E' il momento di partire

di AlwaysSev
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Zuko aveva appena perso, era appena stato sconfitto da suo padre, lo stesso che l’aveva sempre odiato, che aveva da sempre preferito la piccola Azula per il suo carattere forte e da “regina”, come l’amava descrivere Lui.
Il principe esiliato, sofferente più nel cuore che nel fisico, si recò in camera a prendere la sua roba per andare via dalla propria nazione, la nazione che amava ma che, a malincuore, doveva lasciare.
A forza trattiene le lacrime, i principi, anche se esiliati, non piangono.
"Povero, piccolo e dolce Zuzu" una voce interruppe i suoi pensieri, non si girò, aveva già capito chi si stava prendendo gioco di lui.
"Vattene" le urlò con rabbia, una rabbia che avrebbe sfogato volentieri su di lei, da sempre odiata per essere la preferita del padre.
"Che dolce. Il piccolo Zuzu ha fegato da vendere, peccato che non l’ha tirato fuori davanti a suo padre" scoppiò a ridere in una di quelle sue risate sadiche.
La rabbia di Zuko si scaricò contro i suoi vestiti che vengono riposti con molta forza in una borsa.
Ad un tratto, un brivido salì lungo la schiena del principe, che si irrigidì. Azula si era appena avvicinata a lui, nella sua mano volteggiava una palla di fuoco, che roteava e che non vedeva l’ora di essere scagliata.
Voleva colpirlo veramente? Forse, ma l’arrivo di qualcuno la disturbò nel suo intento e, chiudendo di scatto la mano, il fuoco sparì in una piccola nube di fumo.
"E’ ora che andiamo" una voce calma e calda fece allentare la tensione che si era creata.
Borsa in spalla e via dalla porta, dal castello, dalla Nazione Del Fuoco.



 





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