Parole dal passato

di Ren92
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Ora, so che per Saint Seiya c'è quella cosa che ogni volta la stessa anima si reincarna, ma siccome ogni cavaliere ha un carattere diverso dai predecessori mi sono immaginato un eventuale dialogo tra i vecchi ed i nuovi cavalieri d'oro, in cui dicono quello che pensano dei loro successori.
Ovviamente nessun personaggio è mio, ma appartengono tutti al loro creatore. Questa è una FF e non ha scopo di lucro.
ATTENZIONE, CONTIENE SPOILER PER CHIUNQUE NON ABBIA VISTO/LETTO L'INTERA SAGA DI “LOST CANVAS E ALMENO PARTE DI QUELLA HADES”. Alcuni sono velati, ma difficilmente capireste molto su molte parti.
è possibile che i capitoli non seguano un ordine preciso dei cavalieri delle dodici case, nonostante inizi con il primo.
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ARIETE, MU

Fin da quando ti guardai per la prima volta sentii un sentimento paterno verso di te.
Eri il mio allievo, a te ho insegnato le tecniche di Ariete, affinchè prendessi il mio posto nella Pima Casa. A te ho insegnato lo studio delle armature, l'arte difficile della loro riparazione, che solo tu potevi imparare.
Sei cresciuto bene e sono stato fiero di te. Ma una cosa ti mancava: la fierezza dello sguardo, la grande forza degli ariete.
Ti ho osservato durante la lotta di Arles. Hai aiutato Atena, solo tra i molti, hai visto la giustizia e l'hai seguita, in silenzio e senza farti notare.
In quel tempo intravvidi una parte di quella fierezza, quando assieme agli altri cavalieri sopravvissuti sfidaste il traditore del vostro tempio. Ma ancora qualcosa mancava...
Non sono in grado di dire quanto sono stato soddisfatto del tuo cambiamento di quel giorno. Hai fatto vedere a tutti la tua forza, la forza dell'ariete a te destinato.
La fierezza nel tuo sguardo era segno del tuo grande animo, il disprezzo era sincero. Ti ho visto, quel giorno.
Eri il primo a vedermi, a sapere del tradimento di colui che un tempo era Gran Sacerdote di Atena, ora votato al suo peggior nemico.
Mi spiace per quello che ho fatto, ma era l'unico modo... E lo sai.
Tu per primo hai notato le nostre lacrime di sangue, per quello che avevamo fatto e per quello che dovevamo fare.
In qualche modo hai intuito che c'era qualcosa che non andava.




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