Il Cucchiaio

di Onigiri
(/viewuser.php?uid=17660)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Heather POV ***
Capitolo 2: *** Alejandro POV ***



Capitolo 1
*** Heather POV ***


Il Cucchiaio

Il Cucchiai
Heather













Biscotto, mascarpone e caffè.
A volte il sapore della vittoria sapeva essere tremendamente più buono del solito.
Questa, però, non era una di quelle volte.

Non lo era, perché il tiramisù che fino a quel momento si stava tranquillamente gustando iniziò presto a sembrarle indigesto, quasi immangiabile.
E a ben poco, per sollevarle il morale, erano valsi i cuscini più comodi della prima classe, la musica di violini di sottofondo, o lo spassoso pensiero di quegli sfigati degli altri concorrenti che in quello stesso momento si stavano godendo tutti gli svantaggi della classe dei perdenti.

La colpa era di quei conati di vomito che le stavano rigirando lo stomaco ogni volta che,
per caso, distoglieva l’attenzione dal finestrino, gettandolo per caso sul sedile poco lontano dal suo.
La scena che scorgeva ogni volta diventava, chissà come, sempre più agghiacciante:

Courtney che invitava nella prima classe Alejandro.
Courtney che si sedeva sulle ginocchia di Alejandro.
Courtney che civettava giocando con i capelli di Alejandro.

Schifo, schifo, schifo al quadrato!


Quando Heather ritraeva lo sguardo seguiva sempre una cucchiaiata di dolce, addentandone ciascun boccone con tanta forza da sentire il cucchiaio gemere sotto i brutali colpi dei suoi denti.
Un morso più violento degli altri, e anche la mascella implorò pietà e le fece socchiudere gli occhi per il dolore.
Maledizione!



<<Ehi, Heathy, que pasa?>>
La risposta che Heather sputò fuori fu inizialmente un ringhio silenzioso. Il suo sguardo scattò dalla figura di Courtney, che stava uscendo forse per andare in bagno, alla persona che più di tutte in quel momento avrebbe voluto veder precipitare dall’aeroplano.

Alejandro le si era seduto accanto, con le gambe comodamente distese in avanti e gli occhi più verdi del solito.
Il sorriso quasi innocente che per tutto il tempo aveva rivolto a Courtney si era sciolto come un ghiacciolo al sole: Heather notò subito che i suoi lineamenti si erano fatti più contratti, lo sguardo più pungente, e anche le labbra avevano iniziato a stendersi in quella smorfia di maligna soddisfazione che ormai lei conosceva come le sue tasche.
Scorgere quella che era la vera faccia di Alejandro Burromuerto le fece corrugare la fronte e sentire le guance bruciare –per la rabbia, ovviamente!

Irritata, assottigliò lo sguardo e si ficcò in bocca un altro assaggio di mascarpone.
E un altro ancora.
<<Smamma!>> ordinò, con voce velenosa e la bocca mezza piena. <<Sei fastidioso e mi rovini l’appetito!>>


Si aspettò in risposta qualche commento sarcastico, o un altro di quei suoi irritanti sorrisi strafottenti che le facevano venire una gran voglia di prenderlo a schiaffi.
Invece, Alejandro non disse o fece nulla di particolare: si limitò a osservarla alzando lentamente un sopracciglio.
<<Lo sai, non ti facevo proprio tipo da dolci.>>


Già, nemmeno lei si faceva così ingorda: eppure, da quando Alejandro le si era seduto accanto, doveva aver già raggiunto il suo quinto o sesto boccone di tiramisù.
Rimase interdetta da quella considerazione, tanto da arrestare il cucchiaio a metà strada tra il piattino e la bocca.

"Heather, Heather, Heather", le sussurrò una vocina sghignazzante dentro l’orecchio: "Non mi dirai che ora sei come una di quelle donne che sfogano i dispiaceri d’amore sui dolci?"

Scosse subito la testa, mettendo a tacere qualsiasi pensiero stupido.
Poi, con tutta la disinvoltura di cui era capace, ripose il cucchiaio nel bordo del piatto e provò a cambiare discorso. 
<<Perché non te ne torni dai tuoi amici, da bravo secondo classificato che sei?>>
<<Ti è rimasta della crema sul naso.>>
<<E comunque,>>  Heather ignorò quel commento e lo fulminò con lo sguardo.
Dovette ricorrere a tutte le sue forze per resistere alla tentazione di passarsi una mano sulla faccia e cercare di pulirsi davanti a lui.
<<Se proprio vuoi saperla tutta, mi sembra che il tuo piano non sia poi così buono come credi!>>


L’espressione di Alejandro si fece più attenta  <<In che senso?>>

<<Sì insomma, la tua sarà anche strategia>>  Heather sorrise con aria altezzosa e voltò lo sguardo in un’altra direzione.
<<ma lasciati dare un consiglio da chi di donne ne capisce qualcosa: non credi di star esagerando? Vedrai che persino una come Courtney finirà con lo stufarsi di tutte queste tue… orrende moine smielate da due soldi!, e perderai questa stupida alleanza a cui tieni tanto!>>

Heather annuì al nulla, come per dare conferma alle sue stesse parole, e il suo sorriso si ampliò in un'espressione soddisfatta.
Volle concludere il discorso con un altro boccone di tiramisù, ma la mano di Alejandro glielo impedì: le afferrò il polso, con una presa talmente delicata che in un primo momento lei quasi non se ne accorse.

Avvertire quel contatto la incendiò fino alle ossa.
Si girò di scatto, così in fretta da farsi male al collo, e il fiato le si sbriciolò in bocca.

Ogni movimento di Alejandro divenne troppo veloce per essere fermato, e troppo lento per non poter essere elencato nei più piccoli dettagli: il suo profumo, i suoi occhi chiusi, le sue labbra aperte.
Il cucchiaio di Heather sparì dentro la sua bocca insieme alla crema e al biscotto che avrebbe dovuto mangiare lei.


Le ci volle qualche secondo per catalogare appieno cosa fosse appena successo.

Il cucchiaio.
Il suo cucchiaio!
Nella bocca di Alejandro.


Maledizione! Maledizione! Maledizione!


<<Mmm…>>  
Alejandro si leccò le labbra e la fissò negli occhi con quello che era forse il più seducente dei suoi sguardi. Persino la sua voce si fece così calda da trasformarle le ginocchia in due cubetti di gelatina. 
<<Vederti così gelosa me incanta, preciosa>>

Heather non lo lasciò neanche concludere: i secondi necessari per riprendere le redini del proprio autocontrollo, e il suo piattino col tiramisù finì immediatamente spiaccicato sul viso seduttore del Burromuerto.
Un attimo dopo era in piedi, i pugni stretti e la faccia che pareva sul punto di scoppiare. 
<<NON.SONO.GELOSA!>>  scandì con furia, ignorando gli improvvisi lamenti spagnoli su qualcosa che gli era entrato in un occhio per dirigersi verso la porta dalla quale era appena rientrata Courtney.

Il tempo di sentire la sua compagna di squadra soccorrere l’idiota latino ed Heather stava già marciando verso il confessionale.




Camminando, Heather digrignò i denti e affondò le unghie dentro i pugni: era perfettamente consapevole di essere arrossita senza ritegno, e questo rese il suo sguardo ancor più furioso e i suoi passi ancor più pesanti, come se avesse voluto sfondare il pavimento dell'aereo con la possente forza dei suoi piedi.

Nella sua testa in fiamme scoppiò presto un frenetico ribollire di pensieri:
Maledetto reality.
Maledetto Burromuerto.
E Maledetto, maledettissimo cucchiaio!



Era certa che non ne avrebbe più guardato uno senza desiderare di lanciarlo in faccia ad Alejandro.
















°°°°°


Allora, allora... che posso dire a mia discolpa? °^°

questa cosa era nata come una semplice e innocua oneshot; ma non c'è stato molto da fare, più la sviluppavo più continuavo a scorgerne la vicenda dal punto di vista di entrambi i personaggi. Alla fine ho deciso di aggiungere anche un POV (diciamo così, visto che uso pur sempre la terza persona xD) di Alejandro, che inserirò tra qualche giorno.

La trama... è un po' banale, lo ammetto  -praticamente non succede nulla °° : però non ho potuto farci molto, ho immaginato più volte questa scena e la mia mente bacata mi ha costretto a buttar giù qualcosa. Ma per le lamentele (perché mi sa tanto che ce ne saranno .-. ) dite pure a me.


Grazie infinite a chi ha letto fin qui ^^: cercherò di inserire presto la seconda parte
*il pubblico impugna i primi pomodori*
Eh-ehm... alla prossima °-°

*fugge*

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Alejandro POV ***


Il Cucchiaio

Il Cucchiai
Alejandro















Una stanza pulita, un sedile comodo, profumo di rosa invece che di muffa.
A volte anche la sconfitta, se rivoltata nel verso giusto, poteva avere i suoi vantaggi.
E questa era una di quelle volte.


Il trucco era semplice quanto subdolo: un sorriso triste, uno sguardo da cucciolo, un mi manchi sussurrato a fior di labbra, e difficilmente una ragazza evitava di sciogliersi ai suoi voleri.
Stavolta poi, con Courtney era stato quasi più facile del solito: era, anzi, scampato alla classe economica con una tale velocità che quasi gli era venuto da ridere.

Era così che, a meno di dieci minuti da quello spettacolino, si era ritrovato in prima classe, assistendo a una scena che, chissà come, si stava facendo via via sempre più sublime:
Courtney che lo accompagnava prendendogli la mano.
Courtney che lo invitava a sedersi con lei.
Courtney che rideva accarezzandogli la guancia.
Ed Heather che, a due sedili di distanza dal loro, gli lanciava occhiatacce tali da fargli pensare che volesse ucciderlo con la forza del suo sguardo affilato.

Quella sola vista lo fece sghignazzare interiormente.

Spesso si ritrovava a chiedersi perché la chica si ostinasse a respingerlo e a sabotarlo, quando era evidente che nemmeno lei era disinteressata al suo fascino latino.
Alejandro era ancora indeciso se trovare la cosa divertente, oppure solo irritante.

Un'avversaria come Heather dava un gusto decisamente migliore a quel reality altrimenti frequentato da sole insulse nullità; ma Alejandro si rendeva anche perfettamente conto di quanto quella ragazza potesse essere pericolosa per la sua corsa al milione di dollari: troppo furba, troppo manipolatrice.
Troppo, troppo simile a lui.

Ma era anche una donna: e, per enorme sfortuna di Heather, lui con le donne ci sapeva fare fin troppo bene.


La voce di Courtney lo distolse dai suoi pensieri, dicendogli con una risatina civettuosa che sarebbe uscita un attimo, e di aspettarla un momento.
Ed Alejandro non seppe resistere: non appena la ragazza scomparve da oltre la porta, i suoi piedi scattarono da soli verso il sedile poco lontano dal suo.


<<Ehi, Heathy, que pasa?>>

Heather lo incenerì con lo sguardo mentre lui le si sedeva accanto. 
Alejandro pensò che fosse buffa, mentre continuava a mangiare quel tiramisù come se della sua presenza non le importasse affatto.
Forse fu un’impressione, ma gli sembrò che quel giorno i suoi occhi argentati fossero più pungenti del solito.

<<Smamma! Sei fastidioso e mi rovini l’appetito!>>

Ah, adorable Heather. Non sembrava neanche essersi accorta che le sue guance si erano appena fatte rosse, mentre affogava la rabbia   –o l’imbarazzo?-   nelle sue velocissime cucchiaiate di tiramisù.
Si grattò distrattamente il mento e alzò un sopracciglio.
<<Lo sai, non ti facevo proprio tipo da dolci.>>

Quelle parole la irrigidirono, probabilmente cogliendola alla sprovvista, e Alejandro ghignò trionfante.


Uno a zero per te, Burromuerto.


Riponendo il cucchiaio nel piattino, Heather alzò il mento con noncuranza e lui ne approfittò per osservarla meglio.
Come faceva ad essere così linda anche con la bocca sporca di mascarpone e la faccia vergognosamente chiazzata di rosa?
<<Perché non te ne torni dai tuoi amici, da bravo secondo classificato che sei?>>
<<Ti è rimasta della crema sul naso.>>   ribatté lui.

Se si fosse trattata di Courtney, Bridgette o un’altra ragazza, forse si sarebbe allungato verso di lei e ne avrebbe approfittato per pulirle il naso con le labbra.
Ma lei era Heather, e solo l’occhiata furiosa che ora gli stava lanciando lo convinse a non fare niente di troppo avventato.
<<E comunque,>>  gli grugnì addosso  <<se proprio vuoi saperla tutta, mi sembra che il tuo piano non sia poi così buono come credi!>>


Quelle parole lo incuriosirono.  <<In che senso?>>

Heather esibì un sorriso sfrontato che lo incantò.
<<Sì insomma, la tua sarà anche strategia. Ma lasciati dare un consiglio da chi di donne ne capisce qualcosa: non credi di star esagerando? Vedrai che persino una come Courtney finirà con lo stufarsi di tutte queste tue…>>   s'interruppe un attimo, e dall’espressione del viso sembrò come se stesse cercando di ingoiare un sasso   <<orrende moine smielate da due soldi!, e perderai questa stupida alleanza a cui tieni tanto!>>

Gli occhi di Alejandro brillarono di fronte a quella più che evidente manifestazione di gelosia.

Due a zero per me!

Il suo primo impulso fu quello di risponderle con un sogghigno   -di quelli crudeli ma ammalianti, che erano la sua specialità-,   di gonfiare il petto e di lasciarsi andare a uno sguardo di puro compiacimento.
Se non fece nulla di tutto questo, fu solo colpa dell'impagabile espressione di Heather in quel momento:
era austera, scocciata, soddisfatta.

E, Por Diòs!, era inaspettatamente, assurdamente meravigliosa.

Prima ancora di rendersene conto, le mani iniziarono a prudergli dalla voglia di allungarsi verso quella creatura così adorabilmente scontrosa, di toccarle la pelle del collo, di affondare le dita nella sua coda di cavallo.
Pensò di volerla accarezzare, stringere, guardare negli occhi e baciare e baciare e baciare...


Burromuerto, non è affatto una buona idea!, gli suggerì un campanellino d’allarme che lo frenò appena in tempo.

Alejandro si ritrovò con la mano a mezz'aria, e la guardò intontito come se si fosse appena svegliato da un sogno troppo reale. Per giustificare quel gesto afferrò frettolosamente il polso di Heather e si portò alla bocca il suo cucchiaio di tiramisù.

Non si perse neanche un dettaglio della sua reazione: la guardò irrigidirsi, voltarsi verso di lui e spalancare la bocca senza emettere un solo respiro.

Alejandro abbassò le palpebre, e un sapore di caffè e mascarpone gli invase piacevolmente la bocca.
Si era sempre immaginato così le labbra di Heather: morbide, un po’ amare, pazzamente dolci.

<<Mmm...>> commentò, sbirciando il risultato del suo gesto.
Heather era stupefatta e senza fiato, e le sue guance si stavano già lasciando pizzicare dai primi segni di un violento rossore.
Sorrise interiormente, appagato da quella vista sublime.
Ora bastava solo un tocco finale, e lei sarebbe caduta ai suoi piedi come una pera cotta.
Come qualsiasi altra ragazza.

<<Vederti così gelosa me incanta, preciosa>>


Poi non capì bene cosa successe dopo: d’un tratto un freddo molliccio gli assalì la faccia e la crema del tiramisù gli entrò in un occhio facendolo quasi gridare dalla sorpresa. La voce di Heather gli assalì le orecchie senza fargli capire cosa stesse dicendo, impegnato com’era a togliersi quella roba di dosso e a farsi sfuggire più di un’imprecazione spagnola.

Mentre un'appena arrivata Courtney correva in suo aiuto chiedendo spiegazioni, Alejandro sputò fuori un grumo di mascarpone, capendo solo dopo qualche secondo che Heather se ne era appena andata via.
Disorientato e ancora sporco di crema, ripassò mentalmente cosa accidenti era appena successo:

Heather che gli lanciava addosso il suo tiramisù,
Heather che gli urlava contro chissà quale velenoso insulto,
Heather che se ne andava lasciandolo lì come un perfetto imbecille.


Tre a due per Heather: aveva vinto lei.


Si lasciò andare a una smorfia irritata, ascoltando Courtney alzarsi per andare a prendere un fazzoletto dalla sua borsetta. 
La sua faccia si fece rossa d’umiliazione, e il suo cervello iniziò subito a meditare vendetta.

Mentre con una mano cercava di pulirsi i capelli da quella roba appiccicosa, con l’altra trovò il cucchiaio di Heather finito sulle sue ginocchia.
Lo sollevò davanti all’occhio sano e lo rigirò tra le dita.
<<Maldita!>>  borbottò, dandogli la colpa dell’accaduto.


Era certo che non ne avrebbe più guardato uno senza desiderare di baciare Heather.

















°°°°°

Eh-ehm... ed ecco il POV Alejandro ^^"

Molto più introspettivo rispetto all'altro, credo... all'inizio avevo intenzione di dargli lo stesso numero di parole del POV Heather, poi il mio conta parole è andato a suicidarsi e non è più tornato °_°... alla fine mi sembra sia venuto più lungo. Spero non sia uscito troppo obbrobrioso >>"""""

Comunque sia...
Un GRAZIE davvero, davvero, davvero, davveromadavveromadavveromadavvero! enorme a chi ha letto questo sclero  *^*.
Un bacio enorme a tutti ^^


*Onigiri rotola via mentre guarda il pubblico impugnare i primi forconi* °-°





Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1021588