il giorno più bello di dalastor (/viewuser.php?uid=10103)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** cap 1 ***
Capitolo 2: *** cap 2 ***
Capitolo 3: *** cap 3 ***
Capitolo 4: *** cap 4 ***
Capitolo 1 *** cap 1 ***
Il giorno più bello
Cap 1
La cappella di Hogwarts
Harry Potter, 25 anni, aiuto professore di difesa contro le
arti oscure e Auror. Un tempo era conosciuto come il bambino sopravissuto, poi
il prescelto e dopo la fine di Lord Voldemort veniva chiamato l’eroe. Erano
passati otto anni dalla seconda guerra magica e il ricordo delle sue impresse
stava svanendo, e lui finalmente poteva essere solo Harry. Harry un giovane
mago, un giovane uomo alla ricerca del suo posto sulla terra, di un po’ di
felicità e di un amore.
No del amore, no. L’amore non è fatto per gli eroi, l’amore
è per i poeti e per gli uomini onesti. Per chi lo merita. Per Ron.
Ronald Weasley. Il suo migliore amico. La loro era proprio
una strana amicizia, ognuno voleva essere l’altro. Ron voleva essere un eroe,
non stare al ombra di nessuno, essere capitano della squadra di Quidditch, cioè
essere importante. Harry invece voleva quello che aveva Ron: una famiglia, una
casa dove essere amato, vivere una vita normale d’adolescente, e amare…. si
amare, amare liberamente, amare lei. Perché Harry da qualche tempo aveva
un’altra ragione per invidiare, ed essere geloso, di Ron. Ron aveva trovato un
sogno, un sogno di nome Hermione Granger.
Hermione Granger. La sua migliore amica, no non più non era
più la sua migliore amica. Non lo era più da quando aveva 18 anni. D’allora era
diventata la donna che Harry amava, che amava in silenzio. Se n’era reso conto
durante la caccia agli Horcrux e poi in guerra. Dopo la morte di Voldemort aveva
deciso che gli avrebbe confessato i suoi sentimenti, ma Ron l’anticipo. Fu dura
per lui sentire del loro amore appena nato e vederlo crescere piano piano, fino
a oggi, fino al giorno delle….. Forse avrebbe dovuto partire andare lontano,
dall’altro capo del mondo, per non soffrire. Dimenticargli, dimenticare lei. Ma
come si poteva dimenticarla? Dimenticare Hermione, non amarla era come voler
dire smettere di respirare, di vivere. Non vederla per sempre. No era meglio
saperla nelle braccia di un altro, saperla felice, con Ron sarebbe stata felice.
Hermione meritava d’essere felice. Hermione….Hermione….Hermione…. Dio com’è
bella, soprattutto quando sorride. Per lui ci sarebbe stato sempre un sorriso o
un rimprovero o un semplice Harry detto con gioia o un incantesimo per riparare
gli occhiali.
Ma quel giorno tutto sarebbe cambiato, da li a poche ore si
sarebbe celebrato un matrimonio. Harry sarebbe stato il testimone dello sposo.
Ora era seduto in quella cappella da solo, a trovare la
forza di non impazzire, a trovare qualcosa per soffocare il suo amore. Avrebbe
affrontato di nuovo Voldemort, anzi 100 Voldemort, per non sentire quel senso si
vuoto che aveva nel cuore, per non sentire che l’avrebbe, l’avrebbe persa per
sempre.
Una mano silenziosa e pietosa si posso sulla sua spalla,
lui si volto e vide un viso amico. Remus Lupin.
“Ciao Harry…. Com’è va?”
Il giovane mago non rispose
“Domanda stupida.”
“Scusa Remus. Sono un po’ nervoso sai non capita tutti i
giorni d’essere il testimone al matrimonio dei tuoi migliori amici…”
“E’ vero, non capita tutti i giorni.” Si fermo un attimo
poi aggiunse: “Harry…”
“Si.”
“Con me non devi nasconderti. Io so, io so cosa provi.”
“Remus?! Non capisco cosa vuoi dire?”
“Davvero non lo capisci, Harry. L’ami non è vero?”
Quelle parole per Harry furono come una scossa elettrica.
“Amare chi….Remus continuo a non capire. Chi dovrei amare?”
“Hermione” sussurro il licantropo.
“Non essere stupido, Remus, io amare Hermione, amare la mia
migliore amica, amare….” e lo diceva distorcendo lo sguardo. “Ora scusami, ma
devo andare…” e si alzo
“Harry puoi scappare da me, ma non dai tuoi sentimenti.”
“Remus, posso parlarti?”
“Si certo”
Ed Harry si sedette vicino al professore
“Remus, non ce l’ha faccio più a tenermi tutto dentro, se
non lo dicco a qualcuno esplodo. Hai ragione io l’ha amo. Amo Hermione, e non
riesco a smettere, non riesco a non pensare a lei. Chiudo gli occhi e vedo il
suo viso. Cosa devo fare? C’è un incantesimo per smettere d’amare.”
“Non ci sono incantesimi o pozioni per non amare, Harry”
“Allora cosa devo fare?”
Stanza di Hermione Granger nella torre di Griffondoro.
Hermione Granger 25 anni, aiuto professoressa di
trasfigurazione, Auror, eroina della guerra magica, braccio destro di Harry
Potter. E tra poche ore moglie di Ronald
Weasley. Hermione Granger Weasley. Si
guardava nello specchio. Aveva indosso uno splendido vestito bianco e sul capo
un velo. Quello doveva essere il giorno più bello. Doveva essere il suo sogno.
Il suo matrimonio. Ma più si guardava allo specchio più in lei cresceva l’idea
che c’era qualcosa di sbagliato. Perché non era nervosa? Aveva sentito dire che
le spose erano tutte nervose il giorno delle nozze. Perché lei non l’ho era? Ma
dopo tutto che importava lei non era proprio come tutte le altre ragazze. E poi
non era importante il matrimonio, ma l’amore tra lei e Ron.
Ron, Ronald Weasley, l’uomo che l’amava e che lei amava o
meglio che credeva d’amare. Cosa sapeva del amore? Della magia sapeva quasi
tutto, ma del amore o meglio dei suoi sentimenti. Ma quello non era il momento
dei dubbi, non a poche ore dalle nozze.
“Avanti Hermione, preparati.” Pensava “Oggi ti sposi. Forza
Harry ti aspetta all’altare…. Harry no Harry, Ron mi aspetta. Che c’entra Harry.
Certo ci sarà pure Harry, lui è il testimone, ma io sposo Ron. Perché ho pensato
a Harry? Che stupida che sono? Sono semplicemente….”
“Hermione!!!!” grido una voce femminile
“Ginny” grido la sposa girandosi verso l’amica “Mi hai
fatto prendere un colpo.”
“Sei nervosa, eh?”
“No, per niente, strano vero?”
“Ma non saprei, Hermione. Sai ho visto Ron è veramente
affascinante, anche se mi sa che Harry lo farà sfigurare di nuovo.”
“Harry!!!” disse lei entusiasta “Dov’è? E’ già Arrivato?”
“Si certo l’ho visto prima parlare con Ron, lo
tranquillizzava. Mio fratello è un fascio di nervi, sai?”
“Ginny, per favore puoi andarlo a chiamare, vorrei
parlargli?”
“Chi Ron? Porta male che lo sposo veda la sposa prima elle
nozze…”
“No Ron… Harry.”
“Ah Ok. Dopo aver parlato con Ron, e entrato in chiesa e li
chiacchierava con il professor Lupin sicuramente delle lezioni.”
“Ginny ti prego portalo qui.”
“Va bene… eh ma lo sai che quando aveva una cotta per Harry
ero gelosa del vostro legame, mi domando se anche Ron a provato gelosia nei
confronti di Harry al tempo della scuola.” E si mise a ridere
“Ginny?”
“Ok lo chiamo, lo chiamo….” E mentre usciva diceva tra se
“Merlino neanche Freu era cosi pazza il giorno delle nozze.”
Dopo una decina di minuti si senti bussare alla porta.
“Hermione” disse Ginny “Siamo noi.”
“Si entrate.”
La porta si apri e Harry non riusciva a credere a suoi
occhi, davanti a lui non c’era più la sua amica Hermione, ma un angelo. Era
splendida, bellissima in quel vestito bianco.
“Oh Hermione sei…. sei… stupenda. Mio Dio…sei la sposa più
bella che abbia mai visto”
“Grazie.” Rispose lei arrossendo e abbassando lo sguardo.
“Hai ragione, Harry, è meravigliosa. Mio fratello è
fortunato.”
“Si lo è” sussurro il giovane mago abbassando lo sguardo.
“Ginny ti dispiace se parlo da sola con Harry?”
“No, Hermione, io aspetto in chiesa allora.”
E la ragazza usci
Harry continuava a guardarla rapito.
“Harry?”
“Si” rispose lui fra le nuvole
“Avvicinati… Siediti…” e lei si sedete nuovamente
“Harry!?”
“Oh scusa, come hai detto?”
“Siediti.”
“Hermione vorrei rimanere in piedi se non ti dispiace.”
Intanto pensava “Se mi avvicino questa volta potrei non controllarmi, potrei
farmi scoprire…”
“Va bene come vuoi.” Poi aggiunse “Harry, come sta Ron?”
“Ron?! E’ nervoso peggio della sua prima partita. E tu sei
nervosa?”
“No per niente, strano vero.”
“Ehm Hermione…”
“Si…Harry”
“No niente. Non è ora d’andare?”
“Si è vero…. D’accordo che le spose si fanno sempre
aspettare…. Ma meglio non esagerare, non vorrei che Harry pensasse che sono
scappata.”
“Come cosa hai detto, Hermione?”
“Era una battuta, Harry…”
“Si ok, ma hai detto il mio nome non quello di Ron.”
Hermione arrossi nuovamente “Sai com’è sono un po’ confusa,
andiamo forza.” e fecce due passi avanti. Ma inciampo nel bordo del tappeto
cadendo in avanti. Harry però fu abbastanza veloce da prenderla al volo. I due
ragazzi rimasero abbracciati per un tempo infinito, trovandosi dopo l’uno di
fronte all’altro, guardandosi negli occhi.
“Grazie” sussurro Hermione
“Hermione” sussurro Harry
“Puoi lasciami ora, Harry.”
“No non voglio lasciati, Hermione, non chiedermelo.”
“Che vuol dire?”
“Non ti lascio Hermione… non voglio lasciarti.”
“Harry, non capisco.”
“Hermione ti prego non andare.”
“Harry ma…”
“Hermione.”
E senza accorgersene i due ragazzi si avvicinarono e si
baciarono.
Dopo alcuni secondo, Harry la lascio.
“Oh mio Dio, cosa ho fatto? Oh mio Dio, Hermione, ti prego
perdonami.”
La giovane strega si tocco le labbra incredula.
“Harry, ma tu… Io non capisco più niente.” E si porto le
mani alla testa.
“Hermione, che hai? Che succede?”
“Harry, non capisco, non capisco più niente, mi fa male la
testa da morire, mi sembra che stia per esplodere.”
“Vuoi che chiamo qualcuno, tua madre, la signore Weasley,
Ginny, un guaritore.”
“No, Harry, no, non voglio nessuno. Aggghhhh” ed Hermione
urlo cadendo in ginocchio
“Oh Merlino Hermione. Io vado a chiamare aiuto….” E stava
per uscire quando si senti chiamare: “Harry…..”
Lei si era rialzata.
“Stai bene?”
La strega annui e poi aggiunse: “Ora sto meglio.”
“Si ma forse è meglio sospendere le nozze. E meglio che tu
vada a fare una visita medica al San Mungo. Vado ad avvertire Ron e gli altri.”
e di nuovo Potter diede le spalle all’amica.
“Harry….. Io ti amo”
Questa fanfic è nata in modo strano, almeno per me. Di
solito non inizio a scrivere una storia se prima non ho tutto il mente l’inizio
ma soprattutto la fine. Questa doveva essere un One-shot, molto breve e
introspettivo sul amore di Harry per Hermione a poche ore dal matrimonio di lei
con Ron, non so come ci è entrato quel discorso con Lupin che avevo immaginato
per un’altra fanfic, (che scriverò prima o poi) |
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Capitolo 2 *** cap 2 ***
cap 2
Il ragazzo si volto.
“Come? Cosa hai detto?”
“Ti amo, Harry.”
“Hermione…. Straparli e meglio che vada a cerc….”
“Aspetta Harry.” Lo interruppe lei “Io sento d’amarti.
Perché Harry? Perché ti amo.”
“Dev’essere un incantesimo forse qualcuno ti ha
somministrato della amortensia. Tu non puoi amarmi, stai per sposare Ron.”
“Non lo so, Harry. Non capisco più niente.” e la ragazza
quasi inizio a piangere
Harry l’abbraccio.
“Calmati adesso risolveremo tutto.”
Si sentì bussare alla porta, e poi la voce di Ginny:
“Harry, Hermione che succede li entro?”
“Ginny va a chiamare tua madre o tonks, Hermione non sta
bene, di a tutti che il matrimonio è rinviato.”
“Vado Harry.” Rispose la strega con i capelli rossi
“Harry, non lasciami sola.”
“Mai, Hermione, io non ti lascerò mai.”
Dopo qualche minuti si senti di nuovo bussare alla porta.
“Hermione, Harry aprite sono Ron.”
Harry andò ad aprire e Ron entro seguito da sua madre,
Ginny, la madre di Hermione, Tonks e Minerva McGranitt.
“Cosa è successo, amore. Ginny ha detto che stai male? Se
vuoi rimandiamo tutto.”
“Tesoro che hai?” gli domando Anne Granger
“Sto bene adesso, mamma.”
“Forse è stato un po’ di tensione prematrimoniale” disse
sorridendo Molly “A volte capita”
“E vero anch’io avevo la tremarella quando mi sono sposata
con Remus.” disse Tonks “Non ti preoccupare Hermione è normale.”
Intanto Hermione restava abbracciata a Harry.
“No Tonks, non è normale.” Rispose la giovane strega
guardando in faccia Ron che era pallido in volto.
“Ron. Perché ti amo?” domando Hermione.
“Che domande fai, amore.” rispose lui
“E’ una domanda legittima. Perché ti amo? E quando ho
iniziato ad amarti in che periodo? Perché io adesso non l’ho ricordo. Non
ricordo la tua dichiarazione. Cosa mi hai detto?”
“Hermione stai calma, non stai bene?”
“Cosa mi hai fatto?” gridando lei “Cosa mi hai fatto?”
“Hermione calmati” rispose lui “Io non ti ho fatto niente”
“Da quanto tempo stiamo insieme, Ron?”
“Tre anni.” rispose Harry
“Harry scusa ma non dovresti impicciarti, sono cose tra me
e la mia fidanzata, che non ti riguardano.”
“Lo sai che ogni cosa che riguarda Hermione mi sta molto a
cuore.” Rispose freddamente Harry
“Si fin troppo bene.” Rispose il rosso in modo sgarbato
“Ti ho chiesto cosa mi hai fatto?”
Ron non rispose.
“Hermione, ma che c’è?” domando Anne “Cosa pensi abbia
fatto, Ron?”
“Mamma. Ho motivo di credere che lui mi abbia somministrato
una pozione o fatto un incantesimo.”
Nella stanza calo il silenzio.
“Ron!!!!!!!!!!” grido Molly “Ron” e costrinse suo figlio a
guardarla in faccia “E’ vero? Non mentirmi, davvero hai fatto qualcosa a
Hermione?”
“Mamma… Io…” e il ragazzo abbasso lo sguardo.
“Oh merlino. E la stavi per sposare”
“Signor Weasley che cosa ha usato sulla signorina Granger?”
domando in modo freddo la McGranitt
“Ron avanti?”
“Una Ligeia, gli ho fatto una Ligeia!!!!.”
“Lei è pazzo.” Grido la McGranitt “E’ un incantesimo
oscuro.”
“Ron” e Molly si mise una mano sugli occhi e ci volle Ginny
per tenerla in piedi.
“Qualcuno mi vuole spiegare che è successo?” Domando Anne
“Cos’è questa Ligeia?”
“E’ una fattura, o forse dovremo chiamarla come fanno
alcuni una maledizione.” Risponde Tonks “ In poche parole sostituisce nella
mente e nel cuore la persona amata con chi ha lanciato la fattura.”
“Oh mio Dio. Vuol dire che la mia Hermione è stata plagiata
con la magia. Ma è orribile.”
“Di più, Signora Granger, si va ad Azkaban, la prigione dei
maghi oscuri, per una cosa del genere.” Disse la McGranitt
“Si è per giunta la fattura diventa definitiva se c’è un
vincolo tra i due. Cioè con il matrimonio di oggi la Ligeia, non si sarebbe più
potuta sciogliere.” Disse Tonks
Hermione piangeva appoggiando la testa sulla spalla di
Harry, che guardava Ron con disprezzo.
“Ma allora cosa ha sciolto la fattura?” domando Ginny
“Solo il bacio del vero amore della persona colpita, può
scioglierla.” Rispose Tonks
Harry ed Hermione arrossirono. “Hermione, dopo che hai
baciato Harry, hai anche confessato d’armarlo non è vero?” domando Tonks
“Si.”
“Quando la Ligeia viene sciolta non si possono più tenere
nascosti i propri sentimenti.” poi l’auror si rivolse a Harry “A proposito di
sentimenti nascosti, anche tu Harry dovresti amare Hermione altrimenti la
fattura….”
Hermione guardo Harry. Lui annui.
La strega poi si giro verso Ron.
“Dimmi perché? Perché mi hai fatto questo?” gli domando
freddamente
“Perché? Perché, Hermione? Perché ti amo, perché ti ho
sempre amato. Ma dopo la guerra ho capito che vi amavate, era solo una questione
di tempo prima….. non potevo. Allora…”
“Hai preferito farmi vivere una menzogna, farmi credere
d’armarti. Ron come hai potuto?”
Il ragazzo non rispose.
“In nome del regno magico, Ronald Weasley, io ti arresto
per uso di magia oscura.” Dichiaro Tonks in tono formale “Sarai giudicato in
tribunale…..”
“Basta, Tonks, conosco le regole sono un Auror” grido Ron
“Portami via, Azkaban sarà sempre meglio.” E guardo i suoi due ex-migliori amici
e stava per consegnare la bacchetta.
“Aspetta, Tonks.” Disse Harry in modo deciso guardando Ron.
“Siamo Auror abbiamo regole particolari. Voglio il rito abbreviato. Voglio il
duello.”
“Harry!!!!!” esclamo Hermione
“E’ una regola vecchia di secoli, non la usa più nessuno”
disse Tonks
“Si ma non è stata mai abrogata, non è vero?” domando
Potter
“E’ cosi, Signor Potter ma…. sarà un duello al ultimo
sangue” rispose la McGranitt
Harry e Ron si guardarono.
“Grazie, Harry.” Sussurro il ragazzo
“Non l’ho faccio per te, Ron, lo faccio in ricordo della
nostra amicizia, perché sono sicuro che a Hermione” e la guardo “dispiacerebbe
di saperti a Azkaban, e perché durante la guerra mi hai salvato la vita. Ma
sappi che non avrò pietà hai fatto del male alla persona che amo….”
“Per il duello, c’è bisogno di due giudici e di due secondi
per ciascuno.” Disse Tonks “A Harry che è lo sfidante ha la scelta delle armi.”
“Spade, Tonks.” Grido Harry
Ron sorrise sapeva che con la magia Harry gli era superiore
e non l’avrebbe mai battuto, invece nella scherma erano alla stesso livello.
“Luogo e giorno del duello?”
“Fuori e adesso Tonks.” Rispose Harry in modo deciso
“Per lo sfidato va bene.”
“Si, tutte le condizione sono accettate”
“Harry e Ron per i vostri secondo?”
“Fuori Tonks.”
“Voglio essere io uno dei tuoi secondi Harry.” Disse
Hermione
“Hermione, non è possibile” intervenne Tonks “Tu sei una
delle parti in causa è non puoi fare da secondo.”
“Non preoccuparti. Starò attento.” Disse Harry
sorridendogli
E Harry usci dalla stanza dietro di lui Ron seguito da
Tonks e poi Hermione che si stringeva a Ginny.
“Qualcuno vuol spiegarmi cosa sta succedendo?” domando Anne
“E’ un’antica pratica dei maghi, degli auror in particolar
modo.” Iniziò a spiegare la McGranitt “Quando due auror hanno una disputa o uno
infrange la legge si facevano dei duelli.”
Mentre Harry, Ron ed Hermione insieme con la professore
McGranitt scendevano in riva al lago, Molly andava da Arthur.
“Molly che succede? Hermione come sta?” domando il marito
circondato dal resto della famiglia compressa Freu.
“Arthur, Ron… Per Merlino cosa ha fatto!!!”
“Molly calmati spiegaci cosa è successo.”
“Ron ha usato la Ligeia su Hermione, tre anni fa....”
“Cosa?!” grido Arthur “Quel disgraziato!!!! Ma io l’ho
ammazzo con le mie mani. Come ha potuto fare una cosa del genere? C’è Azkaban
per queste cose? E poi fare questo a Hermione. Dov’è quel idiota che lo
massacro?”
“Calmati papà” disse Bill
“Molly dov’è?”
“In riva al lago nero. Harry l’ho ha sfidato a duello.”
“Harry?! Cosa c’entra Harry?” domando Fred
“E’ stato Harry a scoprire la fattura, Fred” rispese sua
madre
“Per tutta la magia.” Esclamo Charlie “Per lui dev’essere
stato un bel colpo?”
“Certo che lo è stato, Charlie, che domande fai?” chiese
Arthur “Scoprire che il tuo miglior amico usa incantesimi degni di un
mangiamorte, lo sapete che la fattura Ligeia è una versione minore della
maledizione imperius”
“Non per questo.” Rispose Charlie “Non solo per questo, ma
principalmente perché…. Harry è da molto tempo innamorato di Hermione….”
“Davvero?” domando Arthur
“Si eri unico a non essertene accorto, papà.” Disse George
“Tutti noi lo sapevamo, compreso Ron.” Aggiunse Charlie
“Harry non ha mai detto niente per non rovinare l’amicizia con Ron e pensando
alla felicità di Hermione”
“Quel ragazzo, mi stupisce sempre.”
“Si ma adesso, Arthur, ha sfidato a duello Ron. Si
uccideranno!! Dobbiamo fermarli!!!” disse Molly disperata
“Non possiamo fare niente sono adulti e sono due Auror. E
poi dopo quello che ha fatto Ron, il duello è la cosa migliore. Harry è stato
fin troppo generoso in questo modo gli ha evitato la prigione e Ron potrà
conservare il suo onore”
“Cosa se ne fa del onore se muore o se diventa assassino
del suo migliore amico….” Disse piangendo Molly
“Non puoi capire, Molly, sono questioni fra uomini. Ma Ron
avrà bisogno di due secondi…”
“Ginny si è già proposta e ha detto che avvertirà Draco.”
Grazie a tutti per i commenti al primo capitolo:
Evil_Angel: grazie x il bacione
Lisepotter: in un certo senso Hermione ha sbagliato persona per tre anni :-)
Emma: grazie tantissimo
evanescense88: grazie x lo stupenda, mi auguro ti piace anche il secondo
capitolo
lunachan62: a breve gli altri capitoli che concluderanno la fanfic
marco: ti dispiace ancora per Ron? :-)
UCB: Grazie sono veramente contento che nonostante il tuo odio per la
copia H/Hr tu abbia apprezzato la mia storia. Ti prego di commentare ancora…
sono curioso di sapere cosa pensi dopo questo colpo di scena.
Grazie ancora a tutti Dalastor
|
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Capitolo 3 *** cap 3 ***
Cap 3
Draco stava parlando con Blaise Zabini e con sua cugina
Rigel Black.
“…. e stato veramente una caccia dura, Rigel, lo abbiamo
inseguito credo per mezza Gran Bretagnia, poi lo abbiamo trovato in un castello
diroccato e li per prenderlo abbiamo sudato sette camice, non è vero Blaise?”
“Si, ma alla fine è stato entusiasmante, Draco.”
“Ah si, vedi cugina, dopo che hai provato il fascino della
caccia al uomo niente può essere paragonabile. E poi noi slayers, non abbiamo
regole o leggi da rispettare come voi auror.” Disse orgoglioso ex-serpeverde.
“Si ma non mi convinci a diventare un volgare cacciatore di
taglie anche se la paga è migliore. Ci sto bene a lavorare come auror e poi mi
piacciono i miei colleghi soprattutto Potter e la Granger e anche tuo cognato Weasley non è male, e senza di me David e Laura sarebbero perduti.”
“Mi sa che forse avrò più fortuna con Ossian?” disse
ridendo Draco
“Non credo proprio…” rispose sorridendo Rigel “Ehy, Draco
lo sai che Lupin ci ha proposto di entrare nel ordine della Fenice?”
“Cosa?!” disse stupito lo slayer “Allora l’inferno
congelerà. La figlia di Voldemort e Bellatrix dentro l’ordine della fenice,
insieme a un tizio di cui nessuno sa niente e una vampira.”
“Abbassa la voce, Draco. Non mi piace far sapere in giro
che il mio nome completo è Rigel Megumi Riddle Black. Ciao Ginny.”
Ginevra Weasley si era avvicinata al suo ragazzo e disse
nervosa: “Ciao Rigel.” Poi a Draco: “Posso parlarti in privato?”
“Si certo.” A Rigel e Blaise “Scusatemi.” E si allontano
con Ginny.
“Di cosa stavi parlando con lei, Draco, lo sai che non mi
piace.”
“Ehy, rossa, lei è mia cugina, non sarai gelosa.” Rispose
lui con un ghigno
“Un po’ si ha un corpo da favola ed è molto esotica, e poi
è la figlia di…”
“Non si posso scegliere i propri genitori.” Rispose Draco
“Per il fatto che sei gelosa, mi piace” e la strinse a se “e un aspetto di te
che non conoscevo. Sei molto carina quando fai cosi. Ma lo sai che io amo solo
te, streghetta.” E gli sorrise
Ginny sorrise anche lei, ma subito torno seria “Draco, mio
fratello è nei guai, ha fatto una sciocchezza…”
“Oltre a star per sposare la Granger?” domando il biondo
scherzando ma noto lo sguardo serio della sua ragazza. “Spiegami tutto dal
inizio.”
La strega gli spiego tutta la situazione in poche parole e
Draco ascolto senza fermarla tranne quando parlo della Ligeia che sussurro:
“Ma guarda… è diventato pazzo.” Poi arrivati al duello ex-serpeverde disse: “No
il pazzo è Potter, se qualcuno lanciava una Ligeia su di te non gli darei la
possibilità di un duello, lo ucciderei con le miei mani o peggio lo spedirei con
un biglietto di sola andata per Azkaban.”
“Draco, è mio fratello!!!”
Lo slayer rimase in silenzio per un attimo poi domando:
“Cosa vuoi che faccia?”
“Ha bisogno di due secondi per il duello, uno lo farò io
l’altro potresti farlo tu?”
“Si va bene.”
“Grazie, amore”
Intanto un ragazzo sui 24 anni, con indosso un impermeabile
babbano nero di pelle si era avvicinato alle spalle di Rigel che disse: “Lo sai
che sono l’unica che non puoi prendere di sorpresa, David”
Il ragazzo sorrise, mentre Rigel si volto “Ti sembra il
modo di vestirti per un matrimonio? Ah scusa dimenticavo che sei qui per la
sicurezza.”
David Gray era un tipo cordiale e spiritoso quando non
combatteva, ma in quel momento la sua espressione era tesa.
“Che succede, David? Non ti vedevo cosi dai tempi della
battaglia d’Edimburgo, quando eravamo assediati nel castello da 13.000 servi di
mio padre, e noi li dentro eravamo solo in 300.”
“Harry ci vuole, Rigel, e una questione seria. Ti spiego
mentre andiamo sulle rive del lago nero.”
Intanto proprio sulle rive del lago dove si stavano
riunendo buona parte degli invitati al matrimonio, Harry e Ron intanto
aspettavano i giudici e i loro secondi. A Potter gli si avvicino Neville.
“Harry è vero che Ron…”
Il giovane mago non rispose, ma Neville capì tutto dal suo
sguardo.
“Per Merlino. E’ incredibile ciò che ha fatto….” disse
Paciock guardando Ginny e Draco avvicinarsi a Ron “anche se lo posso capirlo…
in un certo senso.”
“Cosa… Neville, come puoi giustificarlo.” grido Harry poi
vista prima Ginny e poi Hermione si calmo “Scusami, non dovevo gridare e che
questa storia mi ha sconvolto.” Poi penso: “Povero Neville è ancora innamorato
di Ginny.”
“Harry!?” lo chiamo l’amico
“Si Neville?” domando Potter
“Perché non mi ha scelto come secondo?” gli domando Neville
“Pensavo fossi tuo amico? Pensavo che ti fidasi di me? O forse mi giudichi
ancora il ragazzino timido e impaurito dei tempi della scuola.”
“No, so che posso contare su di te. E che sei uno dei
migliori Auror della nostra sezione. Ma non voglio coinvolgerti in questa storia
tra me e Ron, e dopo tut…. Luna” disse Harry mentre Luna Lovegood si avvicinava.
“Harry!?” disse la giovane strega bionda con gli occhi
pieni di lacrime “Ti prego, non farlo. E’ un tuo amico… non potete combattere,
ti prego fermati, ti prego non ucciderlo…. Io…. Io lo”
“Lo so Luna, ma ormai la sfida è stata lanciata. Sempre
meglio la morte che la prigionia ad Azkaban” gli rispose Harry guardando verso
Ron.
“Harry!” lo chiamo Neville
“Si!?” rispose lui
“I tuoi secondo stanno arrivando.” disse Paciock guardando
David e Rigel venire verso di loro.
“David Gray e Rigel Black. Ecco chi sono i secondi di Harry.”
esclamo Ron
“Due dei tre Night Hunters.” Disse Draco “I mastini della
guerra d’Edimburgo come li avevano soprannominati i mangiamorte. Il regno magico
aveva paura anche solo di pronunciare il nome di Voldemort, ma i servi del
oscuro signore avevano un terrore sacro per loro.”
Ginny tremo a guardarli.
“Cosa c’è Ginevra?” gli domando Draco
“Mi fanno paura. Avranno anche solo 4 o 5 anni più di noi,
ma mi fanno accapponare la pelle, soprattutto Rigel, a volte mi sembra che i
suoi occhi diventino rossi e simili a quelli di un serpente. Come gli occhi…”
“Come gli occhi di Voldemort.” Aggiunse Draco
“Per me con quei impermeabili di pelle sembrano usciti dal
film Matrix.” disse scherzando Ron
“Da dove?” domando Draco.
“Roba babbana, Malfyo.”
“Partecipanti al duello e secondi vicino a me” grido Lupin
che insieme con Malocchio si era messo esattamente a metà strada fra Ron e Harry.
I due gruppi avanzarono, Harry e Ron si trovarono l’uno di fronte altro a
guardarsi negli occhi.
“Ho sempre saputo che un giorno avremo combattuto, Harry
per….”
“….per Hermione” sussurro Potter
“E qual è ragione migliore ci sarebbe. Lo sai meglio di me,
vale la pena di morire per lei.”
“Signori” disse Lupin
I due ragazzi si voltarono e lo guardarono
“Signori, c’è possibilità di una soluzione.”
“No” rispose Harry
“No.” gli fece eco Ron
“Dovevo chiederlo.” Intanto pensava “Come si potuto
arrivare a questo, Cristo, è come vedere James e Sirus combattere per Lily.”
“Signori conoscete le regole: nessuna magia, ne da voi ne
dai secondi, se qualcuno ne fa uso, i secondi del altro possono intervenire. Vi
ricordo che è un duello a morte si finisce solo quando l’avversario è morto.”
“Lo sappiamo, Remus.” Disse Ron “Allora iniziamo questo
gioco, Harry?”
“Io sono pronto Ron.”
E si allontanarono di un paio di passi, i secondi erano
alle loro spalle. I due giovani maghi si tolsero la giacca e si arrotolarono le
maniche della camicia.
“David” disse Harry, questo si avvicino e gli passo la
spada di Godric Grifondoro lo stesso fece Ginny passando a Ron una piccola
Claymore.
Il duello inizio. Tutte due iniziarono a colpirsi modo
rabbioso, ma al tempo stesso si trattenevano.
“David.” Gli domando Rigel “Tu sei una delle migliori lame
del regno magico, cosa ne pensi? Come stanno combattendo Weasley e Potter?”
Lui senza smettere di guardare lo scontro rispose: “Non lo
so, Rigel. Però tra i due chi mi sorprende è Harry.”
“Lui? Perché?” e lo guardo
“Non è da lui combattere in questo modo. Combatte con
rabbia. Durante la guerra aveva imparato a rimanere freddo e distaccato, al
contrario di Ron sempre istintivo e un po’ imprudente. Ma questa volta c’è in
gioco qualcosa, per Harry, di più importante della sua vita.” e auror guardo in
direzione di Hermione.
“L’amore è una maledizione.” disse fredda Rigel “E’ magia
antica, è troppo potente. Ti confonde e ti fa fare delle follie come questa.”
“Si vede che non sei mai stata innamorata, Rigel.” Disse
David sorridendo
“Non mi aspettavo questo tipo di risposta da un uomo freddo
e razionale come David Gray…. Si vede che l’amore per Laura ti ha cambiato.”
“L’amore ti cambia sempre. Non fare l’errore di tuo padre
di sottovalutare il potere del amore, Rigel.”
“Non mi dire che credi alla leggenda che Potter abbia vinto
per la forza del amore?”
“Ora si. Perché ho capito la fonte di quel amore…. Adesso
basta parlare ho ci perdiamo il duello.”
Ron era in difficoltà, perdeva sempre di più terreno. A un
tratto Ginny senza farsi vedere dagli arbitri punto la bacchetta contro Harry e
gli lancio una balla di fuoco. Rigel fu però altrettanto veloce e ne modifico la
traiettoria mandandola verso l’alto. Poi la figlia del signore oscuro corse e si
mise davanti a Ginny. I suoi occhi erano diventati rossi e simili a quelli di un
rettile e disse in serpentese: “Ferma, Weasley, o ti schianto.”
La ragazza tremo, ma cerco lo stesso di puntare la
bacchetta contro Rigel, ma questa gli blocco il polso.
Draco cerco d’intervenire ma era stato colpito da un
gambemolli lanciatogli da David.
Remus visto tutto stava per sospendere il duello, quando
Ron cadde a terra perdendo la spada, che Harry lancio lontano da lui con un
calcio. Ora i due erano a circa quatto metri l’uno dall’altro, Ron sempre a
terra e Harry in piedi si guardavano.
“Avanti, Harry. Facciamola finita.” Gli grido Ron
Harry si preparò a colpire l’amico, quando davanti a lui si
paro Luna.
“Togliti di mezzo, Luna.”
“No Harry, non ti permetterò di ucciderlo….”
“Luna, togliti, altrimenti….”
“Luna” sussurro Ron guardando la ragazza bionda
proteggerlo.
“Altrimenti cosa, Harry, mi uccidi… ok farlo allora. Perché
io non mi sposterò, non puoi uccidere, Ron, non puoi uccidere chi amo Harry.”
Harry abbasso la testa
E Luna aggiunse: “So che per Hermione tu faresti lo stesso
e lei per te.”
Harry rialzo lo sguardo e guardo la sua mano che stringeva
la spada, poi guardo Luna. E si senti chiamare: “Harry”
Era stata Hermione. Il giovane mago si volto la guardo e
gli sorrise. E butto via la spada. Si rivolse a Remus e disse: “Per me va bene
cosi, ho avuto soddisfazione.”
Il licantropo sorrise anche lui e grido: “Il duello è
finito. Ha vinto Potter. Ma Weasley è libero.” Ci fu un applauso, mentre Harry
stanco si avvicino a Hermione che aveva iniziato a piangere per la gioia.
Il giovane l’abbraccio e gli sussurro: “e se ti baciasi,
signorina Granger?” (questa frase è autobiografica by Dalastor)
“Non avrei niente in contrario signor Potter.”
Lui la bacio con tutto il suo amore; poi mise una mano
sulla spalla e gli disse: “Sono tutto un dolore…”
“e vedrai domani mattina.” Rispose ridendo la strega
“Se mi viene in mente di nuovo di fare un duello con la
spada, fammi cambiare idea.”
“Lo farò.” Rispose lei e si voltarono per andare verso il
castello.
Intanto Luna aveva aiutato Ron ad alzarsi, lui era più
stanco e malconcio di Harry. Ma mentre la corvonero lo aiutava ad andare in
infermeria gli disse: “Ehy Luna, cosa fai tra una settimana?”
“Perché?”
“Perché vorrei invitarti a cena.”
“E chi ti dice che accetterei un tuo invito mister Weasley?”
“Non lo so, ma lo spero tanto. Dai sono un griffondoro
apprezza il coraggio d’avertelo chiesto….”
“Ed io sono una corvonero e ho bisogno di un po’ di tempo
per pensarci.”
“Ah… ok hai tutto il tempo che vuoi.” disse Ron un po’
deluso.
Luna sorrise, i suoi occhi s’illuminarono e rispose: “Ciò
già pensato… accetto di venire con te a cena, Ron.”
Il ragazzo sorrise.
Scusatemi il ritardo con cui posto questo capitolo, ma tra Lucca è mancanza di tempo e ispirazione non voleva proprio venire fuori, a dire il vero non mi convince molto. Vi aspetto per l’epilogo di questa strana fanfic che verrà posta tra breve. Ora i commenti:
lady86: anche a me piace molto l'idea dei duelli
evanescense88: ho
qualche dubbio su questo terzo capitolo ma spero che ti piaccia
lisepotter: grazie x i complimenti, cerco di fare sempre quello che il
pubblico meno si aspetti
emma: grazie
lunachan62: E' proprio vero con non si fa x amore, grazie fammi sapere x
questo capitolo
Samy: mi auguro che la fine del duello ti sia piaciuta anche se Harry non
ha ucciso Ron.
Summers84: Io non ho mai odiato Ron, solo che lo considerò un personaggio
minore se paragonato a Harry ma anche a Hermione, mi piace dargli una maggiore
dignità a quello che di solito fa la Row mostrandolo solo come spalla comica del
eroe, nelle mie storie l'ho fatto diventare un mangiamorte, o un buon amico, o
in questo caso un innamorato non corrisposto che fa una cretinata. No io non lo
odio proprio :-)
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Capitolo 4 *** cap 4 ***
Cap 4
Harry Potter, 25 anni, aiuto professore di difesa contro le
arti oscure e Auror. Era felice, quella notte nella sua stanza era felice, come
non mai nella sua vita. Non riusciva a dormire per quanto fosse euforico, non
riusciva a smettere di ridire. Hermione, la sua Hermione l’ho amava. Sembrava un
sogno e forse lo era. Nella confusione del mancato matrimonio e del duello Harry
non aveva capito bene cosa era successo, non aveva capito che il sogno di poter
amare Hermione e d’essere corrisposto si era realizzato. Ne aveva presso
coscienza solo dopo, dopo aver appoggiato la testa sul cuscino.
Dopo circa un ora di veglia, sentì bussare alla porta e poi
una voce femminile che lo chiamava: “Harry…. Sei sveglio?.... Posso entrare?”
Era Hermione
Lui fu un po’ stordito da quella visita notturna e confuso
rispose: “Hermione?!.... Si certo che puoi entrare.”
La porta si apri e lei timidamente entro, la camera era
buia tranne per la finestra che faceva entrare la luce della luna piena che
illumino la ragazza, aveva indosso una maglietta da uomo molto grande bianca con
le maniche corte blu. Si vedeva che era intimidita e nervosa mentre cercava di
coprissi le gambe nude tirando giù la maglietta il più possibile. Harry la trovo
bellissima come un angelo, innocente e sexy al tempo stesso; e sussurro: “oh
Hermione… come sei bella”
Lei teneva gli occhi bassi.
“Scusa… Harry… ma volevo parlarti.”
“Non preoccuparti… non stavo dormendo.” rispose sempre
ammirandola
La ragazza in quel momento ebbe un brivido di freddo.
“Hermione non puoi stare cosi…. Vieni a letto, infilati
sotto le coperte…”
“Come, Harry?” e divento tutta rossa.
“No Hermione… non aggitartii… non ho intenzione… ehm si
certo che… ehy dobbiamo parlare, non è vero?”
Hermione sorrise e corse buttandogli le braccia al colo,
per poi infilarsi subito di fianco a lui sotto le coperte calde.
Lui la guardo sorridendo e poi si distese, ora tutte due
guardavano il soffitto della stanza. Fu Hermione la prima a rompe il silenzio:
“Non è strano, Harry?.....”
“Cosa?” sussurro lui
“Ieri notte non riuscivo a dormire per il mio matrimonio…
ero convinta d’essere innamorato di Ron e adesso sono qui con te e ti amo.”
“Hermione? Se vuoi prenderti un po’ di tempo lo capisco….
Tutto è avvenuto cosi in fretta. Forse vuoi un po’ di tempo per pensarci su. Io
ti ho aspettato fin ora, e ti aspetterei per sempre…”
Lei sorrise e si volto, trovandosi davanti il viso di Harry.
“Tempo, altro tempo. Harry abbiamo perso fin troppo tempo.
Io non ho bisogno d’altro tempo, io ti amo, credo d’averti sempre amato, forse
fin tra nostro primo incontro sul treno.”
“Hermione, anch’io ti amo. Ma non voglio che tu pensi che
anche questo sia un illusione…”
“Quello che provo per te non è frutto di un incantesimo ne
sono sicura, Harry, non ti fidi più di me.”
“Io mi fiderò sempre di te, signorina Granger.”
Lei sorrise “Harry…..”
“Si?!”
“Perché non partiamo?”
“Cosa?”
“Partiamo dai. Io e te da soli.” Rispose lei con entusiasmo
“Per dove?”
“Non importa…..”
“Ma….Hermione.”
“Andiamo in un posto nuovo, dove non siamo degli eroi, ma
solo Harry ed Hermione…..”
Lui sorrise l’idea gli piaceva. “Perché no, sarà
divertente. E quando vorresti partire?”
“Perché non domani mattina.”
“Come… domani mattina?”
“Si, perché no?”
“Chi sei? Dov’è hai messo la vera Hermione Granger?”
domando il giovane mago scherzando.
“Stupido…. Dai Harry partiamo, potremo andare a Parigi o a
Venezia o meglio ancora a Firenze o ad Atene, mi avevi detto che sognavi di
visitare la Grecia”
“Atene, la Grecia… Sarebbe bello” disse lui sorridendo “E
vederla con te sarebbe fantastico. Ok Hermione mi hai convinto domani partiamo.”
“Che bello… Grazie Grazie.” Disse entusiasta e l’ho
abbraccio.
“Basta Hermione!!” grido lui “Cosi mi soffochi.”
“Allora la nostra prima tappa sarà la Grecia. Non vedo
l’ora…”
e continuarono a programmare il loro viaggio per tutta la
notte.
L’indomani mattina comunicarono l’idea agli amici che ne
furono molto contenti, cosi dopo colazione e dopo aver preparato le valige e
averle ridotte di dimensioni, uscirono nei giardini della scuola qui c’erano ad
aspettarli un piccolo gruppo di cari e una sorpresa da parte di Hadrig con lui
c’era Fierobecco.
“Ciao ragazzi.” Inizio il mezzogigante “Ho sempre saputo
che alla fine tra voi due…. Merlino quanto tempo è passato. Mi ricordo quando
eravate dei ragazzini, il più grande branco di spostati su cui abbia mai messo
gli occhi e ora partite a scoprire il mondo.” e si commosse “Mi mancherete
tantissimo.”
“Anche tu ci mancherai, Hadrig.” Disse Hermione
“Hadrig, tu sei una fra le migliori persone che abbia mai
incontrato. Senza di te questa scuola non esiste.”
“Harry…. Grazie. Grazie di cuore, Grazie di tutto. Vorrei
tanto che i tuoi genitori, Sirus e il professor Silente potessero vederti oggi,
ne sarebbe felici. Si felice Harry è un tuo diritto, ragazzo. Ma adesso passiamo
alle cose importanti. Non potete viaggiare per il mondo con un manico di scopa,
ne tanto meno usare la smatealizazione da un paese all’altro, non è vero
professoressa?”
“Si, Hagrid, hai ragione.” Rispose lei “Le leggi
internazionali della magia lo impediscono.”
Harry ed Hermione si guardarono increduli.
“Ecco allora la soluzione.” Rispose Hadrig facendo avanzare
l’ippogrifo “Fierobecco sarà il vostro mezzo di trasporto. Cosa ne pensate?”
“Hagrid non so che dire…. Grazie sono sempre in debito con
te, amico mio”
“Grazie.” Disse Hermione con gli occhi rossi
“Allora Signorina Granger vogliamo andare?”
“Certo signor Potter.”
Ma prima di salire sul dorso del nobile e magico animale i
due ragazzi furono bloccati da un alcuni amici per saluti e raccomandazioni
finali. La prima fu Anne Granger, la madre di Hermione: “Mi raccomando cara
stati attenta.” Poi guardo Fierobecco “Sarei più tranquilla se usavate un
aereo…”
“Non preoccuparti, mamma, Fierobecco è buonissimo e molto
docile, ed Harry è bravissimo a volare.” Rispose la ragazza sorridendo.
“Potter.” Intervene la professoressa McGranitt dopo che
Harry aveva salutato Ginny e Draco e questi si erano scusati per il duello.
“Professoressa?”
“Quando sarete in Grecia andate alla scuola Ecate a nord
d’Atene lì la preside della scuola, Atena Ossiderca, è la una mia amica, che
sicuramente vi ospiterà per quanto tempo vorrete e farà piacere alla signorina
Granger legge gli antichi testi di magia della loro biblioteca e secondo la mia
amica hanno una forte squadra di Quidditch.”
“Si grazie, preside, ci andremo sicuramente.”
Poi lui si avvicino a David e Rigel. “David ti ringrazio di
potermi sostituire qui per tutto il tempo della mia vacanza.”
“Nessun problema, mi piace l’idea d’insegnare difesa contro
le arti oscure e poi amo questa scuola.”
“Grazie anche a te, Rigel, so di lasciare la sezione auror
in buone mani.”
“Sono io che ti devo ringraziare per la fiducia che mi dai
nonostante….”
“Non dirlo neanche.”
Dopo altri saluti e raccomandazioni Harry ed Hermione
salirono sul dorso di fierobecco.
Tonks e Remus gli si avvicinarono.
“Buon viaggio ragazzi e state attenti.” Disse loro ridendo
la strega
Mentre il professore si limito a una vigorosa stretta di
mano con Harry, guardandosi negli occhi e sorridendo.
“ Sei pronta, amore?”
“Si Harry.”
“Allora aggrappati forte a me e non avere paura.” Poi a
Fierobecco “Forza amico partenza. Si vola.”
L’ippogrifo mosse la testa su e giù apri le ali e spicco il
volo.
Dopo poco sorvolavano la foresta proibita, ed Hermione
diceva a Harry: “Mi dispiace di non aver potuto salutare Ron e Luna, chi sa che
fine hanno fatto?”
“Hermione penso che ci vorrai molto tempo perché le cose
tra noi e Ron possano tornare come prima se mai accadra.”
“Hai ragione Harry, ma ciò pensato molto bene, credo che
col tempo riuscirò a perdonarlo.”
“Vorrei aver poterlo fare anch’io, ma non so se ci riuscirò
mai.”
Poi dalla foresta proibita si senti un enorme frastuono e
da uno degli alberi usci qualcosa in volo a tutta velocità che sembrava
destinato a colpirli. Ma questo si fermo a poca distanza da loro. Era Ron
insieme con Luna sulla firebolt di Harry.
“Ron!!!!!! Luna!!!!!” gridarono assieme Harry ed Hermione
Poi Hermione: “Ma siete matti a volare in quel modo, ci
avete fatto prendere un colpo.”
“Ciao Harry, Ciao Hermione.” Disse Luna ridendo come una
matta
“Ciao” rispose Harry guardandoli
“Miseriaccia non potevamo lasciavi partire senza
salutarvi.” Disse Ron
“Hermione.” Intervenne Luna “Io e Ron abbiamo
deciso….ehm….”
“Ah. Ne sono molto contenta, Luna.”
“Harry, grazie.” Poi guardo Hermione “Scusami per il male
che vi ho fatto.”
Lei si limito a sorridere
“Sapete l’idea del viaggio non è male” disse Luna “Potremo
farlo anche noi, Ron?”
“Si lo pensavo anch’io, allora domani si parte, non vedo
l’ora d’esplorare il mondo babbano.” Poi aggiunse “Harry…Io.”
“Ron.”
I due si strinsero la mano.
“Ci vediamo quando torno amico mio.”
“Si Potter.”
I due si sorrisero nuovamente.
“Ciao Hermione.” disse Luna
“Ciao Luna”
Ron freno la scopa. Fierobecco andò avanti.
Ron e Luna guardarono l’ippogrifo sparire al orizzonte, e
poi tornarono alla scuola.
Intanto Harry ed Hermione volavano verso nuove avventure,
verso il futuro e verso il loro nuovo ed eterno amore.
Fine.
Ciao a tutti, anche questa fanfic è finita. Questo
ultimo capito mi piace molto ed è come sogno che finisca il settimo libro con un
Harry ed Hermione che partono con fierobecco verso nuove avventure. E chi sa
forse potrei scrivere, con la giusta ispirazione, del viaggio in terra greca dei
nostri due eroi.
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