Centoquarantanove

di FrecklefaceMnemosyne
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-Ce l’hai presente Dawson’s Creek, Rup

Eccoci qua... Un vago tentativo di sturare il lavandino della mia ispirazione (come siamo romaaaanticiXD).

Dunque, l’ho già detto, questa è una Rup/Emma con evidentissimi sprazzi Ron/Hermione. Partendo dal presupposto che sono certissima del secondo pairing, mentre il primo m’ispira a singhiozzo, non sono sicura del risultato, e qui entrate in scena voi... Intanto è un inizio, ma ho una storia ben precisa in mente (tutta legata al centoquarantanove, eh... la cosa ha una sua logica).

Ah, dimenticavo: Rupert pensa in verde, Emma in blu (tu guarda, per i dettagli ho preso i loro colori preferiti. ‘Nvedi!!!)

Ok... Si comincia.

 

 

 

                                                ><

 

 

 

 

 

 

 

 

-Ce l’hai presente Dawson’s Creek, Rup?-

Mai stato bravo a mostrare le emozioni, lo ammetto. Anche per questo mi piace recitare: a nessuno gliene frega un cazzo di quello che provi finchè sei un’altra persona. E a me sta bene.

Ci sono delle volte che dico: “ma quanto mi sono invischiato in questi film?” e non vedo l’ora di smetterla. Una volta ho letto un’intervista di Johnny Depp. Diceva che non gli piaceva essere identificato in un suo personaggio, ma quando un bambino lo vedeva e strillava: “capitan Sparrow!” riusciva sempre a strappargli un sorriso. E’ così anormale che dopo sette anni non mi faccia più tanto piacere sentire un nugolo di “Rooooooon” al mio passaggio? Boh.

Ma torniamo alla domanda di Emma.

-Più o meno.-                            

-Più più o più meno?-

-Insomma Emma, che mi vuoi dire?-

-La protagonista femminile se li girava tutti. Non ne ha saltato neanche uno...-

-E allora?-

-A volte mi sento un po’ come lei.-

Signore, signori, eccoci ad una nuova puntata de “le confessioni strampalade di Emma”.

Ecco come funziona. Lei viene qui, con la scusa che a me può dire tutto, mi appioppa la perla di saggezza che le gira per la testa e il più delle volte, non soddisfatta della mia reazione, se ne va scontenta. Ma allora mi chiedo perchè la volta successiva torna e riceve la medesima reazione insipida. Va’ a sapere.

-In che senso, come lei?- E scemo io che le do’ corda.

-Lo sai a che mi riferisco.- Sì, forse ne ho una vaga idea.

-Emma, tu non sei stata con nessuno seriamente. Credo... I giornali ti hanno dato un po’ a Tom, un po’ a Dan, e allora?

Ecco il proseguimento della confessione. –A volte ho paura che la mia vita si fonda con il lavoro.

Ecco, una considerazione come questa attaccata alla stupidità della precedente mi spiazza un po’.

Alzo le spalle... Buttiamola sul leggero. –Non è solo una paura tua...

Mi guarda. –Scommetto che qui questa cosa la sentiamo un po’ tutti.-

Agita un piede, forse informicolito dalla posizione in cui è seduta. –Ma com’è che nessuno fa gossip su di te? Insomma, quando vado a ricevere un’Award con Tom stanno tutti lì a fantasticare. Quando ballo con Daniel, ed è successo una volta sola, si sono scatenati. Eppure, se faccio qualcosa con te, non vedo nessun flash scattare. Come mai?

- Saperlo... Mi troveranno innocuo, che ti devo dire?

- E anche per questo che mi piace passare il tempo con te, sai?

E tre. Ok, è ora di mettere fine al round di oggi.

- E allora preparati a non farti vedere più con me... Lo sai che piega prenderà il copione man mano che si va avanti. Scommetto che si stanno preparando anche per noi.

Mi alzo.

-Ah... E non preoccuparti. Paragonati pure a Joey se ti fa piacere. Fino a che non tornerai da me dicendomi di sentirti Brooke di Beautiful, staremo tranquilli.-

 

Sembra la battuta perfetta per spegnere una conversazione, la classica battuta con cui di solito gli attori secondari portano a riflessione, risata o incazzatura folle il malcapitato protagonista.

Ma Emma non ha finito.

 

-Un momento... Joey?- Cristo, perchè deve analizzare ogni parola che dico? No, ti prego, non lo fare, no...

-Ma allora lo guardavi!!!

 

 

Ecco, è l’inizio della fine.

 

 

 





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