Le Crociate
Le
crociate
- Buongiorno ragazzi.
- Buongiorno professoressa.
- Bene, oggi parliamo dei miti riguardanti il dio Hades, Plutone per i
latini... Shaka, non dovresti uscire?
- prego?
- Hai scelto di non partecipare alle ore di religione, devi uscire
dalla classe.
- giusto. Non vorrei mai contaminarmi con déi ignavi e
capricciosi...- la prof sospirò, accarezzando l' idea di
defenestrare il biondino. Shaka, d'altro canto, stava raccogliendo le
sue cose lentamente, gettando qualche occhiata (sì, con gli
occhi chiusi) acida alla prof. Dopo aver sistemato tutto, si
avviò verso la porta. Sull' uscio si girò
improvvisamente,
puntando un dito verso la classe e urlando:
- Voi eretici morirete bruciati fra le fiamme dell' inferno! Solo i
veri illuminati si salveranno! - dopodiché si
girò per
uscire, ma sbattè violentemente il viso contro lo stipite
della
porta.
- l' avevo visto! - disse tenendosi il naso. I suoi compagni lo
guardarono interrogativi.
- dico sul serio, è solo che amo abbracciare le porte. -
detto
questo uscì di corsa per non compromettere ulteriormente la
sua
media scolastica e la precaria reputazione. In corridoio venne cacciato
dal bidello perché
voleva stendere il suo bel tappeto e meditare, ma a quanto pare alla
preside la cosa non piaceva. Ragion per cui si ritirò nel
ripostiglio della palestra della scuola. Borbottando prese il tappeto e
cominciò a meditare.
- ooooooohhhhhhmmmmmmm.....
- Ciao Shaka!
-ooooohhhhhhmmmmmmmm.....
- Ehi?!
- oooooooohhhhhhmmmmmm.... zzzzzz... zzzzzz....zzzzz.... - Qualcuno
tirò uno shiaffone al ragazzo, facendolo svegliare.
- Shaka, prima o poi ci rimarrai ad ammuffire qua dentro!
- Demetrios?!? - il ragazzo gonfiò i muscoli, sorridendo.
- già, io.
- ma che ci fai qui?
- aahhh, nulla, è che ho guardato troppo a lungo Shunrei e
Doko
mi ha massacrato di bastonate... - ammise a malincuore, mostrando i
segni dell' oggetto contundente usato dal suddetto uomo.
-... perciò sono venuto qui per evitare che finisca il
lavoretto. E tu?
- religione - disse a denti stretti il ragazzo, con una nota di forte
sarcasmo nella voce.
- Hei calmo piccolo Buddah! Non far esplodere il cosmo, di questo passo
mandi a fuoco tutto! Senti, ascolta, se proprio non sopporti la
religione prova a parlarne con la prof, no? - Shaka aprì di
scatto i suoi occhi, fulminandolo.
- ahia, maledetto Shaka, perché mi hai spedito nel nono
mondo?
- scusa, a volte non mi trattengo... -
Una settimana dopo, Shaka attese fremendo la lezione di religione,
subito dopo la ricreazione. Mu era nelle vicinanze; la vittima perfetta
con la quale sfogare la frustrazione.
- Voi pagani - disse con una punta d'astio - avreste bisogno di
più pesti bubboniche e meno templi.
- Shaka, dimmi, cosa c'è?
- senti, io non ce la faccio più. Oggi affronto la prof di
religione! - Mu squittì terrorizzato. La prof di religione
era
una tipa tosta, e quasi nessuno aveva il coraggio di contraddirla.
Soprattutto per la sua mole faceva intuire che era in grado di
spedirti all'altro mondo con un dito. Oltre al fatto che se si
infervorava cominciava a parlare in romano, e faceva una paura pazzesca.
- ma...
- Zitto! Non contraddire l' Illuminato! - Mu raccolse la poca pazienza
che gli rimaneva, espirò profondamente e lentamente disse:
- ti prendi la responsabilità di ogni tua parola, Shaka?
- Tsk! Per chi mi prendi, montanaro pagano?- una campanella
risuonò, segnando la fine della ricreazione. Aldebaran,
compagno
di banco del biondo, si lasciò cadere sulla sedia con la
delicatezza di un ippopotamo. Il legno della sedia
scricchiolò
sinistramente, piegandosi sotto l'ingente peso del ragazzone. Mu gli
sussurrò qualche parola all'orecchio, prima di defilarsi
verso
il suo posto. Aldebaran fissò Shaka con i suoi occhi scuri,
prima di schiarirsi la voce e prendere la parola.
- ho sentito dire che vuoi affrontare la prof di religione. - Shaka
sbattè le mani sul banco con fare scocciato.
- Insomma bifolco eretico, ancora non l'hai capito? Vuoi che ti faccia
un disegnino?
- Se in questo disegnino la prof ti apre la testa con una statuetta di
Poseidone, be' allora sarebbe abbastanza realistico. - Shaka si
girò con fare superiore, per non lasciar vedere l'
improvviso
pallore che emancipò il suo bellissimo volto. Aldebaran
aspettò qualche altro attimo prima di riprendere a parlare.
- ne sei ancora così sicuro?
- Sì.
- NOOOO, NON FARLOOO! - Urlò improvvisamente lui cadendo
dalla
sedia e abbracciano la vita dell'amico. Shaka tentò di
staccare
l' amico dalla sua pancia, anche perché questo aveva
cominciato
a piangere e gli stava bagnando tutta la felpa.
- Buongiorno ragazzi... Aldebaran del Toro, cosa stai facendo? -
Esclamò la prof entrando in quel preciso istante.
- istinto di protezione. - Ringhiò a denti stretti Shaka.
Aldy,
ciancicando qualche scusa, si rimise a sedere, e non appena la prof si
girò per dirigersi alla cattedra, fece un saluto militare a
Shaka mormorando un "è stato un onore combattere al tuo
fianco.". Shaka rispose con un gesto non altrettanto gentile,
prima di alzarsi di scatto. Tutta la classe si girò a
guardarlo.
La prof aprì il registro, scribacchiò qualcosa e
poi
alzò lo sguardo, fissando il ragazzo.
- Shaka, se vuoi farci il piacere di...
- mi perdoni prof - esclamò con un tono di voce
esageratamente
ingrossato - ma vorrei discutere con lei e tutti gli altri eret... emh,
volevo dire pagan... cioè, no, intendevo... lasciamo
perdere.
Oggi, prof - si diresse verso la cattedra - intendo iniziare
la
prima teomachia fra buddismo e religione greca! - La prof lo
guardò. Sorrise furbescamente, chiudendo il registro. Shaka
poteva sentire i bachi dei compagni che, con timide spinte, venivano
mano a mano allontanati dalla cattedra. In poco meno di un minuto,
tutti gli alunni della classe, escluso per l'appunto il piccolo Buddah,
erano schiacciati contro la parete di fondo. Qualcuno aveva acceso un
cero, Ichi arrotolava una sigaretta tremando così tanto che
alla
fine il tabacco volava per tutta la stanza. Silenzio di tomba.
- Bene Shaka, ma ti avverto: per il potere conferitomi, ti
farò pentire della tua scelta!
- MAI! Io sono forte della luce della ragione...
- ma la luce della ragione non ti ha aiutato con il compito di fisica,
vero? - Shaka aprì gli occhi. Lentamente arretrò
fino a
una sedia, per poi caderci sopra demoralizzato.
- l' Illuminazione non mi ha portato alla sufficienza...
- esatto! Tu non puoi raggiungere la conoscenza suprema, ma dovrai
passare la vita a seguire prima questo guru, poi quell' altro... -
Shaka quasi svenne sulla sedia. Si passò una mano sulla
faccia,
il mento abbandonato sul petto. Alzò una mano verso Mu,
mormorando una breve frase:
- Prendi il kit d'emergenza. - Mu annuì, e con
mani
tremanti cominciò a frugare nella cartella del ragazzo. I
restanti alunni allungarono il collo nel tentativo di vedere cosa stava
cercando il montone. Alla fine tirò fuori... un cartello. Mu
lo
voltò verso i compagni, in modo che potessero leggere quel
che
c'era scritto sopra: "Attenzione: se state leggendo questo cartello,
vuol dire che sono successe due cose: 1) è finita la
Nutella, o
2) Shaka è in crisi mistica" Poco dopo, infatti, il suddetto
ragazzo saltò in piedi, con gli occhi fuori dalle orbite, e
cominciò a vagabondare per la classe auto-fustigandosi con
il
rosario. Finita la penitenza, tentò di tagliarsi i capelli
con
le forbici (fortunatamente non troppo taglienti) e defenestrato il
rosario rubò una croce tempestata di fondi di bottiglia a
Crystal (con grande disappunto di quest' ultimo, che scoppiò
a
piangere disperatamente).
- Bene, forse ha distrutto il mio mondo di meditazione e placide
ricerche della conoscenza assoluta, ma non può battere la
religione della certezza. Prof! - Urlò infervorato puntando
la
croce contro la professoressa - Ora io sono cattolico! E
condannerò tutti gli eretici pagani a una morte atroce fra
le
fiamme dell'inferno! - Saga decise di vedere il lato positivo.
- Be', almeno quella frase sulle fiamme dell'inferno non è
cambiata - sussurrò a Kanon, che osservava Shaka
traumatizzato.
- Ma ch'avete visto 'na pantasima?(*) - Disse Ikki, entrando in classe
in quel momento e notando le facce pallide dei suoi amici. Non appena
vide la prof e Shaka osservarsi in cagnesco, fece qualche passo
all'indietro, richiudendo pian piano la porta e cercando di non farsi
vedere dai due, prima di nascondersi nello sgabuzzino insieme al
bidello che fumava di nascosto. Shaka, la croce appesa al collo,
brandiva il registro come se si fosse trattato della Bibbia e sembrava
pronto a cominciare il suo operato.
- Ha studiato storia, prof? Bene, comincerò allora a
purificare
il mondo! Il Papa mi ha appena dato il permesso di cominciare una
spedizione punitiva!
Nota disciplinare:
L'alunno Shaka incita la
classe a una crociata contro gli
«infedeli » della classe accanto e ordina all'
alunno Mu di
fare l'ariete e sfondare la porta. Alle mie richieste di smetterla, mi
risponde: «Dio lo vuole»
Angolo
autrice:
Mi
chiedo coma ancora facciate a leggere queste cretinate senza che il
cervello si squagli :)
Beeeeene,
credo sia d'obbligo una piccolapiccolapiccola precisazione
sulla frase di Ikki. Allora, la frase è in viterbese (adoro
la
mia città!) e significa: "ma cosa avete? sembra che abbiate
visto un fanstasma!" in italiano corretto sarebbe così XD
scusate ma Ikki che parla in viterbese è il mio sogno
erotico *perv-face* (per carità, non prendetemi sul serio!).
E
ora... "Chiedilo a Phoenix!"
Princess
Elf ha posto un quesito interessante: "Ikki, hai mai pensato
di far vedere il tuo fratellino da uno psicologo?" Come sapete il
signorino è protetto dall' FBI dalle persecusioni (io le
chiamo
"controllare dove va con chi va cosa fa e simili", ma sulla fedina
penale usano un altro termine) della sottoscritta, perciò mi
son
dovuta limitare a immaginare (come al solito) cosa diavolo passa per la
mente del feniciottero.
Shun,
come tutti sappiamo, è una specie di incrocio fra un
adorabile cucciolo di panda e una specie di sanguisuga, ma è
meno utile di entrambi. Lo vediamo spesso abbandonarsi a melense
dimostrazioni d'affetto (le yaoiste ricorderanno quando Shun ha usato
il suo calore corporeo per scaldare Hyoga, che ancora vomita al
ricordo) e tragici piagnisdei, tanto che il nemico è
impietosito
e cerca di ucciderlo in fretta. Probabilmente Ikki, che se lo
è
portato a spasso per mezzo mondo, ogni tanto è stato
sfiorato
dalla tentazione di ammazzarlo, dato che era più economico
che
farlo visitare, ma il suo
super-istinto-di-protezione-del-fratellone-adorato glielo ha impedito.
Dato che non poteva nemmeno permettersi di comprargli la
grottesca Mrs Poetato immagino che uno psicanalista fosse davvero
troppo oltre le sue risorse finanziarie. Ho contattato Shun via mail, e
ponendogli la domanda di Princess Elf, ho ottenuto questa risposta:
"Cara
Phoenix,
sono
felice di vedere che qualcun altro oltre alle yaoiste e agli
assistenti sociali mi cerca. Be', il mio nii-san ogni tanto mi diceva:
"ti ci vorrebbe uno psicologo!" Però penso che non dicesse
sul
serio. Insomma, senza di me non sarebbe andato su Death Queen
Island, non avrebbe mai avuto il cloth fighissimo della fenice e quella
cicatrice che ha sul naso, che lo rende uno schianto agli occhi di
tutte e
12. 342. 648. 823 le sue fangirl, non l'avrebbe mai ottenuta. Quindi mi
deve
molto. Credo sia lui quello che ha bisogno di uno psicologo, insomma,
hai visto i suoi Gen Ma Ken?" ( sulla mail è allegato uno
schizzo di sangue virtuale, e poco dopo la lettera riprende)
Cara
Phoenix (anche se per me non lo sei così tanto),
Sono
Ikki. é inutile che cominci a sbavare come una lumaca,
tanto la mia mail è criptata. Ho appena tirato un pugno a
quel
deficiente di mio fratello. La prossima volta che dice una cretinata
simile lo scotenno. Ritornando alla domanda, voglio dire che
sì,
molte volte ho cercato di far vedere mio fratello da uno
strizza-cervelli, e una volta ce l'ho quasi fatta. è
scoppiato a
piangere abbracciando lo scheletro di plastica presente nello studio
convinto che fosse lo scheletro di nostra madre. Due giorni dopo ho
trovato lo psicologo per strada, che vagava come un pazzo urlando che
voleva darsi all'alcol. Come vedi, anche se volessi, è
impossibile che uno psicologo possa risolvere la questione. Quando
piange basta dargli qualche pedata e smette subito.
Finisco
la lettera rivolgendomi a te, Phoenix: SMETTILA DI SEGUIRMI!
Non ti picchio perché sei una donna (e anche
perché fai
paura, ma non dirlo a nessuno), ma sono stufo di vederti arrampicata
sui lampioni con un binocolo intenta a spiarmi, sono stufo di vedere il
mio cassetto dei calzini svuotato perché li vendi come
cimelio,
e soprattutto, io che parlo in viterbese NON sono il tuo sogno erotico!
Detto
questo finisco e cancello l'indirizzo e-mail.
Ikki."
Be',
vedete?
Alla
prossima!
Phoenix
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