--- Sayonara ---
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La statua di terracotta ---
Fan-Fiction
su Buffy The Vampire Slayer scritta da Kasumi-chan (
momieale@libero.it ).
Tutti
i personaggi di BTVS sono di proprietà di Joss Whedon, 20th
century fox e di tutti gli altri aventi diritto.
Genere:
Comico. Rating: verde
Questa
brevissima fiction è stata partorita dopo aver letto i primi
tre volumi del fumetto dell’ottava stagione. E’ infatti
nata come fumetto nella mia testa ma, ho pensato fosse più
sbrigativo metterla su tastiera!
E’
lo svolgimento alternativo di una delle mie scene preferite della
sesta serie, all’inizio della puntata di Gone. Niente
assistenti sociali, niente banda del Trio con fucili laser… Ho
solo immaginato la reazione di Xander, se fosse arrivato in cucina
qualche secondo più tardi. Si sarebbe di sicuro pietrificato,
mi sono detta! E da lì è partito tutto!
Questa
storia è stata scritta solo per farsi due risate, perciò
prendetela come tale! Se avrà un buon riscontro, può
darsi scriva altre brevi fiction del genere, modificando alcune scene
del telefilm.
Buona
lettura e buon divertimento!
Kasumi-chan,
ottobre 2011
Capitolo
1
Buffy
e Willow stavano facendo colazione in cucina con delle frittelle
quando all’improvviso Spike aprì la porta e si gettò
all’interno, con una coperta in testa per coprirsi dal sole. Il
vampiro ci mise un bel po’ a divincolarsi dalla coperta ed
entrambe rimasero a fissarlo, con un grosso gocciolone che andava
formandosi sulla fronte*.
«Cosa
ci fai qui? Non era meglio aspettare la sera per fare un giretto?»
Chiese seccata la cacciatrice.
«Il
fatto è che non trovo più il mio accendino e pensavo di
averlo lasciato qui.» Spiegò il ragazzo.
«Io
non l’ho visto.»
«Scusate,
io torno in camera mia a vestirmi.» Bofonchiò Willow,
che indossava uno dei suoi simpatici e colorati pigiami, avviandosi
al piano di sopra.
«Aspetta!»
Disse Buffy inutilmente. La Rossa era già sparita, lasciando i
due ragazzi da soli.
«Potevi
inventare una scusa più decente per vedermi.» Disse
quindi, rivolta al vampiro.
«Non
sopravvalutarti amore, a quell’accendino ci tengo.»
«Devi
smetterla di vedermi. E di chiamarmi amore.»
Spike
fece alcuni passi verso la ragazza, attratto come una calamita.
«E
come dovrei chiamarti, allora? Passerotto? Dolcezza? Mia riccioli
d’oro? – le era ormai di fronte e le prese tra le dita
una ciocca dei capelli – Mi piacciono i tuoi capelli. Il modo
in cui si muovono quando…»
Buffy
lo interruppe, brandendo la paletta per girare le frittelle.
«Ah-ah-ah!
Non sono ancora cotto da quella parte!»
«E
io non sono disposta…»
Ma
non riuscì a finire la frase, perché Spike le appoggiò
una mano sul fianco ed iniziò ad accarezzarla sensualmente. La
ragazza chiuse gli occhi e gemette, in preda all'eccitazione.
«Smettila
dai… Potrebbe arrivare qualcuno…»
Il
vampiro ossigenato non le diede ascolto e le passò l’altra
mano dietro la schiena, per attirarla a sé e catturare le sue
labbra in un bacio appassionato. Buffy rispose al bacio con lo stesso
ardore e gli passò le braccia dietro la nuca, per stringerlo a
sé. Spike, incoraggiato dalla sua risposta, la sollevò
e la fece sedere sopra il piano della cucina, continuando a baciarla.
Buffy avvinghiò le gambe intorno ai suoi fianchi, incapace di
trattenersi.
«Buffy.
- disse Xander, entrando in quel momento in cucina – Ehi! Giù
le mani dalla tortAAAH!»
Il
ragazzo rimase immobile, come pietrificato, davanti alla scena di
Spike e Buffy aggrovigliati che si baciavano appassionatamente. Roba
da infarto, effettivamente.
Spike
separò a malincuore le labbra da quelle di Buffy e si volse
alle sue spalle verso il nuovo arrivato, mentre Buffy guardava Xander
ad occhi sgranati e liberava il corpo di Spike dalla presa delle sue
gambe, arrossendo visibilmente.
Poi,
colta da un’improvvisa illuminazione, sganciò un
terribile ceffone in faccia al vampiro.
«Non
farlo mai più! Hai capito, brutto porco!»
Il
vampiro si sbilanciò all’indietro e finì
rumorosamente per terra, da quanto quel ceffone era arrivato potente
ed inaspettato. La ragazza lo scavalcò con ostentata
indifferenza e si dileguò a grandi passi, senza dire altro e
senza nemmeno guardare l'amico in faccia.
Spike
si rialzò dal pavimento, massaggiandosi la guancia dove era
appena stato colpito.
«Bla,
bla, bla… Tanto non l’ha bevuta, sai!» disse a
voce alta diretto alla ragazza, verso il corridoio dove era appena
sparita.
Poi
si avvicinò a Xander, ancora immobilizzato dallo shock.
Giaceva con la bocca aperta come i pesci e la mano ferma, indicando
con il dito davanti a sé.
«Io
e Buffy siamo diventati amici intimi, fattene una ragione. La cosa ti
sconvolge troppo, amico?»
Spike
puntò un dito verso il ragazzo e lo spinse all’indietro,
cercando di ridestarlo. Ma Xander era diventato rigido come una
statua di terracotta e cadde all’indietro come tale, rompendosi
in mille pezzi al contatto con il pavimento con un sonoro CRASCH!!
Il
vampiro osservò i cocci sparsi sulle piastrelle della cucina,
abbastanza confuso.
«Cos’è
stato? Cos’avete rotto?» Tuonò Buffy dal
soggiorno.
«Xander
è caduto e…» Cercò di spiegare Spike,
grattandosi la testa.
«Scommetto
che l'hai spinto e lui ha tirato giù un vaso, o la pila di
piatti che era sul tavolo!! Giuro che vi faccio a pezzi, se…»
«Troppo
tardi. E’ già finito in pezzi.»
Buffy
sbucò dalla porta, osservando i cocci sul pavimento. Il viso
di Xander scheggiato ma ancora riconoscibile, il corpo diviso in
mille frammenti.
«Che
significa?» Chiese la ragazza.
«E’
letteralmente impietrito. E’ diventato una statua e.. si è
sfracellato sul pavimento. Non sapevo che la visione di noi due
potesse fargli questo effetto!»
«Taci!
Qui c’è sicuramente lo zampino della magia!»
«Sono
pronta! - Esclamò Dawn scendendo le scale di corsa, lo zaino
in spalla – Dov’è il mio autista preferito?»
Capitolo
2
Willow
si materializzò nel negozio di magia.
«Il
teletrasporto ha funzionato! Yuppie! L’ultima volta che l’ho
usato, ho spedito Glory in qualche punto imprecisato sopra Sunnydale!
Temevo di finire murata viva o in qualche… Ehi! Ma questo è
il Magic Box! La scia dell’incantesimo che è stato fatto
a Xander parte da qui!»
La
strega si guardò attorno.
«Vorrei
sapere chi si è introdotto di nascosto nel negozio prima della
sua apertura e si è messo a giocare con le pozioni! Qualche
scolaretto annoiato prima delle lezioni?»
Aprì
la porta del retrobottega, sorprendendo Anya che cantilenava strane
parole davanti ad un piccolo tavolo di legno circolare.
«Anya!
Hai fatto tu l’incantesimo?»
«Quale
incantesimo?» Disse la bionda, presa alla sprovvista. Cercò
maldestramente di nascondere gli amuleti che stavano sopra al tavolo,
gettandoli per terra con un gesto del braccio.
La
rossa strinse gli occhi e alzò un sopracciglio.
«Anya,
non mi freghi. Ti ho sorpreso mentre leggevi una formula magica
davanti a degli amuleti e… aspetta, la riconosco! E’ la
formula per mutare la forma e la sostanza degli oggetti! L’ho
usata una volta sulla professoressa di storia delle superiori!
Qualunque oggetto che toccava diventava burro e… oh, è
stato troppo divertente! Non mi è mai andato giù il
fatto che mi avesse dato quel cinque e mezzo e… Ehi! Ma come
hai potuto trasformare Xander in una statua di terracotta???»
«Terracotta?
Quel materiale infrangibile e duro con cui fanno i piatti?»
«Beh…
la porcellana è più resistente, ma nessuna delle due è
infrangibile.»
«Davvero?
Allora forse dovevo pensare alla plastica…»
«Dunque
ammetti di essere stata te?»
«Non
l’ho mica detto.»
«Anya!
E’ inutile che neghi l’evidenza! Xander giace in mille
pezzi sul pavimento della cucina di Buffy!! Ma cosa ti è
saltato in mente?»
«In
mille pezzi? Ehi, non guardami con quel fare accusatorio! Io…
volevo soltanto provare a migliorare la mia vita sessuale, tutto qui.
Cosa c’è di male?»
«In
che modo pensavi di… Oh! - la rossa si portò una mano
alla bocca – Ma cavolo, non hai pensato che una statua di
terracotta sarebbe stata TUTTA rigida?! Volevi fare sesso con una
statua di terracotta?»
«Chi
ha detto questo? Volevo solo immobilizzare Xander per un poco, giusto
per impedirgli di andare a lavoro stamattina ed averlo tutto per
me... ma questa mattina deve essere partito con largo anticipo oppure
l’incantesimo è scoppiato in ritardo. E comunque Willow,
la tua mente perversa mi ha sconvolto!»
La
strega divenne color porpora e si affrettò a chiudere la
discussione: «In ogni caso, recupera quanta più colla
per ceramica che puoi e armati di pazienza perché…»
«Non
si può usare un incantesimo? Voglio dire, per ricomporlo?»
«E’
rischioso provare gli incantesimi su una persona, Anya! Non è
mica una cavia!»
«Proviamo
prima con un puzzle, allora!»
Capitolo
3
Anya
osservava il corpo di terracotta ricomposto di Xander.
«E’
incredibile. Chissà cosa avrà provato.»
Willow
sfogliava il libro di magia, cercando un incantesimo.
«Will,
l’incantesimo dovrebbe svanire da solo fra poco. Cosa stai
cercando?»
«Il
modo per fargli dimenticare cosa è accaduto.»
«Oh..
Saggia decisione.»
«Gliel’ho
suggerito io. – precisò Buffy – Sono molto
preoccupata che Xander rimanga turbato dall’accaduto.»
«Ecco
qui. Ma non so se funzionerà, considerato il suo stato
attuale. Non ci resta che aspettare che si svegli.» disse la
strega.
«Funzionerà,
ne sono sicura. Sono ottimista.»
«Ti
vedo felice, Anya. Oppure nascondi bene la tua preoccupazione?»
«Oh..
ho raggiunto il mio scopo, in un modo o nell’altro. E poi mi
hai suggerito un modo originale per applicare quell’incantesimo!»
«Mio
Dio... Questa donna finirà per ucciderlo! Buffy, secondo te si
può arrivare ad uccidere un uomo per colpa del sesso?»
Buffy
scoppiò in una risata isterica, lasciando le altre ragazze
interdette. “Se non fosse rimasto
impietrito per colpa di Anya, avrebbe sicuramente avuto un infarto
per quello che ha visto…”
Pensò. “Xander rischia
la vita tutti i giorni, a frequentare donne come noi!”
Xander
si ricompose e si rianimò in quel momento, sotto ai loro
occhi. Tutte e tre le ragazze corsero a tastarlo, per vedere se era
di nuovo umano e se era tutto a posto.
«Ehi,
ehi! Calma! Una alla volta!» Urlò il ragazzo,
agitandosi.
«Stai
bene? Cosa ricordi? Ti abbiamo trovato svenuto!»
«Oh
ragazze, non so davvero cosa mi sia successo. Forse un calo di
zuccheri. Ho un mal di testa micidiale.»
«Pronto
bicchiere d’acqua e aspirina!» Disse Buffy, afferrando il
bicchiere dal tavolo.
«Come
ti senti?» Chiese nuovamente la rossa.
«A
pezzi. E credo di aver fatto un incubo spaventoso!»
«Di
che tipo?»
«Vedo
ancora quell’immagine orribile davanti a me. Buffy, ho sognato
che tu e Spike... Beh, meglio che non te lo dica. L’idea è
troppo ripugnante!»
«Già.
Per fortuna era solo un sogno.» commentò Willow.
«Io
non lo trovo ripugnante. - disse Anya – Anzi, se non avessi
conosciuto Xander, ci avrei fatto un pensierino!»
«In
effetti anche io, se non fossi gay. Una volta ha pure provato a
mordermi!»
«Ragazze!
- Esclamò Xander – Buffy, di' qualcosa!»
«Vado
fuori a fare una passeggiata!» Disse la cacciatrice, pensando
di fare una lunga tappa in una certa cripta del cimitero...
Note
dell’autrice
*
gocciolone sulla fronte: tipica scena da manga/anime giapponese,
quando una persona vede una scena imbarazzante
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