Jedi in Love

di Rain79
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** IL RITORNO ***
Capitolo 2: *** IL TRANELLO ***
Capitolo 3: *** RIVELAZIONI ***
Capitolo 4: *** REGOLE INFRANTE ***
Capitolo 5: *** PER SEMPRE.. ***



Capitolo 1
*** IL RITORNO ***


Quel sogno, ancora una volta, sempre più reale, più vicino, lo tormentava da notti ormai. Fuori era ancora buio, le luci di Coruscant illuminavano quella notte triste e fredda. Si agitava nel suo letto, non riusciva più a prendere sonno. Lasciò il suo alloggio, girava per i corridoi del palazzo senza meta, fissando il vuoto, in mente ancora il ricordo di quel sogno. Si fermò a fissare la notte da una vetrata, lo sguardo perso, fece appello a tutta la sua forza per trovare pace.
Di primo mattino Anakin era già sveglio, il consiglio dei Jedi lo aveva chiamato, insieme al suo Maestro. Nell' ascensore, Obi-Wan avvertiva la tensione di Anakin. Rivedere Padme dopo 10 anni lo rendeva nervoso. Ma non era l' unico ad esserlo. Anakin sentiva che anche il suo maestro era agitato, ma di sicuro non per lo stesso motivo.
ANAKIN: Non hai dormito bene Maestro?!
A salvare Obi-Wan dalla domanda, fu Giar Giar, che accolse i due Jedi. La senatrice Amidala era venuta nella capitale per opporsi alla creazione di un esercito della repubblica. La sua vita era in pericolo, loro dovevano proteggerla, anche se Anakin avrebbe preferito iniziare un' indagine per scoprire chi la voleva morta.
Anakin era rimasto deluso dal suo incontro con Padme, lei era rimasta sorpresa di trovarsi davanti un ragazzo e non più un bambino, ma lui sperava di percepire qualcosa di più. Obi-Wan passeggiava nervosamente nella stanza vicina a quella della senatrice. Confortò il suo giovane Padawan, di sicuro lei era felice di rivederlo, solo era preoccupata per quello che stava accadendo. Obi-Wan non finì la sua ultima frase, percepì qualcosa di oscuro nella stanza della senatrice, e insieme ad Anakin entrarono. Con rapidità fulminea, Obi-Wan uccise i due serpenti velenosi sul letto di Padme, mentre Anakin, accortosi che c' era qualcuno fuori dalla finestra, gli si lanciò contro.

La donna che aveva mandato il droide con i serpenti, stava aspettava il suo ritorno in cima ad un palazzo, ansiosa di comunicare il successo al suo mandante. Dalle sue spalle però, si fece largo una figura vestita di nero, che con aria minacciosa avanzava verso di lei. Anakin era ancora attaccato al droide che volava alto, e lo sbatteva qua e là sulle pareti degli edifici per liberarsene. Obi-Wan invece, era su uno speeder alla ricerca del suo allievo per aiutarlo.

La donna avvertì la presenza minacciosa alle sue spalle, si voltò, e sparò qualche colpo, ma una spada laser li bloccò. Un breve scambio di colpi, e quella misteriosa figura nera stava per avere la meglio, quando atterrò il droide al quale era attaccato Anakin li vicino. Credendo che fosse il killer, il ragazzo lo attaccò sfoderando la sua spada laser, mentre la donna incaricata di uccidere la senatrice riuscì a fuggire. Da lontano Obi-Wan con le luce del suo speeder illuminò Anakin e il suo avversario. Il giovane Padawan rimase colpito dagli occhi della ragazza che aveva attaccato, si era una ragazza, e con il suo sguardo aveva come ipnotizzato il giovane Jedi. Approfittando dell' occasione, buttò di sotto il ragazzo con un semplice gesto, senza toccarlo. Obi-Wan corse a recuperarlo, mentre la ragazza, su un altro speeder cercava di scappare.

I due Jedi iniziarono l' inseguimento, convinti di aver trovato chi voleva uccidere la senatrice Amidala. A folle velocità sopra gli edifici di Coruscant, la ragazza cercò di seminare i due, ma senza successo. Obi-Wan l' aveva quasi raggiunta, e gli si affianco, tanto che Anakin saltò dal suo speeder a quello di lei, che però era chiuso. Questo non era un problema per il ragazzo, che con la sua spada laser si aprì un varco. La ragazza sterzò di colpo, Anakin perse l' equilibrio, ma si teneva ancora attaccato. Con la spada laser, perforò il vetro e colpì alcuni circuiti, poi, vista l' altezza non troppo elevata, si lasciò cadere a terra. Dallo speeder iniziò ad uscire del fumo, e la ragazza fu costretta ad un atterraggio d' emergenza.

Scesa dallo speeder in fiamme, corse a nascondersi in un locale affollato inseguita dal giovane Jedi. Anakin venne però fermato da Obi-Wan che lo aveva raggiunto. Spiegò al suo giovane apprendista che era entrata nel locale per nascondersi, non per scappare, e poi, Obi-Wan avvertiva qualcosa di strano, come se conoscesse già quella presenza, la situazione era pericolosa, dovevano stare attenti.

Anakin cercava la ragazza tra la strana gente che c' era in quel locale, Obi-Wan, al bancone del bar beveva un drink. La ragazza lo osservava nascosta. Presa dai suoi pensieri, non si era accorta di Anakin che l' aveva riconosciuta. Il giovane Padawan azionò la sua spada laser, che subito si incrociò con quella della ragazza. Un veloce scambio di colpi tra i due, e la spada di Anakin volo in aria, lasciando il ragazzo esterrefatto. La ragazza non aveva intenzione di ucciderlo, infatti, si volto per scappare, ma si ritrovò davanti la spada laser di Obi-Wan. Alzò lo sguardo, e i suoi occhi si incrociarono con quelli del Maestro Jedi ... dopo tanto tempo ....

Al palazzo dei Jedi, tutti avevano riconosciuto Leila, non ostante fosse cresciuta, e 10 anni erano passati da quando se ne era andata. Lei spiegò le ragione del suo ritorno alla capitale. Era diventata una cacciatrice di taglie. Stava cercando un certo Jango Fett, lui aveva incaricato quella donna di uccidere la senatrice.
LEILA: ...poi il ragazzo mi ha attaccata...
ANAKIN: Io credevo che fosse lei ad aver mandato il droide con i serpenti velenosi...
Chiarita la faccenda, il Maestro Windou le chiese di restare nella capitale per qualche giorno, lei poteva aiutarli a trovare chi voleva morta la senatrice. Ai modo gentili del Jedi, Leila non aveva saputo dire di no, anche se sentiva che non era una buona cosa restare.
Dopo aver parlato a lungo con Yoda, Leila era pronta a partire per cercare Jango Fett. Secondo i suoi informatori, doveva trovarsi su di un pianeta chiamato Kamino, un pianeta che però non appariva sulle carte galattiche. Ma non era certo questo l' ostacolo più grande da superare.
LEILA: Il mio informatore non ha mai sbagliato, quel pianeta esiste, lo sento, e di sicuro lo troverò.
M.WINDOU: Ne sono sicuro, ma credo che non sia prudente andare la giù da sola..
LEILA: Maestro Windou, dovresti sapere che non 'gioco' bene in coppia..
Uscì dalla stanza dopo aver salutato i Jedi, e si avviò verso l' uscita del palazzo. Dopo pochi passi...
OBI-WAN: Credevo che fossi morta ...
LEILA: ...
Lei era rimasta di spalle, sentire la sua voce dopo tanto tempo era un' emozione fortissima, e aveva paura che lui se ne accorgesse.
LEILA: ... lo sono stata ...
OBI-WAN: ...
Senza neanche voltarsi Leila proseguì lungo il corridoio, Obi-Wan rimase a fissarla finche la sua figura non fu più visibile. Rivederla viva, dopo 10 anni che la credeva morta era bellissimo, ma i suoi sentimenti erano contrastanti. Ripensava a quando insieme avevano iniziato l' addestramento da Jedi, e a quel giorno, quando l' aveva vista morire ... e adesso era qui, di nuovo, insieme.

ANAKIN: Come sarebbe a dire che era morta??!!
Da una colonna sbucò fuori la testa di Anakin, che aveva ascoltato la loro breve conversazione.
Obi-Wan lo fissò un' attimo, poi distolse lo sguardo.
OBI-WAN: E' una lunga storia...
Voltò le spalle e se ne andò anche lui, lasciano Anakin veramente perplesso, non aveva mai visto il suo maestro in quelle condizioni, sembrava preoccupato, e triste, e questo Anakin non lo capiva. Perché lo rendeva triste rivedere una persona dopo tanto tempo??!! Il ragazzo decise di scoprirlo, e andò da M. Windou.
M. WINDOU: Non credo che questi siano affari tuoi, giovane Jedi.
M. Windou non aveva intenzione di soddisfare la curiosità di Anakin, ma il ragazzo si mostrò preoccupato per il suo Maestro, e con un pò di insistenza, riuscì a convincere il saggio Maestro Jedi a raccontargli come stavano le cose...

10 anni prima... Obi-Wan era ancora un ragazzino, fin da piccolo aveva sempre sognato di diventare un cavaliere Jedi, come la sua più grande amica, Leila. Erano cresciuti sullo stesso pianeta, insieme avevano deciso di intraprendere l' addestramento da Jedi, entrambi, avevano delle capacità fuori dal comune. La loro amicizia però, col tempo, diventò qualcosa di più grande. Di questo si era accorto anche il Maestro di Obi-Wan, Qui-Gon Gin. Ovviamente nessuno dei due ragazzi aveva mai osato affrontare l' argomento, sapevano che qualcosa nei loro cuori era cambiato, ma significava andare contro le regole dei Jedi, ed essere buttati fuori dall' ordine, e nessuno dei due lo avrebbe voluto.
Quando il pianeta di Naboo venne invaso dalla Federazione dei Mercanti, Qui-Gon fu incaricato di risolvere la situazione, insieme al suo allievo Obi-Wan. Vista la difficoltà della situazione, anche Leila e il suo Maestro Rasputin furono mandati a Naboo per aiutare la regina Amidala. Giunti nel palazzo reale però, le cose si complicarono maggiormente. I Jedi si trovarono di fronte un Sith, e come se non bastasse, il Maestro di Leila, mostrò il suo vero volto, infatti era in accordo con il lato oscuro. Nelle stanze del palazzo reale, iniziò una battaglia infernale, i due giovani Padawan affrontarono il Sith, mentre Qui-Gonn lottava contro Rasputin. I due ragazzi avevano ben imparato l' arte Jedi, e si battevano con tutte le loro forze contro il malvagio Sith. Le loro spade laser scintillavano come stelle, veloci e rapide, ma non abbastanza. Il Sith, con un gesto, scaraventò disotto Obi-Wan, mentre Leila continuava a farlo indietreggiare. Non smetteva mai di attaccare, e il Sith cercava in tutti i modi di difendersi e prendere tempo. Obi-Wan riprese la sua spada laser, caduta li vicino, e corse per aiutare Leila. La ragazza, con estrema abilità, fece volare lontano la spada del Sith, e riuscì a ucciderlo. Nello stesso momento però, si trovò di fronte il suo Maestro. Impotente di fronte alla sua forza, il malefico Jedi la colpì con la sua spada senza che lei potesse reagire, e cadde a terra. Qui-Gonn, ferito, si era rialzato, e attaccò di nuovo Rasputin, mentre Obi-Wan era accanto al corpo di Leila apparentemente senza vita. Il buon Maestro Jedi ebbe la meglio sul lato oscuro, i due malvagi era stati sconfitti. Riuscì a fatica ad allontanare Obi-Wan da Leila, disperato per la sua morte...
ANAKIN: Non capisco, se era morta, come fa ad essere qui?!
M.WINDOU: Non era morta, o quasi, comunque, di nascosto, Qui-Gonn portò Leila da una sua vecchia conoscenza e ...
ANAKIN: E ha lasciato credere a Obi-Wan che fosse morta, perché?!
M.WINDOU: Credo che quello che hai saputo sia abbastanza per oggi!!

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Capitolo 2
*** IL TRANELLO ***


Il pianeta Kamino c' era e come, Leila lo aveva trovato. Quasi interamente coperto d' acqua, era oscuro e tetro. Non fu difficile trovare una piattaforma per atterrare, in quel pianeta, c' era solo un posto fuori dall' acqua. Uscì dal suo starfighter, e si diresse verso l' edificio vicino sotto la pioggia. Fu accolta come se fosse attesa. Lo strano abitante di Kumino gli parlò di un esercito di cloni, che la prima unità era già pronta, ed era in corso la preparazione di un seconda.
LEILA: Cloni?!
L' essere continuò dicendo che erano stati ordinati da un membro del consiglio dei Jedi, e che erano molto soddisfatti del risultato ottenuto. Leila rimase molto sorpresa, non conosceva bene la situazione della repubblica, ma sapeva che il senato non aveva ancora approvato una legge sulla sulla costruzione di un esercito...
Il cuminiano, mostrò alla ragazza dove venivano creati e istruiti i cloni, un posto da brivido, gelido, metteva quasi i brividi.
LEILA: E da chi sono stati clonati?!
CUMI: Un cacciatore di taglie, si chiama Jango Fett.
LEILA: Jango Fett!!
Al palazzo dei Jedi, M. Windou aveva fatto chiamare Obi-Wan e Anakin. La vita della senatrice li non era al sicuro dopo l' attentato con i serpenti. Anakin fu incaricato di accompagnarla e scortarla a Naboo, dove sarebbero rimasti finche la situazione non sarebbe cambiata. Il ragazzo obbedì agli ordini, e si recò negli alloggi di Padme per avvertirla della decisione dei Jedi. Ad Obi-Wan venne affidato un' altro incarico. Da alcune intercettazioni radiofoniche, avevano saputo che Jango Fett si trovava sul pianeta Kumino, come aveva detto Leila, ma in realtà era una trappola, lui infatti, era venuto a conoscenza che qualcuno aveva rivelato dove si trovava, sapeva che sarebbero venuti a cercarlo, e non si sarebbe fatto trovare impreparato. L' incarico di Obi-Wan era quello di aiutare Leila nel caso si trovasse in difficoltà, e portare Jango Fett a Coruscant, dove sarebbe stato interrogato. Obi-Wan si preparò, e con la sua navicella, raggiunse il pianeta Kamino.

Atterrato sulla piattaforma, vide lo starfight di Leila, e poco più lontano, un' altra astronave. Dietro quest' ultima, sbucò Jango Fett che teneva in ostaggio Leila.
Sotto l' acqua battente, Jango gettò la ragazza in un angolo, e iniziò a sparare contro Obi-Wan, che non aveva alcun problema a difendersi. Leila non riusciva a liberarsi dalle manette ai polsi, e anche se ci fosse riuscita, non aveva la sua spada laser. Obi-Wan lottava ancora contro Jango Fett, che aveva a disposizione oltre ad un' armatura, ogni tipo di arma. Dall' astronave di Jango Fett, controllata dal piccolo Boba, partì un razzo che esplose vicino al Jedi.
LEILA: BEN!!!!
Il povero Obi-Wan era rimasto aggrappato ai bordi della pista d' atterraggio, mentre Jango rientrava nella sua astronave. Riuscì a risalire appena in tempo, e lanciò un rivelatore di posizione sul mezzo di Jango Fett. L' astronave prese il volo, Obi-Wan si avvicinò a Lila e la liberò dalle manette.
LEILA: Si può sapere che ci fai qui??!!
OBI-WAN: Cosa??!! Sono venuto a salvarti, mi sembra ovvio.. LEILA: Non ho bisogno del tuo aiuto!!
OBI-WAN: Veramente mi sei sembrata in difficoltà...
LEILA: Avevo in mente un piano, che tu hai appena mandato all' aria..
OBI-WAN: Ottimo piano quello di farsi catturare!!
LEILA: Mi avrebbe portato dal suo capo!!
OBI-WAN: Questo non' è un piano, era un suicidio!
LEILA: ... perché stiamo ancora qui a chiacchierare??!! Tu puoi tornartene a casa, io vado a prendere Fett.
OBI-WAN: Spiacente, ho degli ordini.
LEILA: Già, me lo immaginavo.
Contro voglia salì sul suo starfighter, e prese il volo seguita da Obi-Wan. Il rivelatore di posizione funzionava, e condusse i due su Geonosis. A terra, erano semi nascoste alcune navi della federazione. Scesi dai loro mezzi, Leila comunicò al consiglio dei Jedi dove si trovavano, mentre Obi-Wan , seguendo la strada delle piattaforme dove erano atterrate le navi, entrò nella struttura sotterranea. Leila stava ancora parlando al consiglio, quando dovette estrarre la spada per difendersi dai distruttori.
Anche Anakin e Padme avevano ricevuto quel messaggio, visto quello che era accaduto, volevano correre in loro soccorso, ma Mace Windou glie lo vietò. Anakin doveva proteggere la senatrice, e restare dov' era. Anche se contro voglia, i due ragazzi dovettero ubbidire.

Leila venne portata in una stanza, nei sotterranei da delle strane creature alate. Quando entrò, vide che anche Obi-Wan era stato catturato. Rinchiusi insieme, nei sotterranei di Geonosis, i due aspettavano di conoscere il proprio destino. Dopo qualche minuto, il conte Dooku fece il suo ingresso nella cella sotterranea.
DOOKU: E' un piacere rivederti Maestro Obi-Wan ... e ... Leila??!!
LEILA: Il piacere sarà nostro quando ti vedremo morto!!!
DOOKU: Non sei cambiata affatto ...
Il conte Dooku parlò allungo con i due prigionieri, gli raccontò della corruzione che c' era nel senato, e dietro a tutto questo c' erano i Sith. Propose a Obi-Wan di allearsi con lui, ma ovviamente, il Jedi rifiutò l' offerta.
DOOKU: Domani vedremo se sarai della stessa opinione La notte passò in fretta, quando Leila si svegliò, Obi-Wan era già in piedi che girava nervosamente per la cella sotterranea.
A Coruscant, Mace Windou aveva radunato tutti i Jedi presenti, e insieme si preparavano a soccorrere Obi-Wan e Leila. A Naboo, Anakin era in pensiero per il suo Maestro, e incoraggiato da Padme, decise di disobbedire agli ordini, e correre in soccorso di Obi e Laila. Durante il viaggio, Anakin raccontò come erano andate le cose tra i due.
PADME: E' una storia tristissima...
A Geonosis, si stavano concludendo i preparativi nell' arena, il conte Dooku e compagni aspettavano ansiosi di vedere l' esecuzione. Nella cella sotterrane, Obi-Wan continuava a camminare avanti e dietro rendendo nervosa Leila.
LEILA: Vuoi smetterla di fare avanti e dietro??!! Credi che serva a qualcosa?!
OBI-WAN: Era meglio se chiedevamo due celle separate
LEILA: Come sei spiritoso!!! Perché invece non pensi a un piano per uscire di qui
OBI-WAN: Uscire di qui??!! E come, è impossibile
LEILA: Però, voi Jedi siete sempre così ottimisti?!! ... se tu non mi avessi seguito, adesso non saresti in questo pasticcio
OBI-WAN: Seguito??!! Io ero venuto a salvarti!!
LEILA: Be, complimenti allora, ottimo lavoro!!
OBI-WAN: Si può sapere perché ce l' hai tanto con me??!! Dovrei essere io quello arrabbiato, non credi??!!
LEILA: Si, ma la collera è vietata a voi Jedi, no??!!
Obi-Wan si stava davvero innervosendo, tutta la sua pazienza era esaurita.
OBI-WAN: Adesso basta, smettila!!
LEILA: E poi non vedo perché dovresti essere tu quello arrabbiato ... almeno tu sei diventato un cavaliere Jedi, vivi nella capitale rispettato e apprezzato da tutti, io invece..
OBI-WAN: Ma che stai dicendo??!! Per 10 anni ho creduto che fossi morta ... da quel giorno non ho fatto altro che avere incubi, rivedevo sempre quella scena ... tu a terra e io non ero stato in grado di fare niente..
LEILA: Invece credi che sia stato facile per me vivere sapendo che tu mi credevi morta??!! Senza la possibilità di dirti la verità ...
OBI-WAN: La verità ... si, mi piacerebbe saperla..
Obi-Wan non concluse la sua frase, che quattro creature entrarono nella cella, e portarono i prigionieri al piano superiore. Camminavano lungo un corridoio, in fondo, l' arena gremita dai geonosiani. Mentre camminavano lungo il corridoio, Obi-Wan sentiva la sofferenza di Leila, avrebbe voluto stringerla tra le sue braccia, rassicurarla.
LEILA: Mi dispiace per prima ... io ... non sono arrabbiata con te .. non lo sono mai stata
OBI-WAN: No, è colpa mia, io...
LEILA: Odio i Jedi, e tutte le loro stupide regole
OBI-WAN: ...
LEILA: E' a causa di quelle stupide regole che sono morta
OBI-WAN: Che stai dicendo??!!
Arrivati alla fine del corridoio, i due vennero distratti dalle urla dei geonosiani nell' arena che aspettavano solo di vederli morire.
Mentre venivano legati a dei pali in mezzo all' arena, Obi-Wan continuava a pensare alle parole di Leila " E' a causa di quelle stupide regole che sono morta ". Non capiva il significato di quella frase così ovvia, o forse, non voleva credere a quello che aveva intuito. Il conte Dooku, dalla sua postazione, fece un cenno con la mano, e le creature alate di Geonosis, condussero fuori da un' altro corridoio un' orribile creatura. Sembrava un ragno gigante, con la testa e le zampe di una mantide si dirigeva verso i due con aria minacciosa.

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Capitolo 3
*** RIVELAZIONI ***


Obi-Wan era preoccupato, legato, e senza la sua spada, temeva anche per Leila, che invece era riuscita a togliersi una manetta, e si era arrampicata sul palo dove era legata. La creatura si diresse verso il Jedi, sferrò un colpo con la sua zampa, ma invece di colpirlo, Obi-Wan con astuzia riuscì a fargli spezzare la catena alla quale era legato. Iniziò a correre, in modo da far allontanare l' animale da Leila, che era riuscita a liberarsi del tutto dalle manette. L' animale però, non sembrava affatto attratto da Obi-Wan, infatti, si voltò verso la ragazza, e cercò di arrampicarsi per raggiungerla. Con la catena dalla quale si era liberata, Leila colpì l' animale che cadde a terra. Si rialzò più cattivo di prima, e con tutta la sua forza, colpì il palo, facendolo crollare al suolo. Leila cadde sulla sabbia dell’ arena, non ebbe il tempo di rialzarsi che quell' orribile bestia già le era addosso. Rotolandosi, riuscì ad evitare i suoi colpi. Obi-Wan aveva preso una lancia ad un geonosiano che era li per controllare l' animale, e corse verso la ragazza. Lanciò la lancia verso quella creatura, e la colpì, facendola accasciare a terra. I due si sentirono subito sollevati, ma il Conte Dooku aveva un piano di riserva. Da un corridoio dell' arena, sbucarono dei droidi armati, che in fila come un esercito si avvicinavano ai due malcapitati con le armi puntate. Il Conte Dooku non staccava gli occhi da Leila, e quando lei se ne accorse, lo fissò per un istante ... percepì qualcosa ... poi, rivolta a Obi-Wan.
LEILA: Non permettere che mi usino contro di te
OBI-WAN: Cosa?!
LEILA: Promettimelo!!
Obi-Wan: ...
LEILA: Farai quel che devi ...
In quel momento, nell' arena decine di spade laser si illuminarono, il Maestro Windou e altri Cavalieri Jedi, compreso Anakin e Padme, erano venuti a salvare Obi-Wan e Leila. Iniziò una vera e propria guerra tra i droidi e i Jedi, che però erano in inferiorità numerica. A Obi-Wan venne data un' altra spada laser, ma nella confusione non si accorse di non avere più accanto a se Leila. La battaglia continuò, fino a quando il Conte Dooku non fece un cenno, e tutti i droidi smisero di sparare contro i Jedi, rimasti ormai in pochi. Obi-Wan si accorse di essere stato accerchiato e allontanato dagli altri, Leila si rese conto di aver capito le intenzioni di Dooku, ed aveva una gran paura di quello che stava per accadere. Dall' alto della sua postazione, Dooku osservava la scena divertito.

C.DOOKU: Hai sbagliato a non unirti a me Obi-Wan, ora sarò costretto ucciderti insieme a tutti i tuoi amici ... a meno che ... A meno che la nostra cara Leila non decida di prendere il tuo posto al mio fianco...
Il silenzio scese nell' arena di Geonosis, i Cavalieri Jedi erano stanchi, e troppo pochi per continuare la battaglia. Obi-Wan non riusciva a staccare gli occhi da Leila, a quelle parole gli si gelò il sangue, avvertiva il conflitto che c' era in lei ...
La ragazza aveva visto giusto, solo che il Conte Dooku sapeva che Obi-Wan, da gran Maestro Jedi, non avrebbe mai accettato l' offerta, non sarebbe mai andato contro le regole del suo ordine, mentre lei, non era un Jedi, e se riusciva a nascondere i suoi sentimenti al maestro Obi-Wan, non ci riusciva davanti al grande potere del malvagio Dooku.
Leila rimase in silenzio, fissando con odio il nemico, come poteva rispondere ad un' offerta del genere!? Non poteva lasciar morire il suo Jedi, ma non poteva neanche passare al lato oscuro, o forse ... per amore ...
Allentò la presa della sua spada laser, socchiuse gli occhi un' istante, quando dal nulla, sbucarono dalle nuvole sopra l' arena delle navi spaziali guidate da Yoda, che aveva portato con se l' esercito di cloni. Tutti i Jedi ripresero a lottare contro i droidi, che avevano ricominciato a sparare. Leila era rimasta immobile, lo sguardo fisso, si rese conto di ciò che stava per fare, e ne rimase quasi sconvolta. Un droide la colpì ad un braccio, e la sua spada laser cadde a terra.
Obi-Wan si era accorto di lei, con estrema agilità, respinse alcuni colpi dei droidi verso la ragazza, poi l' afferrò per un braccio, e insieme salirono su una nave.
Con l' aiuto dei cloni, i Jedi riuscirono a salvarsi, e a fuggire da Geonosis.

Il Conte Dooku era riuscito a scappare, ma molte navi ribelle furono abbattute durante la battaglia. I cloni si dimostrarono davvero utili, senza di loro i Jedi non avrebbero resistito a lungo. Non si poteva certo parlare di vittoria però. Il nemico era fuggito, il lato oscuro della forza era ancora dietro l' angolo, pronto ad attaccare. Nonostante ciò, a Coruscant tutti erano contenti di come l' esercito fosse stato d' aiuto, anche se il timore per le prossime azioni di Dooku non era sparito.
Leila era in infermeria, un medico le stava fasciando la ferita al braccio.
Quando entrò Obi-Wan nella stanza, il medico aveva finito con le medicazioni, e uscì. Il Maestro Jedi la guardava con occhi dolci, anche se in fondo era molto preoccupato.
Non aveva capito il suo strano comportamento nell' arena, e non capiva perché adesso lei evitava di guardarlo negli occhi, abbassando lo sguardo.
LEILA: ... è solo un graffio, non guardarmi come se stessi per morire!!
OBI-WAN: scusa ... è solo che ... mi piacerebbe sapere che ti era preso a Geonosis
LEILA: Niente ...
OBI-WAN: Niente??!! Stavi per...
LEILA: Se non ti dispiace sono molto stanca.
Uscì dall' infermeria, lasciando il Jedi senza la possibilità di continuare. Era un atteggiamento che lo infastidiva molto, ma non aveva il coraggio di seguirla e chiedere spiegazioni, aveva paura di scoprire la verità. Fuori dall' infermeria, Obi-Wan incontrò Anakin. Il ragazzo era stato assegnato come guardia del corpo della senatrice, ma il suo Maestro non era tanto contento che il consiglio dei Jedi avesse approvato questa decisione. E poi, ultimamente Anakin si comportava in modo strano, oltre a stare sempre con Padme, evitava di parlare con Obi-Wan, e spesso rimaneva in lunghi silenzi che facevano preoccupare il Maestro Jedi. Inoltre, si allenava poco, ma nonostante questo, era diventato molto abile con la spada.

La notte dopo la battaglia di Geonosis, Leila non riuscì a prendere sonno, continuava a pensare alle parole di Dooku, e a quello che sarebbe successo se Yoda e i cloni non fossero intervenuti. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per salvare il suo Ben, ed era proprio questo a spaventarla. Si voltò dall' altro lato del letto, e senza accorgersene, una lacrima le bagnò il viso. Soffriva terribilmente a stare accanto a Obi-Wan senza potergli dire cosa provava, che in questi 10 anni, aveva provato a dimenticarlo, a non pensare a lui ogni momento, ma senza riuscirci. Dopo tanto tempo, finalmente si erano rincontrati, ma le cose non erano cambiate, lui era un Maestro Jedi, aveva delle regole da rispettare, e di sicuro non le avrebbe infrante.
Si alzò dal letto, e si diresse verso il giardino del palazzo di cristallo. Era notte fonda, ma le luci della città di Coruscant illuminavano quel cielo stellato. Seduta accanto ad un albero con il naso all' insù, fissava l' universo, la sua memoria tornò a quando era piccola, al suo pianeta, coperto dalla sabbia, e rifugio di trafficanti, cacciatori taglie, gente poco raccomandabile. L' aveva sempre odiato, anche se non vi aveva vissuto molto, ma ne sentiva la mancanza.

A passare la notte insonne, fu anche Obi-Wan, si rigirava a destra e sinistra nel letto, perseguitato dagli incubi.
Vedeva Leila unirsi al Conte Dooku per salvargli la vita ... una scena terribile. Si svegliò in preda al panico, e non riuscì più a prendere sonno, avrebbe preferito morire, invece di vedere Leila dalla parte del lato oscuro. Si affacciò alla finestra della sua stanza, osservando il cielo in silenzio, la sua mente vagava, ma aveva solo brutti pensieri. Chiuse gli occhi, e con l' aiuto della forza cacciò quelle brutte sensazioni.

La mattina dopo, Obi-Wan era al tempio dei Jedi, non era riuscito a trovare il suo irrequieto Padawan, ed era li da solo. Il Maestro Yoda gli disse che la senatrice ora poteva tornare al suo pianeta, e Anakin avrebbe dovuto scortarla di nuovo, mentre lui, con gli altri Jedi, doveva restare nella capitale, si temeva un attacco da parte dei dissidenti.
YODA: La tua missione questa è.
Salutò i Maestri Jedi, e andò a cercare Anakin. Si diresse verso gli alloggi di Padme, probabilmente li lo avrebbe trovato. La porta della stanza dove alloggiava la senatrice era semiaperta, Obi-Wan non si sarebbe mai permesso di spiare, ma quando stette per bussare, vide Anakin. il suo sollievo per averlo trovato, fu subito sostituito da un' immenso stupore ... Anakin stava baciando Padme. Il Jedi rimase immobile, incredulo, aveva capito che c' era qualcosa di strano nel ragazzo, ma non avrebbe mai pensato ad una cosa simile. Si tirò in dietro, furioso, voleva entrare nella stanza, ma preferì aspettare che il ragazzo fosse uscito per avere spiegazioni.
Dopo qualche minuto, Anakin uscì dalla stanza di Padme, fece alcuni passi, e si trovò di fronte il suo Maestro, con uno sguardo strano lo stava fissando.
OBI-WAN: Non credi di passare troppo tempo con la senatrice?!
ANAKIN: Il consiglio mi ha ordinato di proteggerla, e io ...
OBI-WAN: Il consiglio ti ha anche ordinato di baciarla??!!
A quelle parole Anakin raggelò, cercò di sviare l' argomento, ma Obi-Wan gli disse di averli visti.
OBI-WAN: Getterai al vento la tua vita per lei?!
ANAKIN: Lei ora è la mia vita...
OBI-WAN: Ti rendi conto che verrai cacciato dall' ordine dei Jedi??!! E' questo che vuoi?
ANAKIN: Certo che no, ma non rinuncerò alla donna che amo ... vivrei di ricordi ... e rimpianti
OBI-WAN: ...
ANAKIN: Ho sempre sognato diventare un grande Cavaliere Jedi, ma non rinuncerò a Padme ... io l' amo ... io morirei per lei...
Anakin proseguì lungo il corridoio, lasciando il povero Obi-Wan frastornato e confuso. Era arrabbiato per via del fatto che Anakin aveva trasgredito le regole dei Jedi, e per le parole che gli aveva appena detto ... "morirei per lei"...

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Capitolo 4
*** REGOLE INFRANTE ***


Al palazzo di cristallo, in una grande stanza vuota, Leila comunicava la sua decisione di lasciare Coruscant.
YODA: E così partire tu vuoi
LEILA: Si maestro, non credo di poter esservi più di aiuto
Yoda rimase in silenzio, fissava la ragazza mentre passeggiava avanti e dietro per la stanza.
YODA: Grande è la forza in te, un buon Jedi tu potresti diventare
LEILA: Ti ringrazio per la tua fiducia Maestro Yoda, ma credo che sia meglio per me partire
YODA: Se la tu decisione questa è ...
LEILA: Grazie maestro
Di sicuro Yoda aveva capito le vere ragioni che costringevano Leila a partire, percepiva il suo stato d' animo, il suo dolore, ma non poteva aiutarla, e la lasciò fare.
Non era stata una decisione facile, ma non c' era altra soluzione, non ci sarebbe stato futuro per un Maestro Jedi e una cacciatrice di taglie. Molte cose erano cambiate ormai, Obi-Wan era diventato un grande Maestro Jedi, aveva fatto un giuramento al suo ordine, e di sicuro aveva rinunciato ai suoi sentimenti per lei. Doveva andarsene, lontano, il più possibile. Con questi pensieri in testa, si affrettò verso la sua stanza, prima sarebbe partita, prima avrebbe dimenticato tutto quello che era accaduto.
Mentre preparava le sue cose, Leila aveva la mente occupata da mille pensieri. Di certo non avrebbe voluto andarsene, non voleva lasciarlo di nuovo, ma non aveva motivi per restare, anche se con tutto il cuore sperava che il suo Ben glie ne avesse dato uno.

Si cambiò, e indossò la sua solita uniforme nera, molto simile a quella dei Jedi. Passando davanti a uno specchio della stanza, rimase a guardarsi un' attimo. Sarebbe potuta restare a Coruscant, completare l' addestramento e diventare un Jedi, come aveva sempre sognato, ma sentiva una strana sensazione, come un presentimento, doveva lasciare la capitale. Fece un bel respiro, si convinse che la sua decisione di partire era giusta, e prese a fare le valige. Dopo qualche attimo, bussò alla porta qualcuno.
LEILA: Ben ... cioè, Maestro Obi-Wan che succede?
OBI-WAN: Posso entrare?
LEILA: Veramente io ... si certo.
OBI-WAN: ... è successa una cosa gravissima, Anakin ... ma che succede?
Il Jedi si guardò in torno, e vedendo le valige rimase sorpreso, era già agitato per la storia di Anakin e della senatrice, e adesso non capiva il comportamento di Leila. OBI-WAN: Perché prepari le tue cose?!
LEILA: ehm ... io non ho più niente da fare qui, ... me ne torno a casa ... a Tatooine.
OBI-WAN: ... non capisco, io credevo che saresti rimasta, magari avresti potuto completare l' addestramento e saresti diventata un Jedi
LEILA: Io non posso diventare un Jedi ... credo che avrei qualche problema a rispettare le vostre regole
Leila pronunciò quelle ultime parole con un pò di dispiacere, ma con tono duro e deciso. Evitò lo sguardo di Obi-Wan e gli passò oltre.
Il Jedi si sentì strano, confuso, era stato così contento di rivedere Leila, ma adesso lei voleva andarsene, e l' avrebbe lasciato solo, di nuovo. La ragazza aveva ripreso a fare le valige, ma Obi-Wan la prese per un braccio, e la costrinse a voltarsi.
OBI-WAN: Non voglio che mi abbandoni di nuovo, non te ne andare
LEILA: ...
OBI-WAN: Ho sempre sognato che saresti tornata, e che saremo rimasti insieme
LEILA: ... non posso, io ... non posso
OBI-WAN: Gli incubi mi perseguitano ... da quel giorno io ...
Obi-Wan la fissò per un attimo, mentre le stringeva il braccio. Non voleva lasciarla andare, non di nuovo, improvvisamente si sentì invaso da una strana sensazione, era così vicino a Leila che non poteva smettere di fissarla, poi però distolse lo sguardo, e le lasciò il braccio.
OBI-WAN: Scusa ... se hai deciso di partire, di sicuro avrai le tue ragioni.
Detto questo, il Jedi uscì senza aggiungere altro, lasciando Leila stravolta. Si appoggiò a una parete della stanza, e si lasciò scivolare sul pavimento con le mani sul viso. In quell' attimo che lui le era così vicino, si era sentita al settimo cielo, avrebbe voluto abbracciarlo, baciarlo, almeno una volta, ma non ne aveva avuto il coraggio. Quali sarebbero state le conseguenze, come avrebbe reagito...

Obi-Wan se ne era andato quasi di corsa dalla stanza di Leila, era sorpreso e preoccupato per quello che gli stava succedendo. Aveva una gran voglia di baciarla e tenerla stretta fra le sue braccia, al pensiero di saperla lontana da lui si sentiva male. Era come se all' improvviso, il suo cuore aveva ripreso a battere, quei sentimenti che credeva di aver sepolto, con uno sguardo erano tornati. Si sentiva soffocare, gli mancava il respiro, voleva tornare da lei, confessare i suoi sentimenti, dirgli che in questi 10 anni non l' aveva mai dimenticata, non aveva mai smesso di pensare a lei ... ma no, non avrebbe potuto, le sue regole non glie lo permettevano, era un Maestro Jedi, e ai Jedi non è permesso innamorarsi. Fece un gran sospiro, e si diresse verso la sua stanza. Pensava a quello che era successo con Anakin, a come si era comportato nella stanza di Leila, come si era sentito a starle vicino, così vicino da sentire il suo respiro. Avvolto da questi pensieri, decise invece di fare una passeggiata nel grande giardino del palazzo. Non poteva credere a quello che gli stava capitando, dopo tutti questi anni, era ancora innamorato di lei. Quegli occhi così dolci e spaventati aveva risvegliato nel Jedi un sentimento proibito. Ancora più confuso, Obi-Wan continuava a camminare tra gli alberi senza meta, non si accorse nemmeno che aveva cominciato a piovere. Cercava di concentrarsi, di liberare la sua mente, ma non riusciva a non pensare a lei, al suo viso.

Leila era rimasta a terra nella sua stanza, gli occhi gonfi di lacrime, ora più che mai era convinta di aver preso la decisione giusta, restare sarebbe stato un errore, ma sapeva anche che avrebbe sofferto terribilmente, come in quei lunghi 10 anni passati nell' oscurità. Chiuse gli occhi un istante, prese tutto il coraggio che aveva, e si alzò. Prese le sue poche cose, e si avviò verso l' uscita. Preparò lo speeder per il viaggio, poi andò al palazzo dei Jedi per salutare i Maestri, anche se aveva paura di incontrare Obi-Wan, non era stato facile lasciarlo andar via dalla sua stanza, ma ancora più difficile sarebbe stato dirgli addio.

Per fortuna il Jedi non c' era, la ragazza si sentì quasi sollevata, non vedeva l' ora di andarsene, e dimenticare tutto il più velocemente possibile. Attraversò il corridoio che portava all' uscita del palazzo di cristallo in tutta fretta, ma non poté resistere ad affacciarsi da una finestra, e ammirare per l' ultima volta la città di Coruscant. Anche avvolta dalle nuvole e dal temporale, restava uno spettacolo meraviglioso. Sul suo pianeta non avrebbe trovato niente di simile, e un velo di tristezza scese sul suo viso. Abbassò lo sguardo, stava quasi per allontanarsi dalla vetrata, quando vide qualcuno in giardino che passeggiava sotto la pioggia. Era Obi-Wan.
Restò a fissarlo di nascosto, mentre sentiva arrivare di nuovo le lacrime, distolse lo sguardo e andò dritta verso il suo speeder. Arrivata a pochi passi, però, si fermò, come se qualcosa gli impediva di salire, decise di ascoltare il suo cuore, e corse verso il giardino.
OBI-WAN: Leila?! Obi-Wan rimase sorpreso di vederla ancora li, ma lo fu ancora di più quando la ragazza senza dire una parola gli corse in contro e lo abbracciò. Il Jedi rimase immobile, da quando era tornata non aveva fatto altro che evitarlo, era sempre scontrosa con lui, invece adesso lo teneva stretto a se senza dire una parola. In quel momento, neanche Obi-Wan sapeva che dire, poté solo ricambiare l' abbraccio di Leila, stringendola ancora più forte.
LEILA: ... non voglio andarmene ... non voglio lasciarti ancora...
Leila non fece in tempo a finire la frase, che Obi-Wan le prese il viso tra le mani e la baciò. Fu un bacio dolcissimo, rapiti da quell' istante, nessuno dei due sembrava accorgersi della pioggia che continuava a scendere a dirotto.
In camera di Obi-Wan, i due si asciugarono, e si cambiarono i vestiti zuppi. Nessuno aveva osato dire una parola, evitavano perfino di guardarsi negli occhi.
Entrambi erano confusi, disorientati, felici per quel bacio, tristi per quello che sarebbe successo poi. Leila non sapeva più se partire era davvero la cosa giusta, Obi-Wan aveva trasgredito le regole del suo ordine, non capiva se sentirsi in colpa per quel gesto che gli aveva fatto provare delle emozioni così forti.
Poi il Jedi si avvicinò a Leila, che era accanto alla porta, era il momento di andarsene, il momento dell' addio. La ragazza alzò lo sguardo che si intrecciò con quello di Obi-Wan, il silenzio continuò ad essere padrone di quel momento. Fu un' attimo intenso, come se il tempo si fosse fermato in quell' istante. Obi-Wan seguì il suo istinto, e la baciò di nuovo. Leila non avrebbe voluto, tutto si stava complicando, ma come poteva resistergli?! Stretti l' uno all' altra, si lasciarono trasportare dalla passione del loro amore tenuto nascosto troppo all' ungo, senza pensare al domani, e alle conseguenze che il loro gesto avrebbe avuto. Passarono tutta la notte insieme, dopo aver fatto l' amore, si addormentarono l' uno stretto nell' abbraccio dell' altro, mentre fuori il temporale continuava ad abbattersi su Coruscant.

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Capitolo 5
*** PER SEMPRE.. ***


La luce del sole, dopo la lunga notte tormentata dal temporale, illuminava la stanza di Obi-Wan, ancora addormentato nel suo letto. Quando riaprì gli occhi, si guardò in torno, come spaesato. Leila non era accanto a lui, e i i suoi vestiti erano spariti. Si alzò dal letto come se si fosse svegliato da un incubo, controllò la stanza, poi si rivestì in fretta e uscì. Lei se ne era andata, nella notte, durante il temporale, ma il Jedi era deciso a seguirla, e a riportarla con se.
Era confuso, aveva trasgredito le regole del suo ordine, ma aveva passato la notte più bella di tutta la sua vita, e non voleva rinunciare ad essere felice, per la prima volta.
Mentre Obi-Wan andava verso il suo speeder però, fu fermato da Anakin.
ANAKIN: Maestro?! Dove stai andando?! Il consiglio dei Jedi ci ha convocati
OBI-WAN: Al momento sono impegnato!
Anakin rimase stupito da quella risposta, il suo Maestro che trascurava gli ordini del consiglio ... di sicuro era successo qualcosa di grave, ma adesso le sue preoccupazioni erano altre. Continuò a seguire Obi-Wan che non aveva intenzione di fermarsi.
ANAKIN: Secondo alcune voci, sembra che il Conte Dooku e i dissidenti si nascondano sul pianeta Takaide, e che stiano progettando un' arma terribile...
A quelle parole però, Obi-Wan si fermò, pensò al suo comportamento, a quello che stava accadendo, e si rese conto che non poteva lasciare la capitale, e disubbidire all' ordine dei Jedi. Riflette un attimo, poi si scusò con Anakin, e insieme si recarono al consiglio.
Durante la riunione però, Obi-Wan non smetteva di pensare a lei, perché se ne era andata in quel modo, e che sarebbe successo se invece fosse rimasta ... pensò a lungo su questo, "e se davvero fosse rimasta?!" alla fine si convinse che era stato meglio così per entrambi, che le cose dovevano andare in quel modo, e cercò di concentrarsi sulla nuova missione.

Ormai lontana da Coruscant, Leila volava verso il suo pianeta. Il suo sguardo era serio e duro, ma dentro di se, soffriva terribilmente. Aveva commesso un grave errore a non andarsene subito, adesso sentiva la mancanza di Obi-Wan più che mai. Sapere dov' era, e che anche lui provava qualcosa per lei, non avevano reso il viaggio facile.
Ripensava a quella notte, era stata così contenta di averlo tra le sue braccia, ma si sentiva in colpa, a causa sua, lui aveva disubbidito alle regole dei Jedi, e poi se n' era andata come una ladra nella notte, durante il temporale, senza neanche una spiegazione ... ma in fondo, cosa c' era da spigare?! Risvegliarsi accanto a lui, era stato bellissimo, come in una favola, si era fermata a fissarlo mentre dormiva, ascoltava il suo respiro, poi, un ultimo bacio prima di lasciarlo, per sempre. Sentì le lacrime arrivare, e sta volta, non riuscì a trattenersi.
Per fortuna arrivò al suo pianeta. Quando scese dalla sua navicelle, avvertì una strana sensazione ... Si avvicinò alla città, ma stranamente non c' era nessuno, un silenzio inquietante, il vuoto più assoluto. Leila si guardò in torno, bussò a qualche porta, ma nessuno le rispose, continuò a camminare, chiedendosi che cosa fosse successo. Non trovando anima viva, prese la navicella, e fece il giro del pianeta. Poco lontano, c' erano delle montagne, si fermò li vicino, e quella strana sensazione di prima, le fece capire che qualcosa di brutto stava succedendo. Si fece coraggio, e seguendo una stradina seminascosta dalla sabbia, entrò nella montagna, copertura perfetta di un hangar.
A Coruscant, intanto, i Jedi si preparavano per una missione di controllo su Takaide, dove secondo voci, si nascondeva Dooku e i dissidenti. Yoda si era mostrato molto preoccupato durante la riunione, avvertiva qualcosa di molto strano e pericoloso, il lato oscuro stava diventando molto potente.

Arrivati su quel pianeta però, Mace Windou e tutti gli altri rimasero molto sorpresi, infatti non trovarono nessun indizio che facesse pensare che i dissidenti si trovavano da quelle parti. I Jedi perlustrarono l' intera zona, ma sembrava tutto tranquillo, anche la popolazione confermò che da quelle parti non c' era niente di strano. Obi-Wan era ancora in giro a fare domande, quando d' un tratto si fermò, avvertì una strana sensazione, subito i suoi pensieri volarono verso Leila, avvertiva la sua paura, forse si trovava in difficoltà e aveva bisogno d' aiuto. Con la trasmittente dello star fighter contattò il Maestro Yoda.
YODA: Il lato oscuro potente è, le nostri menti confonde ...
OBI-WAN: Maestro Yoda, io...
YODA: Preoccupato per lei sei... La sua paura anche io avverto ... a controllare tu andrai.
Obi-Wan avvertì Windou del suo colloquio con Yoda, sarebbe partito immediatamente per il pianeta di Leila, e se avesse avuto problemi, doveva contattare gli altri, che rimasero a Takaide in attesa di altre istruzioni.
Il Maestro Yoda rimase nella sua stanza a riflettere, sentiva che qualcosa di terribile stava per accadere, e decise di recarsi anche lui dagli altri Jedi.

Mentre lo star fighter si avvicinava al pianeta di Leila, Obi-Wan era molto preoccupato, sentiva aumentare la paura della ragazza, ogni istante. Sceso su quella terra, un brivido lo attraversò, come un fulmine, doveva trovarla, e in fretta. Anche lui si accorse che le case erano disabitate, e riprese lo star fighter per controllare il resto del pianeta. Arrivato alle montagne, il Jedi vide lo speeder di Leila. Lasciò il suo star fighter li accanto, e seguì una stradina che lo portò all' interno della roccia, dove si nascondeva un enorme hangar. Iniziò a girare per le stanze di quel posto, all' interno di una, c' era un' enorme fabbrica dove alcuni dissidenti stavano costruendo una terribile arma da battaglia. Alcuni droidi, si accorsero della sua presenza, e Obi-Wan fu costretto a scappare. Dopo una lunga corsa per quell' enorme hangar, si trovò in una stanza buia e vuota. Ora sentiva che Leila era vicina, e la sua paura era sempre più forte. Fece appena in tempo a mandare un breve messaggio a Mace Windou, che subito dopo, si trovò alle spalle Dooku.
WINDOU: Obi-Wan ha trovato dove si nascondono i dissidenti, dobbiamo correre in suo aiuto.
YODA: Di questo sicuro ero ... in fretta dobbiamo raggiungerlo.
Detto questo, tutti i Jedi salirono sui loro star fighter per raggiungere Obi-Wan, e sconfiggere una volta per tutte i dissidenti e il lato oscuro.
Nel frattempo, in quell' hangar nascosto dalle rocce, Dooku si mostrò ad Obi-Wan, ma non era solo, accanto a lui, Leila era legata e tenuta in ostaggio. Era ferita e i suoi vestiti ridotti a degli stracci. Il Jedi si sentì morire a vederla in quello stato. I due si guardarono per un' istante, poi Dooku spezzò quel silenzio con la sua voce.
DOOKU: Pensa cosa direbbe Yoda se sapesse che il suo allievo prediletto ha trasgredito le regole del suo ordine ... ora capisci perché a un Jedi è proibito innamorarsi?! Ma oramai non ha più importanza ... non riuscirai a salvarla ... neanche tu ti salverai.
Il Jedi non aprì bocca, prese la sua spada laser, in segno di sfida. Dooku non aspettava altro, anche lui prese la sua spada, e lasciando Leila in un angolo, prese a duellare con Obi-Wan. Il confronto fu terribile, e tutto accadeva sotto gli occhi di Leila, che non poteva muoversi. Vedeva il suo Jedi lottare per salvarla, mentre lei era in potente. Obi-Wan non se la cavava male, ma Dooku, usando il lato oscuro della forza era sempre in vantaggio. Il suono delle spade laser rimbombava nella stanza, illuminata dal bagliore di quelle armi così potenti. Ad un tratto, Obi-Wan venne sorpreso da Dooku, che lo ferì facendolo cadere a terra. La sua spada laser venne allontanata dal conte, che con un ghigno sul volto, si avvicinava al Jedi per finirlo.

Vedendo quello scena, Leila, chiuse gli occhi, e usando tutta la forza che aveva, riuscì a liberarsi dalle catene che le impedivano di muoversi. Si precipitò a raccogliere la spada laser di Obi-Wan, e fermò Dooku appena in tempo.
DOOKU: Sai che non puoi battermi
LEILA: Lo vedremo!
La ragazza attaccò il suo avversario, certo, la sua tecnica Jedi non era completa, ma cercava di tenergli testa mentre Obi-Wan si stava rialzando. La lotta fra i due era impari, e Dooku riuscì a colpire la ragazza, poi la scaraventò lontano con semplice gesto.
OBI-WAN: Noooooooo!
Il Jedi corse dalla ragazza che era rimasta a terra, la prese tra le braccia, e le accarezzò il viso, mentre una lacrima scese sulla sua guancia. Il Conte Dooku stava per andarsene, quando arrivò il Maestro Yoda.
YODA: Potente sei diventato, il lato oscuro percepisco in te...
DOOKU: Sono diventato potente, si, più di te
A quel punto, Dooku cercò di colpire Yoda usando la forza, ma il vecchio Maestro Jedi, non si fece trovare in preparato, dopo di che, i due presero ad affrontarsi con le spade laser. Durante il duello di Yoda e Dooku, Leila era ancora a terra tra le braccia di Obi-Wan che la teneva stretta, e continuava ad accarezzarla. La ragazza aprì gli occhi a fatica, respira affannosamente.
LEILA: ...mi dispiace...
OBI-WAN: schhhh
Il Jedi le chiuse la bocca con un bacio, non sapeva che dire, non sapeva che fare, la ragazza era gravemente ferita, e perdeva molto sangue, fissava i suoi occhi azzurri mentre la stringeva sempre più forte.
OBI-WAN: ... non te ne andare ... resta con me ...
LEILA: ... ti amo ...
La ragazza sfiorò il viso del Jedi con una mano, accennò un sorriso, poi i suo occhi lentamente si chiusero ... per sempre .... Obi-Wan rimase immobile a fissare l suo viso, con gli occhi sbarrati e pieni di lacrime. Non riusciva ad accettare la realtà, perché l' unica donna che amava fosse morta. La strinse a se per l' ultima volta, mentre si sentiva mancare il respiro. Dentro di se, sentiva un' immenso dolore, un vuoto incolmabile, come se una parte di lui se ne fosse andata con quelle ultime parole ... ti amo ...
In cuor suo, sapeva che non l' avrebbe mai dimenticata, sapeva che l' avrebbe amata per sempre...

FINE

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