Il Potere Perduto

di Tactolien
(/viewuser.php?uid=99295)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.




Il cuore di Amina sembrava volergli uscire dal petto. Mai in vita sua aveva provato una tale ansia.

Non credeva sarebbe stato così difficile indossare di nuovo i panni della Guerriera Ombra. Erano cinque anni che aveva smesso di praticare, e le ci erano voluti solo un paio di giorni per riprendere forma e flessibilità.

Non dimenticò mai in giorno in cui si introdusse a Salazar per recuperare il corpo di sua nonna.
 

 

Cominciò l'indagine direttamente dal Drappo Viola, dove aveva visto l'Elfa per l'ultima volta. Aveva personalmente fatto un ritratto a carboncino e l'aveva fatto girare tra l'oste e i camerieri.

Nessuno sembrava ricordarsi di lei, finchè...

- Sì, so chi è- trangugiò la sua birra Joshwa - Non ricordo più il suo nome, ma so che proviene dalla Terra dell'Acqua. Abbiamo passato la notte insieme-.

Amina storse gli occhi. Le sembrava impossibile, come probabilmente era.

Solo qualche giorno dopo venne a sapere di uno strano drago proibito che si intravvedeva di notte a volare verso ovest.

Quella fu per lei una sorta di rivelazione.

"A ovest c'è Nuova Enawar!".

Non doveva dimenticare che Nuova Enawar era la sede sia del Consiglio dei Maghi, che del Consiglio dei Re. Se questi ultimi sarebbero stati attaccati e uccisi tutti insieme durante una riunione... il Mondo Emerso sarebbe caduto nel caos.

"Un momento perfetto per ritentare la conquista, con tutte le Otto Terre allo sbaraglio senza un Re".

Non perse tempo a nascondersi tra i vicoli a camminare nell'ombra. Corse direttamente verso una stalla per draghi.

Dopo aver conferito con un uomo di neanche trent'anni, Amina s'incamminò per tutta galleria piena di paglia, lanciando occhiate alle nicchie occupate da draghi sonnecchianti. Raggiunse l'ultima, dove un animale dal collo rosso e le ali nere, alzò lo sguardo per vederla arrivare.

- Scusa se ti ho fatto aspettare- le accarezzò il muso - E' ora di andare, Jamila-.

E volarono verso ovest.
 

 

Jamila era uno di quei famosi draghi incrociati con quelli del Tiranno, ma era già stata addestrata per essere il drago di un Cavaliere, per cui fu risparmiata da una fine pietosa.

Era stata anche compagna di avventure di Amhal e Adhara, ma quando entrambi morirono per salvare il Mondo Emerso, si era ritrovata da sola, sperduta in un mondo in crisi, senza Cavaliere. Poi aveva incontrato, o meglio ritrovato, Amina, anche lei scossa da tali potenze. E da allora non si erano più separate.

Erano già cinque anni che viaggiavano di Terra in Terra a rimescolare il passato a suon di canzoni.

"Un drago proibito non è una cosa che passa inosservata"

pensò Amina "Non dovrebbe essere difficile trovarlo".


 

 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=958521