Il profumo di qualcosa che è bruciato.

di Kriptonyte764
(/viewuser.php?uid=184385)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'epilogo. ***
Capitolo 2: *** E poi fu l'inizio della fine. ***
Capitolo 3: *** L'ascesa. ***
Capitolo 4: *** Affrontare quello che sarebbe stato il mio futuro. ***



Capitolo 1
*** L'epilogo. ***


E adesso che mi trovo qui,ad attendere la morte su un letto corroso dal tempo e dalle troppe storie raccontate da uomini che erano troppo avanti persino per la storia stessa.
Scrivo le mie memorie,che poi verranno donate al fuoco,come me stesso.
Prima pensavo di aver  trovato un punto fermo nella mia vita:un punto segnato da quattro ragazzi:Liam,Harry,Zayn e Niall. Ma mi sbagliavo,avevo visto in loro qualcosa che in realtà non c'era;
in ogni caso non credo ancora di aver sbagliato:non sono pentito dalle mie azioni,ne lo sarò mai.
Osservo quel chiodo,immobile,instabile,come  la mia vita,i miei sentimenti,le mie emozioni.
La storia cominciò venti anni fa;quando nacqui i miei mi abbandonarono in un orfanotrofio russo,le mie radici sono lì. Quel luogo mi sembrava l'inferno:abusarono di me,mi picchiavano in continuazione,non perchè mi comportavo in maniera 'sbagliata',ma perchè ero il più debole,il più fragile;quello che non pensava a se stesso,quello che consolava gli altri,quello che si privava anche della più piccola briciola di pane per darla agli altri.
Così la mia infanzia fu un gioco perverso.
Fui adottato all'età di dodici anni,quel giorno pensai che quel gioco fu finito,ma non fu così. Anche in quella casa le cose andavano male:non mi sentivo a mio agio,venivo trattato male e beffeggiato dai miei fratelli,più grande. All'età di sedici anni,però mio padre mi spinse a partecipare ad un talent show,fui eliminato e poi ripescato ed inserito in un gruppo,incontrai i quattro ragazzi a cui ho voluto più bene in tutta la mia vita.
Il gruppo si chiamava 'One Direction',e questo gruppo era l'unica cosa di cui ero certo,l'unica cosa che pensavo non potesse finire:illusione.
I One Direction andavano bene:facevamo concerti,meeting,mi sentivo apprezzato dalle fans,da tutti. Mi sentivo finalmente parte di qualcosa,peccato che questo qualcosa era troppo più grande di me.
Adoravo i ragazzi,e li adoro ancora,tutto quello che ho fatto,l'ho fatto solo per il bene della band. IO non sono un'egoista,e non lo sono mai stato. Ho agito per il bene degli altri,e non smetterò di ripeterlo,fino al mio ultimo respiro,cioè vale a dire fino a domani,giorno in cui verrò spedito al patibolo. Ma non me lo merito.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** E poi fu l'inizio della fine. ***


Come ho già scritto,le cose con la band,all'inizio andavano bene:scrivevamo canzoni,le cantavamo bene ed eravamo ospiti di molti show,poi fu l'inizio della fine.
Niall si innamorò di una ragazza,Ginevra;si allontanava sempre di più da noi. Andò a vivere con lei,e lentamente iniziò a dedicare a questa ragazza tutte le sue attenzioni,ci mise da parte. Harry fece lo stesso:incontrò una bella donna e noi sparimmo. Zayn smise di scrivere canzoni e iniziò a fare molti servizi fotografici;incontrò nuovi amici. E infine fu anche il turno di Liam,con Danielle. Anche lui si trasferì da lei.
I concerti diminuivano sempre di più,le canzoni erano sempre più scadenti,i guadagni si dimezzavano e le fans,bè erano praticamente inesistenti.
Tutto questo decadimento andò avanti per circa tre mesi,poi io decisi di fare una riunione di gruppo,con l'intento di tornare a 'sfondare' come una volta,ma tutte le mie idee e i miei sogni furono stroncati,calpestati. Decisero di sciogliersi e io non potei fare altro che acconsentire,le nostre strade si divisero,ma io non mi rassegnavo,continuavo ad ascoltare i nostri successi,a rivedere le nostre interviste,e mi chiedevo 'perchè?'.
La verità è che non ero pronto a dire addio a loro,non ero pronto a dire addio al mio sogno,così decisi che questo sogno sarebbe tornato di nuovo realtà.
Mentre progettavo la nostra ascesa,loro si creavano una famiglia,si creavano altri desideri e si dimenticavano del nostro passato.
Dopo molto tempo passato a riflettere capì che se non ci fosse stato più nessuno,sarebbero tornati da me,io sarei stato l'unico a volergli bene,ma come?Come fare in modo da isolarli,come renderli fragili? Come riportarli a me? La risposta era facile e iniziava con la parola morte.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** L'ascesa. ***


Iniziai a spiarli:seguivo ogni loro movimento,studiavo i loro caratteri e memorizzai tutte le loro abitudini. Chi portava a spasso il cane alle sette del mattino,chi andava a fare la spesa,chi si isolava.
Il primo che avrei riavvicinato a me sarebbe stato Harry.
Harry aveva una famiglia,una bella casa,dei nuovi progetti,e tutto ciò mi andava bene,solo che si era dimenticato di me:di quello che l'aveva appoggiato,di quello ch gli aveva fatto forza. Era un marito esemplare:tornava dal lavoro,era diventato un giornalista,salutava la mogliettina e di solito le portava un mazzo di fiori;il bacio della buona notte  e poi la colazione a letto.
Quella donna me l'aveva portato via,ed io non potevo permettere che continuasse a farlo.
Dopo circa un mese sapevo tutto di lei:come si chiamava,dove lavorava,quanti anni aveva..
Una mattina decisi di farmi coraggio e di compiere il grande passo. 'Se voglio riportarlo da me,devo togliere d'avanti questa donna'. La segui fino alla fermata del treno,poi le chiesi un aiuto. 'Scusi,non trovo il mio cane,può aiutarmi?' le chiesi,da donna gentile e altruista mi rispose di si. In realtà la sua era solo una facciata,era una donna disadattata e complessata,soffriva di disturbi psicologici,e non se ne era accorto nessuno,meno che me. Non potevo permettere che questa pazzoide potesse fare del male a Harry,giusto? Ho fatto la scelta più adatta,ne sono sicuro. La portai nel bosco con me 'Scusi,ma è sicuro che sia qui?' mi chiese ignara di quello che le stava per accadere . 'No,non ne sono sicuro,ma mi aiuti,potrebbe essere da queste parti' le dissi con il sorriso sulle labbra. 'Può vedere qui dietro,dietro questo cespuglio?' Lei si chino,io la spinsi,cadde per terra,la sua testa finì contro una pietra,la colpa non era stata tutta mia. Così eliminai il mio primo ostacolo,e dopo la sua morte rivolsi dopo tanto tempo la parola ad Harry,lì ebbi la prova che il mio piano stava funzionando.  'Sono distrutto' mi disse Harry. 'Forse hai solo bisogno di un amico che ti consoli' gli risposi,Harry appoggiò la testa sulla mia spalla e così decisi che avrei portato a termine il mio progetto. Tolta d'avanti la moglie di Harry,passai a Liam;aveva una figlia. All'inizio non volevo ucciderla,aveva solo due anni,pensai che sarebbe stata una crudeltà,così cercai di parlare a Liam,ma mi diede del pazzo,allora capì che non voleva collaborare,avrei dovuto eliminare la moglie e la figlia. Fu semplice: bastò rompere i freni dell'auto. Tutti pensarono che fu un incidente,anche Liam,era distrutto e anche in questo caso gli offrì una spalla su cui piangere,un aiuto. Riprendemmo la confidenza:ci vedevamo, opi decidemmo di tornare a vivere insieme. Arrivò il turno di Zayn,sta volta non servì uccidere nessuno:viveva da solo,ma se non avrei dovuto uccidere nessuno,come sarebbe diventato triste? Come sarebbe venuto a vivere da me? Un incendio fu la scelta più adatta,anche lui venne a viver con me,Harry e Liam. Ero entusiasta,ci stavamo riunendo,ma un momento,mancava Niall. Quello fu il passo più complicato; viveva in Irlanda,molto lontano. Aveva una fidanzata. Decisi di raggiungerlo,prima iniziai a parlargli,andavo a casa sua,conobbi Ginevra,ragazza molto simpatica,peccato che poi avrei dovuto eliminarla. Una mattina la convinsi a venire con me al 'supermercato',ci avviamo in auto,il viaggio si faceva sempre più lungo. 'Ma dove andiamo?' mi chiese 'Emh..ti porto in un luogo speciale' le sorrisi.  Iniziò a preoccuparsi. ?Un momento:l'incendio,la morte dei parenti degli altri,loro che vivono con te,ovvio,sei stato tu!E' colpa tua,mostro!' iniziò ad insultarmi,io rimasi calmo. 'Ho dovuto farlo,loro hanno portato via le perone a me più care,non è giusto!' le risposi. 'Sei un pazzo,racconterò tutto alla polizia!' iniziò a muovere lo sterzo,ci avrebbe ucciso entrambi,ed io non avrei più potuto coronare il mio sogno,così decisi di frenare di botto,lei iniziò a scappare,chiamò la polizia,se l'avessi raggiunta in tempo. 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Affrontare quello che sarebbe stato il mio futuro. ***


Dopo pochi minuti la raggiunsi,ma era tardi,arrivò la polizia,non feci in tempo nemmeno a tirarle un capello che mi bloccarono con delle manette,ero immobile,guardavo lentamente come Niall la abbracciava,lei piangeva.
Harry mi venne vicino,pensavo volesse consolarmi,ma non fu così. Mi diede un pugno,ero diventato un mostro? Una specie di bestia? No,la verità è che se non mi avessero preso avrei continuato per la mia strada,ma non sono mai stato un vigliacco.
Arrivai in tribunale.
'Come ti giudichi?' mi chiese il giudice. 'Decisamente colpevole. Colpevole di aver ucciso,di aver cercato di rimediare,colpevole di aver avuto un infanzia che mi ha traumatizzato,ma non sono qui per raccontarvi la mia storia. Solo avevo trovato in questi quattro ragazzi un punto di riferimento,un punto fermo nella mia vita,non potevo permettere che loro me li portassero via.
'Sei pentito?' altra domanda da parte del giudice.
La mia risposta fu secca,senza pensarci due volte dissi 'No,e lo rifarei se potessi'. Non sono un bugiardo,probabilmente se avessi riposto di si la pena non sarebbe stata la morte,ma a che scopo? Sarei rimasto comunque da solo e se non fossi marcito in cella,avrei comunque dovuto rinunciare alle persone a cui tengo di più. A quel punto,quindi la cosa più giusta da fare fu dire la verità,prendersi le proprie responsabilità e affrontare quello che sarebbe stato il mio futuro.
Domani verrò condotto alla morte,d'altronde la mia storia e i miei progetti sono iniziati con questa parola,e finiranno con la stessa.  

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1017120