Il Potere Perduto

di Tactolien
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- Allora... notizie?!- volle sapere Amina, quando tornò da suo fratello.

- Ho inviato alcuni Guerrieri Ombra oltre il Saar, ma a sentir loro non ci sono Elfi in procinto di arrivare nel Mondo Emerso-.

Amina annuì distrattamente, guardando altrove. Certo, quella era senz'altro una buona notizia: significava che il popolo delle Terre Ignote non aveva intenzione ostili.

Ma come esserne certi?.

- E che mi dici del portale?-

- Quello usato da Shyra e i suoi uomini? Ho fatto sorvegliare anche quello. Non è passato nessuno-.

La principessa respirò a fondo cercando di calmarsi, ma la testa sembrava quasi volerle scoppiare a causa di quel turbine che si muoveva dentro di lei.

- Kalth... non mi sento sicura-.

Non aveva neanche finito la frase che il fratello fu subito lì per abbracciarla. Era strano che proprio lei, Amina, la ribelle, la coraggiosa della famiglia, avesse bisogno di consolazione come una ragazza qualunque.

- Lo so, i brutti ricordi sono duri a morire. Neanch'io ho mai dimenticato Kryss, e il Morbo. Sono loro la causa della morte dei nostri nonni e di nostro padre. Perciò so benissimo come ti senti-

- Credi davvero che si trattino solo di visitatori innoqui?-

- Nulla fa pensare il contrario-.

 

"Credi davvero che si trattino solo di visitatori innocui?"

"Nulla fa pensare il contrario"

aveva risposto suo fratello.

Amina si guardò allo specchio.

Da quando aveva visto quei due Elfi non riusciva più a pensare ad altro. Talvolta si svegliava di sovrassalto nel cuore della notte, con la sensazione di soffocare in quelle orribili macchie scure sulla pelle.

Gli uomini nelle Terre Ignote non avevano scoperto niente.

"Perciò la soluzione va cercata nelle

nostre Terre".

Un'altra occhiata allo specchio. Solo allora capì cosa doveva fare.

Aprì il suo regale armadio e prese a colpo sicuro casacca e pantaloni completamente neri.

Lei era l'unica ad aver visto quella donna in faccia per ben due volte, e non dimenticava certo di essere anche un prestigioso membro dei Guerrieri Ombra, addestrata personalmente da sua nonna Dubhe.

"L'uomo non so dove sia ora, ma la femmina l'ho sempre vista in questa Terra, quindi è qui che comincerò a cercare".


 

 




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