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Alfred non aveva resistito. Del resto, come avrebbe potuto?
Il sexy bibliotecario che lavorava alla sua Università l’aveva attirato -per
non dire eccitato- fin dalla prima volta in cui avevano parlato.
Accento britannico. Pelle candida. Lunghe eleganti dita.
Magnifici occhi verdi. Personalità accattivante. Dietro al bancone della
biblioteca, anche se non le poteva vedere -se lo sentiva!-, gambe accavallate.
Un porno gay velocemente nascosto in uno dei cassetti del bancone al suo arrivo.
Corpo snello e sicuramente elastico. L’ondeggiare dei suoi fianchi mentre
andava a prendere per lui un libro che Alfred sicuramente non avrebbe letto.
Veramente, Alfred non avrebbe potuto resistere di più. Il
bibliotecario, Arthur, poteva anche avere un caratteraccio terrificante quando
i libri gli venivano restituiti in ritardo o malridotti, ma diamine se era
sexy. E intelligente pure! Le discussioni che Alfred aveva avuto con lui erano
acute, a volte mordaci ma decisamente stimolanti. Si era chiesto più volte se
il sesso con Arthur sarebbe stato altrettanto piacevole quanto i loro discorsi su
cose che gli amici di Alfred non si sarebbero mai aspettati da lui, il ragazzo
popolare.
Erano passati mesi dal loro primo incontro e Alfred era fin
troppo arrapato. Così, quando la biblioteca si era finalmente svuotata, proprio
quando stava per chiudere insomma, Alfred, dopo una veloce conversazione
-“Perché non torni a casa?” “Ho di meglio da fare qui”, aveva risposto
occhieggiando il bibliotecario con desiderio- si era avvicinato, o meglio si
era gettato su Arthur, che, sorprendentemente, sembrava non essersi aspettato
niente di meno da lui e che aveva ricambiato con forza il suo bacio.
Era andato tutto troppo bene e Arthur ne era la prova,
seduto con un’espressione soddisfatta dopo un ardente round tra i vari scaffali
della biblioteca. Nella foga avevano fatto cadere qualche libro che presto, una
volta passata la fase di post-orgasmo, avrebbero rimesso a posto -Alfred non
era troppo interessato nel fare ordine, ma sapeva benissimo che Arthur non lo
avrebbe lasciato andare via tanto facilmente.
“Eravamo parecchio eccitati, eh?” chiese Arthur con un
sorriso beffardo. Aveva usato il plurale, certo, ma Alfred aveva capito subito
dal suo tono che si stava riferendo unicamente a lui.
“Sei tu che te la sei tirata, non ricordi?” disse “Mostriamo
ad Alfred il culo mentre cerchiamo di prendere il libro che, ops, è quello
sbagliato! Dopo quella cosa, chi non ti avrebbe messo le mani addosso?”
“Una delle mie migliori
scelte, se finalmente ti ha fatto dare una mossa”
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