hakai
Hakai
-Nuovo Nemico-
Il mondo non era mai stato oscuro come in quel momento, sagome
incappucciate sedevano intorno ad un tavolo in uno stretto abitacolo.
Il periodo in cui si trovavano richiedeva grandi decisioni e grandi
responsabilità, l'oscurità che aleggiava intorno alle
persone aveva preso il posto della bontà nei loro cuori e Loro
avevano preso il comando.
"Signore, perchè tra tutti proprio un soggeto così
incerto?" chiese una sagoma incappucciata, probabilmente una donna dal
timbro di voce, non capendo la decisione appena presa dal loro capo. La persona che si trovava a capotavola si alzò in
piedi e squadrando tutti con i suoi occhi magnetici rispose:
"Perchè lui è.."
* * * * * * * * * * * * *
Reesembool era un paesino tranquillo situato in aperta campagna,
tutti si conoscevano e i bambini passavano diverse ore a giocare
insieme nei verdi prati dell colline. La guerra contro gli Homunculus e
il Padre era finita da due anni e da quel momento la pace aleggiava su
tutto il mondo. Solamente un ragazzo diventato adulto troppo presto non
riusciva a riprendere la sua vita normalmente,
"Ed! Dove sei finito?" una voce squillante ruppe il silenzio in una
casa subito fuori dal villaggio, una ragazza dai lunghi capelli biondi
legati in una coda stava cercando disperatamente il suo vecchio amico
d'infanzia con l'aiuto di un ragazzo più alto di lei di pochi
centimetri dai corti capelli castani,
"Onii-san! Arriveremo in ritardo!" finalmente i ragazzi trovarono
l'oggetto della loro estenuante ricerca. Un ragazzo dai lunghi capelli
biondi tenuti in una treccia era sdraiato vicino alla riva di un fiume
e scrutava con i suoi profondi occhi dorati il cielo limpido.
"Edward!" al richiamo di Winry l'altro si alzò ricevendo una chiave inglese in testa.
"Fratellone non sei ancora pronto? Arriveremo in ritardo alla festa"
"Scusa Al. Ma io non verrò" si giustificò il ragazzo
più alto, infatti nonostante solo qualche anno prima tutti lo
chiamavano fagiolino a causa della sua misera altezza ora non aveva da
invidire niente a nessuno grazie al suo metro e settantotto.
"Come sarebbe a dire che non verrai Ed! Mustang ci terrebbe molto a
vederti, come anche tutti i tuoi vecchi colleghi" lo riprese la ragazza
avvicinandosi,
"Non ho intenzione di venire"
"Ma onii-san Mustang è anche riuscito a non farti licenziare, il minimo che potresti fare è andarlo a ringraziare"
"Non ho mai chiesto io a quel colonnello di merda di proteggere il
mio titolo di alchimista, tra l'altro non sono più capace di
usare l'alchimia quindi l'alchimista d'acciaio non esiste più"
"Ed"
"No Winry! Non verrò a Central solo per revocare tristi
ricordi" una volta sentite quelle parole il ragazzo più giovane
si intristì,
"Non fraintendere Al! Sono contentissimo della scelta che ho fatto e
o rifarei un milione di volte, ma non ho alcuna intenzione di rivedere
i miei vecchi colleghie soprattutto il Taisa"
"Non dovresti più chiamarlo così Ed, lui adesso è"
"Basta così Winry, altrimenti arriveremo in ritardo" la interruppe Alphonse,
"Capisco la tua scelta fratellone, ma un giorno dovrai affrontare
l'esercito. La tua carica di alchimista non potrà rimanere in
sospeso per sempre" il ragazzo dai lunghi capelli biondi non rispose,
consapevole che le parole di suo fratello erano vere... Non poteva
continuare a fuggire dal passato, presto o tardi avrebbe dovuto
affrontarlo,
"Per qualsiasi cosa chiama, ok?" chiese sempre più apprensiva
Winry, da quando erano tornati ad abitare a Reesembool era sempre
più apprensiva nei loro confronti, come se potessero svanire da
un momento all'altro,
"Non ti preoccupare, penso che andrò a far loro visita" tutti
i presenti capirono di chi stava parlando Edward e con tristezza si
allontanarono avviandosi, insieme ad un anziana signora di nome Pinako,
alla stazione.
Dopo un'ora di viaggio il gruppo raggiunse la capitale e ad
aspettarli trovarono una donna dai capelli biondo sbiadito legati con
un fermaglio,
"Ragazzi!" li salutò correndo loro incontro,
"Riza! Quanto tempo" esclamò Winry abbracciandola, Alphonse
gli sorrise consapevole della domanda che avrebbe sentito di lì
a poco,
"Ma Edward?" nessuno sapeva come rispondere e la delusione iniziava
a conquistare lo sgardo color nocciola che fino a pochi secondi prima
risplendeva di serenità,
"Voleva andare a fargli visita, forse ci raggiungerà
più tardi" intervenne Pinako aspirando del fumo dalla sua
piccola pipa,
"Speriamo" disse Riza sorridendo nervosamente, consapevole che non li avrebbe mai raggiunti,
Non ne sarà contento pensò,
veramente non capiva il perchè Edward si ostinasse a non volerli
vedere. Da quando aveva rinunciato al suo portare per portare indietro
suo fratello non aveva più dato notizie di sè.
"Mustang come sta?" chiese Alphonse,
"E' nervoso, ma molto contento... Anche se penso che dopo che
avrà appreso la notizia su Ed si rattristerà, ci teneva a
rivederlo" nessuno obbiettò, tutti sapevano che, nonostante i
battibecchi continui, tra Edward e Mustang si era istaurato un forte
legame e non capivano perchè il biondo lo stesse mettendo in
gioco con la storia del passato.
Finalmente arrivarono alla piazza centrale che era stata addobbata
con diverse ghirlande e pullulava di soldati, Riza venne salutata da
diversi militari con il saluto di circostanza.
"Eccovi finalmente!Da quanto tempo" esclamò Havoc appoggiandosi sulla spalla di Alphonse,
"E quel fagiolino di tuo fratello dov'è?" tutti i sottoposti
di Mustang si aspettavano di vederlo arrbbiare infurato per come
l'aveva appena chiamato l'uomo dai capelli biondo cenere, ma non ci fu
nessuna reazione,
"Mio fratello non è potuto venire" quindi senza aspettare che
gli venissero chiesti chiarimenti iniziò ad aiutare dei ragazzi
che si trovavano vicino a loro,
"Sapete che si arrabbierà vero?" chiese conferma l'uomo, Riza sospirò,
"Non possiamo farci niente"
Le sei di sera arrivarono in fretta e con loro il protagonista della
serata, un coro di congraturazioni accolsero l'arrivo di Roy Mustang il
nuovo comandante supremo. Per ringraziare tutti esclamò,
"Per ringraziarvi tutti farò indossare le minigonne a tutte
le donne della centrale!" immediatamente venne colpitò in testa
da un pugno ben assestato, l'uomo dai capelli neri si volto sorridendo
convinto di incontrare lo sguardo furente del suo vecchio sottoposto.
Invece vide che la sua nuova segretaria lo stava fissando con aria
divertita. Cerco di riassumere un'aria impassibile ma con lo sguardo
cercò l'invitato per lui più importante, incontrò
lo sguardo di Alphonse e in un istante capì tutto,
"Quel maledetto fagiolo! Ma prima o poi dovrà venire, non
posso tenere la sua carica di alchimista in sospeso ancora per molto"
tutti si accorsero della profonda delusione negli occhi del moro
nonostante la voce avesse assunto un tono severo,
"E' quello che gli ho detto anch'io" Roy doveva ancora abituarsi a vedero il fratello di Edward in un corpo umano,
"E mi ha detto che lui non le ha mai chiesto un favore del genere e
che lui ormai non è più l'alchimista d'acciaio" Mustang
si chiese cosa ne fosse stato dell'Edward Elric che conosceva lui,
quello che non si arrendeva mai e che per seguire il suo obbiettivo era
capace di andare contro a tutti e a tutto,
"Forza Mustang! Potremmo sempre andare a trovare il fratello
maggiore Elric a Resembool!" esclamò togliendosi il pezzo sopra
della divisa Armstrong. All'improvviso un uomo anziano dai capelli
grigi e con un camice impolverato si avvicinò frettolosamente a
Roy,
"Signore!" disse affannosamente "Si è verificato di nuovo ma
questa volta penso che ce l'abbiano fatta" tutti sobbalzarono, gli
unici che non riuscirono a capire il discorso erano Alphonse, Winry e
Pinako.
"Dove credete che si trovi?" chiese deciso il moro all'anziano ricercatore,
"A Resembool" Roy ebbe un gran brutto presentimento.
Nel frattempo Edward aveva raggiunto il cimitero con due grandi
mazzi di fiori, prima si avvicinò alla lapide più vecchia,
"Mamma, cerco di andare avanti come posso anche se mi mancano le
avventure che facevo prima di rinunciare all'alchimia. A volte vorrei
tornare a Central per incontrare i miei vecchi colleghi ma soprattutto
per poter parlare di nuovo con quel colonnello di merda" gli occhi gli
si inumidirono,
"Ma ogni volta il pensiero di poter vedere della delusione nei suoi
occhi mi frena" posò delicatamente il mazzo di fiori rosa nella
lapide, poi si avvicinò alla tomba accanto,
"Papà, forse avrei dovuto perdonarti subito così ti avrei conosciuto meglio" iniziò,
"Spero che adesso siate insieme e felici in qualsiasi posto voi vi
troviate" concluse, ma Edward non si accorse di uno sguardo lilla che
lo osservava nascosto all'ombra di una quercia.
Salve
a tutti!! Come avrete notato la storia è ambientata alla fine
dell'anime, Edward si ritroverà ad affrontare una nuova
minaccia... Ne sarà in grado? Chi sarà il personaggio che
lo osserva nell'ombra? Fatemi sapere come vi sembra e se pensate che
dovrei cancellare il capitolo e ricominciarlo da capo^^
A presto!!
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