* Un amore proibito *

di Petit Usagi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un amore senza futuro? ***
Capitolo 2: *** 2. Tempo di cambiamenti! ***
Capitolo 3: *** 3. Confusione... ***
Capitolo 4: *** 4. Scappare e approdare nel pianeta dei sogni ***
Capitolo 5: *** 5. Una dolce...scoperta! ***
Capitolo 6: *** 6. Il lato oscuro della luna! ***
Capitolo 7: *** 7. Il principe Diamond ***
Capitolo 8: *** 8. Cosa vuole davvero... Diamond? ***
Capitolo 9: *** 9.Finalmente Amore... ***
Capitolo 10: *** 10. Ancora amore... forse! ***



Capitolo 1
*** Un amore senza futuro? ***


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Quante notti era rimasta a guardare le stelle, sognando il volto del suo innamorato. Ma il loro era un amore tormentato perché lei, la principessa Serenity, era destinata al principe della terra, Endymion. Avrebbe mai potuto vivere il suo amore col principe Diamond? Sarebbe riuscita a cambiare il suo destino? Poteva solo vivere dei fugaci momenti che viveva con lui, di nascosto, protetta da Sailor Venus, che era a conoscenza dei loro sentimenti. Lui, il principe della Luna Nera… bello, affascinante, intelligente e così perdutamente innamorato di lei. Perché le loro famiglie dovevano essere in lotta tra loro? Perché?
 
Quel giorno, il palazzo era quasi completamente vuoto. Solo pochi domestici erano rimasti per poter essere d’aiuto alla giovane principessa Serenity. La regina Selene, sua madre, era scesa sulla Terra per organizzare il suo matrimonio col principe Endymion.
Non mancava molto alle nozze; solo un mese li separava dall’essere marito e moglie. Ma anche re e regina del pianeta azzurro.
La giovane principessa non voleva lasciare Silver Millenium; amava la Luna, le sue guardiane, la vita felice che trascorreva a palazzo circondata da tutte le persone e le cose a lei care. E poi, c’era qualcosa che la legava alla Luna… o meglio, qualcuno.
Nel lato oscuro della Luna, dove i raggi del sole non portavano la luce, c’era un altro regno: Black Kingdom. Un regno governato dalla famiglia della Luna Nera.
Non erano tanto diversi da loro, anzi, l’unica differenza che esisteva era quella piccola falce a mezzaluna nera e rovesciata che avevano sulla fronte. Serenity infatti, sulla fronte, aveva una mezzaluna gialla; una luna che sembrava sorridere.
Più volte, da piccola, aveva chiesto a sua madre come mai i due regni non vivevano in pace tra loro, ma ella era sempre stata abbastanza elusiva. La verità la scoprì molto tempo dopo direttamente dalla bocca del principe Diamond.
Aveva salutato sua madre ormai da qualche ora e non c’era rischio che tornasse a palazzo; con lei erano andate Sailor Mercury, Sailor Mars e Sailor Jupiter. Sailor Venus era rimasta a palazzo con lei su sua espressa richiesta. In fondo, lei sapeva del suo amore per Diamond e l’avrebbe aiutata ad incontrarlo senza far destare sospetti ai domestici.
Si era preparata di tutto punto col vestito più bello che aveva: un vestito di lino bianco finemente lavorato, leggero e molto trasparente sulle gambe; stretto a livello del seno, lasciava le spalle completamente scoperte. Aveva pettinato i lunghissimi capelli argentei e li aveva acconciati con due odango da cui ricadevano due morbide e lunghissime ciocche. Un fiore lilla era stato adagiato su uno dei due odango. Uno sguardo veloce allo specchio e si precipitò da Venus.
“Principessa, manca ancora un po’ all’arrivo di Diamond! Aspetto il momento migliore per uscire da palazzo senza dare troppo nell’occhio!” e la guardò sorridendole dolcemente.
“Lo so, lo so… ma, non vedo l’ora di vederlo, poter stare con lui… e…”
“E…?!”
“Niente, niente!”
Venus scoppiò a ridere; sapeva che la giovane principessa ardeva dal desiderio di poter stare sola con l’amato e si era offerta lei di andare a recuperarlo in un posto conosciuto solo a loro e scortarlo fino a palazzo.
“Ora vado principessa, tra poco sarò di ritorno col suo amato!” e le fece l’occhiolino. 
Serenity tornò così nella sua stanza perché era lì che si sarebbe incontrata con Diamond. Si sedette sul letto e poggiò le mani giunte sulle gambe; sperava che i minuti sarebbero passati velocemente perché fremeva dalla voglia di poter abbracciare il suo principe. Aveva deciso che quello sarebbe stata, per loro, una giornata speciale, dedicata al loro giovane amore.
Forse quella sarebbe stata una delle ultime occasioni per poter stare insieme e voleva che il tempo che rimaneva loro fosse rimasto per loro un ricordo indimenticabile. 
Restare chiusa in una stanza con un ragazzo, non era certo consigliabile per una principessa come lei, per di più visto che era anche ormai promessa sposa di un principe lontano. Ma tutto questo non le importava, non più… non dopo che aveva visto il suo amore ostacolato, destinato a una prematura fine.
E mentre pensava al suo amato, si lasciò cullare tra le braccia di Morfeo sperando che a risvegliarla sarebbe stato il bacio di Diamond.
 
Scortato da Venus, il giovane, entrò nel palazzo; la guerriera lo accompagnò fino alla porta della stanza privata di Serenity. Si congedò e si allontanò.
Diamond allungò la mano verso la maniglia dorata della grande porta in legno bianco. La strinse forte, ma esitò un attimo prima di aprire. Finalmente, tempo pochi secondi, il volto luminoso della sua Serenity, avrebbe portata gioia nel suo cuore; gli sarebbe saltata al collo e l’avrebbe baciato dolcemente. Sorrise…
Spinse leggermente e una luce intensa filtrò attraverso la porta. La aprì completamente, ma con suo immenso stupore, non ci furono grida di giubilo ne dolci baci. Rimase per un attimo perplesso e si guardò intorno. La stanza pareva vuota.
Quando i suoi occhi arrivarono al grande letto a baldacchino, notò un corpo dormiente disteso sulle soffici coperte di seta rosa.
Era la sua amata Serenity, persa in chissà quali sogni.
Si avvicinò lentamente, passo dopo passo, senza fare rumore; non voleva svegliarla, voleva vederla dormire con quell’aria dolce e beata. Arrivato vicino al letto, piano, si sedette accanto a lei; si sdraiò, piegò il gomito e sostenne la testa con il palmo della mano aperta. La guardò intensamente, come se volesse imprimere per sempre nella sua mente quell’immagine, quel volto beato.
Era così bella la sua Serenity! La pelle color porcellana, perfetta, le ciglia folte e lunghe, morbide, la bocca rosa, umida e turgida. I lunghi capelli della frangia, le incorniciavano il viso.
Una dea… era una dea, quella era l’unica spiegazione che riusciva a darsi.
Non poteva trattenersi dal poggiare le sue labbra su quelle rosa ed invitanti della giovane. Un dolce e leggero bacio, a fior di labbra.
Un bacio casto, ma ricambiato, perché proprio in quel momento, gli occhi dell’amata si aprirono e si persero nei suoi. Serenity alzò un braccio e porto la sua mano sulla guancia di Diamond. La accarezzò dolcemente. Nei suoi occhi era evidente la felicità di avere di fronte la persona amata.
Serenity pensò a quanto fosse bello; pantaloni bianchi, giacca bianca con stemmi blu sul davanti. Il mantello che era solito portare, questa volta non c’era. Passò le dita tra i suoi capelli argentei e leggeri come fili di seta. I suoi occhi azzurro ghiaccio erano così penetranti…
Quegli orecchini con un pendente di cristallo nero che appartenevano ai membri della famiglia reale della Luna Nera…
Due esseri stupendi, belli come degli dei… che si amavano…
“Serenity, finalmente possiamo stare insieme…”
“Ho aspettato con ansia il tuo arrivo! Non vedevo l’ora di poter stare tra le tue braccia!” e gli cinse il collo in un abbraccio colmo d’amore.
“Allora, amore mio, come desideri trascorrere questa giornata? Spero non la passeremo rinchiusi qui dentro… sai che potrei non trattenermi…” e si mise a ridere. Serenity gli diede un colpetto sulla spalla “Smettila!” e si mise anche lei a ridere.
“Comunque… perché no, non ci sarebbe nulla di male!”
“Allora, potrei lasciarmi guidare dagli istinti che susciti in me…”
“E sentiamo… cosa scuscito in te… Diamond?”
“Sicura di volerlo sapere?”
Esitò un attimo “…certo!”
“Voglio toccare i tuoi morbidi capelli…” e prese tra le mani una ciocca di capelli che iniziò a far girare tra le dita.
“Tutto qui?” disse delusa la ragazza.
“No… vorrei anche poter accarezzare la tua pelle…” e col dorso della mano percorse tutto il braccio si Serenity che ebbe un brivido lungo la schiena. Era paralizzata e non sapeva se chiedere ancora a Diamond cosa volesse fare.
“Poi, vorrei poter baciare le tue dolcissime labbra…”
Le si avvicinò e le diede un bacio. La giovane rimase immobile, con gli occhi chiusi e le labbra semidischiuse.
Diamond, con un dito le fece un buffetto sulla punta del naso “Sei proprio una principessa birichina e maliziosa…” e sorrise “allora questo gioco ti piace…”.
Serenity aprì gli occhi “Uffa…” e fece un broncio che era impossibile da guardare, incrociò le braccia e sbuffò.
Il giovane principe non potè fare a meno di ridere; poi la guardò e si fece serio in viso. In una frazione di secondo le passò un braccio dietro la schiena e l’attirò a se baciandola appassionatemente. Serenity non ebbe possibilità di trattenerlo.
Disteso sul letto, l’amata sopra di lui, i lunghi capelli di lei, nascosero quel bacio…
La spogliò dolcemente e i loro corpi si fusero in uno solo…i loro capelli argentei era una nuvola intorno a loro. Gli occhi azzurri si perdevano gli uni negli altri. Sapevano che quello era proibito per due come loro… cui non era nemmeno permesso di amarsi, ma quel momento, era speciale e lo volevano vivere senza pensare al loro futuro.
 
 
 
 
** E se la storia fosse andata così, cosa sarebbe successo? Vi intriga questo primo capitolo? a voi dirmi se continuare questa storia ;) **

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Capitolo 2
*** 2. Tempo di cambiamenti! ***


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Ribelle, passionale e a volte capricciosa. Era così Serenity realmente. Ma non  agli occhi del suo popolo e di sua madre alla quale si presentava seria, giudiziosa e un’impeccabile principessa futura erede al trono del regno di Silver Millenium.
Era davvero difficile per lei scindere queste due personalità; tutti si aspettavano molto da lei in quanto futura regina. Nessuno però pensava a cosa davvero lei desiderasse nel profondo del cuore.
Sua madre, da quando era nata, non aveva fatto altro che insegnarle come padroneggiare il Silver Moon Crystal, come mantenere la pace nella galassia e come adempiere al compito che la Dea Madre Selene aveva voluto per lei. E non era possibile andare contro a questo destino.
I giorni passavano sempre uguali per lei, tra lezioni impartite da Sailor Mercury, lezioni impartite da sua madre, lezioni impartite da una maestra di galateo, lezioni impartite... lezioni, lezioni, lezioni…
Mai un momento da dedicare a se stessa e a quello che le piaceva.
Era una ragazza curiosa lei… desiderosa di conoscere tutto quello che la vita poteva offrirle; curiosa di poter visitare i pianeti d’origine delle Hinner Senshi, di poter vedere com’era fatta la Terra… di vedere cosa c’era nel lato oscuro della Luna.
“Quel luogo è proibito figlia mia. Non ci devi mai andare, per nessun motivo. Nemmeno se fossi io a chiederti di recarti là!”
“Perché madre? Cosa c’è in quel luogo?”
“Niente!! Discorso chiuso. Non ci devi andare e basta!”
Sua madre era stata categorica a riguardo, e per molto tempo, Serenity dimenticò quel luogo sconosciuto e privo d’interesse. All’apparenza.
 
Quella mattina, la regina Selene aveva fatto convocare sua figlia nel suo studio. Doveva riferirle una questione molto importante, qualcosa che avrebbe cambiato ben presto il futuro della giovane principessa.
Serenity, appena sveglia, era solita passeggiare nel bellissimo parco reale; le piaceva poter sentire l’aria fresca che trasportava il leggero e dolce profumo delle rose appena sbocciate. Ne era pieno l’intero giardino e i roseti in fiore erano uno spettacolo per gli occhi.
Colse una bellissima rosa rossa, dai petali morbidi e vellutati. Ne inspirò il profumo e si fermò a pensare se anche sulla Terra, quei meravigliosi fiori, avessero lo stesso profumo. Sapeva bene che se sulla Luna c’erano piante, fiori, animale ed era possibile la vita, era merito del Silver Moon Crystal e sapeva anche che un giorno, mantenere vivo tutto quello che vedeva, sarebbe stato compito suo.
Non aveva molta voglia di raggiungere sua madre; sicuramente, pensava, l’aveva fatta chiamare per impartirle una qualche altra astrusa lezione e si chiedeva cos’altro mai ancora dovesse imparare.
Esitò ancora nel parco, passeggiando tranquillamente per le piccole stradine di ghiaia bianca che si snodavano qua e là. Voleva raggiungere il Mare Serenitatis, ma quello avrebbe voluto dire fare tardi all’appuntamento con sua madre… e sapeva fin troppo bene che la conseguenza sarebbe stata una bella ramanzina.
Un accenno di broncio le si dipinse sul viso. Ma era pur sempre un’educata principessa, come dicevano tutti a corte, per cui… prese la via per il palazzo. Chissà cosa voleva dirle sua madre?
 
La regina Selene, chiusa nel suo studio attendeva l’arrivo di sua figlia. Quello che doveva dirle non era certo adatto per una ragazzina di soli quattordici anni; meritava di vivere ancora qualche anno con la sua innocenza, priva di problemi, libera di vivere senza il peso del governo di un regno con tutte le conseguenze del caso. Ma c’erano responsabilità cui non si poteva prescindere e la salvezza del regno della Luna dipendeva ormai da… Serenity.
Un tocco leggero alla porta distolse la regina dai suoi pensieri “Entra pure!”
“Madre, mi avete fatta chiamare?”
“Certo  figlia mia… accomodati pure”
La giovane andò a sedersi sul bianco divano di fronte alla scrivania della madre. La vide seria e la cosa iniziò a preoccuparla. Non aveva mai visto sua madre con quell’aria così preoccupata. Ci fu un minuto di silenzio prima che Selene iniziasse a parlare. Le parole giuste sono sempre le più difficili da pronunziare e talvolta si fermano in gola.
Decise di prendere il discorso alla larga. Arrivare subito al dunque avrebbe spaventata Serenity. In fondo era ancora una bambina…
“Piccola mia, ormai è da molto tempo che segui tutte le lezioni utili per diventare una perfetta regina…”
“Si madre, e ti assicuro che non mi pesa!” anche se dentro di se, penso a che rottura erano per lei tutte quelle ore perse sui libri.
“Sei una brava ragazza. Non avrei potuto desiderare una figlia migliore di te…”e le sorrise dolcemente “…credo che sia il momento di sospende tutte quelle noiose lezioni. Credo che possa bastare così… il resto lo imparerai con l’esperienza!”
Serenity spalancò gli occhi. Non poteva credere alle sue orecchie! Sua madre l’aveva chiamata per dirle questo? Non poteva desiderare notizia migliore… pensò di essersi preoccupata per nulla.
“Madre, forse non è il caso… ci sono delle cose che vorrei approfondire…” cercò di nascondere così la gioia per la liberazione dal peso degli studi e mostrarsi comunque diligente.
“Non fingere piccola mia, so che erano studi noioso. Adesso sono finiti… meriti di essere più libera. Sei cresciuta, sei una bellissima e bravissima principessa. Come ti ho detto, la vera lezione inizia con l’esperienza… e avrai modo e tempo per farla!”
Serenity non ci poteva credere; rimase attonita. Poi, con un filo di voce “Grazie…”
Era però venuto il momento di annunciare alla giovane il vero motivo per cui era stata chiamata. Ora che il clima era più disteso, poteva darla quella notizia che gravava sul suo cuore di madre.
Avrebbe voluto rimandare quel momento ancora di qualche anno, ma ormai… le decisioni erano state prese. Non poteva andare contro gli accordi fatte con gli altri dignitari della Terra. Era necessario qualcosa che suggellasse l’unione tra la Terra e la Luna. Era necessario quel sacrificio.
Serenity si alzò in piedi e andò verso la finestra; si perse a guardare quel bellissimo e luminoso pianeta blu.
“Ti piace quel pianeta vero? Ti soffermi spesso ad ammirarlo…”
“Certo. E’ così bello e luminoso!!”
“E’ il Golden Crystal a mantenerlo così!Anche se è un cristallo meno potente del nostro!”
“Chissà com’è fatta da vicino la Terra…”
“Non ti facevo così curiosa piccola mia”
“Oh mamma, vorrei poter vedere i mari, le foreste, gli animali che vivono lì. Sarebbe magnifico!Ma so bene che rimarrà sempre e solo un sogno!”
“Non è detto…!”
Serenity si voltò verso sua madre con uno sguardo confuso.
“Presto andrai sulla Terra!” e le sorrise dolcemente.
La giovane fece i salti di gioia. Finalmente poteva andare a vedere quello che fino a quel momento aveva solo potuto immaginare. Corse verso sua madre e l’abbracciò “Grazie, grazie, grazie… sapevo che dopo tutto lo studio che ho fatto mi meritavo un regalo!”
Quelle parole colpirono al cuore Selene. Si sentì triste e si pentì di aver preso quella decisione senza chiedere il permesso a sua figlia, perché quello che le faceva non era un dono quello che le faceva… era una punizione. Che sarebbe durata per sempre. 
Come poteva dirglielo? Come poteva dopo aver visto quegli occhi così felici?
Le mise le mani sulle spalle a la scostò un poco da sé. Prese coraggio, si fece serie “…sono contenta che tutto questo ti piaccia! Avrai molto tempo per scoprire la Terra!”
“Sì mamma!?E quanto ci potrò restare!?”
“Per sempre. Sposerai Endymion!”











Finisce così questo primo vero capitolo. Sperò che la storia sia intrigante ^^ fatemi sapere se vi piace e se volete, insieme a me, vedere dove ci porterà questa storia…

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NOTA: il primo capitolo trattava una storia d’amore già iniziata. Però… non siete curiosi di sapere com’è nato l’amore tra i due? E com’è  questo Endymion, promesso sposo di Serenity che lei assolutamente non vuole sposare? Vediamo dove ci condurrà la storia. Chissà se Serenity sposerà comunque Endymion e no. Se diventerà regina o sceglierà un’altra strada. E se Diamond diventerà re insieme a lei… portando la luce anche nel lato oscuro della Luna…
Una storia tutta in divenire, un viaggio che inizia adesso… vi va di farlo insieme?

 

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Capitolo 3
*** 3. Confusione... ***


Image and video hosting by TinyPic Le mise le mani sulle spalle a la scostò un poco da sé. Prese coraggio, si fece seria “…sono contenta che tutto questo ti piaccia! Avrai molto tempo per scoprire la Terra!”
“Sì mamma!?E quanto ci potrò restare!?”
“Per sempre. Sposerai Endymion!”
 
Il sangue sembrò defluire dalla testa ai suoi piedi in un sol colpo; la stanza intorno a lei iniziò a girare. Matrimonio! La sua giovane mente non si era mai avventurata in una simile probabilità. Non aveva mai nemmeno lontanamente pensato a sposarsi… non aveva mai pensato al suo futuro. Aveva solo 14 anni e sperava che sarebbe passato ancora qualche anni spensierato prima di dover pensare alle responsabilità.
“Serenity…”
Il suono della voce di sua madre giunse alle sue orecchie come un eco. Stordita dalla notizia, non riuscì a proferire parola. In fondo, non sapeva nemmeno cosa rispondere.
“Serenity, ti prego, dimmi qualcosa!” disse la regina scuotendo leggermente la figlia prendendola per le spalle. La giovane scrollò la testa destandosi dal suo apparente torpore, rapita dal pensiero che forse tutto per lei stava per cambiare radicalmente.
“Mamma… ma io, sono ancora piccola. Non voglio sposarmi. Non ora…!”
Selene si allontanò dalla figlia e andò a sedersi sul grande divano; restò per qualche secondo in completo silenzio. Lasciò cadere il viso tra le mani che lo ricoprirono nascondendolo con le lunghe e sottili dita. Serenity la guardava attonita; non capiva come mai la decisione e la sicurezza di pochi minuti prima, pareva essere ora disperazione. Come mai sua madre si stava comportando in quel modo?
“Madre… se ho detto qualcosa di sbagliato i-io… ti chiedo perdono…!”
La regina continuò a rimanere in silenzio preoccupando ancor di più la figlia. In fondo, come poteva dire alla ragazza che proprio lei aveva deciso quel matrimonio? Come poteva trovare la parole per dire a Serenity che c’erano interessi ben più grandi di lei alla quale non poteva sottrarsi? Avrebbe imparato col tempo ad amare o almeno a voler bene al suo futuro marito. Era una principessa giudiziosa e intelligente; se le avrebbe spiegato tutto, era sicura che avrebbe capito.
“Vedi figlia mia, devi sapere che da qualche tempo i rapporti tra la Terra e la Luna si sono incrinati. Il seme del malumore ha messo radici nel cuore di alcuni terrestri che facendo leva sul re, vorrebbero muovere guerra al nostro amato regno per assoggettarlo al loro dominio”
Serenity ascoltava buona la madre stupita da quelle parole che, difficili, avrebbe preferito non aver mai ascoltato. Selene, proseguì il racconto, sperando che la figlia comprendesse quanto stava accadendo “Il primo ministro della Terra, mio buon amico, mi ha avvisato poco tempo fa di questo pericolo. Ha suggerito un matrimonio tra i primogeniti dei due regni per evitare lo scoppio di una guerra… almeno per qualche tempo!”
Silenzio.
Madre e figlia si guardarono negli occhi rimanendo mute l’una di fronte all’altra. Serenity era sempre stata una bambina giudiziosa, ma qualcosa dentro di lei stava cambiando. Non voleva più cedere alle decisioni altrui ne voleva che gli fosse imposto chi amare.
Dall’altra parte, una madre, credeva che gli interessi di stato fossero così importanti da poter trascurare quel piccolo dettaglio chiamato felicità… lei che, al contrario, aveva liberamente deciso chi amare.
“Madre, io non posso accettare tutto questo!Sono nata sulla Luna, questo è il mio posto. Un giorno incarnerò lo spirito della Grande Dea… userò il Silver Moon Crystal per proteggere la galassia. Questo è il mio futuro!”
“Serenity… ascolta…”
“No… se devo rinunciare all’amore non lo farò per un matrimonio combinato, ma per proteggere l’universo e i suoi abitanti. Come hai fatto tu!”
“Io…” Selene non aveva parole per rispondere a quell’affermazione così decisa. Era vero, non poteva controbattere nulla. Il suo era stato un matrimonio felice, per scelta; aveva incontrato il suo amato sul suo pianeta natio prima di giungere sulla Luna. Si erano amati e insieme avevano dato alla luce una bellissima creatura. Poi a causa di una guerra era dovuta scappare col suo seguito e ricreare tutto dal nulla su quello che un tempo era un pianeta deserto; aveva perso l’amore per una battaglia, ma non la speranza e la nuova convinzione di voler proteggere l’universo per non dover far più conoscere a nessuno i dolori della guerra.
“Ti prego m-mamma… ci dovrà pur essere un altro modo!”
 
Mamma
 
Da quanto tempo le sue orecchie non udivano quella dolce parola. Abituata a mantenere sempre quel certo distacco come si conviene in una famiglia reale si era ormai abituata a sentirsi chiamare Sua Altezza o Madre.
Mamma… quella parola le straziò il cuore perché rendeva ancora più difficile tener fede alla decisione che ormai aveva preso. Per una madre era difficile separarsi dalla propria amata figlia e lasciarla partire per un paese lontano. Affidarla a mani straniere non era certo una cosa che la rendeva felice… ma se fosse scoppiata una guerra non se lo sarebbe mai perdonata perché non ci sarebbe stata in gioco solo la vita di sua figlia, ma anche quella di tutti gli abitanti del regno.
“Serenity, tu non sei una ragazza qualsiasi. Sei una principessa e hai delle responsabilità nei confronti dei tuoi sudditi. Se questo matrimonio servirà a placare gli animi e scongiurare una guerra… si farà. E non si discute!” furono parole dure che lasciarono la giovane sconvolta.
Sapeva di non essere una ragazza come le altre, ma poteva avere un minimo di libertà? Almeno per innamorarsi… voleva essere lei a scegliere!
“No! Non voglio! Non mi sposerò mai con qualcuno che conosco. Non perché me lo dice il popolo, ne un ministro e neppure tu! Questo matrimonio non ci sarà!”
“Serenity, ti prego, cerca di ragionare. Sei sempre stata una ragazzina giudiziosa…”
“Lo sono stata forse… questo lo credevi tu… ora basta! Sceglierò io ciò che è bene per me!”
Uscì dalla stanza sbattendo la grande porta bianca lasciando sua madre attonita e senza possibilità di replica.
A stento cercò di trattenere le lacrime che sgorgarono dagli occhi come fiumi in piena. Era riuscita a non far vedere a sua figlia che anche lei, nel suo cuore, soffriva per quella difficile scelta. Se si fosse dimostrata debole davanti a Serenity, sarebbe stata la fine.
 
“Perché? Perché?! Non voglio sposarmi con uno sconosciuto. Se devo vedere la Terra, voglio farlo da persona libera! Non pagherò io questo prezzo!” e così dicendo si getto sul letto in lacrime. Anche lei, come sua mamma, soffriva, ma nessuna delle due pensava fosse necessario mostrare all’altra la propria debolezza.
Lasciò uscire tutte le lacrime che poteva versare per rabbia… per tristezza… per disperazione. Rabbia per non poter essere libera di amare, tristezza per l’infausto futuro, disperazione per non riuscire a trovare una soluzione a tutto quello.
Non riusciva a credere che sua madre aveva combinato per lei il suo matrimonio; pensava che essersi mostrata sempre buona, giudiziosa, gentile potesse essere servito per ingraziarsela. Invece aveva finito per fare la figura della sottomossa, a cui qualsiasi cosa sarebbe andata bene. Lei che era completamente diversa dalla maschera che ogni giorno indossava con gli abitanti del regno, con le Senshi e con sua madre.
Dentro di lei bruciava un fuoco che ora più che mai non voleva spegnersi, ma si animava della rabbia che cresceva.
Si sedette a gambe incrociate sul letto ripensando alle parole della regina; iniziò a riflettere. Le aveva annunciato il matrimonio, i motivi… ma non quando si sarebbe tenuto. Forse c’era ancora del tempo per sistemare tutto. O forse no? In fondo era solo una ragazzina contro un mondo di adulti… cosa sperava di fare?
Si morse nervosamente l’unghia del pollice e volse lo sguardo verso la finestra. La Terra. Era lì che la guardava beffarda; fino a qualche ora prima era il suo sogno. Ora era un incubo che gravava sul suo petto.
Si alzò dal letto e si avvicinò alla finestra. Guardò verso il confine, dritto davanti a lei. Una folgorazione.
 
Solo un pensiero si faceva largo nella sua mente.
Chiaro e deciso.
Doveva scappare. Sì, ma dove?










NOTA - E rieccomi con un nuovo capitolo! Un capitolo, per così dire, di transizione. Finalmente Serenity scopre chi dovrà sposare e i motivi di quella scelta. Si è sempre mostrata a sua madre come una ragazza buona, diligente e giudiziosa, ma in realtà lei è diversa. E ne abbiamo avuto solo un piccolo assaggio. Ha preso una decisione... scappare!Ma dove?? E cosa comporterà tutto questo? ♥●•٠·˙
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Capitolo 4
*** 4. Scappare e approdare nel pianeta dei sogni ***


Image and video hosting by TinyPic Scappare. Andare via, lontano da palazzo. Lasciare tutto alle spalle e andare via. Via. Lontano. Scappare da sua madre che la voleva sposa di un uomo che non conosce e che oltretutto non la amava. Via dalle sue guardiane con cui non poteva certo confidarsi.
Scappare.
Ovunque andava bene, purchè fosse lontano da palazzo.
 
Serenity riuscì a sgattaiolare silenziosamente fuori dal palazzo reale. Era riuscita a non farsi notare dalle guardie che sorvegliavano costantemente il grande portone d’ingresso; si trovava lì, sola, nel giardino reale.
Si fermò ad osservare quel bellissimo e luminoso pianeta blu. Come poteva il principe di un pianeta così bello, scegliere di sposare una giovane che non conosceva? E come poteva il re pensare che il matrimonio tra due sconosciuti potesse spergiurare un guerra?
Se forse avesse conosciuto quel giovane, magari chissà, avrebbe anche potuto pensare di amarlo. Ma non doveva lasciarsi prendere dai dubbi. Doveva dimostrare a sua madre che non era una bambina e tantomeno una ragazza docile e sottomessa.
Sarebbe andata via. Sì. Anche se tutto ciò avrebbe messo in gravi difficoltà la regina.
Non aveva paura; il Cristallo d’Argento l’avrebbe protetta e l’avrebbe condotta ovunque lei avesse voluto. Già. Ma lei, dove voleva andare?
Le sarebbe piaciuto tantissimo poter visitare il suo pianeta natio, ma era ormai andato distrutto molto prima della sua nascita. La stuzzicava anche l’idea di poter visitare i pianeti d’origine delle sue guardiane, coi loro bellissimi palazzi reali. In fondo, anche loro, sul loro pianeta natio erano delle principesse!
Ma se si fosse recata lì, l’avrebbero sicuramente trovata in poco tempo. Dove andare allora? Nell’ultimo posto dove avrebbero pensate che sarebbe andata. La Terra.
Già, perché  dopo il suo rifiuto, chi mai avrebbe pensato che si sarebbe recata su quel pianeta?
 
“Ti prego, Cristallo d’Argento, conducimi sana e salva su quel bellissimo pianeta azzurro. Vorrei poter vedere coi miei occhi com’è fatto e capire se potrei amare lui anche senza amare il suo principe!”
 
Sentì sulla sua pelle una leggera brezza, tiepida, come quella che ogni mattina entra dalla finestra della sua stanza facendo danzare le tende al ritmo di una melodia silenziosa. Quella brezza che poi risale sul letto e si stende come un manto su lei accarezzandole delicatamente la pelle.
Qualcosa di caldo le accarezzava il viso. Non aveva mai sentito quel dolce tepore.
Qualcosa di morbido sotto di lei le faceva da giaciglio. Qualcosa di umido. Come se si stesse risvegliando da un lungo sonno, aprì debolmente gli occhi e una luce accecante si fece spazio tra le sue folte ciglia.
Porto una mano davanti al viso per proteggersi e cercò di guardarsi intorno. Non era nel suo letto, ne tantomeno nella sua stanza.
Non era più sulla luna; il Cristallo d’Argento aveva esaudito la sua preghiera. Era giunta sulla Terra.
Il teletrasporto doveva averla fatta svenire; non era abituata a quel tipo di viaggio ed era anche la prima volta che usava il cristallo per spostarsi.
Non era mai andata lontana da palazzo. E quel primo viaggio l’aveva un po’ stordita. Si alzò lentamente da terra e iniziò a guardarsi intorno; era tutto così diverso da com’era sul suo pianeta. Ovunque c’era vita e colore; il sole era alto nel cielo azzurro ed emanava calore. Lo sentiva pizzicare sulla pelle ed era una sensazione piacevole. Il cielo era azzurro come il Mare Serenitatis e strani animali alati volavano liberi cantando dolci melodie.
Era un posto magnifico!
Tutto intorno a lei era vita. Gioia. Il suo sogno era diventato realtà; sarebbe voluta rimanere in quel posto per sempre… se solo avesse potuto viverci libera. Ma non era così. Ormai doveva rassegnarsi.
Abbassò lo sguardo a terra, triste. Avrebbe voluto apprezzare le bellezze di quel pianeta senza dover pensare che quella sarebbe potuta divenire la sua gabbia dorata. Non voleva diventare prigioniera di nessuno.
Strinse energicamente le mani a pugno, braccia tese lungo i fianchi; avrebbe cambiato il suo destino, ne era certa.
Con quella decisione in cuore, decise di esplorare il mondo intorno a lei; prese un sentiero che portava nel fitto del bosco, attratta da una luce che arrivava debolmente tra i tronchi degli alberi.
Un passo dopo l’altro, piano, si fece strada tra piccoli arbusti che crescevano lungo il percorso, all’ombra delle ampie chiome degli alberi che lasciavano intravedere solo qualche spicchio di cielo azzurro.
Continuò il suo cammino mentre all’orizzonte la luce diventava sempre più fievole; all’improvviso, di fronte a lei si aprì un enorme spiazzo verde smeraldo. Al centro, un luccichio di mille pagliuzze dorate illuminarono i suoi occhi che, riflettendoli, parevano invasi da una miriadi di stelle.
Era un lago cristallino, di acqua purissima e trasparente. Le sue gambe iniziarono a muoversi indipendentemente dalla sua volontà e la portarono fino alla riva. Vi immerse una mano e il fresco e piacevole tocco dell’acqua  sulla pelle le fece venire dei brividi lungo la schiena; lasciò danzare la mano nell’acqua muovendola lentamente avanti e indietro… il tempo sembrava essersi fermato.
“Questo pianeta è favoloso. Il cielo azzurro che si specchia in queste acque cristalline… il sole che ti solletica la pelle… il vento che ti accarezza… Sulla luna l’aria che permette la vita e quel vento leggero sono solo il prodotto del Cristallo. Ci da il necessario per sopravvivere. Qui invece tutto è… vita!”
Non sapeva dove guardare poiché ogni cosa intorno a lei stuzzicava la sua curiosità. Sarebbe voluta approdare prima in quei luoghi per poterli vedere con gioia e in piena libertà, mentre ora tutto quello che la circondava le provocava dolore perchè sapeva che se sarebbe stata sulla Terra come moglie del principe Endymion quella sarebbe stata una prigione.
Cercò di allontanare quel pensiero dalla mente e inizio a cogliere qualche piccolo fiore che cresceva delicato qua e là in quell’immenso prato. Ne fece una piccola coroncina che si poggiò sul capo.
All’improvviso qualcosa catturò la sua attenzione.
Il rumore di zoccoli di cavallo la fecero girare di soprassalto; voci di uomini che parevano scambiarsi tra loro battute volgari.
Una mano calda afferrò il suo polso con forza“Vieni con me! Meglio che non ti trovino qui!”
 
-Una visione bellissima. Forse è la signora del lago, una ninfa. Capelli argentei come i raggi della luna, lunghissimi raccolti in due codini… la pelle di porcellana. La veste candida e leggermente trasparente lasciava intravedere le gentili forme di un corpo che stava ancora sbocciando. Non riesco a staccare gli occhi da lei!!Il mio corpo è attraversato da brividi. E come se una forza mi attraesse  verso di lei e sulla quale non ho alcun potere. Non so chi sia, ma so che deve essere mia. Sento il rumore di cavalli al galoppo. Devo assolutamente nasconderla, portarla via… non devono vederla. Occhi volgari di uomini senza pudore non possono appoggiarsi su una simile creatura-

 
 
 

NOTA -  Alla fine Serenity decide di scendere sulla Terra. Nel pianeta che potrebbe diventare per lei una gabbia dorata. E’ affascinata dalla natura. Tutto per lei è nuovo. Arrivano degli umani, forse soldati, a cavallo. Non ha il tempo di pensare quando una mano afferra il suo polso e la trascina via. Chi sarà questo ragazzo? Avrà buone intenzione o no? Vorrà approfittarsi di lei? Sono aperte le scommesse… voi chi credete che sia?♥●•٠·˙
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Capitolo 5
*** 5. Una dolce...scoperta! ***


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Qualcosa afferrò il suo polso. Qualcosa di caldo lo cinse con forza facendo poi sollevare il suo corpo da terra e muoversi verso una direzione sconosciuta. Una voce disse “Vieni con me! Meglio che non ti trovino qui!”, ma ella non fece in tempo a capire cosa stava succedendo.
Correva dietro questa figura nel fitto del bosco; riusciva a intravedere solo la sagoma illuminata a sprazzi dalla poca luce che filtra qua e là tra le fronde degli alberi. L’unica cosa che riusciva a vedere con chiarezza era quella candida mano che avvolgeva il suo polso. Sembrava la mano di un uomo, ma era quasi sicuramente di un giovane. Era perfetta, liscia, senza segni; la mano di un nobile probabilmente vista la mancanza dei segni che era abituata a vedere sulle mani della sua dama di compagnia, della cuoca di corte e dei giardinieri. Una mano che non aveva conosciuto il duro lavoro e che non aveva nemmeno conosciuto la battaglia.

Ma a chi poteva appartenere quella mano? E perché quella figura la stava trascinando via?
 
Si fermarono poco distanti dal laghetto, tanto che poteva ancora intravedere in lontananza il luccichio delle sue chiarissime acque cristalline, ma dove il bosco era diventato un po’ più fitto di alberi e cespugli; certamente un luogo ideale per nascondersi. L’aria era carica di umidità e la penombra lasciava intravedere a malapena i dettagli delle figure intorno a lei… erba rada a terra, cespugli di rovi e tronchi di alberi ricoperti di muschio. Tutte cose nuove per Serenity. Cose di cui aveva solo sentito parlare dai nobili della Terra con cui talvolta colloquiava alle feste a palazzo.
Si guardava intorno meravigliata e nonostante quello che si presentasse davanti ai suoi occhi non fosse proprio una vera bellezza, per lei era tutto spettacolare. Anche se c’era ombra, i suoi occhi curiosi erano in grado di scorgere il minimo dettaglio, cose a cui un occhio abituato soprassiede. Vedeva i singoli fili d’erba del muschio, le gocce di rugiada intrappolate tra un filo e l’altro che luccicavano come piccoli diamanti. Vedeva le venature sulla corteccia degli alberi e cercava di immaginare come sarebbe stata al tatto. Riusciva a vedere ogni singolo sassolino a terra, anche il più piccolo e nascosto. Più che un lugubre bosco a lei parere un luogo incantato, di quelli in cui vivono le fate di cui aveva sentito parlare nei libri che aveva scoperto nello studio di sua madre.
Era così presa ad ispezionare con lo sguardo quello che la circondava, che si dimenticò completamente della persona che l’aveva trascinata in quel luogo.
 
“Se fossi rimasta lì, ti avrebbero sicuramente fatto del male!” una volte dolce e vellutata di un giovane uomo spezzò il silenzio. Un po’ titubante Serenity rispose a quell’affermazione “Perché? Cosa mai avrebbero potuto farmi?”
“Ma come? Erano dei soldati della guardia reale… uomini bruti, rozzi… che incontrano una ragazza così bella, tutta sola… cosa credi che ti avrebbero potuto fare?”
Serenity guardava quel volto con aria stupita, coi suoi grandi occhi color del cielo. Il volto della persona davanti a lei fece un debole sorriso di rassegnazione; era troppo giovane e innocente per pensare alla malizia dell’uomo!
“Lasciamo perdere…”
“Erano guardie del re? Il re che persona è? Tu lo conosci?”
“Hei, calma! Quante domande!”
“Scusa…”
La figura diede le spalle alla giovane. Fece un passo in avanti, ed emise un leggero sospiro. “Il re… beh, non saprei bene dire che genere di persona sia. Alcuni dicono sia un uomo di gran cuore, qualcun altro crede sia solo un avaro e un soldato dedito alla guerra. Io credo sia una persona come tutte che subisce il fascino del potere e talvolta si lasci condizionare da questo. Ma, se mi è permesso… come mai tutto questo interesse?”
La fanciulla, mani strette l’una nell’altra e testa china, non sapeva cosa rispondere; non conosceva l’identità della persona che aveva di fronte, ma qualcosa dentro di lei le suggeriva che poteva fidarsi.
Decise però di non rivelare nulla e cercò di rispondere alla domanda senza destare sospetti.
“Sono giunta da poco in questo regno ed ero curiosa di sapere qualcosa su colui che vi governa!”
La figura di fronte a lei si gira, avanza di qualche passo e in raggio di luce che penetrava tra i rami degli alberi illumina il suo viso. Serenity rimase folgorata dalla visione che le apparve come un sogno: occhi grandi color blu, ciglia fitte che brillavano di riflessi argentei, una bocca rosa dalla labbra sottili e un piglio sensuale, pelle di porcellana, i tratti perfetti. Una lunga frangia copriva la fronte accarezzando le lunghe ciglia e dividendosi un poco a metà volto. Capelli lunghi, lisci, raggiungevano per poco le spalle. Argentei… come i suoi… capelli colore della luna. Quella più luminosa, quella piena.
“Allora dimmi, bella fanciulla, da dove arrivi?”
“Io… io arrivo… da un paese lontano…” difficile parlare di fronte a una simile visione. Era come se qualcosa l’avesse colpita in pieno petto; una freccia scagliata all’improvviso l’aveva colpita direttamente al cuore. Una sensazione mai provata prima.
Quel giorno dei sui 14 anni, scoprì l’amore.
 
Parlarono. Parlarono tanto. Senza pensare al tempo che passava.
Non importava loro se ancora non conoscevano i loro rispettivi nomi; le parole iniziarono, così, ad uscire una dopo l’altra senza bisogno di tante spiegazioni. Come se dovessero raccontarsi tutta la loro vita fino a quel momento. Era come se si conoscessero da sempre e non avevano timore di aprirsi l’uno all’altra.
Serenity non capiva cosa stava succedendo. Paralava con quel ragazzo con totale naturalezza; chiedeva della Terra, senza far capire che per lei tutto era nuovo. Chiedeva di quel regno, di come vivesse lì la gente.
Cercava di capire se il matrimonio col principe della Terra, deciso da sua madre per lei, potesse aver un qualche risvolto positivo. Quel pianeta le piaceva tantissimo; ne aveva visto solo un millesimo, certo, ma iniziava a credere che tutto potesse essere un angolo di paradiso come quel luogo. Salirono su una collina; intorno non vi erano alberi e girando su se stessa poteva vedere tutta la valle.
In lontananza, un castello. Alte torri dai tetti di un rosso acceso; le mura bianche, con piccole finestrelle qua e là. Sventolavano anche delle bandiere, ma da quella distanza era impossibile vedere cosa vi fosse impresso sopra.
“Quello è il castello del re?”
“Si!”
“Dev’essere un posto bellissimo!”
“Dipende dai punti di vista!”
Serenity guardò il ragazzo accanto a lei con aria interrogativa. Non aveva capito il senso di quella risposta, ma lui non la stava guardando. Aveva lo sguardo rivolto di fronte a se.
 
La giovane si sedette sull’erba e sistemò la veste.  Anche il ragazzo si sedette accanto a lei; era stata una giornata ricca di emozioni per lei e voleva fermarsi un attimo per riflettere.
La Terra era un pianeta meraviglioso. Valeva sacrificare la propria libertà, sposandosi, pur di vivere in quel luogo per sempre? Era giusto sposare qualcuno che non si amava e non si conosceva, solo per un’alleanza tra due regni?
Troppe domande per una ragazza così giovane.
-Se il principe della Terra fosse questo ragazzo, forse, potrei anche sposarmi. In fondo, non è male-
Questo pensiero le balenò all’improvviso nella mente. In fondo era bello, regale e anche le sue vesti lasciavano intendere fosse di famiglia ricca. Niente lasciava pensare che fosse una persona qualunque.
Si accorse però che non era difficile scoprire chi fosse. Sarebbe solo bastato chiedere chi fosse!
“Oggi ho passato dei momenti bellissimi grazie a te…”
“Ne sono lieto”
“Mi hai fatto vedere cose meravigliose. Ma in tutto questo, ancora non ti ho rivelato il mio nome… Io, mi chiamo Serenity!”
“Che nome melodioso… mi ricorda quello di una dea…!”
La ragazza divenne paonazza in viso; nessuno, tantomeno un giovane uomo, le aveva rivolto un simile complimento.
“Ti ringrazio… il tuo nome, invece, qual è?”
“…Diamond!”

˙·٠•●♥  Si, proprio così, il ragazzo misterioso è Diamond. Ha mostrato alla dolce Serenity il regno della Terra. Ha visto poco la fanciulla, ma si è innamorata delle bellezze del pianeta. La bellezza del ragazzo l'ha profondamente colpita... forse se n'è innamorata. E' presto per dirlo... lei non ne è consapevole. Quello che non è chiearo però... è cosa vuole Diamond. L'ha salvata da un possibile pericolo, ma ora? Serenity tornerà sulla Luna? Diamond la lascerà andare? E intanto sulla Luna si sono accorti della su assenza?? Lo sapremo presto...♥●•٠·˙
Seguitemi su  Serenitatis _efp_ (dedicata alle mie storie e dove chi non è iscritto ad EFP può darmi il suo parere sui capitoli) o su  Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄ƷEtErNaL sAiLoR mOoN Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄Ʒ(dedicata a Sailor Moon e al suo mondo)

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Capitolo 6
*** 6. Il lato oscuro della luna! ***


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“Mi hai fatto vedere cose meravigliose. Ma in tutto questo, ancora non ti ho rivelato il mio nome… Io, mi chiamo Serenity!”
“Che nome melodioso… Serenity… mi ricorda quello di una dea…!”
La ragazza divenne paonazza in viso; nessuno, tantomeno un giovane uomo, le aveva rivolto un simile complimento.
“Ti ringrazio… il tuo nome, invece, qual è?”
“…Diamond!”
 
Ora sapeva che nome aveva l’amore… Diamond.
Era rimasta qualche istante immobile a guardare quel bellissimo essere di fronte a lei. Aveva il nome della pietra più preziosa, il diamante. E come quella pietra, lui era perfetto. I lunghi capelli argentei erano mossi da un’aria leggera; più lo guardava e più le pareva che gli occhi penetranti di lui volessero assorbirla al loro interno… rapirla. E si sarebbe lasciata volentieri rapire da quel ragazzo.
Una folata di vento scompigliò i capelli del ragazzo e una mezzaluna nera, rivolta verso il basso, fece capolino sulla sua fronte. Non ci aveva fatto caso fino a quel momento perché celata da una lunga frangia… e forse anche perché era intenta a vedere altro.
Si chiese anche come mai il ragazzo non le avesse chiesto nulla sulla sua di mezzaluna, che invece era gialla e rivolta verso l’alto.
Istintivamente si toccò la voglia che aveva sulla fronte rivolgendo gli occhi verso l’alto col timore che poteva essere sparita. Notò, riportando gli occhi davanti a se, che il ragazzo la stava guardando con aria dubbiosa. Non sapeva se era il caso di porgli quella domanda per paura di una reazione negativa del ragazzo. Eppure era così curiosa… in fondo, quella falce di luna li accomunava.
“C’è forse qualcosa che non va… Serenity?”
Pronunciò nuovamente il suo nome e il cuore della ragazza ebbe un sussulto. Per la seconda volta, quella voce, pronunciò il suo nome e mai come in quel momento desiderò che Diamond non smettesse mai di sussurrarglielo!
“Si è fatto tardi, forse è ora che tu torni dalla tua famiglia. Saranno in pensiero per te”
Serenity accennò un broncio e Diamond, fece una risatina divertito “Cos’è? Non dirmi che sei scappata da casa?!”
La ragazza sbuffò. In fondo era vero… ma non voleva fare la figura della bambina che era scappata di casa, non con lui. Doveva inventarsi una scusa velocemente.
“No, non sono scappata da casa!E’ solo che…”
“E’ solo che tu sei una ragazza, che magari ha voluto farsi un giro tutta sola in un bosco, che poi incontra un ragazzo, fa un giretto tutta sola con lui in posti sconosciuti… ma ovviamente non è scappata di casa” e ride.
Serenity sbuffa ancora “Non è vero!!Non sono scappata di casa e non ho fatto niente di quello che hai detto. O meglio… si… sono stata in giro con un ragazzo che non conosco… però…”
“Però non hai fatto nulla di male e questo ragazzo ti ha salvata da uomini bruti”
“E ti ringrazio…”
“Ma immagino tu non sappia dove passare la notte. Non voglio sapere cosa ti abbia spinta a venire qui, ma se hai bisogno di aiuto…”
Serenity si sorprese di come il destino avesse messo sul suo cammino una persona come Diamond; avevano passato insieme solo poche ore e tutto era successo per caso. Eppure era come se ormai lo conoscesse da sempre. Le piaceva molto, sentiva che era una persona di cui potersi fidare. Anche se era altero, un po’ ombroso, sapeva che dietro quella scorzasi nascondeva una persona gentile e premurosa. Lo capiva dalle intenzioni celate dietro parole scherzose che il ragazzo le aveva detto.
“Vieni con me, ti porterò in un posto dove sarai al sicuro, poi… sarai libera di continuare il tuo cammino… quando ti sarai riposata e la tua mente sarà in grado di decidere con più serenità…”
 
Camminarono per qualche minuto all’interno del bosco arrivando ad una piccola radura. Si avvicinarono ad una strana lastra di pietra sferica che ricopriva il manto erboso per almeno 5 o 6 passi di diametro. Era una pietra molto scura, quasi nera come l’ematite; vi erano incisi strani e antichi simboli, forse qualche formula magica. Quelle incisioni parevano essere colorate d’argento. Per un attimo le parve che quella lastra somigliasse in tutto e per tutto a quella che anticamente usava la dea Selene come passaggio magico per giungere dal palazzo sulla Luna sino alla terra, ma quella lastra era però di marmo bianco e le incisioni erano d’oro. Lo ricordava bene perché sua madre glielo aveva mostrato su un libro… quel passaggio, dopo la morte della Dea era stato distrutto per mano degli uomini e quello sulla luna era in un ala segreta del palazzo cui Serenity non aveva accesso.
Penso che forse si stava solo confondendo. Probabilmente quella lastra non aveva niente a che fare col passaggio magico per la Luna. E poi… come poteva Diamond…
“Serenity, non avere paura, vieni con me…” e si posizionò al centro del cerchio nero; allungò un braccio verso la fanciulla e accennò un sorriso “…non avere paura, fidati!”
Qualcosa dentro la ragazza la spingeva verso di lui. Non aveva per nulla paura e voleva dare fiducia a quel ragazzo. Allungo la mano e la poggiò su quella di Diamond; il ragazzo la trasse a se e Serenity, inciampando, finì tra le sue braccia. La sua guancia toccò il petto del ragazzo e un brivido corse lungo la sua schiena. Il braccio di Diamond cinse la vita della fanciulla che non ebbe il coraggio di alzare lo sguardo sapendo che ormai il suo viso era paonazzo.
“Tieniti a me…”
Serenity, con un coraggio che non pensò mai di avere, abbracciò il giovane.
“…ti porto sulla Luna!”
Serenity spalancò gli occhi stupita. E lo stupore lasciò subito spazio allo shock. Sulla Luna?
Ma non fece a tempo a staccare il viso dal petto di Diamond che una luce argentata li avvolse. I loro corpi iniziarono a sparire frantumandosi in mille pagliuzze luminose che risalivano come una scia verso il cielo.
 
Sulla Luna? Com’è possibile? Tutta questa fatica per scappare e ora torno a casa! Come può Diamond salire sulla Luna? E’ permesso solo a noi della famiglia reale, ai nobili della terra… e agli dei! E poi, se ci penso, non l’ho mai visto a palazzo, ne in tutta Silver Millenium. Forse è un emissario di mia madre mandato per recuperarmi. Eppure, quella falce nera sulla fronte…
Ora basta, devo scoprire la verità. E poi, scappare… non voglio ritornare da mia madre!
 
Serenity si sentì sciolta dall’abbraccio di Diamond e prendendo coscienza di sé, iniziò a guardarsi intorno. Pensava di essere tornata nel suo palazzo, ma forse si sbagliava. L’atmosfera intorno a lei era cupa, e non c’era la luce che rischiarava il palazzo come al solito. La stanza aveva delle pareti che parevano essere di cristallo, ma non di un cristallo trasparente e luminoso, ma scuro, che non rifletteva la luce. Si strinse tra le braccia sentendo improvvisamente freddo.
Era come se tutto fosse buio, spento… quasi fosse notte. Ma era molto strano, di solito sul lato della luna in cui aveva  vissuto, c’era sempre la luce.
Vide che Diamond stava uscendo dalla stanza e si affrettò a seguirlo.
Il corridoio era buio, illuminato solo da fiaccole appese alle pareti; mano a mano che camminavano, davanti a loro cerano solo tenebre. Il giovane si fermò all’improvviso davanti a un grande portone argentato, con maniglie in oro… prese con entrambe le mani le due maniglie e spalancò il portone davanti a se un fascio di luce accecò Serenity.
 
Un enorme salone si aprì davanti a lei… bellissimo! Si accorse che loro due erano in alto e da lì potevano dominare l’intera sala. Un balcone dal quale sia a destra che a sinistra partivano delle scale in marmo bianco che scendevano ad arco quasi a formare un abbraccio. Il pavimento della sala era di cristallo scuro, forse nero. Davanti a loro un’enorme parete fatta solo di vetrate intervallate regolarmente da colonne d’oro. Il soffitto era affrescato con dipinti di divinità del passato. Al cento una grande luna bianca con uno spicchio nero. Serenity ne rimase colpita. Diamond la osservava.
La giovane riposò lo sguardo sulle vetrate. Qualcosa non tornava… fuori era tutto nero. Non si vedeva né a Terra né il Sole.
Dov’era finita? Forse era giunto il momento della verità.
 
“Diamond, ora devi dirmi che sei realmente e… dove siamo? Perché hai quel segno sulla fronte?”
Diamond le diede le spalle e iniziò a scendere le scale.
“Benvenuta nel lato oscuro della Luna!”

˙·٠•●♥ Questo nuovo capitolo non ha tardato ad arrivare. Mi sentivo ispirata...e questo è il risultato!! Spero vi piaccia. Diamond riporta Serenity sulla Luna, il luogo da cui lei è fuggita. Però non è la stessa luna che ricordava...tutto è buio, scuro. E' il lato della Luna sempre in ombra, dove non c'è il sole a scaldare e la visione della Terra ad allietare lo sguardo. Come si comporterà ora Serenity? ♥●•٠·˙
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Capitolo 7
*** 7. Il principe Diamond ***


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Chi sarà mai, davvero, questo giovane? Ho fatto bene a fidarmi di lui? Ora… ho paura…
 
Davanti a lei, al di là delle grandi vetrate, c’era solo un cielo oscuro. Non il sole. Non la Terra. Niente… solo nero. Nemmeno le stelle si riuscivano a vedere. Senti come una fitta al cuore; poi un peso sul petto le fece quasi mancare il fiato. Era come se tutto quel buio le avvolgesse e cercasse di toglierle la forza vitale.
Serenity iniziò a scendere lungo la scalinata. Un passo dopo l’altro, gradino dopo gradino. Il suono di ogni suo passo riecheggiava nel vuoto della grande sala e scendendo, facendo scorrere le dita sul corrimano, non distoglieva lo sguardo dal cielo.
Scese anche l’ultimo gradino e con passo leggere si diresse verso una grande finestra; poggiò la mano sul vetro gelido.
“Dove s-siamo?”
“Come ti ho detto… sulla Luna!”
Serenity lo guardò con occhi spalancati “Questa non è la Luna!”
“Certo che è la Luna. Siamo nel suo… lato oscuro!”
La giovane sentì il suo corpo pietrificarsi. Com’era possibile? Non sapeva che esistesse vita anche nel lato oscuro del satellite. Nessuno le aveva mai parlato di quel palazzo, di quel ragazzo… lei non ne sapeva niente.
Come doveva comportarsi? Doveva forse rivelare la sua vera identità?? Era confusa. Si era fidata di quel giovane senza pensare alle possibili conseguenze e ora si trovava in una situazione difficile.
“Non sapevo ci fosse un palazzo sulla Luna” disse cauta, fingendo di non sapere nulla della civiltà che regnava sul satellite “…tantomeno in questo luogo buio e desolato. Tu vivi qui, tutto solo?”
Diamond le andò vicino, si fermò proprio a pochi centimetri da lei. Anche lui si mise a fissare il buio cielo e con voce suadente “Sì, vivo qui solo. Relegato in questa gabbia dorata, senza famiglia… senza amici…”
“Mi spiace…” la giovane lo guardava col volto velato di tristezza; le pareva così simile a lei. Anche se intorno a se aveva le guardiane e sua madre, è come se fosse sola perché le pareva che nessuno la capisse davvero. Diamond la guardava a sua volta; qualcosa dentro di lui lo spingeva a confidarsi con quella ragazza. I suoi occhi azzurri e limpidi, sinceri, erano un invito a raccontare di se.
“Non ti dispiacere per me, bella fanciulla. Sono ormai abituato  a stare solo; trovo comunque il modo per trovare dei diversivi… vedi, ora ci sei qui tu!” e sorrise. Un sorriso che si spense subito quando si accorse che Serenity non era per nulla divertita da quella sua ultima affermazione.
“Scusa… vedo che non sono riuscito a strapparti un sorriso….”
“Raccontami di te, ti prego!”
Diamond rimase sorpreso da quella richiesta. Sarebbe stata la prima volta che raccontava di se a qualcuno, ma in fondo… non aveva nulla da pardere.
 
“Devi sapere che un tempo la mia famiglia viveva nel lato luminoso della Luna, quello bianco e splendente che ogni notte rende romantico il cielo. Era una tra le famiglie più nobili la mia… tra le più rispettate a corte. Mia madre era non solo una nobildonna, ma anche la prima dama di compagnia della bellissima regina Selene, colei che governava su Silver Millenium. Un regno pacifico e prospero, instauratosi su questo satellite dopo secoli di desolazione.
Mio padre, allora primo ministro, voleva espandere i confini del regno sino al lato oscuro della Luna; con un manipolo di uomini e con l’ausilio di valorosi generali, partì alla scoperta di lande desolate. Rimase lontano per diverso tempo, lasciando me e mia madre soli, ma sotto le cure della benevola regina. Vivevo anch’io a palazzo; a mia madre era stata data una grandissima stanza e io dormivo con lei nel suo grande letto. Avevo circa cinque anni e vivere in quel bellissimo posto per me era motivo di vanto. Quando mia madre stava con la regina, io seguivo delle lezioni private coi maestri di corte; mi divertivo nel tempo libero, a giocare nei giardini reali. Ammiravo mia mamma e la regina passeggiare insieme. Erano creature meravigliose… accumunate dalla dolce attesa di un figlio. Presto sarei diventato un fratello maggiore e avrei avuto finalmente qualcuno con cui giocare. Anche la regina aspettava un figlio. Una bimba… mi dissi che anche lei, prima o poi, avrebbe giocato con noi.
Tutto era meraviglioso. Fino a quando mio padre tornò; era cambiato e nei suoi occhi vi era una vena di malvagità. Cercò di convincere la regina ad espandere i suoi domini anche sulla Terra e tra i nobili iniziò a serpeggiare del malcontento.
Nacque il mio dolce fratellino… e pochi giorni dopo nacque anche la figlia della regina. Io fui una delle prime persone che riuscì a vederla; era una creatura piccolissima, dai capelli argentei e grandi occhi azzurri come i mari della Terra. Ero piccolo, ma rimasi affascinato da quella bambina. Aveva lo stesso colore degli occhi di mio fratello, ma i suoi… mi trasmettevano tanta serenità.
Non seppi mai il suo nome… perché quel giorno fu nefasto. Ci fu una lotta contro un essere malvagio di nome Nehellenia… e subito dopo mio padre ne approfittò per dare un ultimatum alla regina. Se non acconsentiva ad appoggiarlo nelle sue mire espansionistiche, avrebbe colonizzato la luna oscura, creando un nuovo regno grazie all’aiuto del Cristallo Corvino.
La regina Selene, non cedette al suo ricatto. Ci esiliò proprio nella parte di luna scoperto da mio padre; alcune nobili famiglie ci seguirono e insieme a mio padre costruirono questo palazzo in cui ti ho portata. Crebbi solo, con mio fratello e mia madre. I giorno si susseguivano tutti uguali fino a quando scopri un passaggio per giungere sulla Terra, creato grazie al Cristallo nero; imparai a conoscere quel pianeta e me ne innamorai. Capii perché mio padre voleva espandere il suo potere fin lì. Ed eccomi qui… oggi… con te…”
 
Serenity era rimasta a bocca aperta ad ascoltare quel racconto. La bambina che Diamond aveva visto era proprio lei e mai avrebbe pensato che quel giovane, molto tempo prima, avesse vissuto proprio nel suo palazzo. Ora si spiegava il simbolo della falce di luna nera sulla sua fronte. Era una famiglia reale come la sua… ma creata non per volere della Dea Selene. Quello che ancora non capiva è che fine avesse fatto la sua famiglia e il suo popolo se viveva solo in quel grande palazzo.
Non voleva chiederglielo ora che si era già fin troppo aperto con lei; avrebbe atteso un momento migliore.
“Non hai mai rivisto quella bambina?” fu l’unica cosa che riuscì a dire. Diamond si girò verso di lei è la guardò intensamente negli occhi “Purtroppo no, anche se credo… che ora sia proprio qui… davanti a me…”.
Cinse la vita della giovane con un braccio a la attirò a se. D’istinto Serenity poggiò entrambe le mani sul petto del giovane per mantenere la distanza. I suoi occhi erano penetranti e sembrava la stessero ipnotizzando. Non riusciva a staccarsi da lui.
I loro visi erano ormai vicinissimi e il cuore della giovane principessa batteva all’impazzata nel petto; il desiderio che tra loro ci fosse un bacio, era molto forte, ma al tempo stesso aveva paura.
Una voce risuonò nella sala vuota “Fratello, chi è quella ragazza?”
“Fratello? Chi è quel ragazzo? E non vivevi solo in questo palazzo?”
Un giovane alto, dagli occhi azzurri, stava scendendo la scalinata… sguardo sicuro di se e sorrisetto malizioso sulle labbra.

 
 
˙·٠•●♥ Finalmente Diamond racconta qualcosa di se alla giovane Serenity. Ma proprio quando tra loro sta per succedere qualcosa, arriva un giovane. Ma Diamond non aveva forse detto di vivere solo nel grande palazzo? Bhe, non mancate al prossimo appuntamento ;) !Intanto seguitemi su Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄ƷEtErNaL sAiLoR mOoN Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄Ʒ(dedicata a Sailor Moon e al suo mondo)  ♥●•٠·˙

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Capitolo 8
*** 8. Cosa vuole davvero... Diamond? ***


Image and video hosting by TinyPic Bello, tanto quanto Daimond. Alto, nobile, austero. Gli occhi velati di una strana malinconia. Anche sulla sua fronte una falce di luna nera faceva capolino tra le ciocche di capelli corvini. Un altro membro della famiglia reale? Era forse lui in fratello di cui aveva fatto cenno nel suo racconto il giovane?
 
“Fratello…” Diamond pareva sorpreso della sua presenza e di  sicuro non era molto contento di esserselo trovato davanti così all’improvviso.
Con passo sicuro, lo sconosciuto, si diresse verso Serenity guardandola fissa negli occhi; la giovane si sentiva pietrificata come se quello sguardo magnetico avesse qualche potere sulla sua mente ed il suo corpo. Quando il ragazzo le fu vicino sentì un brivido percorrerle la schiena.
“Ma che ospite meravigliosa hai portato a palazzo… Diamond!”
“Lei è Serenity”
Lo sconosciuto allungò una mano verso la fanciulla che istintivamente chiuse gli occhi pensando che volesse farle del male. Quando lentamente li riaprì, scoprì con stupore che aveva preso nella mano una ciocca dei sui capelli e l’aveva portata vicino al suo viso “Che dolce profumo di rosa. E che colore meraviglioso. Ricorda il colore dei raggi lunari”
Diamond era visibilmente irritato dal comportamento del ragazzo “Non è questo il modo di comportarsi con una fanciulla e tu lo sai bene!!”
“Diamond, mi stupisci. A cosa devo tutto questo… rigore?” disse con un tono di sarcasmo.
“Ti prego!” esigendo dal ragazzo il rispetto che gli era dovuto.
Nei loro sguardi ci fu un lampo d’intesa e con gesti eleganti, lo sconosciuto si inginocchio ai piedi di Serenity piegando il braccio sinistro all’altezza della vita “Sono il principe Blue Sappihre, secondogenito della dinastia di Black Moon. Fratello del principe Diamond. Per lei, giovane fanciulla sono solo… Sapphire”.
Quel ragazzo dall’aria misteriosa era proprio il fratello di Diamond, il piccolo che era nato quando la famiglia della luna nera si era dovuta trasferire nel lato oscuro del satellite; il bambino che forse sarebbe cresciuto insieme alla dolce Serenity.
Allora Diamond non era solo in quell’immenso palazzo.
La ragazza si chiese cos’altro gli era stato tenuto nascosto. Iniziava ad aver paura perché sapeva di essere sola, con due ragazzi in un palazzo che forse non era un luogo sicuro come aveva creduto.
“Serenity, c’è forse qualcosa che non va?” Diamond la guardava con aria preoccupata.
“N-no… va tutto bene, almeno credo. E’ solo che pensavo tu vivessi solo in questo enorme castello!”
“Come vedi non è così!” e volse lo sguardo verso il fratello che per tutta risposta fece spallucce e accennò ad un sorriso.
“Non ti preoccupare… ora vieni con me… vorrei parlarti da soli” e fece cenno a Sapphire di allontanarsi. La prese per mano e lei non oppose resistenza a quella presa decisa e delicata al tempo stesso. Il passo leggero di Diamond la condusse per i corridoi quasi volando; non riusciva più a pensare e riusciva solo a fissare quei capelli argentati così simili ai suoi che muovendosi scintillavano come stelle.
 
Sapphire era rimasto nella sala. Non aveva assecondato il volere del fratello. Era un poco pensieroso e anche se pochi minuti prima si era mostrato sicuro e spavaldo, nutriva qualche dubbio su Diamond; non riusciva a capire come avesse potuto portare a palazzo proprio lei, la figlia della regina Selene. Non aveva bisogno di scoprire chi fosse perché già lo sapeva… a differenza del fratello. Aveva ascoltato il racconto di Diamond e non poteva credere che il fratello si fosse accorto dell’identità della giovane solo in quel momento.
Dove si erano incontrati? Da quanto tempo durava quella… amicizia?
Non era normale che Serenity si trovasse lì e se volevano scongiurare il peggio, doveva andarsene al più presto.
 
“Devi perdonare mio fratello. Sembra un giovane arrogante, ma non lo è… non so  perché si sia comportato in quel modo!”
“Non importa… davvero!”
“Come avrai capito, non sono solo in questo palazzo. Vivo qui con lui e con la poca servitù che ci è rimasta fedele. Da quando i nostri genitori ci hanno lasciati, mi sono preso cura io di Sapphire e ho cercato di crescerlo come un principe, ma non è affatto facile. E’ molto giovane ma da qualche tempo ha preso a cuore la causa del nostro regno e passa ore a leggere libri e vorrebbe a tutti i costi che la nostra casata torni ad essere quella di un tempo”
Serenity lo ascoltava continuando a seguirlo.
“Siamo arrivati…” Diamond spalancò una grande porta bianca e una luce intensa le fece chiudere gli occhi. Il ragazzo la condusse all’interno di una grande stanza e quando Serenity li riaprì si accorse di essere nelle stanze private del principe. Un bellissimo salotto con al centro un tappeto grigio a cui quattro lati erano disposti dei divanetti in pelle bianca bordati d’oro. Soffici cuscini erano adagiati su di essi.
Al centro del tappeto un basso tavolino di cristallo su cui erano poggiati svariati libri che parevano essere molto antichi. Sopra, scendeva dal soffitto un grande lampadario cristallino. Alle pareti erano appesi dipinti quadri dalla cornici dorate raffiguranti paesaggi. Solo uno raffigurava una persona. Una donna.
La mano di Serenity scivolò via dalla presa di Diamond. Senza distogliere lo sguardo da quel quadro, la fanciulla si avvicinò ad esso e lo studiò con attenzione. Era una donna davvero bellissima, quasi più di sua madre. La pelle sembrava di porcellana, i lineamenti perfetti, gli occhi grigi. Il volto era incorniciato da lungi capelli argentei, mossi da morbide onde. Sembrava una dea.
“E’ mia madre” disse il giovane che l’aveva raggiunta e ora era alle sue spalle “era davvero molto bella. Ma tu, lo sei molto di più” la voce velata da un leggero imbarazzo.
Serenity si sentì avvampare. Diamond le cinse la vita con un braccio e la tirò a se; il cuore le batteva forte in petto. Era solo con quel ragazzo di cui sapeva poco eppure non aveva paura.
“Quando ti ho vista in quel bosco, credevo fossi una dea, una ninfa del lago. Ma poi, quella falce di luna sulla tua fronte mi aveva fatto capire che eri si una dea, ma non della Terra”
Serenity continuava a tenere gli occhi bassi e non sapeva cosa fare.
“Sulla luna solo due famiglie portano questa voglia sulla fronte. La mia, e quella del regno di Silver Millenium. E tu sei la principessa di quel regno, non è vero?”
Non aveva più scuse, doveva dire a verità “E’ vero, sono la principessa Serenity, la figlia della regina Selene!”
“Sentivo che un giorno avrei rincontrato quella bambina…” e la sua voce lasciava trasparire la felicità che provava in quel momento. Quel tono di voce rassicurò la ragazza che lentamente si girò verso Diamond rimanendo stretta nel suo abbraccio.
Alzò lo sguardo verso il giovane. I loro occhi si perdevano gli uni negli altri.
“Perché volevi rivedere quella… bambina?”
“Perché dal momento in cui la vidi, quella sola ed unica volta, sentii che i nostri destini erano legati e di quei grandi occhi azzurri mi ero perdutamente innamorato!”
Serenity non sapeva perché, ma quelle ultime parole la facevano sentire felice. Una strana sensazione era salita dalla pancia fino al cuore; non sapeva cosa fosse, ma sentiva che era qualcosa di positivo.
“Dici d-davvero?”
“Sì. La serenità che mi avevano trasmesso l’ho cercata in tutti questi anni, ma invano. Quando ti ho rincontrata e ti ho guadata negli occhi, ho sentiti di nuovo quella sensazione e il mio cuore ha avuto un fremito. Avevo trovato quello che cercavo…”
L’abbraccio di Diamond si fece più stretto. I loro sguardi non riuscivano a staccarsi e sembravano perdersi reciprocamente gli uni nella profondità degli altri.
Con un gesto inaspettato il giovane sollevò Serenity prendendola in braccio e in pochi passi furono davanti a un grande letto a baldacchino. La fanciulla non si era resa conto della presenza di quel letto nella stanza perché non appena era entrata era stata rapita dal dipinto.
 
Qualcuno, nell’oscurità del corridoio stava assistendo a quella scena attraverso la porta socchiusa.
 
 

˙·٠•●♥ Le cose si fanno via via più chiare anche se qualcosa ancora non torna. Come faceva Sapphire a sapere che la ragazza è la principessa Serenity? E cosa sta per succedere tra Diamond e la principessa? Lo scopriremo nel prossimo capitolo se avrete ancora la voglia e la pazienza di seguirmi J
P.S. E chi sarà lo spione che assiste alla scena da dietro la porta socchiusa?? ♥●•٠·˙

 

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Capitolo 9
*** 9.Finalmente Amore... ***


Image and video hosting by TinyPic Cosa diavolo è preso a mio fratello? Come ha potuto portare qui quella ragazza? La figlia di colei che ci ha condannati all’esilio perenne… Spero si sia solo lasciato accecare dalla sua bellezza. Spero la usi solo per uno scopo, come fa con le ragazze terrestri. Spero non se ne sia… i-innamorato. Non potrei mai accettarlo. Mio fratello è solo mio. Non voglio che il suo cuore appartenga ad un’altra persona. Accetto quelle sgualdrine che gli muoiono dietro solo perché so che alla fine  torna da me.
Ma il solo pensare che potrebbe scegliere un’altra persona a me… no… non lo posso accettare!
Guardala, lì, tra le sue braccia. Non ha nemmeno un po’ di pudore quella principessa. Lo avrà sicuramente stregato!
 
Serenity non sapeva come comportarsi. Quel ragazzo sconosciuto le piaceva molto e non riusciva a sottrarsi a quel suo sguardo penetrante. Non riusciva a liberarsi da quell’abbraccio… e in fondo non voleva. Era curiosa di sapere cosa sarebbe accaduto. Era ingenua, sì… ma era anche desiderosa di scoprire cosa fosse l’amore.
Quello vero, quello fisico, quello che ti completa! Il giovane uomo che ora la sollevava da terra e la conduceva verso quel grande letto a baldacchino non le sembrava solo un principe per via del titolo che aveva. Le sembrava il principe che tutte le fanciulle aspettano…
In fondo, cosa poteva accaderle di male? Cosa mai poteva succedere se per una volta si fidava di qualcuno senza troppe remore?
Sentì il suo corpo toccare lentamente le fresche lenzuola del letto. Era davvero molto grande, troppo per ospitare una sola persona. Era persino più grande del suo… nonostante fosse quello di una principessa!
Le lenzuola era così lisce e morbide che non poté fare a meno di far scorrere la mano su di esse, suscitando una piccola risata di Diamond.
“Dormi ogni notte tutto solo in questo letto?”
“No, di solito dormo con uno stuolo di donne… sempre diverse!” disse con aria scanzonata.
Serenity ne fu risentita. La sua non era una domanda di circostanza. Né stupida né banale. Voleva sapere se c’erano state altre donne prima di lei. Non capiva bene perché le interessava, in fondo non era la sua fidanzata, però l’idea che Diamond avesse potuto toccare un’altra ragazza, la infastidiva.
Il suo volto si rattristò improvvisamente e il giovane capì il reale significato della domanda. Non disse nulla, si avvicinò lentamente al viso di Serenity, le sollevò lentamente il viso con un dito e le sfiorò le labbra.
Un calore immenso iniziò a pervadere il corpo della ragazza. Dalla bocca si espanse in tutto il viso… scendendo lungo il collo arrivando al petto, diramandosi fino alle mani, alla pancia. Rimase imbambolata, come impietrita con la bocca un poco dischiusa e lo sguarda perso nel vuoto. Era quella la sensazione che dava l’amore? Diamond la guardava e quello sguardo angelico e fanciullesco, che aveva appena assaporato un bacio, lo fece innamorare.
“Sei la prima…”
Serenity tornò in se. Scrollò leggermente il capo “La prima?”
“Sì, la prima che porto qui. In questa stanza… in questo letto…”
“Ah, capisco… quindi non sono proprio la prima…”
Il fatto che forse anche lei ricambiava quel sentimento che stava sbocciando, rendeva Diamond più sereno e sicuro di quello che stava facendo. “Ci sono state altre donne. Ma tu non sei le donne. Tu sei la donna. Ti prego Serenity, perdona un uomo che cercando il vero amore ha sbagliato troppe volte. Ma se non avessi cercato, come avrei potuto trovarti? Non giudicarmi male ti prego…”
Quelle parole colpirono il cuore della giovane principessa. Non riusciva  capacitarsi di come quel ragazzo incontrato poche ore prima potesse già amarla; probabilmente era così che aveva ammaliato tutte le ragazze che erano arrivate prima di lei. Eppure, le sue parole sembravano sincere. Nei suoi occhi non aleggiava l’ombra della bugia.
“Ho sempre desiderato di poterti incntrare… io che ero dovuto fuggire proprio il giorno della tua nascita. Siamo due facce della stessa luna… era destino che prima o poi potessimo stare insieme”
“Ma io…”
“Ti prego, non dire nulla. Vorrei che a parlare fossero i nostri cuori. Sono sicuro che  si attendevano da tempo”
Serenity si lasciò andare sul letto, poggiando la testa sul morbido cuscino di piume. Diamond, salì sul letto e si mise in ginocchio, accanto a lei. Scese, poggiando le mani ai late del viso della giovane. Gli argentei capelli di lui erano ormai un tutt’uno con quelli di lei. Insieme risplendevano come i raggi di quella luna che era la loro casa. E in quella luce che emanavano i due giovani, le due falci di luna, nera e gialla, non esistevano più. Vi era una sola luna, bianca, piena e luminosa.
La luna era finalmente unita.
Le mani di Diamond scorrevano sulla pelle liscia di Serenity; le accarezzava le spalle, i seni morbidi e tondi e ad ogni tocco lei sentiva brividi lungo la schiena. Le baciava il collo, il viso e poi la bocca. Nessuna donna lo aveva mai eccitato tanto. Non solo fisicamente, ma anche mentalmente… era come se il suo corpo gli diceva che era lei quella che voleva, che ea lei quella che aveva sempre cercato per sentirsi completo.
Serenity passo la mano sul petto di lui. Con le sue lunghe ed esili dita disegnava forme astratte e guardava quel corpo perfetto con meraviglia. Lei che vedeva per la prima volta un giovane ragazzo così da vicino.
E quando venne il momento di essere una cosa sola, dopo un attimo di paura, Serenity si lasciò andare. Scoprì il piacere, l’amore…
 
Quella sera, andando contro ogni regola scientifica e astrale, la luna era incredibilmente piena e più luminosa che mai.

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Capitolo 10
*** 10. Ancora amore... forse! ***


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Io cos’era l’amore non lo sapevo ancora. Non sapevo che le calde mani di un ragazzo, sul proprio corpo, potessero regalare queste bellissime sensazioni.
Non credevo che il contatto di due corpi potesse scatenare simili emozioni. In fondo, sono solo una ragazzina. Come posso pensare di conoscere una cosa così grande come l’amore? Eppure, mi è stato concesso questo privilegio. E non con una persona qualunque. Ma con un principe…
Mi chiedo se le mie guardiane, conoscano già queste sensazioni. Se conoscono il calore di un altro corpo. Mi chiedo se il principe Endymion saprebbe trasmettermi altrettanto.
Non voglio sposarlo… vorrei rimanere così per sempre, nelle braccia di Diamond… per poter conoscere tutto di lui; il suo passato, la sua tristezza, la sua gioia e spazzar via la sua solitudine.
 
Serenity riaprì lentamente gli occhi. Davanti a lei il bellissimo volto del principe. Gli occhi di lui lasciavano trasparire una dolcezza che prima non avevano. Vi era una luce diversa in loro. La guardava con aria trasognante come se di fronte a lui ci fosse la più bella tra le dee.
La fanciulla si sentiva imbarazzata e non sapeva quali erano le parole migliore da dire in quei momenti. Prese il lenzuolo tra le mani e lo tirò su fino al viso per coprirsi. Per un attimo non si era accorta di essere nuda di fronte a Diamond e quella scoperta le fece divenire il viso tutto rosso e d’istinto chiuse gli occhi per l’imbarazzo. Come poteva essere stata tanto sconsiderata e poco pudica? Era una principessa, insomma!
Il principe la guardò sorpreso. Allungò una mano verso il viso di lei, prese dolcemente il lenzuolo e lo allontanò dal bellissimo visto. Lo poggiò lontano, scoprendole il seno nudo, ma gli occhi di lui non si fermarono in quel punto, come pensava la ragazza, ma erano proprio lì di fronte ai suoi.
Quel ragazzo non desiderava solo il suo corpo…
Il viso del giovane si fece sempre più vicino fino a quando il calore delle labbra di lui fu sulle sue. Un bacio dolcissimo accompagnato dalla delicatezza di una carezza sulla guancia. La sua grande mano le copriva gran parte del viso e le sembrava quasi di essere ancora più piccola.
Il suo esile corpo modellato delle forme dell’adolescenza era un’altra volta in balia di quel bellissimo giovane. Ma ormai non aveva più paura ed era pronto ad accoglierlo.
 
Quella notte non sarebbe finita molto presto. Ma le persone, sulla terra, non si chiesero come mai la luna brillava così forte e perché, le tenebre, sembravano meno oscure del solito.
 
Serenity non sapeva come mai era successo tutto quello. Conosceva quel ragazzo da poco più di una giornata ma era come se sentisse che lui la completava. Come se lo conoscesse da sempre, come se facesse parte del suo essere. Nel momento in cui aveva scoperto l’amore, sentiva come se il suo spirito si espandesse e si sentiva un tutt’uno con la luna. Era forse quella la vera essenza dell’essere la dea della luna?
Ma perché proprio con Diamond si sentiva così? E perché era successo tutto così in fretta?
 
Presa da mille pensieri si accoccolò in quel grande letto. Si accorse che Diamond non era più lì accanto a lei. Non percepiva più il calore del suo corpo vicino; schiuse leggermente un occhio per guardarsi intorno e lo vide… seduto su una poltrona che pareva essere un trono, le gambe accavallate, un braccio posato su una spalliera della poltrona e l’altro reggeva nella mano un calice di vino rosso.
Era bellissimo. Serenity non aveva mai visto prima d’ora un essere così bello, perfetto nei lineamenti, dai capelli argentati proprio come i suoi. Del colore dei riflessi dei raggi della luna.
I suoi occhi erano rivolti all’esterno della grande finestra posta a fianco della poltrona; pareva pensieroso, ma il suo sguardo non lasciava trapelare alcun sentimento.
Pareva molto diverso dal ragazzo che poco prima era accanto a lei nel letto; i suoi occhi non erano dolci.
Voleva sapere cosa lo preoccupava. Si alzò dal letto, fasciandosi il corpo nel grande lenzuolo. Gli si avvicinò silenziosamente, quasi come se i suoi passi sfiorassero il pavimento.
Diamond volse il suo sguardo verso di  lei, ma non accennò nessun sorriso. La guardò con occhi privi di ogni espressione.
Serenity proprio non capiva cosa poteva essere successo. Aveva forse sbagliato qualcosa? Non era stata alla sua altezza?
“Credi che tutto questo sia stato giusto?”
La domanda così diretta e improvvisa lasciò un attimo di stucco la giovane. Lei non pensava che quello che era appena successo fosse sbagliato. Sicuramente è successo velocemente e poteva dare l’impressione di essere stata una ragazza semplice. La sua prima volta, con un alche ora, non è certo quello che ci si aspetta da una principessa. Eppure era come se sapeva che tutto quello doveva succedere per una forza superiore alla loro volontà… come se a volerlo fosse stato un destino già scritto…
Era il suo corpo, il suo spirto a volerlo. Non la sua ragione.
“Io, non credo. Io credo che…” ma venne interrotta.
“Ora ti racconterò un’altra verità… molto importante. Ascolta bene. Poi sarai tu a decidere cosa fare!”
Serenity rimase impietrita. Quale alta verità gli era stata nascosta?
 
 
Le Inner, le guardiane della principessa erano state richiamate dalla Regina Selene. Da un giorno Serenity mancava da palazzo. Ma non chiedeva loro di cercarla, ma di coprire la sua assenza. Sulla terra non dovevano sapere della scomparsa… o l’alleanza tra i due popoli avrebbe potuto vacillare.

 

PENSIERI DELLA REGINA
C’è stato un tempo in cui anch’io pensavo che l’amore fosse tutto. Poi, giunta sulla Luna, ho capito che vi erano altre cose più importanti. Il bene del mio popolo che troppo aveva sofferto per la fuga dal suo pianeta natale; vi era da rinsaldare i rapporti ormai sopiti con gli abitanti della Terra. Ho imparato che non esiste solo l’amore egoista, ma vi è una forma d’amore più grande. Dimenticare se stessi, per amore degli altri…
Figlia mia, spero tu possa capire che la scelta del matrimonio col giovane principe Endymion non mi ha certo resa felice, ma è importante che tu, come principessa, pensi al bene del tuo popolo.
Credo di sapere dove tu sia ora. Con chi.
Ti prego Serenity… fa la scelta giusta
!






˙·٠•●♥ Ed ecco qui il nuovo capitolo che si è fatto attendere forse troppo. Perdonatemi, ma il lavoro ultimamente mi ha assorbita moltissimo.
Serenity e Diamond hanno avuto la loro prma volta insieme. Dopo solo un giorno che si conoscono. Molto strano vero? Non è da pirncipessa una cosa simile. E' stato tutto premeditato da Diamond che ha finto di non sapere che lei era Serenity, ma in realtà aveva un piano preciso, o c'è qualcosa di più grande dietro a questo turbine di avvenimenti che si sono susseguiti con tanta velocità? Voi cosa ne dite?
Staremo anche a vedere qual'è l'altra grande verità che Diamond deve raccontare alla dolce fanciulla....♥●•٠·˙

Seguitemi su   Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄ƷEtErNaL sAiLoR mOoN Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄Ʒ(dedicata a Sailor Moon e al suo mondo)
 

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