But now I'm asking you to stay.

di more_
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16 giugno 2008

 

-What can i do to show you i'm sorry? 


Quelle dannate striscette confermavano la mia nausea negli ultimi giorni e il mio ciclo in ritardo, e come quelle anche le altre dei precedenti test che avevo fatto, ora messi in fila sul mio letto. Tutti positivi.
La dolce piccola francese  Mylène era incinta, incinta di un fottuto coglione.
Mi ero fregata con le mie stesse mani.
Gettai un urlo isterico prendendo i test e buttandoli per terra, per poi accovacciarmi sul letto scoppiando in lacrime. Lacrime amare che non avrebbero risolto la situazione.
Quella sera del due giugno avevo bevuto, fin troppo per capire con esattezza quello che stavo facendo.
 La mia prima volta con il ragazzo che mi piaceva. L’avevo immaginata proprio così, la mia prima volta doveva essere con il ragazzo che amavo, ma non avevo mai valutato l’opzione che lui potesse essere uno stereotipo di ragazzo da “una botta e via”.
Louis Tomlinson, era questo il nome del ragazzo che mi aveva messa incinta inconsapevolmente, il nome del ragazzo che amavo da più di due anni, il nome del ragazzo che mi aveva rovinato la vita.
Se lui quella sera era stato stupido, io lo era stata almeno un milione di volte di più.
Ero troppo innamorata per dirgli di no, troppo ubriaca per capire quella frase che fece scattare la trappola: “andiamo di sopra, parliamo un pò” mi disse trascinandomi verso le scale, e io mi ero fatta condizionare. Poi, tutto era successo così velocemente: prima piccoli baci, poi quelli più passionali, e infine un fastidioso ma piacevole dolore in mezzo alle gambe.
Ora le domande erano molte.
Che cosa dovevo fare? Come lo avrei detto a mio padre e, come lo avrei detto a Louis? Anzi, lui doveva saperlo?
Nascosi la testa nelle spalle sperando di trovare al più presto una soluzione.
«Tesoro, sei qui?» la voce di mio padre risuonò da dietro la porta mentre bussava. Mi asciugai in fretta le lacrime e nascosi i test sotto il letto.
«Sì papà, entra» risposi sedendomi composta sul letto. La porta si aprì poco dopo mostrando il viso stanco, dopo un giornata dura al lavoro, di mio padre. Veniva sempre a salutarmi prima di andare a dormire. Si avvicinò a me e mi guardò bene in faccia, capii subito che aveva notato qualcosa di strano dalla sua faccia.
«Tutto bene Maylène?» mi chiese sedendosi affianco a me accarezzandomi il viso. Lo guardai negli occhi grigi sperando di trovare le parole giuste, anche se non avevo per niente voglia di dirgli la verità, ma dovevo farlo. Non avevo mai nascosto nulla a mio padre, e non avrei tralasciato neanche quella notizia.
«Papà..» incominciai mentre le lacrime risalirono ai miei occhi «ti prego abbracciami e dimmi che mi vorrai per sempre bene» mio padre mi guardò confuso e gli ripetei di nuovo il quello che avevo appena detto. Lui mi abbracciò e mi strinse a lui, incitandomi a parlare mentre mi accarezzava i capelli. Presi fiato e cercai di trovare le parole giuste.
«Qualche sera fa ad una festa, io.. insomma sono stata una sciocca» balbettai allontanandolo da me mentre sul mio viso scorrevano libere lacrime calde. Mio padre continuava a fissarmi preoccupato e dubbioso.
«May, cosa stai cercando di dirmi?» mi chiese con durezza. Forse aveva già intuito tutto.
«Mi sono fatta mettere incinta da un ragazzo che non ricorda neanche come mi chiamo» dissi d’un fiato.
«Come?» sbottò mio padre un po’ stordito. Annuii reggendo un po’ le lacrime, ma durai veramente poco. Si capiva dal suo viso tutta la delusione che provava nei miei confronti.
«Maylène, hai sedici anni…»
«Papà, mi dispiace..»
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Saaalvee :D
Nuova FF sui One Direction :)
Spero vi piaccia.
Come prologo non è molto consistente, ma i prossimi capitoli saranno molto di più :D
Un bacio :)




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