are ere ire

di tp naori
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Contemplo il tuo viso, da lontano
Anni tristi, infelici
L’abbandono e una brutta cosa da affrontare.
Frasche che si muovono all’indirizzo del vento
Io fermo, piantano come un albero in autunno
Spento.
Il mio tronco non c’e la fa.
Troppi problemi, posano sulle mie spalle
Troppi segreti, che come creta soffice si spezza
Troppe cose per la testa.
Che di foglie non e ha più
La spensieratezza che prima mi accompagnava, ad ogni cambio di stagione
Non c’e più
E tu sei li, grande e rigogliosa come una quercia.
Si spezza il mio tronco e cado.
Abbattuta tu mi lasci fare
Are ere ire. Baciare.
 




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