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La ragazzina siede
rigida nel banco davanti al suo, scambiando di tanto in tanto un’occhiata
con la sua vicina e senza mai osare muovere troppo il capo, come per tenergli
nascosta alla vista tutta la pelle che può impedirgli di incendiare. Se non
fosse così concentrato sulla sua aura, Shaoran
sorriderebbe sprezzante. È in suo
potere, e non gli sfuggirà.
Accade quando suona la
campana dell’intervallo, l’unico coltello che ormai può
tagliare l’aria.
La ragazzina ha un
sussulto e lascia cadere l’astuccio, sparpagliando penne e matite sul
pavimento, tra i banchi che circondano entrambi. Scatta in piedi tenendo il
viso ancora nascosto e si affretta a raccogliere tutto, allontanando
gentilmente la compagna che si offre di aiutarla. Shaoran
segue la scena con attenzione. È in
suo potere, e lo sanno entrambi.
Accade quando Sakura Kinomoto è costretta
ad alzare gli occhi, dopo avergli sfiorato una gamba nel tentativo di
riappropriarsi di un pennarello.
Per la prima volta da
quando le si è seduto alle spalle, Shaoran
incontra il suo sguardo. E per un attimo le sue sicurezze vacillano.
Lei è in suo
potere... Ma allora, perché per
un attimo, un attimo solo, i suoi occhi verdi l’hanno fatto sentire
inerme?
[ 200 parole ]
Spazio dell’autrice
Torno ufficialmente al mio primo OTP di
sempre. Perché lo Shaoran/Sakura non si
dimentica. Perché sì.
Da quando ho avuto l’occasione di
riguardarmi tutti i 70 episodi uno dietro l’altro, questa raccolta ha
continuato a ossessionarmi giorno e notte: si tratta di una serie di missingmoments, più o
meno canonici, tratti da quegli episodi in cui è più lecito fangirlare. Cioè quasi tutti, a onor del vero. xD Ad ogni capitolo riporterò dunque il titolo dell’episodio
prescelto e un breve dialogo, per accennare le vicende cui farò
riferimento. Il punto di vista probabilmente sarà sempre quello di Shaoran. Uhm, sì, credo che in questo senso sia
tutto.
Non so quanti di voi siano tra i miei
primi lettori, quelli che più mi hanno sostenuta e incoraggiata quando
ho iniziato a muovere i miei primi passi nel mondo di CCS e delle fanfic; ma se ci siete, sappiate
che vi ringrazio. Tutti quanti. Per tutto. Questa raccolta è anche per
voi.
L’altra cosa che ci tengo a dire è che...
beh, tu lo sai. ♥
È entrata a far
parte della sua vita da un giorno, uno solo, e già ci sono mille cose di
lei che lo lasciano interdetto.
Che la Catturacarte scelta da Cerberus
sia una sciocca bambina paurosa, chiacchierona e chiaramente debole può
anche passare – anzi, gli faciliterà tutto; ma che lo ringrazi per la sufficienza con cui l’ha
trattata, e che poi gli dica che lo ha
sognato, be’, questo è del tutto
imprevisto.
« Nessun altro in
Cina indossa un abito come quello. Appartiene unicamente alla nostra famiglia.
Ti stai sbagliando, Kinomoto. »
Lei lo scruta, seduta al
suo posto con le spalle alla lavagna, i gomiti sul banco di lui –
ennesima irruzione nel suo spazio vitale: più che inaspettato, è fastidioso – e si acciglia come
per ponderare la situazione con molta serietà.
« Ma io l’ho
sognato. Ti ho sognato. »
Shaoran apre il libro di matematica
e lascia che la realtà di una scuola elementare venga a coprire il
significato che loro due costituiscono nella stessa città e nella stessa
stanza. L’insegnante entra in classe e Kinomoto
si arrende docile, e quando si siede più composta lui s’impone di
rilassarsi.
Questa storia del sogno
non gli piace: la Catturacarte potrebbe essere
più potente del previsto.
Eppure, il disagio che
avverte al pensare che lei lo ha sognato
sembra di un tipo del tutto diverso.
[ 222 parole ]
Spazio dell’autrice
Oggettivamente questo è il primo
segnale. Nel nono episodio, piuttosto che manifestare astio nei confronti del ‘rivale’
che appena arrivato le ha sbattuto in faccia la sua incompetenza in fatto di
Carte di Clow, Sakura lo ringrazia, perché senza quei suoi saccenti consigli non
sarebbe riuscita a catturare il Fulmine. Lo sguardo sorpreso di Shaoran in quel momento è assolutamente impagabile. E
poi, come se non bastasse, lei gli dice di aver sognato un ragazzo che
indossava lo stesso abito che ha visto addosso a lui, e allora già che ci
siamo fangirliamo anche su questo ♥ Ma quanto li adoro.
« Non hai
l’impressione che ci sia qualcosa che non va? »
{ Li Shaoran – ep. 12, ‘Il tempo’ }
« A quanto pare
l’abbiamo notato solo noi due... È opera di una Carta di Clow. »
Kinomoto boccheggia sconvolta. Shaoran sbuffa, vagamente tentato dalla voglia di
deriderla: sarebbe questa la sua temibile avversaria? Non è neanche in
grado di percepire da sé la presenza di una Carta? Ma prima che possa
scegliere le parole più pungenti, un sibilo lontano si fa strada tra i
suoi sensi all’erta e tutto si ripete come ieri.
Il pallone è
veloce, ma lui lo è di più.
Si volta di scatto,
scalcia e colpisce forte il cuoio; finisce nella rete, nello stesso punto di
ieri.
La Carta del Tempo... Non c’è altra
spiegazione.
Per la seconda volta il
cortile affollato di studenti esulta in un applauso, ma lui non ci bada, ci
sono cose più serie a cui pensare, ed ecco che voltandosi si rende conto
che Kinomoto lo guarda con un’ammirazione che a
lui non sembra minimamente
concepibile.
« Sei bravo, Li!
»
Si sente avvampare.
« Ti pare il momento?! »
« Oh! Hai ragione,
scusa. La Carta. » Kinomoto sorride. «
Però sei bravo davvero. »
Shaoran batte le palpebre di
fronte a quel sorriso.
Non lo ammetterà
mai, ma forse non sarebbe male se il
tempo si fermasse adesso.
[ 200 parole ]
Spazio dell’autrice
Mettiamo le cose in chiaro, gente. La
sottoscritta ha ventidue anni suonati. Non ha più l’età di squagliarsi
come un ghiacciolo di fronte a certi personaggi di certi anime che le facevano
battere il cuore durante la sua infanzia.
Eppure, le scene dell’episodio 12 in cui Shaoran
avverte il pallone che gli arriva addosso e senza fare una piega si volta e lo
spedisce dritto nella rete, in campo – ancora oggi mi fanno fangirlare come una bimbetta alla sua prima cotta. Giusto
per darvi un’idea di quanto io sia anormale
xD
Sostanzialmente in questa flash non ho
fatto altro che far dire a Sakura ciò che io avrei detto in quel momento: al diavolo le Carte, Li Shaoran è semplicemente un figo.
Un figo di dieci anni. LOL.
Oh, e grazie
di cuore a tutti voi che siete qui. Non me l’aspettavo, davvero. Grazie
infinite. :’)
La Forza cade a terra e
la Catturacarte esulta, ma nessuno si accorge della
figura che si è appena ritratta tra i rami di un albero.
Shaoran osserva con un sorriso
ironico la gioia ingenua di Kinomoto, il modo in cui
praticamente salta al collo degli elefanti perché « non ce
l’avrei mai fatta senza di voi », la risatina nervosa con cui
risponde agli svenevoli complimenti di Daidouji. La
guarda impossessarsi di una Carta nuova e pensa che questo sarebbe il momento giusto per saltare giù e farle
notare che senza di lui non ce
l’avrebbe mai fatta, perché è stato lui a salvarle la pelle, usando quella stessa Carta del Tempo che
ha dimostrato di meritare molto più di lei...
Anche Cerberus festeggia il successo come una ragazzina
sovreccitata. Penoso. E Daidouji piagnucola di non
avere con sé la videocamera, e Kinomoto la
guarda esasperata ma poi scoppia a ridere, e Shaoran
pensa che gli piace la sua risata e
che il momento giusto è passato da un pezzo...
Si scuote e
s’impedisce di soffermarcisi troppo.
« È solo
perché devo tornare al mio bradipo. »
Forse borbottarlo a
mezza voce lo renderà più vero.
Ma comunque gli piace la sua risata.
[ 200 parole ]
Spazio dell’autrice
Saranno anche rivali, e Shaoran ne sarà anche convintissimo, ma è
innegabile che in questo episodio lui sia intervenuto perché Sakura catturasse la Carta della Forza.
Avrebbe potuto approfittare della situazione per prenderla per sé, no?
Invece, si è limitato a fermare il tempo per lei. E poi, tranquillo, se
n’è tornato alla sua ricerca scolastica.
Sappiamo tutti cosa significa questo inaspettato
disinteresse, vero? ♥
Di nuovo, grazie a tutti: ho davvero poco
tempo per mettermi lì a rispondere alle vostre adorabili recensioni come
vorrei, ma non me ne sfugge una. Grazie.
Kinomoto tiene le braccia
avvolte attorno alle spalle, si guarda freneticamente intorno e trema come una
gelatina. È evidente che la luce della luna non basta a tranquillizzarla
sulla totalemancanza di fantasmi su quest’isola.
Potrebbe prenderla in
giro, ma non ne ha voglia. A dirla tutta vuole solo che la smetta di frignare e
che se ne vada a farsi una bella dormita.
Per i suoi nervi, ecco. Non per altro.
Shaoran si ferma a metà
scalinata, e Kinomoto sussulta e si stringe
improvvisamente a lui, rischiando di fargli perdere l’equilibrio e di far
ruzzolare entrambi di nuovo giù fino alla spiaggia.
« H-hai vi-visto qua-qualcosa? »
Shaoran cerca di fulminarla con
gli occhi, ma se la ritrova così vicina che la furia viene bruscamente
ricacciata indietro dall’imbarazzo. Guarda altrove e rimpiange
immediatamente la decisione appena presa.
« No. Vieni, ti
accompagno al tuo bungalow. »
Kinomoto tace, apparentemente
troppo sorpresa per replicare. Shaoran sospira di
sollievo. Riprende a salire, ma per un infinitesimo di secondo le dita che gli
scivolano via dalla maglietta e la voce che gli soffia due parole dietro
l’orecchio rischiano seriamente di pietrificarlo.
« Grazie... Li-kun... »
« ... Mh. »
Almeno così ci
dormirà sopra anche lui.
[ 200 parole ]
Spazio dell’autrice
Mi ha riaccompagnata lui
fino al bungalow.
Quando Sakura pronuncia quelle parole io puntualmente implodo/esplodo/vaneggio/whatever.
E tu,
Li Shaoran, ancora ti ostini a dire che non siete
amici, che non siete neanche dalla stessa parte. Seh,
come no. >w<
{ Li Shaoran – ep. 19, ‘I compiti delle vacanze’ }
« Sei davvero
molto gentile, Li-kun! »
Kinomoto sorride raggiante, rigirandosi
il libro tra le mani come se fosse chissà quale insperato regalo. Anche
se effettivamente sarà tutto merito suo
se ora [anche] lei riuscirà a finire i compiti entro domani. Decide di
sorvolare, si stringe nelle spalle e beve un altro sorso di tè.
« Non ho fatto
niente... Non è mica mio, è della biblioteca. »
« Non parlo solo
di questo. » Per l’ennesima volta, gli occhi sinceramente
sorridenti di Kinomoto lo mettono un po’ in
difficoltà. Solo un po’,
davvero. « Non mi sarei mai aspettata che un giorno mi avresti
addirittura prestato dei vestiti...! »
Shaoran distoglie lo sguardo,
ma il sorrisetto di Daidouji non è certo una
vista più rassicurante. Si schiarisce la gola e appunta mentalmente di
far notare a Wei che il tè era troppo dolce.
È comunque
preoccupante che Kinomoto indossi proprio quella maglietta. Ha un certo brutto
presentimento...
Quel che succede dopo,
quando la porta si spalanca e un tornado dai capelli lunghi si abbatte su di
lui, è veloce e confuso; eppure su una cosa non ci sono dubbi. Adesso è molto più
impensierito dall’incolumità di Kinomoto
che non dalla propria.
Umpf – è tutta
colpa del tè.
[ 200 parole ]
Spazio dell’autrice
Il fangirlaggio in
questo episodio si spreca. Prima questo inaudito slancio di generosità
da parte di Shaoran (macché inaudito, lo
sapevamo tutti che prima o poi il lupo si sarebbe sciolto *^*); poi
l’arrivo di Meiling, la sua furia gelosa e
tutto ciò che essa sottintende... Sì, questo riferimento non
poteva proprio mancare.
« Noi due
siamo stati promessi l’uno all’altra fin da piccoli! »
{ Li Meiling – ep. 20, ‘Dalla Cina con furore’ }
È solo a lezione
di ginnastica che riesce a tirare un sospiro di sollievo.
« Ma davvero
quella ragazza è la tua fidanzata? »
... D’accordo. Si
era dimenticato del tempismo omicida di Kinomoto.
Si volta a guardarla e
subito dopo si ritrae, perché quella ragazza non sembra avere la minima
idea di che cosa significhino le parole ‘spazio vitale’: per quale
maledetto motivo deve stargli così
vicina? È quasi normale che Meiling sia gelosa... e che la sicurezza di Daidouji sia in pericolo. L’insegnante dovrebbe
decidersi ad assegnare a quella poveretta un’altra compagna per
l’esercizio della fiducia. Magari la stessa Kinomoto,
così la smetterà di
metterlo in imbarazzo.
« Non è la mia fidanzata »
sbotta, ma non a voce troppo alta. Non si sa mai.
« Oh. » Kinomoto si stringe nelle spalle. « Allora, ehm,
potresti dirle di smetterla di fissarmi così? »
Shaoran si ostina a ignorarla e
guarda dritto davanti a sé; poi, al fischio, si lascia cadere
malvolentieri tra le braccia di lei.
Ma per qualche secondo
restarsene così, nel suo abbraccio morbido e profumato di fiori di
ciliegio, senza una ragione sensata
gli fa dimenticare gli sguardi assassini di Meiling...
e anche il fatto che Daidouji è appena
precipitata rumorosamente a terra.
[ 200 parole ]
Spazio dell’autrice
Ho sempre immaginato Shaoran
e Sakura alle prese con il famoso ‘esercizio della fiducia’, con
lui che deve lasciarsi cadere nella stretta di lei... *va
in estasi al solo pensiero* In qualche modo, mi
è sembrato giusto rappresentare questa scenetta subito dopo
l’arrivo di Meiling, perché il
concatenarsi dei due avvenimenti porterebbe Shaoran a
farsi un bel po’ di domande... Anche se abbinare Meiling
a Tomoyo significa vedere quest’ultima
ricoverata in infermeria, povera cara .__. Spero che mi perdoni.
... Uno dei motivi per i quali amo questa
coppietta è che pensare a loro mi strappa sempre un sorrisone. Anche nelle
giornate peggiori, come questa. Oh be’.
Non era mai successo, in
realtà. Fin dall’inizio, fin da quando ha tentato di sottrarle le
Carte e la missione, Sakura Kinomoto ha fatto di tutto per convincerlo del fatto che
invece potrebbero essere amici, e
ogni singolo giorno se n’è stata lì ad aspettare, a
s0rridergli, la mano aperta pronta a sfiorarlo se solo lui gliene avesse
concesso l’opportunità. E forse è stato perché, in
cuor suo, ammira tanta forza di volontà... forse per questo non
l’ha mai davvero odiata.
Ma adesso la odia.
Adesso, mentre lei lo abbraccia e poi subito si preoccupa del perché sia così rosso,
mentre le parole che si sono detti sul ciliegio gli rimbombano nelle orecchie
ma non riescono a sovrastare quella sua voce vicinissima, odia il fatto di aver
rischiato così tanto per lei, per salvarla, per riportarla indietro. La
sua rivale. Rivale in tutto.
E odia soprattutto il
fatto che, se succedesse di nuovo, lo rifarebbe.
[ 160 parole ]
Spazio dell’autrice
Questo episodio dev’essere
uno dei più censurati nella versione italiana. Ora che ho letto il manga
ne sono consapevole. Guardando l’anime così come ci è pervenuto,
si ha l’impressione che su quel ciliegio Shaoran
si rattristi per pura gelosia quando Sakura gli racconta ciò che prova
per Yukito – invece, nella versione originale,
si stanno reciprocamente raccontando quel che provano per la stessa persona... Per questo motivo il
fatto che poi sia Shaoran a salvare Sakura dalla
Carta del Passato acquista un significato di gran lunga maggiore: loro due sono
rivali in tutto, ma già da ora
c’è qualcun altro per cui Shaoran
è disposto a lottare, qualcun altro di cui, nonostante tutto, gli
importa...
Non perdonerò mai la Merdiaset per
questo. MAI. >_<
{ Sakura Kinomoto & Li
Shaoran – ep. 29,
‘Più dolce non si può’ }
Nell’aula di
economia domestica è tornato tutto alla normalità. Perché gli
attentati di Meiling sono tali anche al di là dell’operato di
una Carta di Clow, e lei da sola è
perfettamente in grado di fargli rischiare la vita con quelle sue immangiabili
creazioni; e anche il fatto che Shaoran non si
lamenti, non troppo almeno, né
si rifiuti di rassegnarsi ad assaggiare quelle sue mine vaganti – anche
questo è perfettamente nella norma: non gli è mai piaciuto far
piangere Meiling e comunque è abbastanza fermo
da sopportare questo ed altro.
Ma a ben pensarci, dopo
tutti quei guai con la Carta dello Zucchero, non proprio tutto è normale.
« Vuoi assaggiare?
»
Quando si volta e si
ritrova sotto il naso una fetta del dolce di Kinomoto
e Daidouji, per poco rischia di soffocare.
Già, anche se ha la bocca vuota.
E il fatto che Kinomoto lo guardi così da
vicino coi suoi occhioni verdi non facilita proprio
niente.
« Mi hai aiutato
ancora una volta, poco fa » gli dice serena, « e, be’, questo è il minimo che possa fare per
ringraziarti. »
Shaoran la guarda di sotto in
su, accigliato.
Accetta quella dannata fetta di torta solo per gentilezza, sia chiaro.
Però intanto
– mentre gli attentati di Meiling diventano
ancor più letterali, almeno a giudicare dal modo in cui piega il manico
di un mestolo – si chiede se anche il sorriso di Kinomoto
non abbia qualcosa a che fare con la Carta dello Zucchero.
[ 242 parole ]
Spazio dell’autrice
Adoro la Carta dello Zucchero.
Cioè, credo sia vagamente inutile xD,
soprattutto ai fini della trama, ma quell’episodio è di una DOLCEZZA
unica, e vorrei ben dire.
« È
questo che vuoi? Le faresti i complimenti per una vittoria che non ha
conquistato? »
{ Cerberus/Kero-chan – ep. 30,
‘A tutta velocità’ }
Shaoran ci ha pensato un
po’. Ci ha pensato un bel
po’. E non è stata una scelta facile, davvero.
In primo luogo, anche se
in questo caso si è trattato davvero del minimo, sa bene che è
sbagliato usare le Carte per il proprio tornaconto e finanche per aiutare
qualcuno – almeno nel caso in cui quell’aiuto abbia qualcosa a che
fare con una gara, un evento competitivo o che comunque presupponga un impegno
equo da parte di tutti. Le Carte di Clow non sono state create per infrangere le regole,
dopotutto, ma per incanalarle.
In secondo luogo
c’è il fatto poco trascurabile che quella ragazza, l’amica
di Kinomoto, lui
non la conosce neanche.
Terzo – non meno
importante – sapeva che,
facendo ciò che ha fatto, si sarebbe guadagnato la riconoscenza di Kinomoto per la vita. E francamente non ha alcun bisogno
della gratitudine della propria rivale, ecco.
« Rei era così
felice! Li-kun, sei stato... sei stato...
così... »
« Vuoi smetterla?
Non l’ho fatto per lei. »
Kinomoto smette di saltellare da
un piede all’altro, gli si affianca nel corridoio, e Shaoran
suo malgrado la scruta da vicino, perché quell’uniforme da
cheerleader le sta proprio bene
– e si taglierebbe la lingua a morsi se mai si lasciasse sfuggire una
cosa del genere.
« Ma allora,
perché l’hai fatto? »
Shaoran ripassa in rassegna
tutti quei contro e si rende conto che l’ultimo, ad occhi esterni, potrebbe anche sembrare un pro.
Distoglie ostinatamente
lo sguardo, scrolla le spalle e spera che la bocca se ne resti ben chiusa, che
la risposta non venga mai fuori.
Per te, stupida, l’ho fatto per te.
[ 266 parole ]
Spazio dell’autrice
La Carta della Velocità è
forse la mia preferita. È così dolce il modo in cui si affeziona
a Rei, che poi soffre da morire quando il suo ‘animaletto’ a un
tratto scompare. Ed è dolce anche il fatto che Shaoran
decida di spronarla a vincere comunque quella gara, portando con sé la
Carta e facendo sì che Rei la veda, il tutto con gran gioia di Sakura.
Ed è proprio questo il punto. Shaorannon la conosce neanche, Rei. E quindi
quel che ha fatto l’ha fatto perché
Sakura smettesse di starci così male.
È già innamorato perso, solo
che non lo sa, duh. u__ù
È
accaduto. Uno dei suoi incubi peggiori si è tragicamente realizzato.
Ventiquattro ore di prigionia, rinchiuso in un corpo microscopico, costretto a
restarsene letteralmente aggrappato a
Sakura Kinomoto in nome della più essenziale
sopravvivenza.
La vita di un undicenne può essere
davvero ingiusta.
« Cerca solo di restare immobile »
gli consiglia lei, mentre rientra in casa con passo felpato – come se ce ne fosse bisogno, dal momento
che Shaoran è ben deciso a non precipitare
giù dal cappuccio della sua felpa.
Non riesce neppure a guardarsi intorno, anche se
è la prima volta che si addentra nella tana del nemico. Kinomoto l’ha rifilato in una posizione scomodissima.
Ha detto che porta spesso ‘Kero-chan’
così, quando finge che sia solo il suo inseparabile amico peluche, ma Shaoran ha deciso che viaggiare ‘a cappuccio’
non gli piace proprio. E poi, è così maledettamente vicino a lei, tanto che il profumo del suo shampoo
gli fa girare la testa – molto più delle vertigini.
È anche un buon profumo, accidenti.
« Pericolo scampato » sospira a un
tratto Kinomoto, incamminandosi più tranquilla
verso le scale; « mio fratello non è ancora tornato. Meglio
così. »
Shaoran sbuffa, perché
sarebbe mille volte più facile affrontare quello spaccone di TouyaKinomoto piuttosto che questo. Ma non ha modo di ribattere
nulla. Si è appena accorto che la ragazzina punta dritto verso la
propria camera da letto.
Vorrebbe divincolarsi, lasciarsi
cadere a terra e mettere mille miglia di distanza tra lui e lei –
vorrebbe tanto, ma c’è
ancora quel maledetto profumo che lo stordisce.
Tutto ciò che può fare, appena Kinomoto si chiude la porta alle spalle, è di
cominciare a protestare forte fino a ottenere di lasciarsi depositare su un
comò.
« Io non ho nessuna intenzione di dormire
in camera tua »
l’aggredisce, consapevole di non ottenere un grande effetto, ridotto
com’è a un moscerino giallo. Si guarda intorno e individua la
salvezza di una finestra. « Vado a cercarmi un albero. »
« Ma è troppo pericoloso, Li-kun! »
Si volta.
Il viso di Sakura Kinomoto
è a un niente dal suo, e – sarà perché lui è
così piccolo, sarà perché lei è così carina – per
l’ennesima volta gli manca il fiato.
Non lo sa
ancora, ma questo sarà l’esordio di una lunga serie di occasioni
in cui quei suoi occhi verdi lo faranno avvampare.
[ 380 parole ]
Spazio
dell’autrice
È fatta, siore e siori. Questa è la prima volta in cui Shaoran ufficialmente arrossisce di fronte a Sakura –
insomma, la prima volta in cui non
arrossisce per YukitoxD (a
parte l’occasione della Carta del Passato, ma lì lei gli si era
gettata addosso, quindi diciamo che arrossire in quella circostanza era più
o meno una reazione giustificata.) E non è un caso che, proprio a
partire dall’episodio successivo, i suoi sentimenti comincino a farsi
sempre più chiari. Ecco perché ho tanto indugiato su questa
flash, rendendola la più dettagliata finora. Viva, viva la Carta dello Scambio xD
L’ordine delle battute
finali è un po’ a licenza poetica. Nell’episodio vediamo una
scena in cui Sakura dice che ‘è pericoloso’, e Shaoran/Kero-chan ribatte furioso
che non intende affatto dormire in camera sua. Io ho voluto immaginare
ciò che è antecedente a quel dialogo e che non ci viene mostrato,
così alla fine, per incastrare al meglio le immagini che avevo in mente,
ho dovuto modificare qualcosa. Spero non me ne vogliate.
{ Li Shaoran – ep. 33, ‘Pattinaggio sul ghiaccio’
}
Non ha ancora capito come o perché succeda, ma ogni volta che guarda Kinomoto,
quei maledetti pattini non lo reggono più.
E adesso, mentre la
pista comincia a svuotarsi e Meiling da qualche parte
lo chiama sventolando un thermos di cioccolata calda, il fatto che lei venga ad aiutarlo a rialzarsi non
risulta di alcun aiuto.
Alza lo sguardo e spera
solo di incenerirla. Kinomoto, dal canto suo, se ne
sta immobile di fronte a lui, con la mano tesa.
« Non so se te ne
sei accorto » ride, per poi subito farsi più seria e sorridergli
appena, « ma mi hai salvato la vita un’altra volta. »
Shaoran continua a guardarla,
con la mezza intenzione di ribattere che non ha fatto niente di speciale, ma sa
che stavolta mentirebbe alla grande. Perché la verità è
che quando l’ha vista là, priva di sensi, con il ghiaccio che
l’aggrediva e sembrava sopraffarla... si è sentito morire anche
lui.
Così, anche se ci
mette un po’, alla fine tende la mano e accetta la presenza della sua. Ed
è la prima volta.
Kinomoto sorride di nuovo, e lui
ancora non capisce come o perché, ma ha la sensazione che anche adesso quei maledetti pattini non
lo reggeranno più.
Ma forse, invece, lo sa benissimo.
[ 210 parole ]
Spazio dell’autrice
Ebbene sì, è questo l’episodio in cui Shaoran inizia a manifestare per bene le proprie debolezze.
Debolezze che ormai hanno un nome preciso – Sakura Kinomoto. E penso proprio che
ormai non possa più limitarsi a mentire a se stesso come in precedenza.
Ci tengo a scusarmi per il ritardo di questo aggiornamento;
purtroppo non posso garantirvi una regolarità sicura neppure per i
successivi (motivi vari e desolanti ç_ç),
ma se vorrete ancora seguirmi ne sarò fiera e lusingata. Grazie ancora
per essere qui, davvero.
« Non
metterti strane idee in testa! Ti aiuto perché voglio trovare le mie
Carte! »
{ Li Shaoran – ep. 37, ‘La voce scomparsa’ }
In fondo non è
una cosa tanto sorprendente. Daidouji ha tante
amiche, e tutte quante sono preoccupate per lei. E Kinomoto
è la sua migliore amica.
Perciò, davvero, è normalissimo che stia così in pena per
lei, che non riesca a pensare ad altro, che arrivi a sfogarsi con chiunque
– persino con lui – e che
non si vergogni di mostrare a chiunque – persino a lui – le proprie lacrime.
Eppure non può
farci niente. Lo ha sorpreso. Non ha
mai conosciuto nessuno che avesse un cuore grande come quello di Sakura Kinomoto.
Sarà per questo
che sente il bisogno di starle accanto, che non vuole lasciarla sola a
combattere se è così ferita, che ha deciso di aiutarla costi quel
che costi – anche se lei è la sua rivale? Perché continua a dimenticare questa cosa?
La scruta come se dal
suo viso sorridente, così
sorridente quando si tratta di far forza agli altri, potesse affiorargli una
qualche risposta logica.
Non si è reso
conto che forse è Daidouji ad averla trovata
per lui.
‘Perché
continui a fissare Sakura?’
Shaoran avvampa, smascherato da
una grafia morbida e un sorriso gentile dall’aria saputella.
[ 190 parole ]
Spazio dell’autrice
Ma la MERAVIGLIA di questo episodio. Tomoyo
ha perso la voce per via dell’omonima Carta, ma ciò non le
impedisce di guardare, naturalmente. E
anche di capire molte cose prima ancora che lo facciano i diretti interessati.
Questa ragazza è UNA FORZA xD
Mi scuso di nuovo per gli aggiornamenti ballerini, ma colgo l’occasione
per ringraziare tutte quelle persone che non smettono di seguirmi –
soprattutto te, Dany, perché sei adorabile.
Alla prossima.