Dear Diary..

di betacchi
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Novembre, 23. 1884
Residenza Trancy.
Soleggiato.


Be', oggi è una bella giornata, tutto sommato. Credo che prenderò un po' di te nel giardino.
Non ho ancora capito perchè Claude mi costringe a tenere questo diario. Crede forse che scrivere i miei pensieri mi aiuti a liberarmene totalmente?
Quello stupido.
E' solo un demone, dopotutto. Non può capire le mie sofferenze, le mie necessità. Mi chiedo ancora perchè ripongo tante speranze in lui.
Comunque, non mi devo preoccupare di questo. Il mio obbiettivo è Ciel Phantomhive e quel suo maggiordomo, Sebastian Michaelis.
Quell'essere! Come si è solo permesso di toccare Luka?
E' l'unico motivo per cui ho fatto un patto con quel coso.
O, almeno, all'inizio era così.
Ma..ma cosa scrivo? A volte mi stupisco dei miei cambiamenti. Forse ho davvero una doppia personalità.
Sono stanco, comunque. Non ne posso più di questa vita..
[...]
Era Hannah. Ci si mette anche quell'altra! Ora voleva per forza cambiarmi. Come se io seguissi i suoi ordini!
L..luka. Mi manchi, sai? Io..io credo di aver bisogno di te.
Ed è per questo che non la sopporto! In qualche modo, lei mi ricorda te, lo sai?
Me ne sto accorgendo solo in questi giorni. Io ho veramente bisogno di te, Luka. Ho...ho bisogno di qualcuno che mi ami.
Ecco.
Credo che alla fine non me ne importi gran che della vendetta. Quel Ciel non mi ha fatto nulla. Io ho bisogno di qualcuno che mi desideri, che mi ami.
Forse, se avessi chiesto questo a Claude, lui non mi avrebbe nemmeno ascoltato. Ma non potevo continuare a vivere in quel modo.
Quel vecchio del Conte Trancy meritava una lezione, dopotutto. Ma ora, ora che lui è morto e che io sono qui, con Claude, Hannah, e quegli altri tre di cui nemmeno so il nome, non mi sento per niente soddisfatto.
E quando, ieri sera, quel Sebastian è venuto per rubare l'anima di Ciel, non ho provato nulla di particolare, nel vederlo.
Credevo che la sola vista dell'essere che ha ucciso Luka mi avrebbe provocato odio e disprezzo. E invece non è successo nulla.
Certo, ero divertito dalla situazione. Oh, vedere Claude che gli correva dietro con un cagnolino è stato molto appagante. Eppure, non ho sentito la minima necessità di ordinare al demone di ucciderlo.
Forse stavo male. In effetti, credo di aver un po' di febbre. Dovrei farmela misurare da Claude, prima di stasera.
Si, Luka, stasera sarai vendicato. Riuscirò ad avere Ciel Phantomhive a tutti i costi. Anche se non ne sento il bisogno, io lo devo avere.
Così, forse, Claude mi amerà e mi desidererà ancora.
Tze.
Oh, è l'ora del tè. Chissà che mi ha preparato Claude! I suoi dolci sono deliziosi. Ci credo; in caso contrario, dovrei punirlo. Come sarebbe divertente! Credo che oggi gli tirerò quel suo dolce in faccia, anche se mi piace. Si, farò così.
Addio, caro diario.

Ore 17.00
Alois Trancy





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