Eccomi qua! J
Ed ecco la nuova storia! Piccolo
capitolo di introduzione, x capire se la trama vi ispira. Non ho nulla da
aggiungere, se non, ovviamente, RECENSITE!^_^
J
Daisy J
Due calciatori e una showgirl
Capitolo 1.
“Rossana Smith, 21 anni, famosissima showgirl a
livello internazionale. Il suo curriculum vanta ogni genere di esperienza nel
campo dello spettacolo, dal teatro al cinema, passando per il piccolo schermo e
la radio. Ultimamente è molto ricercata per il ruolo di modella, e soprattutto
fotomodella. Centinaia le riviste che le propongono di posare per la foto di
copertina o per svariati servizi di moda e altro […] La sua bellezza è
invidiata da tutte le donne, presa a modello irraggiungibile dalle ragazze più
giovani […] In questi giorni pare le sia stato chiesto di posare per un
calendario di beneficenza al fianco dei giovani atleti declamati i sex symbol
in vetta a tutte le classifiche …”
Robbie posò il giornale sul divano accanto a sé mentre
si asciugava le lacrime che copiose gli scendevano dagli occhi.
“Ah, la mia piccola Sana … è diventata così brava! Sniff
… ormai sta crescendooo!!”
Una martellata sulla tempia sinistra lo zittì.
“E smettila, Robbie!” lo riprese la Signora Smith brandendo il suo micidiale martelletto di gomma. “È cresciuta già da anni, sei
tu l’unico a non essersene accorto!”
Ma quando Sana comparve sulle scale, Robbie se ne rese
pienamente conto per la prima volta …
“Allora, sei pronto, Robbie?” chiese una voce
cristallina. La ragazza era lì, che scendeva le scale, i lunghi capelli rossi
che le ricadevano morbidi sulle spalle in soffici boccoli, una camicetta e un
paio di pinocchietti di jeans che mettevano in risalto le sue forme già ben
delineate, ai piedi un paio di semplici, ma delicati sandali argentati con un
alto e fine tacco … la bellissima Rossana faceva il suo ingresso nel salone
della sua villa lasciando a bocca aperta il suo manager.
“Robbie …? Ci sei ancora?!”
La mano di Sana sventolò un paio di volte davanti ai
suoi occhi.
“Eh?! Ah … sì … s-sì, ci sono … andiamo!” si riscosse,
e uscì dalla casa, andando a pendere la macchina. “Mademoiselle …” le disse,
tenendole aperta la portiera. Sana gli sorrise e salì sulla mercedes, poi anche
Robbie prese posto e mise in moto.
“Allora … cos’è che devo fare esattamente, questo
pomeriggio?” chiese Sana mentre guardava fuori dal finestrino i palazzi
scorrere velocemente.
“Te l’ho già detto …” sospirò Robbie. “Sei stata
scelta per posare per un calendario di beneficenza insieme ai giocatori delle
due squadre di calcio più forti del Giappone!”
“Ah …” fu il solo commento della ragazza, mentre
Robbie continuava a guidare nel traffico per raggiungere gli studi.
Non mi è mai piaciuto il calcio … pensava intanto.
*
“PAUSA!!!”
“Oh, grazie Terence … finalmente!!” esclamò un ragazzo
buttandosi per terra sull’erba del campo da calcio dove si stava allenando.
“Già stanco, George?” lo sbeffeggiò un suo compagno di
squadra alto, biondo e moooolto muscoloso (^///^ ndDaisy) che lo raggiunse
correndo. Al braccio portava la fascia di capitano della squadra. Quando si
fermò, aveva il fiato appena un po’ più pesante del solito, nonostante si
stesse allenando da più di un’ora correndo da una parte all’altra del campo.
“Sei sempre il migliore, Heric …” l’allenatore gli
batté una mano sulla spalla, mentre il biondino si piegava a prendere una
borraccia da terra.
“Grazie Terence, faccio ciò che posso …” disse lui,
prima di bere un sorso d’acqua e di rovesciarsene il resto tra i capelli
dorati, rinfrescandosi.
“Forza, alle docce! Per oggi l‘allenamento termina
qui!” disse Terence, e uno dei giocatori lo guardò con aria stupita.
“Dici davvero o sto sognando? Abbiamo già finito??
Possiamo riposarci?!” gli chiese.
“Sì …” rispose Terence alzando gli occhi al cielo. Ma
tu guarda che razza di sfaticati che sono andato a cercarmi! Se non fosse che
sono i giocatori più bravi del Giappone … disse tra sé. “Vi ricordo che tra
un’ora dovrete posare per il calendario di beneficenza, quindi vi voglio
puliti, pettinati e profumati davanti all’ingresso dello stadio tra non più di
venti minuti! Scattare!” gridò poi, di nuovo rivolto ai giocatori.
Improvvisamente tutti sembrarono ritrovare la carica.
“Evvai! È vero, oggi si posa insieme a quella gnocca
della Smith! Ragazzi, ho già la bava alla bocca …” esclamò qualcuno, e tutti si
precipitarono alle docce di corsa. Solo uno si ritirava con andatura tranquilla
…
“Ehi, Heric, tutto a posto?” chiese l’allenatore
affiancando il ragazzo.
“Sì … è solo che non vedo il motivo di tutto questo
entusiasmo solo per stare ore fermi davanti ad un obiettivo con un‘attrice
qualunque!”
Terence lo guardò sgranando gli occhi.
“Una … UN‘ATTRICE QUALUNQUE??!” esclamò incredulo,
allarmando Heric. “Ma dico, è la showgirl più bella che si sia mai vista in
televisione! È stupenda, elegante, sexy …”
“Se ti sentisse Alycia …” mormorò Heric, e subito
Terence si zittì, arrossendo.
“Sì, beh, ecco … insomma, forza, vai a cambiarti!” cambiò
argomento.
“Agli ordini, mister!” sorrise Heric, e corse verso le
docce.
Mezz’oretta più tardi tutti i giocatori erano fuori
dallo stadio, pronti a salire sul pullmino che li avrebbe portati agli studi,
tutti scalpitanti …
Non vedo cosa ci trovino di tanto entusiasmante … non
mi è mai piaciuto il mondo dello spettacolo … pensava Heric.