‘WHAT
IF…’
-Se
Sirius Fosse Stato Il Custode Segreto-
-1-
Se…
…Rise ancora diabolicamente, fingendo uno
sbadiglio “Ora sono stanco, però. Muori! Avada Kedavra…”
Appena un attimo prima di venir investito
dalla potente luce verde che sprigionò con foga dalla bacchetta
dell’avversario, James lanciò un incantesimo. Ma era troppo tardi, oramai. Era
troppo scosso, troppo stanco e troppo preoccupato per riuscire a scansarlo in
tempo. E pensando a Lily e Harry, le cose più belle che la vita gli aveva dato,
lasciò il proprio mondo afflosciandosi a terra.
Di nuovo la risata di Voldemort risuonò per le mura
dell’abitazione facendole quasi tremare. “Te l’avevo detto, sciocco!”
Sentì il cuore fermarsi e un dolore così
grande che non sarebbe stata neanche in grado di descrivere. “James…” mormorò
mentre tutto il suo corpo veniva scosso dai singhiozzi.
“James!” ripeté di
nuovo, incapace di pensare ad altro.
Voldemort la scosse “Lily, Lily, Lily! Mia
piccola stella, hai sigillato la porta… come farò ad entrare ora?” la prese in
giro con la sua voce velenosa.
“NO! Harry no, ti prego! Farò qualunque
cosa!” lo supplicò. Era così stanca di combattere.
“Spostati, stupida… spostati!” gridò lui, il
suo tono era ora più forte e potente che mai. Lily poté sentire la forza mentale
di Voldemort penetrargli nella testa ma la sua volontà era forte, anche se il
suo corpo dolente e stanco, e non avrebbe ceduto al suo controllo. La posta in
gioco era troppo alta, la più alta.
“Avada Kedavra!” la luce verde la colpì
facendola sobbalzare e ricadere su un fianco, gli occhi serrati per sempre.
Solo Harry era
rimasto ora, e sarebbe stato uno scherzo. Il braccio di Lord Voldemort che
impugnava la bacchetta si tese di nuovo, stavolta nella direzione del bambino
che giaceva inerme innanzi a lui e…
“NOO!” Lily si svegliò col fiato corto e il sudore che le
imperlava ogni centimetro di pelle chiara, le sua mani sottili stringevano
convulsamente il lenzuolo pulito, così tanto che le nocche delle dita le si
erano fatte bianche, e una sensazione di terrore l’avvolse facendo battere
freneticamente il suo cuore.
Di fianco a lei, James emise un grugnito di protesta per
quell’urlo che era giunto a guastare i suoi sogni che, al contrario di quelli
della consorte, dovevano essere ben più lieti. O per lo meno parevano esserlo
dal sorriso beato che aveva spiegato sul volto addormentato.
Niente e nessuno al mondo avrebbe potuto allietare Lily
come quel famigliare sospiro, apparentemente una cosa da nulla ma per lei così
rinfrancante. Le bastò guardare il volto disteso di James e lanciare uno
sguardo al lettino che si intravedeva oltre le due porte aperte, appena
illuminato da una lucina volante, per sentirsi tranquilla e riacquistare un
contegno.
Passandosi una mano nei capelli madidi di sudore si mosse
silenziosamente, cercando di non svegliare James. Facendo appena frusciare le
lenzuola candide scostò le gambe portando i piedi a contatto con il pavimento
gelido sotto di lei. Muovendosi a tentoni nell’oscurità raggiunse in pochi
passi sicuri il lettino in cui riposava Harry. Si abbassò per osservarlo mentre
dormiva, il visetto tranquillo, le guanciotte rosse, i capelli scarmigliati –e
rise… Tutto suo padre, mannaggia!.
Accarezzò maternamente una delle manine chiuse a pugno e
poggiate sul guanciale sorridendo, quindi afferrò il ciucciotto finito
abbandonato tra le pieghe della coperta appoggiandolo previdentemente accanto
al capo assopito del piccolo.
Rimase ancora qualche istante appollaiata sulla sponda di
legno del lettino quindi, lasciandogli un bacetto tra i capelli si allontanò
altrettanto silenziosamente di com’era venuta.
Harry e James, dove avrebbe mai potuto trovare due uomini
più incredibilmente straordinari di loro? si chiese.
In nessun posto, lo sapeva bene. Era orgogliosa, anche se
naturalmente come tutte le donne trovava sempre qualcosa da ridire, dell’uomo
che aveva spostato nemmeno due anni prima e altrettanto lo era del loro
cucciolo. Era già passato più di un anno dal caldissimo Luglio che aveva dato i
natali ad Harry ed erano successe così tante cose.
In effetti tutti i suoi ultimi anni erano stati un
frenetico succedersi di eventi incalzanti e travolgenti. Ma alla fine si poteva
dire contenta e soddisfatta di come le cose erano andate. Bè, tranne che per
qualche piccolo particolare…
Ad esempio il fatto che, nel mentre e da una settimana,
tutti e tre si trovavano segregati in quella pacifica abitazione sotto Incanto
Fidelius, dal momento che Lord Voldemort, il più terribile e oscuro mago
dell’ultimo secolo, dava loro la caccia. Cioè, dava la caccia ad Harry. Lo
erano venuti a sapere molto spiacevolmente solo qualche settimana prima che il
loro piccino, e lui solo, sarebbe stato la causa della sua caduta. E
naturalmente la cosa non doveva essere risultata molto simpatica a Voldemort
che appunto, ora era alla loro ricerca.
Si impose di non pensarci, non voleva certo angosciarsi
ulteriormente ora che era riuscita a scacciare del tutto l’inquietudine che
quell’incubo assurdo le aveva messo addosso.
Cercando di non far sobbalzare il letto si infilò nuovamente
sotto le coperte, muovendosi appena. Spreco di energie inutile, appena ebbe
posato il capo sul cuscino di piuma d’oca James allungò una mano sfiorandole
affettuosamente il collo.
“Ehi…” sussurrò con la voce impastata dal sonno. Si era
svegliato sentendola alzarsi pochi minuti prima e in un sospeso stato di
dormiveglia aveva atteso il suo ritorno. Sbadigliò stancamente abbandonando la
stessa mano sulla sua clavicola sporgente.
Lily sorrise nel buio “Sono andata a dare un’occhiata a
Harry.” spiegò tranquillamente.
James respirò profondamente e si limitò a rispondere con
un “Mmmm…” di comprensione.
Lily afferrò la sua mano e rimasero in silenzio per
diversi istanti.
James doveva già essersi riaddormentato perché le parole
di Lily lo destarono una seconda volta.
“Ho fatto un incubo… veramente brutto…” confessò a mezza
voce, per non svegliare Harry nell’altra stanza - le porte erano ancora aperte.
Quando James non rispose simulò un colpo di tosse per
richiamare la sua attenzione e chiedergli un segno di interessamento.
James si mosse appena e balbettò uno strascicato e per
nulla curioso “Sì?”, dopotutto aveva un gran sonno e un gran desiderio di
proseguire il sogno prima interrotto.
“Già… Pensa, ho sognato che Lui ci trovava… e… puoi ben
immaginare cosa succederebbe se ci trovasse realmente. E tutto questo succedeva
perché il nostro Custode ci aveva traditi. Ma la cosa buffa è che il Custode
non era Sirius, bensì Peter! Davvero un sogno bizzarro.” ridacchiò
nervosamente, tracciando disegni leggeri nel palmo della mano semiaperta di
James.
Per tutta risposta lui sbuffò “Lil, tu hai mangiato
pesante… Senza offesa per il piccolo Codaliscia, ma non lo sceglierei mai come
mio Custode Segreto! Non se posso avere Sirius… ti pare? Che pazzia…A Sirius
affiderei la ma stessa vita… Bè, veramente è quello che sto facendo, ah ah ah!”
quindi sorridendo si accostò maggiormente a Lily, cercando di riprendere sonno.
Ma la rossa consorte a quanto parve non voleva saperne di
dormire perché dopo meno di due minuti tornò a parlare “Lo so che è assurdo…
Però sembrava così reale… Mi sono spaventata…” ammise, cercando di scacciare
l’immagine di James che, sotto il colpo di una Maledizione Senza Perdono, si
afflosciava al suolo.
Questa volta fu James a ridacchiare sommessamente “Se la
tua è una scusa per avere delle coccole ti avverto che per questa volta te le
concedo, ma la prossima ne devi inventare una migliore… Peter come Custode
Segreto… Traditi… Ridicolo, Lil!”
quindi passò un braccio sopra la sua pancia e attorno ai suoi fianchi,
tirandola a sé e baciandole dolcemente una spalla. Allora il sonno sarebbe
stato rimandato, non che la cosa gli spiacesse veramente poi. Sostituire il bel
sogno che stava facendo con la realtà era ancora meglio, dopotutto.
Lily mise un broncio divertito “Guarda che la mia non era
affatto una scusa… Però se insisti…” concluse avvicinando la fronte a quella
del ragazzo e sfiorando il suo naso.
Ecco, ora stava iniziando a dimenticarsi completamente
dell’incubo appena avuto e di tutte le sue ansie.
“Andrà tutto bene, James?” domandò contro le sue labbra.
“Andrà tutto bene, Lily.” rispose lui, confortante,
appena prima di impiegare la bocca in ben altre maniere.
Continua… o no?
Tadan! Non ve l’aspettavate, eh? Lo so, lo so!! Dopotutto
non ho nemmeno mandato il capitolo alla mia cara e affidabilissima Beta-Ran per
fare una sorpresa a tutti quanti (Ma chi ti dice che noi volevamo la sorpresa?
NdTuttiquanti Boh! ^^’’’’ NdLy).
Finalmente, a grande richiesta (??), ecco il mio What
If!!! Della serie… ‘Se Sirius Fosse Stato Il Custode Segreto La bowling Sarebbe
Stata Una Disoccupata Sul Lastrico.’ … Aha!
Bene, bene, lo so che è breve e semplice ma lo è
volutamente. E ora ho assolutamente bisogno dei vostri pareri. Il capitolo
potrebbe anche rimanere una one-shot così, una semplice storiella AU, però
sarebbe carino dargli anche un seguito e in questo caso questa sarebbe solo la
breve introduzione. Ora, i vostri pareri avranno graaande influenza su questa
mia amletica decisione per cui, ragassuoli, fatevi sentire!
Ringrazio ancora una volta chi ha recensito l’epilogo di
WAL&J e ‘I Cieli di Azkaban’ ^3^. Io vi adorooo!! Ah, a brevissimo anche
‘Their Beginning’… Di che parla? SORPRESA!
Ringrazio lo stesso la mia beta-reader Ran, pensando a
lei ho cercato di correggere tutti gli errori possibili, e … Gomen, Ran, se non
te l’ho mandato.. volevo fosse una prima mondiale! *Ly megalomane*
Un baciotto speciale e Kiaretta ciccia mia e uno a tutti
quelli che mi hanno chiesto questo seguito (Uh, Pan… TI SCRIVO AL Più PRESTO,
PROMESSO!! ^^’’’)
Grazie a chi leggerà e recensirà,
un baciotto,
Ly
PS:EHI, EHI, EHI!!! Vi consiglio assolutamente di
leggere ‘JUST A LITTLE HOGWARTS LOVE’ di Black-Moody, la mia
colleguccia, perché è davvero meritevole! ^3^
Ps II: Grazie a JN Howard che con la colonna sonora di
‘Peter Pan’ mi ha guidato per questo capitolo