Driiinn!!
-Yugi corri!!!-TEA
-Un attimo..anf.. sono a pezzi!!-YUGI
-Non c’è tempo per essere a pezzi!! La seconda campanella è
già suonata!-TEA
-Ah, ma è già la seconda?..-YUGI
Tea correva come una disperata con i libri in mano
trascinando Yugi per un braccio dietro di sé; ogni mattina era la stessa
storia: arrivava sempre in ritardo perché quello scansafatiche di Yugi adorava
prendersela con comodo!!
Entrarono in classe di corsa, ansimando come due disperati..
-Ci scusi Prof, ma vede..-TEA
-Hey ragazzi!!-JOEY
-Eh?-TEA
La ragazza si diede un’occhiata intorno, osservando la
classe e i suoi compagni, che erano ancora intenti a fare baldoria come ogni
mattina prima del suono della campanella.. Guardò la cattedra istintivamente e
vide che la prof di matematica ancora non era entrata in classe..
-Uff, per un pelo! Oggi è andata bene, disgraziato!-TEA
-Ma non è colpa mia.. sai che io la mattina..-YUGI
-Si si, lo so..-TEA
Tristan, sentendo la voce dei loro amici, si staccò
improvvisamente dal gruppo di alcuni suoi compagni di classe e andò da loro con
un’aria felice, forse più del solito..
-Hey gente! Avete sentito l’ultima?-TRISTAN
-Quale ultima?-YUGI
-Oggi ci sarà una nuova compagna di scuola..-TRISTAN
-Hey tristan, dì le cose come stanno: il fatto è che non
siamo sicuri che sia una ragazza..-JOEY
-Uff, si hai ragione..-TRISTAN
-beh, anche se spero che sia una bella fanciulla che saprà
riconoscere un ragazzo bello e affascinante come me!-JOEY
-Joey finiscila!-TEA
La ragazza si avvicinò al suo banco posto nella zona
centrale della classe, appoggiando così lo zainetto e i libri che aveva in
mano, per poi sedersi tranquillamente con il quaderno di matematica aperto
sotto il naso..
-hey ma che fai?-JOEY
-Nel caso ti sia dimenticato, oggi la prof interroga in
matematica!!-TEA
-Cosa?? Stai scherzando vero??-JOEY
-Il solito incantato..-YUGI
Joey corse al suo posto veloce come un fulmine, frugando nel
suo zaino alla disperata ricerca del quaderno di matematica: quella proprio non
ci voleva, se ne era completamente dimenticato! Aprì il suo quaderno, nella
speranza che la Prof Takiji non lo avrebbe chiamato quel giorno, ma non tanto
per il voto.. ormai il suo 3 era fisso sul registro di quella vecchia arpia da
inizio anno e sembrava essere inciso a fuoco..! Sicuramente con quella
interrogazione non sarebbe cambiato più di tanto: era una cosa disperata, non
riusciva a capirci niente in quella dannata materia, nemmeno a frustarlo a
sangue! Il motivo principale era completamente diverso: non voleva fare un
pessima prima impressione davanti alla sua nuova compagna di classe..
Specialmente se fosse stata una ragazza, e magari anche carina…
-Joey, svegliati!!-TRISTAN
-Eh, cosa?!-JOEY
Senza accorgersene, il biondino si era incantato con gli
occhi fissi al soffitto, quasi immersi nel vuoto.. non riusciva a smettere di
pensare alla speranza di una compagna coi fiocchi..
Prima ancora che potesse proferire parola, la prof Takiji
fece ingresso nella grande aula, richiamando su di sé l’attenzione dei suoi
studenti:
-Ragazzi!!!!-PROF TAKIJI
-Buon giorno prof Takiji..-STUDENTI
-Oh, bravi, vedo che avete imparato..-PROF TAKIJI
Si sedette alla cattedra aprendo il suo fedele registro per
poi invitare gentilmente i ragazzi a sedersi ai loro posti..
-Allora, oggi..umh.. dovrei interrogare!-PROF TAKIJI
Joey cominciò a sudare freddo, come ad ogni interrogazione
della strega d’altronde,e non molto stranamente non fu l’unico: anche Yugi non
sembrava “molto a suo agio..”..
-Hey psst! Yugi!-JOEY
Il ragazzino di fronte a lui si girò con un’aria piuttosto
agitata dipinta in volto..
-Che c’è Joey?-YUGI
-A quanto sembra nemmeno tu sei molto preparato,
hihihihi!-JOEY
-Smettila! Sicuramente ne so più di te!-YUGI
-Hey calmino! Che hai, la strega ti attacca il suo
carattere??-JOEY
Yugi si girò, richiamato dalla signora Takiji:
-Muto!! Girati!! Vuoi essere interrogato??-PROF TAKIJI
-Eh? Non no no.. eheheh.. scusi prof!-YUGI
La prof lanciò un’occhiataccia al povero ragazzo che ora le
stava a sorridere come un imbecille, prima di sbuffare ed estrarre dalla sua
borsa in pelle un sacchettino contente i bigliettini con su scritti dei numeri
per l’estrazione dei poveri malcapitati di quel giorno. L’intera classe sembrò
essere presa da un attacco di isteria acuta: chi si abbassava fino quasi a
scomparire sotto il banco, chi si mangiava le unghie in maniera eccessivamente
nervosa, chi non faceva altro che girarsi e agitarsi sulla sedia e chi
sfogliava a grande velocità il quaderno degli appunti..
Improvvisamente, qualcuno bussò alla porta..
-Avanti!-PROF TAKIJI
Tutti gli studenti, compresa la signora Takiji, si alzarono
in piedi quando sulla soglia comparì il vice preside, con un sorriso smagliante
sulla bocca:
-Buon giorno ragazzi! Buon giorno Signora Takiji..
Tranquilli, sedetevi comodi!- SIGNOR KASAME
Tutti quanti tornarono a sedersi, senza però togliere lo
sguardo di dosso al vice preside, che continuò a parlare alla classe con lo
stesso sorriso ammiccante di prima:
-Come forse già saprete, da oggi nella vostra classe ci sarà
una nuova studentessa..-SIGNOR KASAME
-Psst, hai sentito Yugi! E’ una ragazza!!-JOEY
-Joey, e chi ti dice che sia bellissima?-YUGI
Il signor Kasame fece uno strano cenno del capo girandosi
verso la porta ancora aperta di entrata, dalla quale comparì una ragazza, che
subito arrossì sentendosi tutti gli occhi puntati su di lei, specialmente
quelli di qualcuno, che si sentì avverato nel suo grande desiderio:
-Oddio, hai visto che splendore?? Yugi..? Yugi!-JOEY
-Eh? Ehm, si.. è davvero carina..-YUGI
-Eheheh, il grande Yugi ha detto che una ragazza è carina!
Udite udite gente!!-JOEY
-Là in fondo, fate silenzio!! Portate rispetto alla vostra
compagna!-SIGNOR KASAME
I due ragazzi si ammutolirono all’istante come due tombe,
aiutati dallo sguardo assassino della loro insegnante.
-Bene, lascio a voi le presentazioni! Mi raccomando,
accoglietela in modo caloroso! Fatela sentire a proprio agio in questo covo di
matti!-SIGNOR KASAME
La ragazza sorrise lievemente, senza dire una parola, se non
un gentile e rispettoso “grazie” con tanto di inchino al vice preside, che
salutò lei e l’intera classe prima di sparire nuovamente chiudendo la porta
dietro di sé.
Ci fu qualche attimo di silenzio, interrotto improvvisamente
da un bisbiglio proveniente dagli ultimi banchi..
-Hey, ci penso io ad accoglierla calorosamente!-JOEY
-Joey!!-YUGI
-Allora!!!!!-PROF TAKIJI
La ragazza indietreggiò di un passo, quasi spaventata dalla
reazione della sua nuova professoressa: se tutti i suoi insegnanti sarebbero
stati come lei.. auguri!
-Il prossimo che apre bocca lo interrogo su tutto il
programma di quest’anno!!-PROF TAKIJI
Dopo quella frase, si girò verso la nuova arrivata e, nel
vederla indecisa e lievemente spaventata, cambiò totalmente atteggiamento,
sorridendo con fare confortevole:
-Piacere, io sono la tua insegnate di matematica! Come ti
chiami? Ti hanno già inserito nel registro di classe?-PROF TAKIJI
-Ehm.. no, non penso.. cmq mi chiamo Maya Teshimi, piacere
di conoscerla!-MAYA
-Il piacere è tutto mio! Ma prego, accomodati pure.. mi
spiace che l’unico posto rimasto libero sia là in fondo, l’ultimo banco..
quello vicino a quel lavativo di Joey..-PROF TAKIJI
-Cosaa???-JOEY
-Stia tranquilla!-MAYA
La ragazza andò con passo molto indeciso verso il suo banco,
prima di mettere a posto le sue cose e sedersi.
“Umh, che fortuna!”JOEY
Il biondino si girò verso la ragazza che, per timidezza e
tensione di trovarsi in una nuova classe, teneva lo sguardo fisso sul banco.
Aveva dei lunghissimi capelli nero-blu che le arrivavano fino a metà schiena e
che diventavano leggermente mossi dalle spalle in giù, mentre i suoi occhi
erano di uno strano colore, di un blu intenso, quasi elettrico.. Erano di una
forma molto particolare, gli ricordavano quelli di Yami, lo spirito del puzzle
di Yugi.. Ma non fu l’unico ad accorgersi di quel piccolo particolare..
istintivamente si girò verso il suo amico davanti a lui, e vide che anch’egli
era intento, quasi con sguardo perplesso, a fissare gli occhi di quella
ragazza.. Yugi pensò che di sicuro non doveva essere giapponese, quelli non
erano i tipici occhi che avevano tutte le ragazze, o quasi, del suo paese..
Erano davvero strani nella forma..
-Ehm.. cmq piacere, io sono Joey!-JOEY
La voce del ragazzo la fece tornare alla realtà: alzò lo
sguardo arrossendo, vedendo il fare imbarazzato con cui quel tizio di nome Joey
le stava porgendo la mano. Gli strinse la mano sorridendo e cercando di far
andare via quello stupido rossore dalle gote:
-Piacere Joey!-MAYA
-Ehehe.. ecco.. cmq non sono un lavativo!-JOEY
maya sorrise nuovamente, chiudendo il occhi, prima di
riaprirli, quasi spalancandoli, girandosi verso il ragazzino che stava di
fronte al ragazzo che le aveva appena porso la mano.. Notò che la stava
fissando in una maniera strana, quasi fosse stata un’aliena, e proprio dritto
negli occhi..
Yugi sentì un brivido improvviso passargli per la schiena
quando si accorse che la ragazza lo stava fissando proprio come lo stava
facendo lui: notò ancora di più i suoi occhi.. non solo sembravano quelli di
Yami, ma erano del tutto identici ai suoi! Ogni minima cosa, a parte il colore,
apparteneva allo spirito del suo puzzle.. Senza accorgersene sobbalzò, facendo
sorridere Maya..
-Ehm.. scusa..-YUGI
-Tranquillo! Piacere!-MAYA
Quella volta, fu lei a porgergli la mano per prima,
invitando il ragazzo a fare lo stesso.. Yugi non se lo fece ripetere due volte:
si allungò verso di lei porgendole la sua mano:
-Piacere, Yugi!-YUGI
-Hey, vedo che hai già fatto conoscenza coi due peggiori
elementi della classe!-PROF TAIJI
-Cos..?-MAYA
-Non ascoltarla! E’ una vecchia strega!-JOEY
“Ma guarda te che razza di figure..”JOEY & YUGI
-Ringraziate la vostra compagna: oggi voglio conoscerla
meglio, quindi non vi interrogherò.. Prego maya, vieni qua..-PROF TAIJI
La ragazza si alzò titubante dalla sua sedia avvicinandosi
alla cattedra dove la attendeva la signora Taiji con fare quasi minaccioso..
Rabbrividì: quella donna non le piaceva per niente! Aveva dei lunghi capelli
raccolti in un mollettone che sembrava cedere da un momento all’altro.. Era
magra, paurosamente magra: dalle sue mani erano visibilissimi gli ossicini che
la componevano e la sua pelle era tutta tirata e sottile..! Le fece quasi paura
quando le fu vicino, ma cercò di nascondere tutto al meglio!
-Allora.. parlaci un po’ di te..-PROF TAIJI
Maya la guardò un attimo negli occhi, per poi togliere
immediatamente lo sguardo: persino fissarla le metteva paura, aveva un’aria
arrogante e minacciosa.. di certo era meglio non mettersela contro!
-Ehm, ok! Allora, il mio nome lo sapete già.. è un nome
giapponese, ma io in realtà ho delle origini americane: mio padre è americano,
precisamente di Los Angeles..-MAYA
Tutti la stavano ad ascoltare attenti, specialmente i
ragazzi: era davvero bella, e anche Tristan se ne accorse presto.. Aveva delle
lunghe gambe lasciate per metà scoperte dalla divisa scolastica che sembrava
davvero calzarle a pennello, quasi fosse stata fatta appositamente per
risaltare la sua figura. Anche lui non potè fare a meno di notare i suoi occhi,
già visti da qualche parte.. Chiuse gli occhi, cercando di sforzare la mente,
fino a quando non li riaprì voltandosi di scatto verso il suo amico Yugi; anche
lui teneva lo sguardo basso, pensieroso.. di sicuro era forse stato il primo ad
accorgersi di quella somiglianza al suo spirito, e, a quanto pareva, quel
piccolo particolare lo rendeva molto perplesso..
-hey Yugi.. hai visto che fisico? Yugi..? Ehm..-JOEY
Il biondino dette un lieve strattone sulla spalla all’amico,
facendolo sobbalzare di nuovo:
-Eh? Che c’è?-YUGI
-hey, ma si può sapere che hai?-YUGI
Yugi guardò la ragazza: mano a mano che parlava i suoi occhi
sembravano prendere un’aria sempre più decisa, forse la loro aria naturale,
resa fasulla nei precedenti istanti dall’emozione.. La cosa spaventosa era che,
mano a mano che quegli occhi si facevano forti e decisi, essi sembravano sempre di più assomigliare a
quelli di Yami..
-Ho capito.. hai notato anche tu i suoi occhi vero?-JOEY
-Joey.. è una cosa spaventosa.. se dovessi cambiare il loro
colore e coprire tutto il resto.. direi che è lui!-YUGI
-Lo so.. anche io ci ho fatto caso! Beh magari ha origini
egiziane, non trovi? Eheheh..-JOEY
-Non dire sciocchezze Joey.. Ha appena detto che è per metà
giapponese per metà americana..-YUGI
-bah, allora sarà solo un caso..-JOEY
Joey tornò ad ammutolirsi, dopo aver visto lo sguardo
minaccioso della prof di matematica. Dal canto suo Yugi continuò a fissare gli
occhi di quella ragazza: sembravano attirarlo.. Forse Joey aveva ragione, era
solo un caso alla fine.. Però avevano qualcosa, un qualcosa di strano che
nemmeno lui sapeva definire..
-Mi sono appena trasferita con mio padre, e ora vivo a pochi
metri da questa scuola…-MAYA
-bene maya, grazie.. passiamo alla parte pratica.. alla
lavagna!!-PROF TAIJI
-Eh?..-MAYA
-hai sentito bene!-PROF TAIJI
La povera ragazza si avvicinò alla lavagna, accompagnata
dalla voce di protesta di Tea, che improvvisamente si fece sentire:
-prof, ma è appena arrivata, non la può interrogare!-TEA
-Zitta, se no interrogo te!! E cmq non la voglio
interrogare, voglio solo vedere a che punto è!!-PROF TAIJI
A quel punto la ragazza non disse più una parola, ma si
limitò a tornare a guardare la nuova arrivata, che le lanciò uno sguardo
sorridente come per dire “grazie” per poi tornare a fissare l’orrenda visione
seduta dietro alla cattedra. Sperò con tutto il cuore che non le avesse fatto
fare figuracce! Era brava in matematica, però l’emozione di essere in una nuova
classe le avrebbe potuto far commettere delle gaff assurde!
-Allora, vediamo.. risolvimi questa equazione..-PROF TAIJI
La professoressa dettò un’equazione che fece venire i
brividi all’intera classe, mentre Maya era intenta a scrivere sulla lavagna con
la mano tremante.
-Bene, prego..-PROF TAIJI
-Umh.. allora..-MAYA
-Oddio.. guarda..-YUGI
-per me è arabo!-JOEY
-ma come caspita..?-TEA
Dopo nemmeno dieci minuti, la ragazza dagli occhi blu
elettrico si girò verso la sua insegnante soddisfatta della sua eroica impresa,
guardandola per aspettare un suo parere, mentre l’intera classe non riuscì a
spiaccicare altra parola se non “bravissima”, “incredibile”..
-Umh.. bene maya.. devo dire che ci sai fare con la
matematica!-PROF TAIJI
-Grazie prof!-MAYA
-Oggi sarò buona con te, vai pure al posto e fatti dare gli
appunti dell’ultimo argomento, sul quale interrogherò dopodomani.. e non voglio
scuse, chiaro?-PROF TAIJI
-Non si preoccupi..-MAYA
La ragazza tornò a sedersi al suo banco, sotto gli sguardi
perplessi degli altri studenti. Si sedette tirando un sospiro di sollievo,
prima che Joey potesse nuovamente richiamarla:
-Hey, ma sei una cosa incredibile..-JOEY
-Grazie.. cmq sono sempre andata bene in matematica! Basta
capirla..-MAYA
-Ecco, è proprio questo il punto che non mi esce bene..-JOEY
maya sorrise, accorgendosi poi che l’altro ragazzo che le si
era presentato prima stava ancora a fissarla come perso.. Lo guardò stranita,
chiedendosi cosa mai avesse da guardare in quel modo.. Joey si accorse subito
della situazione che ormai si era creata tra i due, e prese di soprassalto la
parola, cercando di giustificare il suo amico:
-Scusalo, è che.. ecco, il fatto è che i tuoi occhi sono
identici a quelli di un suo lontanissimo amico..-JOEY
-Davvero Yugi?-MAYA
-Eh? E si.. sono davvero identici! Ehehe..-YUGI
-Capisco..!-MAYA
____________________
Drriiiiin!!!
La campanella finalmente suonò per l’ultima volta in quella
stressante giornata. Tutti gli studenti si alzarono di fretta dal loro banco,
raccogliendo le ultime loro cose, prima di salutarsi a vicenda e correre fuori
dall’aula.. ma non fu così per Maya, che, come era da sempre stata abituata, si
mise a rimettere nel suo zaino i libri in tutta tranquillità, senza accennare
ad un minimo di frenesia..
-Hey
maya!-TRISTAN
-Umh? Oh
ciao..-MAYA
Maya aveva anche fatto conoscenza, durante l’intervallo di
quella giornata, con altri due amici dei ragazzi conosciuti in precedenza: le erano
sembrati dei tipi svegli e abbastanza simpatici e la ragazza sembrava anche
essere molto gentile..
In quel momento se li ritrovò davanti tutti e quattro,
inaspettatamente..
-Ti va se ti accompagniamo? Hai detto che non abiti molto
lontano da qui..-TRISTAN
-Si infatti.. grazie mille, ne sarei molto felice!-MAYA
-Scusa Maya, ma io devo scappare! Tra poco avrò la mia
lezione di danza e non posso arrivare in ritardo!-TEA
-Oh non ti preoccupare Tea! Allora ci vediamo domani!-MAYA
-Ok, ciao!-TEA
Tea scappò fuori dall’aula alla velocità della luce,
lasciando Maya con 3 ragazzi appena conosciuti.. Arrossì visibilmente,
facendoli sorridere..
-Tranquilla, siamo dei tipi affidabili, non come ha detto
quella strega!-JOEY
Sorrise, prima di prendere il suo zainetto ormai stracolmo
di libri e uscire dall’aula insieme a loro.
Per tutto il tragitto Joey non fece altro che farle domande
sulla sua vita sentimentale, diventando a volte anche ossessivo: il suo
interesse era evidente, e di certo non metteva a proprio agio la ragazza,
sebbene dovette ammettere a sé stessa che non era niente male come tipo..
Tristan capì al volo lo stato d’animo che
il suo amico le stava provocando, e svelto cercò di farlo tornare con i
piedi per terra:
-Joey.. la vuoi finire?-TRISTAN
-Uff, che pizze che sei..-JOEY
Maya fissò per qualche istante il cielo: era una bellissima
giornata di primavera, era un peccato starsene chiuse in casa a studiare!
Decise che quel giorno sarebbe andata al parco, magari sdraiata sull’erba a
farlo: non sarebbe stata una brutta idea!
Improvvisamente, abbassando lo sguardo, la sua attenzione
venne catturata da uno strano luccichio proveniente da un qualcosa vicino a lei
e, in men che non si dica, cercò di capire meglio da cosa poteva essere
provocato.. Mise a fuoco la vista verso quella piccola luce provocata dal
riflesso del sole.. Rimase incredibilmente perplessa quando vide uno strano
oggetto appeso al collo di Yugi per una catenella.. Era una piramide egizia, a
quanto poteva vedere.. I suoi occhi si illuminarono, prendendo la stessa luce
che poco prima aveva attirato la sua attenzione, e senza pensarci due volte
chiese al ragazzo:
-Hey Yugi, ti piace l’Egitto?-MAYA
-Eh?? Cioè.. perché?-YUGI
-No, perché vedo un.. una piramide appesa al tuo
collo..-MAYA
-Oh ehm.. beh ecco..
si.. mi attira..-YUGI
Yugi arrossì di botto: lei non sapeva ancora niente di lui,
e non poteva sconvolgerle la vita al primo giorno del loro incontro, sebbene il
suo segreto non poteva dirsi più tale, dato il fatto che ormai era a conoscenza
di tutti.. Ma ancora decise di non dire niente: sarebbe stato un discorso
troppo lungo da fare, senza contare che molto probabilmente non gliene sarebbe
fregato un accidente! Un giorno lo avrebbe scoperto da sola, ma non quel
giorno..
-Che bello, anche a me attira! Posso vederla un attimo?-MAYA
la ragazza bloccò di colpo i tre ragazzi, mettendosi davanti
a Yugi: il suo atteggiamento timido sembrava essere cambiato da un momento
all’altro, ora sembrava una ragazza alquanto intraprendente.. quel discorso
sull’Egitto sembrava attirarla parecchio!
-S..si, fai pure..-YUGI
Yugi si sentì agitato, senza saperne veramente il perchè..
ancora una volta i suoi occhi sembravano impersonificare Yami, specialmente nel
momento in cui prese con delicatezza il suo puzzle in mano e lo rimirò con aria
decisa e pensierosa sotto gli occhi di tutti, in ogni suo minimo particolare…
-L’occhio di Horus..-MAYA
-Come hai detto?-YUGI
-L’occhio che c’è sulla tua piramide è il leggendario occhio
di Horus, il Dio Falco..Un’antica leggenda narra che lo abbia perso durante un
combattimento al fine di vendicare il padre Osiride ucciso da suo fratello
Seth.. E da quel giorno gli egizi lo considerarono come un talismano
potentissimo, in grado persino di ridare vita ai morti.. pensa che veniva anche
messo sui defunti, in corrispondenza del taglio fatto per l’imbalsamazione, e
veniva poi ricoperto da delle bende di mummia..-MAYA
I tre ragazzi rimasero allibiti, compreso Yugi: aveva già
sentito parlare di quello strano occhio, ma i suoi poteri gli erano del tutto
sconosciuti.. ecco forse da dove derivava l’enorme potere del suo puzzle..
Cominciò a sentirsi tremare dentro: nel dire quelle parole, la ragazza davanti
a lui assunse uno sguardo strano, quasi spaventoso, e un tono di voce che
sembrava richiamare quegli antichi tempi..
-M..ma come le sai queste cose?-JOEY
Maya si girò verso gli altri ragazzi, tornando ad avere lo
sguardo felice e sorridente di prima..
-Bah, sinceramente non lo so.. penso me le abbia raccontate
mia madre quando ero piccola, ma non ricordo.. so parecchie cose sull’Egitto e
le sue leggende!-MAYA
-Capito..-JOEY
-Dai andiamo!-MAYA
Yugi fece un cenno affermativo con il capo.. Quella ragazza
era molto strana, non seppe nemmeno lui cosa fosse in particolare a renderla
così! Forse il suo tono di voce utilizzato prima, il suo sguardo perso e
sognante.. sembrava quasi immedesimarsi in qualche personaggio di quei tempi! E
poi tutte quelle conoscenze, che nemmeno lui sapeva! E quegli occhi, che non
riusciva a togliersi dalla testa! La somiglianza in quel piccolo ma grande
particolare.. Tremò nuovamente: non era l’unica cosa che aveva in comune con
Yami, ce n’era un’altra, che si rese conto di aver appena scoperto.. Quando il
suo spirito parlava usava lo stesso tono di voce col quale Maya aveva parlato
di quell’occhio.. quel tono serio e pacato: yami gliene avrebbe parlato allo
stesso modo, ne era sicuro!
Tornò a fissarla, con forse una strana paura dentro di sé:
ora era sorridente, rideva e scherzava con gli altri suoi amici.. Sentì una
strana voce nel suo profondo, come un avvertimento di uno strano presentimento:
che Maya e Yami avessero dei legami? Che lei c’entrasse qualcosa con lui?
Scosse la testa, tornando a guardare la strada deserta
davanti a sé: no, come poteva pensare certe cose? Per delle semplici
somiglianze di sguardi, occhi, modo di parlare.. Non poteva essere! Eppure quel
presentimento non lo abbandonava, e tremò al pensiero che i suoi presentimenti,
nella maggior parte dei casi, non sbagliavano mai.. Ne aveva incontrate di
persone con toni di voce seri e pacati, eppure solo lei gli faceva questo
effetto, gli faceva crescere quella stranissima sensazione dentro.. Solo lei
sembrava veramente impersonificarsi in un qualcuno che aveva visto quelle cose
accadute millenni prima con i suoi occhi!
Il modo in cui erano state dette, in cui la leggenda era stata narrata,
lo fecero rabbrividire ancora una volta..
-Yugi?-MAYA
-Cos..-YUGI
-Sei tra noi?-MAYA
-Ehm si scusate.. stavo pensando..-YUGI
-Hey, sarai mica rimasto scioccato dalla leggenda..?-MAYA
-No no..-YUGI
-Cmq è davvero molto particolare quel tuo oggetto.. non ne
avevo mai visto uno così..-MAYA
La ragazza fissò Yugi negli occhi con fare serio: quello
sguardo.. sembrava quasi penetrarlo nel profondo della sua anima..Sorrise per
inerzia, senza nemmeno darle una risposta: i suoi pensieri erano troppo forti
per riuscire a farlo tornare totalmente alla realtà..
-Beh, questa è casa mia! Grazie per avermi
accompagnato!-MAYA
-Non c’è di che, bellezza!-JOEY
-..-//////-… -MAYA
-Joey.. sei sempre il solito.. non farci caso maya!-TRISTAN
-Tranquilli.. beh allora a domani ragazzi!-MAYA
I tre ragazzi salutarono maya, prima di continuare il loro
cammino verso casa in un inquietante silenzio..
-Hey Yugi, ma si può sapere che ti prende?? Da quando ti ha
detto quella cosa hai fatto l’asociale per tutto il tragitto..-TRISTAN
-Scusatemi.. il fatto è che mi sento strano.. Maya mi
ricorda Yami non solo negli occhi.. Avete sentito il modo in cui ha raccontato
la leggenda?-YUGI
-Certo.. che c’era di strano scusa?-JOEY
-Ecco.. yami me l’avrebbe raccontata nello stesso identico
modo..-YUGI
-E non solo lui, tutte le persone appassionate di Egitto
l’avrebbero fatto nello stesso identico modo Yugi.. Ma che problemi ti fai??
Sono solo coincidenze..-JOEY
-Già, io non ci vedo niente di particolare..-TRISTAN
-Umh.. già, scusatemi ancora..-YUGI
Avevano ragione: ma cosa gli saltava in mente? Non poteva
essere, si stava solamente costruendo castelli per aria.. e soprattutto lo
stava facendo per niente..
Improvvisamente, ancora quegli occhi comparirono nella sua
immaginazione davanti a sé, quasi coprendogli la strada: voleva cacciarseli via
dalla testa, ma non ci riusciva, e tutto quello lo stava seriamente facendo
pensare.. Era come se, ogni volta che cercava di convincersi di semplici
coincidenze, un qualcosa che Maya aveva in comune a yami gli apparisse davanti
agli occhi.. magari somiglianze stupide.. ma che stranamente e che
inspiegabilmente lo rendevano nervoso, quasi forse nel tentativo di convincerlo
che non erano semplici coincidenze.. Perché si stava ritrovando in quello stato
assurdo?? Era forse lui incapace di ragionare?? O forse no..? C’era solo un
modo per scoprirlo..
Prese tra le mani il suo puzzle, mentre ancora visualizzò
involontariamente Maya che gli parlava di quell’occhio inciso sopra.. Quei
presentimenti non lo avrebbero mai abbandonato finchè qualcuno non avrebbe
fatto chiarezza su tutta quella storia, rivelandogli finalmente la verità.. Se
era lui pazzo o cos’altro..! Lui sicuramente lo sapeva..