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Come si può continuare ad andare avanti
quando tutto è confuso?
- sei tornato a trovarmi sono
contenta!-
- ma tu chi sei?-
- SONO STATO INGANNATO PER TUTTO QUESTO
TEMPO!!!-
- E io cosa sono?-
- Esisto o no?-
- ROXAS!!!!-
Quando sembra esserci un’unica
via?
- unisciti a noi e saprai….-
- PERCHÈ NON POSSIAMO VIVERE IN PACE?!-
- lasciati andare all’oscurità è l’unico
modo….-
- ASPETTA!-
- Non te ne andare di
nuovo…-
Quando non c’è soluzione?
- siamo condannati a sparire a meno che
tu…..-
- non posso rinunciare…-
- uno dei due è destinato a morire-
- BASTA!!!!-
- ARRENDITI!-
Quando devi tornare indietro?
- sora devi partire-
- non è possibile!-
- cos’è successo qui?!
- Ce la faremo?-
Semplice….. e puro…. Segui il tuo cuore e
avrai ogni risposta e ogni soluzione.
- siamo qui per aiutarti-
- ti fidi di me?-
- siamo amici è per questo che io….-
- tutto tornerà normale e vivremo
tranquilli.-
- L’OSCURITÀ NON CONQUISTERÀ MAI I NOSTRI
CUORI!!!!-
" Qual è il nostro
destino?"……… Destiny
2 prossimamente…..
Salve raga vi sono mancata?! Certo che
sìììììììììììì!!!!
Vi voglio torturare un po’ scrivendo
questo trailer a moh di cinema del seguito di Destiny, lasciandovi in suspance.
La storia è tutt’ora in lavorazione e spero di riuscire in qualche modo o
maniera a finire, le idee ci sono ma manca il tempo e le varie connessioni
logiche..
Ok detto questo ci risentiamo (mi auguro)
presto!
Baci a tutti
Kano-chan.
p.s. qualcuno di voi mi sa dare
informazioni sui membri dell’organizzazione protagonisti di chain of memory
magari su personalità e armi ? Grazie mille!
- sta maledettissima sveglia!- esclamò
spegnendola di botto
- di malumore stamattina?- una voce
sarcastica proveniva dalla porta
il ragazzo castano lanciò un’ occhiata
acida alla persona appoggiata alla porta.
- lo saresti anche tu Riku con una
sveglia del genere…- rispose l’altro scendendo dal letto e
stiracchiandosi.
- Ti saresti dovuto abituare dopo tutto
questo tempo..- replicò
- Può darsi… ma il fatto è che non era
più di routin alzarsi alle sette del mattino…-
Riku ridacchiò - guarda che sono già le
sette e mezza…-
- cosa?!-
Sora scattò a sedere, la sveglia
continuava ininterrotta a suonare.
Volse lo sguardo verso la porta ma del
suo amico neppure l’ombra, si rilassò.
- pure i sogni adesso…-
si alzò guardandosi intorno, il sole
filtrava tra le imposte della sua nuova camera. Sei mesi fa con sua grande gioia
era tornato nel regno di là come lo chiamava lui.
Si stava rifacendo una vita lì, visto che
tanto per i suoi genitori poteva anche essere morto, e probabilmente non lo
rimpiangevano.
Gli venne da ridere all’idea dei suoi ad
uno di quei programmi dove denunciano la scomparsa del figlio a tutto il paese.
Andò alla finestra e la aprì, un giardino
verdissimo e rigoglioso si estendeva sotto di lui, molto meglio del paesaggio
urbanistico di Tokyo.
Si girò e solo allora la sua attenzione
fu attirata da una esausta sveglia che segnava le
- sette e quaranta!!!! Sono in
ritardo!!!!!-
si fiondò in bagno lavandosi meglio che
poteva nei cinque minuti che gli rimanevano prima del suono della campanella.
Naturalmente la scuola non l’aveva
abbandonato come sperava, anzi ora che probabilmente un giorno sarebbe stato re,
era suo preciso obbligo frequentare le lezioni come tutti gli altri.
Le lezioni erano tenute nella scuola del
paese, i sovrani si ritenevano persone qualsiasi e quindi facevano studiare
Kairi con gli altri ragazzi, il loro insegnante che doveva addestrarli oltre che
sulle solite materie anche nei combattimenti e nella magia si chiamava Yen Sid.
Aveva un vestito ridicolo a sentire Sora,
che consisteva in una lunga tunica blu e un cappello punta della stessa tinta.
Sembrava un uomo minaccioso ma in fondo
(molto in fondo) era una persona gentile… ma poco tollerante.
Sora uscì dal bagno con ancora lo
spazzolino in bocca prese i primi abiti che gli capitavano e li indossò. Si
infilò i soliti pantaloni rossi e cercò sotto il letto le scarpe. Con una mano
afferrò lo zaino a tracolla e con l’altra tentò di calzare la scarpa, potete
immaginare il risultato… perse l’equilibrio e cadde di sedere come un sacco di
patate, sbattendo il polso nello spigolo della scrivania.
- dio che dolore!!!- disse stringendo i
denti mentre i suoi occhi lacrimavano.
Ma visto il tempo scarso si alzò, uscì
dalla camera partendo di corsa per il corridoio.
Sempre correndo come il vento uscì dal
palazzo, attraversò il giardino e superò i cancelli.
Le guardie di turno non riuscirono a non
sghignazzare, ormai era un appuntamento fisso quello.
Sora sentì la grande campana suonare gli
ultimi rintocchi con i quali si avvisavano gli studenti dell’iniziare delle
lezioni.
Il ragazzo entrò in aula tramortito,
tanto che appena appoggiata la cartella la testa gli girò talmente da
costringerlo a mettersi in ginocchio. I suoi compagni lo guardavano
ridendo.
Sora alzò lo sguardo incrociando quello
di tre ragazzi, tutti seduti ai propri posti in silenzio.
La prima era una ragazza dai capelli neri
corti con delle ciocche bionde e due occhi scurissimi, Keiko.
Il secondo un ragazzo alto, coi capelli
argento lunghi fino alle spalle e due occhi azzurri, i quali di solito
esprimevano forza e determinazione ma in quel momento erano rivolti al cielo,
Riku.
La terza occhi blu capelli rossi che le
ricadevano sulle spalle bella come il sole e un sorriso un po’ preoccupato,
Kairi la principessa.
- salve a tutti!- disse Sora quando
riuscì a riprendere fiato
si tirò in piedi e si lasciò
letteralmente cadere sulla sua sedia.
- Sora…- gli disse Kairi con tono
apprensivo
- ah già non ti preoccupare è solo un
bollo!- la rassicurò il ragazzo esaminando l’enorme livido violaceo che gli era
spuntato fuori dopo la botta.
- Un attimo e sarà a posto- chiuse gli
occhi, appoggiò una mano nel punto e si concentrò, un attimo dopo spostò la mano
rivelando solo più un leggero rossore.
- Eeeeh la magia fa miracoli!- esclamò -
vedo che il vecchio oggi è in ritardo!- aggiunse guardando verso la
cattedra.
- Emh Sora…-
- Si? Che c’è Kairi?-
La sua amica indicò un punto imprecisato
dietro alle spalle del ragazzo, il quale si girò e a momenti non rimase
soffocato.
Davanti a lui si ergeva minaccioso il
mago, che aveva assunto un aria di compiacimento.
- sì la magia fa miracoli peccato che non
li faccia per farla venire in orario alle lezioni, ne per farla essere un po’
più attento, perché se no a quest’ora si sarebbe accorto della mia presenza…- lo
rimbeccò
- ops… mi scusi signore…- ma sapeva che
non sarebbe bastato.
- Quindi la solleciterei a uscire
dall’aula e ad rimuginare diciamo per un’ora qui fuori sui vari significati
dell’essere puntuale.-
Sora si alzò di malavoglia, non era
possibile che quel vecchiaccio riuscisse sempre ad essere un passo avanti a lui!
Giunto alla porta il mago lo fermò.
- e saresti pregato… di indossare la
divisa…-
il ragazzo si bloccò, rendendosene conto
solo adesso.
Nella fretta, si era diciamo "scordato"
che nella scuola ci voleva la divisa.
- per ultimo dovrebbe chiedere ai suoi
amici se possono accompagnarla a comprare degli abiti nuovi perché quelli che
indossa ora mi sembrano un po’ piccoli…- osservò
---------------
- complimenti sei il solito…-
- e tu dovresti essere il mio migliore
amico?! Grazie tante Riku!-
- beh non ha tutti i torti…-
- Keiko stare con lui ti sta rovinando.-
- però sui vestiti forse ha
ragione..-
- pure tu?! Almeno tu dovresti essere
dalla mia parte Kairi!!!-
i quattro ragazzi erano usciti da scuola,
percorrevano il viale alberato che portava in paese. Come sempre tutta la
vegetazione del posto era innaturalmente rigogliosa, alla fine Sora aveva
scoperto che era yen sid grazie alla sua magia a tenere tutto in modo così
perfetto.
- almeno quel mago da strapazzo serve a
qualcosa…- osservò il ragazzo.
- Sora!- lo rimproverò Kairi
- Uff… - fu la risposta di
lui.
- Ok ok… cerchiamo di non litigare.
Guarda loro due come stanno bene assieme!- gli disse indicando Keiko e Riku che
si tenevano per mano, i quali abbassarono entrambi lo sguardo diventando
scarlatti.
- E adesso dove andiamo?- chiese il
ragazzo dai capelli argentati.
- Da flora, fauna e serena le tre fate
buone che hanno un ateliè in paese, perché pare anche a me che Sora abbia
bisogno di abiti nuovi…- rispose la principessa
commenti: sono tornataaaaaaaaaaaaaaaaaa
allora direi che vi ho fatti aspettare abbastanza no?! che mi dite cosa vi
aspettate dal seguito di destiny? spero vivamente che tutti i miei vecchi
lettori mi rimangano fedeli e anche i nuovi arrivati mi sostengano! comunque
sono felice di risentirvi! un bacione grosso grosso al prossimo capitolo!
p.s. inutile dire che voglio un mucchio
di recensioni! ^_-
Dlin dlon, il campanellino sopra la porta
emise un suono squillante.
- è permesso?-
Il negozio era piccolo e molto
accogliente, stranamente però non c’era traccia di abiti da nessuna
parte.
Da una porta lì vicino si sentivano delle
voci concitate.
Keiko si avvicinò e busso.
- scusateci ma avremmo bisogno di una
mano…- disse
- o perdonateci!-
Dalla stanza uscirono tre piccole
signore, Sora pensò che dovevano essere state loro a creare l’abito di Yen Sid
visto che loro non erano vestite molto diversamente.
- ohh che onore farci visita principessa!
Che cosa possiamo fare per lei?- chiese Flora
- salve, sono qui con i miei amici perché
Sora ha bisogno di vestiti nuovi- rispose la ragazza
- e così questo è il famoso eroe del
keyblade…- esclamò Fauna scrutando Sora da capo a piedi, il quale grattandosi
dietro la nuca era arrossito per i complimenti - anche se in questo istante non
ci assomiglia molto….- osservò Serena
- ehi ma che dite?!- ribadì contrariato
Sora.
Le tre fate ridacchiarono.
- forza venite di qua così cominciamo!-
E li condussero nella stanza adiacente,
su tutte le pareti erano montati enormi specchi coperti da teli, al centro si
trovava un tavolino e vicino alla porta una lunga panca di legno.
- prego voi potete sedervi qui.- disse
gentilmente Serena.
- Tu invece mettiti qui-
Sora si posizionò davanti al tavolo.
- posso chiedervi una cosa?- disse il
ragazzo
- ma certo- rispose Flora
- com’è che nel vostro negozio non ci
sono vestiti esposti?-
- perché ogni abito che creiamo è unico e
se ne va con il proprio cliente.-
- va bene mie care proviamoci.- disse
Flora infine
- d’accordo che ne pensate di questo?-
Ad un cenno di fauna gli abiti di Sora
cambiarono, non proprio nel vero senso della parola visto che lo stile del
vestito era rimasto lo stesso, l’unica cosa di differente era il colore, infatti
erano diventati totalmente verdi.
- non mi sembra adatto a
lui…-
Flora li fece diventare rossi.
- no no no così non va, non si intona con
i capelli!-
Serena li fece diventare blu (perché così
sì vero? -__- nd.Kano).
- no così!-
- meglio in questo modo!-
- io direi così!-
Alla fine Sora sembrava un arcobaleno, il
giubbotto rosso, i pantaloni verdi e le scarpe blu.
Ovviamente da dietro i suoi amici si
stavano rotolando dalle risate.
- ehi piantatela voi tre! e voi altre per
piacere potreste decidervi?!- chiese seccato.
- Oh hai ragione caro, ragazze niente più
litigi al mio tre-
Quello che ne seguì fu una vera e propria
esclamazione di sorpresa.
Giubbotto nero e bianco, coordinato ai
guanti, pantaloni dello stesso colore con due ampie tasche rosse e scarpe dalle
cinghie gialle davano a Sora un’aria del tutto diversa, molto più matura.
- allora che ne pensate?- chiese
girandosi verso gli amici.
Keiko alzò entrambi i pollici, Riku fece
appena un accenno con la testa e per tutta risposta Kairi si alzò gettandoglisi
al collo.
- ok direi che può andare…- disse un po’
frastornato. Poi si rivolse alle tre fate.
- Grazie mille! È fantastico!-
- Certo! cosa pensavi giovanotto?- disse
Fauna compiaciuta.
****************
- quasi quasi domani buco…- disse
sbadigliando Sora
La terrazza del castello era il posto che
preferiva, era tranquillo e lasciava spazio allo sguardo per molte miglia.
Era sera, lui e Kairi erano seduti con le
spalle appoggiate al muro, e la luna piena troneggiava nel cielo, anche se aveva
uno strano colore sul rossiccio.
- ahi!- esclamò dopo che Kairi gli aveva
mollato un pugno su un ginocchio.
- Non dirlo neppure per scherzo! Ci potrà
sempre servire in futuro, conoscere qualcosa in più sul combattimento e sulla
magia!- lo rimproverò
- Ok ok ho capito! Ma non vedo il caso di
farmi così male! E poi ansem è morto di che dobbiamo preoccuparci ancora?!-
***************
La stessa luna piena splendeva su una
spiaggia nera.
Le onde si infrangevano sugli scogli
corvini, su uno di questi era seduto un uomo, aveva un lungo abito nero e il
volto coperto dal cappuccio.
Da un’altra roccia lì vicino apparve
un’altra figura che si avvicinò alla prima.
- anche tu ti sei svegliato….-
- così come tutti gli altri-
rispose
- bene sono contento di sentirlo, quindi
siamo pronti.-
l’uomo si alzò creando un passaggio
oscuro di fianco a lui.
- vorrei sapere quali sono i tuoi piani-
- a tempo debito lo saprai…-
- ma sai che non ne abbiamo molto!-
- per ora il nostro destino dipende dalla
chiave, non ti serve altro…-
La seconda figura non provò a ribattere
si limitò semplicemente ad osservare la prima scomparire nel buio.
- nessuna certezza… siamo destinati per
sempre a vagare nel nulla?- detto questo sparì.
Commenti: ta da!!! Un altro capitolo
concluso! Come al solito devo farne qualcuno di preambolo se no che storia
sarebbe?! Mi è andata bene che avevo la guida per sapere i nomi delle fate visto
che il gioco l’ho prestato… abbiate pietà di me ma non so con quanta frequenza
riuscirò ad aggiornare, la colpa più che mia è della scuola! I miei prof si sono
svegliati con mooooolto ritardo e adesso hanno bisogno di voti… di molti voti….
ç___ç ma forse anche tra di voi c’è chi mi capisce…
Ultima cosa chiunque volesse contattarmi
finalmente (per ragioni che non sto ad elencarvi) ho il contatto in messenger!!!
Squilli di tromba! Quindi basta che lasciate il vostro e se dio mi darà il tempo
mi farò sentire. Oltre di kingdom hearts e final fantasy sono appassionata di
manga,anime,fantasy, disegno e musica punk e rock.
Passiamo ai primi ringraziamenti (quasi
quasi mi commuovo!):
prima la fedelissima vivitheblackwizard,
in effetti mi sono ispirata ad un mio prof per dargli quel tocco in più del "so
tutto io" e "guai se sgarri". Sì non ti preoccupare i risvolti ci saranno man
mano che andremo avanti se mi vorrai seguire. E credo che per quanto riguardi
gli abiti ti abbia accontentato!
Black Kairi, benvenuta mi dispiace di
averci messo così tanto! Se vuoi ho un ottima crema che fa sparire le rughe!
Spero di farmi perdonare con questa fic…
Giangie, benvenuta pure a te! Di idee
spero di averne avute altre nel corso della storia sarai tu a dirmelo!
Si portò una mano alla fronte. Aveva di
nuovo fatto quello strano sogno, chi era quella persona?
Scrollò il capo con forza poi aprì le
finestre di fianco al suo letto, un tram passò non poco lontano e la brezza
mattutina gli portò il suono delle campane della stazione.
- tutti i giorni la stessa routin…. Non
succede mai nulla di nuovo….- si disse scendendo dal letto e stiracchiandosi.
Toc toc
Si girò verso la porta, e nello stesso
momento giurò di aver visto scomparire una figura in bianco.
Toc toc
Roxas si riscosse, probabilmente era il
sogno ancora vivido nella sua mente, ormai era da parecchio tempo che lo faceva,
oggi però era stato diverso….
- Roxas che cavolo fai!? -
- arrivo arrivo abbi pazienza!-
Finalmente la porta venne aperta
rivelando la faccia alquanto scocciata di un ragazzo alto, con i capelli dritti
biondi e un look militare.
- alla buon ora!- gli disse entrando e
sedendosi sul letto.
- Heyner ma tu pensi che uno appena
alzato sia del tutto lucido?- gli chiese Roxas
- umph hai ragione soprattutto tu che non
sei mai lucido…- lo schernì
Il ragazzo gli rispose gettandogli il
cuscino in piena faccia.
Da lì iniziò una furiosa lotta, che si
concluse con il perfetto lancio di Heyner che nonostante tutto Roxas schivò
facendo precipitare il cuscino in strada.
- ehi ragazzi ci siete?!-
Roxas ripresosi si affacciò alla
finestra, sotto c’era un ragazzino dai capelli castani e una ragazzina con le
treccine.
- ti avevamo mandato Heyner per
svegliarti e a quanto pare c’è riuscito- disse la ragazza sventolando il corpo
del reato che perdeva un po’ di piume dalla cucitura aperta.
- mi metto qualcosa addosso e scendiamo
subito!-
- poveri Pence e Olette se ci impieghi
così tanto come prima diventeranno vecchi lì dove sono…-
- ora basta!-
E l’ultimo cuscino sano si abbatté sulla
porta, chiusa prontamente dal ragazzo biondo.
***********
- e ora che facciamo?- chiese in tono
annoiato Heyner
- direi di andarci a prendere un gelato
al sale marino! Voi che ne dite?- propose Olette
- a me va eccome!- ripose Pence
I ragazzi erano seduti sul grande tram
che percorreva la città in lungo e in largo.
Roxas guardava il cielo rossiccio, era
quella la caratteristica della città da cui aveva preso il nome, dalla mattina
fino alla sera sembrava che il sole dovesse calare da un momento all’altro.
- ehi Roxas sei d’accordo anche tu?-
Il ragazzo levò gli occhi sull’amica e
annuì.
- ottimo allora scendiamo qui!-
Il tram si fermò esattamente davanti al
negozio di gelati, gestito da una anziana signora sempre molto gentile.
- buongiorno cari! Scommetto che volete
quattro gelati….- li salutò
- sì grazie.-
La donna sparì dietro al bancone per
uscirne poco dopo con i gelati dal colore blu elettrico.
- quanto vi dobbiamo?- chiese Roxas
- nulla oggi offre la casa, dopo tutto
domani parteciperete al torneo di struggle, consideratelo come un premio di
incoraggiamento!- rispose
- già è vero!!! il torneo me ne ero
scordato!- esclamò il ragazzo biondo.
- di questi tempi sei sempre
soprappensiero non mi stupisco che ti sia passato di mente…- gli disse Pence
- e sarebbe stato meglio che non ti fosse
venuto in mente…-
Prima ancora di girarsi i ragazzi avevano
già capito chi poteva essere così "gentile"….
- ciao Seifer…- disse Heyner in tono
acido
Il ragazzo di fronte a loro con un ghigno
di scherno sulle labbra e una cuffia blu in testa, era quello che si diceva il
bullo del paese, anche se lui si spacciava per il mantenitore dell’ordine.
- ho dei seri dubbi che voi riusciate a
battermi domani, il trofeo dei quattro cristalli continuerà ad essere mio..-
- ha sì?! Non credo che sarà facile per
uno che si definisce il controllore della città e invece metà delle grane da
risolvere le fai lui...- rispose Roxas
Aveva proprio toccato il nervo scoperto
del ragazzo. Il quale prontamente si mise in posizione per colpirlo. Ma Roxas
ormai era abituato al comportamento di Seifer, e si preparò alla difesa.
Ad un certo punto la sua attenzione venne
distratta da un pensiero, il problema è… che non era suo….
"che bello il tramonto, credo che andrò a
vederlo vuoi venire anche tu?"
SBAM
Il destro di Seifer colpì in pieno Roxas,
facendolo cadere a terra e sanguinare lo zigomo.
Si passò una mano sulla faccia, poi si
tirò in piedi e si scrollò.
- Roxas tutto bene?!- gli chiese
preoccupata Olette.
- sì è tutto ok…-
Il comportamento del loro amico era
strano… era appena stato colpito e invece di rispondere si guardava in giro.
- sei sicuro?-
- ha ha ha! Mi sa che il colpo l’ha
proprio stordito! Meglio che lo riportiate a casa.- detto questo Seifer se ne
andò.
- haaaa quanto lo odio quello!!!- esclamò
Heyner mentre veniva trattenuto da Pence - domani gli restituiamo tutto! Vero
Roxas?-
Ma il ragazzo sembrò non
ascoltarlo.
- o mamma mia…- sospirò il ragazzo
portandosi una mano alla fronte - giuro che proprio non capisco che ti stia
succedendo…-
- meglio se torniamo a casa devi
medicarti il taglio- disse Pence
- no! Incominciate ad andare voi, io ho
una cosa da fare..- e scappò via.
- ROXAS!!!- lo chiamarono, ma lui non si
girò.
" che diavolo mi sta succedendo?!" si
chiedeva mentre correva. "non capisco…"
Commenti: saaaaaalve!!! Come stanno i
miei beneamati lettori?! Comunque… spero che il capitolo vi sia piaciuto è solo
il primo di quelli dedicati a roxas. So che ad alcuni non piace, anche io la
pensavo così all’inizio ma mi ha fatto talmente tanta pena che non ho potuto non
apprezzarlo. Nel senso che scoprire di non essere chi si credeva e che i suoi
amici in realtà erano solo fatti di dati è stato uno sciock pure per me… quando
poi ha detto la frase "sei fortunato credo che le mie vacanze estive siano
finite" prima di scomparire mi sono depressa così tanto da dover mangiare un bel
cioccolatino per tirarmi su! (tutte scuse…. Nd lettori non è vero!!! Nd kano
ç_ç)
Voi che ne pensate? Anche a voi ha fatto
tristezza?
Anzi voglio porvi un quesito specifico
come sarebbe potuta andare la storia in quel punto?
Ora passo ai
ringraziamenti:
Dragon89: finalmente pensavo ti fossi
dimenticato della mia fic!!!! sono contenta che tu abbia commentato! ok seguirò
il tuo consiglio e mi riandrò a leggere il capitolo 18! per l'organizzazione non
ci vorrà molto credimi...
Black Kairi: ci sarà spazio anche per
loro dopo tutto riku è il mio personaggio preferito! non so la crema non lo
ancora testata hi hi hi....
Giangie: ti devo le mie più sentite scuse
non l'avevo capito abbi pazienza....
vivitheblackwizard: sì sapevo che eri un
ragazzo ma non so perchè ho scritto al femminile... sono troppo rinco scusa! ho
aggiunto il tuo contatto aspettati mie nostizie al più presto! ^_^ per
quanto riguarda le tue sensazioni stavolta hai toppato mi disp!
Svoltò in un viottolo che alla fine sbucò
nella piazza della stazione, il campanile troneggiava e in quel momento suonava
le sei. Roxas entrò nell’edificio e pagò alla cassiera il biglietto per andare
alla terrazza del tramonto.
"ha detto che voleva vederlo…." pensò
mentre seduto sul sedile guardava il sole scendere dalla sua postazione.
Dopo una decina di minuti di viaggio, il
ragazzo scese alla meta. Percorse il viale alberato, e le scale di pietra che
portavano alla terrazza. Giunto si guardò intorno nel tentativo ti capire se era
stato tutto vero o solo un gioco della sua mente.
- sei arrivato finalmente! Ma il sole è
già calato….-
La voce proveniva da una ragazza bionda
(miiii ma tutti biondi sono?! N.d. Kano), dagli occhi azzurri e con addosso un
vestitino bianco.
- allora non ti ho immaginata!- esclamò
sorpreso e allo stesso tempo sollevato Roxas.
Lei rise.
- mi puoi dire chi sei?-
- il mio nome è Naminè- si avvicinò a lui
e si sedette sulla panchina lì di fianco.
Roxas la imitò.
- ho molte cose da chiederti…-
- posso immaginare, credo che
innanzitutto vorrai sapere come faccio a entrare nei tuoi sogni e soprattutto
perché l’ho fatto…-
Il ragazzo annuì.
- vedi, io sono un nessuno, ovvero una
creatura nata nel momento in cui un cuore forte cede all’oscurità lasciando così
una sorta di energia che prende forma. Ognuno di questi esseri possiede capacità
differenti io per esempio posso entrare nei sogni della gente, ma non possiede
un cuore.-
Roxas ascoltava il discorso come in
trans, cercando ci capire come questo potesse avere a che fare con lui.
Naminè continuò.
- ora veniamo al perché ti ho cercato… ho
bisogno del tuo aiuto. Io sono destinata a scomparire perché non ho cuore e non
appartengo ne alla luce ne all’oscurità e l’ordine naturale non ci accetta… tu
sei il secondo prescelto del keyblade e se ci aiuti ad aprire Kingdom Hearts noi
potremo ricevere ciò che ci manca e fare finalmente parte del mondo!-
- noi?!- chiese il ragazzo.
- devi sapere che oltre a me ci sono
altri dodici nessuno, che aspettano la tua decisione con la consapevolezza che
hai in mano il loro futuro..- spiegò la ragazza.
- io non so se sono in grado di
aiutarvi…- rispose il ragazzo sconcertato
- sei la nostra unica speranza te ne
prego!- gli afferrò la mano
Roxas guardò gli occhi della ragazza si
vedeva che era in tensione, ma come poteva lui farsi carico di un problema così
grosso?
Aveva combattuto solo una volta con il
keyblade e non ne possedeva neppure uno.
- ho bisogno di un po’ di tempo per
pensarci…- le disse infine
Naminè parve un po’ più sollevata. -
d’accordo, ma sappi che hai solo fino a domani pomeriggio, il mio potere si sta
affievolendo e le barriere magiche che proteggono questo luogo stanno diventando
troppo potenti…-
- che barriere?!- chiese Roxas senza
capire
Ma la ragazza si limitò a rispondere -
domani verrà un altro nessuno e spero di vedervi tornare assieme…- e sparì con
un sorriso malinconico.
Il ragazzo rimase imbambolato a guardare
la panchina di fianco a sé ormai vuota.
Possibile che succedessero sempre tutte a
lui?
Beh ma in fondo era lui che fino a
stamattina voleva che succedesse qualcosa di diverso…. Ed era stato prontamente
esaudito.
- eccoti qui ti ho cercato dappertutto!-
La voce famigliare lo fece voltare.
- ciao Olette…-
Lei si fermò e lo guardò intensamente.
- che sei venuto a fare qui?- gli chiese
- volevo vedere il tramonto e poi avevo
bisogno di schiarirmi le idee- le rispose
La ragazza si sedette al posto di Naminè.
- sei strano di questi tempi… ma almeno venire qui ti è servito?-
- veramente non saprei… forse No… sono
ancora più confuso-
Roxas alzò la testa verso il cielo buio,
all’orizzonte c’era sempre una striscia di rossore che si estendeva sul mare,
come se il sole non volesse mai tramontare.
-senti Olette…- disse d’un
tratto
- dimmi…-
- se qualcuno ti avesse chiesto aiuto, ma
per darglielo dovessi andare via dalla tua città senza alcuna garanzia di quello
che ti aspetta che faresti?- le domandò
La ragazza soppesò per un attimo la
risposta.
- che domande mi fai?- chiese stupita -
la risposta tra l’altro ce l’hai già!-
- che?-
- anni fa quando sono stata rapita ti
ricordi? Quanto ci hai pensato prima di lanciarti al mio salvataggio?!- gli
disse guardandolo divertita, lui rise.
- hai ragione….- si alzò
- Roxas…-
Il ragazzo si girò - umh?-
- se te ne devi andare però ricorda che
qui noi ti aspettiamo…-
Lui sorrise, - certo lo so… ma ora sarà
meglio tornare-
- ok-
Commenti: lo so lo so… mi sono fatta
aspettare! Scusate. Questo capitolo forse è stato uno dei più facili… naminè e
roxas sono due personaggi come dire…. Liberi, nel senso che non essendo molto
presenti in kh 2 seppure fondamentali lasciano che sia la nostra immaginazione a
crearsi il personaggio e quindi me li sono giocati un po’ come mi pareva. Chi
sta aspettando l’arrivo di axel sappia che manca poco.
Ringraziamenti:
neko-chan: grazie neko, quella volta ho
pensato pure di contattare nomura per un cambiamento di trama ma ho pensato che
non sapendo il giapponese sarebbe stato un problema.. ^_^"
Black Kairi: nella rissa c’è finito per
colpa di seifer! attaccabrighe era in ffviii e così e rimasto! Fossi stata in
roxas avrei già chiamato il telefono azzurro!
Vivitheblackwizard: emh…. ^_^" mi sa che…
^_^"" non avevo in programma di mettere vivi… ^_^"""" solo perché mi sono fatta
già un programma di come deve andare e non saprei proprio dove metterlo… ma mi
piacerebbe fare una fic dove inserire anche chi recensisce come comparsa e se la
farò tu sarai uno dei primi promesso!!!
Rikulove: ciao! Vedo che ho molte rivali
da affrontare per conquistare il bel riku! No scherzo! Di spazio a riku ne darò
di più stai tranquilla dopo tutto è sempre il mio personaggio preferito! Roxas e
axel amanti?! Haaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa *____* no no non è quel genere di fic
(con tutto il rispetto, sono fatte benissimo quelle fic) una bellissima amicizia
ma nulla di più!!!
Allora ci risentiamo il prossimo
capitolo! Mi raccomando recensite o smetto di pubblicare ha ha ha!
La mattina dopo Roxas si
svegliò di buon’ora, si sentiva stranamente vuoto, forse perché era il primo
giorno che non sognava Naminè o forse perché tra poche ora iniziava il torneo,
ma era certo, che la stretta allo stomaco gli era venuta per la decisione che
aveva preso.
Fece colazione anche se non
aveva fame, ma voleva evitare di cadere svenuto per un calo di energie.
Sceso in strada vide i suoi
amici che lo aspettavano in fondo alla stessa per andare al ring di sabbia dove
gli incontri si sarebbero svolti.
- allora siete pronti?- chiese
Pence
- certo ci siamo preparati
duramente vero Roxas?- gli disse Heyner
- sicuro.- rispose
- ottimo allora noi faremo il
tifo e non ci deludete!!!- gli disse Olette
- con chi credi di parlare
eh?- scherzò il ragazzo biondo.
Mentre stavano giungendo al
ring una figura in nero attirò la sua attenzione.
Le passò accanto e poté appena
scorgere il sorriso che delineava il volto coperto.
- buona fortuna..- gli
sussurrò
Roxas continuò a fissarlo,
fino a quando la folla urlante adunatasi per l’occasione non distolse la sua
attenzione.
Tutta twilight town era lì e
aspettava fremente l’inizio dei giochi.
Roxas e Heyner dopo aver
salutato gli amici si avvicinarono al giudice per confermare la loro presenza.
- bene ragazzi ci siete tutti,
ora abbiate un attimo di pazienza vi devo annunciare al pubblico e poi daremo il
via- disse l’arbitro, detto questo si incamminò verso il centro
dell’arena.
- vedo che non hai seguito il
mio consiglio…-
- sai Seifer era inutile
ascoltarlo quando hai la certezza che sia inutile- rimbeccò Heyner
- si vedrà capelli a
spazzola!- e si girò a parlare con i suoi scagnozzi.
- signori e signore! Oggi ho
il piacere di annunciarvi i partecipanti al torneo di struggle! Partiamo dal
capo del comitato disciplinare della nostra città: Seifer!!!-
La folla iniziò a urlare.
- poi abbiamo un ragazzo che
tutti noi conosciamo bene, ha grinta da vendere e ce lo farà vedere stiamo
parlando di Heyner!-
Il ragazzo alzò il braccio
sorridendo.
- un ragazzo apparentemente
docile ma che nasconde una forza da Leoni: Roxas!!!-
Lui si grattò la testa
salutando.
- e il campione uscente che
molte ragazze hanno il piacere di vedere: setzer!-
Un uomo dai capelli lunghi e
varie cicatrici sul viso, gettò indietro la chioma provocando molti urli di
approvazione da parte delle donne presenti.
- ora che ve li ho presentati
possiamo dire che è stato dato l’inizio al torneo!-
L’arbitro scese dal palco e si
rivolse ai concorrenti.
- allora ora vi saranno date
le mazze (ovviamente morbide non vogliamo che il bel faccino di roxas sia a
rischio! Nd kano) e le palline che dovrete legare in vita, le regole le dovreste
già conoscere ma ve le ripeto lo stesso, niente colpi bassi o altre scorrettezze
pena la squalifica, vince chi alla fine del tempo concesso ha collezionato più
sfere recuperate rompendo l’involucro che le tiene agganciate alla cintura.
Tutto chiaro?- chiese
I ragazzi annuirono.
- ok, Heyner Seifer voi siete
i primi.- e andò ad annunciare la decisione al pubblico.
- ora si vedrà testa a punta…-
- già…-
I due contendenti si misero al
centro del ring.
- pronti? Via!-
Entrambi scattarono, Seifer
con un movimento repentino sfiorò una sfera che cedette ma non si staccò. Era un
continuo di affondi e parate e il tempo scorreva ineSorabile. Per l’ennesima
volta le mazze si scontrarono e questa volta fu Heyner a colpire il ragazzo e la
pallina cadde a terra. Heyner si gettò a terra per raccoglierla ma in
quell’istante venne colpito e anche una sua sfera cadde. Ora erano pari.
Il giudice stava per fischiare
la fine e il risultato sembrava scontato, ma sfortunatamente la sfera toccata in
precedenza da Seifer si ruppe cadendo a terra.
Il tempo scadde.
- il vincitore è Seifer!!!-
urlò l’arbitro.
Heyner gettò l’arma a terra.
Mentre il suo avversario si avvicinava.
- è stata una bella gara….- il
ragazzo lo guardò stupito per la sportività dimostrata
- ma non c’è storia io sono il
migliore- e con questo lasciò Roxas nel tentativo di trattenere l’amico
dall’intento di rincorrere seifer e di spaccargli la faccia.
- ok ok sono calmo! Ma vedi di
batterlo o non risponderò delle mie azioni!- sbottò divincolandosi dalla presa.
- si pregano i prossimi
contendenti di portarsi al centro della piazza-
Il ragazzo biondo diede
un’ultima occhiata ai suoi amici e s’incamminò.
I due avversari si quadravano
ognuno con lo scopo in mente di vincere.
L’arbitro si mise tra i
due.
- ho una notizia dell’ultimo
minuto setzer si è ritirato per cui questo scontro sarà decisivo-
A Roxas il sangue cominciò a
ribollirgli nelle vene e il cuore a battere più velocemente.
"così questo sarà lo scontro
decisivo…"
Come se non fosse quasi lui a
sentire l’arbitro che dava il via, si mise in guardia. Ma quando si riscosse
vide sconcertato che all’improvviso tutto si era fermato, non si udiva nessun
rumore a parte il vento, volse lo sguardo verso il campanile e vide che la
lancetta dei secondi si era fermata.
Avvertì una presenza dietro di
lui e si voltò di scatto balzando all’indietro.
Lo strano tizio in soprabito
nero stava a pochi metri da lui.
- che cosa vuoi? Sei tu
l’artefice di tutto questo?!- gli domandò
Per tutta risposta quello fece
spallucce.
- mi stai prendendo in giro?-
chiese irato
La bocca dell’individuo si
curvò in un sogghigno.
Allargò le braccia, una
vampata di calore travolse Roxas che tentò di proteggersi con le braccia. Quando
riuscì a posare lo sguardo sull’avversario vide che faceva roteare due strani
cerchi rosso fuoco, e scattando in avanti provò un affondo, il ragazzo senza
armi per schivarli si gettò di lato, ma l’onda d’urto gli fece perdere
l’equilibrio e cadere in ginocchio. L’avversario ne approfittò portando un
cerchio sopra la testa.
"NO!" meccanicamente Roxas
protese la mani parando il colpo.
- ehi ma questo da dove salta
fuori?-
Stringeva una grande chiave
nera come la pece, tutta intarsiata.
Dove si congiungeva con l’elsa
era incastonata una grande ametista e il ciondolo di una corona pendeva dal
fondo dell’impugnatura.
- il keyblade… - sussurrò a se
stesso.
- ottimo sì sì! Ottimo!-
esclamò ad un tratto la figura incappucciata battendo le mani.
Il ragazzo biondo la guardò di
traverso.
- finalmente!!! allora sei
proprio tu!- sembrava stranamente felice per uno che aveva appena tentato di
uccidere un ragazzo.
Roxas si tirò in piedi e provò
a colpirlo, ma lui si scansò e alzò le mani in segno di resa.
- ehi ehi piano! Non vorrai
mica uccidermi?!-
- secondo te perché non
dovrei?- gli chiese
- ha già scusami per prima, ma
mi dovevo accertare che fossi il detentore del keyblade.-
Detto questo abbassò il
cappuccio, rivelando una chioma rosso fuoco e due occhi verdi smeraldo.
- piacere il mio nome è Axel
memorizzato? A-X-E-L- si presentò tendendogli una mano.
Il ragazzo biondo non sapeva
se fidarsi o meno così non la strinse.
- diffidenti nh?- gli disse
Axel ritirandola - comunque sono venuto a prenderti per conto di Naminè,
dovresti conoscerla no?-
- allora sei tu l’altro che mi
doveva contattare… - rispose - beh io sono Roxas!- e stavolta fu lui a tendergli
la mano.
Il ragazzo rosso la strinse
con foga. - bene! pronto per andare?- dietro di lui apparve un’apertura ovale,
non si vedeva dove dava perché era tutto scuro.
Roxas si voltò verso gli amici
che erano fermi con le braccia alzate intenti a Tifare per lui.
- haaaa non ti preoccupare
torneranno normali non appena ce ne saremo andati.- gli disse dandogli una pacca
sulla spalla notando la sua incertezza.
Ma nonostante questo non si
mosse.
Axel sbuffò - non per essere
petulante ma il tempo concessoci è quasi finito o vieni adesso o rimani qui
deciditi!- e varcò il passaggio.
"questa potrebbe essere la mia
grande avventura o la mia fine…."
Si voltò.
"la scelta che ho fatto me lo
dirà… tornerò ragazzi promesso…"
Sparì nel buio e il tempo
ricominciò a scorrere.
La folla urlante si zittì di
colpo.
Uno dei due contendenti era
sparito nel nulla.
Seifer sembrava confuso, lì
ancora con la mazza sollevata.
Hyner e Pence si guardavano
intorno cercando di trovare il loro amico.
Olette fece un grande respiro
e fissò le campane della stazione che cominciavano a suonare.
- torna presto Roxas noi siamo
qui…-
commenti: così roxas ha
deciso il suo destino. Quale sarà? Eh eh qui dovete aspettare un po’ per saperlo.
Vorrei dirvi che il titolo
della mia fic non è stato scelto a caso.
Come sottolineato poco più
sopra, credo ciecamente che il destino esista ma non penso assolutamente che sia
già scritto… ognuno ha delle scelte, milioni di scelte nella sua vita come se
fossero le tessere di un puzzle vanno a comporre la nostra storia. Ragazzi
quando vi dicono "tu farai questo", "avrai questo", "diventerai così" non gli
credete che siano cose belle o brutte… sono grandissime stronzate… siete voi a
decidere!
Ringraziamenti:
Rikulove: sì in effetti se
leggi sta fic mai più ti passa per la testa che il mio personaggio preferito sia
riku… eppure è così quindi non disperare e abbi
pazienza!
Vivitheblackwizard: ormai il
mio povero cervellino è proprio andato in fumo... in effetti sono stressatissima
in questo periodo... ma vedrò di non intercambiarli più
promesso!
- che vorrà quel vecchio sclerotico a
quest’ora?!-
la voce di Sora rimbombò nel silenzio del
castello.
- che ti gridi?! Di sicuro ci sarà una
buona ragione se ci ha convocati così d’urgenza!- lo rimproverò Kairi
- e questo mi fa presumere che non sia
niente di buono…- commentò Riku
- a proposito dov’è Keiko?- chiese la
ragazza
- non lo so, ma credo sia già con il
maestro.- le rispose
imboccarono il corridoio centrale e
giunti davanti al grande portone rosso entrarono.
Sora ebbe un deja’vu, lo stesso tavolo,
le stesse persone intorno… il che gli fece capire che quello che aveva detto il
suo amico poco fa doveva essere vero.
Il re uditi i passi si girò con aria tesa
e preoccupata.
- cattive notizie ragazzi.- disse al
gruppo.
- l’avevamo immaginato…- rispose il
ragazzo dai capelli argentei.
- Che succede?- domandò agitata la
principessa
- Sora devi tornare nel tuo mondo e
subito anche.- gli disse yen sid.
- Stai scherzando vero?!- esclamò il
ragazzo
- Lasciami spiegare…-
- Avevate detto che non c’erano problemi
se io rimanevo qui! Vi sembra giusto adesso cacciarmi senza tanti
complimenti…-
Il ragazzo avrebbe volentieri continuato
se la voce non gli fosse sparita tutto d’un tratto.
- ora sarai costretto ad ascoltarmi.-
disse divertito il mago.
Sora fece dei gesti inconsulti prima di
beccarsi un pugno sul braccio da Riku.
Si quietò massaggiandosi il punto
colpito.
- devi ripartire perché il tuo mondo è in
grave pericolo.- spiegò
il ragazzo mosse la bocca senza successo,
poi guardò torvo l’uomo che alla fine con un sospiro gli fece tornare la
voce.
- che pericolo?-
- un’organizzazione ne ha preso il
controllo, con conseguenza drastiche.-
- che genere di conseguenze?- chiese
Riku
- è quello che abbiamo tentato di
scoprire ma c’è qualcosa che ci impedisce il passaggio…- disse Keiko
- e noi come facciamo a passare allora?-
domandò Sora
- crediamo che il keyblade possa
garantirci l’ingresso, però è solo un ipotesi…- proseguì la ragazza
- quindi tocca a noi scoprirlo….- iniziò
Kairi ma suo padre sembrava avere da ridire - stavo dicendo tocca a NOI
scoprirlo e neutralizzare i nemici giusto?- ribadì in tono deciso.
- Sì, tocca a voi perché siete i soli, ci
dispiace farvi partire senza ulteriori informazioni ma questo è tutto ciò che
sappiamo…- disse la regina
- Non vi dovete preoccupare porteremo a
termine il compito!- rispose Riku
Yen cid annuì. - ora andate a riposarvi
domani dovrete partire…- e detto questo li congedò.
I tre ragazzi si voltarono, percorrendo
la stanza parlando di cosa gli poteva aspettare finché non sparirono oltre la
porta.
- perché non li avete avvisati che un
loro amico probabilmente si è unito a coloro che dovranno annientare?- domandò
la regina
- sarebbe stato controproducente…
sicuramente si sarebbero fatti degli scrupoli nel momento in cui si sarebbero
dovuti affrontare, nella malaugurata ipotesi che questo accada…- rispose il re.
- E se dovesse accadere? -
- Non sappiamo che rispondere… il potere
della chiave è ancora una misterioso, non sappiamo cosa possa accadere nel caso
di uno scontro con un altro keyblade possiamo solo sperare in bene…- disse il
mago.
Commenti: azzo se l’ho fatto corto sto
capitolo… ma vi sta bene perché voi leggete e non commentate e io che ne so poi
se vi piace o no?! Siete proprio heartless!!! (esclusi i commentatori assidui
^_^). Beh non ho molto da dirvi vista la brevità quindi ho finito!
Roxas era arrivato attraverso quel
passaggio aperto da Axel e si era ritrovato in un ampio giardino.
Il cielo che lo sovrastava era nero come
la pece.
- questo è il castello dell’oblio.
Memorizzato?!- lo informò il nessuno
davanti ad esso si ergeva un castello che
si protendeva verso l’alto come se fosse un’unica torre e tratti il muro era
blu, trasparente che lasciava vedere scorci di scale che si arrampicavano fino
alla cima.
- ehi sveglia! Seguimi.-
il nessuno richiamò l’attenzione del
ragazzo, che si affrettò a seguirlo per il sentiero bianco, che portava alla
fortezza.
- allora hai deciso di darci una mano!-
gli disse
- non fraintendermi… lo faccio solo
perché me l’ha chiesto Naminè nulla di più..- rispose Roxas
- ahhhh è così? Perché la ritieni
un’amica giusto?-
- sì..-
- sai noi nessuno non possediamo un cuore
per cui non abbiamo emozioni…-
il ragazzo si bloccò, sul viso gli si
dipinse un’espressione di sorpresa, che però tornò subito seria. Axel si fermò e
si voltò verso di lui.
- ho detto qualcosa di sconvolgente per
te? - gli chiese
- no… è solo che deve essere triste,
senza emozioni che vita è?- rispose pensandoci su, - ehi che cavolo ridi?!-
esclamò
infatti il ragazzo rosso era piegato in
due dal ridere, si tirò su e si asciugò le lacrime che gli erano spuntate, anche
se quelle tatuate erano ancora lì ben visibili.
- è che… ha ha ha! Sei troppo
divertente!-
- e cioè?-
- beh riesci a porti tu queste domande
quando io personalmente non l’ho mai fatto… è questo che vuol dire non provare
emozioni…- gli disse - sai mi stai simpatico!- aggiunse infine.
- Ehi sei sicuro di non avere cuore?- gli
domandò Roxas.
- Sì…. Mi sa proprio di sì…- rispose
voltandosi e ripartendo. - forza il capo ti sta aspettando.. e sarà sicuramente
una sorpresa per te…-
- Che vuoi dire?-
Ma il nessuno non rispose facendogli solo
cenno di seguirlo.
Quell’edificio gli dava i brividi, dentro
tutto era accecante, le pareti erano di un metallo chiarissimo con riflessi
argentati, le scale blu partivano dall’ultima sala sovrastate da grandi archi
che recavano il simbolo di una strana croce. Ad ogni rampa si trovava un piano
che però non poté visitare visto che andava di fretta, ma gli sembrava che
parecchi occhi a volte seguissero il suo percorso. Arrivati all’ultimo piano
entrarono da una porta di legno scuro e si ritrovarono in un ampia stanza, le
pareti salivano a imbuto creando così una piramide trasparente che lasciava
spaziare la visuale sulla luna a forma di cuore dai contorni ardenti.
Ad un certo punto Axel si bloccò e indicò
un’altra porta che dava su un terrazzo.
- forza il capo è di lì… e non fare il
timido!- scherzò facendogli l’occhiolino.
Roxas stava per ribattere ma il nessuno
lo spinse fuori e chiuse la porta, salutandolo prima di sparire.
Il ragazzo si voltò, gli sembrava di
stare nel nulla più assoluto, la terrazza si confondeva con il cielo e i
contorni che lo separavano dal vuoto erano appena visibili, come fioche linee
azzurrine. Se avesse potuto sceglierle un nome probabilmente sarebbe stato
"l’altare del niente".
Solo dopo un attimo notò una figura
incappucciata che mal di distingueva nel mezzo.
- benvenuto Roxas…- disse lo sconosciuto
la voce suonò conosciuta al ragazzo.
- sei tu il capo di questa
organizzazione?- gli chiese
la figura annuì, poi si abbassò il
cappuccio.
Il detentore del keyblade fece un balzo
indietro impugnando la sua arma.
- dovevo immaginarlo che c’eri tu dietro
a tutto questo ansem!- esclamò irato
- non sono chi tu pensi che sia…- rispose
quello.
- Ah no?! e chi saresti allora?!- domandò
in tono scettico il ragazzo.
- Il mio nome è xehanort, sono il nessuno
di colui che tu chiami ansem… sono quello che rimane del suo spirito. -
In effetti ora che lo notava non erano
poi tanto uguali, davanti a lui c’era una ragazzo dai lunghi capelli argentati,
dalla carnagione ambrata e dagli occhi rossi come il fuoco.
- allora dimmi, di cosa vuoi parlarmi?-
l’uomo lo guardò sorridendo.
- la vedi quella luna?-
Roxas annuì.
- beh quello è kingdom hearts, il vero
kingdom hearts. Ciò che noi vogliamo è la possibilità di essere completi e per
farlo ci serve il potere racchiuso al suo interno. Tu chiave del destino devi
aprire il passaggio. Ora quest’ultimo non è ancora pronto per essere aperto ma
presto, molto presto lo sarà e allora toccherà a te- spiegò
- dov’è Naminè?-
- presto la vedrai non devi
preoccuparti…-
dopo un attimo di pausa il capo dei
nessuno gli chiese - allora pensi di volerci aiutare?- poi rimase in silenzio in
attesa di una risposta, le braccia conserte.
"sono arrivato fin qui…. E ho dei dubbi
che mi lascerebbero andare tanto facilmente e poi…. Devo aiutare Naminè non è
giusto che lei scompaia!"
guardò dritto negli occhi xehanort, il
quale gli porse una mano che strinse prima di cambiare idea.
- ottimo…- sussurrò l’uomo. - DA ORA….-
esclamò in seguito
Roxas non capiva con chi ce l’avesse, poi
un brivido lungo la schiena lo fece voltare.
Dietro di lui infatti undici personaggi
incappucciati erano fermi, armi alle mani.
- COMINCIA LA NOSTRA ERA! L’ERA DELLA
NOSTRA ORGANIZZAZIONE, L’ORGANIZZAZIONE XIII! PRESTO FAREMO PARTE DEL MONDO CHE
CI È STATO PRECLUSO! - concluse levando le braccia al
cielo.
il gruppo esultò e urlò, levando le armi
in alto.
"sarà stata la scelta giusta?"
commenti: devo dire la verità se non mi
fossi imposta di accendere il computer non avrei finito sto capitolo… da quando
ho per la mani FFXII è difficile lasciare andare il joystick….
Non siamo ancora entrati nel vivo della
storia ma manca poco, per dirla tutta la storia me l’ero prefissata in un modo
ma andando avanti a scriverla mi rendo conto che sto modificando in parte o del
tutto ciò che era in origine. Boh vedete un po’ voi…..
Dopo questo commento senza alcun senso
passo ai ringraziamenti:
Black kairi: il fatto che la mia fic
ti stia piacendo così tanto mi fa estremamente piacere! il fatto che tu mi
voglia uccidere quando l'ho conclusa un pò meno... ^_^" meno male che tengo
sempre il mio fidato keyblade a portata di mano!
iron maiden: thanks a lot!!!! allora vuol
dire che piace proprio sta fic e non è uno scherzo evvai!!! spero che
continuerai a recensire!
dragon89: ci mancherebbe! anche io è da
tanto che non recesisco la tua ma sappi che continua a piacermi... in effetti ho
avuto dei problemi nel lasciare commenti un pò a tutti... cmq roxas conosce sora
perchè se ti ricordi bene in destiny 1 l'ha incontrato a twilight town! spero di
non averti fatto aspettare troppo l'arrivo dell'organizzazione!
- e così questo sarebbe il varco
inaccessibile?- chiese Sora
l’apertura ovale non presentava nulla di
strano in apparenza.
- non fidarti della prima occhiata..- lo
ammonì Keiko
avanzò estraendo un lungo pugnale e lo
scagliò con violenza.
Il pugnale per un attimo sembrò riuscire
a passare, ma poi come se fosse stata fatta d’acqua l’apertura si infranse
facendo cadere l’arma a terra.
- ora capisco… ma ho dei dubbi che il
keyblade serva a qualcosa…- disse il ragazzo guardando dubbioso il varco – ma ci
si può provare lo stesso..-
la chiave gli apparve in pugno, fece
qualche passo indietro e la puntò al centro della porta. Subito non successe
nulla, tanto che Kairi emise un lungo sospiro, poi una piccola sfera di luce
apparve sulla cima dell’arma e da lì ne scaturì un lungo filo che colpì la
superficie di fronte, che iniziò a brillare, e come tutto questo era
incominciato cessò di colpo.
- dite che ha funzionato?- disse
Keiko
- c’è solo un modo per scoprirlo…- e come
al solito senza pensarci due volte Sora passò nel varco.
- HAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!-
Un grido agghiacciante fece sobbalzare
tutti.
- SORA SORA!!!- gridò Kairi
- vado a vedere io- disse Riku
il ragazzo fece due passi quando la testa
castana del suo amico spuntò dall’apertura.
- vi siete presi caga eh?!-
la scena dopo fu del tutto normale, Riku
mollò un pugno sul capo di Sora, Kairi gli urlò che era un cretino e Keiko
sospirò rassegnata, invece di una missione che poteva essere molto pericolosa
sembrava una scampagnata tra ragazzini….
- ok ok non vi scaldate un po’ di
umorismo fa bene per la tensione no?!- si difese.
- basta con le stupidaggini, ora è meglio
che andiate i nemici potrebbero arrivare per chiudere il varco.- disse yen sid
passandosi una mano sul viso.
Tutti e tre annuirono e preso fiato si
incamminarono uno dopo l’altro attraverso il varco.
Si ritrovarono nel nulla, tutto intorno a
loro era nero non si distingueva il soffitto dalle pareti.
- siamo sicuri che quel varco era giusto?
No perché io comincio ad avere dei dubbi….- disse il custode della chiave.
- non credo che il maestro si sia
sbagliato, proviamo ad avanzare qualcosa succederà..- disse Riku
- teniamoci pronti dopo tutto siamo in
territorio nemico…- consigliò Keiko estraendo i suoi pugnali.
- E meglio anche se ci teniamo per mano
ho come la sensazione che se ci separiamo non ci ritroveremo più…- disse la
principessa.
Tutti d’accordo i ragazzi avanzarono, ma
appena fecero un passo in avanti una voce riecheggiò nello spazio circostante.
- benvenuto detentore del keyblade e
anche a voi che lo accompagnate, siete appena entrati nel dominio dei XIII e
credo che quello che vedrete e che vi succederà vi piacerà molto!-
- che significa?!- urlò Riku ma la voce
si limitò a ridere di gusto e nel momento in cui la risata si fermò l’oscurità
intorno a loro svanì, e si ritrovarono in un appartamento.
- Ma… ma questa è casa dei miei!- esclamò
Sora guardandosi intorno spaesato.
- Sembra deserta però… - osservò Kairi.
Il ragazzo castano cominciò a girare per
le varie stanze cercando traccia dei suoi.
- Sora corri!- urlò Keiko.
Lui entrò nel salotto, la porta del
balcone era aperta e uscì.
Si ritrovò davanti ad uno scenario
agghiacciante, che diede a tutti una stretta al cuore.
- Che cosa hanno fatto?- chiese sconvolto
il ragazzo.
Nel cielo cupo si stagliavano le sagome
delle case e delle palazzine di Tokyo, molte di queste erano crollate, i detriti
invadevano le strade e agli angoli alcuni idranti spruzzavano acqua allagando i
dintorni. I semafori lampeggiavano, tutto era nero ma ogni finestra era
illuminata creando giochi di riflessi sull’asfalto umido. I giganteschi schermi
che di solito pubblicizzavano vari prodotti erano in frantumi schizzando
scintille sotto di loro. Gli alberi erano scheletrici e non c’era traccia di un
fiore. La torre di Tokyo orgoglio della città era sparita al suo posto c’era uno
strano castello e sopra di esso si ergeva un enorme luna a forma di cuore.
Non c’era nessuno in giro tutto taceva in
modo irreale.
- che fine hanno fatto tutti gli
abitanti? CHE FINE HANNO FATTO?! LO SO CHE MI PUOI SENTIRE!- urlò Sora
un brivido gli percorse la schiena che lo
fece voltare di scattò.
Gli occhi gli si dilatarono, per
l’orrore.
Due figure, apparivano e sparivano, come
vapore, sembravano spettri della notte, a stento riconobbe i suoi genitori.
Loro sembravano non riconoscerlo, stavano
lì con gli occhi spenti le braccia inerti lungo i fianchi.
- sembra che qualcuno li abbia privati di
ciò che li rendeva vivi… sono anime…- disse Keiko
- non dire che sono morti!- esclamò il
ragazzo castano – perché io li salverò!-
nonostante non fosse in buoni rapporti
con loro, Sora si sentiva in dovere di aiutarli, dopo tutto erano sempre la sua
famiglia.
- forza andiamo dobbiamo arrivare a
quella torre! Sono sicuro che si stanno nascondendo lì…- disse infine
- non ti fare accecare dalla rabbia, sai
che riusciremo e risolvere tutto per il meglio..- gli disse Riku appoggiandogli
una mano sulla spalla.
- Lo so….- rispose ma dentro di sé
qualcosa bruciava e urlava.
Commenti: avete presente la canzone degli
evanescence "hunted"? beh comunque mi sono ispirata a quella… come mi ha fatto
notare dragon in una sua recensione ho sbagliato a scrivere il nome del capo dei
13… ho fatto confusione essendo il nessuno di ansem il nome giusto è xemnas…
chiedo scusa!
Per la descrizione del paesaggio mi sono
ispirata un po’ alla visione futura del mondo, dopo tutto dicono che lo stiamo
distruggendo..
Spero che la storia vi stia interessando
come immagino!
Ringraziamenti:
Dragon89: ops.... hai
ragione!!! appena posso vado a cambiarlo! è normale che ti sia dimenticato
dopo tutto la storia era abbastanza lunga e tutta bene non me la ricordo neppure
io che l'ho scritta! ha ha ^_^""
iron maiden: e così ti piace axel eh?
buon per te! anche a me sta molto simpatico! ti rassicuro dicendoti che non sarà
di sicuro la sua ultima apparizione!
- mi dici quando potrò vederla? Sto perdendo la pazienza…- disse Roxas
innervosito.
Guardò male il nessuno dai capelli di
fuoco che appoggiato al muro osservava fuori dalla finestra.
Era parecchio che stava aspettando in
quella stanza che nonostante tutta la buona volontà per renderla abitabile
sembrava più vuota che mai, tutto sembrava scuro i colori dominanti erano il
nero e il blu notte.
- amico lo sai che la pazienza è la virtù
dei forti? E poi il capo ha detto che prima le doveva parlare e quindi aspetta!-
gli rispose spostando lo sguardo su di lui per non più di trenta secondi.
- d’accordo farò come dici… ma da quando
siamo amici noi due?-
ad Axel si formò un ghigno sulle labbra.
- perché probabilmente sono l’unico di
cui ti puoi fidare qui…-
il biondino stava per ribattere quando la
porta della stanza si aprì, ed entrò Larxen, l’unica ragazza dell’organizzazione
(oltre a Naminè membro non attivo), i capelli biondi risaltavano sul vestito
scuro che indossava, ma nessuna emozione tralasciavano i suoi occhi glaciali.
- ora puoi andare Naminè ti sta
aspettando.- gli disse, il suo tono era di chi si sentiva superiore, forse
perché lui era il più giovane lì dentro e l’ultimo
arrivato.
Roxas lasciò perdere l’irritazione che
provava si alzò e uscì.
- ehi dopo torna qui che devo farti
vedere dove alloggerai!- gli urlò dietro Axel.
- mi chiedo perché stai tanto dietro a
quel ragazzino… ci interessa solo che abbia la chiave che bisogno c’è di
trattarlo come se fosse un tuo vecchio amico, come se poi tu potessi
affezionarti…- disse la donna lasciandosi cadere nella poltrona dove prima era
seduto Roxas.
Il nessuno la guardò e per un attimo
sembrò in collera, poi fece spallucce.
- ti dicessi la verità mi viene
spontaneo…- rispose - ho sentito che ci sono degli intrusi di chi si tratta?-
proseguì cambiando discorso
- a quanto pare il prescelto e la sua
combriccola ha deciso di venire a fermarci….- Larxen non si potè trattenere dal
ridere – pensano di poterci sconfiggere tutti e tredici!-
- io non li sottovaluterei… dopo tutto
hanno sconfitto ansem…- ribadì Axel
- lui era debole noi siamo forti… e poi
abbiamo tanti di quegli assi nelle maniche che non vedo l’ora di usare!- un
lampo attraversò gli occhi di lei.
il nessuno dai capelli rossi pensò che a
volte faceva paura pure a lui quella ragazza, la sua cattiveria non aveva
limiti.
- tu invece di star qui a fare niente
perché non insegni un po’ a combattere come si deve a tuo fratello?- la schernì
la nessuno tornò seria, poi
sorrise.
- non ti devi preoccupare Demyx sa il
fatto suo…- detto questo si alzò – vado da Xemnas e faresti meglio a venire
anche tu dobbiamo discutere su chi mandare ad eliminare gli intrusi, ma
probabilmente basterà una squadra di simili-
- quelle creature non mi piacciono per
nulla… e pensare che potevo finire come loro…- disse Axel
*****************
Roxas si trovava di fronte ad una porta
diversa dalle altre, più per la sua forma che per il resto. Sembrava una carta
strappata la cui cima era formata da tre punte.
Si sentiva a disagio, erano successe
parecchie cose da quando aveva incontrato per la prima volta la ragazza. I fatti
che gli aveva rivelato gli avevano sconvolto la vita.
Non la riteneva responsabile, questo mai,
dopo tutto era stato lui a decidere cosa fare nessuno l’aveva costretto, era
stata la volontà di aiutarla a spingerlo dove era adesso.
Fece un gran bel respiro e poi bussò, una
voce che conosceva ormai molto bene gli rispose educatamente di entrare.
Aprì la porta, e si dovette coprire gli
occhi.
La luce che emanavano i muri e tutto
quello che c’era dentro quella stanza era accecante dopo tutto quel buio.
Infatti ogni cosa era bianca, a partire
dal tavolo dalle sedie fino alle tende.
Naminè sedeva vicino alla finestra con un
blocco da disegno in mano, molti delle sue creazioni erano sparse per la stanza.
Lei si alzò e gli si avvicinò.
- era da tanto che ti aspettavo…- sorrise
Roxas ovviamente divenne rosso come un
pomodoro e rispose sorridendo di rimando.
- siediti non mi capita spesso di poter
fare quattro chiacchiere…- disse malinconica
- perché sei qui allora?- le chiese
- non l’ho scelto io… noi nessuno siamo
nati dal nulla e come di sicuro ti avranno detto siamo senza cuore… mi disp.-
- no non ti devi scusare!- la fermò il
ragazzo.
Lei lo guardò alquanto stupita.
- non è colpa tua e comunque io non credo
che sia così… ne tu ne Axel dimostrate di non avere un cuore. O perlomeno.. se
non l’avete in modo fisiologico c’è sicuramente qualcosa di molto simile in
voi.-
- sono contenta che tu la pensi così… ma
se quello che dici è vero oppure no, se non apriamo in tempo kingdom hearts
scompariremo tutti senza lasciare traccia. Ma non volevo farti pressione…-
aggiunse notando l’espressione tesa del ragazzo.
- Allora hai conosciuto Axel… è l’unico
che sembra avere un po’ di umanità…- disse per cambiare discorso
- Anche troppa…- le disse lui i
rimando
I due si guardarono e risero, anche se
qualcosa turbava l’animo di Naminè.
Commenti: ta daaaaan!!! Anche questa è
fatta se a qualcuno manca la squadra di sora il prossimo capitolo è su di loro
con una nuova comparsa e vecchia conoscenza per chi gioca a FF!
Axel è una persona controversa secondo
me…. Vive nel dubbio, dopo tutto lo capisco se nasci già con uno scopo
prefissato, in un certo ambiente capire che forse non sei dal lato giusto della
medaglia può mandarti in confusione… o almeno è così che io vedo lui.
p.s. scusate per il titolo un pò
malandato... il font di KH non ha le lettere con l'accento...
Ringraziamenti:
Dragon89: dopo tutto l'abito non fa il
monaco o no? ^_^
Black Kairi: contenta che ti sia
piaciuto! grazie!
Sora e gli altri camminavano in mezzo
alla strada, tutto intorno a loro dava un senso di inquietudine perché non solo
le persone erano scomparse ma tutte le forme di vita dagli uccelli agli insetti
sembravano essere sparite.
Kairi queste cose le avvertiva più di
tutti e si vedeva chiaramente che era a disagio.
Il ragazzo castano sembrava però non
accorgersene, la rabbia per aver visto cosa avevano fatto ai suoi e alla sua
città lo aveva reso cieco al resto.
Keiko invece rallentò e si avvicinò alla
ragazza.
- che c’è?- le chiese
lei si guardò intorno – è questo posto…
neppure quando ero prigioniera nel castello di ansem ero così a disagio. E poi
Sora mi preoccupa…- dicendo questo si fermò ad osservare il passo veloce e
fremente del ragazzo.
- non ci devi fare caso… sai com’è,
agisce d’istinto e si fa soprafare dalle emozioni e da ciò che gli succede ma
presto gli passerà.- la rassicurò Keiko e in effetti la principessa si sentì più
sicura.
Ad un certo punto oltre i loro passi
nell’aria si incominciò ad udire un rumore secco, metallico come di…
- spade…- disse Riku – è il suono di una
spada…-
i quattro si fermarono, tentando di udire
meglio così da poterne capirne l’origine.
- sembra provenire dal parco…- disse
infine Sora indicando l’ingresso in ferro battuto da cui si accedeva al
giardino.
Con cautela si avvicinarono, il rumore
aumentò.
Passando dietro agli alberi dopo un
attimo ebbero una visione della scena.
Circondato da bizzarri essere bianchi che
si muovevano con strane movenze c’era un ragazzo che dava le spalle fendendo
l’aria nel tentativo di tenere a bada i nemici.
- chi credete che sia?- chiese Sora
strizzando gli occhi nel tentativo di vedere meglio.
- più che altro che razza di esseri sono
quelli?- disse Riku con la mano che teneva stretta l’elsa della sua ‘via per
l’alba’.
- Ma nessuno di voi pensa che potremmo
anche dare una mano a quel poveretto?- osservò Kairi
- Beh ma non mi sembra che gliene serva…-
Quando Keiko disse questo l’attenzione di
tutti tornò sul giovane, che con una mossa rapidissima aveva ribaltato la
situazione riuscendo a uccidere un gruppo di nemici, e finalmente lo si poté
vedere in viso.
Era alto, indossava un paio di pantaloni
di pelle neri corredati da un incrocio di cinture, la maglietta bianca stava
sotto la giacca con un bordo di pelliccia e che riportava uno strano simbolo
sulla manica, lo stesso che portava come ciondolo al collo, i capelli lunghi e
castani non riuscivano a coprire totalmente i profondissimi occhi azzurri e la
cicatrice che gli solcava il volto. Maneggiava una spada singolare, al posto
dell’elsa aveva l’impugnatura di una pistola.
Si capì in poco tempo a cosa
serviva…
Gli ultimi due nemici gli si erano fatti
intorno, tentando di bloccarlo sia da davanti che da dietro. Il ragazzo studiò
per un attimo la situazione. Con una mossa repentina girò attorno a quello che
si trovava di fronte e con un fendente lo fece sparire, ma nel frattempo l’altro
scattò.
Il giovane sorrise prima di premere il
grilletto, con un forte botto seguito dall’odore della polvere da sparo fece
stramazzare a terra l’essere che si dissolse in una nuvola di quello che
sembrava fumo bianco.
Si guardò intorno riprendendo fiato, poi
rinfoderò l’arma.
- dite che è dalla nostra parte o no?
potrebbe essere uno dell’organizzazione…- disse Kairi
- di sicuro non è stupido…- disse Keiko e
uscì.
- Che fai?- le sibilò Riku tentando di
fermarla.
Il ragazzo si voltò.
- ciao- gli disse la ragazza.
- ciao… dì pure ai tuoi amici che possono
uscire di lì…- rispose serio
- ci avevi già visti?- esclamò Sora
uscendo allo scoperto seguito dai suoi amici.
- Non siete molto bravi a nascondervi….
Non tutti i cespugli sussultano…- rispose
La principessa abbassò lo sguardo
arrossendo leggermente. – non sono riuscita a trattenermi quando ho visto che ti
attaccavano…- gli disse
Lui si rivolse di nuovo verso la ragazza
mora.
- cosa ti ha spinto a venire fuori?-
domandò
- non credo che tu sia un nemico, ho buon
spirito di osservazione e un certo sesto senso, i nostri avversari poi, sembra
che girino senza mai farsi vedere in volto…-
il ragazzo sorrise, poi guardò ad uno ad
uno i componenti del gruppo.
- tu devi essere il prescelto del
keyblade a quando vedo…- disse osservando la chiave del ragazzo – e lei deve
essere la principessa Kairi, quindi tu sei Keiko e …-
- non sarebbe meglio dirci chi sei visto
che ci conosci così bene?- disse Riku, mandandogli un’ occhiata sospettosa.
- E tu devi essere Riku… hai ragione.
bene… il mio nome è Leon.-
- Mi sembra di averlo già sentito questo
nome…- disse Kairi pensierosa, poi si mise a guardare meglio il ragazzo – ma
certo! Tu eri il capo delle truppe a palazzo!-
- è meglio che veniate con me, ero venuto
a prendervi, devo spiegarvi alcune cose..- senza dire altro si voltò cominciando
ad attraversare il parco.
- sei sicura che era il capo delle
truppe? Non sembra riconoscerti…- chiese dubbioso Sora
- sì non sì è sbagliata solo che per lui
è un tasto dolente quello…- anticipò Keiko guardandolo andare con passo sicuro
per la sua strada.
- In che senso? Spiegati meglio…- la
pregò Riku
- è un guerriero dotato di molto talento
come avete potuto vedere voi stessi, e per questo diventò in poco tempo capo
delle guardie quando cominciò la lotta contro l’oscurità… le scorribande di
heartless erano molto frequenti e proprio durante una di queste il villaggio da
cui proveniva fu raso al suolo e agli abitanti fu rubato il cuore…-
- mi ricordo di questa storia… la città
doveva chiamarsi balamb giusto?- la interruppe Riku
la ragazza annuì
- Keiko tu hai detto che alle persone fu
sottratto il cuore… ma dopo la sconfitta di ansem non sarebbero dovuti tornare
al loro posto? Il villaggio si poteva ricostruire e quindi qual è il problema?-
domandò Sora
lo sguardo della ragazza si rabbuiò
ulteriormente.
- hai ragione ma se il corpo muore, il
cuore non può più farvi ritorno… e in quell’occasione lui ha perso una persona
molto cara è per questo che si è dimesso sparendo per lungo tempo, non se ne dà
ancora pace per non essere riuscito ad evitarlo.-
il discorso si concluse nel silenzio
generale, ognuno era immerso nei propri pensieri.
Succede a tutti quando qualcuno ci
racconta una storia bella o brutta che sia, rimanere a pensare quasi come
fossimo stati noi i protagonisti.
A voi no?
- sbrigatevi siamo quasi arrivati!- disse
Leon facendo sobbalzare tutti.
Davanti a loro c’era una vecchia villa,
stonava abbastanza con la modernità degli altri edifici di tokyo, ma aveva anche
il suo alone di mistero e la sua imponente bellezza, nonostante di notasse che
era disabitata da molto. Dalle inferriate pendeva quello che rimaneva di un
vecchio cancello arrugginito, il lastricato di pietre portava direttamente sotto
l’arcata dell’ingresso, dove un portone di legno massiccio con batacchi di rame
ossidato svettava.
Leon si avvicinò bussò tre volte di
seguito e poi aspetto, poco dopo la porta si aprì con un cigolio sommesso.
- mi fa piacere rivedervi!-
commenti: visto che fate gli antipatici e
non recensite io né commento il capitolo né vi svelo chi stanno per incontrare!
Cicca cicca! :P
ma ringrazio dragon89! forse ne dovevo
dare un pò a lui però.... mi è piaciuto così! ^_-
I nessuno tutti tranne Roxas si erano
riuniti nella sala principale. Era molto ampia ma soprattutto i soffitti, erano
altissimi, dal pavimento partivano colonne di diversa altezza disposte in
cerchio con in cima dei troni. Su ognuno di essi era seduto un membro
dell’organizzazione.
Nello spiazzo lasciato vuoto al centro il
pavimento era nero e in bianco si stagliava uno strano simbolo.
- non è possibile non possiamo fallire!
Sei sicuro di aver mandato una squadra adatta?- Xigbar schernì Marluxia
- visto che ti credi tanto forte ti
trasformiamo in uno di loro così vediamo se sei così bravo..- rispose gelido il
nessuno.
- Non è colpa di Xigbar abbiamo
sottovalutato i nemici…- disse Zexion
- Quindi tu pensi che dovremmo scendere
noi in campo?- domandò Luxord
- Io non ci penso neppure a cadere così
in basso, deve essere successo qualcos’altro laggiù!- esclamò Larxen
- Se volete posso farci un salto io a
vedere..- propose Demyx
- Ci mancherebbe solo questo… ti credi
tanto più forte dei simili?- rise Xaldin
- Non incominciate non è questo il
punto…- sedò così la possibile lite Saix.
- Secondo me ha ragione Zexion… tra
l’altro oltre al detentore del keyblade e ai suoi ci si sono messi anche quelli
della resistenza…- disse Lexaesus - tu che ne pensi Xemnas?- chiese rivolgendosi
al loro capo.
Il nessuno aveva appoggiato la testa sul
dorso della mano, e spostando lo sguardo dall’uno all’altro stava valutando
tutto quello che si era detto. Sollevò il capo e guardò il compagno.
- sono troppo forti di sicuro per i
simili… almeno per adesso che ne abbiamo un numero limitato… ma non credo che
riusciranno a dare a noi del filo da torcere. In quanto agli altri sono in
pochi, molti dei loro compagni sono stati eliminati e i soccorsi che li possono
aiutare.- sentenziò
- quindi tu pensi che uno di noi dovrebbe
andare ad affrontarli?- chiese Marluxia
- è quello che penso, ma tutti insieme
potrebbero risultare difficili da piegare, meglio se ci occupiamo di uno alla
volta… è inutile strafare e sprecare energie preziose.- rispose Xemnas
- quindi ci rimane da decidere a chi
tocca…- osservò Larxen
Axel era rimasto zitto non aveva aperto
bocca, ascoltando e rimuginando su quello che era stato detto dai suoi compagni.
Un pensiero lo "turbava".
Alzò lo sguardo dal pavimento dove si era
soffermato a fissare lo stemma e rivolto a Xemnas chiese
- che intendi fare con Roxas? Ora è uno
di noi… dovrebbe combattere anche lui…- disse
Larxen fece un profondo respiro – ecco
che ricominci! Ma che te ne frega di lui?-
- stai diventando sentimentale Axel…-
disse Saix
la sala si riempì delle risate dei
commensali, ma il nessuno gli ignorò.
- non credo che sia ancora pronto…-
rispose il capo
- perché? È in gamba!- ribatté
- sai anche tu la sua particolare
condizione… e il fatto che conosca quei ragazzi di sicuro influenzerà il suo
operato… anche se sono certo che con le parole giuste potrebbe superare il suo
problema, ma questo non è ancora il tempo.- e chiudendo così il discorso
scomparve seguito uno alla volta da tutti gli altri, lasciando il nessuno da
solo.
commenti: piccolo capitolo di intermezzo!
che vi devo dire i nessuno mi stanno particolarmente simpatici, ognuno di loro
ha la sua personalità e apprezzo molto lo sforzo degli sviluppatori del
videogioco che si sono dannati l'anima per inventarli... non so bene cosa possa
centrare come commento ma l'ho detto lo stesso!
ringraziamenti: Dragon89, per forza che
ti aspetto ritenendoti un ottimo scrittore mi interessa sì il tuo parere e devo
andare proprio a leggere la tua nuova fic!
Iron Maiden, non preoccuparti ho
apprezzato molto il tuo commento grazie!
A tutti e quattro i ragazzi si allargò un
sorriso, la ragazza che gli aveva accolti era Aerith.
Non era cambiata molto, i capelli castani
sempre stretti in un fiocco rosso e due occhi verdi limpidi. L’avevano
conosciuta per la prima volta a Midgar.
Si scostò aprendo di più la porta.
- forza venite!- li invitò ad entrare.
Il gruppo passò, entrando in quello che
doveva essere l’atrio della villa.
Una grande porta a vetri dal lato opposto
dava su un ampio giardino con la statua di un cavallo alato coperto quasi
completamente da una pianta rampicante.
All’interno il lampadario aveva ceduto e
frammenti d’oro erano sparsi un po’ ovunque, due rampe di scale salivano fino a
ricongiungersi al piano superiore, ma nonostante tutto si vedeva che avevano
fatto in modo di renderla il più accogliente possibile.
- Aerith! Siamo felici di vederti ma che
ci fai qua?- chiese Kairi
- meglio che ne parliamo tutti insieme-
rispose la ragazza, si avvicinò a Leon gli disse qualcosa non udibile dal resto
del gruppo e poi fece cenno di seguirli.
Salirono la scalinata ed entrarono in una
stanza a destra di questa, sembrava una biblioteca.
C’erano scaffali ovunque, al centro un
tavolino con una gamba spezzata con sopra un vecchio candelabro.
I ragazzi non capivano, lì non c’era
nessuno e non si udiva neppure un suono, o una voce che facesse presagire la
presenza di altri esseri umani oltre a loro.
Riku si guardava intorno, la villa
sembrava fuori luogo, aveva un non so che di strano. Già il fatto che fosse in
quello che doveva essere il centro di Tokyo pareva senza senso.
Ne sapeva abbastanza da ricordare che i
vecchi edifici fossero stati abbattuti tutti per fare posto alle nuove
abitazione, grattacieli e così via… (questa l’ho proprio sparata a caso… nd
Kano)
Quando le sue supposizioni cominciarono a
sembrargli più delle certezze si rivolse al guerriero moro.
- questo edificio non è quello che sembra
vero?- chiese guardandolo con la coda dell’occhio.
- sei in gamba… adesso fatevi indietro. –
detto questo si avvicinò ad uno scaffale su cui era appoggiata una strana statua
che somigliava ad un uccello e la spinse.
I ragazzi guardavano tutti il muro
aspettandosi di vedere la parete girarsi o altre cose del genere.
Poi si udì un tonfo sordo e un sonoro….
- AHIA!!!!-
Ovviamente l’attenzione mutò.
Keiko si girò ma le mancò l’appoggio
sotto di un piede, sarebbe caduta se non per il repentino aiuto di Leon che la
afferrò per un braccio tirandola a sé.
La ragazza lo ringraziò con un leggero
rossore sul viso, Kairi non poté che sogghignare per l’espressione dipinta sul
volto del ragazzo dai capelli argentati: gelosia pura.
Rise di gusto invece quando vide l’altra
espressione, quella di Sora.
Infatti il marchingenio (si scrive così?!
Boh… -_- nd Kano) invece di far scomparire la parete aveva fatto scomparire il
pavimento, ed evidentemente il ragazzo non si era spostato abbastanza, perché
stava seduto sul fondo, stringendo i denti per non imprecare.
- Ma porca…. Potevate avvertirmi no?-
chiese leggermente arrabbiato
Si rialzò risistemandosi i vestiti.
Al suo fianco una scala scendeva nella
stanza, dall’altra parte una porta resa inaccessibile da tubi e quant’altro
conduceva chissà dove mentre davanti a lui un’apertura si immergeva
nell’oscurità.
- Puoi proseguire- gli disse Leon
affiancandoglisi e così entrarono.
La stanza successiva era molto diversa
dalla precedente, assomigliava ad un laboratorio, c’era sempre un tavolo al
centro (sano però..) con relative sedie intorno e sulle pareti c’erano vari
schermi che proiettavano immagini e dati sconosciuti.
- gente abbiamo visite- disse Leon
sedendosi e poggiando la spada sul tavolo.
Sora e gli altri furono molto contenti di
poter rivedere i loro vecchi amici.
Appoggiato in un angolo della camera, con
le braccia conserte c’era Cloud, un ragazzo biondo che in battaglia usava un
enorme spada, non molto loquace si limitò a fare un cenno con il capo verso il
gruppo. Viveva da Midgar una città ai confini di quello che una volta era il
dominio di ansem, la quale era stata assediata da truppe che ne eseguivano gli
ordini, avevano formato un gruppo di ribelli chiamati Avalance e avevano dato
man forte ai ragazzi per proseguire il loro viaggio.
- Heya (ha ha ha XD nd. Kano) gente!-
sempre molto allegro e spigliato, Tidus.
Aveva pochi anni in più di loro, abbronzato e dai capelli biondo cenere, abitava
nel deserto faceva parte di un gruppo di giovani e non che si spostavano
continuamente a bordo dei Sandsurf tavole che scivolavano lisce come l’olio
sulla sabbia incandescente e che una volta avevano usato per uscire dal deserto.
- lieta di rivedervi-
Tifa, compagna di squadra di Cloud,
capelli lunghi e neri e occhi scuri.
Non usava armi specifiche semplicemente
prendeva a pugni e calci i nemici con una forza inaudita.
- evviva!!!-
Rikku una ragazzina dai capelli castani
chiari con una lunga sciarpa gialla al collo, una bandana blu e due pugnali
riposti nei foderi saltava allegramente facendo le feste ai nuovi arrivati. Era
una persona molto allegra e anche chiassosa, aveva sempre qualcosa da dire,
scattante come un fulmine, le sue lame ne facevano una combattente molto capace
nonostante l’apparenza…
- avevano giusto bisogno del vostro
aiuto. –
tutti e quattro si voltarono di scatto,
sorpresi e spaventati, ovviamente quando erano entrati non si erano
assolutamente accorti della presenza di Vincent.
Alto, con i capelli scuri, una fascia
rossa sulla fronte e gli occhi infuocati.
Era un uomo misterioso, tutto in lui
suscitava una rispettosa curiosità. Anche lui amico di Cloud, Tifa e
Aerith.
I ragazzi li salutarono uno ad uno, poi
si soffermarono su un ragazzo che non avevano mai visto prima.
Capelli biondo platino, con una
pettinatura alternativa occhi chiari, un sorriso a 32 denti e due tatuaggi
tribali simmetrici uno sul lato sinistro del viso e uno sul destro.
- io sono…-
- lui è Zell.- si intromise
Leon
- Squall! Perché ti intrometti sempre?!-
chiese il ragazzo contrariato.
- Primo non chiamarmi così e secondo,
perché come hai fatto con gli altri avresti parlato di te per mezz’ora..- lo
rimbeccò il guerriero, lasciandolo con un’espressione insoddisfatta.
- Sentite ma tutti gli altri dove sono?
cid,barret,yuffie,wakka,lulu,paine,yuna?- domandò Kairi
- La cosa è un po’ complicata… sarà
meglio incominciare dall’inizio.- disse Tifa – lasciate che vi spieghi. Il re
qualche tempo fa ci ha fatti chiamare e ci ha chiesto di aiutarlo a scoprire
cosa stava succedendo in questo mondo. Il problema era che non si riusciva a
trovare un passaggio per la traversata, quello da cui siete passato voi è stato
scoperto recentemente ma noi avevamo fretta non potevamo aspettare, quindi ci
mettemmo alla ricerca.-
- Qualcosa di strano accadde…- proseguì
Aerith – pian piano quelli che si erano messi in viaggio sparirono… tutti coloro
che avete nominato sono scomparsi, crediamo che siano stati ingannati e
trasformati in ombre dai nessuno, così da poter avere i loro cuori. Dopo tutto
hanno una personalità forte e il loro potere è grande, questo deve aver fatto
gola all’organizzazione.-
- Ma e voi come avete fatto a…- chiese
Keiko
- Ho scoperto una vecchia villa a
Twiligth Town nei sotterranei di questa c’era un passaggio, ho radunato i
restanti e lo abbiamo attraversato e come sperato ci siamo ritrovati qui. Il
maestro yen sid ci ha poi avvertiti che vi avrebbe mandato per darci una mano e
infatti…- rispose Leon
- In sostanza avete messo su una squadra
per fermarli?- concluse Riku.
- Sì- disse Vincent
- Gli altri non sono mica…- Kairi non
ebbe la forza di finire
- Abbiamo indagato, e crediamo che se
riuscissimo a distruggere kingdom hearts i cuori rubati torneranno ai rispettivi
proprietari, finchè gli organi funzionano non c’è motivo per il quale la persona
non debba tornare come prima.- le rispose
- Kigdom hearts?!- disse Sora
- Già… probabilmente avrete notato la
luna sopra il castello dell’oblio? Beh quello è il regno dei cuori creato in
questo mondo dai nessuno con i cuori sottratti…-
- Il loro scopo principale scommetto che
è quello che accedervi e di poter avere di nuovo un cuore giusto?- chiese
Keiko
Tifa annuì.
- chi può essere a capo di tutto questo?-
domandò sconcertata la principessa.
Leon cominciò a camminare avanti e
indietro per la stanza.
- non ne sappiamo molto…. La banda e
composta da dodici elementi e ultimamente ne abbiamo visto un altro quindi in
tutto sono tredici, non ne conosciamo l’artefice ma chiunque sia ha studiato
bene l’operato di ansem e ne sta proseguendo il fine.- concluse
calò il silenzio, con le poche
informazioni che avevano sarebbe stato difficile proseguire e soprattutto ora
che sapevano che c’erano ben tredici guerrieri pronti a dar battaglia pur di
raggiungere il loro scopo.
- crediamo inoltre che per aprirlo
debbano usare il keyblade e quindi hanno bisogno del suo portatore…- aggiunse
Tifa
- questo vuol dire che verranno a
cercarmi- disse Sora
- non avranno vita facile se per questo.
Prima che si muovano loro lo faremo noi.- rispose Cloud
- ma ora non mi sembra il momento di
pensarci! Che ne dite se ci riposiamo visto che domani sarà una giornata
alquanto impegnativa?- propose Zell
- sono d’accordo anche se credo che sarà
difficile rilassarsi…- disse Riku
commenti: non c’è niente di meglio che
ritrovarsi con gli amici e chiacchierare un po’ non credete? Mi chiedo una
cosa…. Se i nessuno non hanno un cuore, e quindi non sanno cosa si prova ad
averlo perché diavolo ne desiderano tanto uno?! Boh… voi che dite?
Ringraziamenti: Iron maiden: GRAZIE!!! di cuore! sigh non so
perchè ma una volta erano molti di più i commentatori! for leondon't worry! mica
perserai che il suo compito sia finito qui?! no no c'è ancora spazio per lui e
per il suo mistero!
Dragon89: ora lo so la colpa dei pochi
commenti è tua! recensiscono solo la tua fic perchè è molto bella uffa!
scherzo... sei troppo impaziente vedrai che man mano che va avanti la storia
capirai!
Vivitheblackwizard: che non capiti mai
più che tu non ti faccia sentire per tutto sto tempo ok? sei uno dei miei
recensitori più fedeli mi segui dal primo destiny! eeeeee sì vedrai cosa li
aspetterà ohhh sì che lo vedrai....
kyoko: che gioia sentirti! non sai quanto
mi hanno fatto piacere i tuoi commenti e dico tutti tutti! davvero grazie ancora
e spero che continuerai anche con gli altri! ^_^
Una figura dai capelli rossi fuoco sedeva
su una delle guglie del castello.
Axel guardava il buio e la desolazione
che affliggevano quel luogo dopo il loro arrivo, pensava che alla fine la sua
vita non era poi tanto diversa da quel paesaggio. Da quando aveva deciso di
provare, di "sperimentare" a liberarsi del suo cuore il suo esistere o meglio
non esistere era vuoto, privo di ogni significato. Faceva parte del nulla che
era indissolubilmente legato al suo destino.
Non si ricordava chi fosse una volta, non
si ricordava i volti delle persone a lui care né il suo vero nome, ma aveva
guadagnato una forza e dei poteri fuori dal comune anche se….
- non provo alcuna emozione…-
disse
- ancora con questa storia?! Secondo me
il tuo è tutto un fatto di testa…- disse una voce seccata alle sue spalle.
Quello che camminava verso di lui e che
ora indossava un lungo abito nero con il cappuccio era Roxas.
Non sapeva perché ma quel moccioso lo
faceva sentire diverso, e allo stesso tempo gli ricordava qualcuno e la cosa che
lo faceva imbestialire e che non riusciva a capire chi.
Dipinse sul volto il solito sorriso
divertito e rispose – non è una storia è un dato di fatto! E devo dire che
quell’uniforme ti fa sembrare più tappo di quanto tu non sia già..-
- non so perché ma mi viene voglia di
suonartele…- replicò il ragazzo.
- basso come sei non riusciresti neppure
ad arrivarmi alla cintola…- lo stuzzicò
- ma brutto!!!- senza volerlo fece
apparire il keyblade.
Axel balzò in piedi e anche lui impugno
le armi, guardò Roxas allarmato ma poi si rilassò e si risedette. Per un attimo
aveva creduto che lui sapesse…
- dovresti stare attento…- lo ammonì
- sc.. scusa- balbettò e fece scomparire
la chiave.
- Piuttosto è andato tutto bene con
Naminè?- gli domandò
- Sì, era strano parlare con lei di
persona..- rifletté.
- Ti ci abituerai… adesso è meglio se
rientriamo.- il nessuno si alzò e lo superò.
- Axel senti. Prima ho sentito Vexen e
Lexaesus parlare tra loro, dicono che ci sono degli intrusi chi sono?-
Il ragazzo si fermò.
Maledizione a quei due non sanno la
storia?! Quando c’è il ragazzino in giro non parlare di loro, l’aveva detto a
tutti!
- nulla di che, non ti devi preoccupare
ora vieni.- gli rispose.
A Roxas non rimase altro che seguirlo,
chiedendosi però come stavano le cose veramente.
******************
- Kaifi che fi fai fui?-
La ragazza si voltò, Sora era in piedi
vicino alla porta di ingresso, evidentemente stava tornando dalla cucina perché
aveva un enorme biscotto in bocca.
- mangi di nuovo?! Non ti è bastato
quello che hai ingurgitato a cena? Tu e Zell facevate praticamente a gara!-
chiese scandalizzata la principessa dalla sua ingordigia.
Per tutta risposta il ragazzo ingoiò e
scosse la testa.
- sei senza speranze…- sentenziò lei
voltandosi.
Dopo un attimo sentì le braccia del
ragazzo intorno alla sua vita e il suo respiro sul collo.
Un brivido le percorse la schiena.
- non dovresti stare qui fuori da sola è
pericoloso.-
A volta si stupiva di come quel ragazzo
potesse cambiare modo di fare in un attimo.
Si lasciò trasportare per un attimo dalla
sensazione di benessere e sicurezza che la coglieva tutte le volte che lui le
stava vicino.
- volevo vedere le stelle ma a quanto
pare l’unica cosa che illumina questa notte è la luna,la cosa non mi fa stare
tranquilla.- disse con una nota di angoscia
- sai che non devi temere nulla, finché
ci sono io non ti accadrà niente!- rispose con tono deciso Sora.
Lei si voltò a guardarlo, i suoi occhi
limpidi esprimevano tutta la determinazione di cui si era fatto carico, ma il
ricordo di come aveva reagito nella mattinata la turbava e sembrava incrinare la
sicurezza che l’avvolgeva. Ricordò la parole di Keiko "sai com’è, agisce
d’istinto e si fa soprafare dalle emozioni e da ciò che gli succede" era proprio
questo a preoccuparla maggiormente.
- ehi tutto bene? sei strana…- le disse
riscuotendola dai suoi pensieri.
- Non è nulla, solo… no lascia perdere!-
gli mentì
Si alzò in punta di piedi e lo baciò.
Stesso momento altra locazione.
- dove sono?-
Riku si guardava intorno, un attimo prima
stava accarezzando la chioma corvina di Keiko e ora si ritrovava in mezzo al
nulla.
"perché ti spaventi?" un sussurro gli
arrivò all’orecchio, si voltò di scatto, ma non c’era nessuno.
- chi ha parlato?!- urlò
" temi l’oscurità… eppure sei bramoso del
potere che essa racchiude…"
- chiunque tu sia smettila di dire
sciocchezze!-
" la verità ti sconvolge? Eppure è una
cosa che tutti cercano…."
- smettila!!!-
" lo sai che prima o poi cederai… nel
momento del bisogno verrai da me e mi implorerai di darti il potere che cerchi,
e io sarò ben felice di accontentarti.."
- ti ho detto di smetterla!!-
il ragazzo cadde in ginocchio coprendosi
le orecchie con le mani, ma quella voce così sinuosa sembrava penetrargli
direttamente nella mente.
" è inutile che resisti… dopo tutto io ti
conosco meglio di chiunque altro…"
- SMETTILA!!!!-
- Riku! Riku! Svegliati ti prego!-
Aprì gli occhi, una goccia di sudore gli
scivolo lungo il collo per proseguire sul suo torace.
Si portò una mano alla fronte sembrava di
ghiaccio. Poi alzò lo sguardo, e nella penombra incrociò lo scintillio degli
occhi di lei.
Keiko, aveva una mano stretta attorno al
suo braccio e con l’altra teneva il lenzuolo che la copriva, anche se si poteva
intravedere la sua pelle candida.
Lui tornò a concentrarsi sul palmo delle
mani e a ripensare a quel sogno.
- che cosa ti succede?!- chiese lei
preoccupata.
- Ho fatto solo un brutto sogno è tutto a
posto…- rispose mentendo sul suo stato d’animo.
La ragazza sembrò rasserenarsi.
Poi d’un tratto lui le chiese: - Keiko
credi che potrei mai lasciarmi vincere dall’oscurità?-
Lei lo guardò stupita
- che domande fai? Certo che no!- rispose
decisa
- no sul serio pensi che…-
la frase venne troncata sul nascere, lei
lo aveva fatto ristendere e bloccandogli i polsi lo aveva baciato. Poi si era
allontanata di qualche centimetro per potergli rispondere.
- la devi smettere, sai che quando dico
una cosa è così e basta! Quindi non ti devi preoccupare!-
Riku sorrise, quella ragazza aveva la
forza di una tigre.
Con un movimento repentino ribaltò le
posizioni, ora era lui a tenerla ferma.
- e tu sai che non mi piace sentirmi dire
quello che devo fare!- scherzò e tornò a baciarla.
Commenti: quanto mi piace axel! È
talmente interessante che secondo me merita una fic tutta sua! Magari potrei
pensarci su…. Sto capitolo l’ho scritto in un momento in cui ero baccata bene,
ho scoperto che la riuscita dei vari capitoli dipende dal mio stato
d’animo.
Quasi quasi mi incazzo così voglio vedere
il prox come esce.. hi hi hi!
Ringraziamenti: kyokochan88 certo che
l’ho messo per te tidus! Se riuscivo mi sarebbe piaciuto mettere anche qualche
personaggio di ffxii.. però pazienza! Tu continua a commentare oki?
Vivitheblackwizard bravo erano proprio le
parole che volevo sentirti dire! Beh un destiny 3 ci potrebbe stare ma per
adesso ho altri progetti ^_-. Io spero che duri in bel po’ ma devo vedere se mi
verrà in mente qualcosa per proseguirla!
iron maiden: primo le tue recensioni non
fanno assolutamente pena! che ci vuoi scrivere di diverso da quello che hai
scritto?! mi fa sempre piacere ricerverne in qualsiasi modo vengano scritte,
quindi GRAZIE!!! ne aspetto altre oki?
giangie: grazie mille del tuo sostegno!
aspetto altre recensioni anche da te!
Sora si svegliò, era sdraiato su prono e
con un braccio circondava l’esile vita di Kairi, la quale dormiva profondamente
il respiro regolare e una ciocca dei capelli ramati sul volto. Il ragazzo
sollevò il braccio, lei si mosse appena mugugnando qualcosa che suonava molto
come uno "scemo", lui corrugò la fronte con la certezza che fosse rivolto a lui.
Si alzò pian piano si rimise gli abiti addosso e uscì. Scese le scale, entrando
nell’atrio della villa e si diresse verso il livello sottostante. Aveva fame
(assomiglia a me… sono pure magra come lui… nd Kano) e decise di fare colazione,
aprì le credenza tirandone giù la lattina del caffè, girandosi notò sulla porta
Leon.
- svegliò anche tu?- lo salutò
- già…- si sedette
Sora riempì la moka e la mise sul fuoco,
in poco tempo l’aroma pungente del caffè invase la stanza.
- senti ma cosa hai fatto in tutti gli
anni che hai passato dopo esserti dimesso da capo delle guardie?- gli chiese
per un attimo sembrò che il guerriero non
avesse la minima intenzione di parlare poi pacatamente disse
- la guerra contro gli heartless aveva
provocato molti danni, nonché disagi e vittime ho tentato di rendermi utile quel
poco che bastava girando per le varie città e paesi finché yen sid non ci ha
chiamati.-
- ma…. Cosa è successo al tuo villaggio
si può sapere?- quella era la domanda che più gli scottava chiedere, ammirava
molto il ragazzo per la sua forza e placida determinazione, lo trovava molto
simile a Riku.
Ma la provvidenza volle che il
quell’istante entrassero (senza ovviamente fare il minimo rumore… -__-) Zell e
Rikku.
- ehi fammi passare!!!- esclamò il
ragazzo biondo.
- Guarda che si dice prima le signore!-
ribatté lei
- Ecco appunto le signore non le
mocciose!-
- Cosa hai detto?!-
- La volete finire voi due?!-
Cloud era sopraggiunto da dietro ma gli
altri non lo considerarono continuando il loro litigio e impedendo così a
chiunque di entrare in cucina.
- gallinaccio che non sei altro!-
- rimangiati subito quello che hai
detto!!!-
- è possibile passare credo che ci siano
delle persone che vorrebbero fare colazione…-
silenzio generale.
Aerith era appena comparsa, dietro di lei
c’era il resto della compagnia, avevano formato una specie di ingorgo. Come se
fossero stati rimproverati dalle rispettive madri si fecero da parte
permettendole di entrare nella stanza. Leon si portò una mano alla fronte e
Cloud si chiese mentalmente perché a lui non avessero dato ascolto.
Si ritrovarono tutti insieme intorno al
tavolo, chi mangiando chi aspettando solamente che si toccasse l’argomento che
era nei pensieri di tutti.
Fu Tidus ad aprire la questione.
- che piani abbiamo?- chiese
Leon appoggiò la tazza che aveva in mano
e incrociò le dita sul tavolo.
- dobbiamo raggiungere la fortezza, se no
non avremo alcuna possibilità di distruggere kingdom hearts.- rispose
- ma come pensate di agire?! Non credo
che saranno loro ad invitarci per un tè delle quattro..- fece notare sarcastico
Zell
- ma certo che no avranno un piano
stupido!- lo rimbeccò Rikku
- non è il momento…- li zittì Tifa
- intanto ci dobbiamo mettere in cammino,
sicuramente troveremo non pochi ostacoli. Avranno capito che i simili non
possono competere con noi e i membri stessi non tarderanno a scendere in campo-
rispose Vincent
- non dovrebbero volerci più di due ore
per arrivare alla torre, qui siamo nei pressi del mio quartiere e se non sbaglio
a piedi è necessario questo tempo visto che il loro castello è esattamente
situato al posto della torre di Tokyo.- disse Sora
- vedremo il da farsi sul campo.. non
possiamo valutare stando fermi. Raccogliete tutte le cose che potrebbero servire
e preparatevi partiamo fra poco. Aerith tu rimani qui.- affermò Cloud
la ragazza lo guardò contrariata. – non
puoi mettermi sempre da parte, non sono di vetro posso combattere anche io!-
rispose
- abbiamo bisogno che qualcuno rimanga
qui nel caso in cui il maestro decida di contattarci, ecco perché - disse lui
anche se il tono era poco convncente.
Guardò Tifa il messaggio era diretto
anche a lei ma sicuramente non l’avrebbe ascoltato nemmeno per tutto l’oro del
mondo e senza aspettare risposte si alzò lasciando la cucina.
- Forse è un po’ troppo protettivo…-
disse Kairi
- In realtà pensa quello che pensiamo sia
io che Sora.- disse Riku
- In che senso?- domandò Keiko
- Saremmo molto più tranquilli sapendovi
al sicuro.-
********************
Kairi e gli altri si girarono ancora una
volta, salutando Aerith rimasta sullo stipite della porta.
- per favore state attenti! Cercate di
tornare tutti insieme!- aveva gridato agitando una mano, e lanciando uno sguardo
profondo in particolare a Cloud.
Varcarono il cancello coperto dall’edera
e si guardarono intorno.
- credete di prendere la strada
principale?- aveva chiesto Rikku
- tanto non credo faccia differenza,
oramai questo è il loro territorio e dubito che abbiamo problemi ad attaccarci
qui o altrove, l’unico rifugio sicuro lo abbiamo appena lasciato alle spalle-
rispose Vincent
- vada così allora è anche più sbrigativa
passare di qua…- aggiunse Sora
gli undici ragazzi si incamminarono.
Dalle finestre illuminate si
intravedevano i volti pallidi che sparivano e riapparivano dei cittadini. Kairi
si avvicinò a Sora e lo prese per mano, più si guardava intorno più cresceva in
lei il desiderio di andarsene.
Commenti:capitolo nano… molto nano… e che
vi devo dire sto perdendo colpi! Non riesco più a scrivere, anche perché mi sto
facendo un’idea sulla prossima fic che voglio scrivere, è sempre su kingdom
hearts ma non sarà ancora il seguito di destiny è di diverso genere e spero che
apprezzerete anche quella se e quando la pubblicherò!
Ringraziamenti:
Giangie: grazie del commento e sora è
impulsivo certo, onesto ma non scemo! ^^
Vivitheblackwizard: (hai sempre il nome
più lungo mai visto… ^^") io sono la prima a volerlo tentare hi hi hi… cmq vedrò
di accontentarti con un altro capitolo il più presto possibile!
Tifa93: una new entry che felicità!!!
Grazie, sono felice che ti sia piaciuta così tanto, spero sia per te che per me
che la storia duri ancora e che sia come dici tu bella! Guarda che ci conto sui
tuoi commenti ^^!
e infine Iron maiden: non ti preoccupare
come si dice meglio tardi che mai!
Intanto dall’alto
della torre i nessuno li osservavano.
- ecco la grande
squadra sterminatrice che viene a distruggerci!- rise di gusto Vexen
- lo sai che non li
dovresti sottovalutare, dopo tutto i simili non sono serviti a nulla…- gli disse
Marluxia
- e tu dimentichi
che noi non siamo semplici involucri senza cervello.-
- non ne sarei tanto
sicuro…-
- dateci un taglio!-
li rimproverò Saix
- che ne dite se
movimentiamo un po’ il loro tour?- propose divertita Larxen –capo?-
Xemnas che era
appena arrivato, gettò uno sguardo sprezzante sulle minuscole figure che si
intravedevano.
- fate come volete
ma non sprecate le forze inutilmente, quattro di voi basteranno- rispose
- per evitare
inutili litigi che ne dite se tiriamo a sorte?- Zexion aveva in mano una serie
di bastoncini – chi pesca i quattro più corti va a spassarsela con i nostri
amici- per loro non era che un gioco.
i nessuno si misero
in cerchio e ognuno tirò fuori dal pugno chiuso uno stecchino. li confrontarono,
Xigbar,Lexaesus,Xaldin e Demyx erano i sorteggiati.
- evvai!!!- esclamò
il nessuno più giovane
- no tu non ci vai…-
chiarì Larxen
- e perché mai?!-
- perché non sei
pronto tutto qui, cedi il posto a Luxord così magari impari qualcosa..-
il ragazzi biondo le
lanciò uno sguardo deluso e sparì.
- non ti facevo così
Larxen davvero ti preoccupi per lui?- chiese divertito Xigbar, per tutta
risposta lei rise e sparì.
- Forza allora
datevi una mossa e fate in fretta tra poco inizierò il processo per aprire
kingdom hearts. – dichiarò Xemnas e come gli altri se ne andò.
- subito!- risposero
in coro.
I quattro uomini
comparvero senza preavviso alle spalle del gruppo di amici.
- cavolo non ci
hanno neppure lasciato il tempo di fare tre isolati!- esclamò Zell
- salve gentili
ospiti, ci dispiace che la vostra passeggiata sia durata così poco ma è giunto
il vostro momento!- li avvertì Luxord.
- Non ci intralciate
il cammino o sarà peggio per voi, sapete abbiamo una certa fretta e non possiamo
attardarci in chiacchiere…- replicò Riku
- Potete avere tutto
il tempo di questo mondo, ma ho i miei dubbi che riuscirete ad arrivare in tempo
per fermarci…- ribattè Xaldin
- Che vorresti
dire?- chiese Leon
- Fra poco apriremo
kingdom hearts e per il vostro mondo non ci sarà più speranza- rispose Lexaesus
- perché credete che
vi lascerò condurmi al castello così facilmente?- chiese in tono ironico Sora
- che stai dicendo
moccioso perché dovresti interessarci?!-
i ragazzi cascarono
dalle nuvole.
Com’era possibile?!
Senza il keyblade non è fattibile aprire il regno del cuore e a meno che il loro
non fosse un bluff, dovevano per forza di cose portare con sé il detentore.
- io sono il master
della chiave, come pensate di aprirlo senza di essa?- domandò
- non ti devi
preoccupare di questo abbiamo già risolto il problema, esiste un altro
possessore della chiave oltre a te…-
- basta così non
aggiungere altro Xigbar- lo zittì Xaldin
Kairi si voltò di
scatto verso Leon.
- e ora che si fa?!-
- piuttosto com’è
possibile che ci sia un altro master?- chiese Keiko
- non lo so…. –
ammise il guerriero – ma se stanno veramente cominciando ad aprire il passaggio
abbiamo molto meno tempo del previsto.. dannazione!- strinse i pugni facendo
scricchiolare i guanti di pelle nera.
- Io propongo di
dividerci… quattro di noi rimarranno qui a tenere a bada i nessuno e gli altri
proseguiranno.- disse Cloud
- E tu pensi che ci
lasceranno andare?- chiese scettica Tifa
- No problem amici!
Posso erigere una barriera magica così da lasciarvi il tempo di allontanarvi che
ne dite?- disse Rikku
- Davvero potresti?-
domandò Tidus
- Per chi mi hai
presa?! Dovresti conoscermi ormai. Lulu e yuna sono state delle maestre
eccellenti!-
- Per me può andare!
Io resto!- disse Tidus
- Anche io.- disse
Vincent
- Ci sto- disse
Tifa
- È il mio turno!-
- Zell no!- dissero
in coro
- Ma perché?!-
protestò
- Ci serve che
rimanga Rikku con la sua barriera- disse Leon
Il ragazzo guardò
moooolto male la ragazzina che saltellava allegramente.
- così è deciso
pronti?!-
- sì- fu il consenso
di tutti.
- Avete finito di
confabulare voi!?- si spazientì Lexaesus
- Uno… due… tre…-
Leon,Sora,Riku,Kairi,Keiko,Cloud e Zell cominciarono a correre verso il
castello.
- ehi dove credete
di andare?!-
Xigbar con
incredibile velocità si era già portato in avanti, quando Rikku gli si parò
davanti.
- tu dove credi di
andare!-
pronunciò qualche
parola e il riflesso luminoso di una alta barriera si specchiò nelle lame che la
ragazza aveva estratto dai foderi.
- una barriera nah?
Sarebbe facile per noi passarla ma credo che prima vorremo rifarci di questa
perdita di tempo…- disse Luxord
i quattro ragazzi si
chiusero a cerchio.
- e adesso?- chiese
Rikku
- io mi prendo
quello grosso lì, più sono imponenti più fanno rumore quando cadono!-
- il pistolero mi sa
che è fatto apposta per te Vincent non credi?- chiese Tifa
- se è così per me
va bene…-
- e io affronterò
l’uomo dalle troppe lance.-
- uffa quindi a me
rimane quello biondo platino…- disse scontenta Rikku – i migliori te li prendi
sempre tu Tidus!-
- direi di
dividerci… avremo più spazio per combattere.- propose Vincent.
Con un cenno del
capo ognuno prese diverse direzioni attirando su di sé il proprio avversario. La
battaglia era cominciata.
Il restante gruppo
invece stava correndo a perdifiato per allontanarsi il più possibile dal luogo
dello scontro.
Commenti: sto ancora
riflettendo… non so se spendere due capitoli in più e metterci le quattro
battaglie di cui sopra il che non era previsto oppure tagliare corto e farli
ricongiungere a lavoro ultimato… uffaaaaaaaaaa!!! Anche perché non è facile dopo
una, due, tre ecc… descrizioni di battaglie il mio vocabolario e la mia fantasia
scarseggiano per inventarmi qualcosa di nuovo! Avrei dovuto vedere più film di
guerra… va beh!
Ringraziamenti:
Tifa93: grazie
ancora per il tuo commento! spero che continuerai e complimenti per la tua
fic!
Dragon89: va beh per sta volta la passi
liscia, ma stai attento che se continui così subirai la mia vendetta... lo sai?
conosco molto bene larxene e so che sarebbe contenta di torturati un pò...
Giangie:certo che continuerò così! e tu
continua a commentare ok? ^_-
Rakyr il Solitario: urka! così mi fai
arrossire! ^///^ no a parte gli scherzi grazie per la tua recensione, sono
contenta che i personaggi sembrino proprio quello che volevo! aspetto altri
commenti!
Gli altri componenti si erano allontanati
già da un attimo, i restanti avevano deciso di dividersi a coppie per scontrarsi
con i loro avversari senza aver intralci o interferenze intorno a loro.
Tidus rimase con Rikku per consentirle di
mantenere la barriera il più a lungo possibile mentre Tifa e Vincent se ne erano
andati, tirandosi dietro i propri nemici.
- oh cavolo ehi Tidus dici che sta volta
riusciamo a cavarcela?- Rikku saltellava per sciogliere la tensione facendo
roteare a intervalli regolari i propri pugnali.
- Ma dai ti pare il caso?! Ci vuole ben
altro per metterci in difficoltà di un gorilla e un giocatore d’azzardo!-
rispose il ragazzo tentando di tenere alto il morale della compagna.
Davanti a loro Lexaesus e
Luxordsembravano ansiosi di cominciare e sicuri di vincere.
- senti vedi di fare in fretta a far
fuori quella mocciosa la sua barriera sembra debole ma finché non viene rimossa
siamo bloccati qui… è ben congeniata.- disse calmo l’uomo dai capelli rossi.
- Ma tu guarda contro chi mi devo
battere…- rispose l’altro
Con un semplice gesto della mano tre
carte da gioco apparvero attorno a lui, celandolo per un attimo alla vista dei
ragazzi, Tidus intuito il pericolo mise in guardia Rikku – attenta arriva..-
alzò un po’ di più la propria arma, cercando con gli occhi il nemico e nel
frattempo tenendo d’occhio il complice rimasto dov’era.
Senza alcun preavviso Luxord apparve alle
spalle dei due, che fecero appena in tempo ad alzare le braccia per parare alla
meglio il colpo, dalla mano tesa del nessuno infatti comparvero altre carte di
dimensioni più piccole che taglienti come lame e ad una velocità folle
investirono i due amici procurandogli vistosi tagli.
Lexaesus da dietro si mosse puntando
verso Tidus, il quale ancora stordito dal colpo precedente, si scansò
all’ultimo, mentre il Tomahawk dell’avversario si abbattè con forza tale da
crepare l’asfalto intorno a lui.
Rikku e Tidus si allontanarono.
- così non va… Rikku tieni d’occhio il
biondino e non dargli tregua così non dovrebbe scomparire di nuovo- disse
ansimando il ragazzo
- e tu con quell’energumeno come pensi di
fare? Hai visto che potenza che ha?! Se tenti di parare il colpo con la spada
quello ti spacca il braccio!- replicò ansiosa la ragazzina.
- È vero, ma per fortuna non è molto
agile e questo gioca a suo sfavore…-
Vedendo che il nemico si stava preparando
ad un nuovo attacco con un cenno d’intesa di fecero avanti
prima di loro.
Un colpo di pistola riecheggiò tra i
palazzi.
Tifa buttò un occhio dietro di sé, vide
di sfuggita Vincent ripararsi dietro un lampione mentre il colpo di Xigbar
centrava perfettamente il metallo facendolo scintillare, ma si dovette girare
per concentrarsi sulla lancia che si stava abbattendo su di lei.
Scartò di lato e tentò con una gamba di
far perdere l’equilibrio a Xaldin che però facendo leva su un'altra alabarda si
sollevò di poco da terra, la ragazza si rimise in piedi e balzò all’indietro,
mentre un altro fendente le sfiorava l’addome, si ritrovò a pochi passi
dall’amico.
Agli occhi di Xigbar questa fu
un’occasione d’oro e puntò i suoi fucili verso di lei, Vincent si lanciò avanti
gettando Tifa a terra mentre il colpo esplodeva e si conficcava nel muro dietro
di loro, sfiorando la scapola del ragazzo che gemette sommessamente.
Tifa riscossasi lo condusse in uno
stretto vicolo lì vicino e arrivati nello spiazzo di un cortile si fermò a
riprendere fiato.
- Vincent tutto bene? Mi dispiace!- gli
si avvicinò ed esaminò la scapola.
- Non è nulla mi ha solo sfiorato- tolse
la mano dalla ferita, era una bruciatura rosso vivo, perdeva sangue che si
confondeva con la stoffa del mantello dello stesso colore.
- Qui bisogna inventarsi qualcosa…- disse
lei.
Un rumore gli fece alzare la testa
contemporaneamente verso l’alto, il nessuno pistolero stava nuovamente prendendo
la mira, i colpi si abbatterono in sequenza come fosse stata un mitragliatrice,
la scia seguiva Tifa che dovette retrocede saltellando qua e là… ma sembrava che
quei colpi avessero uno scopo bene preciso.
- TIFA ATTENTA!- Vincent aveva la mano
proteva verso di lei e le stava indicando le spalle, mentre si girava sentì il
dolore bruciante mentre la lama della lancia di Xaldin le si conficcava nella
spalla. In un impeto datole solo dal dolore dopo aver estratto la punta tenne
stretto in pugno il bastone dell’arma e girandosi su sé stessa colpì con un
calcio Xaldin che retrocedette e cadde addosso a dei bidoni.
Vincent invece colpì un cavo
dell’elettricità proprio sopra Xigbar che dovette fuggire prima di venir
colpito, aiutandosi a vicenda corsero via finché non si trovarono di botto
davanti a Rikku e Tidus.
Il ragazzo biondo continuava a scartare i
fendenti di Lexaesus, provando ad affondare colpi, poco prima ci doveva essere
riuscito perché notavano una macchia umida su di una gamba del nessuno segno che
doveva essere stato colpito, Rikku invece lottava senza sosta contro Luxord che
utilizzava le sua carte sia per attaccare, sia per difendersi.
Dietro di loro sopraggiunsero gli altri
due nessuno, Xaldin aveva il labbro gonfio e un rivolo di sangue gli scendeva
dal lato della bocca, aveva un’espressione furiosa.
A Tifa venne in mente un’idea.
- coprimi – disse a Vincent il quale
asserì.
Scattò in avanti verso il nessuno il
quale alzò le lance pronto a colpire, ma lei scartò di lato avvicinandosi
pericolosamente a Xigbar che aveva le pistole alzate e fece fuoco in direzione
della ragazza.
Un altro colpo venne sparato, pochi
secondi dopo.
In un attimo nessuno capì più nulla.
Xaldin si portò una mano al costato e
guardò il compagno ancora con le pistole alzate e lo sguardo allibito, con un
tonfo il nessuno cadde a terra e scomparve.
Vincent aveva deviato il colpo diretto a
Tifa con una delle sue pallottole, il quale era andato dritto a colpire l’altro
nessuno. Tifa non perse tempo, cogliendo la distrazione del pistolero gli diede
un pugno nello stomaco e un calcio che lo fece volare a parecchi metri,
lasciandolo disteso sul selciato bagnato e poi anche lui scomparve.
Lei si girò alzando i pollici in segno di
vittoria verso Vincent il quale alzò la propria arma, prima di portarsi la mano
al costato dolorante.
Tidus nel frattempo aveva messo in crisi
il suo nemico, costringendolo a ridurre i colpi inferti per via delle ferite,
nessuna di queste era profonda ma nell’insieme costituivano una grande
menomazione nel suo fisico.
Luxord d’altro canto, riuscendo a parare
i colpi di Rikku sembrava ancora in perfetta forma, ma vedendo i suoi compagni
sconfitti cominciò a preoccuparsi delle sue sorti, contro la ragazzina poteva
ancora spuntarla ma insieme agli altri diventava impossibile… decise così di
giocare d’astuzia.
Scomparve e riapparve in mezzo all’altro
gruppo e evocando una serie di carte giganti li fece scomparire.
La ragazza rimase interdetta, non c’era
più nessuno solo quelle carte dal dorso nero e bianco che le giravano attorno,
poi una voce rimbombò indistinta fra di esse.
- ti vorrei proporre un giochino… ognuna
di queste carte cela un tuo amico o uno dei tuoi due avversari, ne devi
scegliere una se peschi la mia sarà la mia sconfitta ma se peschi uno dei tuoi
amici per lui è la fine… decidi con calma- e con una risata sarcastica la voce
si spense.
- Così è da codardi!- urlò Rikku
disperata, ma la voce non rispose.
Lì non era più questione di abilità o di
forza ma di puro caso e fortuna.
La ragazza continuava a girarsi da una
parte all’altra, chiedendosi quale potesse essere.
Ricordò le parole di yuna, "c’è sempre
una soluzione Rikku! Basta trovarla…".
Lei di punto in bianco si fermò, fece un
respiro profondo… poteva sentire il cuore batterle in petto e con un impeto di
volontà lo costrinse a decelerare, le sembrò che il girotondo delle carte
diminuisse.
Senza aspettare oltre indicò la carta
proprio di fronte a sé, quelle si fermarono all’istante.
- scelgo quella!-
una nube di fumo si levò, e uno dopo
l’altro apparvero i suoi amici, di Luxordo e Lexaesus non rimase nulla, solo una
carta di picche che a contatto con il suolo di dissolse.
- come diavolo hai fatto?!- chiese Tidus
stupito massaggiandosi un livido vistoso sul torace scoperto.
- Beh vedete dietro di voi…- indicò un
punto alle loro spalle.
I ragazzi si girarono rimasero fermi per
un attimo poi Vincent disse – ingegnoso…- Tifa e Tidus si voltarono verso di lui
senza capire. – il riflesso della vetrina…- proseguì.
- sei stata grandiosa Rikku! Hai avuto il
sangue freddo per pensare e guardarti intorno!- la elogiò Tifa.
Lei si portò una mano dietro la nuca
sorridendo imbarazzata, poi si rivolse alla ragazza – tifa ma tu sanguini!-
Lei agitando una mano con noncuranza
replicò – tutto a posto, non sarà certo questo a fermarmi.. e poi…-
Smise di parlare allarmata.
Subito l’aria mutò, un altro rumore li
aveva messi in guardia, da dietro l’angolo una sagoma scura apparve.
- chi diavolo?!- esclamò il ragazzo
biondo
commenti: in questa uggiosa giornata di
pioggia ho trovato qualcosa da fare per non annoiarmi, così ho deciso di
scrivere un capitolo in più per intrattenervi! Che ne dite della descrizione
della battaglia? Vi sembrava abbastanza realistica (genere fantasy
permettendo…)? Spero di sì! A scrivere mi è venuta fame…
ringraziamenti:
Tifa93: spero di averti accontentata con
uno dei miei chappy che so fare solo io! ^^ e se davvero vi faccio sognare ne
sono felice!
Giangie: allora mi sento onorata della
tua presenza!
Rakyr il solitario: non sarà ricco di
nuovi sviluppi, ma arriveranno presto!
p.s. per tutti, continuate a commentare
almeno voi o non ci sarà più nessuno ç_ç!
La ragazza era girata di spalle sembrava
trafficare con qualcosa, ma quando si girò per salutare il ragazzo qualunque
cosa fosse non c’era più.
- Roxas! Sono felice che tu sia tornato,
Xemnas purtroppo non ci lascia mai molto tempo per stare insieme- gli sorrise
lei
- già ma adesso sembrano tutti spariti
così ho deciso di venire, qui è l’unico posto in cui mi sento al sicuro…
nonostante io faccia parte dell’organizzazione- rispose con tono piatto
- fai bene non c’è da fidarsi…- disse
sottovoce
- cosa hai detto Naminè?-
- no nulla… allora che mi dici?- gli
chiese per cambiare discorso.
- Tra poco dovrei andare all’altare del
niente, credo che Xemnas si sia deciso a farmi aprire kingdom hearts, per
completare il processo ci vorrà un po’ ma di tempo a quanto pare ne abbiamo
ancora. Non sei contenta tra un po’ potrai esistere completamente!-
- Come posso essere felice se non ho un
cuore?- gli domandò tristemente
Il ragazzo ci rimase male. Aveva detto
una stupidaggine, anche se era sempre meno convinto che non si potesse avere un
cuore.
Si alzò e si avvicinò alla porta, doveva
trovare Axel aveva delle cose poco chiare da chiedergli.
- te ne vai di già?- gli chiese
lei
- Sì ma non ti preoccupare anche tu
saprai cosa vuol dire essere allegri, anche se il prezzo da pagare per avere un
cuore è anche il fatto di poter essere tristi- le rispose poggiando la mano
sulla maniglia
- sono sicura che non avrò problemi… con
te posso superare tutto, hai portato un po’ di luce qui dentro grazie.-
gli si avvicinò e alzandosi sulle punte
posò le labbra su quelle di Roxas.
Lui rimase immobile, passandole solo una
mano sul volto. Quando lei si staccò erano entrambi parecchio rossi in viso.
- ora vai…- gli sussurrò
al ragazzo non restò altro che girare la
maniglia e uscire dalla stanza con un gran sorriso.
Cominciò a camminare per il corridoio, si
sentiva tre metri sopra il cielo.
Ma ad un certo punto un pensiero si
insinuò nella sua mente. Se lei non provava sentimenti, cosa aveva significato
quel bacio? Non poteva averglielo dato così… questo voleva dire che qualcosa di
strano c’era in lei. Se lo sentiva, ne era sicuro lei era diversa dagli altri
nessuno.
Girò sui tacchi deciso a chiederle
spiegazioni e ad esporle la sua ipotesi, ma da un corridoio laterale ne uscì
Demyx alquanto rabbuiato.
- ciao Demyx- lo salutò ma lui sembrava
non averlo neppure visto.
- E così non sarei pronto sorella? Ora ti
farò vedere…- detto questo sparì lasciandosi una scia nera alle
spalle.
Roxas rimase per un attimo fermo, poi si
riscosse e tornò ai propri pensieri rifacendo la strada inversa.
**********
- oh ecco non mi hanno aspettato!-
Zell era seduto in mezzo alla strada, si
guardava intorno. Poco prima gli sembrava di aver visto qualcosa muoversi fra i
vicoli al lato della strada e aveva deciso di dare un occhiata, dicendo al resto
del gruppo di aspettarlo un attimo, ma a quanto pare non l’avevano ascoltato.
Si passò energicamente una mano fra i
capelli.
- aaaaaaaa perché mi lasciano sempre da
solo?!!!!!- urlò al cielo
in quell’istante dietro di lui, comparve
un ragazzo vestito di nero.
- no! Non c’è nessuno ma non me ne va
bene una!- esclamò sedendosi per terra pure lui.
"non si è minimamente accorto della mia
presenza… siamo sicuri che sia un membro dei XIII?" si chiese mentalmente Zell
- emh scusa potrei sapere se fai parte
dell’organizzazione?- domandò infine
l’altro si voltò quasi come se fosse
naturale sedere in mezzo ad una via con uno sconosciuto.
- sì- rispose con semplicità – e tu fai
per caso parte del gruppo di intrusi?-
- sì…-
scattarono entrambi in piedi.
Il nessuno impugnava uno strano strumento
e il ragazzo alzò i pugni.
- e tu pensi di battermi prendendomi a
pugni?- disse sconcertato Demyx
- non ti devi preoccupare con questi
guanti e la mia forza fisica posso rompere un masso con un pugno quindi io
starei attento fossi in te… piuttosto tu credi di eliminarmi suonando una
chitarra?!- replicò
- prima di tutto questa è una sitarra e
poi devi sapere che io comando l’acqua…-
- che?!-
il ragazzo biondo abbassò lo sguardo,
l’acqua che riempiva le varie pozzanghere per terra cominciò a vibrare e a
prendere forma.
- che diavoleria è mai questa?-
Demyx aveva iniziato il suo notturno
melodico.
Commenti: non so se la traduzione in
inglese di notturno melodico sia giusta ma sono sicura che mi perdonerete! Demyx
mi da l’idea, anche nel gioco, che sia diventato un nessuno per puro caso o per
un incidente, un po’ come brus banner in hulk! Non mi sembra che avesse il
carattere per far parte dell’organizzazione e se devo dire la verità ucciderlo
nel gioco non mi ha per nulla rallegrato…
Ringraziamenti:
Iron Maiden: figurati se so che prima o
poi la leggete sono già contenta! meno male che la battaglia ti è piaciuta,
vedere dragon ball serve a qualcosa... ^^
Giangie: lo scontro con demyx più che
avvincente probabilmente risulterà divertente! ma le prox battaglie che ho in
mente saranno diverse...
Tifa93: non potevo non mettere tifa, devo
dirti che tirare calci e pugni mi piace di più che non darle con una spada o
altro, e devo dire che questa ragazza ha sicuramente carattere! bene sono
contenta che ti sia piaciuto il finale di destiny, dopo tutto io odio i finali
tristi!
Vivitheblackwizard: thanks! di luxord non
so molto mi sono basata sullo scontro del gioco... magari potevo fargli proporre
una sfida a pinacola ^^...
vi aspetto per il prossimo capitolo! see
you by Kano-chan
- non dovremmo aspettare Zell?!- chiese
preoccupata Kairi
- rilassati sa il fatto suo anche se non
sembra…- disse sicuro Leon
- state in guardia ci sono ancora otto
membri di cui dobbiamo occuparci e possono comparire da qualsiasi parte…- li
avvertì Riku
Sora continuava a tenere sott’occhio la
torre del castello che si avvicinava, chiedendosi mentalmente chi poteva usare
il keyblade oltre a lui….
**********
Roxas era ritornato davanti alla porta
della camera di Naminè senza bussare la spalancò.
- Naminè senti ti devo dire…-
Si bloccò.
La ragazza per lo spavento del suo
ingresso inaspettato seduta sul pavimento, fece cadere uno specchio rotondo con
una cornice d’argento riportante un cuore sulla sommità, che rotolò fino ai suoi
piedi. La cosa che troncò qualsiasi pensiero del ragazzo fu l’immagine
proiettata all’interno.
Sei ragazzi correvano per la strada
maestra di quella città del nulla, e Roxas riconobbe quattro di essi.
Prese lo specchio, Naminè si alzò da
terra e tentò di riprenderlo, ma lui lo teneva fuori dalla sua portata,
ignorandola.
- Sora? Kairi? Riku? Keiko?!- disse
sconcertato
- aspetta lascia che ti spieghi…- disse
lei
- che ci fanno qui? e perché corrono?- le
risposta gli venne immediata come un fulmine a cielo sereno. – sono loro gli
intrusi…- sussurrò, poi si rivolse alla nessuno – sono loro gli intrusi non è
vero?! E io…. Io sto dalla parte di coloro che gli danno battaglia…-
la ragazza tentò di replicare ma tra lei
e il detentore comparì Xemnas.
- lascia fare a me…- disse con tono
falsamente dolce.
- Voglio delle spiegazioni! Perché stiamo
combattendo contro di loro?!- gli chiese Roxas lanciandogli una occhiata
furiosa.
- Loro… credono che l’aprirsi di Kingdom
Hearts avrà delle conseguenze drastiche sui vari mondi- rispose
- E questo è vero?-
- Assolutamente no-
Da dietro Naminè ebbe un fremito che non
fu colto dal ragazzo.
- perché dovrei continuare a combattere
per voi e contro di loro? E perché dovrei darti fiducia?-
il capo dei nessuno si portò dietro
Naminè passandola un braccio attorno al collo come farebbe un padre con la
figlia. La ragazza aveva un’espressione contrita.
- noi cerchiamo solo di poter appartenere
a questo mondo nulla di più… loro ci vogliono negare questo diritto solo perché
hanno paura di noi. Non cercano il dialogo ma ci hanno attaccati senza chiederci
spiegazioni. In base alle loro congetture, sbagliate per altro, ci vogliono
distruggere. In quanto alla seconda domanda, se non ti fidi di me, fidati di
Naminè. Forza diglielo mia cara…- disse infine alla ragazza
- s… sì quello che ha detto è vero noi
vogliamo solo essere completi…- rispose
- d’accordo mi fido, ma voglio andare a
parlare con loro lo stesso.- disse Roxas
- certo ma tieni presente le mie parole…
e stai attento potrebbero volersi scontrare anche con te sei sicuro di poterli
affrontare?- gli domandò dolcemente
per tutta risposta il ragazzo fece
apparire il keyblade e con sguardo deciso disse – portami da loro.-
- d’accordo aspettami qui fuori io arrivo
subito-
il ragazzo obbedì.
Appena uscito, l’uomo si chinò sfiorando
il volto della ragazza e le sussurrò.
- brava hai recitato bene… così gli hai
assicurato la vita altrimenti avrei dovuto agire diversamente…-
uscì lasciando Naminè libera di poter
sfogare la sua frustrazione piangendo sul cuscino del letto.
"Se non provo emozioni", si chiedeva,
"perché mi sento così male?"
**********
Zell era stremato, aveva capito il piano
di quel suonatore da strapazzo.
Non aveva mai attaccato direttamente fino
adesso, si teneva bene a distanza, ma in compenso evocava figure d’acqua che si
scagliavano contro di lui.
Lo voleva far stancare e quando non
avrebbe più avuto forze gli avrebbe dato il colpo di grazia.
Non sarà stato un eccellente guerriero ma
stava centrando il suo obbiettivo.
Il ragazzo scartò di lato e tirò un pugno
centrando perfettamente il nemico acquatico, si passò il dorso della mano su una
guancia e sorrise, davanti a lui ne erano apparsi altri cinque.
Vedeva attraverso la trasparenza
tremolante il ghigno del nessuno sicuro ormai della sua vittoria.
In quell’istante dietro Demyx arrivarono
Rikku,Tifa,Vincent e Tidus.
Erano molto provati anche loro c’erano
varie escoriazioni e tagli sui loro corpi ma sembravano incredibilmente avere
ancora energie per proseguire.
- Zell!- urlò Tidus e fece qualche passo
verso di loro.
- Oh no… ma sono proprio sfigato!- disse
Demyx (ha ha ehhh già ma solo per questioni di copione… nd Kano me misero… ç___ç
nd Demyx e dai… ^__^" nd kano.)
- Fermo!-
Il ragazzo si fermò e guardò stupito
l’amico.
- non ti avvicinare questo è il mio
scontro! Voi avete avuto il vostro!-
era improvvisamente diventato serio, si
poteva leggere chiaramente nei suoi occhi la volontà di continuare il
combattimento senza l’aiuto di nessuno.
- ma…- protestò Tidus
- lascialo stare… dopo tutto dobbiamo
riconoscergli che è bravo..- ammise Rikku appoggiando una mano sulla sua spalla.
"che fortuna! Questo è più stupido di
quanto non pensassi!" esultò dentro di sé il nessuno e riprese a suonare facendo
così muovere le sue creature.
Zell cominciò a saltellare sul posto
scrollandosi la tensione dai muscoli.
- è ora di concludere il duello!-
scattò in avanti, superò due creature ne
distrusse altre tre.
Demyx stava per essere raggiunto ma si
scansò in tempo facendosi appena sfiorare.
- hai fatto cilecca amico!- lo
schernì
- ne sei sicuro?- replicò l’altro.
Il musicista non capiva che stava dicendo
finché non mise mano alle corde della sitarra.
Ne mancava una…
- così come farai a suonarla nh?-
senza aspettare risposte gli si avvicinò
e gli mollò un pugno che oltre a distruggere la sua arma lo scagliò a diversi
metri da lui.
Ebbe ancora la forza di voltarsi verso il
cielo cupo, allargando le braccia sull’asfalto cosparso di frammenti blu.
- eh… forse dovevo ascoltarla quando mi
ha detto che non ero pronto…-
il notturno melodico svanì così come era
apparso.
Finalmente il resto del gruppo si
avvicinò.
- tutto bene?- gli chiese Tifa
- sì sono solo un po’ stanco…-
cadde in avanti ma prontamente Rikku lo
sorresse – ma bravo ti sembra il modo di ridurti?!- scherzò.
- infatti non so come facciate voi…-
rispose
- diciamo che abbiamo avuto un aiutino….-
zell guardò oltre la spalla di rikku… e
sorrise.
Commenti: il quesito del giorno! roxas per non capire che ansem
è
cattivo ci è o ci fa?! No scherzo.. ovviamente per trama ci è per forza! anche se
vado a scuola da 11 anni il ritorno a scuola è sempre qualcosa
di emozionante anche se non so dire il perchè... comunque visto i test di ingresso
e la mole di compiti che ci sta già sommergendo non sono sicura
di quando potrò aggiornare… e neppure di quando pubblicherò la nuova fic (mi
trovo un po’ in alto mare… *_*). spero comprendiate!
Ringraziamenti:
Vivitheblackwizard: non è andato molto
bene lo scontro per demyx.. ma di sicuro non potevo far perdere zell!!! figurati
se una come larxene riesce a rispettare qualcuno... mhhh hai ragione potrebbe
essere il suo nessuno, non ci avevo pensato!!! OO
Giangie: il capitolo è venuto fuori corto
perchè non volevo farla finire subito! ma questo almeno è un pochettino più
lungo!
Tifa93: gli unici degni di salvezza
secondo me sono demyx (anche se l'ho fatto fuori ^^") e axel gli altri non mi
stanno molto simpatici... saix men che meno...
Iron maiden: secondo me ai membri
conviene di più far finta di non averne uno e così agiscono come fanno... sarei
curiosa di sapere della scommessa.. ma ancora di più nel sentirti cantare i
finley!!! ^^
sperando che anche dopo l’inizio della
scuola troviate il tempo per leggere questa storia vi do appuntamento alla
prossima! Besos by Kano-chan
- per favore fermiamoci un attimo ho
bisogno di prendere fiato…- disse stremata Kairi
correvano da più di mezz’ora e le sue
gambe stavano lanciando grida disperate.
- sì ma solo per un istante.- assentì
Cloud
la principessa si sentiva un peso per gli
altri, loro erano tutti combattenti che avevano già dato prova delle proprie
abilità.
- non devi crearti dei problemi non è
facile e lo sappiamo.-
alzò il viso verso Riku che come sempre
aveva centrato il nocciolo del problema come se le avesse letto nel pensiero.
- per fortuna non ci sono stati ancora
cambiamenti nell’aspetto della luna… questo vuol dire che forse siamo ancora in
tempo…- constatò Leon con il viso rivolto verso l’alto
- quanto credete che mancherà?- chiese
Keiko
- direi non molto vista la vicinanza
della torre adesso si vedono anche le guglie più basse, dovremmo esserci.-
rispose Sora
- sentite… è da tutto il tragitto che mi
chiedo chi possa usare il keyblade oltre a me e sinceramente non riesco a
venirne a capo….- disse il ragazzo castano esternando il suo pensiero
- veramente una mezza idea ce l’avrei…-
Kairi si era rimessa in piedi.
- cioè?-
- l’abbiamo incontrato circa un anno fa
e…-
- Roxas?!- esclamò Sora
- ehi ma come hai….-
sentendo una presenza alle spalle la
ragazza si voltò.
fermo in mezzo alla strada con la divisa
dell’organizzazione c’era proprio Roxas e di fianco a lui…
- ansem!- disse incredulo Riku
quello sorrise e fece segno di no con il
dito. – io sono Xemnas il nessuno di ansem piacere di conoscervi..-
il prescelto che era rimasto di stucco a
questa nuova apparizione si riscosse e rivolgendosi al ragazzo biondo chiese –
che ci fai qui? perché sei insieme a quel criminale?-
- sono venuto per aprire kingdom hearts
ma piuttosto voi perché state tentando di fermarci?-
i ragazzi capivano sempre meno… che stava
dicendo?!
- vuoi distruggere questo mondo e gli
altri?! Sei forse impazzito?!- domandò Keiko
Xemnas si chinò verso il ragazzo – vedi
non vogliono darci una possibilità il loro è puro egoismo.-
lo sguardo di Roxas si incupì.
- voglio dare una possibilità di
esistenza a queste persone ne hanno il diritto…- replicò
- persone?! Questi non sono altro che
criminali tutti loro! Non si curano delle conseguenze vogliono solo avere il
dominio su tutto ciò che li circonda! Non meritano di esistere!- urlò irato Sora
dentro di sé l’altro ragazzi sentiva
crescere la collera. "non è vero! Non sono così, lei ha fiducia in me, è
diversa!" il keyblade apparve nella sua mano.
- non parlare di cose che non capisci! Io
non la lascerò sparire! Le vostre sono tutte menzogne siete degli egoisti!!!-
urlò di rimando
il nessuno dietro di lui a questo punto
aprì un passaggio oscuro e prima di andarsene con una sferzata di vento
allontanò i compagni del prescelto da lui e chiuse i due ragazzi all’interno di
una barriera, poi sparì.
Kairi si precipitò verso di loro ma venne
respinta. – SORA!!!!- gridò
Il ragazzo era ancora immobile, non
riusciva a capire perché Roxas si comportasse così.
Dovevano avergli fatto il lavaggio del
cervello.
- SORA!!!- gridò di nuovo Kairi e
finalmente lui si decise ad impugnare a sua volta il keyblade, scintillante con
una piccola stella che pendeva il "porta fortuna".
Roxas cominciò ad avanzare prima
lentamente poi accelerando.
Sferrò un colpo che Sora parò, scartò di
lato e ne sferrò uno a sua volta, ma il ragazzo biondo lo schivò.
Era terribilmente veloce e forte.
Dovette spiccare un salto per evitare un
altro fendente, in quell’istante con una violenza impressionante le due chiavi,
che erano totalmente differenti si scontrarono provocando scintille intorno a
loro e un’ampia onda d’urto.
La situazione era in bilico il primo che
avesse ceduto avrebbe perso vantaggio.
- non eravamo amici una volta?!- gli
domandò
- lo credevo ma gli amici non pensano
solo a sé stessi!- rispose
- non siamo noi ad averti mentito ma
loro…-
- ora basta!-
con forza prorompente Roxas riuscì a far
volar via dalle mani di Sora il keyblade, che cadde a qualche metro di distanza.
Il prescelto si gettò per riprenderlo ma
venne fermato, il ragazzo biondo lo aveva schiacciato sotto il piede.
- fine dei giochi…- gli disse
Sora lo guardò e tese la mano nonostante
non lo potesse raggiungere.
Come di incanto la chiave sparì e
riapparve nel suo pugno, si alzò in piedi.
Il nemico si infuriò a tal punto da
cominciare a sferrare un colpo dopo l’altro senza tregua, al ragazzo non restò
altro che tentare di difendersi.
Poggiò un ginocchio a terra, non ce la
faceva più…
Dal di fuori i suoi amici lo guardavano
spaventati e impotenti.
Il polso gli cedette e la chiave gli
cadde a terra.
Era la fine….
- ROXAS NO!!!-
Tutti in contemporanea si voltarono verso
la fonte dell’urlo.
Axel con il fiatone era appoggiato ad un
albero.
- a.. Axel?- il ragazzo era esterrefatto
perché l’aveva fermato?
Lasciò Sora lì per terra dov’era, la
barriera svanì e lui si avvicinò al nessuno.
Kairi e gli altri corsero invece dal
prescelto e lo tirarono in piedi.
- che ci fai qui?- gli chiese
- devi fermarti ci sono delle cose che tu
non sai…- sospirò il nessuno
- spiegati…-
il guerriero dai capelli ramati si
rivolse anche agli altri e disse :
- Xemnas vuole prendere il possesso dei
mondi e non ha scrupoli, sa benissimo che kingdom hearts non deve essere aperto
per nessun motivo, ma l’organizzazione brama il potere che racchiude e lo
useranno nel peggiore dei modi.- spiegò
- non è vero! Ne avete bisogno per poter
diventare completi per non scomparire è per questo che io vi aiuto, se no
Naminè…- Axel lo interruppe
- no è una bugia, non siamo destinati a
scomparire perché siamo essere incompleti. Tanto meno Naminè lei è un nessuno
certo, ma con la particolarità di avere metà cuore… essendo infatti il nessuno
di Kairi, come tu sei quello di Sora..-
Attoniti.
Non c’è altra parola per descrivere
l’espressione che tutti avevano sul volto.
- lui è il mio nessuno… per questo può
impugnare il keyblade..- disse sconcertato Sora
- esatto. Sono stati generati
dall’incontro dei vostri cuori- confermò il nessuno
- Xemnas voleva solo perseguire il suo
fine e ha fatto leva sulla parte sentimentale del cuore di Roxas sapeva che non
avrebbe messo in dubbio la parola di Naminè né che l’avrebbe lasciata da sola.
L’ha costretta a mentirti se no ti avrebbe eliminato senza pensarci due volte.-
Roxas era immobile, non riusciva a
pensare a nulla. La rabbia che aveva nutrito nei confronti di Sora si convertì
tutta sul capo dell’organizzazione. Una strana aura lo circondava, l’aria si
fece elettrica.
- tutto bene…-
Kairi si stava avvicinando con la mano
tesa verso di lui. Si bloccò come fulminata sotto lo sguardo furente del
ragazzo.
- SONO STATO INGANNATO PER TUTTO QUESTO
TEMPO?!!- urlò
Si voltò di scatto verso il castello e
partì di corsa.
- aspetta!!- gli urlò dietro Sora e lo
seguì con gli altri.
- ehi tu fermati!-
Riku si girò verso Axel, il quale gli si
accostò.
- c’è un'altra cosa che non ho detto… due
detentori del keyblade non possono esistere, quindi o Sora o Roxas dovrà morire
necessariamente…- per un attimo i due si guardarono, poi Axel aperto un varco lo
attraversò senza aggiungere una parola, era sicuro che quel ragazzo avrebbe
saputo cosa fare… se lo sentiva, anche se non poteva che provare una strana
stretta allo stomaco per nulla piacevole.
Riku rimase fermo dov’era. Sapeva cosa
doveva fare, eliminare Roxas.
Non avrebbe fatto del male al suo
migliore amico e infondo Roxas era un nessuno, non stava né nell’oscurità né
nell’ombra, non sarebbe dovuto esistere.
Ma come poteva fare? Era troppo forte con
quel keyblade….
"ti avevo detto che avresti avuto bisogno
di me…"
sussultò.
Di nuovo quella voce.
"oramai sai che non c’è altra
scelta…"
possibile che non ce ne fosse davvero
un'altra?
- Riku?-
guardò dietro di sé, Keiko era lì, era
tornata indietro non vedendolo arrivare.
Aveva un’ aria seriamente preoccupata, ma
più che per la situazione per
il comportamento del ragazzo in sè, aveva
notato subito che c’era qualcosa che non andava.
Non sapeva cosa dirle… come fare a
spiegarle?
- Dove vuoi andare…- gli disse con voce
strozzata
aveva già capito.
- a volte preferirei che fossi meno
sveglia- la buttò lì
- non scherzare.-
non ne aveva alcuna voglia, anche perché
dentro di sé avrebbe mille volte preferito non doverlo fare.
- Devi proseguire da sola …- le disse
avvicinandosi e carezzandole il viso.
Lei si portò una mano al volto e gli
strinse forte la mano, sentì una lacrima scendere.
- ma perché?! non voglio!- protestò
- non posso evitarlo, ma tornerò se
riesco nel mio intento ti prometto che tornerò- la rassicurò
la circondò con le braccia.
- non ti lascerò da sola di nuovo…- si
staccò e sparì oltre agli alberi dei giardinetti lì vicini.
Commenti: finalmente è successo qualcosa!
Chi attendeva nuovi sviluppi e anche qualche spiegazione credo l’abbia ricevuta.
Per quanto riguarda me sono già in crisi
con le lezioni e voi direte "quanto è lagnosa", aspettate… se vi dicessi che ho
ben 10 e dico 10 ore di economia e che devo fare rientro due pomeriggi dalle 2
alle 4 incastrandoci 3 ore di lezione da 40 minuti?! Ora capite il mio
deperimento interiore…
VOGLIO TORNARE ALL’ASILO!!!! (o almeno
alle elementari.. çç).
Ringraziamenti:
Vivitheblackwizard: urka!! pure meglio di
destiny era un obbiettivo al di là dei miei desideri!!! beh sono felice che sia
così! XD
Giangie: se era bello quello prima.... di
questo che mi dici?! O.O
Tifa93: brava ce l'hai fatta
congratulazioni!!! adesso tutti ad aspettare KH3! ma dai ti piace saix?! come
mai? se è lecito chiederlo... ?_? cmq a me piace demyx
Iron maiden: mi fai venire i brividi
quando dici così.... non seminare troppa distruzione però mi raccomando!
ù_ù
Sora&Kairi: WELCOM!!! ma che bello
una new entry!!! non mi devi neppure pregare certo che la continuo!!!
^^
Roxas correva, in testa continuava a
sentire le frasi che Axel gli aveva detto poco prima.
Xemnas…
Era stato lui ad ingannarlo… l’avrebbe
pagata e cara anche.
Arrivò nei pressi del castello dell’oblio
e ci entrò, cominciando a salire furiosamente le scale ignorando il suo cuore
che a furia di battere stava per esplodere, arrivato al piano di Naminè si
bloccò.
Uno strano presentimento gli diceva che
la ragazza era in pericolo. Attraversò i corridoi e arrivato davanti alla sua
camera aprì la porta con violenza facendola sbattere sul muro bianco dove lasciò
un solco. Come aveva previsto non c’era nessuno, si voltò avvertendo una
presenza.
Il capo dell’organizzazione era lì
appoggiato al muro che lo guardava divertito, tenendo in mano il solito album
che Naminè portava sempre con sè.
Il ragazzo gli si avvicinò e gli puntò il
keyblade al petto.
- tu mi hai ingannato!- gli disse furioso
mentre il ciondolo appeso all’elsa sbatacchiava
il nessuno sogghignò – tardi per capirlo
non credi? e sarebbe andato tutto bene se quel traditore non avesse parlato.. ma
non è ancora detta l’ultima parola, gli errori si possono riparare-
Roxas premette la chiave contro di lui.
- ti posso uccidere lo sai questo vero?-
gli chiese
- e tu sai che se lo fai la tua bella
amichetta farà una fine poco gradevole?-
il ragazzo biondo retrocedette – dov’è?-
chiese impaurito
Xemnas si passò una mano sugli abiti per
lisciarli.
- al sicuro o per lo meno finché tu farai
il bravo..- rispose
- cosa vuoi che faccia?-
non gli restava altro che sottomettersi
al suo volere, non l’avrebbe abbandonata questo se l’era ripromesso e così
avrebbe fatto.
*************
intanto in una piccola radura nel bosco.
- sei contento ora ho bisogno del tuo
aiuto..- quelle parole uscirono a stento dalla bocca di Riku come se gli
provocassero un rigetto al solo pensiero.
"lo vedo…" rispose una voce
maligna
- sei sicuro che dopo sarò in grado di
battere Roxas? Sei a conoscenza che può usare il keyblade…-
"certo ma anche tu lo potrai usare … devi
stare tranquillo fidati di me,."
- non credo di poterlo fare ma non c’è
altro modo- rispose amareggiato
l’ombra davanti a lui lo guardò
divertito, parlo di ombra proprio perché così era.
niente sostanza fisica solo un denso fumo
scuro che sembrava prendere la forma di un essere umano.
"che fratellino diffidente… coraggio aprì
il tuo cuore a me!"
la figura si scagliò verso Riku, il quale
non si mosse.
Keiko che stava correndo per raggiungere
il resto del gruppo di fermò, un brivido la percorse. Qualcosa di brutto stava
per capitare.
Sora e gli altri arrivarono anche loro al
castello, ma si dovettero fermare perché tutt’intorno era scavato un profondo
fossato che neppure facendo appello a tutta la propria vista se ne riusciva a
scorgere il fondo, in più c’erano ad aspettarli un vero e proprio esercito di
simili.
- non ce la faremo mai! Sono troppi da
sconfiggere in tempo…- disse sconfortato il ragazzo
"dobbiamo trovare una soluzione
alternativa…" pensò febbrilmente Leon
- bisogno di una mano?-
Axel era comparso vicino a loro dal
nulla, armi alle mani.
- ci penso io state pure a guardare! E mi
raccomando rimanete indietro- fece l’occhiolino.
Si portò al centro dello spiazzo
antistante la fortezza allargò le braccia, i cerchi rimasero sospesi.
I nessuno si portarono intorno a lui
circondandolo, quando scattarono per attaccare sora si mosse, ma cloud lo
bloccò.
- se non facciamo qualcosa lo
uccideranno!!!- esclamò divincolandosi
- non possiamo fare altro che fidarci di
lui…- rispose con calma apparente il ragazzo biondo.
Axel fece appellò a tutte le sue forze e
dal suo corpo ne scaturì un’ondata di calore.
L’ energia che esplose costrinse tutti a
ripararsi gli occhi. Quando gli riaprirono, non poterono che rimanere a bocca
aperta.
Non più era rimasto un solo simile.
Axel invece era sempre al centro, ma le
sue armi giacevano a terra.
Guardava lassù dove probabilmente c’era
Roxas.
"mi sarebbe piaciuto rivederti…"
Flashback
I due ragazzi erano seduti nel giardino
del castello e mangiavano un gelato che Axel aveva portato e che a Roxas
ricordava incredibilmente quello della sua città.
Gli espresse questo suo pensiero.
- aveva degli amici laggiù?- gli
chiese
- certo! E mi stanno di sicuro aspettando
quindi spero proprio di riuscire a tornare da loro.- rispose leccando la base
del gelato che si stava sciogliendo.
- Deve essere bello provare nostalgia per
qualcosa… un lusso che solo chi ha un cuore si può permettere.- disse sospirando
in modo ironico
- Ma smettila! Come puoi dire di essere
senza cuore quando non sai cosa si prova ad averne uno? Un giorno me l’hai detto
tu stesso che non lo sai….- replicò il ragazzo guardandolo negli
occhi
Per un attimo il nessuno restò zitto
senza sapere cosa dire.
In effetti il suo ragionamento filava…
poi scoppiò in una fragorosa risata.
- lo sai che sei proprio forte?! Mi
dispiacerebbe morire solo perché non sentirei più le tue fantasie!!- disse
piegato in due.
- Oh non ti devi preoccupare vuol dire
che ci rivedremo in un'altra vita…-
Axel si alzò, gettò lo stecchino dietro
di sé e senza voltarsi a guardare il ragazzo disse – sciocco solo perché tu sei
sicuro di avere un'altra vita…-
Fine Flashback
E già come poteva avere un'altra
occasione se lui era il nulla? Parte di questo mostro senza immagine o parola.
Piccole strisce bianche e nere come piume si lavavano da terra.
Stava scomparendo.
- Axel!- esclamò Kairi
Il gruppo di ragazzi si avvicinò al
nessuno.
- dimmi perché hai fatto tutto questo?
Perché hai detto la verità a Roxas e hai aiutato noi?- chiese Sora
il ragazzo emise un lungo sospiro.
- Roxas se lo meritava. Sapete era
l’unico che mi faceva sentire diverso come… come se avessi avuto un cuore… e tu
me lo ricordi in modo impressionante-
chiuse gli occhi
"ora so chi mi ricordavi… il mio caro
fratellino, sono diventato un nessuno per dimenticare il dolore della sua
perdita.. ma è stata una gioia potermi ricordare di lui prima della fine grazie
Roxas…" e una singola lacrima riuscì a cadere a terra prima che sparisse.
Davanti a loro come collegamento al castello apparve un lungo ponte di
cristallo.
- e io credo che questa sia la prova che
un cuore e dei sentimenti lui li avesse…- disse la principessa – grazie…-
Commenti: vi direte "ma non era lei che
ha detto che tra i nessuno axel non meritava di morire?" sì l’ho detto e non so
neppure spiegarvi il perché abbia voluto mantenere la trama originale…
Voglio esprimere il mio parere sul
tatuaggio che axel ha sotto gli occhi, qui l’ho interpretato come le lacrime e
quindi il dolore. Ha voluto cancellare il dolore provato in passato ma non ha
avuto il coraggio di eliminarlo del tutto lasciando quel tatuaggio come
prova.
Voi che ne pensate? Che idea ve ne siete
fatti?
Ringraziamenti:
Giangie: il tuo complimento mi fa davvero
piacere, per una scrittrice sentirsi dire che è apprezzato il modo in cui scrive
vuol dire molto! ^^
Tifa93: sì hai ragione avessi detto che
ti piaceva xigbar mi sarei preoccupata…^_^" spero proprio di non continuare così
fino a giugno visto che studio già 4 ore al pomeriggio!!!
RikuLove: bene allora aspetto di sapere
se piacerà anche a te!
Vivitheblackwizard: ovviamente tutto ciò
è top secret! non lo dirò prima della fine neppure sotto tortura (ma magari
dietro pagamento.... eh eh *_*) aspetta e vedrai!
p.s. Raga mi fareste un regalo? Riuscite
a farmi arrivare a quota 100 recensioni? Sarebbe bellissimo! Quindi
recensite!!!! VVB alla prossima Kano-chan
Keiko sopraggiunse alle loro spalle, con
il fiatone per la lunga corsa.
Leon le si avvicinò.
- tutto bene? Dov’è Riku?- le domandò
- io sto bene in quanto a Riku ci siam…-
- RIKU!!!-
Kairi aveva urlato il suo nome indicando
alla sua sinistra.
Lì in piedi c’era il ragazzo.
Keiko si sentì subito sollevata, ma non
appena incrociò il suo sguardo dovette ricredersi.
La principessa intanto stava corredo
verso di lui.
- KAIRI NO!-
Si fermò guardando l’amica sconcertata.
Che aveva?!
- cosa c’è?!- le chiese Sora
- quello non è Riku!- rispose con aria
feroce, aveva già visto quegli occhi.
- Che dici?-
- Non c’è tempo per le spiegazioni voi
correte all’interno della fortezza qui ci penso io, ho come la sensazione che il
processo per aprire kingdom hearts sia già iniziato…- spostò lo sguardo sulla
grande luna, gli altri la imitarono.
Aveva cambiato di sicuro aspetto, il
contorno fucsia si era fatto più spesso e nel centro c’era un raggio che
sembrava collegarla a qualcosa.
Leon si voltò verso la ragazza, aveva
fiducia in lei e sapeva che se la sarebbe cavata egregiamente.
- andiamo..- disse
- cosa?!- rispose il prescelto
- non c’è tempo facciamo come ci ha
detto!- prese a correre verso l’entrata e agli altri non rimase altro da fare
che seguirlo.
Keiko fece in tempo a sussurrargli un
–grazie- che si pose davanti a Riku.
- ci avrei scommesso che te ne saresti
accorta… siete troppo stupidamente legati…- disse con voce fredda.
- Non avrei potuto avere dubbi, i tuoi
occhi sono come la notte senza stelle né luna key…- rispose
- Mph… sai il mio caro fratellino è
talmente sentimentale che pur di salvare il suo amico ha deciso di lasciarsi
possedere da me… l’unico problema è che a differenza di come credeva lui non è
stato in grado di controllarmi..- disse mellifluo
- Riku non si sarebbe mai lasciato
possedere da te! Tu lo hai ingannato!!!- gli urlò addosso.
- Scommetto che vuoi batterti con me
vero?-
La risposta fu lampante visto che Keiko
estrasse i suoi due pugnali correndo verso di lui.
La ragazza cominciò a tirare un fendente
dopo l’altro, ma l’avversario li schivava con grande facilità tenendo perfino le
mani dietro la schiena, come a prenderla in giro.
- vuoi deciderti a batterti sul serio?-
gli esclamò irata
- ma tu pensa! Guarda che se c’è una che
non si sta battendo al massimo quella sei proprio tu… e come biasimarti?
potresti mai fare del male al tuo ragazzo?!- scoppiò a ridere.
L’odio invase Keiko che scattò, sapeva
benissimo che aveva ragione, e non riusciva a pensare ad un modo per liberare
Riku.
In un baleno si ritrovò con le braccia
bloccate.
Il nemico le sorrise prima di
scaraventarla ad una decina di metri da lui. Il corpo della ragazza strisciò per
terra procurandosi diversi tagli che iniziarono a bruciare, per frenarsi dovette
piantare un pugnale a terra che lasciò un lungo solco.
Rimase ferma per un attimo, l’aria
intorno a lei era densa di polvere e non si vedeva bene.
Ad un certo punto rotolò di lato
schivando per un pelo un colpo di spada che si piantò nel terreno dove prima
c’era lei.
La polvere si diradò, key estrasse la
lama e si preparò ad un nuovo attacco.
"batterlo è impossibile…" pensò Keiko,
incrociò le lame sul petto per respingere un attacco del ragazzo, che cominciò a
spingerla.
Finì con la schiena contro la maceria di
un palazzo, faceva sempre più fatica e le braccia incominciavano a cedere,
lasciando che la spada del ragazzo si avvicinasse pericolosamente alla sua gola.
- che effetto ti fa essere uccisa dalla
persona più importante della tua vita?- le chiese con un tono talmente maligno
da farle venire i brividi.
Non sapeva più che fare. Le rimaneva solo
una cosa….
- Riku! Lo so che mi puoi sentire per
favore ribellati!-
- che stupida e tu pensi anche che ti
ascolti?- lei lo ignorò
- tu sei più forte non puoi lasciarti
battere da lui! Trova la luce dentro di te!-
lui rideva
- MI AVEVI DETTO CHE NON MI AVRESTI
LASCIATA DA SOLA!!!- urlò
Finalmente la presa si allentò
consentendole di scivolare per terra.
Il ragazzo fece qualche passo indietro e
una luce prese la forma di Riku.
- NON MI USERAI PER QUESTO!- urlò per poi
ri-scomparire
Key cadde a terra e iniziò a contorcersi
– maledetto che stai facendo?!-
Poi smise e rimase in ginocchio
sostenendosi con le braccia e tentando di respirare.
Keiko gli si inginocchiò davanti e gli
appoggiò una mano sul avambraccio.
- Riku?- chiese titubante, lui alzò il
volto. Era tornato… i suoi occhi celesti la guardarono. E finalmente si poté
lasciarsi andare piangendo e abbracciandolo.
- Giurami che non lo farai mai più! Ti
devi fidare di me avremo risolto qualsiasi problema assieme!- singhiozzò
- Hai ragione scusami.. ma credo che
questo problema non abbia soluzione…- sospirò
- Che vuoi dire?-
Il ragazzo iniziò a spiegarle.
Commenti: bah… non mi è piaciuto molto come è finito il
capitolo, forse la dovevo tirare più lunga ma tanto sarebbe finita allo stesso
modo… pazienza me ne farò una ragione! domani tutti a manifestare contro fioroni mi raccomando ci sarò anche
io! anche se devo dire la verità a me interessa più il fatto che
non vado a scuola che della riforma in se.... ^^"
Ringraziamenti:
Vivitheblackwizard: cosa?! esiste il
numero XIV?!!!! O.O chissà chi è o com'è.... dimmi dimmi dai sono curiosa!!!
comunque grazie per il commento!
Rikulove: Thanks a lot! sono felice che
abbia reso l'idea del rapporto di quei due potrebbero essere veramente fratelli
per me! sì in effetti potevano ma per questioni di trama non hanno potuto...
^^""
Tifa93: come faccio me lo chiedo anche io
e non ho ancora trovato risposta! anche questo non p lunghissimo ma non voglio
farla finita in fretta!!! no?
Kabubi: welcome!!!! un altro seguace
(scherzo!). in molti si sono ricreduti su axel e a molti è disp che sia
morto e se non sembra li capisco anche io! grazie per la recensione
^^
Giangie: allora ho proprio fatto male a
farlo fuori viste le reazioni ma ormai... bravo devi sempre essere sincero
perchè su questo si basa qualsiasi rapporto!!!
Dai raga ancora una 15ina e siamo a
100!!! forza forza!
Capitolo 23 *** Different people, different battles. ***
Wecome To PageBreeze
Capitolo 23.: Different
people different battles
Roxas si trovava sull’altare del niente,
era fermo con il suo keyblade puntato verso kingdom hearts che a poco a poco
stava diventando completamente nero.
Dietro di lui Xemnas teneva per un
braccio Naminè impedendole di scappare.
- Roxas ti prego perdonami io non volevo
questo!-
il ragazzo abbassò appena la testa.
Come erano giunti a questo?
Sora,Kairi,Cloud e Leon erano entrati nel
castello e stavano salendo le lunghe scale per arrivare in cima alla torre,
quando un intenso gelo li avvolse.
Le pareti rilucevano per il ghiaccio che
le ricopriva.
- ma che sta succedendo? Fa freddo…-
disse Kairi stringendosi gli abiti addosso e emettendo nuvolette di vapore dalle
bocca, Sora le si avvicinò a le passò un braccio intorno alle spalle.
- Non lo so ma sicuramente c’è un membro
dell’organizzazione dietro a tutto ciò…- rispose
Leon e Cloud avevano estratto le proprie
spade e si guardavano intorno.
Una risata li fece voltare, qualche
gradino più in alto c’era un uomo alto e magro dalla faccia incavata e dai
lunghi capelli biondo cenere, teneva in mano un grande scudo e sembrava non
patire per nulla il freddo.
- sono felice di incontrarvi… io sono
Vexen e ho il dovere di far terminare qui e subito le vostre esistenze -
Sora mise da parte Kairi e si posizionò
insieme agli altri suoi due amici.
Non riuscirono ad avvicinarsi neppure di
un metro che uno spesso muro di ghiaccio si pose fra loro e il nessuno, mentre
punte di ghiaccio spuntavano dal terreno che era diventato ormai l’intero campo
di battaglia.
I movimenti erano resi difficoltosi dalla
brina sul suolo che faceva scivolare.
Vexen chiamò una squadra di simili che si
avventarono su di loro.
Per i ragazzi non fu un problema
ucciderli ma la principessa era rimasta completamente alla mercé dei nemici. Era
in pericolo e non sapeva come fare.
"non ti devi preoccupare ti aiuterò io…"
una voce di ragazza balenò nella sua mente e lasciando tutti di stucco un
keyblade dai richiami floreali le apparve nella mano destra.
A quel punto istintivamente sferzò l’aria
colpendo il simile che gli stava di fronte e facendolo scomparire.
- com’è possibile che ci sia un'altra
chiave?!- chiese allibito Vexen
Cloud e Leon si lanciarono un’occhiata,
quello era il momento giusto, le difese del nemico erano abbassate. Il ragazzo
biondo scattò distruggendo con un colpo di buster sword la barriera ghiacciata,
Leon subito dietro di lui prese la mira e sparò un colpo con il gunblade.
Il nessuno se ne accorse ma fece solo in
tempo a deviare il colpo con lo scudo e il proiettile lo colpì ad una
spalla.
Lanciando un urlo cadde in ginocchio
tenendosi un palmo premuto sulla ferita che perdeva molto sangue.
Il gelo si attenuò per poi sparire del
tutto.
Ormai la battaglia era giunta al termine.
- me la pagherete!- sibilò e giratosi per
andare via, una lamina gli trapassò il ventre e venne ritratta, Vexen si
aggrappò all’artefice.
- M… Marluxia perché?-
sbiascicò
Si dissolse, lasciando spazio alla
visuale di un altro ragazzo dagli occhi chiari e capelli color nocciola e
accompagnato da un forte odore di fiori.
- perché sei un incapace e anche un
vigliacco…- rispose senza alcuna traccia di pentimento.
- Scusate se avete dovuto perdere del
tempo prezioso.- disse poi rivolgendosi al gruppetto.
- In questo preciso istante sei tu che ci
sta facendo perdere del tempo prezioso quindi vedi di darci un taglio- rispose
secco Cloud.
- Ma che poca pazienza…. oh ecco che
arrivano! Se non sbaglio li avevate lasciati indietro..- disse spostando lo
sguardo oltre di loro.
Riku e Keiko li stavano raggiungendo.
- mi raccomando non dire nulla né a Kairi
né a Sora andrebbero solo di più in confusione e direi che hanno già abbastanza
problemi così…- sussurrò alla ragazza che annuì in segno di risposta.
- Ehi ragazzi tutto bene? Che fine ha
fatto il finto riku?- chiese il prescelto
- Non vi preoccupate direi che ce la
siamo cavata anche questa volta - rispose Riku poi aggiunse indicando il nessuno
– e quello chi è?-
- Uno dell’organizzazione Marluxia…-
disse Leon
- Bene ora che siete tutti qui ci sono
alcuni miei compagni che hanno voglia di divertirsi un po’ quindi…-
In un attimo non si capì più nulla… le
pareti di fianco e sopra di loro sembravano stringersi e le scale inghiottirli,
furono separati e quando riuscirono a capire di nuovo qualcosa non sapevano più
dove erano.
Leon si trovava in una sala estremamente
ampia con le pareti chiare e apparentemente nessuna porta o finestra che potesse
dare una via di uscita. L’unica cosa che stonava era il vestito nero del membro
dell’organizzazione davanti a lui. A prima vista sembrava un ragazzo con i
capelli argentati che da un lato gli coprivano il volto.
- ben arrivato Leon nel tuo incubo
peggiore…-
il guerriero non fece in tempo a
rispondergli che sparì dalla sua visuale e improvvisamente l’ambiente intorno a
lui cambiò di nuovo, si ritrovò in un piccolo porto davanti al mare, un cane
scodinzolava a pochi passi da lui e i pescatori tornavano sulle loro barche.
- Squall?-
si girò, a parlare era stata una ragazza
dai capelli scuri, con addosso un paio di pantaloncini neri, una canotta dello
stesso colore, una maglia turchese lunga fino alle caviglie e una collana con un
anello come pendente.
- r… rinoa…-
**************
Cloud era in un salone con un’intera
parete di vetro da cui si poteva scorgere kingdom hearts.
Davanti ad essa un uomo che scrutava il
cielo.
- tra poco potremo assaporare
l’esistenza…- disse
- non credo proprio che ve lo lascerò
fare…- replicò il ragazzo
e finalmente la figura misteriosa si
voltò. Aveva i capelli lunghi e di colore blu le iridi gialle e una grande
cicatrice a forma di x sul viso, in mano teneva quella che sembrava una strana
alabarda.
**************
Kairi e Keiko si quadravano con una
giovane donna dai biondi capelli e dallo sguardo glaciale.
In mano teneva stretti due pugnali e
l’aria a contatto con il suo corpo produceva strane scariche elettriche.
Alle due ragazze sembrava di stare
sospese nel vuoto visto che, il pavimento sotto i loro piedi era di cristallo e
si poteva scorgere un ampio giardino.
- eccole qua le eroine che vogliono
fermarci per il bene di tutti! quasi quasi mi commuovo…- rise, una risata
sgradevole.
Kairi non perse la calma – perché ti fa
ridere? non hai mai avuto qualcuno che volevi proteggere a tutti i costi?- le
chiese
La nessuno la guardò, e il suo sguardo di
rabbuiò.
- sì c’era… avevo un fratello ma è stato
ucciso…- rispose in tono sommesso.
- Mi dispiace…- disse Kairi
Keiko stava a guardare ma teneva pronte
le proprie armi quella lì non la convinceva.
- no non ti devi dispiacere principessa…
era un incapace ha avuto la fine che si meritava!-
la ragazza retrocedette, non poteva
credere che ci fosse una persona tanto malvagia.
***************
Marluxia guardava con disprezzo i due
ragazzi di fronte a lui.
Avevano entrambi già in mano l’uno il
famoso keyblade, l’altro una spada dalla lama rossa.
Riku e Sora si trovavano in un giardino,
sopra di loro il soffitto era trasparente e si potevano scorgere le due ragazze
alle prese con un altro membro dell’organizzazione. Il nemico teneva una grande
falce appoggiata sulla spalla e stranamente le piante sembravano tendere verso
di lui.
- dove sono gli altri?!- chiese furibondo
Sora puntando il keyblade verso di lui.
- Non dovete preoccuparvi i miei compagni
si staranno prendendo cura di loro, le vostre amiche come avrete notato stanno
qui sopra , e io sono qui apposta per intrattenere voi… non potevo chiedere di
meglio!- rispose
- Neppure noi…- replicò Riku e i due si
lanciarono.
Commenti: siamo agli sgoccioli amici! le
ultime battaglie stanno per avere inizio. in realtà devo scrivere ancora tutta
la fine... ^^" a differenza di destiny in cui sono praticamente partita dalla
fine (se è mai possibile...) per arrivare all'inizio, qui invece non ho proprio
chiaro come dovrà andare ma spero che qualcosa mi venga in mente, sono talmente
stanca che gli attimi liberi li passo a dormire!
ringraziamenti:
Kabubi: certo che l'amore vince sempre o
almeno nelle mie fic! ti ringrazio per l'incoraggiamento! ^^
Tifa93: se sarà proprio un bellissimo
finale non lo so ma ce la metterò tutta! non ti devi preoccupare cmq ho già un
altra soap opera pronta per te! ^_-
Giangie: Thanks bene sono contenta che ti
sia piaciuto! però non è l'ombra di xeanorth ma di suo fratello key, ti sei solo
confuso!
Danix: benvenuto!!! che bello ma allora
siete proprio in tanti a leggerla! non so dirti esattamente il numero dei
capitoli che mancano credo ancora 3 o 4... grazie 1000 per la tua recensione
aspetto le altre!
Vivitheblackwizard: sì era proprio lui!
lo sai tu sei il novantesimo che mi recensisce ma chi sarà il 100?! beh allora
dobbiamo assolutamente trovarci perchè voglio sapere tutto!!!! ok?
?_?
grazie ancora a tutti davvero! un
grosso bacio by Kano-chan
la ragazza, per quanto impossibile, era
di fronte a lui e gli sorrideva un po’ preoccupata.
- tutto bene?- gli chiese
doveva essere per forza un trucco di quel
nessuno, Balamb era stata distrutta e anche…
- ah ho capito… ti devi essere
addormentato di nuovo mentre pensavi, sai quando incominci ti metti in questa
posizione e ti si corruga tutta la fronte!- gli disse imitandolo, poi scoppiò a
ridere – devi stare attento, continuando così avrai la faccia piena di rughe!-
forse era proprio così, magari tutto
quello che gli era successo era solo un brutto sogno.
Dopo tutto gli capitava di addormentarsi
e di cadere in sonni agitati.
- dai vieni!- esclamò ad un
tratto.
Lo prese per mano e lo condusse verso le
strade che conosceva bene, nulla era cambiato.
La stazione, i negozi la gente era tutto
come prima.
Passarono davanti alla finestra della
signora Dincht da cui usciva un buon profumo di pesce.
- la mamma di Zell sta cucinando a quanto
pare! ci ha chiesto se stasera vogliamo andare a cena da loro, ci saranno anche
Selphie, Quistis e Irvine-
uscirono dal paese passando davanti al
noleggio di auto e risalirono un piccolo pendio.
Da quella collinetta si poteva avere una
ampia veduta del mare, della città e di tutta la campagna attorno.
Leon si sedette sotto una grande quercia
guardando Rinoa che raccoglieva piccoli fiorellini bianchi, come tutte le volte
che uscivano assieme per andare lì.
Quando ebbe finito lo raggiunse e si
sedette appoggiandosi al suo torace, lui le passò le mani intorno alla vita.
- sai ho fatto un bruttissimo sogno
oggi…- le disse
- ah davvero?-
- sì ma è meglio che non te lo
racconto..- continuò
- allora dev’essere stato proprio
brutto…- osservò lei
- già…- rispose e appoggiandosi alla
schiena della ragazza chiuse gli occhi.
*********
Quando gli riaprì si trovò sempre sotto
la quercia, ma era ormai calata la notte.
Di Rinoa nessuna traccia, uno strano
rossore invadeva il cielo, si tirò in piedi.
Si fermò con gli occhi sbarrati guardando
la scena sottostante, la città era in fiamme e si sentivano le persone urlare in
preda al panico.
Cominciò a correre e in poco tempo entrò
in città, c’erano shadows ovunque e a terra molti corpi.
Le case stavano bruciando e il fumo
invadeva la strada salendo verso l’alto e oscurando le stelle.
Leon fece per estrarre la spada ma scoprì
di non avercela. Si guardò intorno e vide un gruppo di suoi amici che lottava,
corse verso di loro.
- dov’è Rinoa?!-
ma quelli lo superarono per andare ad
aiutare un uomo in difficoltà.
Stava per andare anche lui quando vide la
figura esile della ragazza qualche metro più in là.
Era terrorizzata e si guardava intorno
senza sapere cosa fare, si sentì uno scricchiolio.
Sopra di lei c’era l’insegna di un
negozio, che stava cedendo.
- ATTENTA!!!- urlò, ma
invano
Con un fragore assordante la lamiera
cadde investendo la ragazza.
- NOOOOOOOOO!!!- disperato tentò di
rimuoverla.
"è inutile è troppo tardi"
- non è vero!-
"Leon non mi puoi salvare…"
lui si voltò.
Pallida e con un rivolo di sangue che le
colava dalla testa c’era Rinoa.
"tu non c’eri e non mi hai potuta aiutare
rassegnati e vivi con il tuo dolore…"
- io… non lo sapevo avrei voluto, avrei
dovuto essere al tuo posto! Ma… non sono riuscito a…- non ebbe la forza di
continuare.
"non ti devi preoccupare, farò cessare le
tue pene… voglio aiutarti anche se sei stato tu ad uccidermi…"
il ragazzo abbassò la testa fissando la
figura di lei sotto le macerie.
Attirò la sua vista l’anello appeso al
collo, era lo stesso che lui aveva al dito .
Le era sempre piaciuto tanto e aveva
chiesto a Zell di fargliene uno uguale, diceva che così si sentiva forte come
me….
Dietro di lui Zexion sorrideva, ora che
lo aveva distrutto psicologicamente poteva ucciderlo.
"Leon! Come puoi credere che io abbia
pensato veramente questo?! Allora non mi conosci proprio… mi hai protetta per
tanto tempo, e ti ringrazio sono stata bene con te. Ma adesso devi andare
avanti, non è colpa tua se io sono morta. Tu stavi combattendo su altri fronti,
non potevi chiedere l’impossibile… è successo… come ultimo desiderio ti prego fa
che non portino altra morte e disperazione! ti prego Squall!!!"
Non sapeva da dove veniva questa voce, ma
sembrava provenire direttamente dal suo cuore.
Le figure e le urla intorno a lui
sparirono e si ritrovò di nuovo nella stanza in cui era misteriosamente
arrivato. Si girò, alzandosi lentamente in piedi e guardando negli occhi il suo
avversari. Zexion era stupefatto da quello che stava succedendo e non si
mosse quando il ragazzo affondò la spada, ferendolo mortalmente.
- come hai fatto a uscire dalla trance?!-
chiese con le poche forze che gli rimanevano.
- Probabilmente il mio cuore è più forte
di quanto non credi.. perché e sostenuto dai ricordi belli e brutti che ne fanno
parte.- rispose
- Ah ora ho capito…- disse dissolvendosi.
Leon si appoggiò all’elsa della spada, la
fatica si stava facendo sentire di nuovo.
Non era sicuro di quello che aveva udito,
gli sembrava impossibile eppure… che lei fosse davvero tornata un ultima volta
per aiutarlo?
Si sentì stringere il cuore, era una
sensazione che non provava da tempo.. era inutile incolparsi di ciò che era
successo eppure se lui fosse stato lì con lei forse tutto questo non sarebbe mai
accaduto…
- piangermi addosso… come sono caduto in
basso…- sorrise fra sé, passandosi una mano sul volto e sentendo la profonda
cicatrice sotto le dita.
Poi una presenza lo fece voltare. Per un
attimo la vide… i capelli neri, la pelle candida, il suo immancabile vestito
turchese e sempre e comunque quell’anello segno di forza…
Stavolta sorrise davvero un po’ per i
giochi che ancora la mente gli giocava, un po’ perché ne aveva voglia
lui…
- credo che sia la prima volta che ti
vedo veramente sorridere…-
- hai ragione dovrei farlo più spesso…-
- forza è ora che il valoroso guerriero
si rimetta in piedi!-
- già….-
commenti: capitolo interamente ed
esclusivamente dedicato a leon! E che diamine?! È il pilastro fondamentale di
FFVIII e vorrei ricordare che è stato il primo ad avere una faccia graficamente
umana! Se ci pensate cloud nel gioco antecedente sembra un omino del lego… ed è
già un complimento…
questo finale l’ho sto tirando per le
lunghe ma che vi devo dire non riesco a dire il fatidico the end!
Ringraziamenti:
Danix: ok e uno scontro è andato (beh
proprio uno scontro non è stato però…)! Cmq bel nikname mi piace! Sei tu il
fantomatico n°XIV?!! ^_-
Kabubi: larxene è crudele come tutte le
donne, sappiamo essere molto più cattive hi hi hi!!!
Tifa93: la fine è la parte più bella e
più brutta per me sigh çç!!! Crepi il lupo comunque e figurati se non ti mettevo
tra i miei preferiti! Sei mitica!!! ^^
Giangie: mi sa che per una battaglia vera
e propria dovrai aspettare le altre... cmq che ne dici di questo?
Cloud schivò il colpo del suo avversario,
quell’uomo poteva maneggiare più di un’alabarda alla volta il che ne faceva un
pericoloso combattente.
Non era facile schivare e allo stesso
tempo tentare di attaccare, infatti sembrava che tutti i suoi punti deboli
fossero accuratamente protetti.
Si fermarono per un attimo.
Le armi dell’avversario presero a girare
lentamente attorno al loro padrone.
- sei un ottimo guerriero te lo devo
riconoscere, perché non entri a far parte della nostra organizzazione?- gli
chiese
- è l’ultima cosa che farei…- rispose
secco Cloud
- eppure anche nel tuo cuore c’è un
angolo buio in cui tieni la tua bramosia… devi solo lasciare che si faccia
spazio dentro di te. Tutti mirano ad accrescere la propria forza- disse mentre
le alabarde presero a girare più in fretta.
- Io non combatto per me stesso come te…-
replicò il ragazzo tenendole d’occhio.
- La solita storia… il difetto da avere
un cuore è proprio questo…-
Finita la frase finì anche il girotondo e
Saix scagliò le lance verso di lui.
Con la spada il ragazzi biondo riuscì e
dirottarne alcune, ma il nessuno aveva cercato il corpo a corpo e Cloud venne
sbalzato via.
Per non sbattere contro il muro piegò le
gambe e si diede lo slancio, scintille blu sprizzarono dal contatto tra le due
lame.
Cloud finì con le spalle al muro, Saix
davanti a lui, impugnò l’asta per colpirlo.
Al ragazzo venne in mente il flashback di
una situazione già vissuta in battaglia, un guerriero dai lunghi capelli
argentati lo aveva messo nella stessa posizione di svantaggio ma…
Quando Saix abbatté il colpo venne
respinto, una sorta di barriera si era posta tra lui e la sua vittima.
Ma… alla fine era riuscito ad avere la
meglio e a sconfiggerlo.
Si voltò e non poté che
sorridere.
La solita… non ascoltava mai quello che
le si diceva. Aerith tenendo in mano un lungo bastone aveva evocato un
incantesimo di protezione.
- scusami ma non sono il tipo di ragazza
che obbedisce agli ordini..- gli fece l’occhiolino.
Al nessuno poco importava chi fosse o da
dove fosse venuta fuori, si era intromessa nella sua battaglia e questo bastava
per dargli un ottimo pretesto per eliminarla così da non avere più interferenze.
Scattò ma non si sa come, nonostante
fosse spossato Cloud fu più veloce di lui e postosi davanti alla ragazza lo
bloccò.
Uno strano colore andò a sfumare il
solito tono che avevano gli occhi del ragazzo.
- come diavolo fai ad avere ancora
energie in corpo?!- esclamò irato il nemico
- questa è una forza particolare, che
proviene dalla volontà di proteggere le cose a cui si tiene. Ma per te rimarrà
sempre irraggiungibile, perché solo chi ha un cuore la possiede!- gli rispose
seria Aerith prima che il ragazzo biondo riuscisse ad eludere le difese di Saix
e lo facesse sparire senza diritto di replica.
- bene anche questa è fatta. Venendo qui
ho curato anche gli altri ragazzi così puoi stare tranquillo.-
rimase a bocca aperta quando Cloud si
avvicinò e la strinse.
- grazie…- le disse
lei ricambiò l’abbraccio e gli passò una
mano sui capelli, dopo tutto aveva bisogno di lei e questo la faceva sentire
felice.
- scusate l’interruzione…-
- ahia!!!!-
i due si lasciarono, erano appena
sopraggiunti gli altri e rikku aveva appena mollato un pugno sulla testa di
Zell.
- sei sempre il solito rompiscatole!!! Ma
riesci a star zitto un attimo?!-
- ma tu guarda essere ripreso da una
ragazzina imbranata come te…- replicò lui massaggiandosi la testa.
Il gruppo di mise a ridere.
- chissà quando potremo di nuovo ridere
così di gusto…- disse alla fine la ragazzina
- rikku non è da te essere così
pessimista!- la rimproverò tifa – vedrai che vinceremo! Sora sconfiggerà Xemnas
e rivedremo tutti i nostri amici!- le fece l’occhiolino
- non credo che però arriveranno in tempo
per impedire che Kingdom Hearts si apra…- aggiunse vincent voltandosi verso la
grane luna.
La trasformazione era evidente, ormai
brillava di una luce bluastra e sembrava sul punto di esplodere risucchiando
tutto quello che ci sarebbe stato vicino.
- certo che non sei d’aiuto al morale del
gruppo!- disse esasperato Tidus
- no, ha ragione tifa…-
tutti si voltarono verso Leon
- vinceremo perché non voglio più che
accada nulla di catastrofico, ho fatto una promessa e intendo mantenerla almeno
stavolta!- disse il ragazzo con fermezza stringendo il gunblade.
- Questo è lo spirito giusto vero cloud?-
Aerith sorrise al guerriero, appoggiandoli una mano sul braccio.
Lui annuì – sora e gli altri hanno
bisogno di noi, dobbiamo andare solo così sapremo quello che ci aspetterà alla
fine…-
E dopo un’ultima occhiata d’intesa
ripresero a salire gli ampi gradini.
commenti: lo so mi state odiando! direte
ma la finirà mai con sta storia?! su sto capitolo avevo qualche problema perchè
se gli aggiungevo lo scontro di riku e sora, kairi e keiko diventava troppo
lungo senza troppo corto... così ho dovuto aggiungere qualche pezzo un pò alla
cazzo! ne approfitto per farvi gli auguri di halloween non sarà una festa
italiana però la trovo carina! (adoro vestirmi da strega!!!)
ringraziamenti:
Vivitheblackwizard: grazie per avermi
repentinamente avvisato della mia piccola gaf e dire che l'ho riletto almeno 3
volte sto cap!!! vexen da come lo vedo in KH com è veramente fuori anche se per
dirla tutta e marluxia che l'ha fatto sclerare!
Danix: questo è un pò più d'azione
veramente la battaglia l'ho scopiazzata un pò da quella tra cloud e sephiroth
tratta dal film... cmq sì mi piace il tuo nick!
Giangie: che dirti se non l'ennesimo
grazie 1000!!! ^////^
Kabubi: ho appena scoperto che la mia fic
ti induce a attimi di scleratura.... ottimo!!! la vista di rinoa l'ho presa sa
un film horror vecchissimo di cui non mi ricordo nemmeno il titolo, ma ha
comunque sorbito i suoi effetti muhahahahahahaha!!!
Metal-darkness: non ti preoccupare tanto
avevo già risolto!
Tifa93: comq me lo sono inventato non lo
so neppure io, forse a froza di giocare a ff conosco meglio i personaggi dei
miei amici! ^^""
EVVIVA!!!! 100 recensioni anzi 101! sono
felicissima e ringrazio tutti per il vostro sostegno! VVB!!!! alla prossima!
Kano-chan
Kairi e Keiko si erano nascoste dietro al
colonnato della sala.
Larxen in mezzo guardava la scena
divertita.
Avevano capito da dove venivano quelle
strane scariche elettriche, era lei a provocarle.
La sua specialità era comandare i tuoni.
Se per sbaglio riusciva a toccarti con uno dei suoi pugnali era la fine, questi
ultimi funzionavano da tramite facendo passare la scarica fino al corpo
dell’avversario.
- forza venite fuori mi sto annoiando!-
si lamentò la nessuno.
- Cosa possiamo fare?- chiese Kairi
guardando l’amica
Tu aspetta qui, io provo ad attaccarla.
La principessa annuì, in mano teneva il
keyblade e le nocche le erano diventate bianche per la forza con cui lo
stringeva.
Keiko abbandonò il rifugio e si avventò
su Larxen, anche se non le rimaneva altro che schivarne i pugnali, la minima
distrazione e sarebbe morta.
Kairi guardava la scena con apprensione,
non sapeva che fare.
Aveva già rischiato di morire ma ora
qualcosa le impediva di reagire.
La ragazza dai capelli corvini fece un
salto mortale all’indietro per evitare la lama, le tagliò solo qualche capello,
che ricadde pian piano al suolo.
Teneva i pugnali davanti a sé e aveva il
fiatone. La nessuno scattò e arrivata davanti alla ragazza fece una finta, si
abbassò e con una gamba le fece perdere l’equilibrio, Keiko cadde a terra ma
fece in tempo a rotolare di lato evitando l’ennesimo colpo.
Si rialzò, ma si accorse che il suo
braccio sinistro non rispondeva più bene ai comandi, era scosso da tremiti.
- alla fine sono riuscita a colpirti
anche se di striscio.- disse compiaciuta
Keiko strinse il pugno scrollandosi il
braccio, servì a poco, come si poteva dire, aveva già un piede nella fossa.
Sotto di loro anche Sora e Riku erano
alle prese con Marluxia, e si trovavano in non poche difficoltà.
Le piante comandate dal nessuno facevano
da ostacolo a volte bloccandogli braccia e gambe o semplicemente facendo da
scudo al proprio padrone.
Sora buttò un’occhiata verso il soffitto
(sia chiaro non si vedeva nulla di quello che possiate pensare nonostante Kairi
abbia la gonna! Nd Kano) vide Kairi seduta dietro ad una colonna che guardava
impaurita la battaglia che si stava consumando, mentre l’altra ragazza era alle
prese con Larxen che sembrava in netto vantaggio.
- mai distrarsi!-
sussultò e venne sbalzato indietro
andando a sbattere contro un albero.
Riku gli si avvicinò e parandoglisi
davanti gli disse – devi stare attento! siamo finiti qui proprio perché ci
potessimo distrarre più facilmente-
abbatté due fendenti contro alcune piante
che strisciavano verso di lui.
- quello sta solo giocando con noi… te ne
sei accorto?- chiese Sora
- certo… se volesse con tutta questa
vegetazione sarebbe facile per lui impedirci del tutto di muoverci ma così non
si divertirebbe..- rispose con tono falsamente ironico.
- Mi sono distratto perché Keiko mi sa
che non se la sta passando bene..-
Dovettero saltare entrambi di lato per
schivare la falce, e si nascosero dietro un masso.
Riku ne approfittò per guardare in su e
in effetti Sora aveva ragione.
La ragazza non ce la faceva più,
continuava a correre avanti e indietro per non farsi colpire.
Poi venne coinvolta nell’esplosione di
una colonna colpita apposta dalla nessuno. Un detrito la colpì alla gamba che
cominciò a sanguinare.
Kairi guardò con terrore Larxen che si
avvicinava per dare il colpo di grazia alla amica.
Era immobilizzata, le mani le tremarono
così violentemente che il keyblade le sfuggì provocando un rumore sordo e
ripetitivo nella grande sala.
Kairi non riusciva a distogliere lo
sguardo dall’espressione della donna… come faceva ad essere tanto crudele?! Non
avere un cuore significava veramente questo?!
Si sentiva cadere verso il buio, come
quella volta… era pronta ormai a scomparire in quel luogo.
Guardò la chiave a terra e poi il suo
sguardo si spostò oltre sui due ragazzi, quel senso di impotenza che provava lei
lo provavano anche loro?
L’ultima volta lì con lei c’era sora ma
ora….
Riuscì a leggere sulle labbra di riku
"scappa", si preoccupava per lei anziché dirle di darsi una mossa a salvare la
sua ragazza.
Avevano sempre fatto tanto per lei.
Si alzò raccogliendo il keyblade.
L’avevano sempre protetta.
Lasciò il rifugio, Sora cominciò a
urlarle parole che da lì erano incomprensibili.
Ora toccava a lei.
Impugnò saldamente la chiave.
- Kairi no!- le urlò Keiko dalla sua
posizione, il nemico si voltò e un ghignò di scherno le comparve in
viso.
- Cosa pensi di fare bambina?!- le chiese
Quando la principessa cominciò a correre,
Larxen si preparò per accoglierla, le scariche elettriche si fecero più costanti
intorno a lei.
Ma quando pensava di avere la vittoria in
pugno, si dovette ricredere.
Come se il sole stesse nascendo si
dovette coprire gli occhi, accecata da una strana luce proveniente dalla ragazza
stessa.
Come tutto questo ebbe inizio finì.
E a Larxen mentre stava scomparendo non
restò altro che guardare con sprezzo le due ragazze che con molto coraggio
l’avevano battuta.
Kairi si avvicinò e aiutò la ragazza ad
alzarsi.
- ti prego non chiedermi come ho fatto
perché non lo so…- le disse
- dopo tutto ricordati che sei la luce,
però io so anche che sei diventata grande e forte..- disse rivolgendole un
sorriso.
Guardarono entrambe verso il basso.
Marluxia aveva ripreso la battaglia e non
dava neppure un secondo di tregua ai suoi avversari.
- mi sono stancato di giocare e a quanto
pare sono l’unico che riuscirà a portare a termine il proprio compito…- allargò
le braccia e in men che non si dica furono bloccati da alcune piante
rampicanti.
Ora erano totalmente alla sua mercé.
- oh no!- esclamò la ragazza ramata.
- Mi sento così impotente!!! Mi fa una
rabbia!- Keiko batté un pugno sul pavimento di cristallo e nello stesso tempo a
Kairi venne un’idea.
- So come aiutarli… però devi stare
attenta ce la fai a frenare una eventuale caduta?- le chiese
- S.. sì ma cosa hai intenzione di
fare?!- le domandò preoccupata.
Ma la ragazza non le rispose, aveva gli
occhi chiusi e in mano teneva la chiave fiorita.
Dentro di sé stava cercando di rievocare
quell’immensa energia che l’aveva aiutata poco prima.
Nella sua mente ad un tratto comparve il
volto di una ragazza molto simile a lei e dai biondi capelli. Sentì che era il
momento giusto. Alzò sopra di sé il keyblade e abbatté un unico colpo sul
pavimento.
Keiko si guardò intorno senza capire…
sembrava tutto come prima.
Poi dal punto colpito si diramò tutta una
serie di crepe ed infine il pavimento cedette, facendole precipitare nella
stanza sottostante.
Marluxia alzò lo sguardo e non poté che
rimanere attonito e cercare di coprirsi con le proprie braccia come meglio
poteva, mentre una pioggia di vetro lo investiva.
Sora e Riku per fortuna erano già
protetti dalle stesse piante chiamate in aiuto dal nessuno, che poi si
allentarono permettendo così la liberazione dei due ragazzi.
Kairi e Keiko si aggrapparono ai rami
degli alberi per non cadere rovinosamente.
Quando il nessuno alzò lo sguardo aveva
entrambe le armi dei due guerrieri puntate contro.
Non poté fare altro che sparire.
- e poi diceva che Vexen era un codardo…-
osservò Sora.
Dopo di che si concentrarono sulle loro
salvatrici.
Il prescelto corse verso la sua ragazza
la alzò e le fece fare parecchie giravolte.
- sei stata… non so neppure come
esprimerlo!- le disse felice
- direi che ha avuto sangue freddo e
molto coraggio- finì per lui Riku lasciando andare Keiko dall’abbraccio.
- Come va la tua gamba?- le chiese
chinandosi ad osservare la coscia, che perdeva ancora un po’ di sangue.
- Non è nulla posso ancora andare avanti
e poi adesso siamo tutti insieme.- gli rispose prendendolo per mano e facendolo
alzare.
- Già… Xemnas stiamo arrivando!- disse
Sora guardando kingdom hearts ormai quasi completamente aperto.
commenti: allora che ne dite mi sono
fatta perdonare i microscopici capitoli precendenti? marluxia è il solito
codardo... fa tanto lo spavaldo ma in realtà ricorre a trucchetti pur di
sopravvivere come fa in Kh com non sapete quanto lo odi ora che lo devo battere
e non ci riesco!!! >X(
grrrr! da me si gela
infatto ho tutte le dita intorpidite per scrivere... con sto vento del cazzo non
si può neppure uscire e la pausa pranzo la dobbiamo passare tutti in classe!!!
uffaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
ringraziamenti: Kabubi: non ti preocc
meglio tardi che mai!
Giangie: in realtà cloud starebbe
con tifa.. ma a causa di alcuni avvenimenti che lo hanno interessato in passato
si è dimenticato del rapporto con lei ^^"... poi si innamora (anche se non lo
dice apertamente ma si capisce) di aerith che ha vita breve però.... più o meno
la storia è così se hai bisogno di altre informazioni chiedi pure!
Danix: per adesso hanno affrontato
marluxia ma devono vedersela anche con xemnas e vedrò di non farli penare più di
tanto, anche perchè sarebbe difficile da spiegare come il nemico sconfitto
possa resuscitare e per fino più forte di prima XD!!!!
Tifa93: grazie per l'incoraggiamento!
devo dirti che anche io preferisco tifa con cloud anzichè aerith ma ho lasciato
le cose come stavano già... poi devo dire che quella ragazza mi fa un pò
pena!
Vivitheblackwizard: dovrete aspettare
poco ma come ogni gran finale che si rispetti ha i suoi tempi!
Roxas era combattuto, non sapeva che
fare… kingdom heart ormai era quasi aperto, mancava poco.
Non sapeva che cosa sarebbe successo una
volta finito il processo, non gli era stato dato di sapere, neppure Axel
gliel’aveva detto, o forse, neppure lui lo sapeva.
Poco prima aveva avuto una
spiacevolissima sensazione, una stretta al cuore o almeno alla sua metà.
Guardò con la coda dell’occhio dietro di
sé, Xemnas teneva ancora ben salda Naminè, che persa ogni voglia di lottare era
scivolata lungo la gamba del nessuno poggiandosi al suolo.
Quanto avrebbe voluto gettare lontano
quell’arma…
E pensare che una volta l’aveva
desiderata così tanto, quando aveva incontrato sora e gli altri per la prima
volta.
Gli vennero in mente i suoi amici, di
sicuro sia Heyner che Pence che Olette saranno stati preoccupatissimi, erano
mesi che non avevano sue notizie, un sorriso mesto gli apparve sul volto, perché
proprio a lui?
Ad un certo punto a qualche metro di
distanza alla sua sinistra comparve Marluxia, aveva un espressione irata sul
volto, qualcosa doveva essere andato storto.
- vedo che sei di ritorno… - disse con
pacatezza il capo dei nessuno. – mi porti qualche novità?-
Naminè alzò appena la testa per scrutare
l’uomo.
- purtroppo le circostanze sfavorevoli
non ci hanno aiutati, quei ragazzi… sembra che abbiano un potere che io non
riesco a comprendere..- disse scandagliano bene le parole.
Xemnas spostò lo sguardo sulla luna. –
questo vuol dire che sei l’unico superstite?- chiese
- sì… perfino Larxen è stata eliminata,
ma non capisco come sia possibile…- replicò il nessuno
- mi sono sempre chiesto qual’era la vera
forza del cuore….-
Marluxia guardò con aria interrogativa
l’uomo.
- con questo vorresti dire che è il cuore
a dargli tutta quella potenza? E allora perché noi ci abbiamo rinunciato?-
esclamò
- no,no… il cuore certo è una fonte di
potere ma è più il fastidio che dà, che non la gloria.. prova a pensare…
l’amore, l’amicizia, farsi degli scrupoli sono tutte debolezze derivanti da
esso.-
ritornò a guardare il nessuno.
- se quel ragazzo non avesse avuto metà
cuore non si troverebbe in questa situazione…-
Roxas afferrò più saldamente il lontani
ricordi – pensa pure quello che vuoi, però sono io che posso impugnare il
keyblade, è una cosa riservata solo a chi possiede un cuore o metà che sia! –
rispose furioso
- certo è vero… ma nonostante ciò non
puoi ribaltare la tua posizione e neppure i tuoi amici che stanno venendo qui
possono fare qualcosa…-
*******
- ragazzi siamo quasi arrivati…- disse
Sora con il fiatone fermandosi un attimo e appoggiandosi alla balaustra delle
scale.
Erano all’ultima rampa.
- Come credete che staranno gli altri?-
chiese Kairi appoggiandosi una mano sul cuore tentando di far ritornare i
battiti regolari.
- Non so…. Ma non credo che si lascino
battere tanto facilmente e poi preoccuparsi non serve a nulla ahi!-
Keiko strinse i denti e la presa attorno
alla vita di Riku.
- tutto bene?- chiese lui
- sì però ho paura che diventerò un peso
per voi con questa gamba, forse sarebbe meglio che mi lasciaste qui…- disse
- non ci pensare neppure! Siamo arrivati
fin qui tutti insieme e la finiremo insieme!!!- esclamò infervorata la
principessa.
- Ha ragione.- disse Riku, le passò
meglio il braccio intorno alle spalle aiutandola a proseguire.
Finalmente si trovarono di fronte
all’ingresso di quella enorme terrazza. Sora si avvicinò alla porta e si voltò a
guardare gli altri, era evidente che erano in forte tensione, una volta
spalancata si sarebbero trovati di fronte alla fine della loro avventura
sperando che non fosse proprio l’ultima.
Kairi gli fece un cenno di
incoraggiamento.
Il prescelto appoggiò a palmi sulla
superficie luccicante e preso un grande respiro spinse con tutte le sue forze.
L’apertura si spalancò.
Finalmente poterono vedere direttamente
in faccia l’ideatore di tutto questo, il fantomatico capo dell’organizzazione
XIII… Xemnas.
Lui sorrise al gruppo di ragazzi.
- benvenuti all’altare del niente!-
allargò le braccia per far spazio alla visuale.
Gli amici si guardarono intorno.
Più in giù del nessuno c’era Roxas con
ancora alzato il keyblade che puntava la luna, la quale ormai lampeggiava di una
intensa luce. Il ragazzo si voltò appena, aveva sul viso un’espressione
colpevole.
Invece alla loro destra c’era Marluxia
che teneva imprigionata Naminè.
Kairi ebbe un tuffo al cuore… quella
ragazza…
- la ragazza è quella che mi è apparsa
mentre combattevamo… è lei che mi ha dato il keyblade!- disse a Sora
strattonandolo per una manica.
- Sei sicura?-
- Ah… e così sei riuscita a manifestare
il tuo potere…- disse Xemnas lasciando che lo sguardo passasse da una ragazza
all’altra.
- Cosa stai dicendo?-
- Saprai che Naminè è il tuo nessuno, con
il fatto che eravate separate il tuo reale potere era stato diminuito e a quanto
pare tu sei un’altra prescelta per il keyblade… la vicinanza con la tua restante
parte ha fatto sì che potessi evocarlo, molto interessante…- rispose compiaciuto
Naminè guardò Kairi e tutto d’un tratto
poterono notare la somiglianza che c’era tra di loro, stando così vicine quel
senso di mancanza che le aveva sempre pervase veniva meno…
- capo non credi sia ora di disfarsi di
questa nullità, il suo compito lo ha assolto, così anche la principessa dovrebbe
vedere diminuita la sua forza…-
- non ci provare!!!!- urlò Roxas, aveva
abbandonato la sua posizione puntando il keyblade verso Xemnas.
- Sì forse hai ragione….- disse calmo
Né Sora né Roxas fecero in tempo a
muoversi che il nessuno aveva indirizzato il palmo della mano verso Naminè e ne
era scaturito un lampo che costrinse tutti a chiudere gli occhi per non
rimanerne abbagliati.
- Naminèèèèèèèè!!!!- urlò il ragazzo
biondo
Quando riuscirono a riaprirli, la ragazza
era a terra che guardava terrorizzata Marluxia il quale si teneva il braccio
stretto intorno al petto.
- ma perché?- chiese con voce flebile.
- Chiedete sempre il perché della morte..
ma non avete ancora capito che non c’è risposta?- gli rispose il nessuno con un
ghigno di sufficienza sul volto.
Marluxia guardò un’ultima volta con odio
il capo dell’organizzazione per poi scomparire, una piccola luce fucsia rimase
sospesa nell’aria per dirigersi poi verso kingdom hearts e lì
dissolversi.
Roxas corse verso Naminè che non si era
ancora rialzata, continuava a fissare il punto dove prima c’era il
numero XI, quando il ragazzo le fu accanto si girò lentamente verso di lui.
- io non volevo…- gli disse con voce
rotta
- lo so ora non ti devi preoccupare
riuscirò a rimettere tutto a posto d’accordo?- le rispose il ragazzo con tono
dolce.
- Ti ho ingannato e mi dispiace
tantissimo…- nascose il volto nel vestito di lui.
Roxas sospirò e le poggiò una mano sulla
nuca.
- forza vieni- la aiutò ad alzarsi.
Nel mentre Xemnas si era avvicinato al
limite dell’altare fissando con crescente euforia il grande cuore.
- finalmente….-
sora e gli altri aiutarono i due ragazzi
e Kairi prese la mano di Naminè.
- ti devo ringraziare, e lo voglio fare
ora perché sinceramente non so cose succederà dopo…-
la ragazza bionda alzò lo sguardo su di
lei lasciando l’appoggiò offertogli da Roxas.
- perché mi ringrazi? Se non fosse stato
per me tutto questo non sarebbe successo!- rispose
stupita
la principessa scosse la testa – no… lo
hai fatto solo per proteggerlo non è così?- le chiese calma
la nessuno soppesò la risposta – quando
mi fu dato questo incarico, non pensavo alle conseguenze non mi era stato detto
nulla.. ma dopo qualche tempo che ho incominciato a conoscere Roxas sentivo che
c’era qualcosa di sbagliato in tutto ciò… ma poi Xemnas mi ha ricattata, lo
avrebbe ucciso se non avessi proseguito nel mio intento e così…- si fermò
riabbassando lo sguardo verso terra.
- hai semplicemente fatto una cosa che
chiunque avrebbe reputato giusto… non prenderti la colpa!-
naminè le sorrise stringendo finalmente
la presa con ambo le mani – d’accordo, ma ora voglio darvi una mano per
rimediare!-
- il processo è ultimato sta per
aprirsi…- sentenziò riku guardando serio la luna.
Tutti quanti rivolsero il proprio sguardo
verso il corpo celeste…
Commenti: avrei già pubblicato il
capitolo ieri ma sono uscita prima del solito per andare al cinema a vedere… la
leggenda di beowulf… beh che dire… ma fatto proprio cagare!!!
Cmq chissene! Finalmente ho finito Khcom
e mi sento del tutto appagata perché finalmente so che diavolo è successo in
quel castello! Ora ho tutti i pezzi allineati! Evvai!!!
Ringraziamenti:
Kabubi: quanto entusiasmo grazie!
^^
Danix: sarebbe stato troppo scontato e
poi la vogliamo far andare alla ribalta sta povero kairi o no? Credimi condivido
il tuo odio…. *_*
Tifa93: nooooo ti hanno tolto il
computer?! Tragedia! Ma sono contenta che puoi comunque leggere la mia fic! Devo
leggere la tua il prima possibile deve essere troppo bella!!!
Quest’ultima smise di pulsare, i contorni
divennero indistinti e sembrò che stesse sparendo.
Intorno le si formò del denso fumo
argentato che una volta dissipato lasciò vedere alla forma più pura del regno
dei cuori.
Sembrava una enorme porta bianca,
frammentata da vetrofanie colorate, un lungo sentiero di luce andò a collegarla
con il bordo dell’altare del niente.
Xemnas cominciò a camminarci sopra
dirigendosi verso l’apertura.
- Xemnas fermati!!!- urlò Naminè
Sora e Riku cominciarono a correre verso
di lui, dal nulla però comparvero una squadra di simili, i due ragazzi provarono
a sbarazzarsene ma più ne eliminavano più ne comparivano, i due dovettero
retrocedere.
- maledizione ma quanti c’è ne sono?-
esclamò Riku facendone fuori altri due.
Ormai erano circondati se non si facevano
venire in mente qualcosa sarebbe stata la fine…
Ad un certo punto Naminè si tirò in piedi
e si rivolse a Kairi.
- ho bisogno del tuo aiuto…- le
disse
anche se non sapeva cosa la ragazza
avesse in mente annuì e Naminè la prese per mano, poi chiuse gli occhi. Con
sommo stupore intorno a loro si andò formando una barriera lucente che scagliava
lontano qualsiasi simile tentasse di attraversarla.
- sei incredibile…- esclamò Roxas colpito
- non è niente… dobbiamo pensare in
fretta a qualcosa perché non la potrò mantenere attiva per molto tempo…-
il silenzio calò tra il gruppo, ognuno
immerso nei suoi pensieri e nelle sue preoccupazioni.
Poi Keiko lo ruppe
- Riku ora dovresti dirglielo….-
il ragazzo la guardò mesto.
- dirci cosa?- lo incalzò Sora, sapeva
che dall’espressione dell’amico non poteva essere nulla di buono.
Visto che Riku non si decideva la ragazza
dai capelli corvini prese la parola di nuovo.
- devi sapere che si è lasciato
manipolare pur di salvarti perché…-
- basta così keiko… continuo io…- la
fermò il ragazzo, poi si rivolse serio all’amico.
- Axel mi ha detto qualcosa che riguarda
sia te che Roxas…- prese un profondo respiro – mi ha detto che due detentori del
keyblade non possono esistere quindi in qualche modo che non so, prima o poi o
tu o Roxas dovrete morire….-
Sora sgranò gli occhi – come sarebbe?-
sbiascicò
- quello è tutto ciò che mi è riuscito a
dire…- rispose con tristezza
- no aspetta un attimo! Allora io? Anche
io ho un keyblade!!!!- esclamò Kairi
- credo che sia una cosa diversa…-
tutti si voltarono verso Naminè
- ci deve essere un conflitto fra i due
poteri detenuti da loro… il nostro invece è ad un unico senso.. ci completiamo
solo quando siamo insieme è così che acquistiamo i poteri, ma i ragazzi sono
diversi.. possono usare la loro forza al 100% anche se sono divisi, non so come
spiegarvelo meglio è come se fosse una legge naturale…-
- no….-
Kairi fece un passo indietro – no…-
Keiko allungò un braccio verso di lei ma
si fermò a metà.
- non è giusto!!! Perché non possiamo
vivere in pace?!!!- le lacrime di rabbia cominciarono a scenderle lungo le
guance – non è giusto…- ripeté
Sora si fece avanti le mise una mano
sulla spalla e la principessa alzò lo sguardo.
- troveremo una soluzione non
preoccuparti!- la rassicurò, anche se dentro di sé non sapeva proprio come
avrebbero potuto risolverla… di uccidere Roxas non ne aveva nemmeno la minima
intenzione l’unica cosa che poteva fare era di affidarsi al corso degli eventi e
accettare ciò che sarebbe stato, ma a Kairi questo non poteva andare bene.
- se solo ci fosse ancora Axel potremmo
saperne di più…- disse arrabbiato Riku
quelle parole alle orecchie di Roxas
arrivarono come al rallentatore.
- cosa vuoi dire?- chiese sapendo già la
risposta.
Riku alzò il viso verso di lui
incrociando il suo sguardo – Axel si è sacrificato per aprirci un passaggio per
arrivare fin qui… -
Il gelo parve insinuarsi nel suo corpo
ghiacciandogli in sangue, ad un certo punto rivide tutti i momenti che aveva
passato con quel nessuno, che alla fine nella sua strana situazione era
diventato l’unico amico di cui potersi fidare.
"lo sai che sei proprio forte?! Mi
dispiacerebbe morire solo perché non sentirei più le tue fantasie!!"
" Oh non ti devi preoccupare vuol dire
che ci rivedremo in un'altra vita…"
"sciocco solo perché tu sei sicuro di
avere un'altra vita…"
Naminè guardò spaventata il ragazzo
biondo, aveva i pugni serrati e lo sguardo fisso per terra, era furibondo, poi
si voltò verso il nessuno che era davanti alla porta del regno dei cuori.
- XEMNAS!!!!!-
Senza alcun preavviso impugnato il
keyblade si lanciò fuori dalla barriera, facendosi largo a fendenti tra i
simili.
- roxas fermati!!!!- gli urlò naminè.
A questo punto sia riku che sora
dovettero seguirlo, ma i nessuno erano troppi e da subito di trovarono in forte
svantaggio.
- si vede che è il tuo nessuno… non pensa
mai prima di agire!- disse riku scansando alcuni simili per farsi strada più
velocemente.
- Non è il momento di fare del sarcasmo!
E comunque non è vero!- replicò il ragazzo castano abbattendo la chiave sui
nemici di fronte.
Roxas intanto era a qualche metro che
lottava e tentava inutilmente di raggiungere il capo dei nessuno.
Quest’ultimo fermo davanti all’immensa
porta la contemplava accarezzandola come se fosse il più bello e raro dei fiori.
- finalmente dopo tanto tempo… -
appoggiò i palmi contro la superficie.
Anche l’attenzione di riku e sora si
spostò su di lui.
- dopo tanto agognare…-
- xemnas nooooooo!!! – gli urlarono kairi
e naminè.
Keiko ancora con la gamba dolorante
lasciò il rifugio offertogli dalla barriera, ma la gamba le tremò violentemente
e rischiò di cadere se una mano forte non l’avesse sorretta.
La ragazza si girò.
- leon!-
il guerriero la aiutò ad alzarsi e la
riaccompagnò dalle sue compagne. Con lui c’erano anche tutti gli altri.
Aerith si avvicinò con rikku.
- siamo qui per darvi una mano con il
nostro aiuto riusciremo ad espandere la barriera…-
- ok forza allora!- disse kairi con
fervore
le ragazze si presero tutte per mano,
cominciarono a concentrarsi e in un attimo lo scudo si allargò riuscendo ad
occupare metà dell’altare. I simili spingendosi tra di loro non riuscivano più a
muoversi come volevano e molti caddero giù dai bordi finendo nel vuoto.
Gli altri ragazzi invece armi alle mani
si unirono a riku, sora e roxas.
- kingdom hearts riempimi del potere che
racchiudi!-
xemnas dalla sua postazione urlò queste
parole e la porta come reagendo ad un comando cominciò lentamente ad
aprirsi.
Luci di tonalità fredde cominciarono a
scaturire dall’apertura strisciando come serpenti e una densa nebbiolina si
formò al suo interno.
Il capo dei nessuno si girò un ultima
volta a guardar la scena d’abbasso e con un sorriso di superiorità fece qualche
passo indietro attraversando l’uscio e scomparendo.
- sora che si fa?- urlò keiko ancora
dentro la barriera mentre aerith le stava curando la gamba.
Il prescelto scosse la testa e tornò sui
suoi passi e passò all’interno della cupola protettiva. Anche gli altri lo
seguirono e roxas venne trascinato via di peso da zell che lo prese per il
cappuccio.
- lasciami andare devo distruggere
qull’essere immondo!- disse divincolandosi.
- Roxas ti prego rifletti…-
Alle parole di naminè il ragazzo sembrò
calmarsi.
- se prima non troviamo un modo per
superare quest’orda di simili non riusciremo neppure ad avvicinarci a quella
porta moriremmo prima!-
- ha ragione… dobbiamo trovare una
soluzione..- disse cloud
per un attimo regnò il silenzio poi leon
disse – c’è un unico modo…- detto questo guardò il ragazzo biondo che capì al
volo e annuì.
- che vuoi dire?- chiese sora
- io,cloud,zell, vincent e tidus
rimarremo da questa parte con le ragazze-
- non ci pensiamo nemmeno noi andiamo con
loro!!!- protestarono all’unisono kairi,keiko e naminè.
Il guerriero sospirò – allora voi andrete
con loro.. rikku aerith credete di poter mantenere la barriera alzata anche da
sole?-
- certo non sarà un problema le
dimensioni saranno ridotte però…- rispose pronta rikku
- benissimo, quindi noi cercheremo di
aprirvi un varco il resto dipenderà da voi, dovete fare in fretta prima che
questo mondo venga risucchiato da kingdom hearts… liberate i cuori che sono
prigionieri e sconfiggete xemnas!-
il gruppo annuì.
- ok allora siamo pronti?- chiese tidus e
ad una loro risposta affermativa scattarono tutti insieme.
I ragazzi riuscirono a farsi largo tra i
simili.
- SORA ADESSO!!!- urlò cloud
I 6 amici passarono attraverso il
passaggio correndo verso la porta per poi attraversarla.
Leon li guardò scomparire al di là di
essa "buone fortuna ragazzi…." E ricominciò la sua lotta.
Commenti: lo so lo so mi state odiando,
ancora una volta non ho finito sta benedetta storia! Ma il capitolo mi sembrava
già abbastanza lungo e farlo di più non mi pareva proprio il caso comunque
questo è quello che passa il convento e quindi non lamentatevi!!! XP
commenti:
Kabubi: non sono sicura che perirà con
meno travagli ma perirà... fosse possibile nel modo più doloroso che mi venga
alla mente...
Danix: avrà una morte intensa per capire
quante cazzate ha fatto nella sua vita credimi!
SPOILER SU FFVIII
Giangie: no no rinoa non muore sono solo
io che le ho fatto fare questa splendida fine.... sia squall che tutti gli altri
sconfiggono artemisia e riescono a tornare sani a salvi al garden di balamb in
quanto a squall dall'ultima scena ne deduco che avrà una splendida storia
d'amore con rinoa! ^^
Tifa93: sappi che soffro con te per il
tuo computer e mi auguro che tu ne possa riprendere possesso quanto prima! e
grazie mille ancora per il tuo sostegno!
Vivithablackwizard: thanks!!! ora sì che
si può dire che manca poco! o almeno spero... ^_-
Non si vedeva nulla… intorno a loro non
c’era niente, poi ci fu una luca abbagliante e il luogo dell’ultimo scontro
apparve.
Le pareti di quell’enorme sala erano
bianche e grigie, con bizzarri simboli già visti nel castello dei nessuno,
facevano strani giochi di luce dando l’impressione di spostarsi da parete a
parete.
In fondo c’era un grande trono, dallo
schienale partivano drappi di stoffa nera che si andavano a perdere nell’alto
soffitto.
Oltre a quello non c’era
null’altro.
Il gruppo si guardò intorno.
- quindi questo è Kingdom Hearts?- chiese
Sora tenendo ben saldo il Keyblade.
- A quanto pare….- rispose Riku
- A me fa venire i brividi tu ne sai
qualcosa in più?- domandò Kairi rivolgendosi a Naminè
- Purtroppo no… so solo che qui venivano
raccolti i cuori delle persone ma non so altro mi dispiace…- disse in tono di
scusa
- Non ti preoccupare ci basterà trovare
Xemnas farlo fuori e con il Keyblade richiudere questo posto!- disse Roxas
fiducioso guardando negli occhi Naminè.
- Ma prima lo dobbiamo trovare…- osservò
Keiko – e qui mi pare che non ci sia nessuno…-
- non è poi così strano mia cara,
dopotutto io sono nessuno…-
la voce melliflua fece voltare tutti
quanti verso il trono sul quale seduto pacificamente si trovava proprio il capo
dei nessuno.
Aveva una lunga veste bianca e nera e la
sua solita faccia di superiorità.
Roxas strinse i pugni guardandolo
furibondo.
- suvvia non guardarmi così o mi
ucciderai prima che possa farvi vedere i miei nuovi poteri…- lo
schernì
Naminè si avvinghiò al braccio del
ragazzo che era in procinto di partire nuovamente all’attacco senza prima
pensare.
- non mi pare così speciale questo tuo
regno dei cuori e neppure tu lo sembri… - rispose invece
Riku
Xemnas si alzò e con l’indice puntato
verso di loro fece segno di diniego – non ti hanno mai detto non giudicare dalle
apparenze?-
Il terreno cominciò a tremare e sembrò
che la sala venisse risucchiata al centro della sala.
I ragazzi cominciarono a correre verso
l’esterno per non essere trascinati via.
- ahhhh…-
Sora si bloccò di colpo, Kairi era caduta
ma si rimise in piedi massaggiandosi il braccio con cui aveva attutito la
caduta.
- cos’è questa?-
Anche gli altri si fermarono, la stanza
era tornata immobile, ma il trono era sparito e sparse in tutta la sua ampiezza
c’erano quelle che sembravano…
- tombe… queste sono tombe!- esclamò
Keiko.
Sembravano fatte di cristallo blu,
avevano una grande croce e sulla base c’era l’immagine di quella che sembrava
un’arma.
Roxas si fece largo e osservò bene la
figura.
- questa è la falce di Marluxia…- come
disse queste parole la lastra cominciò a brillare e apparvero le parole "Il
leggiadro sicario".
- queste sono…. le lapidi dei membri
dell’organizzazione…- disse Naminè coprendosi la bocca con la mano.
Roxas si spostò verso quella più vicina e
rimase lì a fissare l’incisione dei chacram di:
- axel…- sussurrò
e come quella precedente cominciò a
brillare la scritta "Soffio di fiamme danzanti".
- mi dispiace…-
Una risata sgradevole arrivò alle loro
orecchie, Xemnas era a pochi passi da loro.
- non disperare il loro sacrificio mi
sarà di grande aiuto!-
Detto questo allargò le braccia il
cerchio di tombe intorno a loro cominciò a emanare luce.
- state in guardia!- urlò Roxas facendo
apparire l’ultimo ricordo.
Un flusso di energia serpeggiò da
ciascuna di esse per convogliarsi nel punto in cui si trovava Xemnas.
Durò poco, nulla parve cambiare nel
nessuno, l’energia era sparita e lui guardava divertito i ragazzi di fronte a
lui.
- non ditemi che avete perso la voglia di
combattere…- disse
- veramente stavamo aspettando che
mostrassi i tuoi magnifici poteri ma pare fosse tutta scena- lo provocò Riku
- torniamo al discorso di prima… vuoi che
te lo rispieghi da capo?- gli chiese sbuffando
- io sono stufo dei tuoi giri di parole
in guardia!- gli urlò Roxas
Il ragazzo biondo partì alla carica con
il suo Keyblade sollevato sopra la testa, Xemnas invece se ne stava lì, fermo
guardandolo sopraggiungere senza battere ciglio, ma arrivato il momento in cui
il colpo doveva andare a segno un enorme scudo apparve davanti al nessuno
proteggendolo, Roxas venne sbalzato via e atterrò in piedi a qualche metro di
distanza.
- che diavolo?!-
disse
Sora guardava la scena.
Concentrandosi poi sulla protezione gli
venne in mente di averla già vista….
- ehi ma quello non è di vexen?!- domandò
stupito
- bravo ci sei arrivato! In questo posto
posso usare tutti i poteri dei miei subordinati quando ne ho più voglia…-
rispose Xemnas
- allora è per questo che la loro essenza
è stata risucchiata da Kingdom Hearts!- esclamò Naminè ricordandosi la piccola
sfera di luce scaturita dalla caduta di Marluxia.
- Esatto!-
Senza aspettare oltre il nessuno si
avventò sul gruppo, intorno a lui comparvero 6 lance che presero ad attaccare
ognuno dei ragazzi.
Una di queste fece cadere Keiko per poi
inchiodarla al suolo per un lembo dei pantaloncini.
Il nemico sopraggiunse impugnando una
falce, la ragazza tentò in ogni modo di divincolarsi e alla fine estratto un
pugnale lo scagliò contro Xemnas.
Davanti a lui però comparve una figura
indistinta fatta d’acqua che andò infrangendosi deviando la lama.
- Keiko!-
Riku spiccò un salto atterrando davanti a
lei, il nessuno alzò la falce e la abbatté, il ragazzo portò la "via per l’alba"
in avanti parando il colpo.
Ora erano testa a testa e stavano
mettendoci tutta la forza che avevano per rivaleggiare.
Ad un certo punto Xemnas lasciò libera
una mano dalla presa e sfoderò un pugnale.
- Riku vai via! Sono carichi di
elettrcicità!- urlò Kairi mentre era alle prese con due lance
Il ragazzo sentì appena in tempo
l’avvertimento per scansarsi e far conficcare l’arma nel pavimento.
Da dietro intanto sopraggiunse Sora,
Xemnas lo notò con la coda dell’occhio e impugnata una delle pistole di xigbar
fece fuoco, il prescelto fece roteare velocemente il Keyblade di fronte a sé
deviando i proiettili e dando così l’occasione a Roxas, mentre il nemico era
impegnato di attaccare.
Il ragazzo biondo correva verso il
nessuno quando dal nulla spuntò un enorme dado da gioco che lo costrinse a fare
un salto per superarlo senza venirne schiacciato, dall’altra parte Xemnas era
pronto a riceverlo dopo aver impegnato Sora con l’enorme tomahawk di Lexaesus.
Il primo colpo venne fermato da una
alabarda appartenuta a saix, Roxas fece qualche passo indietro per prendere le
misure della nuova arma quando la sua rabbia esplose nuovamente.
Xemnas con il solito ghigno faceva
roteare di fianco a sé i Chacram di Axel, il ragazzo strinse di più l’elsa della
chiave partendo all’attacco, con un abile mossa il nessuno incastrò la punta del
Keyblade nei ricami dei cerchi e fece perdere la presa a Roxas il quale si trovò
senza alcuna protezione.
- Roxas!-
Naminè che era sempre al fianco di Kairi
si voltò indietro, la principessa capita la situazione puntò la propria chiave
verso il ragazzo – reflex!- , un getto di luce partì all’istante creando una
barriera tra Roxas e il capo dei nessuno che venne sbalzato via cadendo di
schiena e strisciando per terra, ma non ebbe il tempo di rialzarsi che Sora si
avventò su di lui insieme a Riku.
- sciocchi cosa credete di fate?!- urlò
infuriato Xemnas.
Una gabbia incandescente li richiuse
facendoli urlare dal dolore, a quel punto la principessa con Naminè e Roxas
corsero a soccorrerli ma vennero respinti.
Kairi dolorante si rialzò poggiandosi
alla sua arma, raccolte ancora una volta le forze gridò – flare!- un cerchio di
fuoco si formò intorno al nessuno che dovette interrompere il contatto lasciando
cadere a terra i due ragazzi.
- ora sono stufo! – sibilò
Alzò le mani al cielo e nello spazio
antistante il soffitto si crearono milioni di piccole barre rosse.
Roxas intuì subito cosa voleva fare.
- presto Naminè alza la barriera!!!!-
La ragazza lo guardò e annuì, prese la
mano di Kairi e concentrandosi eressero una protezione sufficientemente ampia
per proteggere il gruppo.
A quel punto Xemnas abbassò le braccia e
una pioggia di energia rovente li investì.
- quella barriera non potrà proteggervi
per sempre!- e si mise a ridere.
- Purtroppo ha ragione…- disse Naminè.
- Come facciamo?! È troppo potente
neppure il Keyblade ha la forza necessaria per sconfiggerlo!- disse Keiko
Lo sentivano…
quel senso di sopraffazione…
di frustrazione…
la fine…
- ci deve essere un modo! Uno qualsiasi!-
disse furente Sora guardando con odio la figura del nessuno fuori dalla cupola.
- Un modo c’è….-
Si voltarono stupiti verso Roxas, il
quale guardò Naminè negli occhi.
Lei gli sorrise mesta e annuì.
- Cioè?! spiegati e velocemente o non
avremo più tempo!- gli disse Riku
- abbiamo bisogno di te e di Keiko
innanzitutto. Una volta finita la prima scarica di colpi gli ci vorrà un attimo
per formarne degli altri. Voi andrete avanti e lo distrarrete, nel frattempo io
e Naminè ci ricongiungeremo con Sora e Kairi-
stupore generale.
- che vuol dire questo?- chiese il
prescelto.
- Noi siamo la metà di voi e quindi
deteniamo metà del vostro potere, se ci ricongiungiamo restaureremo quell’antica
potenza e allora Xemnas non avrà scampo!- spiegò Naminè
- Ma… ma dopo che sarà tutto finito voi
che fine farete?- chiese titubante Kairi
- Non esisteremo più… saremo un tutt’uno
con voi due, rimarrete sempre uguali è ovvio però noi vivremo all’interno del
vostro cuore- disse Roxas
- Ma questo vuol dire che non vi potrete
più vedere!- esclamò Keiko
- Non vi preoccupate finché Sora e Kairi
rimarranno insieme non ci separeremo più! E non dimenticate che due detentori
del Keyblade non possono esistere quindi doveva andare così…- li rassicurò la
ragazza bionda.
- Però….- continuò Kairi
- No niente però dovete sbrigarvi questa
è la nostra ultima chance!- disse risoluto Roxas.
- D’accordo…- rispose Sora
La pioggia di fuoco era terminata e
Xemnas si stava preparando per un secondo attacco.
- forza ora!- urlò Riku e uscì dalla
barriera.
- Che diavolo credi di fare?!- lo schernì
il nessuno.
- Kairi Sora siete pronti?- chiese
Naminè
I due ragazzi annuirono, il prescelto
strinse la mano a Roxas e Kairi abbracciò il suo nessuno.
- senti fammi un favore… passate a
Twilight Town una volta tornati e spiegate la situazione a Heyner, Pence e
Olette, gli avevo promesso che sarei tornato e senza una scusa plausibile ce
l’avrebbero a morte con me! Salutatemeli tanto e dite che non devono essere
dispiaciuti se conserveranno il mio ricordo sarò sempre con loro- disse il
ragazzo biondo grattandosi la nuca.
- Non ti preoccupare sarà fatto…- rispose
Sora
- Ok allora andiamo-
Riku correva verso Xemnas che era già
pronto con una lunga lancia, sicuro di fermare anche questo tentativo.
- sei uno sciocco se pensi che da solo tu
possa battermi!- gli urlò contro
- e chi ti dice che sono solo?!- rispose
Riku
- cosa?!-
da dietro spuntò Keiko che con un salto
conficcò il pugnale lungo l’asta della lancia spezzandola in due.
I due ragazzi rimasti sotto la cupola
erano stupefatti, Roxas e Naminè per mano erano diventati luminosi, come eterei
, chiusero gli occhi quando questi si avvicinarono e quando li riaprirono di
loro non c’era più traccia.
"ora tocca a voi, fatevi coraggio e
grazie per tutto quello che avete fatto per noi…" queste parole rimbombarono
nella testa dei ragazzi e uno strano calore li pervase scorrendo anche nei
Keyblades.
Il nessuno intanto aveva messo alle
strette Riku e Keiko che sorreggendosi l’un l’altro ostentavano una
determinazione fuori dal comune.
- morire insieme dovreste essermene
grati!-
Ma il colpo mortale non arrivò mai perché
venne respinto da una forza sconosciuta, Xemnas guardò allibito i due ragazzi
che gli si facevano incontro.
Non erano cambiati, ma si poteva
percepire chiaramente il loro potere, Kairi aiutò Keiko a rialzarsi.
- com’è andata?- chiese Riku a Sora
- non saprei ora vedremo…- rispose il
ragazzo castano.
Xemnas continuava a fissarli.
Ne era sicuro, era sicuro che avrebbe
realizzato il suo sogno e che sarebbe diventato potente, molto
potente.
- Non avete ancora capito?! L’oscurità è
dalla mia parte! Kingdom Hearts è dalla mia parte!-
Dicendo questo il nessuno protese le
braccia verso di loro creando un enorme sfera di energia oscura
- non potete nulla contro questo potere!-
la sfera si ingrandì.
- C’è molto più che odio o vendetta a
dare forza. La luce e l’amicizia sono il vero potere, ma tu non lo puoi capire
perché sei senza cuore!- gli rispose Sora
Gli puntò il Keyblade contro, allo stesso
modo fece Kairi e Riku e Keiko appoggiarono le loro mani sopra quella degli
amici intenti ad impugnare le chiavi.
- sei tu che non hai capito nulla
Xemnas…- disse Kairi
- L’OSCURITÀ NON CONQUISTERÀ MAI I NOSTRO
CUORI!!!!- urlarono all’unisono.
Un immenso raggio di luce scaturì dalla
punta delle loro armi colpendo il capo dei nessuno e distruggendo la sua sfera
oscura.
- NON È POSSIBILE!!! NON PUÒ FINIRE COSÌ!
KINGDOM HEARTS RIEMPIMI DEL POTERE DELL’OSCURITÀ!!!-
Ma le sue parole si spensero e lui
scomparve senza lasciare dietro di sé niente altro che una serie di strane piume
che a contatto con il suolo svanirono.
Commenti: signori vi avviso che il prox
capitolo è l’ultimo giuro! Sotto natale mi sono sentita più buona e ho deciso di
farne solo più uno e di far finire la vostra sofferenza XP!!!
Ringraziamenti:
Kabubi: sì in effetti d'accordo che riku
e sora sono due ragazzi che si sono fatti le ossa però contro il boss
finale erano un pò in svantaggio.... che te ne pare della fine di xemnas?
finalmente l'ho fatto fuori yes!!! ^_-
Tifa93: ecco a te il nuovo capitolo! sono
contenta che ti sia tornato internet! e complimenti per la tua ennesima
fic!
Metal-darkness:ehhhh già è proprio la
fine! non ti preoccupare anche se di fretta apprezzo lo sforzo!
I ragazzi rimasero fermi senza ancora
realizzare che era tutto finito, eppure Xemnas era stato ucciso e di lui non era
rimasta traccia.
- è… è finita vero?- chiese Kairi
abbassando lentamente il Keyblade
- io credo di sì…- rispose Sora
si guardarono tra loro – ce l’abbiamo
davvero fatta!- esclamò Keiko e saltò al collo di Riku che però essendo spossato
dalla battaglia e dalla tensione cadde per terra senza però smettere di
stringere la ragazza.
- non mi sono mai sentito così stanco…-
disse
- Roxas e Naminè saranno fieri di noi, ma
senza il loro aiuto non ce l’avremmo mai fatta!- disse felice Kairi
aggrappandosi al braccio di Sora e trascinandolo in una strana danza fatta di
saltelli e giravolte.
- Ehi ehi!! Piano mi gira la testa se fai
così!- le disse il prescelto.
Si misero tutti a ridere, quando si
spensero le risate però un problema sovvenne alle loro menti…. Come diavolo
facevano ad uscire di lì?!
- ragazzi non c’è l’ombra di una porta o
uscita che sia come facciamo?- domandò Keiko
- sentite e se provaste ad usare i
Keyblades ancora una volta? Dopo tutto siamo entrati in Kingdom Hearts
attraversando una porta e se questa non si vede non vuol dire necessariamente
che sia sparita…- ragionò Riku
Sora e Kairi si guardarono
- beh tentar non nuoce no?- disse il
ragazzo castano facendo spallucce.
- D’accordo- assentì la principessa
Tornarono fianco a fianco e alzarono
insieme le chiavi.
- sì ok ma dove li dirigiamo?- domandò di
nuovo il prescelto.
- Sora ma in tutto questo tempo non hai
ancora imparato che il cuore ha tutte le risposte?!- lo ammonì Kairi – chiudi
gli occhi e concentrati!-
Lui obbedì, si rilassò e lasciò la mente
sgombra.
Ad un tratto davanti a sè, nella sua
mente intravide quella che sembrava un’apertura luminosa "eccola!".
Come se il Keyblade avesse percepito un
ordine si animò e poco dopo con un forte scatto di serratura la porta si rese
visibile anche agli altri ragazzi.
- la porta della luce, forza sbrighiamoci
ad uscire!- esclamò Riku.
Tutti insieme corsero verso l’uscita,
quando l’attraversarono vennero avvolti dalla stessa potente energia bianca che
una volta svanita li restituì all’altare del niente. Dietro di loro l’enorme
apertura vibrò come se fosse stata fatta di acqua e qualcuno le avesse scagliato
una pietra nel mezzo.
Poi in un attimo si scompose in una
miriade di piccole sfere di luce che salirono verso il cielo e si sparsero
ovunque.
- credo che i cuori siano tornati ai loro
proprietari…- disse Riku guardando verso l’alto
- anche la luna è tornata normale, questo
vuol dire che Kingdom Hearts è stato richiuso e che sta tornando tutto alla
normalità!- sorrise felice Kairi
- ehi ragazzi!!!-
si voltarono, tutto il gruppo che era
rimasto a combattere contro i simili era lì, erano un po’ ammaccati ma tutto
sommato stavano bene.
- e Xemnas?- domandò leon quando si
furono avvicinati
per tutta risposta Sora alzò il pollice
verso l’alto – k.o.!-
- evvai!!!!- esclamò rikku saltando
- ora però è meglio uscire di qui…- disse
cloud
- venite di qua scendiamo.- disse aerith
non fecero in tempo a raggiungere la
porta che conduceva alla scalinata che il pavimento iniziò a tremare
violentemente.
- che diavolo succede?!- chiese zell
aggrappandosi al muro per non cadere
- il castello si sta dissolvendo, se non
ci sbrighiamo cadremo nel vuoto…- rispose vincent
si misero tutti a correre giù per i
gradini, ma non essendo al meglio della loro forma non riuscivano ad andare
molto veloci.
A seguito di un'altra violenta scossa la
rampa davanti a loro si sgretolò e tifa rischiò di finire di sotto se leon non
l’avesse prontamente afferrata.
- grazie… ma ora siamo bloccati!-
disse
aveva ragione, tornare indietro sarebbe
stato controproducente e il baratro creatosi davanti a loro era troppo per
poterlo superare.
- non ditemi che dopo tutta questa fatica
facciamo la fine dei topi!!!- esclamò contrariato tidus
- potremmo provare a saltare comunque…. –
propose zell
- beh prego accomodati e poi dicci com’è
andata!- lo rimbeccò rikku
- allora trovala tu un’idea migliore se
ci riesci!!!- rispose offeso
e continuarono a battibaccare, - posso
fare un tentativo…-
- volete stare zitti?!- alle parole di
leon tutti e due divennero muti – che pensi di fare?- chiese poi rivolto a Riku.
- Ho serbato ancora un po’ del potere
oscuro datomi da mio fratello… se riesco potrei aprire un varco…- rispose
- Sei sicuro?! allora provaci!- gli disse
Keiko
Ci fu un'altra scossa più violenta delle
precedenti, una maceria per poco non li prese in pieno.
Riku protese il palmo della mano davanti
a se e dopo poco un piccolo varco ovale, nero come la pece apparì.
- dove conduce?- domandò Sora
- non so dirvelo… con quel poco che sono
riuscito a fare ne ho aperto uno che dia all’esterno di dove ci troviamo ma non
so dove potremmo finire in mezzo al mare o sulla cima di una montagna per quanto
ne so, non ho abbastanza potere per dargli anche la destinazione che volevo…-
rispose amareggiato
- va benissimo sempre meglio di qui…
allora pronti?!- chiese Kairi
quando tutti furono pronti saltarono al
di là dell’apertura.
Mentre si richiudeva il soffitto crollò
segnando la fine del castello dell’oblio.
*************
- ohi ohi ohi… che male!-
- e cosa dovrei dire io?!-
Kairi guardò in basso e si scoprì seduta
sul suo ragazzo che stava soffocando nell’erba alta, si alzò.
Gli altri fecero lo stesso.
- ma qui… qui siamo…-
intorno a loro c’era un prato verdissimo
e alberi carichi di frutta e…. due guardie allibite che li guardavano come se
fossero piovuti dal cielo, cosa effettivamente vera…
- siamo a palazzo!!!!!- esclamò infine la
principessa mettendosi a ballare su e giù
un’ovazione generale espresse la
contentezza di tutti per essere finalmente giunti a casa.
- bel lavoro…- leon batté una mano sulla
spalla di Riku che sorrise.
- Non potevate trovare un modo meno
rumoroso di tornare? Stavamo facendo lezione…-
Tutti si voltarono, si stava facendo loro
incontro Yen-sid con la sua veste blu scuro e il cappello a punta.
- possibile che lei non mi risparmi una
predica neppure dopo che ho salvato il mondo?!- rispose sarcastico Sora
il mago rise.
- KAIRI!-
Dal portone principale correndo e
cercando di non inciampare nella lunga veste stava arrivando la madre di Kairi.
La ragazza le si fece incontro e la
abbracciò, da dietro stava arrivando anche il re e anche lui la abbracciò.
- com’è andata?- chiese poi rivolto al
resto della compagnia.
- Tutto sistemato, Xemnas e
l’organizzazione non ci daranno più fastidi!- rispose Keiko
- Bravi sapevo che potevo contare su di
voi.- li elogiò il sovrano.
- Mi scusi maestro?-
Yen-sid concentrò la sua attenzione su
Rikku.
- dimmi pure…- la incoraggiò
- sa nulla dei nostri amici?- domandò
titubante
silenzio generale, tutti erano in trepida
attesa della risposta.
- sbrigatevi a tornare a casa perché sono
ansiosi di rivedervi.- disse infine
la ragazzina per la contentezza saltò
letteralmente in braccio a zell che si unì volentieri ai festeggiamenti.
- e la mia città?- chiese ancora
Sora
- anche lì tutto a posto, gli abitanti
hanno dimenticato tutto quello che è successo.-
- meno male così non devo per forza
tornare a controllare..- disse sospirando
- sei un mostro!-
Kairi gli tirò un pugno sul braccio.
- che vuoi?! Non avevo voglia di sentire
un’altra ramanzina da mia mamma!!!- si scusò e tutti si misero a ridere.
- Forza adesso andate a riposarvi,
stasera faremo un lussuoso banchetto e domattina potrete tornare tutti a casa a
rivedere i vostri amici. – disse la regina
- Noi dovremmo passare a twilight town ho
un messaggio da riferire…- disse Sora
- Roxas e Naminè hanno deciso di unirvi
nuovamente a voi vero?- chiese il mago
- Sì e ho degli amici da andare a trovare
per conto di Roxas..-
- D’accordo ma ora fate come detto dalla
regina.-
Tutti sfiniti ma felice entrarono nel
castello dove la sera si cosumò il grandioso banchetto promesso dalla madre di
Kairi.
**********
l’indomani mattina quando di furono
svegliati gli amici si dovettero salutare.
- allora a presto- disse Rikku
- certo e vedi di andare d’accordo con
Zell almeno nel viaggio di ritorno…- disse Keiko
- vedremo cosa si potrà fare..- rispose
il ragazzo biondo sorridendo
- salutatemi tutti a Midgar ok?- si
assicurò Sora
- non mancheremo e voi state attenti.-
gli disse Cloud
- Marlene sarà contentissima di
rivederci!- disse Tifa
- Già forse però un po’ meno di rivedere
Vincent… le ha fatto sempre un po’ paura- riferì Aerith ridendo e guardando il
suo compagno, che per tutta risposta incrociò le braccia sul petto.
- Bene allora credo sia ora..- disse
Tidus – e tu Leon? Torni con noi?-
- Sì… però ho deciso di tornare qui per
riprendere servizio nell’esercito per dare una mano.- rispose
- Ottima scelta- gli disse Keiko con un
grande sorriso.
Il gruppo di ragazzi si incamminò e Sora
e gli altri rimasero davanti all’entrata a salutarli finchè non sparirono dalla
loro vista.
- noi dobbiamo andate a Twilight Town
giusto?- disse Riku
- già…- rispose Sora
Nel pomeriggio si incamminarono e una
volta preso il treno in poco tempo furono in città. Cominciarono a girare per il
centro alla ricerca dei ragazzi finchè una voce li chiamò da un vicolo.
- Sora, Kairi, Keiko, Riku di qui!-
Olette era all’entrata di quello che
sembrava un piccolo rifugio, dentro c’erano anche Pence e Heyner intenti in una
partita di freccette.
- ciao ragazzi da quanto tempo!- li
accolse il ragazzo castano
- qual buon vento vi porta qui?- chiese
Heyner
la faccia di Sora si incupì. – beh
veramente…-
non sapeva come spiegarglielo, non era
affatto facile proprio come se l’era immaginato…
- non tornerà giusto?- domandò ad un
tratto la ragazzina.
- Cosa?- chiese preso alla sprovvista il
prescelto.
- Roxas… non tornerà, qualche tempo fa
abbiamo avuto tutti le stessa sensazione, come se lui ci avesse detto addio..-
rispose malinconica e gli altri due ragazzi annuirono.
- Mi… mi dispiace vorrei raccontarvi come
è andata…-
Il ragazzo cominciò descrivendo nei
dettagli quello che gli era successo e la decisione del loro amico.
- Roxas è un vero eroe, devo dire che ero
arrabbiato con lui quando è sparito ma adesso che so il perché sono contento.-
disse il ragazzo biondo
- ci dispiace che sia andata a finire
così…- disse Kairi
- non ti devi dispiacere… dopo tutto
Roxas non è morto è come se fosse con Sora parlando con lui mi sembra di
rivederlo e anche se mi manca sono contenta che abbia scoperto chi era e che
abbia agito come ha fatto e penso di parlare per tutti- disse Olette e gli altri
annuirono.
- Bene anche io sono contento!- a Sora si
allargò un enorme sorriso e come se Roxas fosse davvero lì con loro cominciarono
a chiacchierare a e ridere.
**************
Qualche tempo dopo al
castello…
- non ci credo che mi hai convinto a
bucare!!!- esclamò Kairi
- correggo che ci hai convinto a bucare…-
disse Riku
- e dai non fate così, non avevo proprio
voglia di fare lezione e stare da solo non è divertente!- si scusò il
ragazzo
- e pensare che dovresti essere il
prossimo re- disse Keiko sospirando tenendo per mano Riku
- ha ragione… - assentì Kairi
- eddai!!!- le disse lui cingendole il
collo da dietro.
- Keiko mi sembravi molto felice quando
Leon ha detto che sarebbe tornato… che c’è tra di voi?!- chiese sora a moh di
vendetta.
- N.. niente che ti viene in mente?!- si
affrettò a rispondere lei
Riku la guardò male.
- c’è da dire che però è affascinante…-
aggiunse dopo, il prescelto si mise a ridere guardando la faccia allibita
dell’amico – non sei d’accordo con me Kairi?-
- assolutamente…- disse la ragazza con
non curanza.
Ora era il loro turno di ridere
dell’espressione dei due, che dopo poco di unirono alle ragazze.
Stavano camminando per un corridoio non
ben definito del castello, dopo tutto quel tempo non l’avevano ancora girato
tutto e adoravano farlo.
- ma in quest’ala che c’è?- chiese il
prescelto
- boh mai vista…- rispose la principessa.
Si fermarono davanti ad una grandissima
finestra.
- è tutto tranquillo… troppo
tranquillo..- disse annoiato Riku
- ehi!!! abbiamo appena rischiato la vita
e tu ti lamenti?!- lo rimbeccò Keiko
Si misero a ridere.
- abbiamo la possibilità di stare sempre
insieme e questo lo trovo più che gratificante…- disse Kairi
- hai ragione. – Sora le cinse la vita
- ora sappiamo che finchè staremo insieme
l’oscurità non conquisterà mai i nostro cuori…-
I quattro amici tornarono sui loro passi
lasciando quel corridoio sconosciuto per tornare nell’ala principale.
Il sole intanto si spostò entrando
prepotentemente dalla finestra e illuminando lo spazio circostante e un grande
quadro.
Ritraeva due ragazzi uno biondo e uno
castano e una ragazza dai capelli azzurri come il cielo d’estate sorridenti di
circa diciassette anni, vestiti di armature scintillanti, con in mano un
possente Keyblade ciascuno e che sembravano in procinto di prendere vita, tanto
sembravano reali.
Sotto una scritta recitava:
I tre cavalieri mistici…
Acqua,Vento e Terra.
Eroi leggendari, detentori delle chiavi e
protettori del mondo.
m FINE m
Commenti: ohhhh direte voi "finalmente ci
ha dato un finale non ci speravamo più!", ebbene sì ve l’ho concesso! Vorrei
spendere ancora però due paroline di commiato.
Ho iniziato a scrivere per puro caso e
devo dire che la mia prima fic è stata un flop… sì è capitato pure a me! Quando
ho pubblicato destiny che è stata in ordine il mio terzo lavoro diciamo da
solista c’era a malapena una pagine di fan fictions su Kingdom Hearts O_O non
sto scherzando, saranno state circa 9 fic!!! Tanto che il commento della
webmistress (non sapevo usare l’htlm… ^^") era stato "Erika (la webmistress):
Vorrei suggerirti l'uso dell'html. La sezione già non è molto conosciuta.
Se poi metti dentro anche questo elemento che non invoglia alla lettura, hai in
effetti il numero di recensioni che vedi.
Guarda la Guida all'html per capire come
fare, non è difficile.". Dopo poco tempo invece si è riempito e adesso c’è solo
l’imbarazzo della scelta. Sono contenta di aver partecipato ad accrescere
l’amore per questo videogioco ma soprattutto per aver invogliato tanta gente a
leggere! Mi avete fatto compagnia per quasi un anno! E sono riuscita ad arrivare
a più di 100 recensioni solo grazie a voi! Siete fantastici e spero vivamente
che mi seguirete anche nei miei prossimi lavori perché io vi aspetto! ^^
in ordine di tempo ringrazio:
martina sama
rykku8
bruce-dinkinson
malu kuku
miki
neko chan
black kairi
rikulove
rakyr il solitario e
sora&kairi
passiamo ai ringraziamenti più
specifici:
dragon 89: mi hai seguito fin dai tempi
di destiny e ti ringrazio molto, anche per avermi fatto partecipe della tua fic
che continuerò a seguire con passione!
Vivitheblackwizard: in una prossima fic
ricordami di inserire anche vivi così ti rendo partecipe! Cmq grazie, sono
sicura che continueremo a sentirci perché voglio sapere dei tuoi progressi nelle
fic che scriverai!
Giangie: i tuoi commenti mi hanno fatto
sempre molto piacere sei un ottimo critico! Thanks
metal-darkness: che dire? Mi hai
sostenuta e mi hai seguita non potevo desiderare di meglio grazie!
Kyoko: è da un po’ che non recensisci e
che non ci sentiamo però hai recensito tante di quelle volte che è d’obbligo
ringraziarti e spero di risentirti presto!
tifa93: una delle mie lettrici più direi
frizzanti ^^ ! Sei troppo forte ragazza sei una forza della natura davvero! Mi
raccomando voglio leggere ancora le tue fic demenziali ok?
Kabubi: so già che le tue recensioni mi
mancheranno e spero che le ritroverò anche nelle prossime fic che scriverò! Ci
posso contare?
Danix: sei uno degli ultimi ma ho
apprezzato molto il tuo interessamento e il tuo appoggio quindi un grazie grande
grande anche a te! ^^
avrete mie notizie molto presto ^_- state
sicuri!
V.V.B. vostra
Kano-chan.
p.s. colgo l’occasione per augurare a
tutti BUON NATALE!!!!