Luna del Mattino.

di Gwendin Luthol
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A morning moon,

 

Luna del Mattino.

Lei sedeva a letto, lui invece, se ne stava sdraiato completamente.
Sembravano aspettare il risveglio del sole, come se i suoi raggi potessero dar vita a quelle parole che avevano tanta voglia di venir fuori.
Anche se era un momento di quelli in cui bastava solamente il suono del silenzio.
Dove i rumori si fanno da parte per riordinare le sensazioni in subbuglio.
Le lenzuola sfatte aderivano alle loro gambe.
Ne delineavano perfettamente le forme, facendole sembrare delle sculture fidiache.
Lui mugugnò, come per ricercare la sua attenzione.
Lei se ne stava di spalle, permettendogli di ammirare solo la sua schiena nuda rischiarata dal bagliore dell’aurora.
Ma poi pensò di voltarsi verso di lui.
Il ragazzo le sorrise con i suoi grandi occhi verdi, incontrandola con lo sguardo.
Con l’indice le sfiorò un braccio.
Lei assaporò quel contatto flebile.
“Buon compleanno”, le sussurrò.





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