Con la bacchetta di sambuco bianco...

di telesette
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Con la bacchetta di sambuco bianco...

- La più potente delle bacchette, eh? - ripeté la Morte, ironizzando sulla richiesta del primo fratello.
- Precisamente - tagliò corto il più anziano dei fratelli Peverell, gonfiando il petto con tracotanza. - Con una bacchetta invincibile, divento invincibile... E se divento invincibile, che ti piaccia o no, divento anche immortale!

Se la Morte avesse avuto le labbra, invece di rigide membra ossee e inespressive, probabilmente si sarebbe lasciata sfuggire una pernacchia perfino lei. Era noto che la stupidità umana fosse assai grande ( uno dei motivi per cui lei stessa era sempre molto indaffarata col suo lavoro ), tuttavia era sempre divertente vedere gli idioti di turno scavarsi praticamente la fossa da soli.

- Contento tu - disse semplicemente la Morte, allungando la mano ossuta per staccare un rametto di sambuco da un albero lì vicino.

Per quanto forte e potente, una bacchetta è e rimane sempre e comunque un pezzo di legno. Indubbiamente quella che fabbricò la Nera Signora era molto potente, di un bianco colore raffinato ed elegante, e non aveva difetti... tranne uno: per averla, ogni mago è disposto a uccidere chi la possiede!

- Ecco qua - esclamò la Morte, consegnando la bacchetta di sambuco bianco nelle mani del suo proprietario.
- Perfetto - sorrise Peverell, stringendo il bianco legno sottile tra le dita. - T'ho fregato, bella mia, ti conviene starmi alla larga adesso!
- Le ultime parole famose - pensò la Morte, chinando il capo con noncuranza e rimirandosi le bianche estremità delle falangi.

E mentre il povero idiota si allontanava soddisfatto, tenendo alta la bacchetta come un bambino col suo giocattolo nuovo, la Morte non poté fare a meno di incrociare le braccia sulle costole divertita.

- In fondo è un bravo ragazzo - osservò. - Con quel dono, mi sa che il dono più grande lo ha fatto a me: tanti bei piccioni con una fava... Anzi no, con una bacchetta!

FINE

NOTE:
"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni
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Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...

"I Ragazzi di EFP hanno scritto i racconti di “Niente è come prima” con un atto esplicito di fiducia nella possibilità di raggiungere altri coetanei, offrendo loro un motivo di indagine interiore. Generosi e speciali, con un gesto inaspettato hanno deciso di devolvere una parte del ricavato della vendita ad ADSINT che rivolge una particolare attenzione alle nuove generazioni con le loro esigenze e i loro sogni. Complici di un dono: quello dei pensieri, quello del sangue."
Giovanna Ferrante
Direttore de “il Globulo” Veicolo di informazione di ADSINT – Associazione Donatori di Sangue Istituto Nazionale Tumori
 





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