Andava e veniva.
E quella, appresso a lui.
Affondava, passo dopo passo, nell’erba alta; la maglia al vento.
Correva, fuggiva, saltava, scalciava; e quella, appresso a lui.
Quegli occhi si giravano intorno curiosi, inesperti; e l’altra accorreva.
Proteggerlo, fermarlo, allontanarlo, colpirli.
Era tutto ciò di cui lei aveva bisogno. Sempre, appresso a lui.
Avanti, indietro, fuggi, ritorna, fuggi ancora, nasconditi, riparati, attenti! Correte!
Non riusciva a fermarsi.
E lei, appresso a lui.
Quell’orso correva, e l’altro lo inseguiva.
La maglia verde al vento.
Quell’orso correva, ed io appresso a lui.
\(\\^w^\\)/Ok, è una piccola storiella che è venuta fuori da un sogno che ho fatto e sinceramente non so né cosa possa significare, né per quale strano motivo faccio dei sogni del genere.
Ma pazienza! Spero comunque che vi sia piaciuta. Un bacio, Astrid 5E!
|