Jazz

di Lilith in Capricorn
(/viewuser.php?uid=151740)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Image and video hosting by TinyPic

 
Prefazione
 
La raccolta Jazz nasce nel 2011 per puro caso, in un periodo che definirei di transizione, sotto diversi punti di vista.
Avevo scritto, inizialmente, tre poesie che, non sapendo come classificare, avevo raccolto in un'unica cartella chiamata Improvvisazioni, poiché l'unica caratteristica comune era la stesura fatta di getto. Poi è arrivata la quarta poesia, Jazz (dalla quale deriva il titolo della raccolta), partorita mentre ascoltavo un pezzo di Jelly Roll Morton.
Andando ad ascoltare anche altri pezzi jazz, tra cui registrazioni live alquanto datate, ho subito notato l'abbondanza di improvisazioni che, ispirandomi, mi hanno portata a decidere di fare un piccolo esperimento: una breve raccolta di poesie scritte di getto, rigorosamente improvvisate, su tematiche svariate, con una forte componente emotiva.
Dunque, la prima cosa da tenere in considerazione, leggendo queste poesie, è che sono tutte molto spontanee e scritte nell'arco di dieci minuti, un quarto d'ora al massimo, anche se qualche volta può non sembrare così. La seconda, invece, è che dietro ogni lirica c'è l'ispirazione di un brano musicale (non per forza di genere jazz, anzi), che è fondamentale ascoltare per immergersi appieno nell'atmosfera in cui è stata partorita la poesia.
Aggiungo, infine, che tutte queste poesie hanno un tono decisamente malinconico, dato che il periodo in cui sono state scritte non è stato dei più felici.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=977784