Labbra straniere

di LemonKing
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Nota: La fanficion è ambientata alla fine del quinto caso "Rise from the Ashes" del videogioco "Phonix Wright: Ace Attorney".




Labbra straniere

 


<< Bambolina. >>

All’ingresso del commissariato Ema si sentì chiamare in modo familiare.
Si fermò proprio accanto a Sbirrotto, che si muoveva lentamente, con la bandierina gialla in una mano e il manganello rosso nell’altra.
Riconobbe Marshall, che le si avvicinò e le posò un veloce bacio sulle piccole labbra vergini e morbide.
Lei si portò le mani sulla bocca e spalancò gli occhi, colpita dal gesto inaspettato e il comportamento insolito.
Le guance si tinsero di rosso.

<< S-Signor Marshall! >>, lo riprese, << Che cosa… ?! >>

<< Un bacio d’addio, bambolina.
Torno nel mio amato Texas.
Sei calda come il sole cocente del deserto. >> 

<< Signor Marshall, lei è un adulto! >>

Il ragazzo con la carnagione scura accennò un sorrisetto:

<< E’ vero, qui fare quello che ho fatto sarebbe pericoloso per me.
Ma non dimenticare: i desperados non hanno paura di nulla, nemmeno delle pallottole.
Sono coraggiosi. >>

Si tolse il cappello.
Ema non poté vederlo, dal momento che stava scrivendo sul suo taccuino un promemoria:

I Texani hanno le labbra normali, ma parlano in modo strano.”

Era una cosa scientificamente possibile?
Si stava interrogando su questo, mentre macchiava d’inchiostro e ricopriva di lettere il foglio bianco.
Meglio segnarlo, era un mistero affascinante!
Appuntarlo serviva a ricordarsene, poiché le sarebbe tornato utile in futuro, qualora non sarebbe riuscita, nemmeno attraverso un’analisi, a risolvere l’arcano.
Gli occhiali con le grandi lenti rosa erano posati sul naso.
Fu distratta da qualcosa che cadde sul suo capo e le scese sulla fronte.
Marshall le lasciò il cappello sulla testa abbassata, notando che le andava grande.
Poi si allontanò, con i capelli al vento:

<< Adios, bambolina del West.
Non potremo lavorare insieme in polizia, mi sarebbe piaciuto farlo una volta che fossi diventata un’investigatrice.
Ma va bene che tu, per questi brevi secondi, sia diventata una cowgirl: è come se avessimo appena cavalcato insieme le grandi
praterie >>.





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