La terza storia scritta per la challenge: Chi,
con chi, che cosa facevano.
Questa è la lista dei personaggi
scelti:
1.
Lilithmon
2.
Taiki
Kudou
3.
Phelesmon
4.
Vamdemon
5.
Metalseadramon
6.
Mugendramon
7.
Piemon
8.
Taichi
Yagami
9.
Yamato
Ishida
10. Beelzebumon
(xros wars)
Note:
non prendete sul serio questa fic XD
Non mi trucidate, con questo prompt non ho potuto fare di meglio
X°°°°D
Gie è il mio OC, per chi non lo sapesse ^^
E l'avviso OOC c'è perché ovviamente i personaggi
sono un po' rincretiniti dai miei continui vaneggiamenti mentali. Ma
tranquilli, prima di diventare scemi ce ne hanno messo.
4) Primo giorno di
lavoro per 6 e 2. Si vedranno le mutande di 6.
Pink Underwear
-Altro che il riposo degli eroi!- sbottò Daisuke
melodrammatico trasportando alcune assi di legno.
-Già…- concordò con lui, forse per la
prima volta in vita sua, Miyako che reggeva fra le mani della
biancheria pulita, specialmente lenzuola e coperte fresche di lavaggio.
-Non fate tante storie…- li riprese Taichi da sopra uno dei
tetti del piccolo villaggio che stavano ricostruendo.
–Dopotutto è anche colpa nostra se è
successo questo casino.-
-Stai ancora rimuginandoci sopra, Taichi Yagami?- domandò
Piemon impegnato, con suo sommo rammarico, a impiegare le sue preziose
lame per tagliuzzare ortaggi per la zuppa che Mimi e Palmon stavano
preparando.
Il leader dei digiprescelti finì di fissare alcune assi con
dei chiodi e si terse il sudore dalla fronte.
-Non posso non pensarci, Piemon, abbiamo commesso un errore di
valutazione e ci siamo ritrovati a dover fronteggiare una crisi
interdimensionale.-
-Quel che fatto è fatto…- ribatté il
Mega affettando finemente delle carotine –A proposito,
dov’è Yamato?-
-Non te lo dico perché se no ci pianti così.-
rispose velocemente il prescelto del Coraggio mettendo su una specie di
broncio seccato e rimettendosi a lavorare ignorando le lamentele del
clown, poi quelle di Lady Devimon che litigava con Tailmon e, tanto per
cambiare, Etemon che cantava e metteva in fuga i digimon del luogo.
-Taichiiii!-
Il prescelto si sporse dal tetto ancora armato di martello quando lo
chiamarono.
-Takuya, va tutto bene?- domandò al ragazzino col berretto
verde che correva verso di lui trafelato.
-Alla base della montagna si è sviluppato un altro incendio,
ci dev’essere qualche cosa che causa autocombustione,
perché è il terzo che spegniamo oggi.-
-Il quarto.- lo corresse l’altro ragazzo insieme a lui,
Takato, esausto –Ne è scoppiato uno anche vicino
alla cava ad est…- ansimò.
Il digiprescelto del Coraggio rimase molto turbato da quanto gli altri
due ragazzi gli dissero, per cui afferrò il suo Digiterminal
e inviò un’e-mail a Koushirou che stava sulla
spiaggia insieme a Taiki, Gie, Mei, Jou, Yamato e i loro digimon,
ovviamente.
Metalseadramon stava spassandosela alla grande senza premurarsi di
aiutare chicchessia a ripulire la spiaggia dalla marea di rottami di
cui era sommersa e Mugendramon gli avrebbe certamente lanciato dietro
tutta la ferraglia che poteva per ricordargli che se non si degnava di
aiutarlo lo faceva secco, ma al drago d’acqua bastava nuotare
più a largo per non essere più alla sua portata.
Il drago nero sbuffò sonoramente, accaldato e infastidito.
Essere in forma umana era comodo per muoversi, ma la calura gli stava
fondendo i microchip e di fare il bagno era fuori discussione. Odiava
l’acqua e mai ci sarebbe entrato se non costretto con la
forza o per stretta necessità.
Mentre si chinava per sollevare a due mani un enorme motore mezzo
seppellito dalla rena, Taiki Kudou gli si avvicinò.
-Ti serve aiuto?- domandò.
-No.-rispose lui, digrignando i denti per lo sforzo, mentre la sabbia
scorreva via rapida dalle turbine e l’abnorme ammasso di
ferraglia veniva liberato.
Il moro rimase molto colpito dalla forza di quel digimon, e dire che
aveva già incontrato uno di quella specie, ma non era stata
una bella esperienza, forse era per quello che Beelzebumon non si era
fatto vivo.
Poco male, se non se la sentiva di affrontare la cosa poteva anche
lasciarlo riposare tranquillo nel xros, tanto più che ormai
non c’era molto da fare.
Fece per ritirarsi per controllare se qualcuno avesse bisogno
d’aiuto quando si accorse di un piccolo particolare alquanto
imbarazzante.
Mutande.
E fin qui nulla di strano.
Era un dragone, ma era in forma umana per cui, giustamente, doveva
portare delle mutande.
Ma rosa?!
Il giovane generale dell’armata Xros Heart
s’accostò alquanto imbarazzato a Koushirou, Jou,
Gie e Yamato che discutevano animatamente circa la questione degli
incendi.
-Ehm…- balbettò.
-Che c’è?- domandò il primo
digiprescelto dell’Amore per poi seguire con lo sguardo il
dito indice del ragazzino. Abbozzò un sorriso fra il dolce e
il divertito, poi scoppiò a ridere stringendosi nelle spalle
e chiudendosi la bocca con le mani per non far sentire nulla al partner
ancora tutto preso dalla ferraglia pesante.
Mugendramon aveva accatastato ferro su ferro, sino a formare una
montagna enorme costituita dai rottami di quelli che erano fino a pochi
giorni prima avanzati aerei da guerra.
“Certo che gli
umani costruiscono mezzi davvero interessanti…”
pensò ingurgitando la scatola nera con ingordigia,
assorbendone i dati, dopodiché afferrò dal
mucchio cavi elettrici e un pannello e divorò anche quelli
sotto gli occhi attoniti dei presenti che assistevano al drastico
rimpicciolirsi della montagna sotto i morsi della fame del drago (che
non era neppure nella sua forma originale).
Mentre il drago nero era completamente assorto nel suo spuntino, il
drago d’acqua sorvolò la superficie abbacinante
dell’oceano di ritorno dal suo bagno rinfrescante. Quando si
ritrovò a passare davanti al suo compagno, Metalseadramon
trattenne a stento una risata, per pochi secondi…
Riprese le sue sembianze si avvicinò di soppiatto davanti al
dragone e gli tirò gli slip con fare scherzoso.
-Ecco chi ruba le mie mutandine!- lo canzonò.
Mugendramon increspò le sopraciglia scure e
guardò prima gli occhi dell’altro, poi le sue mani
infilate nei suoi pantaloni, poi il bordo delle sue mutande e, quando
ebbe analizzato anche il colore, andò quasi in cortocircuito
dallo shock.
-Io… io… io…- balbettava tentando di
trovare una giustificazione plausibile, perché neppure lui
si capacitava di aver indossato quell’obbrobrio ed era anche
stato sputtanato davanti a una marea di marmocchi.
E Metalseadramon? Lui infieriva, ovvio, dopotutto quando gli ricapitava
un’occasione del genere?
-Dai, sei bellissimo anche con le mie mutande addosso.-
continuò col suo attacco serrato impedendo
all’altro drago una fuga strategica.
-Lasciami in pace…- ruggì quello, mezzo
intenzionato ad entrare in acqua e lasciarsi arrugginire per un
millennio o due.
E Gie? Da bravo partner se la rideva sguaiatamente.
-Gie senpai…- commentò Taiki –Non mi
sembra carino prenderlo in giro in questo modo, dopotutto capita a
tutti di sbagliare mutande, no?-
A quella frase Gie per poco non si strozzò con la saliva e
gli altri ragazzi si guardarono fra loro incerti. Era il caso di
turbare a tal modo una giovane mente rivelandogli la cruda
realtà?
Note: Alla
fine ho creato una situazione di fondo interessante per una storia
idiota... non mi veniva altro in mente per giustificare Mugen e Taiki
insieme. Un modo c'era, ma non ho specificato se questo Mugen fosse
quello di Xros, perché in realtà quando ho fatto
i bigliettini per estrarre i personaggi della lista pensavo al mio bel
malvagio Padrone delle Tenebre che sta ormai perdendo
dignità con quell'altro fesso del suo draghettino serpentoso
XDD
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