Song of myself

di Angelo Osaki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** #1 Listen to the rain- Evanescence ***
Capitolo 2: *** #2 Field of Innocence- Evanescence ***
Capitolo 3: *** #3 Trip The Darkness- Lacuna Coil ***
Capitolo 4: *** #4 Nemo-Nightiwish ***
Capitolo 5: *** #5 I walk alone- Tarja Turunen ***



Capitolo 1
*** #1 Listen to the rain- Evanescence ***


#1 Listen to the rain- Evanescence
 
 
Si guarda intorno, pensieroso, senza prestare troppa attenzione a ciò che lo circonda. Le sottili gocce di pioggia lo bagnano quasi con compassione, mentre continua a vagare, senza meta, senza nessun obbiettivo da raggiungere. Ma dove deve andare, solo, abbandonato a se stesso? 
Al riparo sotto un albero, riesce finalmente ad accendersi una sigaretta, l'unica amica che abbia.  Loro-le sigarette, il fumo- non lo abbandoneranno mai, ne è sicuro. 
Ispira il fumo e riprende a camminare. Ormai è bagnato fradicio, ma chi se ne importa? Non fa neanche caso alla pelle infreddolita, ai denti che battono, al proprio corpo che trema. Il suo dolore non è fisico- e lui vuole fermarlo.
Ascolta la pioggia.
Avverte che essa gli sussurra, gli parla, lo accarezza con la propria tristezza.
E capisce. Capisce che non sarà mai solo, che ci sarà sempre una persona per lui. Deve solo trovarla.
Butta via la sigaretta- il più lontano possibile, oltre glia alberi, oltre l'orizzonte- e corre. Corre. Corre alla ricerca di se stesso, della propria felicità.
Ascolta la pioggia.
 

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Capitolo 2
*** #2 Field of Innocence- Evanescence ***


#2 Field of Innocence- Evanescence 


I ricordi danno molte sensazioni: gioia, dolore, sollievo… eppure la maggior parte dei miei sono dolorosi, o non proprio felici.  A volte mi chiedo se io abbia davvero un cuore- un cuore la cui funzione non sia solo pompare sangue.  La risposta è sempre la stessa: l’avevi e pian piano lo stai uccidendo, se non l’hai già fatto.
Ricordo tutta la mia vita, almeno glia avvenimenti più importanti, e vorrei tornare indietro per riviverli, cambiarli. Cambiare me stesso.
Ma ormai sto crescendo, non sono più un bambino, e sto imparando che i sogni non sempre si avverano e la vita è più complicata, intricata e problematica di quanto potessi immaginare. Ma si deve andare avanti, per conquistare la felicità, o altro dolore, per non sprecare questo dono, che a volte ferisce e stupisce.
Il mio cuore se n’è andato, riuscirò mai a ritrovarlo? Dov'è finita tutta l'innocenza di un piccolo bambino sorridente? 
Se prima, alzando lo sguardo al cielo e guardandomi introno, vedevo luce e colori sgargianti, adesso vedo solo grigio, in tutte le sue sfumature. Com’è possibile? Perché è così tutto diverso?
Perché  io sono diverso?
Il mio cuore se n’è andato, riuscirò mai a ritrovarlo?
Un ingiusto scambio per il mondo reale.

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Capitolo 3
*** #3 Trip The Darkness- Lacuna Coil ***


#3 Trip The Darkness- Lacuna Coil
 
L’intervallo è iniziato già da circa cinque minuti.  Cammina, solo, nei corridoi dell’istituto. 
All’improvviso lo vede: se ne sta lì, fermo, a sorridere;  ha un sorriso così splendente, speciale. 
E desidera ardentemente essere lui la ragione del suo stato di felicità, ma sa che non è così. Non sarà mai possibile una cosa del genere.  Lui è normale,  io no, pensa, rattristato, abbassando gli occhi.
Vorrebbe andarsene via, lontano da quell’immagine tanto vicina e pure distante migliaia di anni luce da lui.  È  come se le gambe gli fossero diventate di pietra, il cuore batte forte, avverte le farfalle nello stomaco.  Sei mesi e un paio di settimane.  Ha tenuto il conto.  Da sei mesi e un paio di settimane, prova quelle sensazioni  verso quella persona, quando la  vede, la pensa, la sogna.
E tutto questo gli fa un male cane. Quando passerà? Sempre la stessa domanda, sempre la stessa risposta: prima o poi passerà.
Perché lui è normale? Perché per loro due non ci potrà essere mai qualcosa in più di uno scambio di sguardi, nell’intervallo? 
Vieni con me, pensa, inseguimi nelle tenebre, accompagnami. Ti sto aspettando. Potrei aspettarti per sempre, finché questa flebile speranza risplenderà nelle tenebre. 
Lui ha il potere di illuminargli la giornata, ma allo stesso tempo di oscurarla, di far arrivare una tempesta di dolore.  È questo l’amore: soffrire e non avere niente in cambio? 
Desidera che la giornata giunga presto alla sua fine, per poter sprofondare nel sonno, molto spesso tormentato. Un  pensiero fa il suo ingresso fulmineo nella sua mente: non voglio vivere.
Lo pensa sempre, e anche ora sta succedendo. 
Vieni con me, pensa, inseguimi nelle tenebre, accompagnami. Ti sto aspettando. Potrei  attendere per sempre, finché questa flebile speranza risplenderà nelle tenebre.
Non abbandonarmi senza neppure aver cominciato a starmi accanto. 
Ti sto aspettando nelle tenebre, vieni con me. 

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Capitolo 4
*** #4 Nemo-Nightiwish ***


#4 Nemo-Nightwish


La classe quel giorno gli sembra vuota, sebbene tutti e venticinque i suoi compagni siano presenti.
Lui si sente vuoto.
Le otto e trenta: come farà a sopravvivere fino alla fine della giornata? Come sempre, si dice.
Si strofina la faccia lentamente e si guarda intorno: tutto sembra tranquillo, i sui compagni intenti a svolgere il compito di spagnolo, la professoressa che scruta tutto e tutti con attenzione, alla ricerca di qualcuno che, credendosi furbo, cerca di copiare dal compagno di banco, o scrive bigliettini.
Lui non vuole neanche provare a dare un’occhiata agli esercizi del compito, vuole solo sprofondare. È come immerso nell’oscurità, come un essere senza memoria, senza nome, senza anima.
Vita senza spirito.
Non ha mai trovato il suo nome, che significa “il messaggero”, così inadatto, sbagliato.
Lui è il messaggero del male, dell’infelicità, che cosa c’è di bello in questo?
Desidera la vita, in tutte le sue sfumature, ma non riesce mai a coglierla, a catturarla. Essa gli sfugge sempre o, forse, inconsapevolmente, e lui stesso a rifiutarla.
Ma lui è solo Nessuno. E continuerà a esserlo per sempre, qualunque sia il significato di questo “per sempre”. Se ci sarà mai un per sempre.

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Capitolo 5
*** #5 I walk alone- Tarja Turunen ***


#5 I walk alone- Tarja Turunen

 
È sdraiato sul letto, al buio.  Riflette, si tormenta. Come sempre. Eppure percepisce qualcosa di diverso, di ancora più doloroso. Si sente sempre più solo, giorno dopo giorno,  e si convince di esserlo veramente.
Io cammino solo, ora e per sempre.
Quella giornata è stata una delle peggiori della sua vita, forse la più dolorosa in assoluto.
Aveva capito di essere abbandonato a se stesso.
Aveva capito che avrebbe dovuto affrontare tutta la sua vita in solitudine, per conto suo.
All’improvviso sorride, annuendo.
Lui un giorno sarà pronto ad affrontare tutto questo, anche se sarà da solo. Deve solo aspettare e fare tutto quello che è in suo potere affinché questo accada.
E lui si impegnerà.  Magari ci riuscirà.
E forse non sarà sempre completamente solo
.

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