Questa ONE-SHOT contiene SPOILER de LA MALEDIZIONE DEL FORZIERE FANTASMA.
ho visto La Maledizione del Forziere Fantasma qualche giorno fa e ho subito
pensato di scrivere una One-Shot che parli della storia tra Elisabeth e Jack!! W
SPARROW!!
ps Sono sicura che Elisabeth non tradirebbe mai Will!! Assolutamente! Questa
One Shot mi è venuta spontaneamente! cmq, basterà aspettare il 24 maggio 2007
per vedere cosa succederà!!
Prima un mezzo pirata… Poi un pirata!
-L’hai capito, vero?-
Elisabeth Swann, la figlia del Governatore di Port Royal, la fiera e
coraggiosa ragazza scampata a Capitan Barbossa, la donna tutta d’un pezzo che
non si faceva condizionare mai dalle emozioni… stava piangendo.
Il pirata davanti a lei osservò le lacrime brillanti che lasciavano segni
bagnati sulle guance rosee della ragazza.
-Elisabeth, io…-
Per la prima volta, il coraggioso, pazzo, terribilmente simpatico e
disinteressato Capitan Jack Sparrow non sapeva che dire.
Ad un tratto la ragazza appoggiò le proprie labbra morbide su quelle del
pirata.
Jack non riusciva a pensare a nulla. Ricambiò il bacio, che divenne sempre
più profondo.
Si staccò lentamente. –Elisabeth, no-
La ragazza, alzò gli occhi e lo guardò. –Jack, tu… tu sei l’uomo che amo… che
amo alla follia… ti prego, Jack…-
-Ehi, voi due! Muovetevi! La nave non reggerà ancora per molto!- Biggs li
chiamò dalla scialuppa piena di persone.
Jack guardò in basso.
La sua Perla Nera… la nave più veloce del mondo, la nave che adorava per la
quale aveva combattuto… si stava inabissando sempre più.
I tentacoli del Kraken che la stavano tirando giù erano saldamente aggrappati
alla chiglia e alla prua. L’animale emetteva suoni spaventosi.
-Jack… dobbiamo andare-
La voce di Biggs lo richiamò dai pensieri.
-Dio…- sussurrò, passandosi una mano sopra gli occhi bagnati.
Lentamente si calò nella scialuppa, seguito da Elisabeth. Jack incrociò lo
sguardo di Will, per un istante… e lesse nei suoi occhi una dura, amara
determinazione. Una scintilla, nel profondo, gli fece capire che Will aveva
visto tutto.
-Will…-
-Biggs, prendi un remo. Faremo più in fretta- fu la risposta evasiva del
giovane.
Jack lo guardò confuso, poi intercettò gli occhi di Elisabeth. Si mordeva un
labbro.
Era ancora più bella.
"Cristo, basta. E’ la donna di Will, del mio migliore amico…"
Ma lei ama te
"Ma io sono un pirata… lei non accetterebbe mai di seguirmi"
Lei ti ama per quello che sei
Non gli era mai capitato di fare pensieri di quel genere. Lui era un pirata,
non aveva tempo per sciocchezze come l’amore. Le sue uniche esperienze si
fermavano a qualche avventura con le donne di Tortuga. Con loro non era
questione d’amore. Per nulla. Era solo un passatempo, solo un momento di relax
dopo settimane intere di navigazione. Quelle donne erano lì apposta, e lui non
si era mai posto il problema dell’amore.
Non si era mai innamorato.
Fino a quel momento in cui aveva incontrato Elisabeth. Il loro primo incontro
era stato movimentato. Lui l’aveva recuperata dal fondo del mare, e le aveva
strappato il corpetto per farla respirare. La prima cosa che lei gli aveva detto
era stata "Lei è un essere spregevole".
Lui se ne era invaghito, ma poi aveva lasciato perdere… quando aveva saputo
che lei stava per sposarsi con l’amico Will Turner. Si era dedicato alla
pirateria, con l’amata Perla, per quasi tre anni, quando erano entrambi
rientrati nella sua vita.
E lui se ne era innamorato perdutamente.
La coscienza li pulsava dolorosamente, come se fosse un pezzo del suo
corpo.
La Perla si stava inabissando, aveva tradito la fiducia del suo amico Will e…
Elisabeth l’aveva baciato.
Un improvviso scossone alla barca lo risvegliò dai pensieri.
Erano attraccati a Port Royal.
Scesero tutti, traballando un po’ sulle gambe. Jack guardò verso il mare
aperto.
Non riusciva più a vedere la sua Perla.
Cadde in ginocchio, raccolse un po’ di sabbia tra le dita e la strinse, come
per trattenerla. Non si era mai sentito così debole.
Will corse avanti, vedendo una guardia di Port Royal e il Governatore Swann
accorrere verso di loro.
-Elisabeth! Ma che è successo?- esclamò il padre alla figlia, abbracciandola.
Biggs rispose per lei, sottovoce. –La Perla Nera è stata attaccata da un
Kraken… dal Kraken di Davy Jones. E’ affondata.-
Indicò Jack, che era ancora inginocchiato con il viso abbassato.
-Capitan Sparrow. Lei ha messo in pericolo di nuovo la sicurezza di mia
figlia e del suo promesso Will Turner, perciò…- iniziò il Governatore,
severo.
-Padre no! Jack… Jack non c’entra, io… io mi sono innamorata di lui- disse
Elisabeth.
Jack alzò lo sguardo, mentre Will abbassava il suo.
Il Governatore balbettò. –Ma… cara… è… è…-
Elisabeth si sciolse dall’abbraccio del padre e si avvicinò a Will. Gli posò
una mano sulla spalla.
-Will- sussurrò.
Lui alzò il capo, gli occhi pieni di lacrime.
-Perché lo hai fatto? Perché? Io… io ti amo!- esclamò, con voce spezzata.
-Will. Tu sei come un fratello per me. Io credevo di amarti, ma… ma io sono
innamorata di Jack-
Lui scosse il capo, negando.
-Non può essere così.-
-Lo è. Ed è meglio per tutti e due, credimi, se me ne sono accorta ora. Pensa
se me ne fossi resa conto dopo sposati. Sarebbe stato peggio- mormorò la
ragazza.
-Tu hai ragione… ma io ti amo… io ti amo…-
-Se mi ami allora puoi capire tutto. Io amo Jack-
Il padre di Elisabeth continuava a balbettare. –No… no… non lo posso
accettare…! Prima un mezzo pirata… ora un pirata…!-
Elisabeth raggiunse Jack e si inginocchiò davanti a lui.
-Jack… io sono pronta a seguirti… ovunque tu andrai- disse, sorridendo.
Lui alzò il capo e le accarezzò una guancia. Poi la baciò.
Rimasero incollati per un tempo infinito, mentre le lingue giocavano nelle
loro bocche. Sentivano la presenza degli altri, ma non importava.
Jack l’avrebbe stesa sulla sabbia subito, ma sentiva che non poteva fare
altro male a Will. A malincuore si staccò.
Raggiunse Will e gli prese la mano.
-Will-
-Jack. Sei un uomo fortunato. Ora che cosa farai?-
-Andrò a Tortuga. Dovrò organizzare una spedizione contro Davy Jones. Devo
rivendicare la Perla- rispose Jack sorridendo.
-Questa volta, mi dispiace amico, ma non verrò con te. Non subito. Devo
rimettere le idee a posto. Ma ci rivedremo- annuì Will.
Con uno slancio, si abbracciarono fraternamente.
Jack si voltò verso Elisabeth che stava parlando concitatamente con il
padre.
-Jack, mio padre ci presterà la Interceptor 2- esclamò allegramente, mentre
il padre faceva cenni di diniego. Non era per nulla d’accordo.
-Elisabeth… tu rimarrai qui- mormorò Jack.
-Cosa?- chiese lei stupita.
-Non voglio che ti succeda qualcosa… sarà pericoloso-
-Io verrò con te, Jack. Qualunque cosa accada, ovunque tu vada- rispose
semplicemente Elisabeth.
Poi saltellò fino al molo vicino, dove la Interceptor 2 troneggiava
minacciosa e ragale.
Jack, camminando all’indietro, con il sorriso sulle labbra, salutò con la
mano Will e il Governatore, mentre il resto degli uomini saltava ululando di
gioia sulla nave.
Improvvisamente si sentì uno sparo. Era il nuovo Commodoro, che urlava alla
guardie di fermare il pirata.
Spari risuonarono per tutto il percorso di Jack, e lui, urlando allegramente,
corse dentro la nave.
Mollarono gli ormeggi e appena furono abbastanza lontani, Jack salì sulla
prua. Sventolando il cappello, urlò al Commodoro e ai suoi uomini:
-Signori, questo giorno è il giorno in cui ricorderete di aver quasi
catturato Capitan…-
Non finì la frase, perché Elisabeth gli chiuse la bocca con un bacio. Si
infilò il suo cappello.
Il Governatore osservava la scena dalla spiaggia.
-Non riuscirà mai a finire quella dannata frase-
Will sorrise debolmente.
-No. Mai-