malinconia che attanagliava il mio cuore per la perdita del mio
migliore amico Goku.
“Oh
Goku! Sei stato uno stupido...non avresti dovuto”
Sospirai mantenendo a stento le lacrime dentro i miei occhi.
Ormai era
passato più di un mese, tutti hanno ripreso la loro vita
normale, o quasi, non posso continuare a piangermi addosso, devo
andare.
Entrai in
casa per salutare il genio, la porta di legno scricchiolò
attirando l'attenzione della tartaruga millenaria che se ne stava
beata nel salotto.
“Ehi
senti, dì al genio che ci vediamo più tardi, io vado a
fare un giro” Non sapevo ancora la destinazione.
*
Feci il giro
di un paio d' isole, non so per quanto tempo, ma le forze iniziarono
a mancarmi.
Mi fermai su
un frammento di terra dove c'erano arbusti giganti privi di frutti,
forse querce, non lo so, non le riconosco.
Fui attirato
all'interno, dal rumore dello scrosciare di una cascata, un paradiso
ai miei occhi.
Gettando lo
sguardo più in basso sul lago, vidi lei, un angelo ai miei
occhi, il più bello che abbia mai visto.
Con le due
mani mi lucidai gli occhi, in modo da essere sicuro che C18 non fosse
un miraggio, era tutto vero.
Se ne stava
beatamente su di una roccia con lo sguardo rivolto verso il cielo,
non aveva gli occhi aperti, stava solo ascoltando la meravigliosa
melodia che la natura le stava offrendo in quel momento.
Mandai giù
della saliva, e la sudorazione stava salendo, era il momento giusto
per parlarle, per dirle quello che sento, oppure per scusarmi del mio
comportamento al Palazzo del Supremo, non ne avevo avuto l'occasione.
Mentre
pensavo al da farsi, lei mi chiamò “Devi stare ancora
tanto lassù?”
Aveva
avvertito la mia presenza.
Volai verso
di lei senza pensarci due volte, non aveva intenzioni cattive, e
anche se le avesse avute, era inutile che io scappassi.
“Ciao
C18, come va?” Che domanda stupida.
Lei chiuse
gli occhi e alzò di nuovo il volto al cielo che venne
illuminato da un raggio di sole che si era fatto strada tra il
fogliame “Mi godo la vita”.
Imbarazzato,
feci combaciare due indici “Volevo scusarmi per il
comportamento che ho avuto quel giorno”.
Lei mi
guardò torva “Di che cosa stai parlando?”
“Oh,
ebbè, sì, insomma di quel giorno quando eravamo al
Palazzo del Supremo...”
“Ah!
Quello...” M'interruppe lei “...sei stato uno stupido
a pensare che io e C17 fossimo anime gemelle”.
“Senti
ma tu non hai un posto dove stare?” Chiesi timidamente.
Lei inarcò
un sopracciglio “No, questa è la mia casa”.
“Vedo
che da C16 hai ereditato la voglia di stare in mezzo alla natura”
Sorrisi, poi mi feci coraggio e le chiesi se voleva venire ad abitare
con me a casa del genio.
Lei non
rispose, ma mi stampò un bacio sulla guancia come quello del
nostro primo incontro, come allora rimasi sorpreso.
*
Da allora
passarono un paio d'anni, la storia con C18 proseguiva alla grande,
anche se gli abitanti della Kame House non la vedono tutt'ora di buon
occhio.
“C18”
La chiamai mentre le accarezzavo i capelli, approfittando del fatto
che stava dormendo sopra il mio petto.
“Cosa
c'è?”
“Niente,
mi chiedevo come la prenderanno i nostri amici quando sapranno che
abbiamo avuto la nostra Marron” In quel momento osservai la
luna piena, era molto bella ed emanava un senso di pace immensa.
“Sei
soltanto uno stupido” Mi rispose prima di
riaddormentarsi.
*
FINE
*
Una
piccola one-shot che ha come protagonisti Crilin e C18, l'avevo già
in mente da un po', ma solo ora sono riuscita a buttarla giù,
spero vi piaccia^^
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