Mai mettersi con qualcuno se non si ha la certezza di continuare

di _Almach_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mai mettersi con qualcuno se non si ha la certezza di continuare. ***
Capitolo 2: *** Dopo la pioggia arriva il sereno ***



Capitolo 1
*** Mai mettersi con qualcuno se non si ha la certezza di continuare. ***


Era passato un altro pesante giorno nel distretto di Inazuma, la notte ormai stava cominciando ad arrivare ma c’era chi ancora non dormiva, come nel caso di Jude e Caleb che da dieci minuti stanno litigando al telefono, ogni volta sempre per gli stessi motivi.
“Sei un’idiota ma quando imparerai a crescere Caleb!”
“Quando la smetterai di insultarmi e provocarmi.”
“Io? Sei tu che mi insulti in continuazione, stupido punk che non sei altro.”
“Rimpiango il giorno che mi sono messo insieme a te.”
A queste parole Jude si zittì, ma subito riprese a parlare.
“Ti odio Caleb Stonewall” Detto questo chiuse la chiamata. Caleb quindi dopo aver buttato il cellulare su comodino si alzò da letto e andò vicino al calendario, e notò che c’era un numero cerchiato nel corrente mese. Quel giorno infatti lui e Jude avrebbero fatto un mese. Ma Caleb si chiese ancora per quale ragione si era messo con lui, certo ci era andato a letto un paio di volte, e alla fine avevano deciso di tentare una relazione, che aveva funzionato i primi tempi, ma poi? Litigavano spesso, non avevano niente in comune, insomma non si comportavano per niente come due fidanzati. Caleb quindi pensò se fosse il caso di continuare una relazione così tremendamente assurda. Andò quindi a dormire, solo quando Morfeo lo accoglieva tra le sue braccia il giovane sapeva prendere importanti decisioni e poi si sa il sogno aiuta a pensare, e quindi si addormentò subito con questa convinzione. Il giorno dopo il giovane si svegliò soddisfatto e dopo essersi fatto la doccia e saltato, come sempre, la colazione uscì di casa per dirigersi verso il campo di allenamento. Lui di solito arrivava sempre per primo, ma questa volta vide qualcosa o qualcuno che lo lasciò alquanto basito. Jude e David si stavano abbracciando e non era un normale abbraccio e questo mandò su tutte le furie il numero otto. Corse infatti verso di loro e dopo aver allontanato David diede un forte schiaffo a Jude, ma così forte da farlo quasi cadere.
“Idiota si può sapere cosa diamine ti è preso?!”
“Non ci siamo ancora lasciati e tu ti butti già tra le braccia del pinguinomade?! Mi fai schifo!”
Detto questo se ne andò e Jude rimase scosso dalle sue parole, ovviamente aveva frainteso tutto ma come poteva dirglielo ormai. David quindi si avvicinò all’amico.
“Jude stai bene?”
“Si David sto bene non è la guancia a farmi male” ma il cuore pensò.
“Sei sicuro? Ma dove stai andando?” “A casa non mi sento bene!” David non poteva fermarlo in quanto se ne era già andato. Jude camminò quindi molto lentamente lungo la strada che lo avrebbe portato a casa, chiedendosi in che cosa aveva sbagliato con lui, che forse non avrebbe dovuto insultarlo sempre, ma ormai non gli importava più, ormai avevano chiuso e forse era meglio così. Una lenta pioggia stava già cominciando a cadere da un cielo che lentamente stava diventando sempre più scuro e minaccioso. Il modo giusto di terminare una giornata già iniziata da schifo. Jude dopo un po’ arrivò a casa, e sapendo di essere completamente solo si tolse mantella e occhialini e si sciolse anche i capelli, nessuno l’aveva mai visto così, l’unica persona però è stata Caleb in uno di quei pochi momenti intimi e questo portò Jude a rattristarsi di più.
“Se avessi saputo che sarebbe finita in questo modo non avrei perso la mia verginità con uno stronzo come lui.” Si sdraiò quindi sul letto, ma un forte rumore, appartenente a un tuono, lo fece sobbalzare. Jude aveva una grande paura dei forti rumori, e i tuoni e i fulmini non facevano eccezione alcuna. Perse quindi per un attimo la sua lucidità e iniziò a tremare nascondendosi sotto il tavolo. Caleb intanto stava ascoltando la sua buona musica metal per festeggiare il fatto che finalmente si era liberato di quella palla al piede, anche se infondo si sentiva strano, e quindi non si rese per niente conto della pioggia e dei tuoni che essa ha prodotto. Ad un certo punto entrò in camere sua madre e Caleb spense subito lo stereo per salutarla.
“Caleb meno male che sei tornato presto, fuori c’è un temporale pazzesco e ci sono anche un sacco di tuoni, se avevi intenzione di allenarti beh dovrai aspettare.”
Detto questo se ne andò. Caleb però realizzò dopo cinque minuti la cosa: tuoni uguale rumore forte, e la prima persona a cui pensò fu Jude.






Angolo Autrice: Prima di tutto ci tengo a ringraziare Yami-chan per avermi dato l'ispirazione per scrivere questa fic senza di lei infatti, penso che non sarebbe mai stata scritta. Grazie Yami-chan ti voglio bene <3. Poi ho passato quasi una settimana a pensare come scriverla e penso che il risultato sia uscito meglio delle mie aspettative, ma poi sta a voi giudicare e se avete critiche fatele che cercherò di migliorare. Ho deciso di dividere questa fic in due capitoli perchè per come ho terminato questo pezzo mi sembrava più giusto fare così. Detto questo Buona lettura <3

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Capitolo 2
*** Dopo la pioggia arriva il sereno ***


Caleb da dieci minuti stava guardando fuori dalla finestra, la pioggia continuava a cadere e i tuoi si alternavanoogni due minuti. Si stava interrogando se andare o meno a “soccorrere” quello che fine a ieri era il suo ragazzo, ma era ancora troppo arrabbiato con lui e le sue gambe non riuscivano a muoversi. Il suo forte orgoglio non gli permetteva di fare una osa del genere e alla fine si andò a sedere sul suo letto ignorando quello che stava avvenendo fuori dalle quattro mura della sua camera. Però un rumore ancora più forte lo distolse dalla sua posizione facendolo alzare nuovamente e quindi pensò.
“Al diavolo l’orgoglio devo andare subito da Jude!” e quindi senza nemmeno prendere ombrello e qualcosa per coprirsi in modo adeguato, uscì di casa ignorando le parole della madre che non voleva proprio farlo andar fuori. Corse quindi il più velocemente possibilem verso casa di Jude, non voleva perdere tempo perché i tuoni stavano diventando sempre più frequenti e quini doveva fare il più presto possibile. Arrivò dopo un po’ davanti alla porta della villa Sharp e dopo aver ripreso fiato, dopo una corsa ai limiti delle sue possibilità, suonò per molte volte il campanello senza però ottenere alcuna risposta dal suo interno. Non sapeva come fare, anche perché la finestra della camera di Jude era chiusa, quindi non poteva neanche tentare di arrampicarsi. Cominciò a perdere la pazienza, ma prorpio in quel momento gli venne in mente una cosa.
“Secondo Jude sono uno stupido punk teppista? Bene mi comporterò da teppista.”
Detto questo cominciò a prendere a spallate la porta, assestandole anche un paio di calci. Non era facile in quanto era molto resistente e quindi Caleb cominciava a provare dolore alla spalla, ma nonostante questo continuò senza sosta. Doveva andare da Jude perché conoscendolo non avrebbe resistito ancora a lungo. Finalmente dopo moltissimi tentativi la porta si aprì e Caleb, dopo essere messaggiato la spalla dolorante, corse dentro e salì le scale dirigendosi verso la camera di Jude, la quale era già aperta, un sollievo per l’intero suo corpo. Entrò e lo trovò tremante sotto il tavolo non era in lui in quel momento e Caleb faceva fatica a crederci, si gliene aveva parlato però non aveva mai sperimentato con i suoi occhi l’effetto che i rumori forti producevano sul suo ex.
“Jude!” gridò in modo da attirare la sua attenzione. Lui lo guardò con i suoi occhi rossi e disse.
“Caleb che ci fai…” ma venne interrotto da un altro fortissimo tuono che lo fece tremare ancora di più. Il numero otto quindi si precipitò subito da lui surrussandogli.
“Per una volta fidati di me.” Lo fece spostare da sotto il tavolo e lo avvolse in una coperta tenendolo stretto a se, poi prese il suo lettore MP3 e gli fece ascoltare la sua buona musica metal.
“So che questo genere non ti piace ma resisti, non durerà ancora a lungo”
“Grazie Caleb” Sussurrò Jude e lui senza farsi vedere sorrise. Il temporale durò un’altra buona mezzora e finalmente la pioggia cessò e tuttò torno come se non fosse successo niente. Jude finalmente si era calmato e Caleb lo liberò dalla tortura della musica e a quella coperta che ormai non servivano più.
“Bene a questo punto posso andare via. Ciao”
“Aspetta un attimo Caleb. Perché sei venuto?”
“Non si usa più ringraziare? E comunque l’ho fatto per la squadra, di te lo sai non mi importa più niente.”
“Non ho voglia di discutere con te, ma lo sai meglio di me che non pensi davvero quello che mi hai detto.”
“Non ti sopporto più Jude, sono stanco delle tue continue provocazioni e il fatto che mi hai tradito con David è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.”
“Hai frainteso tutto, David mi stava abbracciando solo perché gli ho detto che ho litigato con te.” Caleb rimase sorpreso e si rese conto di aver preso un grosso granchio.
“Adesso però mi rendo conto di aver sbagliato a insultarti e prenderti in giro, ti voglio ancora bene perciò vorrei che almeno rimanessimo ancora amici.”
Jude quindi tese la mano verso il compagno di squadra, il quale però invece di tendergli la mano lo attirò a se abbracciandolo. Rimasero abbracciati e in silenzio a lungo, e in quel silenzio ognuno poteva percepire chiaramente le sensazioni e i sentimenti dell’altro, non servivano parole per esprimere quello che in questo momento stava succedendo tra i due. Una semplice pioggia era riuscita a restaurare quell’armonia che un semplice equivoco aveva strappato via. Si guardarono negli occhi, il fuoco e il ghiaccio si incontrarono nuovamente e quella sera Caleb non uscì dalla stanza di Jude.






Angolo Autrice: Ecco qua ci siamo dopo la lunga attesa di una settimana ecco a voi l'ultimo capitolo. Spero proprio che sia di vostro gradimento. Per la fine ringrazio ancora una volta Yami-chan che mi ha aiutata. Se non ci fosse quella ragazza bisognerebbe inventrarla, davvero <3. Spero proprio che non sia uscita una emerita schifezza, perchè ho paura di aver combinato un disastro, ma i vostri commenti parleranno da soli. Per ora vi lascio. Buona lettura ^*

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