UNA STORIA COME TANTE

di paxerella
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…questa è la mia storia: sono stata per molti anni sola, avevo un macigno da portare, una vocazione, ero distante da ognuno dei mie amici, perché non potevano sapere quello che è essere una cacciatrice.
Volevo proteggerli dalle apocalissi, dalle sofferenze, dal male, ma non ci sono riuscita…
Sono stata salvata da un vampiro con l’anima, poi ho dovuto ucciderlo per salvare il mondo.
Ho fatto saltare il vecchio liceo per uno stupido serpentone.
Mi sono congiunta con i miei amici per sconfiggere una macchina, provocando lei la prima cacciatrice.
Sono saltata da un dirupo e sono morta, ero felice, ma i miei cari egoisti amici mi hanno riportata in vita.
E poi uno di loro ha affrontato il male dentro di se, ma alla fine ci siamo ancora salvati.
Infine il male primordiale voleva distruggere il nostro mondo, ma anche lui ho sconfitto.
E ora? Sì non sono l’unica cacciatrice non ho il peso solo su di me, ma a che prezzo?
Ho ripreso la vita come prima, come se non fosse cambiato nulla, di giorno faccio la consulente nel nuovo liceo e la notte a combattere i vampiri.
Potrei lasciare il compito alle novizie, ma questa è sempre stata la mia vita e non ci posso fare nulla, se anche solo avessi qualcosa per cui lottare, qualcosa per cui varrebbe la pena di vivere.
La libertà, penserei ora sono una ragazza “normale” come le altre, ma io non mi sento così, mi sento ancora “sola”, eppure non sono sola.
….
Forse quello che mi manca è l’amore, quello che ti fa soffrire, quello che ti fa sospirare, forse.  





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