PROLOGO.
PROLOGO
Non avevo scelta.
Dovevo
arrendermi, anche se erano due giorni che combattevo.
L'ultima
settimana l'avevo passata a lavorare duro per rispettare la scadenza
del mio lavoro. Ma in quel momento non importava, non importava
più nulla.
Sentivo
i muscoli delle gambe bruciare e non riescivo a stare ferma nel mio
letto.
Chiusi
gli occhi e sprofondai con il viso sul cuscino per allontanare il mio
bisogno, troppo difficile: non ci riuscivo.
Erano
quasi le tre di notte. Sentivo il lieve russare di un'amica, che avevo
ospitato da me, nella stanza accanto. Questo è uno dei
motivi per cui dovevo rimanere: e se si fosse svegliata mentre io non
c'ero? E se al ritorno mi avesse visto e avrei dovuto dare delle
spiegazioni assurde?
Le
tempie cominciarono a bruciare, il cuore batteva all'impazzata in gola.
Non c'era più tempo: dovevo andarmene.
Scesi
dal letto senza far rumore, aprii leggermente l'armadio per prendere
una tuta. La indossai. Uscii dalla mia camera e sgattaiolai verso la
porta d'ingresso. La aprii, mi allontanai dal mio appartamento e andai
all'esterno passando per una porta di sicurezza.
Era
tutto così tranquillo. Oltre a bruciare le gambe iniziarono
a dolere. Decisi di fare tutto in fretta quindi presi la macchina.
Guidavo
per le strade semi-deserte di Stoccolma al massimo della
velocità. Dopo tre quarti d'ora buoni arrivai al limitare
del bosco.
Accostai
la macchina e scesi.
Mi
nascosi dietro un cespuglio e mi spogliai velocemente. Poi cominciai a
trasformarmi.
La
pelle bruciò ancora di più in un modo
insopportabile. Mi misi in posizione. La pelle sembrò aver
avuto uno strappo e il dolore che tentavo di arginare si
propagò per tutto il corpo. Era tutto così
doloroso... Ma che doloroso! Era un tormento, una vera e propria
tortura.
Inarcai
la schiena per facilitare la mia Mutazione. Respirai profondamente,
lasciandomi cadere a terra orami stremata dalla Mutazione.
I
muscoli di tutto il corpo si torcevano e si contraevano e io respiravo
affannosamente. Il sudore scivolava lungo la schiena e le tempie.
Arrivò
un'altra scarica di dolore più forte delle altre che
durò una decina di secondi. Poi tutto terminò.
Tesi
i musoli e sbattei le palpebre: eccomi trasformata.
Questa
è la mia prima storia che scrivo fantasy, spero davvero che
vi piaccia.
Fatemi sapere con
qualche recensione, per favore, se vi piace :)
CIAOOO!
questa è la foto che ho scelto per rappresentare la storia: http://digilander.libero.it/dammitutto2/spet.bmp
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