Una storia un po' speciale...

di elefiore
(/viewuser.php?uid=135763)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


FINALMENTE IL TANTO ATTESO CAPITOLO (o almeno spero) è CONCLUSO ;)
Non so se questo capitolo vi piacerà: è un po' "incantesimato" ma dato che Shan Yu, negli scorsi capitoli, usava la magia... perché non... <.< non anticipo altro ;) buona lettura


...e mi raccomando recensiteee :)




«Bene» concluse allora Shan Yu, facendo un cenno ad un seguace. «Sai cosa devi fare»
«Sissignore!»
La slegò e la lasciò cadere a terra, incapace di sostenersi. Guardò l’uomo. Aveva il volto coperto dal cappuccio della felpa che indossava.
Abbassò il cappuccio, rivelando di essere un ragazzo: Chi.
«Ma tu… tu sei…» balbettò Mulan, incredula.
Lui annuì, con aria triste e colpevole.
«Non voglio farlo, Mulan, ma devo. Mi ha fatto giurare sulla vita dei miei genitori, che tu hai salvato per miracolo, di fare ciò che lui vuole. Mi dispiace tanto, Mulan» disse, guardandola.
Le alzò il volto ed estrasse un pugnale dalla cintura. Le fece un taglio poco profondo sulla guancia.
Vedevo Mulan soffrire e non potevo far nulla per evitarlo.
«Non l’avrà mai vinta!» disse lei, con voce strozzata. «Non mi sentirà gridare!»
Lui la tirò su di peso, facendo in modo che la sua schiena si appoggiasse al muro, poi riprese a ferirle, partendo dalle spalle, fino alle caviglie.
Mulan si lasciò sfuggire dei gemiti di dolore ma, in ogni caso, non urlò. Le lacrime scendevano copiose lungo suo viso.
«Perdonami. Non posso fare altrimenti. Dovrai per forza gridare, per farmi smettere.»
«Mai!»
«Ti prego, Mulan, ti prego fammi smettere! Non ne posso più!» la implorò.
Passarono istanti che sembrarono ore.
«Fermati e legami. Subito.» disse lei all’improvviso.
«Non posso se non…» ma lei fu più veloce: lo disarmò, colpendolo con un ginocchio.
«Ti prego, fallo!»
Tremava.
«Ti ho detto che…»
Mulan non gli diede il tempo di finire: lo bloccò a terra, un ginocchio sulla sua schiena.
«Avresti fatto meglio a fare come ti dicevo, carino» gli disse con una voce che non sembrava la sua.
Tese un braccio verso di me e sentii le catene spezzarsi. Si alzò, sollevò Chi di peso e lo assicurò alle catene con cui non l’aveva legata, poi si avvicinò a me e mi guardò con occhio clinico. Quegli occhi non erano quelli di Mulan.
Erano azzurri, così chiari che si confondevano facilmente col bianco degli occhi.
Si inginocchiò al mio fianco e appoggiò una mano sul mio petto, poi pronuncio una parola incomprensibile.
Mi sentii rinato. Mi guardai. I polsi erano completamente guariti e, sul mio petto, graffi e lividi erano scomparsi.
«Sei una…» ma Mulan m’interruppe.
«Zitto, muoviti e ringrazia Shan Yu per avermi passato parte della sua magia.» sussurrò «Seguimi in silenzio: ci sono due bestioni di guardia e se mi scoprono sono guai.» aggiunse «E appena finisco l’incantesimo sarò nelle tue mani, Shang: assorbe molta energia. Se non riuscissi a reggermi in piedi, dovrai prendermi in braccio e passare il Portale, chiaro?»
Annuii.
Il resto accadde tanto in fretta che quasi non riuscii ad accorgermene.
Mulan iniziò a dire delle frasi con quelle strane parole (forse una lingua della magia?!), poi due tonfi sordi: le guardie erano a terra; ancora qualche istante e la poesia diventò una cantilena ripetuta più e più volte, poi una luce accecante ci avvolse: il Portale era apparso davanti a noi, più bianco della neve in montagna. Dovetti sorreggere Mulan e portarla dall’altra parte, poi, all’improvviso, s’interruppe e il Portale si chiuse.
«Stai… bene?» le chiesi, insicuro.
«Devo… riprendere… energie…» disse, col fiato corto.
«Riposati, resto di guardia»
«Non… devi» disse «Qui è … sicuro… riposa… con me»
Così decisi di fidarmi e mi distesi a fianco a lei.
«Dove siamo, Mulan?»
«In un posto… chiamato… Terra del… Bianco»
Capivo perché si chiamava così: il bianco era accecante in quel luogo. L’erba era bianca, la terra era bianca, il cielo era grigiastro e il sole candido come la neve.
«Mulan?»
«Sì?»
«Grazie»
«Non devi… ringraziare me… ma Shan Yu… gli ho preso… parte dei poteri… quando mi… torturava»
La abbracciai da dietro, cercando di essere delicato: magari le ferite erano guarite solo superficialmente.
«Ti… amo» sussurrò, tenendo una mia mano tra le sue
«Anch’io, Mulan, anch’io» risposi.
Dolcemente, il profumo di Mulan mi accompagnò in un sonno di bei sogni.
___________________________________________________________________________________________________________________________________________________

C'è bisogno di mettere l'angolino dell'autrice? <.< ok...

EmiWatson: mi hai dato un'idea per il prossimo capitolo ma non so se ti piacerà... l'ho già scritto sul quaderno, ora devo solo copiarlo nel pc ;) un bacionee

E grazie a tutti per leggere la mia fic :) mi fate davvero felice :D




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=957733