Destiny 2

di Kano_chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The prologue ***
Capitolo 2: *** A new beginning ***
Capitolo 3: *** Shopping under the moon ***
Capitolo 4: *** Awakening ***
Capitolo 5: *** My dreams are real ***
Capitolo 6: *** The last struggle ***
Capitolo 7: *** A new danger ***
Capitolo 8: *** Oblion Castel ***
Capitolo 9: *** Tokyo?! ***
Capitolo 10: *** Naminè ***
Capitolo 11: *** Leon ***
Capitolo 12: *** Reunion ***
Capitolo 13: *** Friends ***
Capitolo 14: *** Night ***
Capitolo 15: *** We must go ***
Capitolo 16: *** Start of the battle ***
Capitolo 17: *** The first match ***
Capitolo 18: *** Nocturn Melodic ***
Capitolo 19: *** Lier ***
Capitolo 20: *** Roxas ***
Capitolo 21: *** Axel ***
Capitolo 22: *** Darkness inside ***
Capitolo 23: *** Different people, different battles. ***
Capitolo 24: *** Goodbye Past ***
Capitolo 25: *** Strong and Brave ***
Capitolo 26: *** The Begin ***
Capitolo 27: *** No Regretts ***
Capitolo 28: *** Similar ***
Capitolo 29: *** The last end ***
Capitolo 30: *** Come back home ***



Capitolo 1
*** The prologue ***


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 THE PROLOGUE 

L’oscurità è stata sconfitta…. Ma per sempre?

- Anche tu ti sei svegliato….-

- quali sono i tuoi piani?-

- presto lo saprai….-

Come si può continuare ad andare avanti quando tutto è confuso?

- sei tornato a trovarmi sono contenta!-

- ma tu chi sei?-

- SONO STATO INGANNATO PER TUTTO QUESTO TEMPO!!!-

- E io cosa sono?-

- Esisto o no?-

- ROXAS!!!!-

Quando sembra esserci un’unica via?

- unisciti a noi e saprai….-

- PERCHÈ NON POSSIAMO VIVERE IN PACE?!-

- lasciati andare all’oscurità è l’unico modo….-

- ASPETTA!-

- Non te ne andare di nuovo…-

Quando non c’è soluzione?

- siamo condannati a sparire a meno che tu…..-

- non posso rinunciare…-

- uno dei due è destinato a morire-

- BASTA!!!!-

- ARRENDITI!-

Quando devi tornare indietro?

- sora devi partire-

- non è possibile!-

- cos’è successo qui?!

- Ce la faremo?-

Semplice….. e puro…. Segui il tuo cuore e avrai ogni risposta e ogni soluzione.

- siamo qui per aiutarti-

- ti fidi di me?-

- siamo amici è per questo che io….-

- tutto tornerà normale e vivremo tranquilli.-

- L’OSCURITÀ NON CONQUISTERÀ MAI I NOSTRI CUORI!!!!-

" Qual è il nostro destino?"……… Destiny 2 prossimamente…..

Salve raga vi sono mancata?! Certo che sìììììììììììì!!!!

Vi voglio torturare un po’ scrivendo questo trailer a moh di cinema del seguito di Destiny, lasciandovi in suspance. La storia è tutt’ora in lavorazione e spero di riuscire in qualche modo o maniera a finire, le idee ci sono ma manca il tempo e le varie connessioni logiche..

Ok detto questo ci risentiamo (mi auguro) presto!

Baci a tutti

Kano-chan.

p.s. qualcuno di voi mi sa dare informazioni sui membri dell’organizzazione protagonisti di chain of memory magari su personalità e armi ? Grazie mille!

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Capitolo 2
*** A new beginning ***


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Capitolo 1: a new beginning

Driiiiiiiiin

Driiiiiiiiin

- Maledizione!-

Driiiiiiiiin

Driiiiiiiin

Driiiiiiiin

- adesso basta!!!-

Sora scattò a sedersi sul letto.

- sta maledettissima sveglia!- esclamò spegnendola di botto

- di malumore stamattina?- una voce sarcastica proveniva dalla porta

il ragazzo castano lanciò un’ occhiata acida alla persona appoggiata alla porta.

- lo saresti anche tu Riku con una sveglia del genere…- rispose l’altro scendendo dal letto e stiracchiandosi.

- Ti saresti dovuto abituare dopo tutto questo tempo..- replicò

- Può darsi… ma il fatto è che non era più di routin alzarsi alle sette del mattino…-

Riku ridacchiò - guarda che sono già le sette e mezza…-

- cosa?!-

Sora scattò a sedere, la sveglia continuava ininterrotta a suonare.

Volse lo sguardo verso la porta ma del suo amico neppure l’ombra, si rilassò.

- pure i sogni adesso…-

si alzò guardandosi intorno, il sole filtrava tra le imposte della sua nuova camera. Sei mesi fa con sua grande gioia era tornato nel regno di là come lo chiamava lui.

Si stava rifacendo una vita lì, visto che tanto per i suoi genitori poteva anche essere morto, e probabilmente non lo rimpiangevano.

Gli venne da ridere all’idea dei suoi ad uno di quei programmi dove denunciano la scomparsa del figlio a tutto il paese.

Andò alla finestra e la aprì, un giardino verdissimo e rigoglioso si estendeva sotto di lui, molto meglio del paesaggio urbanistico di Tokyo.

Si girò e solo allora la sua attenzione fu attirata da una esausta sveglia che segnava le

- sette e quaranta!!!! Sono in ritardo!!!!!-

si fiondò in bagno lavandosi meglio che poteva nei cinque minuti che gli rimanevano prima del suono della campanella.

Naturalmente la scuola non l’aveva abbandonato come sperava, anzi ora che probabilmente un giorno sarebbe stato re, era suo preciso obbligo frequentare le lezioni come tutti gli altri.

Le lezioni erano tenute nella scuola del paese, i sovrani si ritenevano persone qualsiasi e quindi facevano studiare Kairi con gli altri ragazzi, il loro insegnante che doveva addestrarli oltre che sulle solite materie anche nei combattimenti e nella magia si chiamava Yen Sid.

Aveva un vestito ridicolo a sentire Sora, che consisteva in una lunga tunica blu e un cappello punta della stessa tinta.

Sembrava un uomo minaccioso ma in fondo (molto in fondo) era una persona gentile… ma poco tollerante.

Sora uscì dal bagno con ancora lo spazzolino in bocca prese i primi abiti che gli capitavano e li indossò. Si infilò i soliti pantaloni rossi e cercò sotto il letto le scarpe. Con una mano afferrò lo zaino a tracolla e con l’altra tentò di calzare la scarpa, potete immaginare il risultato… perse l’equilibrio e cadde di sedere come un sacco di patate, sbattendo il polso nello spigolo della scrivania.

- dio che dolore!!!- disse stringendo i denti mentre i suoi occhi lacrimavano.

Ma visto il tempo scarso si alzò, uscì dalla camera partendo di corsa per il corridoio.

Sempre correndo come il vento uscì dal palazzo, attraversò il giardino e superò i cancelli.

Le guardie di turno non riuscirono a non sghignazzare, ormai era un appuntamento fisso quello.

Sora sentì la grande campana suonare gli ultimi rintocchi con i quali si avvisavano gli studenti dell’iniziare delle lezioni.

Il ragazzo entrò in aula tramortito, tanto che appena appoggiata la cartella la testa gli girò talmente da costringerlo a mettersi in ginocchio. I suoi compagni lo guardavano ridendo.

Sora alzò lo sguardo incrociando quello di tre ragazzi, tutti seduti ai propri posti in silenzio.

La prima era una ragazza dai capelli neri corti con delle ciocche bionde e due occhi scurissimi, Keiko.

Il secondo un ragazzo alto, coi capelli argento lunghi fino alle spalle e due occhi azzurri, i quali di solito esprimevano forza e determinazione ma in quel momento erano rivolti al cielo, Riku.

La terza occhi blu capelli rossi che le ricadevano sulle spalle bella come il sole e un sorriso un po’ preoccupato, Kairi la principessa.

- salve a tutti!- disse Sora quando riuscì a riprendere fiato

si tirò in piedi e si lasciò letteralmente cadere sulla sua sedia.

- Sora…- gli disse Kairi con tono apprensivo

- ah già non ti preoccupare è solo un bollo!- la rassicurò il ragazzo esaminando l’enorme livido violaceo che gli era spuntato fuori dopo la botta.

- Un attimo e sarà a posto- chiuse gli occhi, appoggiò una mano nel punto e si concentrò, un attimo dopo spostò la mano rivelando solo più un leggero rossore.

- Eeeeh la magia fa miracoli!- esclamò - vedo che il vecchio oggi è in ritardo!- aggiunse guardando verso la cattedra.

- Emh Sora…-

- Si? Che c’è Kairi?-

La sua amica indicò un punto imprecisato dietro alle spalle del ragazzo, il quale si girò e a momenti non rimase soffocato.

Davanti a lui si ergeva minaccioso il mago, che aveva assunto un aria di compiacimento.

- sì la magia fa miracoli peccato che non li faccia per farla venire in orario alle lezioni, ne per farla essere un po’ più attento, perché se no a quest’ora si sarebbe accorto della mia presenza…- lo rimbeccò

- ops… mi scusi signore…- ma sapeva che non sarebbe bastato.

- Quindi la solleciterei a uscire dall’aula e ad rimuginare diciamo per un’ora qui fuori sui vari significati dell’essere puntuale.-

Sora si alzò di malavoglia, non era possibile che quel vecchiaccio riuscisse sempre ad essere un passo avanti a lui! Giunto alla porta il mago lo fermò.

- e saresti pregato… di indossare la divisa…-

il ragazzo si bloccò, rendendosene conto solo adesso.

Nella fretta, si era diciamo "scordato" che nella scuola ci voleva la divisa.

- per ultimo dovrebbe chiedere ai suoi amici se possono accompagnarla a comprare degli abiti nuovi perché quelli che indossa ora mi sembrano un po’ piccoli…- osservò

---------------

- complimenti sei il solito…-

- e tu dovresti essere il mio migliore amico?! Grazie tante Riku!-

- beh non ha tutti i torti…-

- Keiko stare con lui ti sta rovinando.-

- però sui vestiti forse ha ragione..-

- pure tu?! Almeno tu dovresti essere dalla mia parte Kairi!!!-

i quattro ragazzi erano usciti da scuola, percorrevano il viale alberato che portava in paese. Come sempre tutta la vegetazione del posto era innaturalmente rigogliosa, alla fine Sora aveva scoperto che era yen sid grazie alla sua magia a tenere tutto in modo così perfetto.

- almeno quel mago da strapazzo serve a qualcosa…- osservò il ragazzo.

- Sora!- lo rimproverò Kairi

- Uff… - fu la risposta di lui.

- Ok ok… cerchiamo di non litigare. Guarda loro due come stanno bene assieme!- gli disse indicando Keiko e Riku che si tenevano per mano, i quali abbassarono entrambi lo sguardo diventando scarlatti.

- E adesso dove andiamo?- chiese il ragazzo dai capelli argentati.

- Da flora, fauna e serena le tre fate buone che hanno un ateliè in paese, perché pare anche a me che Sora abbia bisogno di abiti nuovi…- rispose la principessa

commenti: sono tornataaaaaaaaaaaaaaaaaa allora direi che vi ho fatti aspettare abbastanza no?! che mi dite cosa vi aspettate dal seguito di destiny? spero vivamente che tutti i miei vecchi lettori mi rimangano fedeli e anche i nuovi arrivati mi sostengano! comunque sono felice di risentirvi! un bacione grosso grosso al prossimo capitolo!

p.s. inutile dire che voglio un mucchio di recensioni! ^_-

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Capitolo 3
*** Shopping under the moon ***


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Capitolo 2 : Shopping under the moon

Dlin dlon, il campanellino sopra la porta emise un suono squillante.

- è permesso?-

Il negozio era piccolo e molto accogliente, stranamente però non c’era traccia di abiti da nessuna parte.

Da una porta lì vicino si sentivano delle voci concitate.

Keiko si avvicinò e busso.

- scusateci ma avremmo bisogno di una mano…- disse

- o perdonateci!-

Dalla stanza uscirono tre piccole signore, Sora pensò che dovevano essere state loro a creare l’abito di Yen Sid visto che loro non erano vestite molto diversamente.

- ohh che onore farci visita principessa! Che cosa possiamo fare per lei?- chiese Flora

- salve, sono qui con i miei amici perché Sora ha bisogno di vestiti nuovi- rispose la ragazza

- e così questo è il famoso eroe del keyblade…- esclamò Fauna scrutando Sora da capo a piedi, il quale grattandosi dietro la nuca era arrossito per i complimenti - anche se in questo istante non ci assomiglia molto….- osservò Serena

- ehi ma che dite?!- ribadì contrariato Sora.

Le tre fate ridacchiarono.

- forza venite di qua così cominciamo!-

E li condussero nella stanza adiacente, su tutte le pareti erano montati enormi specchi coperti da teli, al centro si trovava un tavolino e vicino alla porta una lunga panca di legno.

- prego voi potete sedervi qui.- disse gentilmente Serena.

- Tu invece mettiti qui-

Sora si posizionò davanti al tavolo.

- posso chiedervi una cosa?- disse il ragazzo

- ma certo- rispose Flora

- com’è che nel vostro negozio non ci sono vestiti esposti?-

- perché ogni abito che creiamo è unico e se ne va con il proprio cliente.-

- va bene mie care proviamoci.- disse Flora infine

- d’accordo che ne pensate di questo?-

Ad un cenno di fauna gli abiti di Sora cambiarono, non proprio nel vero senso della parola visto che lo stile del vestito era rimasto lo stesso, l’unica cosa di differente era il colore, infatti erano diventati totalmente verdi.

- non mi sembra adatto a lui…-

Flora li fece diventare rossi.

- no no no così non va, non si intona con i capelli!-

Serena li fece diventare blu (perché così sì vero? -__- nd.Kano).

- no così!-

- meglio in questo modo!-

- io direi così!-

Alla fine Sora sembrava un arcobaleno, il giubbotto rosso, i pantaloni verdi e le scarpe blu.

Ovviamente da dietro i suoi amici si stavano rotolando dalle risate.

- ehi piantatela voi tre! e voi altre per piacere potreste decidervi?!- chiese seccato.

- Oh hai ragione caro, ragazze niente più litigi al mio tre-

Quello che ne seguì fu una vera e propria esclamazione di sorpresa.

Giubbotto nero e bianco, coordinato ai guanti, pantaloni dello stesso colore con due ampie tasche rosse e scarpe dalle cinghie gialle davano a Sora un’aria del tutto diversa, molto più matura.

- allora che ne pensate?- chiese girandosi verso gli amici.

Keiko alzò entrambi i pollici, Riku fece appena un accenno con la testa e per tutta risposta Kairi si alzò gettandoglisi al collo.

- ok direi che può andare…- disse un po’ frastornato. Poi si rivolse alle tre fate.

- Grazie mille! È fantastico!-

- Certo! cosa pensavi giovanotto?- disse Fauna compiaciuta.

****************

- quasi quasi domani buco…- disse sbadigliando Sora

La terrazza del castello era il posto che preferiva, era tranquillo e lasciava spazio allo sguardo per molte miglia.

Era sera, lui e Kairi erano seduti con le spalle appoggiate al muro, e la luna piena troneggiava nel cielo, anche se aveva uno strano colore sul rossiccio.

- ahi!- esclamò dopo che Kairi gli aveva mollato un pugno su un ginocchio.

- Non dirlo neppure per scherzo! Ci potrà sempre servire in futuro, conoscere qualcosa in più sul combattimento e sulla magia!- lo rimproverò

- Ok ok ho capito! Ma non vedo il caso di farmi così male! E poi ansem è morto di che dobbiamo preoccuparci ancora?!-

***************

 

La stessa luna piena splendeva su una spiaggia nera.

Le onde si infrangevano sugli scogli corvini, su uno di questi era seduto un uomo, aveva un lungo abito nero e il volto coperto dal cappuccio.

Da un’altra roccia lì vicino apparve un’altra figura che si avvicinò alla prima.

- anche tu ti sei svegliato….-

- così come tutti gli altri- rispose

- bene sono contento di sentirlo, quindi siamo pronti.-

l’uomo si alzò creando un passaggio oscuro di fianco a lui.

- vorrei sapere quali sono i tuoi piani-

- a tempo debito lo saprai…-

- ma sai che non ne abbiamo molto!-

- per ora il nostro destino dipende dalla chiave, non ti serve altro…-

La seconda figura non provò a ribattere si limitò semplicemente ad osservare la prima scomparire nel buio.

- nessuna certezza… siamo destinati per sempre a vagare nel nulla?- detto questo sparì.

Commenti: ta da!!! Un altro capitolo concluso! Come al solito devo farne qualcuno di preambolo se no che storia sarebbe?! Mi è andata bene che avevo la guida per sapere i nomi delle fate visto che il gioco l’ho prestato… abbiate pietà di me ma non so con quanta frequenza riuscirò ad aggiornare, la colpa più che mia è della scuola! I miei prof si sono svegliati con mooooolto ritardo e adesso hanno bisogno di voti… di molti voti…. ç___ç ma forse anche tra di voi c’è chi mi capisce…

Ultima cosa chiunque volesse contattarmi finalmente (per ragioni che non sto ad elencarvi) ho il contatto in messenger!!! Squilli di tromba! Quindi basta che lasciate il vostro e se dio mi darà il tempo mi farò sentire. Oltre di kingdom hearts e final fantasy sono appassionata di manga,anime,fantasy, disegno e musica punk e rock.

Passiamo ai primi ringraziamenti (quasi quasi mi commuovo!):

prima la fedelissima vivitheblackwizard, in effetti mi sono ispirata ad un mio prof per dargli quel tocco in più del "so tutto io" e "guai se sgarri". Sì non ti preoccupare i risvolti ci saranno man mano che andremo avanti se mi vorrai seguire. E credo che per quanto riguardi gli abiti ti abbia accontentato!

Black Kairi, benvenuta mi dispiace di averci messo così tanto! Se vuoi ho un ottima crema che fa sparire le rughe! Spero di farmi perdonare con questa fic…

Giangie, benvenuta pure a te! Di idee spero di averne avute altre nel corso della storia sarai tu a dirmelo!

Ora vi saluto un abbraccio,

Kano-chan

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Capitolo 4
*** Awakening ***


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Capitolo 3: Awakening

- sei venuto di nuovo a trovarmi sono contenta!-

- veramente io non ti conosco chi sei?-

ma lei si limitò a sorridere.

Roxas si svegliò di soprassalto.

Si portò una mano alla fronte. Aveva di nuovo fatto quello strano sogno, chi era quella persona?

Scrollò il capo con forza poi aprì le finestre di fianco al suo letto, un tram passò non poco lontano e la brezza mattutina gli portò il suono delle campane della stazione.

- tutti i giorni la stessa routin…. Non succede mai nulla di nuovo….- si disse scendendo dal letto e stiracchiandosi.

Toc toc

Si girò verso la porta, e nello stesso momento giurò di aver visto scomparire una figura in bianco.

Toc toc

Roxas si riscosse, probabilmente era il sogno ancora vivido nella sua mente, ormai era da parecchio tempo che lo faceva, oggi però era stato diverso….

- Roxas che cavolo fai!? -

- arrivo arrivo abbi pazienza!-

Finalmente la porta venne aperta rivelando la faccia alquanto scocciata di un ragazzo alto, con i capelli dritti biondi e un look militare.

- alla buon ora!- gli disse entrando e sedendosi sul letto.

- Heyner ma tu pensi che uno appena alzato sia del tutto lucido?- gli chiese Roxas

- umph hai ragione soprattutto tu che non sei mai lucido…- lo schernì

Il ragazzo gli rispose gettandogli il cuscino in piena faccia.

Da lì iniziò una furiosa lotta, che si concluse con il perfetto lancio di Heyner che nonostante tutto Roxas schivò facendo precipitare il cuscino in strada.

- ehi ragazzi ci siete?!-

Roxas ripresosi si affacciò alla finestra, sotto c’era un ragazzino dai capelli castani e una ragazzina con le treccine.

- ti avevamo mandato Heyner per svegliarti e a quanto pare c’è riuscito- disse la ragazza sventolando il corpo del reato che perdeva un po’ di piume dalla cucitura aperta.

- mi metto qualcosa addosso e scendiamo subito!-

- poveri Pence e Olette se ci impieghi così tanto come prima diventeranno vecchi lì dove sono…-

- ora basta!-

E l’ultimo cuscino sano si abbatté sulla porta, chiusa prontamente dal ragazzo biondo.

***********

- e ora che facciamo?- chiese in tono annoiato Heyner

- direi di andarci a prendere un gelato al sale marino! Voi che ne dite?- propose Olette

- a me va eccome!- ripose Pence

I ragazzi erano seduti sul grande tram che percorreva la città in lungo e in largo.

Roxas guardava il cielo rossiccio, era quella la caratteristica della città da cui aveva preso il nome, dalla mattina fino alla sera sembrava che il sole dovesse calare da un momento all’altro.

- ehi Roxas sei d’accordo anche tu?-

Il ragazzo levò gli occhi sull’amica e annuì.

- ottimo allora scendiamo qui!-

Il tram si fermò esattamente davanti al negozio di gelati, gestito da una anziana signora sempre molto gentile.

- buongiorno cari! Scommetto che volete quattro gelati….- li salutò

- sì grazie.-

La donna sparì dietro al bancone per uscirne poco dopo con i gelati dal colore blu elettrico.

- quanto vi dobbiamo?- chiese Roxas

- nulla oggi offre la casa, dopo tutto domani parteciperete al torneo di struggle, consideratelo come un premio di incoraggiamento!- rispose

- già è vero!!! il torneo me ne ero scordato!- esclamò il ragazzo biondo.

- di questi tempi sei sempre soprappensiero non mi stupisco che ti sia passato di mente…- gli disse Pence

- e sarebbe stato meglio che non ti fosse venuto in mente…-

Prima ancora di girarsi i ragazzi avevano già capito chi poteva essere così "gentile"….

- ciao Seifer…- disse Heyner in tono acido

Il ragazzo di fronte a loro con un ghigno di scherno sulle labbra e una cuffia blu in testa, era quello che si diceva il bullo del paese, anche se lui si spacciava per il mantenitore dell’ordine.

- ho dei seri dubbi che voi riusciate a battermi domani, il trofeo dei quattro cristalli continuerà ad essere mio..-

- ha sì?! Non credo che sarà facile per uno che si definisce il controllore della città e invece metà delle grane da risolvere le fai lui...- rispose Roxas

Aveva proprio toccato il nervo scoperto del ragazzo. Il quale prontamente si mise in posizione per colpirlo. Ma Roxas ormai era abituato al comportamento di Seifer, e si preparò alla difesa.

Ad un certo punto la sua attenzione venne distratta da un pensiero, il problema è… che non era suo….

"che bello il tramonto, credo che andrò a vederlo vuoi venire anche tu?"

SBAM

Il destro di Seifer colpì in pieno Roxas, facendolo cadere a terra e sanguinare lo zigomo.

Si passò una mano sulla faccia, poi si tirò in piedi e si scrollò.

- Roxas tutto bene?!- gli chiese preoccupata Olette.

- sì è tutto ok…-

Il comportamento del loro amico era strano… era appena stato colpito e invece di rispondere si guardava in giro.

- sei sicuro?-

- ha ha ha! Mi sa che il colpo l’ha proprio stordito! Meglio che lo riportiate a casa.- detto questo Seifer se ne andò.

- haaaa quanto lo odio quello!!!- esclamò Heyner mentre veniva trattenuto da Pence - domani gli restituiamo tutto! Vero Roxas?-

Ma il ragazzo sembrò non ascoltarlo.

- o mamma mia…- sospirò il ragazzo portandosi una mano alla fronte - giuro che proprio non capisco che ti stia succedendo…-

- meglio se torniamo a casa devi medicarti il taglio- disse Pence

- no! Incominciate ad andare voi, io ho una cosa da fare..- e scappò via.

- ROXAS!!!- lo chiamarono, ma lui non si girò.

" che diavolo mi sta succedendo?!" si chiedeva mentre correva. "non capisco…"

Commenti: saaaaaalve!!! Come stanno i miei beneamati lettori?! Comunque… spero che il capitolo vi sia piaciuto è solo il primo di quelli dedicati a roxas. So che ad alcuni non piace, anche io la pensavo così all’inizio ma mi ha fatto talmente tanta pena che non ho potuto non apprezzarlo. Nel senso che scoprire di non essere chi si credeva e che i suoi amici in realtà erano solo fatti di dati è stato uno sciock pure per me… quando poi ha detto la frase "sei fortunato credo che le mie vacanze estive siano finite" prima di scomparire mi sono depressa così tanto da dover mangiare un bel cioccolatino per tirarmi su! (tutte scuse…. Nd lettori non è vero!!! Nd kano ç_ç)

Voi che ne pensate? Anche a voi ha fatto tristezza?

Anzi voglio porvi un quesito specifico come sarebbe potuta andare la storia in quel punto?

Ora passo ai ringraziamenti:

Dragon89: finalmente pensavo ti fossi dimenticato della mia fic!!!! sono contenta che tu abbia commentato! ok seguirò il tuo consiglio e mi riandrò a leggere il capitolo 18! per l'organizzazione non ci vorrà molto credimi...

Black Kairi: ci sarà spazio anche per loro dopo tutto riku è il mio personaggio preferito! non so la crema non lo ancora testata hi hi hi....

Giangie: ti devo le mie più sentite scuse non l'avevo capito abbi pazienza....

vivitheblackwizard: sì sapevo che eri un ragazzo ma non so perchè ho scritto al femminile... sono troppo rinco scusa! ho aggiunto il tuo contatto aspettati mie nostizie al più presto! ^_^  per quanto riguarda le tue sensazioni stavolta hai toppato mi disp!

baci alla prossima by Kano-chan

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Capitolo 5
*** My dreams are real ***


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Capitolo 4 My dream is real

Svoltò in un viottolo che alla fine sbucò nella piazza della stazione, il campanile troneggiava e in quel momento suonava le sei. Roxas entrò nell’edificio e pagò alla cassiera il biglietto per andare alla terrazza del tramonto.

"ha detto che voleva vederlo…." pensò mentre seduto sul sedile guardava il sole scendere dalla sua postazione.

Dopo una decina di minuti di viaggio, il ragazzo scese alla meta. Percorse il viale alberato, e le scale di pietra che portavano alla terrazza. Giunto si guardò intorno nel tentativo ti capire se era stato tutto vero o solo un gioco della sua mente.

- sei arrivato finalmente! Ma il sole è già calato….-

La voce proveniva da una ragazza bionda (miiii ma tutti biondi sono?! N.d. Kano), dagli occhi azzurri e con addosso un vestitino bianco.

- allora non ti ho immaginata!- esclamò sorpreso e allo stesso tempo sollevato Roxas.

Lei rise.

- mi puoi dire chi sei?-

- il mio nome è Naminè- si avvicinò a lui e si sedette sulla panchina lì di fianco.

Roxas la imitò.

- ho molte cose da chiederti…-

- posso immaginare, credo che innanzitutto vorrai sapere come faccio a entrare nei tuoi sogni e soprattutto perché l’ho fatto…-

Il ragazzo annuì.

- vedi, io sono un nessuno, ovvero una creatura nata nel momento in cui un cuore forte cede all’oscurità lasciando così una sorta di energia che prende forma. Ognuno di questi esseri possiede capacità differenti io per esempio posso entrare nei sogni della gente, ma non possiede un cuore.-

Roxas ascoltava il discorso come in trans, cercando ci capire come questo potesse avere a che fare con lui.

Naminè continuò.

- ora veniamo al perché ti ho cercato… ho bisogno del tuo aiuto. Io sono destinata a scomparire perché non ho cuore e non appartengo ne alla luce ne all’oscurità e l’ordine naturale non ci accetta… tu sei il secondo prescelto del keyblade e se ci aiuti ad aprire Kingdom Hearts noi potremo ricevere ciò che ci manca e fare finalmente parte del mondo!-

- noi?!- chiese il ragazzo.

- devi sapere che oltre a me ci sono altri dodici nessuno, che aspettano la tua decisione con la consapevolezza che hai in mano il loro futuro..- spiegò la ragazza.

- io non so se sono in grado di aiutarvi…- rispose il ragazzo sconcertato

- sei la nostra unica speranza te ne prego!- gli afferrò la mano

Roxas guardò gli occhi della ragazza si vedeva che era in tensione, ma come poteva lui farsi carico di un problema così grosso?

Aveva combattuto solo una volta con il keyblade e non ne possedeva neppure uno.

- ho bisogno di un po’ di tempo per pensarci…- le disse infine

Naminè parve un po’ più sollevata. - d’accordo, ma sappi che hai solo fino a domani pomeriggio, il mio potere si sta affievolendo e le barriere magiche che proteggono questo luogo stanno diventando troppo potenti…-

- che barriere?!- chiese Roxas senza capire

Ma la ragazza si limitò a rispondere - domani verrà un altro nessuno e spero di vedervi tornare assieme…- e sparì con un sorriso malinconico.

Il ragazzo rimase imbambolato a guardare la panchina di fianco a sé ormai vuota.

Possibile che succedessero sempre tutte a lui?

Beh ma in fondo era lui che fino a stamattina voleva che succedesse qualcosa di diverso…. Ed era stato prontamente esaudito.

- eccoti qui ti ho cercato dappertutto!-

La voce famigliare lo fece voltare.

- ciao Olette…-

Lei si fermò e lo guardò intensamente.

- che sei venuto a fare qui?- gli chiese

- volevo vedere il tramonto e poi avevo bisogno di schiarirmi le idee- le rispose

La ragazza si sedette al posto di Naminè. - sei strano di questi tempi… ma almeno venire qui ti è servito?-

- veramente non saprei… forse No… sono ancora più confuso-

Roxas alzò la testa verso il cielo buio, all’orizzonte c’era sempre una striscia di rossore che si estendeva sul mare, come se il sole non volesse mai tramontare.

-senti Olette…- disse d’un tratto

- dimmi…-

- se qualcuno ti avesse chiesto aiuto, ma per darglielo dovessi andare via dalla tua città senza alcuna garanzia di quello che ti aspetta che faresti?- le domandò

La ragazza soppesò per un attimo la risposta.

- che domande mi fai?- chiese stupita - la risposta tra l’altro ce l’hai già!-

- che?-

- anni fa quando sono stata rapita ti ricordi? Quanto ci hai pensato prima di lanciarti al mio salvataggio?!- gli disse guardandolo divertita, lui rise.

- hai ragione….- si alzò

- Roxas…-

Il ragazzo si girò - umh?-

- se te ne devi andare però ricorda che qui noi ti aspettiamo…-

Lui sorrise, - certo lo so… ma ora sarà meglio tornare-

- ok-

Commenti: lo so lo so… mi sono fatta aspettare! Scusate. Questo capitolo forse è stato uno dei più facili… naminè e roxas sono due personaggi come dire…. Liberi, nel senso che non essendo molto presenti in kh 2 seppure fondamentali lasciano che sia la nostra immaginazione a crearsi il personaggio e quindi me li sono giocati un po’ come mi pareva. Chi sta aspettando l’arrivo di axel sappia che manca poco.

Ringraziamenti:

neko-chan: grazie neko, quella volta ho pensato pure di contattare nomura per un cambiamento di trama ma ho pensato che non sapendo il giapponese sarebbe stato un problema.. ^_^"

Black Kairi: nella rissa c’è finito per colpa di seifer! attaccabrighe era in ffviii e così e rimasto! Fossi stata in roxas avrei già chiamato il telefono azzurro!

Vivitheblackwizard: emh…. ^_^" mi sa che… ^_^"" non avevo in programma di mettere vivi… ^_^"""" solo perché mi sono fatta già un programma di come deve andare e non saprei proprio dove metterlo… ma mi piacerebbe fare una fic dove inserire anche chi recensisce come comparsa e se la farò tu sarai uno dei primi promesso!!!

Rikulove: ciao! Vedo che ho molte rivali da affrontare per conquistare il bel riku! No scherzo! Di spazio a riku ne darò di più stai tranquilla dopo tutto è sempre il mio personaggio preferito! Roxas e axel amanti?! Haaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa *____* no no non è quel genere di fic (con tutto il rispetto, sono fatte benissimo quelle fic) una bellissima amicizia ma nulla di più!!!

Allora ci risentiamo il prossimo capitolo! Mi raccomando recensite o smetto di pubblicare ha ha ha!

Baci by Kano-chan

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Capitolo 6
*** The last struggle ***


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Capitolo 4 . The last Struggle

La mattina dopo Roxas si svegliò di buon’ora, si sentiva stranamente vuoto, forse perché era il primo giorno che non sognava Naminè o forse perché tra poche ora iniziava il torneo, ma era certo, che la stretta allo stomaco gli era venuta per la decisione che aveva preso.

Fece colazione anche se non aveva fame, ma voleva evitare di cadere svenuto per un calo di energie.

Sceso in strada vide i suoi amici che lo aspettavano in fondo alla stessa per andare al ring di sabbia dove gli incontri si sarebbero svolti.

- allora siete pronti?- chiese Pence

- certo ci siamo preparati duramente vero Roxas?- gli disse Heyner

- sicuro.- rispose

- ottimo allora noi faremo il tifo e non ci deludete!!!- gli disse Olette

- con chi credi di parlare eh?- scherzò il ragazzo biondo.

Mentre stavano giungendo al ring una figura in nero attirò la sua attenzione.

Le passò accanto e poté appena scorgere il sorriso che delineava il volto coperto.

- buona fortuna..- gli sussurrò

Roxas continuò a fissarlo, fino a quando la folla urlante adunatasi per l’occasione non distolse la sua attenzione.

Tutta twilight town era lì e aspettava fremente l’inizio dei giochi.

Roxas e Heyner dopo aver salutato gli amici si avvicinarono al giudice per confermare la loro presenza.

- bene ragazzi ci siete tutti, ora abbiate un attimo di pazienza vi devo annunciare al pubblico e poi daremo il via- disse l’arbitro, detto questo si incamminò verso il centro dell’arena.

- vedo che non hai seguito il mio consiglio…-

- sai Seifer era inutile ascoltarlo quando hai la certezza che sia inutile- rimbeccò Heyner

- si vedrà capelli a spazzola!- e si girò a parlare con i suoi scagnozzi.

- signori e signore! Oggi ho il piacere di annunciarvi i partecipanti al torneo di struggle! Partiamo dal capo del comitato disciplinare della nostra città: Seifer!!!-

La folla iniziò a urlare.

- poi abbiamo un ragazzo che tutti noi conosciamo bene, ha grinta da vendere e ce lo farà vedere stiamo parlando di Heyner!-

Il ragazzo alzò il braccio sorridendo.

- un ragazzo apparentemente docile ma che nasconde una forza da Leoni: Roxas!!!-

Lui si grattò la testa salutando.

- e il campione uscente che molte ragazze hanno il piacere di vedere: setzer!-

Un uomo dai capelli lunghi e varie cicatrici sul viso, gettò indietro la chioma provocando molti urli di approvazione da parte delle donne presenti.

- ora che ve li ho presentati possiamo dire che è stato dato l’inizio al torneo!-

L’arbitro scese dal palco e si rivolse ai concorrenti.

- allora ora vi saranno date le mazze (ovviamente morbide non vogliamo che il bel faccino di roxas sia a rischio! Nd kano) e le palline che dovrete legare in vita, le regole le dovreste già conoscere ma ve le ripeto lo stesso, niente colpi bassi o altre scorrettezze pena la squalifica, vince chi alla fine del tempo concesso ha collezionato più sfere recuperate rompendo l’involucro che le tiene agganciate alla cintura. Tutto chiaro?- chiese

I ragazzi annuirono.

- ok, Heyner Seifer voi siete i primi.- e andò ad annunciare la decisione al pubblico.

- ora si vedrà testa a punta…-

- già…-

I due contendenti si misero al centro del ring.

- pronti? Via!-

Entrambi scattarono, Seifer con un movimento repentino sfiorò una sfera che cedette ma non si staccò. Era un continuo di affondi e parate e il tempo scorreva ineSorabile. Per l’ennesima volta le mazze si scontrarono e questa volta fu Heyner a colpire il ragazzo e la pallina cadde a terra. Heyner si gettò a terra per raccoglierla ma in quell’istante venne colpito e anche una sua sfera cadde. Ora erano pari.

Il giudice stava per fischiare la fine e il risultato sembrava scontato, ma sfortunatamente la sfera toccata in precedenza da Seifer si ruppe cadendo a terra.

Il tempo scadde.

- il vincitore è Seifer!!!- urlò l’arbitro.

Heyner gettò l’arma a terra. Mentre il suo avversario si avvicinava.

- è stata una bella gara….- il ragazzo lo guardò stupito per la sportività dimostrata

- ma non c’è storia io sono il migliore- e con questo lasciò Roxas nel tentativo di trattenere l’amico dall’intento di rincorrere seifer e di spaccargli la faccia.

- ok ok sono calmo! Ma vedi di batterlo o non risponderò delle mie azioni!- sbottò divincolandosi dalla presa.

- si pregano i prossimi contendenti di portarsi al centro della piazza-

Il ragazzo biondo diede un’ultima occhiata ai suoi amici e s’incamminò.

I due avversari si quadravano ognuno con lo scopo in mente di vincere.

L’arbitro si mise tra i due.

- ho una notizia dell’ultimo minuto setzer si è ritirato per cui questo scontro sarà decisivo-

A Roxas il sangue cominciò a ribollirgli nelle vene e il cuore a battere più velocemente.

"così questo sarà lo scontro decisivo…"

Come se non fosse quasi lui a sentire l’arbitro che dava il via, si mise in guardia. Ma quando si riscosse vide sconcertato che all’improvviso tutto si era fermato, non si udiva nessun rumore a parte il vento, volse lo sguardo verso il campanile e vide che la lancetta dei secondi si era fermata.

Avvertì una presenza dietro di lui e si voltò di scatto balzando all’indietro.

Lo strano tizio in soprabito nero stava a pochi metri da lui.

- che cosa vuoi? Sei tu l’artefice di tutto questo?!- gli domandò

Per tutta risposta quello fece spallucce.

- mi stai prendendo in giro?- chiese irato

La bocca dell’individuo si curvò in un sogghigno.

Allargò le braccia, una vampata di calore travolse Roxas che tentò di proteggersi con le braccia. Quando riuscì a posare lo sguardo sull’avversario vide che faceva roteare due strani cerchi rosso fuoco, e scattando in avanti provò un affondo, il ragazzo senza armi per schivarli si gettò di lato, ma l’onda d’urto gli fece perdere l’equilibrio e cadere in ginocchio. L’avversario ne approfittò portando un cerchio sopra la testa.

"NO!" meccanicamente Roxas protese la mani parando il colpo.

- ehi ma questo da dove salta fuori?-

Stringeva una grande chiave nera come la pece, tutta intarsiata.

Dove si congiungeva con l’elsa era incastonata una grande ametista e il ciondolo di una corona pendeva dal fondo dell’impugnatura.

- il keyblade… - sussurrò a se stesso.

- ottimo sì sì! Ottimo!- esclamò ad un tratto la figura incappucciata battendo le mani.

Il ragazzo biondo la guardò di traverso.

- finalmente!!! allora sei proprio tu!- sembrava stranamente felice per uno che aveva appena tentato di uccidere un ragazzo.

Roxas si tirò in piedi e provò a colpirlo, ma lui si scansò e alzò le mani in segno di resa.

- ehi ehi piano! Non vorrai mica uccidermi?!-

- secondo te perché non dovrei?- gli chiese

- ha già scusami per prima, ma mi dovevo accertare che fossi il detentore del keyblade.-

Detto questo abbassò il cappuccio, rivelando una chioma rosso fuoco e due occhi verdi smeraldo.

- piacere il mio nome è Axel memorizzato? A-X-E-L- si presentò tendendogli una mano.

Il ragazzo biondo non sapeva se fidarsi o meno così non la strinse.

- diffidenti nh?- gli disse Axel ritirandola - comunque sono venuto a prenderti per conto di Naminè, dovresti conoscerla no?-

- allora sei tu l’altro che mi doveva contattare… - rispose - beh io sono Roxas!- e stavolta fu lui a tendergli la mano.

Il ragazzo rosso la strinse con foga. - bene! pronto per andare?- dietro di lui apparve un’apertura ovale, non si vedeva dove dava perché era tutto scuro.

Roxas si voltò verso gli amici che erano fermi con le braccia alzate intenti a Tifare per lui.

- haaaa non ti preoccupare torneranno normali non appena ce ne saremo andati.- gli disse dandogli una pacca sulla spalla notando la sua incertezza.

Ma nonostante questo non si mosse.

Axel sbuffò - non per essere petulante ma il tempo concessoci è quasi finito o vieni adesso o rimani qui deciditi!- e varcò il passaggio.

"questa potrebbe essere la mia grande avventura o la mia fine…."

Si voltò.

"la scelta che ho fatto me lo dirà… tornerò ragazzi promesso…"

Sparì nel buio e il tempo ricominciò a scorrere.

La folla urlante si zittì di colpo.

Uno dei due contendenti era sparito nel nulla.

Seifer sembrava confuso, lì ancora con la mazza sollevata.

Hyner e Pence si guardavano intorno cercando di trovare il loro amico.

Olette fece un grande respiro e fissò le campane della stazione che cominciavano a suonare.

- torna presto Roxas noi siamo qui…-

commenti: così roxas ha deciso il suo destino. Quale sarà? Eh eh qui dovete aspettare un po’ per saperlo.

Vorrei dirvi che il titolo della mia fic non è stato scelto a caso.

Come sottolineato poco più sopra, credo ciecamente che il destino esista ma non penso assolutamente che sia già scritto… ognuno ha delle scelte, milioni di scelte nella sua vita come se fossero le tessere di un puzzle vanno a comporre la nostra storia. Ragazzi quando vi dicono "tu farai questo", "avrai questo", "diventerai così" non gli credete che siano cose belle o brutte… sono grandissime stronzate… siete voi a decidere!

Ringraziamenti:

Rikulove: sì in effetti se leggi sta fic mai più ti passa per la testa che il mio personaggio preferito sia riku… eppure è così quindi non disperare e abbi pazienza!

Vivitheblackwizard: ormai il mio povero cervellino è proprio andato in fumo... in effetti sono stressatissima in questo periodo... ma vedrò di non intercambiarli più promesso!

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Capitolo 7
*** A new danger ***


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Capitolo 5.: A new danger

 

ore 5 del mattino.

- che vorrà quel vecchio sclerotico a quest’ora?!-

la voce di Sora rimbombò nel silenzio del castello.

- che ti gridi?! Di sicuro ci sarà una buona ragione se ci ha convocati così d’urgenza!- lo rimproverò Kairi

- e questo mi fa presumere che non sia niente di buono…- commentò Riku

- a proposito dov’è Keiko?- chiese la ragazza

- non lo so, ma credo sia già con il maestro.- le rispose

imboccarono il corridoio centrale e giunti davanti al grande portone rosso entrarono.

Sora ebbe un deja’vu, lo stesso tavolo, le stesse persone intorno… il che gli fece capire che quello che aveva detto il suo amico poco fa doveva essere vero.

Il re uditi i passi si girò con aria tesa e preoccupata.

- cattive notizie ragazzi.- disse al gruppo.

- l’avevamo immaginato…- rispose il ragazzo dai capelli argentei.

- Che succede?- domandò agitata la principessa

- Sora devi tornare nel tuo mondo e subito anche.- gli disse yen sid.

- Stai scherzando vero?!- esclamò il ragazzo

- Lasciami spiegare…-

- Avevate detto che non c’erano problemi se io rimanevo qui! Vi sembra giusto adesso cacciarmi senza tanti complimenti…-

Il ragazzo avrebbe volentieri continuato se la voce non gli fosse sparita tutto d’un tratto.

- ora sarai costretto ad ascoltarmi.- disse divertito il mago.

Sora fece dei gesti inconsulti prima di beccarsi un pugno sul braccio da Riku.

Si quietò massaggiandosi il punto colpito.

- devi ripartire perché il tuo mondo è in grave pericolo.- spiegò

il ragazzo mosse la bocca senza successo, poi guardò torvo l’uomo che alla fine con un sospiro gli fece tornare la voce.

- che pericolo?-

- un’organizzazione ne ha preso il controllo, con conseguenza drastiche.-

- che genere di conseguenze?- chiese Riku

- è quello che abbiamo tentato di scoprire ma c’è qualcosa che ci impedisce il passaggio…- disse Keiko

- e noi come facciamo a passare allora?- domandò Sora

- crediamo che il keyblade possa garantirci l’ingresso, però è solo un ipotesi…- proseguì la ragazza

- quindi tocca a noi scoprirlo….- iniziò Kairi ma suo padre sembrava avere da ridire - stavo dicendo tocca a NOI scoprirlo e neutralizzare i nemici giusto?- ribadì in tono deciso.

- Sì, tocca a voi perché siete i soli, ci dispiace farvi partire senza ulteriori informazioni ma questo è tutto ciò che sappiamo…- disse la regina

- Non vi dovete preoccupare porteremo a termine il compito!- rispose Riku

Yen cid annuì. - ora andate a riposarvi domani dovrete partire…- e detto questo li congedò.

I tre ragazzi si voltarono, percorrendo la stanza parlando di cosa gli poteva aspettare finché non sparirono oltre la porta.

- perché non li avete avvisati che un loro amico probabilmente si è unito a coloro che dovranno annientare?- domandò la regina

- sarebbe stato controproducente… sicuramente si sarebbero fatti degli scrupoli nel momento in cui si sarebbero dovuti affrontare, nella malaugurata ipotesi che questo accada…- rispose il re.

- E se dovesse accadere? -

- Non sappiamo che rispondere… il potere della chiave è ancora una misterioso, non sappiamo cosa possa accadere nel caso di uno scontro con un altro keyblade possiamo solo sperare in bene…- disse il mago.

Commenti: azzo se l’ho fatto corto sto capitolo… ma vi sta bene perché voi leggete e non commentate e io che ne so poi se vi piace o no?! Siete proprio heartless!!! (esclusi i commentatori assidui ^_^). Beh non ho molto da dirvi vista la brevità quindi ho finito!

Ringraziamenti:

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Capitolo 8
*** Oblion Castel ***


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Capitolo 6.: Oblion castel

Roxas era arrivato attraverso quel passaggio aperto da Axel e si era ritrovato in un ampio giardino.

Il cielo che lo sovrastava era nero come la pece.

- questo è il castello dell’oblio. Memorizzato?!- lo informò il nessuno

davanti ad esso si ergeva un castello che si protendeva verso l’alto come se fosse un’unica torre e tratti il muro era blu, trasparente che lasciava vedere scorci di scale che si arrampicavano fino alla cima.

- ehi sveglia! Seguimi.-

il nessuno richiamò l’attenzione del ragazzo, che si affrettò a seguirlo per il sentiero bianco, che portava alla fortezza.

- allora hai deciso di darci una mano!- gli disse

- non fraintendermi… lo faccio solo perché me l’ha chiesto Naminè nulla di più..- rispose Roxas

- ahhhh è così? Perché la ritieni un’amica giusto?-

- sì..-

- sai noi nessuno non possediamo un cuore per cui non abbiamo emozioni…-

il ragazzo si bloccò, sul viso gli si dipinse un’espressione di sorpresa, che però tornò subito seria. Axel si fermò e si voltò verso di lui.

- ho detto qualcosa di sconvolgente per te? - gli chiese

- no… è solo che deve essere triste, senza emozioni che vita è?- rispose pensandoci su, - ehi che cavolo ridi?!- esclamò

infatti il ragazzo rosso era piegato in due dal ridere, si tirò su e si asciugò le lacrime che gli erano spuntate, anche se quelle tatuate erano ancora lì ben visibili.

- è che… ha ha ha! Sei troppo divertente!-

- e cioè?-

- beh riesci a porti tu queste domande quando io personalmente non l’ho mai fatto… è questo che vuol dire non provare emozioni…- gli disse - sai mi stai simpatico!- aggiunse infine.

- Ehi sei sicuro di non avere cuore?- gli domandò Roxas.

- Sì…. Mi sa proprio di sì…- rispose voltandosi e ripartendo. - forza il capo ti sta aspettando.. e sarà sicuramente una sorpresa per te…-

- Che vuoi dire?-

Ma il nessuno non rispose facendogli solo cenno di seguirlo.

Quell’edificio gli dava i brividi, dentro tutto era accecante, le pareti erano di un metallo chiarissimo con riflessi argentati, le scale blu partivano dall’ultima sala sovrastate da grandi archi che recavano il simbolo di una strana croce. Ad ogni rampa si trovava un piano che però non poté visitare visto che andava di fretta, ma gli sembrava che parecchi occhi a volte seguissero il suo percorso. Arrivati all’ultimo piano entrarono da una porta di legno scuro e si ritrovarono in un ampia stanza, le pareti salivano a imbuto creando così una piramide trasparente che lasciava spaziare la visuale sulla luna a forma di cuore dai contorni ardenti.

Ad un certo punto Axel si bloccò e indicò un’altra porta che dava su un terrazzo.

- forza il capo è di lì… e non fare il timido!- scherzò facendogli l’occhiolino.

Roxas stava per ribattere ma il nessuno lo spinse fuori e chiuse la porta, salutandolo prima di sparire.

Il ragazzo si voltò, gli sembrava di stare nel nulla più assoluto, la terrazza si confondeva con il cielo e i contorni che lo separavano dal vuoto erano appena visibili, come fioche linee azzurrine. Se avesse potuto sceglierle un nome probabilmente sarebbe stato "l’altare del niente".

Solo dopo un attimo notò una figura incappucciata che mal di distingueva nel mezzo.

- benvenuto Roxas…- disse lo sconosciuto la voce suonò conosciuta al ragazzo.

- sei tu il capo di questa organizzazione?- gli chiese

la figura annuì, poi si abbassò il cappuccio.

Il detentore del keyblade fece un balzo indietro impugnando la sua arma.

- dovevo immaginarlo che c’eri tu dietro a tutto questo ansem!- esclamò irato

- non sono chi tu pensi che sia…- rispose quello.

- Ah no?! e chi saresti allora?!- domandò in tono scettico il ragazzo.

- Il mio nome è xehanort, sono il nessuno di colui che tu chiami ansem… sono quello che rimane del suo spirito. -

In effetti ora che lo notava non erano poi tanto uguali, davanti a lui c’era una ragazzo dai lunghi capelli argentati, dalla carnagione ambrata e dagli occhi rossi come il fuoco.

- allora dimmi, di cosa vuoi parlarmi?-

l’uomo lo guardò sorridendo.

- la vedi quella luna?-

Roxas annuì.

- beh quello è kingdom hearts, il vero kingdom hearts. Ciò che noi vogliamo è la possibilità di essere completi e per farlo ci serve il potere racchiuso al suo interno. Tu chiave del destino devi aprire il passaggio. Ora quest’ultimo non è ancora pronto per essere aperto ma presto, molto presto lo sarà e allora toccherà a te- spiegò

- dov’è Naminè?-

- presto la vedrai non devi preoccuparti…-

dopo un attimo di pausa il capo dei nessuno gli chiese - allora pensi di volerci aiutare?- poi rimase in silenzio in attesa di una risposta, le braccia conserte.

"sono arrivato fin qui…. E ho dei dubbi che mi lascerebbero andare tanto facilmente e poi…. Devo aiutare Naminè non è giusto che lei scompaia!"

guardò dritto negli occhi xehanort, il quale gli porse una mano che strinse prima di cambiare idea.

- ottimo…- sussurrò l’uomo. - DA ORA….- esclamò in seguito

Roxas non capiva con chi ce l’avesse, poi un brivido lungo la schiena lo fece voltare.

Dietro di lui infatti undici personaggi incappucciati erano fermi, armi alle mani.

- COMINCIA LA NOSTRA ERA! L’ERA DELLA NOSTRA ORGANIZZAZIONE, L’ORGANIZZAZIONE XIII! PRESTO FAREMO PARTE DEL MONDO CHE CI È STATO PRECLUSO! - concluse levando le braccia al cielo.

il gruppo esultò e urlò, levando le armi in alto.

 

"sarà stata la scelta giusta?"

commenti: devo dire la verità se non mi fossi imposta di accendere il computer non avrei finito sto capitolo… da quando ho per la mani FFXII è difficile lasciare andare il joystick….

Non siamo ancora entrati nel vivo della storia ma manca poco, per dirla tutta la storia me l’ero prefissata in un modo ma andando avanti a scriverla mi rendo conto che sto modificando in parte o del tutto ciò che era in origine. Boh vedete un po’ voi…..

Dopo questo commento senza alcun senso passo ai ringraziamenti:

Black kairi: il fatto che la mia fic ti stia piacendo così tanto mi fa estremamente piacere! il fatto che tu mi voglia uccidere quando l'ho conclusa un pò meno... ^_^" meno male che tengo sempre il mio fidato keyblade a portata di mano!

iron maiden: thanks a lot!!!! allora vuol dire che piace proprio sta fic e non è uno scherzo evvai!!! spero che continuerai a recensire!

dragon89: ci mancherebbe! anche io è da tanto che non recesisco la tua ma sappi che continua a piacermi... in effetti ho avuto dei problemi nel lasciare commenti un pò a tutti... cmq roxas conosce sora perchè se ti ricordi bene in destiny 1 l'ha incontrato a twilight town! spero di non averti fatto aspettare troppo l'arrivo dell'organizzazione!

baci baci Kano-chan

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Capitolo 9
*** Tokyo?! ***


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Capitolo 7 . Tokyo?!

- e così questo sarebbe il varco inaccessibile?- chiese Sora

l’apertura ovale non presentava nulla di strano in apparenza.

- non fidarti della prima occhiata..- lo ammonì Keiko

avanzò estraendo un lungo pugnale e lo scagliò con violenza.

Il pugnale per un attimo sembrò riuscire a passare, ma poi come se fosse stata fatta d’acqua l’apertura si infranse facendo cadere l’arma a terra.

- ora capisco… ma ho dei dubbi che il keyblade serva a qualcosa…- disse il ragazzo guardando dubbioso il varco – ma ci si può provare lo stesso..-

la chiave gli apparve in pugno, fece qualche passo indietro e la puntò al centro della porta. Subito non successe nulla, tanto che Kairi emise un lungo sospiro, poi una piccola sfera di luce apparve sulla cima dell’arma e da lì ne scaturì un lungo filo che colpì la superficie di fronte, che iniziò a brillare, e come tutto questo era incominciato cessò di colpo.

- dite che ha funzionato?- disse Keiko

- c’è solo un modo per scoprirlo…- e come al solito senza pensarci due volte Sora passò nel varco.

- HAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!-

Un grido agghiacciante fece sobbalzare tutti.

- SORA SORA!!!- gridò Kairi

- vado a vedere io- disse Riku

il ragazzo fece due passi quando la testa castana del suo amico spuntò dall’apertura.

- vi siete presi caga eh?!-

la scena dopo fu del tutto normale, Riku mollò un pugno sul capo di Sora, Kairi gli urlò che era un cretino e Keiko sospirò rassegnata, invece di una missione che poteva essere molto pericolosa sembrava una scampagnata tra ragazzini….

- ok ok non vi scaldate un po’ di umorismo fa bene per la tensione no?!- si difese.

- basta con le stupidaggini, ora è meglio che andiate i nemici potrebbero arrivare per chiudere il varco.- disse yen sid passandosi una mano sul viso.

Tutti e tre annuirono e preso fiato si incamminarono uno dopo l’altro attraverso il varco.

Si ritrovarono nel nulla, tutto intorno a loro era nero non si distingueva il soffitto dalle pareti.

- siamo sicuri che quel varco era giusto? No perché io comincio ad avere dei dubbi….- disse il custode della chiave.

- non credo che il maestro si sia sbagliato, proviamo ad avanzare qualcosa succederà..- disse Riku

- teniamoci pronti dopo tutto siamo in territorio nemico…- consigliò Keiko estraendo i suoi pugnali.

- E meglio anche se ci teniamo per mano ho come la sensazione che se ci separiamo non ci ritroveremo più…- disse la principessa.

Tutti d’accordo i ragazzi avanzarono, ma appena fecero un passo in avanti una voce riecheggiò nello spazio circostante.

- benvenuto detentore del keyblade e anche a voi che lo accompagnate, siete appena entrati nel dominio dei XIII e credo che quello che vedrete e che vi succederà vi piacerà molto!-

- che significa?!- urlò Riku ma la voce si limitò a ridere di gusto e nel momento in cui la risata si fermò l’oscurità intorno a loro svanì, e si ritrovarono in un appartamento.

- Ma… ma questa è casa dei miei!- esclamò Sora guardandosi intorno spaesato.

- Sembra deserta però… - osservò Kairi.

Il ragazzo castano cominciò a girare per le varie stanze cercando traccia dei suoi.

- Sora corri!- urlò Keiko.

Lui entrò nel salotto, la porta del balcone era aperta e uscì.

Si ritrovò davanti ad uno scenario agghiacciante, che diede a tutti una stretta al cuore.

- Che cosa hanno fatto?- chiese sconvolto il ragazzo.

Nel cielo cupo si stagliavano le sagome delle case e delle palazzine di Tokyo, molte di queste erano crollate, i detriti invadevano le strade e agli angoli alcuni idranti spruzzavano acqua allagando i dintorni. I semafori lampeggiavano, tutto era nero ma ogni finestra era illuminata creando giochi di riflessi sull’asfalto umido. I giganteschi schermi che di solito pubblicizzavano vari prodotti erano in frantumi schizzando scintille sotto di loro. Gli alberi erano scheletrici e non c’era traccia di un fiore. La torre di Tokyo orgoglio della città era sparita al suo posto c’era uno strano castello e sopra di esso si ergeva un enorme luna a forma di cuore.

Non c’era nessuno in giro tutto taceva in modo irreale.

- che fine hanno fatto tutti gli abitanti? CHE FINE HANNO FATTO?! LO SO CHE MI PUOI SENTIRE!- urlò Sora

un brivido gli percorse la schiena che lo fece voltare di scattò.

Gli occhi gli si dilatarono, per l’orrore.

Due figure, apparivano e sparivano, come vapore, sembravano spettri della notte, a stento riconobbe i suoi genitori.

Loro sembravano non riconoscerlo, stavano lì con gli occhi spenti le braccia inerti lungo i fianchi.

- sembra che qualcuno li abbia privati di ciò che li rendeva vivi… sono anime…- disse Keiko

- non dire che sono morti!- esclamò il ragazzo castano – perché io li salverò!-

nonostante non fosse in buoni rapporti con loro, Sora si sentiva in dovere di aiutarli, dopo tutto erano sempre la sua famiglia.

- forza andiamo dobbiamo arrivare a quella torre! Sono sicuro che si stanno nascondendo lì…- disse infine

- non ti fare accecare dalla rabbia, sai che riusciremo e risolvere tutto per il meglio..- gli disse Riku appoggiandogli una mano sulla spalla.

- Lo so….- rispose ma dentro di sé qualcosa bruciava e urlava.

Commenti: avete presente la canzone degli evanescence "hunted"? beh comunque mi sono ispirata a quella… come mi ha fatto notare dragon in una sua recensione ho sbagliato a scrivere il nome del capo dei 13… ho fatto confusione essendo il nessuno di ansem il nome giusto è xemnas… chiedo scusa!

Per la descrizione del paesaggio mi sono ispirata un po’ alla visione futura del mondo, dopo tutto dicono che lo stiamo distruggendo..

Spero che la storia vi stia interessando come immagino!

Ringraziamenti:

Dragon89: ops.... hai ragione!!! appena posso vado a cambiarlo! è normale che ti sia dimenticato dopo tutto la storia era abbastanza lunga e tutta bene non me la ricordo neppure io che l'ho scritta!  ha ha ^_^""

iron maiden: e così ti piace axel eh? buon per te! anche a me sta molto simpatico! ti rassicuro dicendoti che non sarà di sicuro la sua ultima apparizione!

grazie a tutti anche a chi ha solo letto!

baci Kano-chan

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Capitolo 10
*** Naminè ***


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capitolo 8 .:Naminèè

- mi dici quando potrò vederla? Sto perdendo la pazienza…- disse Roxas innervosito.

Guardò male il nessuno dai capelli di fuoco che appoggiato al muro osservava fuori dalla finestra.

Era parecchio che stava aspettando in quella stanza che nonostante tutta la buona volontà per renderla abitabile sembrava più vuota che mai, tutto sembrava scuro i colori dominanti erano il nero e il blu notte.

- amico lo sai che la pazienza è la virtù dei forti? E poi il capo ha detto che prima le doveva parlare e quindi aspetta!- gli rispose spostando lo sguardo su di lui per non più di trenta secondi.

- d’accordo farò come dici… ma da quando siamo amici noi due?-

ad Axel si formò un ghigno sulle labbra.

- perché probabilmente sono l’unico di cui ti puoi fidare qui…-

il biondino stava per ribattere quando la porta della stanza si aprì, ed entrò Larxen, l’unica ragazza dell’organizzazione (oltre a Naminè membro non attivo), i capelli biondi risaltavano sul vestito scuro che indossava, ma nessuna emozione tralasciavano i suoi occhi glaciali.

- ora puoi andare Naminè ti sta aspettando.- gli disse, il suo tono era di chi si sentiva superiore, forse perché lui era il più giovane lì dentro e l’ultimo arrivato.

Roxas lasciò perdere l’irritazione che provava si alzò e uscì.

- ehi dopo torna qui che devo farti vedere dove alloggerai!- gli urlò dietro Axel.

- mi chiedo perché stai tanto dietro a quel ragazzino… ci interessa solo che abbia la chiave che bisogno c’è di trattarlo come se fosse un tuo vecchio amico, come se poi tu potessi affezionarti…- disse la donna lasciandosi cadere nella poltrona dove prima era seduto Roxas.

Il nessuno la guardò e per un attimo sembrò in collera, poi fece spallucce.

- ti dicessi la verità mi viene spontaneo…- rispose - ho sentito che ci sono degli intrusi di chi si tratta?- proseguì cambiando discorso

- a quanto pare il prescelto e la sua combriccola ha deciso di venire a fermarci….- Larxen non si potè trattenere dal ridere – pensano di poterci sconfiggere tutti e tredici!-

- io non li sottovaluterei… dopo tutto hanno sconfitto ansem…- ribadì Axel

- lui era debole noi siamo forti… e poi abbiamo tanti di quegli assi nelle maniche che non vedo l’ora di usare!- un lampo attraversò gli occhi di lei.

il nessuno dai capelli rossi pensò che a volte faceva paura pure a lui quella ragazza, la sua cattiveria non aveva limiti.

- tu invece di star qui a fare niente perché non insegni un po’ a combattere come si deve a tuo fratello?- la schernì

la nessuno tornò seria, poi sorrise.

- non ti devi preoccupare Demyx sa il fatto suo…- detto questo si alzò – vado da Xemnas e faresti meglio a venire anche tu dobbiamo discutere su chi mandare ad eliminare gli intrusi, ma probabilmente basterà una squadra di simili-

- quelle creature non mi piacciono per nulla… e pensare che potevo finire come loro…- disse Axel

*****************

Roxas si trovava di fronte ad una porta diversa dalle altre, più per la sua forma che per il resto. Sembrava una carta strappata la cui cima era formata da tre punte.

Si sentiva a disagio, erano successe parecchie cose da quando aveva incontrato per la prima volta la ragazza. I fatti che gli aveva rivelato gli avevano sconvolto la vita.

Non la riteneva responsabile, questo mai, dopo tutto era stato lui a decidere cosa fare nessuno l’aveva costretto, era stata la volontà di aiutarla a spingerlo dove era adesso.

Fece un gran bel respiro e poi bussò, una voce che conosceva ormai molto bene gli rispose educatamente di entrare.

Aprì la porta, e si dovette coprire gli occhi.

La luce che emanavano i muri e tutto quello che c’era dentro quella stanza era accecante dopo tutto quel buio.

Infatti ogni cosa era bianca, a partire dal tavolo dalle sedie fino alle tende.

Naminè sedeva vicino alla finestra con un blocco da disegno in mano, molti delle sue creazioni erano sparse per la stanza.

Lei si alzò e gli si avvicinò.

- era da tanto che ti aspettavo…- sorrise

Roxas ovviamente divenne rosso come un pomodoro e rispose sorridendo di rimando.

- siediti non mi capita spesso di poter fare quattro chiacchiere…- disse malinconica

- perché sei qui allora?- le chiese

- non l’ho scelto io… noi nessuno siamo nati dal nulla e come di sicuro ti avranno detto siamo senza cuore… mi disp.-

- no non ti devi scusare!- la fermò il ragazzo.

Lei lo guardò alquanto stupita.

- non è colpa tua e comunque io non credo che sia così… ne tu ne Axel dimostrate di non avere un cuore. O perlomeno.. se non l’avete in modo fisiologico c’è sicuramente qualcosa di molto simile in voi.-

- sono contenta che tu la pensi così… ma se quello che dici è vero oppure no, se non apriamo in tempo kingdom hearts scompariremo tutti senza lasciare traccia. Ma non volevo farti pressione…- aggiunse notando l’espressione tesa del ragazzo.

- Allora hai conosciuto Axel… è l’unico che sembra avere un po’ di umanità…- disse per cambiare discorso

- Anche troppa…- le disse lui i rimando

I due si guardarono e risero, anche se qualcosa turbava l’animo di Naminè.

Commenti: ta daaaaan!!! Anche questa è fatta se a qualcuno manca la squadra di sora il prossimo capitolo è su di loro con una nuova comparsa e vecchia conoscenza per chi gioca a FF!

Axel è una persona controversa secondo me…. Vive nel dubbio, dopo tutto lo capisco se nasci già con uno scopo prefissato, in un certo ambiente capire che forse non sei dal lato giusto della medaglia può mandarti in confusione… o almeno è così che io vedo lui.

p.s. scusate per il titolo un pò malandato... il font di KH non ha le lettere con l'accento...

Ringraziamenti:

Dragon89: dopo tutto l'abito non fa il monaco o no? ^_^

Black Kairi: contenta che ti sia piaciuto! grazie!

to the next kiss! by Kano-chan

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Capitolo 11
*** Leon ***


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Capitolo 9 . Leon

Sora e gli altri camminavano in mezzo alla strada, tutto intorno a loro dava un senso di inquietudine perché non solo le persone erano scomparse ma tutte le forme di vita dagli uccelli agli insetti sembravano essere sparite.

Kairi queste cose le avvertiva più di tutti e si vedeva chiaramente che era a disagio.

Il ragazzo castano sembrava però non accorgersene, la rabbia per aver visto cosa avevano fatto ai suoi e alla sua città lo aveva reso cieco al resto.

Keiko invece rallentò e si avvicinò alla ragazza.

- che c’è?- le chiese

lei si guardò intorno – è questo posto… neppure quando ero prigioniera nel castello di ansem ero così a disagio. E poi Sora mi preoccupa…- dicendo questo si fermò ad osservare il passo veloce e fremente del ragazzo.

- non ci devi fare caso… sai com’è, agisce d’istinto e si fa soprafare dalle emozioni e da ciò che gli succede ma presto gli passerà.- la rassicurò Keiko e in effetti la principessa si sentì più sicura.

Ad un certo punto oltre i loro passi nell’aria si incominciò ad udire un rumore secco, metallico come di…

- spade…- disse Riku – è il suono di una spada…-

i quattro si fermarono, tentando di udire meglio così da poterne capirne l’origine.

- sembra provenire dal parco…- disse infine Sora indicando l’ingresso in ferro battuto da cui si accedeva al giardino.

Con cautela si avvicinarono, il rumore aumentò.

Passando dietro agli alberi dopo un attimo ebbero una visione della scena.

Circondato da bizzarri essere bianchi che si muovevano con strane movenze c’era un ragazzo che dava le spalle fendendo l’aria nel tentativo di tenere a bada i nemici.

- chi credete che sia?- chiese Sora strizzando gli occhi nel tentativo di vedere meglio.

- più che altro che razza di esseri sono quelli?- disse Riku con la mano che teneva stretta l’elsa della sua ‘via per l’alba’.

- Ma nessuno di voi pensa che potremmo anche dare una mano a quel poveretto?- osservò Kairi

- Beh ma non mi sembra che gliene serva…-

Quando Keiko disse questo l’attenzione di tutti tornò sul giovane, che con una mossa rapidissima aveva ribaltato la situazione riuscendo a uccidere un gruppo di nemici, e finalmente lo si poté vedere in viso.

Era alto, indossava un paio di pantaloni di pelle neri corredati da un incrocio di cinture, la maglietta bianca stava sotto la giacca con un bordo di pelliccia e che riportava uno strano simbolo sulla manica, lo stesso che portava come ciondolo al collo, i capelli lunghi e castani non riuscivano a coprire totalmente i profondissimi occhi azzurri e la cicatrice che gli solcava il volto. Maneggiava una spada singolare, al posto dell’elsa aveva l’impugnatura di una pistola.

Si capì in poco tempo a cosa serviva…

Gli ultimi due nemici gli si erano fatti intorno, tentando di bloccarlo sia da davanti che da dietro. Il ragazzo studiò per un attimo la situazione. Con una mossa repentina girò attorno a quello che si trovava di fronte e con un fendente lo fece sparire, ma nel frattempo l’altro scattò.

Il giovane sorrise prima di premere il grilletto, con un forte botto seguito dall’odore della polvere da sparo fece stramazzare a terra l’essere che si dissolse in una nuvola di quello che sembrava fumo bianco.

Si guardò intorno riprendendo fiato, poi rinfoderò l’arma.

- dite che è dalla nostra parte o no? potrebbe essere uno dell’organizzazione…- disse Kairi

- di sicuro non è stupido…- disse Keiko e uscì.

- Che fai?- le sibilò Riku tentando di fermarla.

Il ragazzo si voltò.

- ciao- gli disse la ragazza.

- ciao… dì pure ai tuoi amici che possono uscire di lì…- rispose serio

- ci avevi già visti?- esclamò Sora uscendo allo scoperto seguito dai suoi amici.

- Non siete molto bravi a nascondervi…. Non tutti i cespugli sussultano…- rispose

La principessa abbassò lo sguardo arrossendo leggermente. – non sono riuscita a trattenermi quando ho visto che ti attaccavano…- gli disse

Lui si rivolse di nuovo verso la ragazza mora.

- cosa ti ha spinto a venire fuori?- domandò

- non credo che tu sia un nemico, ho buon spirito di osservazione e un certo sesto senso, i nostri avversari poi, sembra che girino senza mai farsi vedere in volto…-

il ragazzo sorrise, poi guardò ad uno ad uno i componenti del gruppo.

- tu devi essere il prescelto del keyblade a quando vedo…- disse osservando la chiave del ragazzo – e lei deve essere la principessa Kairi, quindi tu sei Keiko e …-

- non sarebbe meglio dirci chi sei visto che ci conosci così bene?- disse Riku, mandandogli un’ occhiata sospettosa.

- E tu devi essere Riku… hai ragione. bene… il mio nome è Leon.-

- Mi sembra di averlo già sentito questo nome…- disse Kairi pensierosa, poi si mise a guardare meglio il ragazzo – ma certo! Tu eri il capo delle truppe a palazzo!-

- è meglio che veniate con me, ero venuto a prendervi, devo spiegarvi alcune cose..- senza dire altro si voltò cominciando ad attraversare il parco.

- sei sicura che era il capo delle truppe? Non sembra riconoscerti…- chiese dubbioso Sora

- sì non sì è sbagliata solo che per lui è un tasto dolente quello…- anticipò Keiko guardandolo andare con passo sicuro per la sua strada.

- In che senso? Spiegati meglio…- la pregò Riku

- è un guerriero dotato di molto talento come avete potuto vedere voi stessi, e per questo diventò in poco tempo capo delle guardie quando cominciò la lotta contro l’oscurità… le scorribande di heartless erano molto frequenti e proprio durante una di queste il villaggio da cui proveniva fu raso al suolo e agli abitanti fu rubato il cuore…-

- mi ricordo di questa storia… la città doveva chiamarsi balamb giusto?- la interruppe Riku

la ragazza annuì

- Keiko tu hai detto che alle persone fu sottratto il cuore… ma dopo la sconfitta di ansem non sarebbero dovuti tornare al loro posto? Il villaggio si poteva ricostruire e quindi qual è il problema?- domandò Sora

lo sguardo della ragazza si rabbuiò ulteriormente.

- hai ragione ma se il corpo muore, il cuore non può più farvi ritorno… e in quell’occasione lui ha perso una persona molto cara è per questo che si è dimesso sparendo per lungo tempo, non se ne dà ancora pace per non essere riuscito ad evitarlo.-

il discorso si concluse nel silenzio generale, ognuno era immerso nei propri pensieri.

Succede a tutti quando qualcuno ci racconta una storia bella o brutta che sia, rimanere a pensare quasi come fossimo stati noi i protagonisti.

A voi no?

- sbrigatevi siamo quasi arrivati!- disse Leon facendo sobbalzare tutti.

Davanti a loro c’era una vecchia villa, stonava abbastanza con la modernità degli altri edifici di tokyo, ma aveva anche il suo alone di mistero e la sua imponente bellezza, nonostante di notasse che era disabitata da molto. Dalle inferriate pendeva quello che rimaneva di un vecchio cancello arrugginito, il lastricato di pietre portava direttamente sotto l’arcata dell’ingresso, dove un portone di legno massiccio con batacchi di rame ossidato svettava.

Leon si avvicinò bussò tre volte di seguito e poi aspetto, poco dopo la porta si aprì con un cigolio sommesso.

- mi fa piacere rivedervi!-

commenti: visto che fate gli antipatici e non recensite io né commento il capitolo né vi svelo chi stanno per incontrare! Cicca cicca! :P

ma ringrazio dragon89! forse ne dovevo dare un pò a lui però.... mi è piaciuto così! ^_-

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Capitolo 12
*** Reunion ***


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Capitolo 10.:Reunion

- le cose non vanno come avrebbero dovuto..-

A parlare era stato Vexen.

I nessuno tutti tranne Roxas si erano riuniti nella sala principale. Era molto ampia ma soprattutto i soffitti, erano altissimi, dal pavimento partivano colonne di diversa altezza disposte in cerchio con in cima dei troni. Su ognuno di essi era seduto un membro dell’organizzazione.

Nello spiazzo lasciato vuoto al centro il pavimento era nero e in bianco si stagliava uno strano simbolo.

- non è possibile non possiamo fallire! Sei sicuro di aver mandato una squadra adatta?- Xigbar schernì Marluxia

- visto che ti credi tanto forte ti trasformiamo in uno di loro così vediamo se sei così bravo..- rispose gelido il nessuno.

- Non è colpa di Xigbar abbiamo sottovalutato i nemici…- disse Zexion

- Quindi tu pensi che dovremmo scendere noi in campo?- domandò Luxord

- Io non ci penso neppure a cadere così in basso, deve essere successo qualcos’altro laggiù!- esclamò Larxen

- Se volete posso farci un salto io a vedere..- propose Demyx

- Ci mancherebbe solo questo… ti credi tanto più forte dei simili?- rise Xaldin

- Non incominciate non è questo il punto…- sedò così la possibile lite Saix.

- Secondo me ha ragione Zexion… tra l’altro oltre al detentore del keyblade e ai suoi ci si sono messi anche quelli della resistenza…- disse Lexaesus - tu che ne pensi Xemnas?- chiese rivolgendosi al loro capo.

Il nessuno aveva appoggiato la testa sul dorso della mano, e spostando lo sguardo dall’uno all’altro stava valutando tutto quello che si era detto. Sollevò il capo e guardò il compagno.

- sono troppo forti di sicuro per i simili… almeno per adesso che ne abbiamo un numero limitato… ma non credo che riusciranno a dare a noi del filo da torcere. In quanto agli altri sono in pochi, molti dei loro compagni sono stati eliminati e i soccorsi che li possono aiutare.- sentenziò

- quindi tu pensi che uno di noi dovrebbe andare ad affrontarli?- chiese Marluxia

- è quello che penso, ma tutti insieme potrebbero risultare difficili da piegare, meglio se ci occupiamo di uno alla volta… è inutile strafare e sprecare energie preziose.- rispose Xemnas

- quindi ci rimane da decidere a chi tocca…- osservò Larxen

Axel era rimasto zitto non aveva aperto bocca, ascoltando e rimuginando su quello che era stato detto dai suoi compagni. Un pensiero lo "turbava".

Alzò lo sguardo dal pavimento dove si era soffermato a fissare lo stemma e rivolto a Xemnas chiese

- che intendi fare con Roxas? Ora è uno di noi… dovrebbe combattere anche lui…- disse

Larxen fece un profondo respiro – ecco che ricominci! Ma che te ne frega di lui?-

- stai diventando sentimentale Axel…- disse Saix

la sala si riempì delle risate dei commensali, ma il nessuno gli ignorò.

- non credo che sia ancora pronto…- rispose il capo

- perché? È in gamba!- ribatté

- sai anche tu la sua particolare condizione… e il fatto che conosca quei ragazzi di sicuro influenzerà il suo operato… anche se sono certo che con le parole giuste potrebbe superare il suo problema, ma questo non è ancora il tempo.- e chiudendo così il discorso scomparve seguito uno alla volta da tutti gli altri, lasciando il nessuno da solo.

commenti: piccolo capitolo di intermezzo! che vi devo dire i nessuno mi stanno particolarmente simpatici, ognuno di loro ha la sua personalità e apprezzo molto lo sforzo degli sviluppatori del videogioco che si sono dannati l'anima per inventarli... non so bene cosa possa centrare come commento ma l'ho detto lo stesso!

ringraziamenti: Dragon89, per forza che ti aspetto ritenendoti un ottimo scrittore mi interessa sì il tuo parere e devo andare proprio a leggere la tua nuova fic!

Iron Maiden, non preoccuparti ho apprezzato molto il tuo commento grazie!

un bacio a tutti Kano-chan

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Capitolo 13
*** Friends ***


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Capitolo 11.Friends

- mi fa piacere rivedervi!-

A tutti e quattro i ragazzi si allargò un sorriso, la ragazza che gli aveva accolti era Aerith.

Non era cambiata molto, i capelli castani sempre stretti in un fiocco rosso e due occhi verdi limpidi. L’avevano conosciuta per la prima volta a Midgar.

Si scostò aprendo di più la porta.

- forza venite!- li invitò ad entrare.

Il gruppo passò, entrando in quello che doveva essere l’atrio della villa.

Una grande porta a vetri dal lato opposto dava su un ampio giardino con la statua di un cavallo alato coperto quasi completamente da una pianta rampicante.

All’interno il lampadario aveva ceduto e frammenti d’oro erano sparsi un po’ ovunque, due rampe di scale salivano fino a ricongiungersi al piano superiore, ma nonostante tutto si vedeva che avevano fatto in modo di renderla il più accogliente possibile.

- Aerith! Siamo felici di vederti ma che ci fai qua?- chiese Kairi

- meglio che ne parliamo tutti insieme- rispose la ragazza, si avvicinò a Leon gli disse qualcosa non udibile dal resto del gruppo e poi fece cenno di seguirli.

Salirono la scalinata ed entrarono in una stanza a destra di questa, sembrava una biblioteca.

C’erano scaffali ovunque, al centro un tavolino con una gamba spezzata con sopra un vecchio candelabro.

I ragazzi non capivano, lì non c’era nessuno e non si udiva neppure un suono, o una voce che facesse presagire la presenza di altri esseri umani oltre a loro.

Riku si guardava intorno, la villa sembrava fuori luogo, aveva un non so che di strano. Già il fatto che fosse in quello che doveva essere il centro di Tokyo pareva senza senso.

Ne sapeva abbastanza da ricordare che i vecchi edifici fossero stati abbattuti tutti per fare posto alle nuove abitazione, grattacieli e così via… (questa l’ho proprio sparata a caso… nd Kano)

Quando le sue supposizioni cominciarono a sembrargli più delle certezze si rivolse al guerriero moro.

- questo edificio non è quello che sembra vero?- chiese guardandolo con la coda dell’occhio.

- sei in gamba… adesso fatevi indietro. – detto questo si avvicinò ad uno scaffale su cui era appoggiata una strana statua che somigliava ad un uccello e la spinse.

I ragazzi guardavano tutti il muro aspettandosi di vedere la parete girarsi o altre cose del genere.

Poi si udì un tonfo sordo e un sonoro….

- AHIA!!!!-

Ovviamente l’attenzione mutò.

Keiko si girò ma le mancò l’appoggio sotto di un piede, sarebbe caduta se non per il repentino aiuto di Leon che la afferrò per un braccio tirandola a sé.

La ragazza lo ringraziò con un leggero rossore sul viso, Kairi non poté che sogghignare per l’espressione dipinta sul volto del ragazzo dai capelli argentati: gelosia pura.

Rise di gusto invece quando vide l’altra espressione, quella di Sora.

Infatti il marchingenio (si scrive così?! Boh… -_- nd Kano) invece di far scomparire la parete aveva fatto scomparire il pavimento, ed evidentemente il ragazzo non si era spostato abbastanza, perché stava seduto sul fondo, stringendo i denti per non imprecare.

- Ma porca…. Potevate avvertirmi no?- chiese leggermente arrabbiato

Si rialzò risistemandosi i vestiti.

Al suo fianco una scala scendeva nella stanza, dall’altra parte una porta resa inaccessibile da tubi e quant’altro conduceva chissà dove mentre davanti a lui un’apertura si immergeva nell’oscurità.

- Puoi proseguire- gli disse Leon affiancandoglisi e così entrarono.

La stanza successiva era molto diversa dalla precedente, assomigliava ad un laboratorio, c’era sempre un tavolo al centro (sano però..) con relative sedie intorno e sulle pareti c’erano vari schermi che proiettavano immagini e dati sconosciuti.

- gente abbiamo visite- disse Leon sedendosi e poggiando la spada sul tavolo.

Sora e gli altri furono molto contenti di poter rivedere i loro vecchi amici.

Appoggiato in un angolo della camera, con le braccia conserte c’era Cloud, un ragazzo biondo che in battaglia usava un enorme spada, non molto loquace si limitò a fare un cenno con il capo verso il gruppo. Viveva da Midgar una città ai confini di quello che una volta era il dominio di ansem, la quale era stata assediata da truppe che ne eseguivano gli ordini, avevano formato un gruppo di ribelli chiamati Avalance e avevano dato man forte ai ragazzi per proseguire il loro viaggio.

- Heya (ha ha ha XD nd. Kano) gente!-

sempre molto allegro e spigliato, Tidus. Aveva pochi anni in più di loro, abbronzato e dai capelli biondo cenere, abitava nel deserto faceva parte di un gruppo di giovani e non che si spostavano continuamente a bordo dei Sandsurf tavole che scivolavano lisce come l’olio sulla sabbia incandescente e che una volta avevano usato per uscire dal deserto.

- lieta di rivedervi-

Tifa, compagna di squadra di Cloud, capelli lunghi e neri e occhi scuri.

Non usava armi specifiche semplicemente prendeva a pugni e calci i nemici con una forza inaudita.

- evviva!!!-

Rikku una ragazzina dai capelli castani chiari con una lunga sciarpa gialla al collo, una bandana blu e due pugnali riposti nei foderi saltava allegramente facendo le feste ai nuovi arrivati. Era una persona molto allegra e anche chiassosa, aveva sempre qualcosa da dire, scattante come un fulmine, le sue lame ne facevano una combattente molto capace nonostante l’apparenza…

- avevano giusto bisogno del vostro aiuto. –

tutti e quattro si voltarono di scatto, sorpresi e spaventati, ovviamente quando erano entrati non si erano assolutamente accorti della presenza di Vincent.

Alto, con i capelli scuri, una fascia rossa sulla fronte e gli occhi infuocati.

Era un uomo misterioso, tutto in lui suscitava una rispettosa curiosità. Anche lui amico di Cloud, Tifa e Aerith.

I ragazzi li salutarono uno ad uno, poi si soffermarono su un ragazzo che non avevano mai visto prima.

Capelli biondo platino, con una pettinatura alternativa occhi chiari, un sorriso a 32 denti e due tatuaggi tribali simmetrici uno sul lato sinistro del viso e uno sul destro.

- io sono…-

- lui è Zell.- si intromise Leon

- Squall! Perché ti intrometti sempre?!- chiese il ragazzo contrariato.

- Primo non chiamarmi così e secondo, perché come hai fatto con gli altri avresti parlato di te per mezz’ora..- lo rimbeccò il guerriero, lasciandolo con un’espressione insoddisfatta.

- Sentite ma tutti gli altri dove sono? cid,barret,yuffie,wakka,lulu,paine,yuna?- domandò Kairi

- La cosa è un po’ complicata… sarà meglio incominciare dall’inizio.- disse Tifa – lasciate che vi spieghi. Il re qualche tempo fa ci ha fatti chiamare e ci ha chiesto di aiutarlo a scoprire cosa stava succedendo in questo mondo. Il problema era che non si riusciva a trovare un passaggio per la traversata, quello da cui siete passato voi è stato scoperto recentemente ma noi avevamo fretta non potevamo aspettare, quindi ci mettemmo alla ricerca.-

- Qualcosa di strano accadde…- proseguì Aerith – pian piano quelli che si erano messi in viaggio sparirono… tutti coloro che avete nominato sono scomparsi, crediamo che siano stati ingannati e trasformati in ombre dai nessuno, così da poter avere i loro cuori. Dopo tutto hanno una personalità forte e il loro potere è grande, questo deve aver fatto gola all’organizzazione.-

- Ma e voi come avete fatto a…- chiese Keiko

- Ho scoperto una vecchia villa a Twiligth Town nei sotterranei di questa c’era un passaggio, ho radunato i restanti e lo abbiamo attraversato e come sperato ci siamo ritrovati qui. Il maestro yen sid ci ha poi avvertiti che vi avrebbe mandato per darci una mano e infatti…- rispose Leon

- In sostanza avete messo su una squadra per fermarli?- concluse Riku.

- Sì- disse Vincent

- Gli altri non sono mica…- Kairi non ebbe la forza di finire

- Abbiamo indagato, e crediamo che se riuscissimo a distruggere kingdom hearts i cuori rubati torneranno ai rispettivi proprietari, finchè gli organi funzionano non c’è motivo per il quale la persona non debba tornare come prima.- le rispose

- Kigdom hearts?!- disse Sora

- Già… probabilmente avrete notato la luna sopra il castello dell’oblio? Beh quello è il regno dei cuori creato in questo mondo dai nessuno con i cuori sottratti…-

- Il loro scopo principale scommetto che è quello che accedervi e di poter avere di nuovo un cuore giusto?- chiese Keiko

Tifa annuì.

- chi può essere a capo di tutto questo?- domandò sconcertata la principessa.

Leon cominciò a camminare avanti e indietro per la stanza.

- non ne sappiamo molto…. La banda e composta da dodici elementi e ultimamente ne abbiamo visto un altro quindi in tutto sono tredici, non ne conosciamo l’artefice ma chiunque sia ha studiato bene l’operato di ansem e ne sta proseguendo il fine.- concluse

calò il silenzio, con le poche informazioni che avevano sarebbe stato difficile proseguire e soprattutto ora che sapevano che c’erano ben tredici guerrieri pronti a dar battaglia pur di raggiungere il loro scopo.

- crediamo inoltre che per aprirlo debbano usare il keyblade e quindi hanno bisogno del suo portatore…- aggiunse Tifa

- questo vuol dire che verranno a cercarmi- disse Sora

- non avranno vita facile se per questo. Prima che si muovano loro lo faremo noi.- rispose Cloud

- ma ora non mi sembra il momento di pensarci! Che ne dite se ci riposiamo visto che domani sarà una giornata alquanto impegnativa?- propose Zell

- sono d’accordo anche se credo che sarà difficile rilassarsi…- disse Riku

commenti: non c’è niente di meglio che ritrovarsi con gli amici e chiacchierare un po’ non credete? Mi chiedo una cosa…. Se i nessuno non hanno un cuore, e quindi non sanno cosa si prova ad averlo perché diavolo ne desiderano tanto uno?! Boh… voi che dite?

Ringraziamenti: Iron maiden: GRAZIE!!! di cuore! sigh non so perchè ma una volta erano molti di più i commentatori! for leondon't worry! mica perserai che il suo compito sia finito qui?! no no c'è ancora spazio per lui e per il suo mistero!

Dragon89: ora lo so la colpa dei pochi commenti è tua! recensiscono solo la tua fic perchè è molto bella uffa! scherzo... sei troppo impaziente vedrai che man mano che va avanti la storia capirai!

Vivitheblackwizard: che non capiti mai più che tu non ti faccia sentire per tutto sto tempo ok? sei uno dei miei recensitori più fedeli mi segui dal primo destiny! eeeeee sì vedrai cosa li aspetterà ohhh sì che lo vedrai....

kyoko: che gioia sentirti! non sai quanto mi hanno fatto piacere i tuoi commenti e dico tutti tutti! davvero grazie ancora e spero che continuerai anche con gli altri! ^_^

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Capitolo 14
*** Night ***


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Capitolo 12. Night

Una figura dai capelli rossi fuoco sedeva su una delle guglie del castello.

Axel guardava il buio e la desolazione che affliggevano quel luogo dopo il loro arrivo, pensava che alla fine la sua vita non era poi tanto diversa da quel paesaggio. Da quando aveva deciso di provare, di "sperimentare" a liberarsi del suo cuore il suo esistere o meglio non esistere era vuoto, privo di ogni significato. Faceva parte del nulla che era indissolubilmente legato al suo destino.

Non si ricordava chi fosse una volta, non si ricordava i volti delle persone a lui care né il suo vero nome, ma aveva guadagnato una forza e dei poteri fuori dal comune anche se….

- non provo alcuna emozione…- disse

- ancora con questa storia?! Secondo me il tuo è tutto un fatto di testa…- disse una voce seccata alle sue spalle.

Quello che camminava verso di lui e che ora indossava un lungo abito nero con il cappuccio era Roxas.

Non sapeva perché ma quel moccioso lo faceva sentire diverso, e allo stesso tempo gli ricordava qualcuno e la cosa che lo faceva imbestialire e che non riusciva a capire chi.

Dipinse sul volto il solito sorriso divertito e rispose – non è una storia è un dato di fatto! E devo dire che quell’uniforme ti fa sembrare più tappo di quanto tu non sia già..-

- non so perché ma mi viene voglia di suonartele…- replicò il ragazzo.

- basso come sei non riusciresti neppure ad arrivarmi alla cintola…- lo stuzzicò

- ma brutto!!!- senza volerlo fece apparire il keyblade.

Axel balzò in piedi e anche lui impugno le armi, guardò Roxas allarmato ma poi si rilassò e si risedette. Per un attimo aveva creduto che lui sapesse…

- dovresti stare attento…- lo ammonì

- sc.. scusa- balbettò e fece scomparire la chiave.

- Piuttosto è andato tutto bene con Naminè?- gli domandò

- Sì, era strano parlare con lei di persona..- rifletté.

- Ti ci abituerai… adesso è meglio se rientriamo.- il nessuno si alzò e lo superò.

- Axel senti. Prima ho sentito Vexen e Lexaesus parlare tra loro, dicono che ci sono degli intrusi chi sono?-

Il ragazzo si fermò.

Maledizione a quei due non sanno la storia?! Quando c’è il ragazzino in giro non parlare di loro, l’aveva detto a tutti!

- nulla di che, non ti devi preoccupare ora vieni.- gli rispose.

A Roxas non rimase altro che seguirlo, chiedendosi però come stavano le cose veramente.

******************

- Kaifi che fi fai fui?-

La ragazza si voltò, Sora era in piedi vicino alla porta di ingresso, evidentemente stava tornando dalla cucina perché aveva un enorme biscotto in bocca.

- mangi di nuovo?! Non ti è bastato quello che hai ingurgitato a cena? Tu e Zell facevate praticamente a gara!- chiese scandalizzata la principessa dalla sua ingordigia.

Per tutta risposta il ragazzo ingoiò e scosse la testa.

- sei senza speranze…- sentenziò lei voltandosi.

Dopo un attimo sentì le braccia del ragazzo intorno alla sua vita e il suo respiro sul collo.

Un brivido le percorse la schiena.

- non dovresti stare qui fuori da sola è pericoloso.-

A volta si stupiva di come quel ragazzo potesse cambiare modo di fare in un attimo.

Si lasciò trasportare per un attimo dalla sensazione di benessere e sicurezza che la coglieva tutte le volte che lui le stava vicino.

- volevo vedere le stelle ma a quanto pare l’unica cosa che illumina questa notte è la luna,la cosa non mi fa stare tranquilla.- disse con una nota di angoscia

- sai che non devi temere nulla, finché ci sono io non ti accadrà niente!- rispose con tono deciso Sora.

Lei si voltò a guardarlo, i suoi occhi limpidi esprimevano tutta la determinazione di cui si era fatto carico, ma il ricordo di come aveva reagito nella mattinata la turbava e sembrava incrinare la sicurezza che l’avvolgeva. Ricordò la parole di Keiko "sai com’è, agisce d’istinto e si fa soprafare dalle emozioni e da ciò che gli succede" era proprio questo a preoccuparla maggiormente.

- ehi tutto bene? sei strana…- le disse riscuotendola dai suoi pensieri.

- Non è nulla, solo… no lascia perdere!- gli mentì

Si alzò in punta di piedi e lo baciò.

Stesso momento altra locazione.

- dove sono?-

Riku si guardava intorno, un attimo prima stava accarezzando la chioma corvina di Keiko e ora si ritrovava in mezzo al nulla.

"perché ti spaventi?" un sussurro gli arrivò all’orecchio, si voltò di scatto, ma non c’era nessuno.

- chi ha parlato?!- urlò

" temi l’oscurità… eppure sei bramoso del potere che essa racchiude…"

- chiunque tu sia smettila di dire sciocchezze!-

" la verità ti sconvolge? Eppure è una cosa che tutti cercano…."

- smettila!!!-

" lo sai che prima o poi cederai… nel momento del bisogno verrai da me e mi implorerai di darti il potere che cerchi, e io sarò ben felice di accontentarti.."

- ti ho detto di smetterla!!-

il ragazzo cadde in ginocchio coprendosi le orecchie con le mani, ma quella voce così sinuosa sembrava penetrargli direttamente nella mente.

" è inutile che resisti… dopo tutto io ti conosco meglio di chiunque altro…"

- SMETTILA!!!!-

- Riku! Riku! Svegliati ti prego!-

Aprì gli occhi, una goccia di sudore gli scivolo lungo il collo per proseguire sul suo torace.

Si portò una mano alla fronte sembrava di ghiaccio. Poi alzò lo sguardo, e nella penombra incrociò lo scintillio degli occhi di lei.

Keiko, aveva una mano stretta attorno al suo braccio e con l’altra teneva il lenzuolo che la copriva, anche se si poteva intravedere la sua pelle candida.

Lui tornò a concentrarsi sul palmo delle mani e a ripensare a quel sogno.

- che cosa ti succede?!- chiese lei preoccupata.

- Ho fatto solo un brutto sogno è tutto a posto…- rispose mentendo sul suo stato d’animo.

La ragazza sembrò rasserenarsi.

Poi d’un tratto lui le chiese: - Keiko credi che potrei mai lasciarmi vincere dall’oscurità?-

Lei lo guardò stupita

- che domande fai? Certo che no!- rispose decisa

- no sul serio pensi che…-

la frase venne troncata sul nascere, lei lo aveva fatto ristendere e bloccandogli i polsi lo aveva baciato. Poi si era allontanata di qualche centimetro per potergli rispondere.

- la devi smettere, sai che quando dico una cosa è così e basta! Quindi non ti devi preoccupare!-

Riku sorrise, quella ragazza aveva la forza di una tigre.

Con un movimento repentino ribaltò le posizioni, ora era lui a tenerla ferma.

- e tu sai che non mi piace sentirmi dire quello che devo fare!- scherzò e tornò a baciarla.

Commenti: quanto mi piace axel! È talmente interessante che secondo me merita una fic tutta sua! Magari potrei pensarci su…. Sto capitolo l’ho scritto in un momento in cui ero baccata bene, ho scoperto che la riuscita dei vari capitoli dipende dal mio stato d’animo.

Quasi quasi mi incazzo così voglio vedere il prox come esce.. hi hi hi!

Ringraziamenti: kyokochan88 certo che l’ho messo per te tidus! Se riuscivo mi sarebbe piaciuto mettere anche qualche personaggio di ffxii.. però pazienza! Tu continua a commentare oki?

Vivitheblackwizard bravo erano proprio le parole che volevo sentirti dire! Beh un destiny 3 ci potrebbe stare ma per adesso ho altri progetti ^_-. Io spero che duri in bel po’ ma devo vedere se mi verrà in mente qualcosa per proseguirla!

iron maiden: primo le tue recensioni non fanno assolutamente pena! che ci vuoi scrivere di diverso da quello che hai scritto?! mi fa sempre piacere ricerverne in qualsiasi modo vengano scritte, quindi GRAZIE!!! ne aspetto altre oki?

giangie: grazie mille del tuo sostegno! aspetto altre recensioni anche da te!

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Capitolo 15
*** We must go ***


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Capitolo 13.: We must go

Sora si svegliò, era sdraiato su prono e con un braccio circondava l’esile vita di Kairi, la quale dormiva profondamente il respiro regolare e una ciocca dei capelli ramati sul volto. Il ragazzo sollevò il braccio, lei si mosse appena mugugnando qualcosa che suonava molto come uno "scemo", lui corrugò la fronte con la certezza che fosse rivolto a lui. Si alzò pian piano si rimise gli abiti addosso e uscì. Scese le scale, entrando nell’atrio della villa e si diresse verso il livello sottostante. Aveva fame (assomiglia a me… sono pure magra come lui… nd Kano) e decise di fare colazione, aprì le credenza tirandone giù la lattina del caffè, girandosi notò sulla porta Leon.

- svegliò anche tu?- lo salutò

- già…- si sedette

Sora riempì la moka e la mise sul fuoco, in poco tempo l’aroma pungente del caffè invase la stanza.

- senti ma cosa hai fatto in tutti gli anni che hai passato dopo esserti dimesso da capo delle guardie?- gli chiese

per un attimo sembrò che il guerriero non avesse la minima intenzione di parlare poi pacatamente disse

- la guerra contro gli heartless aveva provocato molti danni, nonché disagi e vittime ho tentato di rendermi utile quel poco che bastava girando per le varie città e paesi finché yen sid non ci ha chiamati.-

- ma…. Cosa è successo al tuo villaggio si può sapere?- quella era la domanda che più gli scottava chiedere, ammirava molto il ragazzo per la sua forza e placida determinazione, lo trovava molto simile a Riku.

Ma la provvidenza volle che il quell’istante entrassero (senza ovviamente fare il minimo rumore… -__-) Zell e Rikku.

- ehi fammi passare!!!- esclamò il ragazzo biondo.

- Guarda che si dice prima le signore!- ribatté lei

- Ecco appunto le signore non le mocciose!-

- Cosa hai detto?!-

- La volete finire voi due?!-

Cloud era sopraggiunto da dietro ma gli altri non lo considerarono continuando il loro litigio e impedendo così a chiunque di entrare in cucina.

- gallinaccio che non sei altro!-

- rimangiati subito quello che hai detto!!!-

- è possibile passare credo che ci siano delle persone che vorrebbero fare colazione…-

silenzio generale.

Aerith era appena comparsa, dietro di lei c’era il resto della compagnia, avevano formato una specie di ingorgo. Come se fossero stati rimproverati dalle rispettive madri si fecero da parte permettendole di entrare nella stanza. Leon si portò una mano alla fronte e Cloud si chiese mentalmente perché a lui non avessero dato ascolto.

Si ritrovarono tutti insieme intorno al tavolo, chi mangiando chi aspettando solamente che si toccasse l’argomento che era nei pensieri di tutti.

Fu Tidus ad aprire la questione.

- che piani abbiamo?- chiese

Leon appoggiò la tazza che aveva in mano e incrociò le dita sul tavolo.

- dobbiamo raggiungere la fortezza, se no non avremo alcuna possibilità di distruggere kingdom hearts.- rispose

- ma come pensate di agire?! Non credo che saranno loro ad invitarci per un tè delle quattro..- fece notare sarcastico Zell

- ma certo che no avranno un piano stupido!- lo rimbeccò Rikku

- non è il momento…- li zittì Tifa

- intanto ci dobbiamo mettere in cammino, sicuramente troveremo non pochi ostacoli. Avranno capito che i simili non possono competere con noi e i membri stessi non tarderanno a scendere in campo- rispose Vincent

- non dovrebbero volerci più di due ore per arrivare alla torre, qui siamo nei pressi del mio quartiere e se non sbaglio a piedi è necessario questo tempo visto che il loro castello è esattamente situato al posto della torre di Tokyo.- disse Sora

- vedremo il da farsi sul campo.. non possiamo valutare stando fermi. Raccogliete tutte le cose che potrebbero servire e preparatevi partiamo fra poco. Aerith tu rimani qui.- affermò Cloud

la ragazza lo guardò contrariata. – non puoi mettermi sempre da parte, non sono di vetro posso combattere anche io!- rispose

- abbiamo bisogno che qualcuno rimanga qui nel caso in cui il maestro decida di contattarci, ecco perché - disse lui anche se il tono era poco convncente.

Guardò Tifa il messaggio era diretto anche a lei ma sicuramente non l’avrebbe ascoltato nemmeno per tutto l’oro del mondo e senza aspettare risposte si alzò lasciando la cucina.

- Forse è un po’ troppo protettivo…- disse Kairi

- In realtà pensa quello che pensiamo sia io che Sora.- disse Riku

- In che senso?- domandò Keiko

- Saremmo molto più tranquilli sapendovi al sicuro.-

********************

Kairi e gli altri si girarono ancora una volta, salutando Aerith rimasta sullo stipite della porta.

- per favore state attenti! Cercate di tornare tutti insieme!- aveva gridato agitando una mano, e lanciando uno sguardo profondo in particolare a Cloud.

Varcarono il cancello coperto dall’edera e si guardarono intorno.

- credete di prendere la strada principale?- aveva chiesto Rikku

- tanto non credo faccia differenza, oramai questo è il loro territorio e dubito che abbiamo problemi ad attaccarci qui o altrove, l’unico rifugio sicuro lo abbiamo appena lasciato alle spalle- rispose Vincent

- vada così allora è anche più sbrigativa passare di qua…- aggiunse Sora

gli undici ragazzi si incamminarono.

Dalle finestre illuminate si intravedevano i volti pallidi che sparivano e riapparivano dei cittadini. Kairi si avvicinò a Sora e lo prese per mano, più si guardava intorno più cresceva in lei il desiderio di andarsene.

Commenti:capitolo nano… molto nano… e che vi devo dire sto perdendo colpi! Non riesco più a scrivere, anche perché mi sto facendo un’idea sulla prossima fic che voglio scrivere, è sempre su kingdom hearts ma non sarà ancora il seguito di destiny è di diverso genere e spero che apprezzerete anche quella se e quando la pubblicherò!

Ringraziamenti:

Giangie: grazie del commento e sora è impulsivo certo, onesto ma non scemo! ^^

Vivitheblackwizard: (hai sempre il nome più lungo mai visto… ^^") io sono la prima a volerlo tentare hi hi hi… cmq vedrò di accontentarti con un altro capitolo il più presto possibile!

Tifa93: una new entry che felicità!!! Grazie, sono felice che ti sia piaciuta così tanto, spero sia per te che per me che la storia duri ancora e che sia come dici tu bella! Guarda che ci conto sui tuoi commenti ^^!

e infine Iron maiden: non ti preoccupare come si dice meglio tardi che mai!

To the next! Kiss

Kano-chan

 

 

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Capitolo 16
*** Start of the battle ***


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Capitolo 14.: Start of the battle

Intanto dall’alto della torre i nessuno li osservavano.

- ecco la grande squadra sterminatrice che viene a distruggerci!- rise di gusto Vexen

- lo sai che non li dovresti sottovalutare, dopo tutto i simili non sono serviti a nulla…- gli disse Marluxia

- e tu dimentichi che noi non siamo semplici involucri senza cervello.-

- non ne sarei tanto sicuro…-

- dateci un taglio!- li rimproverò Saix

- che ne dite se movimentiamo un po’ il loro tour?- propose divertita Larxen –capo?-

Xemnas che era appena arrivato, gettò uno sguardo sprezzante sulle minuscole figure che si intravedevano.

- fate come volete ma non sprecate le forze inutilmente, quattro di voi basteranno- rispose

- per evitare inutili litigi che ne dite se tiriamo a sorte?- Zexion aveva in mano una serie di bastoncini – chi pesca i quattro più corti va a spassarsela con i nostri amici- per loro non era che un gioco.

i nessuno si misero in cerchio e ognuno tirò fuori dal pugno chiuso uno stecchino. li confrontarono, Xigbar,Lexaesus,Xaldin e Demyx erano i sorteggiati.

- evvai!!!- esclamò il nessuno più giovane

- no tu non ci vai…- chiarì Larxen

- e perché mai?!-

- perché non sei pronto tutto qui, cedi il posto a Luxord così magari impari qualcosa..-

il ragazzi biondo le lanciò uno sguardo deluso e sparì.

- non ti facevo così Larxen davvero ti preoccupi per lui?- chiese divertito Xigbar, per tutta risposta lei rise e sparì.

- Forza allora datevi una mossa e fate in fretta tra poco inizierò il processo per aprire kingdom hearts. – dichiarò Xemnas e come gli altri se ne andò.

- subito!- risposero in coro.

I quattro uomini comparvero senza preavviso alle spalle del gruppo di amici.

- cavolo non ci hanno neppure lasciato il tempo di fare tre isolati!- esclamò Zell

- salve gentili ospiti, ci dispiace che la vostra passeggiata sia durata così poco ma è giunto il vostro momento!- li avvertì Luxord.

- Non ci intralciate il cammino o sarà peggio per voi, sapete abbiamo una certa fretta e non possiamo attardarci in chiacchiere…- replicò Riku

- Potete avere tutto il tempo di questo mondo, ma ho i miei dubbi che riuscirete ad arrivare in tempo per fermarci…- ribattè Xaldin

- Che vorresti dire?- chiese Leon

- Fra poco apriremo kingdom hearts e per il vostro mondo non ci sarà più speranza- rispose Lexaesus

- perché credete che vi lascerò condurmi al castello così facilmente?- chiese in tono ironico Sora

- che stai dicendo moccioso perché dovresti interessarci?!-

i ragazzi cascarono dalle nuvole.

Com’era possibile?! Senza il keyblade non è fattibile aprire il regno del cuore e a meno che il loro non fosse un bluff, dovevano per forza di cose portare con sé il detentore.

- io sono il master della chiave, come pensate di aprirlo senza di essa?- domandò

- non ti devi preoccupare di questo abbiamo già risolto il problema, esiste un altro possessore della chiave oltre a te…-

- basta così non aggiungere altro Xigbar- lo zittì Xaldin

Kairi si voltò di scatto verso Leon.

- e ora che si fa?!-

- piuttosto com’è possibile che ci sia un altro master?- chiese Keiko

- non lo so…. – ammise il guerriero – ma se stanno veramente cominciando ad aprire il passaggio abbiamo molto meno tempo del previsto.. dannazione!- strinse i pugni facendo scricchiolare i guanti di pelle nera.

- Io propongo di dividerci… quattro di noi rimarranno qui a tenere a bada i nessuno e gli altri proseguiranno.- disse Cloud

- E tu pensi che ci lasceranno andare?- chiese scettica Tifa

- No problem amici! Posso erigere una barriera magica così da lasciarvi il tempo di allontanarvi che ne dite?- disse Rikku

- Davvero potresti?- domandò Tidus

- Per chi mi hai presa?! Dovresti conoscermi ormai. Lulu e yuna sono state delle maestre eccellenti!-

- Per me può andare! Io resto!- disse Tidus

- Anche io.- disse Vincent

- Ci sto- disse Tifa

- È il mio turno!-

- Zell no!- dissero in coro

- Ma perché?!- protestò

- Ci serve che rimanga Rikku con la sua barriera- disse Leon

Il ragazzo guardò moooolto male la ragazzina che saltellava allegramente.

- così è deciso pronti?!-

- sì- fu il consenso di tutti.

- Avete finito di confabulare voi!?- si spazientì Lexaesus

- Uno… due… tre…-

Leon,Sora,Riku,Kairi,Keiko,Cloud e Zell cominciarono a correre verso il castello.

- ehi dove credete di andare?!-

Xigbar con incredibile velocità si era già portato in avanti, quando Rikku gli si parò davanti.

- tu dove credi di andare!-

pronunciò qualche parola e il riflesso luminoso di una alta barriera si specchiò nelle lame che la ragazza aveva estratto dai foderi.

- una barriera nah? Sarebbe facile per noi passarla ma credo che prima vorremo rifarci di questa perdita di tempo…- disse Luxord

i quattro ragazzi si chiusero a cerchio.

- e adesso?- chiese Rikku

- io mi prendo quello grosso lì, più sono imponenti più fanno rumore quando cadono!-

- il pistolero mi sa che è fatto apposta per te Vincent non credi?- chiese Tifa

- se è così per me va bene…-

- e io affronterò l’uomo dalle troppe lance.-

- uffa quindi a me rimane quello biondo platino…- disse scontenta Rikku – i migliori te li prendi sempre tu Tidus!-

- direi di dividerci… avremo più spazio per combattere.- propose Vincent.

Con un cenno del capo ognuno prese diverse direzioni attirando su di sé il proprio avversario. La battaglia era cominciata.

Il restante gruppo invece stava correndo a perdifiato per allontanarsi il più possibile dal luogo dello scontro.

Commenti: sto ancora riflettendo… non so se spendere due capitoli in più e metterci le quattro battaglie di cui sopra il che non era previsto oppure tagliare corto e farli ricongiungere a lavoro ultimato… uffaaaaaaaaaa!!! Anche perché non è facile dopo una, due, tre ecc… descrizioni di battaglie il mio vocabolario e la mia fantasia scarseggiano per inventarmi qualcosa di nuovo! Avrei dovuto vedere più film di guerra… va beh!

Ringraziamenti:

Tifa93: grazie ancora per il tuo commento! spero che continuerai e complimenti per la tua fic!

Dragon89: va beh per sta volta la passi liscia, ma stai attento che se continui così subirai la mia vendetta... lo sai? conosco molto bene larxene e so che sarebbe contenta di torturati un pò...

Giangie:certo che continuerò così! e tu continua a commentare ok? ^_-

Rakyr il Solitario: urka! così mi fai arrossire! ^///^ no a parte gli scherzi grazie per la tua recensione, sono contenta che i personaggi sembrino proprio quello che volevo! aspetto altri commenti!

baci a tutti Kano-chan

 

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Capitolo 17
*** The first match ***


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Capitolo 15.: The first match

Gli altri componenti si erano allontanati già da un attimo, i restanti avevano deciso di dividersi a coppie per scontrarsi con i loro avversari senza aver intralci o interferenze intorno a loro.

Tidus rimase con Rikku per consentirle di mantenere la barriera il più a lungo possibile mentre Tifa e Vincent se ne erano andati, tirandosi dietro i propri nemici.

- oh cavolo ehi Tidus dici che sta volta riusciamo a cavarcela?- Rikku saltellava per sciogliere la tensione facendo roteare a intervalli regolari i propri pugnali.

- Ma dai ti pare il caso?! Ci vuole ben altro per metterci in difficoltà di un gorilla e un giocatore d’azzardo!- rispose il ragazzo tentando di tenere alto il morale della compagna.

Davanti a loro Lexaesus e Luxordsembravano ansiosi di cominciare e sicuri di vincere.

- senti vedi di fare in fretta a far fuori quella mocciosa la sua barriera sembra debole ma finché non viene rimossa siamo bloccati qui… è ben congeniata.- disse calmo l’uomo dai capelli rossi.

- Ma tu guarda contro chi mi devo battere…- rispose l’altro

Con un semplice gesto della mano tre carte da gioco apparvero attorno a lui, celandolo per un attimo alla vista dei ragazzi, Tidus intuito il pericolo mise in guardia Rikku – attenta arriva..- alzò un po’ di più la propria arma, cercando con gli occhi il nemico e nel frattempo tenendo d’occhio il complice rimasto dov’era.

Senza alcun preavviso Luxord apparve alle spalle dei due, che fecero appena in tempo ad alzare le braccia per parare alla meglio il colpo, dalla mano tesa del nessuno infatti comparvero altre carte di dimensioni più piccole che taglienti come lame e ad una velocità folle investirono i due amici procurandogli vistosi tagli.

Lexaesus da dietro si mosse puntando verso Tidus, il quale ancora stordito dal colpo precedente, si scansò all’ultimo, mentre il Tomahawk dell’avversario si abbattè con forza tale da crepare l’asfalto intorno a lui.

Rikku e Tidus si allontanarono.

- così non va… Rikku tieni d’occhio il biondino e non dargli tregua così non dovrebbe scomparire di nuovo- disse ansimando il ragazzo

- e tu con quell’energumeno come pensi di fare? Hai visto che potenza che ha?! Se tenti di parare il colpo con la spada quello ti spacca il braccio!- replicò ansiosa la ragazzina.

- È vero, ma per fortuna non è molto agile e questo gioca a suo sfavore…-

Vedendo che il nemico si stava preparando ad un nuovo attacco con un cenno d’intesa di fecero avanti

prima di loro.

Un colpo di pistola riecheggiò tra i palazzi.

Tifa buttò un occhio dietro di sé, vide di sfuggita Vincent ripararsi dietro un lampione mentre il colpo di Xigbar centrava perfettamente il metallo facendolo scintillare, ma si dovette girare per concentrarsi sulla lancia che si stava abbattendo su di lei.

Scartò di lato e tentò con una gamba di far perdere l’equilibrio a Xaldin che però facendo leva su un'altra alabarda si sollevò di poco da terra, la ragazza si rimise in piedi e balzò all’indietro, mentre un altro fendente le sfiorava l’addome, si ritrovò a pochi passi dall’amico.

Agli occhi di Xigbar questa fu un’occasione d’oro e puntò i suoi fucili verso di lei, Vincent si lanciò avanti gettando Tifa a terra mentre il colpo esplodeva e si conficcava nel muro dietro di loro, sfiorando la scapola del ragazzo che gemette sommessamente.

Tifa riscossasi lo condusse in uno stretto vicolo lì vicino e arrivati nello spiazzo di un cortile si fermò a riprendere fiato.

- Vincent tutto bene? Mi dispiace!- gli si avvicinò ed esaminò la scapola.

- Non è nulla mi ha solo sfiorato- tolse la mano dalla ferita, era una bruciatura rosso vivo, perdeva sangue che si confondeva con la stoffa del mantello dello stesso colore.

- Qui bisogna inventarsi qualcosa…- disse lei.

Un rumore gli fece alzare la testa contemporaneamente verso l’alto, il nessuno pistolero stava nuovamente prendendo la mira, i colpi si abbatterono in sequenza come fosse stata un mitragliatrice, la scia seguiva Tifa che dovette retrocede saltellando qua e là… ma sembrava che quei colpi avessero uno scopo bene preciso.

- TIFA ATTENTA!- Vincent aveva la mano proteva verso di lei e le stava indicando le spalle, mentre si girava sentì il dolore bruciante mentre la lama della lancia di Xaldin le si conficcava nella spalla. In un impeto datole solo dal dolore dopo aver estratto la punta tenne stretto in pugno il bastone dell’arma e girandosi su sé stessa colpì con un calcio Xaldin che retrocedette e cadde addosso a dei bidoni.

Vincent invece colpì un cavo dell’elettricità proprio sopra Xigbar che dovette fuggire prima di venir colpito, aiutandosi a vicenda corsero via finché non si trovarono di botto davanti a Rikku e Tidus.

Il ragazzo biondo continuava a scartare i fendenti di Lexaesus, provando ad affondare colpi, poco prima ci doveva essere riuscito perché notavano una macchia umida su di una gamba del nessuno segno che doveva essere stato colpito, Rikku invece lottava senza sosta contro Luxord che utilizzava le sua carte sia per attaccare, sia per difendersi.

Dietro di loro sopraggiunsero gli altri due nessuno, Xaldin aveva il labbro gonfio e un rivolo di sangue gli scendeva dal lato della bocca, aveva un’espressione furiosa.

A Tifa venne in mente un’idea.

- coprimi – disse a Vincent il quale asserì.

Scattò in avanti verso il nessuno il quale alzò le lance pronto a colpire, ma lei scartò di lato avvicinandosi pericolosamente a Xigbar che aveva le pistole alzate e fece fuoco in direzione della ragazza.

Un altro colpo venne sparato, pochi secondi dopo.

In un attimo nessuno capì più nulla.

Xaldin si portò una mano al costato e guardò il compagno ancora con le pistole alzate e lo sguardo allibito, con un tonfo il nessuno cadde a terra e scomparve.

Vincent aveva deviato il colpo diretto a Tifa con una delle sue pallottole, il quale era andato dritto a colpire l’altro nessuno. Tifa non perse tempo, cogliendo la distrazione del pistolero gli diede un pugno nello stomaco e un calcio che lo fece volare a parecchi metri, lasciandolo disteso sul selciato bagnato e poi anche lui scomparve.

Lei si girò alzando i pollici in segno di vittoria verso Vincent il quale alzò la propria arma, prima di portarsi la mano al costato dolorante.

Tidus nel frattempo aveva messo in crisi il suo nemico, costringendolo a ridurre i colpi inferti per via delle ferite, nessuna di queste era profonda ma nell’insieme costituivano una grande menomazione nel suo fisico.

Luxord d’altro canto, riuscendo a parare i colpi di Rikku sembrava ancora in perfetta forma, ma vedendo i suoi compagni sconfitti cominciò a preoccuparsi delle sue sorti, contro la ragazzina poteva ancora spuntarla ma insieme agli altri diventava impossibile… decise così di giocare d’astuzia.

Scomparve e riapparve in mezzo all’altro gruppo e evocando una serie di carte giganti li fece scomparire.

La ragazza rimase interdetta, non c’era più nessuno solo quelle carte dal dorso nero e bianco che le giravano attorno, poi una voce rimbombò indistinta fra di esse.

- ti vorrei proporre un giochino… ognuna di queste carte cela un tuo amico o uno dei tuoi due avversari, ne devi scegliere una se peschi la mia sarà la mia sconfitta ma se peschi uno dei tuoi amici per lui è la fine… decidi con calma- e con una risata sarcastica la voce si spense.

- Così è da codardi!- urlò Rikku disperata, ma la voce non rispose.

Lì non era più questione di abilità o di forza ma di puro caso e fortuna.

La ragazza continuava a girarsi da una parte all’altra, chiedendosi quale potesse essere.

Ricordò le parole di yuna, "c’è sempre una soluzione Rikku! Basta trovarla…".

Lei di punto in bianco si fermò, fece un respiro profondo… poteva sentire il cuore batterle in petto e con un impeto di volontà lo costrinse a decelerare, le sembrò che il girotondo delle carte diminuisse.

Senza aspettare oltre indicò la carta proprio di fronte a sé, quelle si fermarono all’istante.

- scelgo quella!-

una nube di fumo si levò, e uno dopo l’altro apparvero i suoi amici, di Luxordo e Lexaesus non rimase nulla, solo una carta di picche che a contatto con il suolo di dissolse.

- come diavolo hai fatto?!- chiese Tidus stupito massaggiandosi un livido vistoso sul torace scoperto.

- Beh vedete dietro di voi…- indicò un punto alle loro spalle.

I ragazzi si girarono rimasero fermi per un attimo poi Vincent disse – ingegnoso…- Tifa e Tidus si voltarono verso di lui senza capire. – il riflesso della vetrina…- proseguì.

- sei stata grandiosa Rikku! Hai avuto il sangue freddo per pensare e guardarti intorno!- la elogiò Tifa.

Lei si portò una mano dietro la nuca sorridendo imbarazzata, poi si rivolse alla ragazza – tifa ma tu sanguini!-

Lei agitando una mano con noncuranza replicò – tutto a posto, non sarà certo questo a fermarmi.. e poi…-

Smise di parlare allarmata.

Subito l’aria mutò, un altro rumore li aveva messi in guardia, da dietro l’angolo una sagoma scura apparve.

- chi diavolo?!- esclamò il ragazzo biondo

commenti: in questa uggiosa giornata di pioggia ho trovato qualcosa da fare per non annoiarmi, così ho deciso di scrivere un capitolo in più per intrattenervi! Che ne dite della descrizione della battaglia? Vi sembrava abbastanza realistica (genere fantasy permettendo…)? Spero di sì! A scrivere mi è venuta fame…

ringraziamenti:

Tifa93: spero di averti accontentata con uno dei miei chappy che so fare solo io! ^^ e se davvero vi faccio sognare ne sono felice!

Giangie: allora mi sento onorata della tua presenza!

Rakyr il solitario: non sarà ricco di nuovi sviluppi, ma arriveranno presto!

p.s. per tutti, continuate a commentare almeno voi o non ci sarà più nessuno ç_ç!

Baci a tutti by Kano-chan

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Capitolo 18
*** Nocturn Melodic ***


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Capitolo 16.: Nocturn melodic

Roxas bussò alla porta di Naminè poi la aprì.

La ragazza era girata di spalle sembrava trafficare con qualcosa, ma quando si girò per salutare il ragazzo qualunque cosa fosse non c’era più.

- Roxas! Sono felice che tu sia tornato, Xemnas purtroppo non ci lascia mai molto tempo per stare insieme- gli sorrise lei

- già ma adesso sembrano tutti spariti così ho deciso di venire, qui è l’unico posto in cui mi sento al sicuro… nonostante io faccia parte dell’organizzazione- rispose con tono piatto

- fai bene non c’è da fidarsi…- disse sottovoce

- cosa hai detto Naminè?-

- no nulla… allora che mi dici?- gli chiese per cambiare discorso.

- Tra poco dovrei andare all’altare del niente, credo che Xemnas si sia deciso a farmi aprire kingdom hearts, per completare il processo ci vorrà un po’ ma di tempo a quanto pare ne abbiamo ancora. Non sei contenta tra un po’ potrai esistere completamente!-

- Come posso essere felice se non ho un cuore?- gli domandò tristemente

Il ragazzo ci rimase male. Aveva detto una stupidaggine, anche se era sempre meno convinto che non si potesse avere un cuore.

Si alzò e si avvicinò alla porta, doveva trovare Axel aveva delle cose poco chiare da chiedergli.

- te ne vai di già?- gli chiese lei

- Sì ma non ti preoccupare anche tu saprai cosa vuol dire essere allegri, anche se il prezzo da pagare per avere un cuore è anche il fatto di poter essere tristi- le rispose poggiando la mano sulla maniglia

- sono sicura che non avrò problemi… con te posso superare tutto, hai portato un po’ di luce qui dentro grazie.-

gli si avvicinò e alzandosi sulle punte posò le labbra su quelle di Roxas.

Lui rimase immobile, passandole solo una mano sul volto. Quando lei si staccò erano entrambi parecchio rossi in viso.

- ora vai…- gli sussurrò

al ragazzo non restò altro che girare la maniglia e uscire dalla stanza con un gran sorriso.

Cominciò a camminare per il corridoio, si sentiva tre metri sopra il cielo.

Ma ad un certo punto un pensiero si insinuò nella sua mente. Se lei non provava sentimenti, cosa aveva significato quel bacio? Non poteva averglielo dato così… questo voleva dire che qualcosa di strano c’era in lei. Se lo sentiva, ne era sicuro lei era diversa dagli altri nessuno.

Girò sui tacchi deciso a chiederle spiegazioni e ad esporle la sua ipotesi, ma da un corridoio laterale ne uscì Demyx alquanto rabbuiato.

- ciao Demyx- lo salutò ma lui sembrava non averlo neppure visto.

- E così non sarei pronto sorella? Ora ti farò vedere…- detto questo sparì lasciandosi una scia nera alle spalle.

Roxas rimase per un attimo fermo, poi si riscosse e tornò ai propri pensieri rifacendo la strada inversa.

**********

- oh ecco non mi hanno aspettato!-

Zell era seduto in mezzo alla strada, si guardava intorno. Poco prima gli sembrava di aver visto qualcosa muoversi fra i vicoli al lato della strada e aveva deciso di dare un occhiata, dicendo al resto del gruppo di aspettarlo un attimo, ma a quanto pare non l’avevano ascoltato.

Si passò energicamente una mano fra i capelli.

- aaaaaaaa perché mi lasciano sempre da solo?!!!!!- urlò al cielo

in quell’istante dietro di lui, comparve un ragazzo vestito di nero.

- no! Non c’è nessuno ma non me ne va bene una!- esclamò sedendosi per terra pure lui.

"non si è minimamente accorto della mia presenza… siamo sicuri che sia un membro dei XIII?" si chiese mentalmente Zell

- emh scusa potrei sapere se fai parte dell’organizzazione?- domandò infine

l’altro si voltò quasi come se fosse naturale sedere in mezzo ad una via con uno sconosciuto.

- sì- rispose con semplicità – e tu fai per caso parte del gruppo di intrusi?-

- sì…-

scattarono entrambi in piedi.

Il nessuno impugnava uno strano strumento e il ragazzo alzò i pugni.

- e tu pensi di battermi prendendomi a pugni?- disse sconcertato Demyx

- non ti devi preoccupare con questi guanti e la mia forza fisica posso rompere un masso con un pugno quindi io starei attento fossi in te… piuttosto tu credi di eliminarmi suonando una chitarra?!- replicò

- prima di tutto questa è una sitarra e poi devi sapere che io comando l’acqua…-

- che?!-

il ragazzo biondo abbassò lo sguardo, l’acqua che riempiva le varie pozzanghere per terra cominciò a vibrare e a prendere forma.

- che diavoleria è mai questa?-

Demyx aveva iniziato il suo notturno melodico.

Commenti: non so se la traduzione in inglese di notturno melodico sia giusta ma sono sicura che mi perdonerete! Demyx mi da l’idea, anche nel gioco, che sia diventato un nessuno per puro caso o per un incidente, un po’ come brus banner in hulk! Non mi sembra che avesse il carattere per far parte dell’organizzazione e se devo dire la verità ucciderlo nel gioco non mi ha per nulla rallegrato…

Ringraziamenti:

Iron Maiden: figurati se so che prima o poi la leggete sono già contenta! meno male che la battaglia ti è piaciuta, vedere dragon ball serve a qualcosa... ^^

Giangie: lo scontro con demyx più che avvincente probabilmente risulterà divertente! ma le prox battaglie che ho in mente saranno diverse...

Tifa93: non potevo non mettere tifa, devo dirti che tirare calci e pugni mi piace di più che non darle con una spada o altro, e devo dire che questa ragazza ha sicuramente carattere! bene sono contenta che ti sia piaciuto il finale di destiny, dopo tutto io odio i finali tristi!

Vivitheblackwizard: thanks! di luxord non so molto mi sono basata sullo scontro del gioco... magari potevo fargli proporre una sfida a pinacola ^^...

vi aspetto per il prossimo capitolo! see you by Kano-chan

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Capitolo 19
*** Lier ***


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Capitolo 17.: Lier

- non dovremmo aspettare Zell?!- chiese preoccupata Kairi

- rilassati sa il fatto suo anche se non sembra…- disse sicuro Leon

- state in guardia ci sono ancora otto membri di cui dobbiamo occuparci e possono comparire da qualsiasi parte…- li avvertì Riku

Sora continuava a tenere sott’occhio la torre del castello che si avvicinava, chiedendosi mentalmente chi poteva usare il keyblade oltre a lui….

**********

Roxas era ritornato davanti alla porta della camera di Naminè senza bussare la spalancò.

- Naminè senti ti devo dire…-

Si bloccò.

La ragazza per lo spavento del suo ingresso inaspettato seduta sul pavimento, fece cadere uno specchio rotondo con una cornice d’argento riportante un cuore sulla sommità, che rotolò fino ai suoi piedi. La cosa che troncò qualsiasi pensiero del ragazzo fu l’immagine proiettata all’interno.

Sei ragazzi correvano per la strada maestra di quella città del nulla, e Roxas riconobbe quattro di essi.

Prese lo specchio, Naminè si alzò da terra e tentò di riprenderlo, ma lui lo teneva fuori dalla sua portata, ignorandola.

- Sora? Kairi? Riku? Keiko?!- disse sconcertato

- aspetta lascia che ti spieghi…- disse lei

- che ci fanno qui? e perché corrono?- le risposta gli venne immediata come un fulmine a cielo sereno. – sono loro gli intrusi…- sussurrò, poi si rivolse alla nessuno – sono loro gli intrusi non è vero?! E io…. Io sto dalla parte di coloro che gli danno battaglia…-

la ragazza tentò di replicare ma tra lei e il detentore comparì Xemnas.

- lascia fare a me…- disse con tono falsamente dolce.

- Voglio delle spiegazioni! Perché stiamo combattendo contro di loro?!- gli chiese Roxas lanciandogli una occhiata furiosa.

- Loro… credono che l’aprirsi di Kingdom Hearts avrà delle conseguenze drastiche sui vari mondi- rispose

- E questo è vero?-

- Assolutamente no-

Da dietro Naminè ebbe un fremito che non fu colto dal ragazzo.

- perché dovrei continuare a combattere per voi e contro di loro? E perché dovrei darti fiducia?-

il capo dei nessuno si portò dietro Naminè passandola un braccio attorno al collo come farebbe un padre con la figlia. La ragazza aveva un’espressione contrita.

- noi cerchiamo solo di poter appartenere a questo mondo nulla di più… loro ci vogliono negare questo diritto solo perché hanno paura di noi. Non cercano il dialogo ma ci hanno attaccati senza chiederci spiegazioni. In base alle loro congetture, sbagliate per altro, ci vogliono distruggere. In quanto alla seconda domanda, se non ti fidi di me, fidati di Naminè. Forza diglielo mia cara…- disse infine alla ragazza

- s… sì quello che ha detto è vero noi vogliamo solo essere completi…- rispose

- d’accordo mi fido, ma voglio andare a parlare con loro lo stesso.- disse Roxas

- certo ma tieni presente le mie parole… e stai attento potrebbero volersi scontrare anche con te sei sicuro di poterli affrontare?- gli domandò dolcemente

per tutta risposta il ragazzo fece apparire il keyblade e con sguardo deciso disse – portami da loro.-

- d’accordo aspettami qui fuori io arrivo subito-

il ragazzo obbedì.

Appena uscito, l’uomo si chinò sfiorando il volto della ragazza e le sussurrò.

- brava hai recitato bene… così gli hai assicurato la vita altrimenti avrei dovuto agire diversamente…-

uscì lasciando Naminè libera di poter sfogare la sua frustrazione piangendo sul cuscino del letto.

"Se non provo emozioni", si chiedeva, "perché mi sento così male?"

**********

Zell era stremato, aveva capito il piano di quel suonatore da strapazzo.

Non aveva mai attaccato direttamente fino adesso, si teneva bene a distanza, ma in compenso evocava figure d’acqua che si scagliavano contro di lui.

Lo voleva far stancare e quando non avrebbe più avuto forze gli avrebbe dato il colpo di grazia.

Non sarà stato un eccellente guerriero ma stava centrando il suo obbiettivo.

Il ragazzo scartò di lato e tirò un pugno centrando perfettamente il nemico acquatico, si passò il dorso della mano su una guancia e sorrise, davanti a lui ne erano apparsi altri cinque.

Vedeva attraverso la trasparenza tremolante il ghigno del nessuno sicuro ormai della sua vittoria.

In quell’istante dietro Demyx arrivarono Rikku,Tifa,Vincent e Tidus.

Erano molto provati anche loro c’erano varie escoriazioni e tagli sui loro corpi ma sembravano incredibilmente avere ancora energie per proseguire.

- Zell!- urlò Tidus e fece qualche passo verso di loro.

- Oh no… ma sono proprio sfigato!- disse Demyx (ha ha ehhh già ma solo per questioni di copione… nd Kano me misero… ç___ç nd Demyx e dai… ^__^" nd kano.)

- Fermo!-

Il ragazzo si fermò e guardò stupito l’amico.

- non ti avvicinare questo è il mio scontro! Voi avete avuto il vostro!-

era improvvisamente diventato serio, si poteva leggere chiaramente nei suoi occhi la volontà di continuare il combattimento senza l’aiuto di nessuno.

- ma…- protestò Tidus

- lascialo stare… dopo tutto dobbiamo riconoscergli che è bravo..- ammise Rikku appoggiando una mano sulla sua spalla.

"che fortuna! Questo è più stupido di quanto non pensassi!" esultò dentro di sé il nessuno e riprese a suonare facendo così muovere le sue creature.

Zell cominciò a saltellare sul posto scrollandosi la tensione dai muscoli.

- è ora di concludere il duello!-

scattò in avanti, superò due creature ne distrusse altre tre.

Demyx stava per essere raggiunto ma si scansò in tempo facendosi appena sfiorare.

- hai fatto cilecca amico!- lo schernì

- ne sei sicuro?- replicò l’altro.

Il musicista non capiva che stava dicendo finché non mise mano alle corde della sitarra.

Ne mancava una…

- così come farai a suonarla nh?-

senza aspettare risposte gli si avvicinò e gli mollò un pugno che oltre a distruggere la sua arma lo scagliò a diversi metri da lui.

Ebbe ancora la forza di voltarsi verso il cielo cupo, allargando le braccia sull’asfalto cosparso di frammenti blu.

- eh… forse dovevo ascoltarla quando mi ha detto che non ero pronto…-

il notturno melodico svanì così come era apparso.

Finalmente il resto del gruppo si avvicinò.

- tutto bene?- gli chiese Tifa

- sì sono solo un po’ stanco…-

cadde in avanti ma prontamente Rikku lo sorresse – ma bravo ti sembra il modo di ridurti?!- scherzò.

- infatti non so come facciate voi…- rispose

- diciamo che abbiamo avuto un aiutino….-

zell guardò oltre la spalla di rikku… e sorrise.

Commenti: il quesito del giorno! roxas per non capire che ansem è cattivo ci è o ci fa?! No scherzo.. ovviamente per trama ci è per forza! anche se vado a scuola da 11 anni il ritorno a scuola è sempre qualcosa di emozionante anche se non so dire il perchè... comunque visto i test di ingresso e la mole di compiti che ci sta già sommergendo non sono sicura di quando potrò aggiornare… e neppure di quando pubblicherò la nuova fic (mi trovo un po’ in alto mare… *_*). spero comprendiate!

Ringraziamenti:

Vivitheblackwizard: non è andato molto bene lo scontro per demyx.. ma di sicuro non potevo far perdere zell!!! figurati se una come larxene riesce a rispettare qualcuno... mhhh hai ragione potrebbe essere il suo nessuno, non ci avevo pensato!!! OO

Giangie: il capitolo è venuto fuori corto perchè non volevo farla finire subito! ma questo almeno è un pochettino più lungo!

Tifa93: gli unici degni di salvezza secondo me sono demyx (anche se l'ho fatto fuori ^^") e axel gli altri non mi stanno molto simpatici... saix men che meno...

Iron maiden: secondo me ai membri conviene di più far finta di non averne uno e così agiscono come fanno... sarei curiosa di sapere della scommessa.. ma ancora di più nel sentirti cantare i finley!!! ^^

sperando che anche dopo l’inizio della scuola troviate il tempo per leggere questa storia vi do appuntamento alla prossima! Besos by Kano-chan

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Capitolo 20
*** Roxas ***


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Capitolo 20.Roxas

- per favore fermiamoci un attimo ho bisogno di prendere fiato…- disse stremata Kairi

correvano da più di mezz’ora e le sue gambe stavano lanciando grida disperate.

- sì ma solo per un istante.- assentì Cloud

la principessa si sentiva un peso per gli altri, loro erano tutti combattenti che avevano già dato prova delle proprie abilità.

- non devi crearti dei problemi non è facile e lo sappiamo.-

alzò il viso verso Riku che come sempre aveva centrato il nocciolo del problema come se le avesse letto nel pensiero.

- per fortuna non ci sono stati ancora cambiamenti nell’aspetto della luna… questo vuol dire che forse siamo ancora in tempo…- constatò Leon con il viso rivolto verso l’alto

- quanto credete che mancherà?- chiese Keiko

- direi non molto vista la vicinanza della torre adesso si vedono anche le guglie più basse, dovremmo esserci.- rispose Sora

- sentite… è da tutto il tragitto che mi chiedo chi possa usare il keyblade oltre a me e sinceramente non riesco a venirne a capo….- disse il ragazzo castano esternando il suo pensiero

- veramente una mezza idea ce l’avrei…-

Kairi si era rimessa in piedi.

- cioè?-

- l’abbiamo incontrato circa un anno fa e…-

- Roxas?!- esclamò Sora

- ehi ma come hai….-

sentendo una presenza alle spalle la ragazza si voltò.

fermo in mezzo alla strada con la divisa dell’organizzazione c’era proprio Roxas e di fianco a lui…

- ansem!- disse incredulo Riku

quello sorrise e fece segno di no con il dito. – io sono Xemnas il nessuno di ansem piacere di conoscervi..-

il prescelto che era rimasto di stucco a questa nuova apparizione si riscosse e rivolgendosi al ragazzo biondo chiese – che ci fai qui? perché sei insieme a quel criminale?-

- sono venuto per aprire kingdom hearts ma piuttosto voi perché state tentando di fermarci?-

i ragazzi capivano sempre meno… che stava dicendo?!

- vuoi distruggere questo mondo e gli altri?! Sei forse impazzito?!- domandò Keiko

Xemnas si chinò verso il ragazzo – vedi non vogliono darci una possibilità il loro è puro egoismo.-

lo sguardo di Roxas si incupì.

- voglio dare una possibilità di esistenza a queste persone ne hanno il diritto…- replicò

- persone?! Questi non sono altro che criminali tutti loro! Non si curano delle conseguenze vogliono solo avere il dominio su tutto ciò che li circonda! Non meritano di esistere!- urlò irato Sora

dentro di sé l’altro ragazzi sentiva crescere la collera. "non è vero! Non sono così, lei ha fiducia in me, è diversa!" il keyblade apparve nella sua mano.

- non parlare di cose che non capisci! Io non la lascerò sparire! Le vostre sono tutte menzogne siete degli egoisti!!!- urlò di rimando

il nessuno dietro di lui a questo punto aprì un passaggio oscuro e prima di andarsene con una sferzata di vento allontanò i compagni del prescelto da lui e chiuse i due ragazzi all’interno di una barriera, poi sparì.

Kairi si precipitò verso di loro ma venne respinta. – SORA!!!!- gridò

Il ragazzo era ancora immobile, non riusciva a capire perché Roxas si comportasse così.

Dovevano avergli fatto il lavaggio del cervello.

- SORA!!!- gridò di nuovo Kairi e finalmente lui si decise ad impugnare a sua volta il keyblade, scintillante con una piccola stella che pendeva il "porta fortuna".

Roxas cominciò ad avanzare prima lentamente poi accelerando.

Sferrò un colpo che Sora parò, scartò di lato e ne sferrò uno a sua volta, ma il ragazzo biondo lo schivò.

Era terribilmente veloce e forte.

Dovette spiccare un salto per evitare un altro fendente, in quell’istante con una violenza impressionante le due chiavi, che erano totalmente differenti si scontrarono provocando scintille intorno a loro e un’ampia onda d’urto.

La situazione era in bilico il primo che avesse ceduto avrebbe perso vantaggio.

- non eravamo amici una volta?!- gli domandò

- lo credevo ma gli amici non pensano solo a sé stessi!- rispose

- non siamo noi ad averti mentito ma loro…-

- ora basta!-

con forza prorompente Roxas riuscì a far volar via dalle mani di Sora il keyblade, che cadde a qualche metro di distanza.

Il prescelto si gettò per riprenderlo ma venne fermato, il ragazzo biondo lo aveva schiacciato sotto il piede.

- fine dei giochi…- gli disse

Sora lo guardò e tese la mano nonostante non lo potesse raggiungere.

Come di incanto la chiave sparì e riapparve nel suo pugno, si alzò in piedi.

Il nemico si infuriò a tal punto da cominciare a sferrare un colpo dopo l’altro senza tregua, al ragazzo non restò altro che tentare di difendersi.

Poggiò un ginocchio a terra, non ce la faceva più…

Dal di fuori i suoi amici lo guardavano spaventati e impotenti.

Il polso gli cedette e la chiave gli cadde a terra.

Era la fine….

- ROXAS NO!!!-

Tutti in contemporanea si voltarono verso la fonte dell’urlo.

Axel con il fiatone era appoggiato ad un albero.

- a.. Axel?- il ragazzo era esterrefatto perché l’aveva fermato?

Lasciò Sora lì per terra dov’era, la barriera svanì e lui si avvicinò al nessuno.

Kairi e gli altri corsero invece dal prescelto e lo tirarono in piedi.

- che ci fai qui?- gli chiese

- devi fermarti ci sono delle cose che tu non sai…- sospirò il nessuno

- spiegati…-

il guerriero dai capelli ramati si rivolse anche agli altri e disse :

- Xemnas vuole prendere il possesso dei mondi e non ha scrupoli, sa benissimo che kingdom hearts non deve essere aperto per nessun motivo, ma l’organizzazione brama il potere che racchiude e lo useranno nel peggiore dei modi.- spiegò

- non è vero! Ne avete bisogno per poter diventare completi per non scomparire è per questo che io vi aiuto, se no Naminè…- Axel lo interruppe

- no è una bugia, non siamo destinati a scomparire perché siamo essere incompleti. Tanto meno Naminè lei è un nessuno certo, ma con la particolarità di avere metà cuore… essendo infatti il nessuno di Kairi, come tu sei quello di Sora..-

Attoniti.

Non c’è altra parola per descrivere l’espressione che tutti avevano sul volto.

- lui è il mio nessuno… per questo può impugnare il keyblade..- disse sconcertato Sora

- esatto. Sono stati generati dall’incontro dei vostri cuori- confermò il nessuno

- Xemnas voleva solo perseguire il suo fine e ha fatto leva sulla parte sentimentale del cuore di Roxas sapeva che non avrebbe messo in dubbio la parola di Naminè né che l’avrebbe lasciata da sola. L’ha costretta a mentirti se no ti avrebbe eliminato senza pensarci due volte.-

Roxas era immobile, non riusciva a pensare a nulla. La rabbia che aveva nutrito nei confronti di Sora si convertì tutta sul capo dell’organizzazione. Una strana aura lo circondava, l’aria si fece elettrica.

- tutto bene…-

Kairi si stava avvicinando con la mano tesa verso di lui. Si bloccò come fulminata sotto lo sguardo furente del ragazzo.

- SONO STATO INGANNATO PER TUTTO QUESTO TEMPO?!!- urlò

Si voltò di scatto verso il castello e partì di corsa.

- aspetta!!- gli urlò dietro Sora e lo seguì con gli altri.

- ehi tu fermati!-

Riku si girò verso Axel, il quale gli si accostò.

- c’è un'altra cosa che non ho detto… due detentori del keyblade non possono esistere, quindi o Sora o Roxas dovrà morire necessariamente…- per un attimo i due si guardarono, poi Axel aperto un varco lo attraversò senza aggiungere una parola, era sicuro che quel ragazzo avrebbe saputo cosa fare… se lo sentiva, anche se non poteva che provare una strana stretta allo stomaco per nulla piacevole.

Riku rimase fermo dov’era. Sapeva cosa doveva fare, eliminare Roxas.

Non avrebbe fatto del male al suo migliore amico e infondo Roxas era un nessuno, non stava né nell’oscurità né nell’ombra, non sarebbe dovuto esistere.

Ma come poteva fare? Era troppo forte con quel keyblade….

"ti avevo detto che avresti avuto bisogno di me…"

sussultò.

Di nuovo quella voce.

"oramai sai che non c’è altra scelta…"

possibile che non ce ne fosse davvero un'altra?

- Riku?-

guardò dietro di sé, Keiko era lì, era tornata indietro non vedendolo arrivare.

Aveva un’ aria seriamente preoccupata, ma più che per la situazione per

il comportamento del ragazzo in sè, aveva notato subito che c’era qualcosa che non andava.

Non sapeva cosa dirle… come fare a spiegarle?

- Dove vuoi andare…- gli disse con voce strozzata

aveva già capito.

- a volte preferirei che fossi meno sveglia- la buttò lì

- non scherzare.-

non ne aveva alcuna voglia, anche perché dentro di sé avrebbe mille volte preferito non doverlo fare.

- Devi proseguire da sola …- le disse avvicinandosi e carezzandole il viso.

Lei si portò una mano al volto e gli strinse forte la mano, sentì una lacrima scendere.

- ma perché?! non voglio!- protestò

- non posso evitarlo, ma tornerò se riesco nel mio intento ti prometto che tornerò- la rassicurò

la circondò con le braccia.

- non ti lascerò da sola di nuovo…- si staccò e sparì oltre agli alberi dei giardinetti lì vicini.

Commenti: finalmente è successo qualcosa! Chi attendeva nuovi sviluppi e anche qualche spiegazione credo l’abbia ricevuta.

Per quanto riguarda me sono già in crisi con le lezioni e voi direte "quanto è lagnosa", aspettate… se vi dicessi che ho ben 10 e dico 10 ore di economia e che devo fare rientro due pomeriggi dalle 2 alle 4 incastrandoci 3 ore di lezione da 40 minuti?! Ora capite il mio deperimento interiore…

VOGLIO TORNARE ALL’ASILO!!!! (o almeno alle elementari.. çç).

Ringraziamenti:

Vivitheblackwizard: urka!! pure meglio di destiny era un obbiettivo al di là dei miei desideri!!! beh sono felice che sia così! XD

Giangie: se era bello quello prima.... di questo che mi dici?! O.O

Tifa93: brava ce l'hai fatta congratulazioni!!! adesso tutti ad aspettare KH3! ma dai ti piace saix?! come mai? se è lecito chiederlo... ?_? cmq a me piace demyx

Iron maiden: mi fai venire i brividi quando dici così.... non seminare troppa distruzione però mi raccomando! ù_ù

Sora&Kairi: WELCOM!!! ma che bello una new entry!!! non mi devi neppure pregare certo che la continuo!!! ^^

 

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Capitolo 21
*** Axel ***


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Capitolo 21.: Axel

Roxas correva, in testa continuava a sentire le frasi che Axel gli aveva detto poco prima.

Xemnas…

Era stato lui ad ingannarlo… l’avrebbe pagata e cara anche.

Arrivò nei pressi del castello dell’oblio e ci entrò, cominciando a salire furiosamente le scale ignorando il suo cuore che a furia di battere stava per esplodere, arrivato al piano di Naminè si bloccò.

Uno strano presentimento gli diceva che la ragazza era in pericolo. Attraversò i corridoi e arrivato davanti alla sua camera aprì la porta con violenza facendola sbattere sul muro bianco dove lasciò un solco. Come aveva previsto non c’era nessuno, si voltò avvertendo una presenza.

Il capo dell’organizzazione era lì appoggiato al muro che lo guardava divertito, tenendo in mano il solito album che Naminè portava sempre con sè.

Il ragazzo gli si avvicinò e gli puntò il keyblade al petto.

- tu mi hai ingannato!- gli disse furioso mentre il ciondolo appeso all’elsa sbatacchiava

il nessuno sogghignò – tardi per capirlo non credi? e sarebbe andato tutto bene se quel traditore non avesse parlato.. ma non è ancora detta l’ultima parola, gli errori si possono riparare-

Roxas premette la chiave contro di lui.

- ti posso uccidere lo sai questo vero?- gli chiese

- e tu sai che se lo fai la tua bella amichetta farà una fine poco gradevole?-

il ragazzo biondo retrocedette – dov’è?- chiese impaurito

Xemnas si passò una mano sugli abiti per lisciarli.

- al sicuro o per lo meno finché tu farai il bravo..- rispose

- cosa vuoi che faccia?-

non gli restava altro che sottomettersi al suo volere, non l’avrebbe abbandonata questo se l’era ripromesso e così avrebbe fatto.

*************

intanto in una piccola radura nel bosco.

- sei contento ora ho bisogno del tuo aiuto..- quelle parole uscirono a stento dalla bocca di Riku come se gli provocassero un rigetto al solo pensiero.

"lo vedo…" rispose una voce maligna

- sei sicuro che dopo sarò in grado di battere Roxas? Sei a conoscenza che può usare il keyblade…-

"certo ma anche tu lo potrai usare … devi stare tranquillo fidati di me,."

- non credo di poterlo fare ma non c’è altro modo- rispose amareggiato

l’ombra davanti a lui lo guardò divertito, parlo di ombra proprio perché così era.

niente sostanza fisica solo un denso fumo scuro che sembrava prendere la forma di un essere umano.

"che fratellino diffidente… coraggio aprì il tuo cuore a me!"

la figura si scagliò verso Riku, il quale non si mosse.

Keiko che stava correndo per raggiungere il resto del gruppo di fermò, un brivido la percorse. Qualcosa di brutto stava per capitare.

Sora e gli altri arrivarono anche loro al castello, ma si dovettero fermare perché tutt’intorno era scavato un profondo fossato che neppure facendo appello a tutta la propria vista se ne riusciva a scorgere il fondo, in più c’erano ad aspettarli un vero e proprio esercito di simili.

- non ce la faremo mai! Sono troppi da sconfiggere in tempo…- disse sconfortato il ragazzo

"dobbiamo trovare una soluzione alternativa…" pensò febbrilmente Leon

- bisogno di una mano?-

Axel era comparso vicino a loro dal nulla, armi alle mani.

- ci penso io state pure a guardare! E mi raccomando rimanete indietro- fece l’occhiolino.

Si portò al centro dello spiazzo antistante la fortezza allargò le braccia, i cerchi rimasero sospesi.

I nessuno si portarono intorno a lui circondandolo, quando scattarono per attaccare sora si mosse, ma cloud lo bloccò.

- se non facciamo qualcosa lo uccideranno!!!- esclamò divincolandosi

- non possiamo fare altro che fidarci di lui…- rispose con calma apparente il ragazzo biondo.

Axel fece appellò a tutte le sue forze e dal suo corpo ne scaturì un’ondata di calore.

L’ energia che esplose costrinse tutti a ripararsi gli occhi. Quando gli riaprirono, non poterono che rimanere a bocca aperta.

Non più era rimasto un solo simile.

Axel invece era sempre al centro, ma le sue armi giacevano a terra.

Guardava lassù dove probabilmente c’era Roxas.

"mi sarebbe piaciuto rivederti…"

Flashback

I due ragazzi erano seduti nel giardino del castello e mangiavano un gelato che Axel aveva portato e che a Roxas ricordava incredibilmente quello della sua città.

Gli espresse questo suo pensiero.

- aveva degli amici laggiù?- gli chiese

- certo! E mi stanno di sicuro aspettando quindi spero proprio di riuscire a tornare da loro.- rispose leccando la base del gelato che si stava sciogliendo.

- Deve essere bello provare nostalgia per qualcosa… un lusso che solo chi ha un cuore si può permettere.- disse sospirando in modo ironico

- Ma smettila! Come puoi dire di essere senza cuore quando non sai cosa si prova ad averne uno? Un giorno me l’hai detto tu stesso che non lo sai….- replicò il ragazzo guardandolo negli occhi

Per un attimo il nessuno restò zitto senza sapere cosa dire.

In effetti il suo ragionamento filava… poi scoppiò in una fragorosa risata.

- lo sai che sei proprio forte?! Mi dispiacerebbe morire solo perché non sentirei più le tue fantasie!!- disse piegato in due.

- Oh non ti devi preoccupare vuol dire che ci rivedremo in un'altra vita…-

Axel si alzò, gettò lo stecchino dietro di sé e senza voltarsi a guardare il ragazzo disse – sciocco solo perché tu sei sicuro di avere un'altra vita…-

Fine Flashback

E già come poteva avere un'altra occasione se lui era il nulla? Parte di questo mostro senza immagine o parola. Piccole strisce bianche e nere come piume si lavavano da terra.

Stava scomparendo.

- Axel!- esclamò Kairi

Il gruppo di ragazzi si avvicinò al nessuno.

- dimmi perché hai fatto tutto questo? Perché hai detto la verità a Roxas e hai aiutato noi?- chiese Sora

il ragazzo emise un lungo sospiro.

- Roxas se lo meritava. Sapete era l’unico che mi faceva sentire diverso come… come se avessi avuto un cuore… e tu me lo ricordi in modo impressionante-

chiuse gli occhi

"ora so chi mi ricordavi… il mio caro fratellino, sono diventato un nessuno per dimenticare il dolore della sua perdita.. ma è stata una gioia potermi ricordare di lui prima della fine grazie Roxas…" e una singola lacrima riuscì a cadere a terra prima che sparisse. Davanti a loro come collegamento al castello apparve un lungo ponte di cristallo.

- e io credo che questa sia la prova che un cuore e dei sentimenti lui li avesse…- disse la principessa – grazie…-

Commenti: vi direte "ma non era lei che ha detto che tra i nessuno axel non meritava di morire?" sì l’ho detto e non so neppure spiegarvi il perché abbia voluto mantenere la trama originale…

Voglio esprimere il mio parere sul tatuaggio che axel ha sotto gli occhi, qui l’ho interpretato come le lacrime e quindi il dolore. Ha voluto cancellare il dolore provato in passato ma non ha avuto il coraggio di eliminarlo del tutto lasciando quel tatuaggio come prova.

Voi che ne pensate? Che idea ve ne siete fatti?

Ringraziamenti:

Giangie: il tuo complimento mi fa davvero piacere, per una scrittrice sentirsi dire che è apprezzato il modo in cui scrive vuol dire molto! ^^

Tifa93: sì hai ragione avessi detto che ti piaceva xigbar mi sarei preoccupata…^_^" spero proprio di non continuare così fino a giugno visto che studio già 4 ore al pomeriggio!!!

RikuLove: bene allora aspetto di sapere se piacerà anche a te!

Vivitheblackwizard: ovviamente tutto ciò è top secret! non lo dirò prima della fine neppure sotto tortura (ma magari dietro pagamento.... eh eh *_*) aspetta e vedrai!

p.s. Raga mi fareste un regalo? Riuscite a farmi arrivare a quota 100 recensioni? Sarebbe bellissimo! Quindi recensite!!!! VVB alla prossima Kano-chan

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Capitolo 22
*** Darkness inside ***


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Capitolo 22.: Darkness inside

- forza dobbiamo proseguire!- disse Cloud

Keiko sopraggiunse alle loro spalle, con il fiatone per la lunga corsa.

Leon le si avvicinò.

- tutto bene? Dov’è Riku?- le domandò

- io sto bene in quanto a Riku ci siam…-

- RIKU!!!-

Kairi aveva urlato il suo nome indicando alla sua sinistra.

Lì in piedi c’era il ragazzo.

Keiko si sentì subito sollevata, ma non appena incrociò il suo sguardo dovette ricredersi.

La principessa intanto stava corredo verso di lui.

- KAIRI NO!-

Si fermò guardando l’amica sconcertata.

Che aveva?!

- cosa c’è?!- le chiese Sora

- quello non è Riku!- rispose con aria feroce, aveva già visto quegli occhi.

- Che dici?-

- Non c’è tempo per le spiegazioni voi correte all’interno della fortezza qui ci penso io, ho come la sensazione che il processo per aprire kingdom hearts sia già iniziato…- spostò lo sguardo sulla grande luna, gli altri la imitarono.

Aveva cambiato di sicuro aspetto, il contorno fucsia si era fatto più spesso e nel centro c’era un raggio che sembrava collegarla a qualcosa.

Leon si voltò verso la ragazza, aveva fiducia in lei e sapeva che se la sarebbe cavata egregiamente.

- andiamo..- disse

- cosa?!- rispose il prescelto

- non c’è tempo facciamo come ci ha detto!- prese a correre verso l’entrata e agli altri non rimase altro da fare che seguirlo.

Keiko fece in tempo a sussurrargli un –grazie- che si pose davanti a Riku.

- ci avrei scommesso che te ne saresti accorta… siete troppo stupidamente legati…- disse con voce fredda.

- Non avrei potuto avere dubbi, i tuoi occhi sono come la notte senza stelle né luna key…- rispose

- Mph… sai il mio caro fratellino è talmente sentimentale che pur di salvare il suo amico ha deciso di lasciarsi possedere da me… l’unico problema è che a differenza di come credeva lui non è stato in grado di controllarmi..- disse mellifluo

- Riku non si sarebbe mai lasciato possedere da te! Tu lo hai ingannato!!!- gli urlò addosso.

- Scommetto che vuoi batterti con me vero?-

La risposta fu lampante visto che Keiko estrasse i suoi due pugnali correndo verso di lui.

La ragazza cominciò a tirare un fendente dopo l’altro, ma l’avversario li schivava con grande facilità tenendo perfino le mani dietro la schiena, come a prenderla in giro.

- vuoi deciderti a batterti sul serio?- gli esclamò irata

- ma tu pensa! Guarda che se c’è una che non si sta battendo al massimo quella sei proprio tu… e come biasimarti? potresti mai fare del male al tuo ragazzo?!- scoppiò a ridere.

L’odio invase Keiko che scattò, sapeva benissimo che aveva ragione, e non riusciva a pensare ad un modo per liberare Riku.

In un baleno si ritrovò con le braccia bloccate.

Il nemico le sorrise prima di scaraventarla ad una decina di metri da lui. Il corpo della ragazza strisciò per terra procurandosi diversi tagli che iniziarono a bruciare, per frenarsi dovette piantare un pugnale a terra che lasciò un lungo solco.

Rimase ferma per un attimo, l’aria intorno a lei era densa di polvere e non si vedeva bene.

Ad un certo punto rotolò di lato schivando per un pelo un colpo di spada che si piantò nel terreno dove prima c’era lei.

La polvere si diradò, key estrasse la lama e si preparò ad un nuovo attacco.

"batterlo è impossibile…" pensò Keiko, incrociò le lame sul petto per respingere un attacco del ragazzo, che cominciò a spingerla.

Finì con la schiena contro la maceria di un palazzo, faceva sempre più fatica e le braccia incominciavano a cedere, lasciando che la spada del ragazzo si avvicinasse pericolosamente alla sua gola.

- che effetto ti fa essere uccisa dalla persona più importante della tua vita?- le chiese con un tono talmente maligno da farle venire i brividi.

Non sapeva più che fare. Le rimaneva solo una cosa….

- Riku! Lo so che mi puoi sentire per favore ribellati!-

- che stupida e tu pensi anche che ti ascolti?- lei lo ignorò

- tu sei più forte non puoi lasciarti battere da lui! Trova la luce dentro di te!-

lui rideva

- MI AVEVI DETTO CHE NON MI AVRESTI LASCIATA DA SOLA!!!- urlò

Finalmente la presa si allentò consentendole di scivolare per terra.

Il ragazzo fece qualche passo indietro e una luce prese la forma di Riku.

- NON MI USERAI PER QUESTO!- urlò per poi ri-scomparire

Key cadde a terra e iniziò a contorcersi – maledetto che stai facendo?!-

Poi smise e rimase in ginocchio sostenendosi con le braccia e tentando di respirare.

Keiko gli si inginocchiò davanti e gli appoggiò una mano sul avambraccio.

- Riku?- chiese titubante, lui alzò il volto. Era tornato… i suoi occhi celesti la guardarono. E finalmente si poté lasciarsi andare piangendo e abbracciandolo.

- Giurami che non lo farai mai più! Ti devi fidare di me avremo risolto qualsiasi problema assieme!- singhiozzò

- Hai ragione scusami.. ma credo che questo problema non abbia soluzione…- sospirò

- Che vuoi dire?-

Il ragazzo iniziò a spiegarle.

Commenti: bah… non mi è piaciuto molto come è finito il capitolo, forse la dovevo tirare più lunga ma tanto sarebbe finita allo stesso modo… pazienza me ne farò una ragione! domani tutti  a manifestare contro fioroni mi raccomando ci sarò anche io! anche se devo dire la verità a me interessa più il fatto che non vado a scuola che della riforma in se.... ^^"

Ringraziamenti:

Vivitheblackwizard: cosa?! esiste il numero XIV?!!!! O.O chissà chi è o com'è.... dimmi dimmi dai sono curiosa!!! comunque grazie per il commento!

Rikulove: Thanks a lot! sono felice che abbia reso l'idea del rapporto di quei due potrebbero essere veramente fratelli per me! sì in effetti potevano ma per questioni di trama non hanno potuto... ^^""

Tifa93: come faccio me lo chiedo anche io e non ho ancora trovato risposta! anche questo non p lunghissimo ma non voglio farla finita in fretta!!! no?

Kabubi: welcome!!!! un altro seguace (scherzo!). in molti si sono ricreduti su axel e a molti è disp che sia morto e se non sembra li capisco anche io! grazie per la recensione ^^

Giangie: allora ho proprio fatto male a farlo fuori viste le reazioni ma ormai... bravo devi sempre essere sincero perchè su questo si basa qualsiasi rapporto!!!

Dai raga ancora una 15ina e siamo a 100!!! forza forza!

grazie a tutti baci Kano-chan

 

 

 

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Capitolo 23
*** Different people, different battles. ***


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Capitolo 23.: Different people different battles

Roxas si trovava sull’altare del niente, era fermo con il suo keyblade puntato verso kingdom hearts che a poco a poco stava diventando completamente nero.

Dietro di lui Xemnas teneva per un braccio Naminè impedendole di scappare.

- Roxas ti prego perdonami io non volevo questo!-

il ragazzo abbassò appena la testa.

Come erano giunti a questo?

Sora,Kairi,Cloud e Leon erano entrati nel castello e stavano salendo le lunghe scale per arrivare in cima alla torre, quando un intenso gelo li avvolse.

Le pareti rilucevano per il ghiaccio che le ricopriva.

- ma che sta succedendo? Fa freddo…- disse Kairi stringendosi gli abiti addosso e emettendo nuvolette di vapore dalle bocca, Sora le si avvicinò a le passò un braccio intorno alle spalle.

- Non lo so ma sicuramente c’è un membro dell’organizzazione dietro a tutto ciò…- rispose

Leon e Cloud avevano estratto le proprie spade e si guardavano intorno.

Una risata li fece voltare, qualche gradino più in alto c’era un uomo alto e magro dalla faccia incavata e dai lunghi capelli biondo cenere, teneva in mano un grande scudo e sembrava non patire per nulla il freddo.

- sono felice di incontrarvi… io sono Vexen e ho il dovere di far terminare qui e subito le vostre esistenze -

Sora mise da parte Kairi e si posizionò insieme agli altri suoi due amici.

Non riuscirono ad avvicinarsi neppure di un metro che uno spesso muro di ghiaccio si pose fra loro e il nessuno, mentre punte di ghiaccio spuntavano dal terreno che era diventato ormai l’intero campo di battaglia.

I movimenti erano resi difficoltosi dalla brina sul suolo che faceva scivolare.

Vexen chiamò una squadra di simili che si avventarono su di loro.

Per i ragazzi non fu un problema ucciderli ma la principessa era rimasta completamente alla mercé dei nemici. Era in pericolo e non sapeva come fare.

"non ti devi preoccupare ti aiuterò io…" una voce di ragazza balenò nella sua mente e lasciando tutti di stucco un keyblade dai richiami floreali le apparve nella mano destra.

A quel punto istintivamente sferzò l’aria colpendo il simile che gli stava di fronte e facendolo scomparire.

- com’è possibile che ci sia un'altra chiave?!- chiese allibito Vexen

Cloud e Leon si lanciarono un’occhiata, quello era il momento giusto, le difese del nemico erano abbassate. Il ragazzo biondo scattò distruggendo con un colpo di buster sword la barriera ghiacciata, Leon subito dietro di lui prese la mira e sparò un colpo con il gunblade.

Il nessuno se ne accorse ma fece solo in tempo a deviare il colpo con lo scudo e il proiettile lo colpì ad una spalla.

Lanciando un urlo cadde in ginocchio tenendosi un palmo premuto sulla ferita che perdeva molto sangue.

Il gelo si attenuò per poi sparire del tutto.

Ormai la battaglia era giunta al termine.

- me la pagherete!- sibilò e giratosi per andare via, una lamina gli trapassò il ventre e venne ritratta, Vexen si aggrappò all’artefice.

- M… Marluxia perché?- sbiascicò

Si dissolse, lasciando spazio alla visuale di un altro ragazzo dagli occhi chiari e capelli color nocciola e accompagnato da un forte odore di fiori.

- perché sei un incapace e anche un vigliacco…- rispose senza alcuna traccia di pentimento.

- Scusate se avete dovuto perdere del tempo prezioso.- disse poi rivolgendosi al gruppetto.

- In questo preciso istante sei tu che ci sta facendo perdere del tempo prezioso quindi vedi di darci un taglio- rispose secco Cloud.

- Ma che poca pazienza…. oh ecco che arrivano! Se non sbaglio li avevate lasciati indietro..- disse spostando lo sguardo oltre di loro.

Riku e Keiko li stavano raggiungendo.

- mi raccomando non dire nulla né a Kairi né a Sora andrebbero solo di più in confusione e direi che hanno già abbastanza problemi così…- sussurrò alla ragazza che annuì in segno di risposta.

- Ehi ragazzi tutto bene? Che fine ha fatto il finto riku?- chiese il prescelto

- Non vi preoccupate direi che ce la siamo cavata anche questa volta - rispose Riku poi aggiunse indicando il nessuno – e quello chi è?-

- Uno dell’organizzazione Marluxia…- disse Leon

- Bene ora che siete tutti qui ci sono alcuni miei compagni che hanno voglia di divertirsi un po’ quindi…-

In un attimo non si capì più nulla… le pareti di fianco e sopra di loro sembravano stringersi e le scale inghiottirli, furono separati e quando riuscirono a capire di nuovo qualcosa non sapevano più dove erano.

Leon si trovava in una sala estremamente ampia con le pareti chiare e apparentemente nessuna porta o finestra che potesse dare una via di uscita. L’unica cosa che stonava era il vestito nero del membro dell’organizzazione davanti a lui. A prima vista sembrava un ragazzo con i capelli argentati che da un lato gli coprivano il volto.

- ben arrivato Leon nel tuo incubo peggiore…-

il guerriero non fece in tempo a rispondergli che sparì dalla sua visuale e improvvisamente l’ambiente intorno a lui cambiò di nuovo, si ritrovò in un piccolo porto davanti al mare, un cane scodinzolava a pochi passi da lui e i pescatori tornavano sulle loro barche.

- Squall?-

si girò, a parlare era stata una ragazza dai capelli scuri, con addosso un paio di pantaloncini neri, una canotta dello stesso colore, una maglia turchese lunga fino alle caviglie e una collana con un anello come pendente.

- r… rinoa…-

**************

Cloud era in un salone con un’intera parete di vetro da cui si poteva scorgere kingdom hearts.

Davanti ad essa un uomo che scrutava il cielo.

- tra poco potremo assaporare l’esistenza…- disse

- non credo proprio che ve lo lascerò fare…- replicò il ragazzo

e finalmente la figura misteriosa si voltò. Aveva i capelli lunghi e di colore blu le iridi gialle e una grande cicatrice a forma di x sul viso, in mano teneva quella che sembrava una strana alabarda.

**************

Kairi e Keiko si quadravano con una giovane donna dai biondi capelli e dallo sguardo glaciale.

In mano teneva stretti due pugnali e l’aria a contatto con il suo corpo produceva strane scariche elettriche.

Alle due ragazze sembrava di stare sospese nel vuoto visto che, il pavimento sotto i loro piedi era di cristallo e si poteva scorgere un ampio giardino.

- eccole qua le eroine che vogliono fermarci per il bene di tutti! quasi quasi mi commuovo…- rise, una risata sgradevole.

Kairi non perse la calma – perché ti fa ridere? non hai mai avuto qualcuno che volevi proteggere a tutti i costi?- le chiese

La nessuno la guardò, e il suo sguardo di rabbuiò.

- sì c’era… avevo un fratello ma è stato ucciso…- rispose in tono sommesso.

- Mi dispiace…- disse Kairi

Keiko stava a guardare ma teneva pronte le proprie armi quella lì non la convinceva.

- no non ti devi dispiacere principessa… era un incapace ha avuto la fine che si meritava!-

la ragazza retrocedette, non poteva credere che ci fosse una persona tanto malvagia.

***************

Marluxia guardava con disprezzo i due ragazzi di fronte a lui.

Avevano entrambi già in mano l’uno il famoso keyblade, l’altro una spada dalla lama rossa.

Riku e Sora si trovavano in un giardino, sopra di loro il soffitto era trasparente e si potevano scorgere le due ragazze alle prese con un altro membro dell’organizzazione. Il nemico teneva una grande falce appoggiata sulla spalla e stranamente le piante sembravano tendere verso di lui.

- dove sono gli altri?!- chiese furibondo Sora puntando il keyblade verso di lui.

- Non dovete preoccuparvi i miei compagni si staranno prendendo cura di loro, le vostre amiche come avrete notato stanno qui sopra , e io sono qui apposta per intrattenere voi… non potevo chiedere di meglio!- rispose

- Neppure noi…- replicò Riku e i due si lanciarono.

Commenti: siamo agli sgoccioli amici! le ultime battaglie stanno per avere inizio. in realtà devo scrivere ancora tutta la fine... ^^" a differenza di destiny in cui sono praticamente partita dalla fine (se è mai possibile...) per arrivare all'inizio, qui invece non ho proprio chiaro come dovrà andare ma spero che qualcosa mi venga in mente, sono talmente stanca che gli attimi liberi li passo a dormire!

ringraziamenti:

Kabubi: certo che l'amore vince sempre o almeno nelle mie fic! ti ringrazio per l'incoraggiamento! ^^

Tifa93: se sarà proprio un bellissimo finale non lo so ma ce la metterò tutta! non ti devi preoccupare cmq ho già un altra soap opera pronta per te! ^_-

Giangie: Thanks bene sono contenta che ti sia piaciuto! però non è l'ombra di xeanorth ma di suo fratello key, ti sei solo confuso!

Danix: benvenuto!!! che bello ma allora siete proprio in tanti a leggerla! non so dirti esattamente il numero dei capitoli che mancano credo ancora 3 o 4... grazie 1000 per la tua recensione aspetto le altre!

Vivitheblackwizard: sì era proprio lui! lo sai tu sei il novantesimo che mi recensisce ma chi sarà il 100?! beh allora dobbiamo assolutamente trovarci perchè voglio sapere tutto!!!! ok? ?_?

grazie ancora  a tutti davvero! un grosso bacio by Kano-chan

 

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Capitolo 24
*** Goodbye Past ***


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Capitolo 24.: Goodbye Past

- r… Rinoa.-

la ragazza, per quanto impossibile, era di fronte a lui e gli sorrideva un po’ preoccupata.

- tutto bene?- gli chiese

doveva essere per forza un trucco di quel nessuno, Balamb era stata distrutta e anche…

- ah ho capito… ti devi essere addormentato di nuovo mentre pensavi, sai quando incominci ti metti in questa posizione e ti si corruga tutta la fronte!- gli disse imitandolo, poi scoppiò a ridere – devi stare attento, continuando così avrai la faccia piena di rughe!-

forse era proprio così, magari tutto quello che gli era successo era solo un brutto sogno.

Dopo tutto gli capitava di addormentarsi e di cadere in sonni agitati.

- dai vieni!- esclamò ad un tratto.

Lo prese per mano e lo condusse verso le strade che conosceva bene, nulla era cambiato.

La stazione, i negozi la gente era tutto come prima.

Passarono davanti alla finestra della signora Dincht da cui usciva un buon profumo di pesce.

- la mamma di Zell sta cucinando a quanto pare! ci ha chiesto se stasera vogliamo andare a cena da loro, ci saranno anche Selphie, Quistis e Irvine-

uscirono dal paese passando davanti al noleggio di auto e risalirono un piccolo pendio.

Da quella collinetta si poteva avere una ampia veduta del mare, della città e di tutta la campagna attorno.

Leon si sedette sotto una grande quercia guardando Rinoa che raccoglieva piccoli fiorellini bianchi, come tutte le volte che uscivano assieme per andare lì.

Quando ebbe finito lo raggiunse e si sedette appoggiandosi al suo torace, lui le passò le mani intorno alla vita.

- sai ho fatto un bruttissimo sogno oggi…- le disse

- ah davvero?-

- sì ma è meglio che non te lo racconto..- continuò

- allora dev’essere stato proprio brutto…- osservò lei

- già…- rispose e appoggiandosi alla schiena della ragazza chiuse gli occhi.

*********

Quando gli riaprì si trovò sempre sotto la quercia, ma era ormai calata la notte.

Di Rinoa nessuna traccia, uno strano rossore invadeva il cielo, si tirò in piedi.

Si fermò con gli occhi sbarrati guardando la scena sottostante, la città era in fiamme e si sentivano le persone urlare in preda al panico.

Cominciò a correre e in poco tempo entrò in città, c’erano shadows ovunque e a terra molti corpi.

Le case stavano bruciando e il fumo invadeva la strada salendo verso l’alto e oscurando le stelle.

Leon fece per estrarre la spada ma scoprì di non avercela. Si guardò intorno e vide un gruppo di suoi amici che lottava, corse verso di loro.

- dov’è Rinoa?!-

ma quelli lo superarono per andare ad aiutare un uomo in difficoltà.

Stava per andare anche lui quando vide la figura esile della ragazza qualche metro più in là.

Era terrorizzata e si guardava intorno senza sapere cosa fare, si sentì uno scricchiolio.

Sopra di lei c’era l’insegna di un negozio, che stava cedendo.

- ATTENTA!!!- urlò, ma invano

Con un fragore assordante la lamiera cadde investendo la ragazza.

- NOOOOOOOOO!!!- disperato tentò di rimuoverla.

"è inutile è troppo tardi"

- non è vero!-

"Leon non mi puoi salvare…"

lui si voltò.

Pallida e con un rivolo di sangue che le colava dalla testa c’era Rinoa.

"tu non c’eri e non mi hai potuta aiutare rassegnati e vivi con il tuo dolore…"

- io… non lo sapevo avrei voluto, avrei dovuto essere al tuo posto! Ma… non sono riuscito a…- non ebbe la forza di continuare.

"non ti devi preoccupare, farò cessare le tue pene… voglio aiutarti anche se sei stato tu ad uccidermi…"

il ragazzo abbassò la testa fissando la figura di lei sotto le macerie.

Attirò la sua vista l’anello appeso al collo, era lo stesso che lui aveva al dito .

Le era sempre piaciuto tanto e aveva chiesto a Zell di fargliene uno uguale, diceva che così si sentiva forte come me….

Dietro di lui Zexion sorrideva, ora che lo aveva distrutto psicologicamente poteva ucciderlo.

"Leon! Come puoi credere che io abbia pensato veramente questo?! Allora non mi conosci proprio… mi hai protetta per tanto tempo, e ti ringrazio sono stata bene con te. Ma adesso devi andare avanti, non è colpa tua se io sono morta. Tu stavi combattendo su altri fronti, non potevi chiedere l’impossibile… è successo… come ultimo desiderio ti prego fa che non portino altra morte e disperazione! ti prego Squall!!!"

Non sapeva da dove veniva questa voce, ma sembrava provenire direttamente dal suo cuore.

Le figure e le urla intorno a lui sparirono e si ritrovò di nuovo nella stanza in cui era misteriosamente arrivato. Si girò, alzandosi lentamente in piedi e guardando negli occhi il suo avversari.
Zexion era stupefatto da quello che stava succedendo e non si mosse quando il ragazzo affondò la spada, ferendolo mortalmente.

- come hai fatto a uscire dalla trance?!- chiese con le poche forze che gli rimanevano.

- Probabilmente il mio cuore è più forte di quanto non credi.. perché e sostenuto dai ricordi belli e brutti che ne fanno parte.- rispose

- Ah ora ho capito…- disse dissolvendosi.

Leon si appoggiò all’elsa della spada, la fatica si stava facendo sentire di nuovo.

Non era sicuro di quello che aveva udito, gli sembrava impossibile eppure… che lei fosse davvero tornata un ultima volta per aiutarlo?

Si sentì stringere il cuore, era una sensazione che non provava da tempo.. era inutile incolparsi di ciò che era successo eppure se lui fosse stato lì con lei forse tutto questo non sarebbe mai accaduto…

- piangermi addosso… come sono caduto in basso…- sorrise fra sé, passandosi una mano sul volto e sentendo la profonda cicatrice sotto le dita.

Poi una presenza lo fece voltare. Per un attimo la vide… i capelli neri, la pelle candida, il suo immancabile vestito turchese e sempre e comunque quell’anello segno di forza…

Stavolta sorrise davvero un po’ per i giochi che ancora la mente gli giocava, un po’ perché ne aveva voglia lui…

- credo che sia la prima volta che ti vedo veramente sorridere…-

- hai ragione dovrei farlo più spesso…-

- forza è ora che il valoroso guerriero si rimetta in piedi!-

- già….-

commenti: capitolo interamente ed esclusivamente dedicato a leon! E che diamine?! È il pilastro fondamentale di FFVIII e vorrei ricordare che è stato il primo ad avere una faccia graficamente umana! Se ci pensate cloud nel gioco antecedente sembra un omino del lego… ed è già un complimento…

questo finale l’ho sto tirando per le lunghe ma che vi devo dire non riesco a dire il fatidico the end!

Ringraziamenti:

Danix: ok e uno scontro è andato (beh proprio uno scontro non è stato però…)! Cmq bel nikname mi piace! Sei tu il fantomatico n°XIV?!! ^_-

Kabubi: larxene è crudele come tutte le donne, sappiamo essere molto più cattive hi hi hi!!!

Tifa93: la fine è la parte più bella e più brutta per me sigh çç!!! Crepi il lupo comunque e figurati se non ti mettevo tra i miei preferiti! Sei mitica!!! ^^

Giangie: mi sa che per una battaglia vera e propria dovrai aspettare le altre... cmq che ne dici di questo?

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Capitolo 25
*** Strong and Brave ***


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Capitolo 25.: Strong and brave

Cloud schivò il colpo del suo avversario, quell’uomo poteva maneggiare più di un’alabarda alla volta il che ne faceva un pericoloso combattente.

Non era facile schivare e allo stesso tempo tentare di attaccare, infatti sembrava che tutti i suoi punti deboli fossero accuratamente protetti.

Si fermarono per un attimo.

Le armi dell’avversario presero a girare lentamente attorno al loro padrone.

- sei un ottimo guerriero te lo devo riconoscere, perché non entri a far parte della nostra organizzazione?- gli chiese

- è l’ultima cosa che farei…- rispose secco Cloud

- eppure anche nel tuo cuore c’è un angolo buio in cui tieni la tua bramosia… devi solo lasciare che si faccia spazio dentro di te. Tutti mirano ad accrescere la propria forza- disse mentre le alabarde presero a girare più in fretta.

- Io non combatto per me stesso come te…- replicò il ragazzo tenendole d’occhio.

- La solita storia… il difetto da avere un cuore è proprio questo…-

Finita la frase finì anche il girotondo e Saix scagliò le lance verso di lui.

Con la spada il ragazzi biondo riuscì e dirottarne alcune, ma il nessuno aveva cercato il corpo a corpo e Cloud venne sbalzato via.

Per non sbattere contro il muro piegò le gambe e si diede lo slancio, scintille blu sprizzarono dal contatto tra le due lame.

Cloud finì con le spalle al muro, Saix davanti a lui, impugnò l’asta per colpirlo.

Al ragazzo venne in mente il flashback di una situazione già vissuta in battaglia, un guerriero dai lunghi capelli argentati lo aveva messo nella stessa posizione di svantaggio ma…

Quando Saix abbatté il colpo venne respinto, una sorta di barriera si era posta tra lui e la sua vittima.

Ma… alla fine era riuscito ad avere la meglio e a sconfiggerlo.

Si voltò e non poté che sorridere.

La solita… non ascoltava mai quello che le si diceva. Aerith tenendo in mano un lungo bastone aveva evocato un incantesimo di protezione.

- scusami ma non sono il tipo di ragazza che obbedisce agli ordini..- gli fece l’occhiolino.

Al nessuno poco importava chi fosse o da dove fosse venuta fuori, si era intromessa nella sua battaglia e questo bastava per dargli un ottimo pretesto per eliminarla così da non avere più interferenze.

Scattò ma non si sa come, nonostante fosse spossato Cloud fu più veloce di lui e postosi davanti alla ragazza lo bloccò.

Uno strano colore andò a sfumare il solito tono che avevano gli occhi del ragazzo.

- come diavolo fai ad avere ancora energie in corpo?!- esclamò irato il nemico

- questa è una forza particolare, che proviene dalla volontà di proteggere le cose a cui si tiene. Ma per te rimarrà sempre irraggiungibile, perché solo chi ha un cuore la possiede!- gli rispose seria Aerith prima che il ragazzo biondo riuscisse ad eludere le difese di Saix e lo facesse sparire senza diritto di replica.

- bene anche questa è fatta. Venendo qui ho curato anche gli altri ragazzi così puoi stare tranquillo.-

rimase a bocca aperta quando Cloud si avvicinò e la strinse.

- grazie…- le disse

lei ricambiò l’abbraccio e gli passò una mano sui capelli, dopo tutto aveva bisogno di lei e questo la faceva sentire felice.

- scusate l’interruzione…-

- ahia!!!!-

i due si lasciarono, erano appena sopraggiunti gli altri e rikku aveva appena mollato un pugno sulla testa di Zell.

- sei sempre il solito rompiscatole!!! Ma riesci a star zitto un attimo?!-

- ma tu guarda essere ripreso da una ragazzina imbranata come te…- replicò lui massaggiandosi la testa.

Il gruppo di mise a ridere.

- chissà quando potremo di nuovo ridere così di gusto…- disse alla fine la ragazzina

- rikku non è da te essere così pessimista!- la rimproverò tifa – vedrai che vinceremo! Sora sconfiggerà Xemnas e rivedremo tutti i nostri amici!- le fece l’occhiolino

- non credo che però arriveranno in tempo per impedire che Kingdom Hearts si apra…- aggiunse vincent voltandosi verso la grane luna.

La trasformazione era evidente, ormai brillava di una luce bluastra e sembrava sul punto di esplodere risucchiando tutto quello che ci sarebbe stato vicino.

- certo che non sei d’aiuto al morale del gruppo!- disse esasperato Tidus

- no, ha ragione tifa…-

tutti si voltarono verso Leon

- vinceremo perché non voglio più che accada nulla di catastrofico, ho fatto una promessa e intendo mantenerla almeno stavolta!- disse il ragazzo con fermezza stringendo il gunblade.

- Questo è lo spirito giusto vero cloud?- Aerith sorrise al guerriero, appoggiandoli una mano sul braccio.

Lui annuì – sora e gli altri hanno bisogno di noi, dobbiamo andare solo così sapremo quello che ci aspetterà alla fine…-

E dopo un’ultima occhiata d’intesa ripresero a salire gli ampi gradini.

commenti: lo so mi state odiando! direte ma la finirà mai con sta storia?! su sto capitolo avevo qualche problema perchè se gli aggiungevo lo scontro di riku e sora, kairi e keiko diventava troppo lungo senza troppo corto... così ho dovuto aggiungere qualche pezzo un pò alla cazzo! ne approfitto per farvi gli auguri di halloween non sarà una festa italiana però la trovo carina! (adoro vestirmi da strega!!!)

ringraziamenti:

Vivitheblackwizard: grazie per avermi repentinamente avvisato della mia piccola gaf e dire che l'ho riletto almeno 3 volte sto cap!!! vexen da come lo vedo in KH com è veramente fuori anche se per dirla tutta e marluxia che l'ha fatto sclerare!

Danix: questo è un pò più d'azione veramente la battaglia l'ho scopiazzata un pò da quella tra cloud e sephiroth tratta dal film... cmq sì mi piace il tuo nick!

Giangie: che dirti se non l'ennesimo grazie 1000!!! ^////^

Kabubi: ho appena scoperto che la mia fic ti induce a attimi di scleratura.... ottimo!!! la vista di rinoa l'ho presa sa un film horror vecchissimo di cui non mi ricordo nemmeno il titolo, ma ha comunque sorbito i suoi effetti muhahahahahahaha!!!

Metal-darkness: non ti preoccupare tanto avevo già risolto!

Tifa93: comq me lo sono inventato non lo so neppure io, forse a froza di giocare a ff conosco meglio i personaggi dei miei amici! ^^""

EVVIVA!!!! 100 recensioni anzi 101! sono felicissima e ringrazio tutti per il vostro sostegno! VVB!!!! alla prossima! Kano-chan

 

 

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Capitolo 26
*** The Begin ***


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Capitolo 26. The Begin

Kairi e Keiko si erano nascoste dietro al colonnato della sala.

Larxen in mezzo guardava la scena divertita.

Avevano capito da dove venivano quelle strane scariche elettriche, era lei a provocarle.

La sua specialità era comandare i tuoni. Se per sbaglio riusciva a toccarti con uno dei suoi pugnali era la fine, questi ultimi funzionavano da tramite facendo passare la scarica fino al corpo dell’avversario.

- forza venite fuori mi sto annoiando!- si lamentò la nessuno.

- Cosa possiamo fare?- chiese Kairi guardando l’amica

Tu aspetta qui, io provo ad attaccarla.

La principessa annuì, in mano teneva il keyblade e le nocche le erano diventate bianche per la forza con cui lo stringeva.

Keiko abbandonò il rifugio e si avventò su Larxen, anche se non le rimaneva altro che schivarne i pugnali, la minima distrazione e sarebbe morta.

Kairi guardava la scena con apprensione, non sapeva che fare.

Aveva già rischiato di morire ma ora qualcosa le impediva di reagire.

La ragazza dai capelli corvini fece un salto mortale all’indietro per evitare la lama, le tagliò solo qualche capello, che ricadde pian piano al suolo.

Teneva i pugnali davanti a sé e aveva il fiatone. La nessuno scattò e arrivata davanti alla ragazza fece una finta, si abbassò e con una gamba le fece perdere l’equilibrio, Keiko cadde a terra ma fece in tempo a rotolare di lato evitando l’ennesimo colpo.

Si rialzò, ma si accorse che il suo braccio sinistro non rispondeva più bene ai comandi, era scosso da tremiti.

- alla fine sono riuscita a colpirti anche se di striscio.- disse compiaciuta

Keiko strinse il pugno scrollandosi il braccio, servì a poco, come si poteva dire, aveva già un piede nella fossa.

Sotto di loro anche Sora e Riku erano alle prese con Marluxia, e si trovavano in non poche difficoltà.

Le piante comandate dal nessuno facevano da ostacolo a volte bloccandogli braccia e gambe o semplicemente facendo da scudo al proprio padrone.

Sora buttò un’occhiata verso il soffitto (sia chiaro non si vedeva nulla di quello che possiate pensare nonostante Kairi abbia la gonna! Nd Kano) vide Kairi seduta dietro ad una colonna che guardava impaurita la battaglia che si stava consumando, mentre l’altra ragazza era alle prese con Larxen che sembrava in netto vantaggio.

- mai distrarsi!-

sussultò e venne sbalzato indietro andando a sbattere contro un albero.

Riku gli si avvicinò e parandoglisi davanti gli disse – devi stare attento! siamo finiti qui proprio perché ci potessimo distrarre più facilmente-

abbatté due fendenti contro alcune piante che strisciavano verso di lui.

- quello sta solo giocando con noi… te ne sei accorto?- chiese Sora

- certo… se volesse con tutta questa vegetazione sarebbe facile per lui impedirci del tutto di muoverci ma così non si divertirebbe..- rispose con tono falsamente ironico.

- Mi sono distratto perché Keiko mi sa che non se la sta passando bene..-

Dovettero saltare entrambi di lato per schivare la falce, e si nascosero dietro un masso.

Riku ne approfittò per guardare in su e in effetti Sora aveva ragione.

La ragazza non ce la faceva più, continuava a correre avanti e indietro per non farsi colpire.

Poi venne coinvolta nell’esplosione di una colonna colpita apposta dalla nessuno. Un detrito la colpì alla gamba che cominciò a sanguinare.

Kairi guardò con terrore Larxen che si avvicinava per dare il colpo di grazia alla amica.

Era immobilizzata, le mani le tremarono così violentemente che il keyblade le sfuggì provocando un rumore sordo e ripetitivo nella grande sala.

Kairi non riusciva a distogliere lo sguardo dall’espressione della donna… come faceva ad essere tanto crudele?! Non avere un cuore significava veramente questo?!

Si sentiva cadere verso il buio, come quella volta… era pronta ormai a scomparire in quel luogo.

Guardò la chiave a terra e poi il suo sguardo si spostò oltre sui due ragazzi, quel senso di impotenza che provava lei lo provavano anche loro?

L’ultima volta lì con lei c’era sora ma ora….

Riuscì a leggere sulle labbra di riku "scappa", si preoccupava per lei anziché dirle di darsi una mossa a salvare la sua ragazza.

Avevano sempre fatto tanto per lei.

Si alzò raccogliendo il keyblade.

L’avevano sempre protetta.

Lasciò il rifugio, Sora cominciò a urlarle parole che da lì erano incomprensibili.

Ora toccava a lei.

Impugnò saldamente la chiave.

- Kairi no!- le urlò Keiko dalla sua posizione, il nemico si voltò e un ghignò di scherno le comparve in viso.

- Cosa pensi di fare bambina?!- le chiese

Quando la principessa cominciò a correre, Larxen si preparò per accoglierla, le scariche elettriche si fecero più costanti intorno a lei.

Ma quando pensava di avere la vittoria in pugno, si dovette ricredere.

Come se il sole stesse nascendo si dovette coprire gli occhi, accecata da una strana luce proveniente dalla ragazza stessa.

Come tutto questo ebbe inizio finì.

E a Larxen mentre stava scomparendo non restò altro che guardare con sprezzo le due ragazze che con molto coraggio l’avevano battuta.

Kairi si avvicinò e aiutò la ragazza ad alzarsi.

- ti prego non chiedermi come ho fatto perché non lo so…- le disse

- dopo tutto ricordati che sei la luce, però io so anche che sei diventata grande e forte..- disse rivolgendole un sorriso.

Guardarono entrambe verso il basso.

Marluxia aveva ripreso la battaglia e non dava neppure un secondo di tregua ai suoi avversari.

- mi sono stancato di giocare e a quanto pare sono l’unico che riuscirà a portare a termine il proprio compito…- allargò le braccia e in men che non si dica furono bloccati da alcune piante rampicanti.

Ora erano totalmente alla sua mercé.

- oh no!- esclamò la ragazza ramata.

- Mi sento così impotente!!! Mi fa una rabbia!- Keiko batté un pugno sul pavimento di cristallo e nello stesso tempo a Kairi venne un’idea.

- So come aiutarli… però devi stare attenta ce la fai a frenare una eventuale caduta?- le chiese

- S.. sì ma cosa hai intenzione di fare?!- le domandò preoccupata.

Ma la ragazza non le rispose, aveva gli occhi chiusi e in mano teneva la chiave fiorita.

Dentro di sé stava cercando di rievocare quell’immensa energia che l’aveva aiutata poco prima.

Nella sua mente ad un tratto comparve il volto di una ragazza molto simile a lei e dai biondi capelli. Sentì che era il momento giusto. Alzò sopra di sé il keyblade e abbatté un unico colpo sul pavimento.

Keiko si guardò intorno senza capire… sembrava tutto come prima.

Poi dal punto colpito si diramò tutta una serie di crepe ed infine il pavimento cedette, facendole precipitare nella stanza sottostante.

Marluxia alzò lo sguardo e non poté che rimanere attonito e cercare di coprirsi con le proprie braccia come meglio poteva, mentre una pioggia di vetro lo investiva.

Sora e Riku per fortuna erano già protetti dalle stesse piante chiamate in aiuto dal nessuno, che poi si allentarono permettendo così la liberazione dei due ragazzi.

Kairi e Keiko si aggrapparono ai rami degli alberi per non cadere rovinosamente.

Quando il nessuno alzò lo sguardo aveva entrambe le armi dei due guerrieri puntate contro.

Non poté fare altro che sparire.

- e poi diceva che Vexen era un codardo…- osservò Sora.

Dopo di che si concentrarono sulle loro salvatrici.

Il prescelto corse verso la sua ragazza la alzò e le fece fare parecchie giravolte.

- sei stata… non so neppure come esprimerlo!- le disse felice

- direi che ha avuto sangue freddo e molto coraggio- finì per lui Riku lasciando andare Keiko dall’abbraccio.

- Come va la tua gamba?- le chiese chinandosi ad osservare la coscia, che perdeva ancora un po’ di sangue.

- Non è nulla posso ancora andare avanti e poi adesso siamo tutti insieme.- gli rispose prendendolo per mano e facendolo alzare.

- Già… Xemnas stiamo arrivando!- disse Sora guardando kingdom hearts ormai quasi completamente aperto.

commenti: allora che ne dite mi sono fatta perdonare i microscopici capitoli precendenti?  marluxia è il solito codardo... fa tanto lo spavaldo ma in realtà ricorre a trucchetti pur di sopravvivere come fa in Kh com non sapete quanto lo odi ora che lo devo battere e non ci riesco!!! >X( grrrr!          da me si gela infatto ho tutte le dita intorpidite per scrivere... con sto vento del cazzo non si può neppure uscire e la pausa pranzo la dobbiamo passare tutti in classe!!! uffaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!

ringraziamenti: Kabubi: non ti preocc meglio tardi che mai!

 Giangie: in realtà cloud starebbe con tifa.. ma a causa di alcuni avvenimenti che lo hanno interessato in passato si è dimenticato del rapporto con lei ^^"... poi si innamora (anche se non lo dice apertamente ma si capisce) di aerith che ha vita breve però.... più o meno la storia è così se hai bisogno di altre informazioni chiedi pure!

Danix: per adesso hanno affrontato marluxia ma devono vedersela anche con xemnas e vedrò di non farli penare più di tanto, anche perchè sarebbe difficile da spiegare come il nemico sconfitto  possa resuscitare e per fino più forte di prima XD!!!!

Tifa93: grazie per l'incoraggiamento! devo dirti che anche io preferisco tifa con cloud anzichè aerith ma ho lasciato le cose come stavano già... poi devo dire che quella ragazza mi fa un pò pena!

Vivitheblackwizard: dovrete aspettare poco ma come ogni gran finale che si rispetti ha i suoi tempi!

Metal_darkness: thanks! ^^

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Capitolo 27
*** No Regretts ***


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Capitolo 27. No Regretts

Roxas era combattuto, non sapeva che fare… kingdom heart ormai era quasi aperto, mancava poco.

Non sapeva che cosa sarebbe successo una volta finito il processo, non gli era stato dato di sapere, neppure Axel gliel’aveva detto, o forse, neppure lui lo sapeva.

Poco prima aveva avuto una spiacevolissima sensazione, una stretta al cuore o almeno alla sua metà.

Guardò con la coda dell’occhio dietro di sé, Xemnas teneva ancora ben salda Naminè, che persa ogni voglia di lottare era scivolata lungo la gamba del nessuno poggiandosi al suolo.

Quanto avrebbe voluto gettare lontano quell’arma…

E pensare che una volta l’aveva desiderata così tanto, quando aveva incontrato sora e gli altri per la prima volta.

Gli vennero in mente i suoi amici, di sicuro sia Heyner che Pence che Olette saranno stati preoccupatissimi, erano mesi che non avevano sue notizie, un sorriso mesto gli apparve sul volto, perché proprio a lui?

Ad un certo punto a qualche metro di distanza alla sua sinistra comparve Marluxia, aveva un espressione irata sul volto, qualcosa doveva essere andato storto.

- vedo che sei di ritorno… - disse con pacatezza il capo dei nessuno. – mi porti qualche novità?-

Naminè alzò appena la testa per scrutare l’uomo.

- purtroppo le circostanze sfavorevoli non ci hanno aiutati, quei ragazzi… sembra che abbiano un potere che io non riesco a comprendere..- disse scandagliano bene le parole.

Xemnas spostò lo sguardo sulla luna. – questo vuol dire che sei l’unico superstite?- chiese

- sì… perfino Larxen è stata eliminata, ma non capisco come sia possibile…- replicò il nessuno

- mi sono sempre chiesto qual’era la vera forza del cuore….-

Marluxia guardò con aria interrogativa l’uomo.

- con questo vorresti dire che è il cuore a dargli tutta quella potenza? E allora perché noi ci abbiamo rinunciato?- esclamò

- no,no… il cuore certo è una fonte di potere ma è più il fastidio che dà, che non la gloria.. prova a pensare… l’amore, l’amicizia, farsi degli scrupoli sono tutte debolezze derivanti da esso.-

ritornò a guardare il nessuno.

- se quel ragazzo non avesse avuto metà cuore non si troverebbe in questa situazione…-

Roxas afferrò più saldamente il lontani ricordi – pensa pure quello che vuoi, però sono io che posso impugnare il keyblade, è una cosa riservata solo a chi possiede un cuore o metà che sia! – rispose furioso

- certo è vero… ma nonostante ciò non puoi ribaltare la tua posizione e neppure i tuoi amici che stanno venendo qui possono fare qualcosa…-

*******

- ragazzi siamo quasi arrivati…- disse Sora con il fiatone fermandosi un attimo e appoggiandosi alla balaustra delle scale.

Erano all’ultima rampa.

- Come credete che staranno gli altri?- chiese Kairi appoggiandosi una mano sul cuore tentando di far ritornare i battiti regolari.

- Non so…. Ma non credo che si lascino battere tanto facilmente e poi preoccuparsi non serve a nulla ahi!-

Keiko strinse i denti e la presa attorno alla vita di Riku.

- tutto bene?- chiese lui

- sì però ho paura che diventerò un peso per voi con questa gamba, forse sarebbe meglio che mi lasciaste qui…- disse

- non ci pensare neppure! Siamo arrivati fin qui tutti insieme e la finiremo insieme!!!- esclamò infervorata la principessa.

- Ha ragione.- disse Riku, le passò meglio il braccio intorno alle spalle aiutandola a proseguire.

Finalmente si trovarono di fronte all’ingresso di quella enorme terrazza. Sora si avvicinò alla porta e si voltò a guardare gli altri, era evidente che erano in forte tensione, una volta spalancata si sarebbero trovati di fronte alla fine della loro avventura sperando che non fosse proprio l’ultima.

Kairi gli fece un cenno di incoraggiamento.

Il prescelto appoggiò a palmi sulla superficie luccicante e preso un grande respiro spinse con tutte le sue forze.

L’apertura si spalancò.

Finalmente poterono vedere direttamente in faccia l’ideatore di tutto questo, il fantomatico capo dell’organizzazione XIII… Xemnas.

Lui sorrise al gruppo di ragazzi.

- benvenuti all’altare del niente!- allargò le braccia per far spazio alla visuale.

Gli amici si guardarono intorno.

Più in giù del nessuno c’era Roxas con ancora alzato il keyblade che puntava la luna, la quale ormai lampeggiava di una intensa luce. Il ragazzo si voltò appena, aveva sul viso un’espressione colpevole.

Invece alla loro destra c’era Marluxia che teneva imprigionata Naminè.

Kairi ebbe un tuffo al cuore… quella ragazza…

- la ragazza è quella che mi è apparsa mentre combattevamo… è lei che mi ha dato il keyblade!- disse a Sora strattonandolo per una manica.

- Sei sicura?-

- Ah… e così sei riuscita a manifestare il tuo potere…- disse Xemnas lasciando che lo sguardo passasse da una ragazza all’altra.

- Cosa stai dicendo?-

- Saprai che Naminè è il tuo nessuno, con il fatto che eravate separate il tuo reale potere era stato diminuito e a quanto pare tu sei un’altra prescelta per il keyblade… la vicinanza con la tua restante parte ha fatto sì che potessi evocarlo, molto interessante…- rispose compiaciuto

Naminè guardò Kairi e tutto d’un tratto poterono notare la somiglianza che c’era tra di loro, stando così vicine quel senso di mancanza che le aveva sempre pervase veniva meno…

- capo non credi sia ora di disfarsi di questa nullità, il suo compito lo ha assolto, così anche la principessa dovrebbe vedere diminuita la sua forza…-

- non ci provare!!!!- urlò Roxas, aveva abbandonato la sua posizione puntando il keyblade verso Xemnas.

- Sì forse hai ragione….- disse calmo

Né Sora né Roxas fecero in tempo a muoversi che il nessuno aveva indirizzato il palmo della mano verso Naminè e ne era scaturito un lampo che costrinse tutti a chiudere gli occhi per non rimanerne abbagliati.

- Naminèèèèèèèè!!!!- urlò il ragazzo biondo

Quando riuscirono a riaprirli, la ragazza era a terra che guardava terrorizzata Marluxia il quale si teneva il braccio stretto intorno al petto.

- ma perché?- chiese con voce flebile.

- Chiedete sempre il perché della morte.. ma non avete ancora capito che non c’è risposta?- gli rispose il nessuno con un ghigno di sufficienza sul volto.

Marluxia guardò un’ultima volta con odio il capo dell’organizzazione per poi scomparire, una piccola luce fucsia rimase sospesa nell’aria per dirigersi poi verso kingdom hearts e lì dissolversi.

Roxas corse verso Naminè che non si era ancora rialzata, continuava a fissare il punto dove prima c’era il numero XI, quando il ragazzo le fu accanto si girò lentamente verso di lui.

- io non volevo…- gli disse con voce rotta

- lo so ora non ti devi preoccupare riuscirò a rimettere tutto a posto d’accordo?- le rispose il ragazzo con tono dolce.

- Ti ho ingannato e mi dispiace tantissimo…- nascose il volto nel vestito di lui.

Roxas sospirò e le poggiò una mano sulla nuca.

- forza vieni- la aiutò ad alzarsi.

Nel mentre Xemnas si era avvicinato al limite dell’altare fissando con crescente euforia il grande cuore.

- finalmente….-

sora e gli altri aiutarono i due ragazzi e Kairi prese la mano di Naminè.

- ti devo ringraziare, e lo voglio fare ora perché sinceramente non so cose succederà dopo…-

la ragazza bionda alzò lo sguardo su di lei lasciando l’appoggiò offertogli da Roxas.

- perché mi ringrazi? Se non fosse stato per me tutto questo non sarebbe successo!- rispose stupita

la principessa scosse la testa – no… lo hai fatto solo per proteggerlo non è così?- le chiese calma

la nessuno soppesò la risposta – quando mi fu dato questo incarico, non pensavo alle conseguenze non mi era stato detto nulla.. ma dopo qualche tempo che ho incominciato a conoscere Roxas sentivo che c’era qualcosa di sbagliato in tutto ciò… ma poi Xemnas mi ha ricattata, lo avrebbe ucciso se non avessi proseguito nel mio intento e così…- si fermò riabbassando lo sguardo verso terra.

- hai semplicemente fatto una cosa che chiunque avrebbe reputato giusto… non prenderti la colpa!-

naminè le sorrise stringendo finalmente la presa con ambo le mani – d’accordo, ma ora voglio darvi una mano per rimediare!-

- il processo è ultimato sta per aprirsi…- sentenziò riku guardando serio la luna.

Tutti quanti rivolsero il proprio sguardo verso il corpo celeste…

Commenti: avrei già pubblicato il capitolo ieri ma sono uscita prima del solito per andare al cinema a vedere… la leggenda di beowulf… beh che dire… ma fatto proprio cagare!!!

Cmq chissene! Finalmente ho finito Khcom e mi sento del tutto appagata perché finalmente so che diavolo è successo in quel castello! Ora ho tutti i pezzi allineati! Evvai!!!

Ringraziamenti:

Kabubi: quanto entusiasmo grazie! ^^

Danix: sarebbe stato troppo scontato e poi la vogliamo far andare alla ribalta sta povero kairi o no? Credimi condivido il tuo odio…. *_*

Tifa93: nooooo ti hanno tolto il computer?! Tragedia! Ma sono contenta che puoi comunque leggere la mia fic! Devo leggere la tua il prima possibile deve essere troppo bella!!!

Giangie: prego se hai altre domande chiedi pure!

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Capitolo 28
*** Similar ***


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Capitolo 28.:Similar

Quest’ultima smise di pulsare, i contorni divennero indistinti e sembrò che stesse sparendo.

Intorno le si formò del denso fumo argentato che una volta dissipato lasciò vedere alla forma più pura del regno dei cuori.

Sembrava una enorme porta bianca, frammentata da vetrofanie colorate, un lungo sentiero di luce andò a collegarla con il bordo dell’altare del niente.

Xemnas cominciò a camminarci sopra dirigendosi verso l’apertura.

- Xemnas fermati!!!- urlò Naminè

Sora e Riku cominciarono a correre verso di lui, dal nulla però comparvero una squadra di simili, i due ragazzi provarono a sbarazzarsene ma più ne eliminavano più ne comparivano, i due dovettero retrocedere.

- maledizione ma quanti c’è ne sono?- esclamò Riku facendone fuori altri due.

Ormai erano circondati se non si facevano venire in mente qualcosa sarebbe stata la fine…

Ad un certo punto Naminè si tirò in piedi e si rivolse a Kairi.

- ho bisogno del tuo aiuto…- le disse

anche se non sapeva cosa la ragazza avesse in mente annuì e Naminè la prese per mano, poi chiuse gli occhi. Con sommo stupore intorno a loro si andò formando una barriera lucente che scagliava lontano qualsiasi simile tentasse di attraversarla.

- sei incredibile…- esclamò Roxas colpito

- non è niente… dobbiamo pensare in fretta a qualcosa perché non la potrò mantenere attiva per molto tempo…-

il silenzio calò tra il gruppo, ognuno immerso nei suoi pensieri e nelle sue preoccupazioni.

Poi Keiko lo ruppe

- Riku ora dovresti dirglielo….-

il ragazzo la guardò mesto.

- dirci cosa?- lo incalzò Sora, sapeva che dall’espressione dell’amico non poteva essere nulla di buono.

Visto che Riku non si decideva la ragazza dai capelli corvini prese la parola di nuovo.

- devi sapere che si è lasciato manipolare pur di salvarti perché…-

- basta così keiko… continuo io…- la fermò il ragazzo, poi si rivolse serio all’amico.

- Axel mi ha detto qualcosa che riguarda sia te che Roxas…- prese un profondo respiro – mi ha detto che due detentori del keyblade non possono esistere quindi in qualche modo che non so, prima o poi o tu o Roxas dovrete morire….-

Sora sgranò gli occhi – come sarebbe?- sbiascicò

- quello è tutto ciò che mi è riuscito a dire…- rispose con tristezza

- no aspetta un attimo! Allora io? Anche io ho un keyblade!!!!- esclamò Kairi

- credo che sia una cosa diversa…-

tutti si voltarono verso Naminè

- ci deve essere un conflitto fra i due poteri detenuti da loro… il nostro invece è ad un unico senso.. ci completiamo solo quando siamo insieme è così che acquistiamo i poteri, ma i ragazzi sono diversi.. possono usare la loro forza al 100% anche se sono divisi, non so come spiegarvelo meglio è come se fosse una legge naturale…-

- no….-

Kairi fece un passo indietro – no…-

Keiko allungò un braccio verso di lei ma si fermò a metà.

- non è giusto!!! Perché non possiamo vivere in pace?!!!- le lacrime di rabbia cominciarono a scenderle lungo le guance – non è giusto…- ripeté

Sora si fece avanti le mise una mano sulla spalla e la principessa alzò lo sguardo.

- troveremo una soluzione non preoccuparti!- la rassicurò, anche se dentro di sé non sapeva proprio come avrebbero potuto risolverla… di uccidere Roxas non ne aveva nemmeno la minima intenzione l’unica cosa che poteva fare era di affidarsi al corso degli eventi e accettare ciò che sarebbe stato, ma a Kairi questo non poteva andare bene.

- se solo ci fosse ancora Axel potremmo saperne di più…- disse arrabbiato Riku

quelle parole alle orecchie di Roxas arrivarono come al rallentatore.

- cosa vuoi dire?- chiese sapendo già la risposta.

Riku alzò il viso verso di lui incrociando il suo sguardo – Axel si è sacrificato per aprirci un passaggio per arrivare fin qui… -

Il gelo parve insinuarsi nel suo corpo ghiacciandogli in sangue, ad un certo punto rivide tutti i momenti che aveva passato con quel nessuno, che alla fine nella sua strana situazione era diventato l’unico amico di cui potersi fidare.

"lo sai che sei proprio forte?! Mi dispiacerebbe morire solo perché non sentirei più le tue fantasie!!"

" Oh non ti devi preoccupare vuol dire che ci rivedremo in un'altra vita…"

"sciocco solo perché tu sei sicuro di avere un'altra vita…"

 

Naminè guardò spaventata il ragazzo biondo, aveva i pugni serrati e lo sguardo fisso per terra, era furibondo, poi si voltò verso il nessuno che era davanti alla porta del regno dei cuori.

- XEMNAS!!!!!-

Senza alcun preavviso impugnato il keyblade si lanciò fuori dalla barriera, facendosi largo a fendenti tra i simili.

- roxas fermati!!!!- gli urlò naminè.

A questo punto sia riku che sora dovettero seguirlo, ma i nessuno erano troppi e da subito di trovarono in forte svantaggio.

- si vede che è il tuo nessuno… non pensa mai prima di agire!- disse riku scansando alcuni simili per farsi strada più velocemente.

- Non è il momento di fare del sarcasmo! E comunque non è vero!- replicò il ragazzo castano abbattendo la chiave sui nemici di fronte.

Roxas intanto era a qualche metro che lottava e tentava inutilmente di raggiungere il capo dei nessuno.

Quest’ultimo fermo davanti all’immensa porta la contemplava accarezzandola come se fosse il più bello e raro dei fiori.

- finalmente dopo tanto tempo… -

appoggiò i palmi contro la superficie.

Anche l’attenzione di riku e sora si spostò su di lui.

- dopo tanto agognare…-

- xemnas nooooooo!!! – gli urlarono kairi e naminè.

Keiko ancora con la gamba dolorante lasciò il rifugio offertogli dalla barriera, ma la gamba le tremò violentemente e rischiò di cadere se una mano forte non l’avesse sorretta.

La ragazza si girò.

- leon!-

il guerriero la aiutò ad alzarsi e la riaccompagnò dalle sue compagne. Con lui c’erano anche tutti gli altri.

Aerith si avvicinò con rikku.

- siamo qui per darvi una mano con il nostro aiuto riusciremo ad espandere la barriera…-

- ok forza allora!- disse kairi con fervore

le ragazze si presero tutte per mano, cominciarono a concentrarsi e in un attimo lo scudo si allargò riuscendo ad occupare metà dell’altare. I simili spingendosi tra di loro non riuscivano più a muoversi come volevano e molti caddero giù dai bordi finendo nel vuoto.

Gli altri ragazzi invece armi alle mani si unirono a riku, sora e roxas.

- kingdom hearts riempimi del potere che racchiudi!-

xemnas dalla sua postazione urlò queste parole e la porta come reagendo ad un comando cominciò lentamente ad aprirsi.

Luci di tonalità fredde cominciarono a scaturire dall’apertura strisciando come serpenti e una densa nebbiolina si formò al suo interno.

Il capo dei nessuno si girò un ultima volta a guardar la scena d’abbasso e con un sorriso di superiorità fece qualche passo indietro attraversando l’uscio e scomparendo.

- maledizione!- esclamò riku guardando furioso kingdom hearts.

- sora che si fa?- urlò keiko ancora dentro la barriera mentre aerith le stava curando la gamba.

Il prescelto scosse la testa e tornò sui suoi passi e passò all’interno della cupola protettiva. Anche gli altri lo seguirono e roxas venne trascinato via di peso da zell che lo prese per il cappuccio.

- lasciami andare devo distruggere qull’essere immondo!- disse divincolandosi.

- Roxas ti prego rifletti…-

Alle parole di naminè il ragazzo sembrò calmarsi.

- se prima non troviamo un modo per superare quest’orda di simili non riusciremo neppure ad avvicinarci a quella porta moriremmo prima!-

- ha ragione… dobbiamo trovare una soluzione..- disse cloud

per un attimo regnò il silenzio poi leon disse – c’è un unico modo…- detto questo guardò il ragazzo biondo che capì al volo e annuì.

- che vuoi dire?- chiese sora

- io,cloud,zell, vincent e tidus rimarremo da questa parte con le ragazze-

- non ci pensiamo nemmeno noi andiamo con loro!!!- protestarono all’unisono kairi,keiko e naminè.

Il guerriero sospirò – allora voi andrete con loro.. rikku aerith credete di poter mantenere la barriera alzata anche da sole?-

- certo non sarà un problema le dimensioni saranno ridotte però…- rispose pronta rikku

- benissimo, quindi noi cercheremo di aprirvi un varco il resto dipenderà da voi, dovete fare in fretta prima che questo mondo venga risucchiato da kingdom hearts… liberate i cuori che sono prigionieri e sconfiggete xemnas!-

il gruppo annuì.

- ok allora siamo pronti?- chiese tidus e ad una loro risposta affermativa scattarono tutti insieme.

I ragazzi riuscirono a farsi largo tra i simili.

- SORA ADESSO!!!- urlò cloud

I 6 amici passarono attraverso il passaggio correndo verso la porta per poi attraversarla.

Leon li guardò scomparire al di là di essa "buone fortuna ragazzi…." E ricominciò la sua lotta.

Commenti: lo so lo so mi state odiando, ancora una volta non ho finito sta benedetta storia! Ma il capitolo mi sembrava già abbastanza lungo e farlo di più non mi pareva proprio il caso comunque questo è quello che passa il convento e quindi non lamentatevi!!! XP

commenti:

Kabubi: non sono sicura che perirà con meno travagli ma perirà... fosse possibile nel modo più doloroso che mi venga alla mente...

Danix: avrà una morte intensa per capire quante cazzate ha fatto nella sua vita credimi!

SPOILER SU FFVIII

Giangie: no no rinoa non muore sono solo io che le ho fatto fare questa splendida fine.... sia squall che tutti gli altri sconfiggono artemisia e riescono a tornare sani a salvi al garden di balamb in quanto a squall dall'ultima scena ne deduco che avrà una splendida storia d'amore con rinoa! ^^

Tifa93: sappi che soffro con te per il tuo computer e mi auguro che tu ne possa riprendere possesso quanto prima! e grazie mille ancora per il tuo sostegno!

Vivithablackwizard: thanks!!! ora sì che si può dire che manca poco! o almeno spero... ^_-

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Capitolo 29
*** The last end ***


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Capitolo 29. The last ending

Non si vedeva nulla… intorno a loro non c’era niente, poi ci fu una luca abbagliante e il luogo dell’ultimo scontro apparve.

Le pareti di quell’enorme sala erano bianche e grigie, con bizzarri simboli già visti nel castello dei nessuno, facevano strani giochi di luce dando l’impressione di spostarsi da parete a parete.

In fondo c’era un grande trono, dallo schienale partivano drappi di stoffa nera che si andavano a perdere nell’alto soffitto.

Oltre a quello non c’era null’altro.

Il gruppo si guardò intorno.

- quindi questo è Kingdom Hearts?- chiese Sora tenendo ben saldo il Keyblade.

- A quanto pare….- rispose Riku

- A me fa venire i brividi tu ne sai qualcosa in più?- domandò Kairi rivolgendosi a Naminè

- Purtroppo no… so solo che qui venivano raccolti i cuori delle persone ma non so altro mi dispiace…- disse in tono di scusa

- Non ti preoccupare ci basterà trovare Xemnas farlo fuori e con il Keyblade richiudere questo posto!- disse Roxas fiducioso guardando negli occhi Naminè.

- Ma prima lo dobbiamo trovare…- osservò Keiko – e qui mi pare che non ci sia nessuno…-

- non è poi così strano mia cara, dopotutto io sono nessuno…-

la voce melliflua fece voltare tutti quanti verso il trono sul quale seduto pacificamente si trovava proprio il capo dei nessuno.

Aveva una lunga veste bianca e nera e la sua solita faccia di superiorità.

Roxas strinse i pugni guardandolo furibondo.

- suvvia non guardarmi così o mi ucciderai prima che possa farvi vedere i miei nuovi poteri…- lo schernì

Naminè si avvinghiò al braccio del ragazzo che era in procinto di partire nuovamente all’attacco senza prima pensare.

- non mi pare così speciale questo tuo regno dei cuori e neppure tu lo sembri… - rispose invece Riku

Xemnas si alzò e con l’indice puntato verso di loro fece segno di diniego – non ti hanno mai detto non giudicare dalle apparenze?-

Il terreno cominciò a tremare e sembrò che la sala venisse risucchiata al centro della sala.

I ragazzi cominciarono a correre verso l’esterno per non essere trascinati via.

- ahhhh…-

Sora si bloccò di colpo, Kairi era caduta ma si rimise in piedi massaggiandosi il braccio con cui aveva attutito la caduta.

- cos’è questa?-

Anche gli altri si fermarono, la stanza era tornata immobile, ma il trono era sparito e sparse in tutta la sua ampiezza c’erano quelle che sembravano…

- tombe… queste sono tombe!- esclamò Keiko.

Sembravano fatte di cristallo blu, avevano una grande croce e sulla base c’era l’immagine di quella che sembrava un’arma.

Roxas si fece largo e osservò bene la figura.

- questa è la falce di Marluxia…- come disse queste parole la lastra cominciò a brillare e apparvero le parole "Il leggiadro sicario".

- queste sono…. le lapidi dei membri dell’organizzazione…- disse Naminè coprendosi la bocca con la mano.

Roxas si spostò verso quella più vicina e rimase lì a fissare l’incisione dei chacram di:

- axel…- sussurrò

e come quella precedente cominciò a brillare la scritta "Soffio di fiamme danzanti".

- mi dispiace…-

Una risata sgradevole arrivò alle loro orecchie, Xemnas era a pochi passi da loro.

- non disperare il loro sacrificio mi sarà di grande aiuto!-

Detto questo allargò le braccia il cerchio di tombe intorno a loro cominciò a emanare luce.

- state in guardia!- urlò Roxas facendo apparire l’ultimo ricordo.

Un flusso di energia serpeggiò da ciascuna di esse per convogliarsi nel punto in cui si trovava Xemnas.

Durò poco, nulla parve cambiare nel nessuno, l’energia era sparita e lui guardava divertito i ragazzi di fronte a lui.

- non ditemi che avete perso la voglia di combattere…- disse

- veramente stavamo aspettando che mostrassi i tuoi magnifici poteri ma pare fosse tutta scena- lo provocò Riku

- torniamo al discorso di prima… vuoi che te lo rispieghi da capo?- gli chiese sbuffando

- io sono stufo dei tuoi giri di parole in guardia!- gli urlò Roxas

Il ragazzo biondo partì alla carica con il suo Keyblade sollevato sopra la testa, Xemnas invece se ne stava lì, fermo guardandolo sopraggiungere senza battere ciglio, ma arrivato il momento in cui il colpo doveva andare a segno un enorme scudo apparve davanti al nessuno proteggendolo, Roxas venne sbalzato via e atterrò in piedi a qualche metro di distanza.

- che diavolo?!- disse

Sora guardava la scena.

Concentrandosi poi sulla protezione gli venne in mente di averla già vista….

- ehi ma quello non è di vexen?!- domandò stupito

- bravo ci sei arrivato! In questo posto posso usare tutti i poteri dei miei subordinati quando ne ho più voglia…- rispose Xemnas

- allora è per questo che la loro essenza è stata risucchiata da Kingdom Hearts!- esclamò Naminè ricordandosi la piccola sfera di luce scaturita dalla caduta di Marluxia.

- Esatto!-

Senza aspettare oltre il nessuno si avventò sul gruppo, intorno a lui comparvero 6 lance che presero ad attaccare ognuno dei ragazzi.

Una di queste fece cadere Keiko per poi inchiodarla al suolo per un lembo dei pantaloncini.

Il nemico sopraggiunse impugnando una falce, la ragazza tentò in ogni modo di divincolarsi e alla fine estratto un pugnale lo scagliò contro Xemnas.

Davanti a lui però comparve una figura indistinta fatta d’acqua che andò infrangendosi deviando la lama.

- Keiko!-

Riku spiccò un salto atterrando davanti a lei, il nessuno alzò la falce e la abbatté, il ragazzo portò la "via per l’alba" in avanti parando il colpo.

Ora erano testa a testa e stavano mettendoci tutta la forza che avevano per rivaleggiare.

Ad un certo punto Xemnas lasciò libera una mano dalla presa e sfoderò un pugnale.

- Riku vai via! Sono carichi di elettrcicità!- urlò Kairi mentre era alle prese con due lance

Il ragazzo sentì appena in tempo l’avvertimento per scansarsi e far conficcare l’arma nel pavimento.

Da dietro intanto sopraggiunse Sora, Xemnas lo notò con la coda dell’occhio e impugnata una delle pistole di xigbar fece fuoco, il prescelto fece roteare velocemente il Keyblade di fronte a sé deviando i proiettili e dando così l’occasione a Roxas, mentre il nemico era impegnato di attaccare.

Il ragazzo biondo correva verso il nessuno quando dal nulla spuntò un enorme dado da gioco che lo costrinse a fare un salto per superarlo senza venirne schiacciato, dall’altra parte Xemnas era pronto a riceverlo dopo aver impegnato Sora con l’enorme tomahawk di Lexaesus.

Il primo colpo venne fermato da una alabarda appartenuta a saix, Roxas fece qualche passo indietro per prendere le misure della nuova arma quando la sua rabbia esplose nuovamente.

Xemnas con il solito ghigno faceva roteare di fianco a sé i Chacram di Axel, il ragazzo strinse di più l’elsa della chiave partendo all’attacco, con un abile mossa il nessuno incastrò la punta del Keyblade nei ricami dei cerchi e fece perdere la presa a Roxas il quale si trovò senza alcuna protezione.

- Roxas!-

Naminè che era sempre al fianco di Kairi si voltò indietro, la principessa capita la situazione puntò la propria chiave verso il ragazzo – reflex!- , un getto di luce partì all’istante creando una barriera tra Roxas e il capo dei nessuno che venne sbalzato via cadendo di schiena e strisciando per terra, ma non ebbe il tempo di rialzarsi che Sora si avventò su di lui insieme a Riku.

- sciocchi cosa credete di fate?!- urlò infuriato Xemnas.

Una gabbia incandescente li richiuse facendoli urlare dal dolore, a quel punto la principessa con Naminè e Roxas corsero a soccorrerli ma vennero respinti.

Kairi dolorante si rialzò poggiandosi alla sua arma, raccolte ancora una volta le forze gridò – flare!- un cerchio di fuoco si formò intorno al nessuno che dovette interrompere il contatto lasciando cadere a terra i due ragazzi.

- ora sono stufo! – sibilò

Alzò le mani al cielo e nello spazio antistante il soffitto si crearono milioni di piccole barre rosse.

Roxas intuì subito cosa voleva fare.

- presto Naminè alza la barriera!!!!-

La ragazza lo guardò e annuì, prese la mano di Kairi e concentrandosi eressero una protezione sufficientemente ampia per proteggere il gruppo.

A quel punto Xemnas abbassò le braccia e una pioggia di energia rovente li investì.

- quella barriera non potrà proteggervi per sempre!- e si mise a ridere.

- Purtroppo ha ragione…- disse Naminè.

- Come facciamo?! È troppo potente neppure il Keyblade ha la forza necessaria per sconfiggerlo!- disse Keiko

Lo sentivano…

quel senso di sopraffazione…

di frustrazione…

la fine…

- ci deve essere un modo! Uno qualsiasi!- disse furente Sora guardando con odio la figura del nessuno fuori dalla cupola.

- Un modo c’è….-

Si voltarono stupiti verso Roxas, il quale guardò Naminè negli occhi.

Lei gli sorrise mesta e annuì.

- Cioè?! spiegati e velocemente o non avremo più tempo!- gli disse Riku

- abbiamo bisogno di te e di Keiko innanzitutto. Una volta finita la prima scarica di colpi gli ci vorrà un attimo per formarne degli altri. Voi andrete avanti e lo distrarrete, nel frattempo io e Naminè ci ricongiungeremo con Sora e Kairi-

stupore generale.

- che vuol dire questo?- chiese il prescelto.

- Noi siamo la metà di voi e quindi deteniamo metà del vostro potere, se ci ricongiungiamo restaureremo quell’antica potenza e allora Xemnas non avrà scampo!- spiegò Naminè

- Ma… ma dopo che sarà tutto finito voi che fine farete?- chiese titubante Kairi

- Non esisteremo più… saremo un tutt’uno con voi due, rimarrete sempre uguali è ovvio però noi vivremo all’interno del vostro cuore- disse Roxas

- Ma questo vuol dire che non vi potrete più vedere!- esclamò Keiko

- Non vi preoccupate finché Sora e Kairi rimarranno insieme non ci separeremo più! E non dimenticate che due detentori del Keyblade non possono esistere quindi doveva andare così…- li rassicurò la ragazza bionda.

- Però….- continuò Kairi

- No niente però dovete sbrigarvi questa è la nostra ultima chance!- disse risoluto Roxas.

- D’accordo…- rispose Sora

La pioggia di fuoco era terminata e Xemnas si stava preparando per un secondo attacco.

- forza ora!- urlò Riku e uscì dalla barriera.

- Che diavolo credi di fare?!- lo schernì il nessuno.

- Kairi Sora siete pronti?- chiese Naminè

I due ragazzi annuirono, il prescelto strinse la mano a Roxas e Kairi abbracciò il suo nessuno.

- senti fammi un favore… passate a Twilight Town una volta tornati e spiegate la situazione a Heyner, Pence e Olette, gli avevo promesso che sarei tornato e senza una scusa plausibile ce l’avrebbero a morte con me! Salutatemeli tanto e dite che non devono essere dispiaciuti se conserveranno il mio ricordo sarò sempre con loro- disse il ragazzo biondo grattandosi la nuca.

- Non ti preoccupare sarà fatto…- rispose Sora

- Ok allora andiamo-

Riku correva verso Xemnas che era già pronto con una lunga lancia, sicuro di fermare anche questo tentativo.

- sei uno sciocco se pensi che da solo tu possa battermi!- gli urlò contro

- e chi ti dice che sono solo?!- rispose Riku

- cosa?!-

da dietro spuntò Keiko che con un salto conficcò il pugnale lungo l’asta della lancia spezzandola in due.

I due ragazzi rimasti sotto la cupola erano stupefatti, Roxas e Naminè per mano erano diventati luminosi, come eterei , chiusero gli occhi quando questi si avvicinarono e quando li riaprirono di loro non c’era più traccia.

"ora tocca a voi, fatevi coraggio e grazie per tutto quello che avete fatto per noi…" queste parole rimbombarono nella testa dei ragazzi e uno strano calore li pervase scorrendo anche nei Keyblades.

Il nessuno intanto aveva messo alle strette Riku e Keiko che sorreggendosi l’un l’altro ostentavano una determinazione fuori dal comune.

- morire insieme dovreste essermene grati!-

Ma il colpo mortale non arrivò mai perché venne respinto da una forza sconosciuta, Xemnas guardò allibito i due ragazzi che gli si facevano incontro.

Non erano cambiati, ma si poteva percepire chiaramente il loro potere, Kairi aiutò Keiko a rialzarsi.

- com’è andata?- chiese Riku a Sora

- non saprei ora vedremo…- rispose il ragazzo castano.

Xemnas continuava a fissarli.

Ne era sicuro, era sicuro che avrebbe realizzato il suo sogno e che sarebbe diventato potente, molto potente.

- Non avete ancora capito?! L’oscurità è dalla mia parte! Kingdom Hearts è dalla mia parte!-

Dicendo questo il nessuno protese le braccia verso di loro creando un enorme sfera di energia oscura

- non potete nulla contro questo potere!- la sfera si ingrandì.

- C’è molto più che odio o vendetta a dare forza. La luce e l’amicizia sono il vero potere, ma tu non lo puoi capire perché sei senza cuore!- gli rispose Sora

Gli puntò il Keyblade contro, allo stesso modo fece Kairi e Riku e Keiko appoggiarono le loro mani sopra quella degli amici intenti ad impugnare le chiavi.

 

- sei tu che non hai capito nulla Xemnas…- disse Kairi

- L’OSCURITÀ NON CONQUISTERÀ MAI I NOSTRO CUORI!!!!- urlarono all’unisono.

Un immenso raggio di luce scaturì dalla punta delle loro armi colpendo il capo dei nessuno e distruggendo la sua sfera oscura.

- NON È POSSIBILE!!! NON PUÒ FINIRE COSÌ! KINGDOM HEARTS RIEMPIMI DEL POTERE DELL’OSCURITÀ!!!-

Ma le sue parole si spensero e lui scomparve senza lasciare dietro di sé niente altro che una serie di strane piume che a contatto con il suolo svanirono.

Commenti: signori vi avviso che il prox capitolo è l’ultimo giuro! Sotto natale mi sono sentita più buona e ho deciso di farne solo più uno e di far finire la vostra sofferenza XP!!!

Ringraziamenti:

Kabubi: sì in effetti d'accordo che riku e sora sono due ragazzi che si sono fatti le ossa però contro il boss finale erano un pò in svantaggio.... che te ne pare della fine di xemnas? finalmente l'ho fatto fuori yes!!! ^_-

Tifa93: ecco a te il nuovo capitolo! sono contenta che ti sia tornato internet! e complimenti per la tua ennesima fic!

Metal-darkness:ehhhh già è proprio la fine! non ti preoccupare anche se di fretta apprezzo lo sforzo!

at the next! baci Kano

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Capitolo 30
*** Come back home ***


Wecome To PageBreeze

Capitolo 30. Come back home

I ragazzi rimasero fermi senza ancora realizzare che era tutto finito, eppure Xemnas era stato ucciso e di lui non era rimasta traccia.

- è… è finita vero?- chiese Kairi abbassando lentamente il Keyblade

- io credo di sì…- rispose Sora

si guardarono tra loro – ce l’abbiamo davvero fatta!- esclamò Keiko e saltò al collo di Riku che però essendo spossato dalla battaglia e dalla tensione cadde per terra senza però smettere di stringere la ragazza.

- non mi sono mai sentito così stanco…- disse

- Roxas e Naminè saranno fieri di noi, ma senza il loro aiuto non ce l’avremmo mai fatta!- disse felice Kairi aggrappandosi al braccio di Sora e trascinandolo in una strana danza fatta di saltelli e giravolte.

- Ehi ehi!! Piano mi gira la testa se fai così!- le disse il prescelto.

Si misero tutti a ridere, quando si spensero le risate però un problema sovvenne alle loro menti…. Come diavolo facevano ad uscire di lì?!

- ragazzi non c’è l’ombra di una porta o uscita che sia come facciamo?- domandò Keiko

- sentite e se provaste ad usare i Keyblades ancora una volta? Dopo tutto siamo entrati in Kingdom Hearts attraversando una porta e se questa non si vede non vuol dire necessariamente che sia sparita…- ragionò Riku

Sora e Kairi si guardarono

- beh tentar non nuoce no?- disse il ragazzo castano facendo spallucce.

- D’accordo- assentì la principessa

Tornarono fianco a fianco e alzarono insieme le chiavi.

- sì ok ma dove li dirigiamo?- domandò di nuovo il prescelto.

- Sora ma in tutto questo tempo non hai ancora imparato che il cuore ha tutte le risposte?!- lo ammonì Kairi – chiudi gli occhi e concentrati!-

Lui obbedì, si rilassò e lasciò la mente sgombra.

Ad un tratto davanti a sè, nella sua mente intravide quella che sembrava un’apertura luminosa "eccola!".

Come se il Keyblade avesse percepito un ordine si animò e poco dopo con un forte scatto di serratura la porta si rese visibile anche agli altri ragazzi.

- la porta della luce, forza sbrighiamoci ad uscire!- esclamò Riku.

Tutti insieme corsero verso l’uscita, quando l’attraversarono vennero avvolti dalla stessa potente energia bianca che una volta svanita li restituì all’altare del niente. Dietro di loro l’enorme apertura vibrò come se fosse stata fatta di acqua e qualcuno le avesse scagliato una pietra nel mezzo.

Poi in un attimo si scompose in una miriade di piccole sfere di luce che salirono verso il cielo e si sparsero ovunque.

- credo che i cuori siano tornati ai loro proprietari…- disse Riku guardando verso l’alto

- anche la luna è tornata normale, questo vuol dire che Kingdom Hearts è stato richiuso e che sta tornando tutto alla normalità!- sorrise felice Kairi

- ehi ragazzi!!!-

si voltarono, tutto il gruppo che era rimasto a combattere contro i simili era lì, erano un po’ ammaccati ma tutto sommato stavano bene.

- e Xemnas?- domandò leon quando si furono avvicinati

per tutta risposta Sora alzò il pollice verso l’alto – k.o.!-

- evvai!!!!- esclamò rikku saltando

- ora però è meglio uscire di qui…- disse cloud

- venite di qua scendiamo.- disse aerith

non fecero in tempo a raggiungere la porta che conduceva alla scalinata che il pavimento iniziò a tremare violentemente.

- che diavolo succede?!- chiese zell aggrappandosi al muro per non cadere

- il castello si sta dissolvendo, se non ci sbrighiamo cadremo nel vuoto…- rispose vincent

si misero tutti a correre giù per i gradini, ma non essendo al meglio della loro forma non riuscivano ad andare molto veloci.

A seguito di un'altra violenta scossa la rampa davanti a loro si sgretolò e tifa rischiò di finire di sotto se leon non l’avesse prontamente afferrata.

- grazie… ma ora siamo bloccati!- disse

aveva ragione, tornare indietro sarebbe stato controproducente e il baratro creatosi davanti a loro era troppo per poterlo superare.

- non ditemi che dopo tutta questa fatica facciamo la fine dei topi!!!- esclamò contrariato tidus

- potremmo provare a saltare comunque…. – propose zell

- beh prego accomodati e poi dicci com’è andata!- lo rimbeccò rikku

- allora trovala tu un’idea migliore se ci riesci!!!- rispose offeso

e continuarono a battibaccare, - posso fare un tentativo…-

- volete stare zitti?!- alle parole di leon tutti e due divennero muti – che pensi di fare?- chiese poi rivolto a Riku.

- Ho serbato ancora un po’ del potere oscuro datomi da mio fratello… se riesco potrei aprire un varco…- rispose

- Sei sicuro?! allora provaci!- gli disse Keiko

Ci fu un'altra scossa più violenta delle precedenti, una maceria per poco non li prese in pieno.

Riku protese il palmo della mano davanti a se e dopo poco un piccolo varco ovale, nero come la pece apparì.

- dove conduce?- domandò Sora

- non so dirvelo… con quel poco che sono riuscito a fare ne ho aperto uno che dia all’esterno di dove ci troviamo ma non so dove potremmo finire in mezzo al mare o sulla cima di una montagna per quanto ne so, non ho abbastanza potere per dargli anche la destinazione che volevo…- rispose amareggiato

- va benissimo sempre meglio di qui… allora pronti?!- chiese Kairi

quando tutti furono pronti saltarono al di là dell’apertura.

Mentre si richiudeva il soffitto crollò segnando la fine del castello dell’oblio.

*************

- ohi ohi ohi… che male!-

- e cosa dovrei dire io?!-

Kairi guardò in basso e si scoprì seduta sul suo ragazzo che stava soffocando nell’erba alta, si alzò.

Gli altri fecero lo stesso.

- ma qui… qui siamo…-

intorno a loro c’era un prato verdissimo e alberi carichi di frutta e…. due guardie allibite che li guardavano come se fossero piovuti dal cielo, cosa effettivamente vera…

- siamo a palazzo!!!!!- esclamò infine la principessa mettendosi a ballare su e giù

un’ovazione generale espresse la contentezza di tutti per essere finalmente giunti a casa.

- bel lavoro…- leon batté una mano sulla spalla di Riku che sorrise.

- Non potevate trovare un modo meno rumoroso di tornare? Stavamo facendo lezione…-

Tutti si voltarono, si stava facendo loro incontro Yen-sid con la sua veste blu scuro e il cappello a punta.

- possibile che lei non mi risparmi una predica neppure dopo che ho salvato il mondo?!- rispose sarcastico Sora

il mago rise.

- KAIRI!-

Dal portone principale correndo e cercando di non inciampare nella lunga veste stava arrivando la madre di Kairi.

La ragazza le si fece incontro e la abbracciò, da dietro stava arrivando anche il re e anche lui la abbracciò.

- com’è andata?- chiese poi rivolto al resto della compagnia.

- Tutto sistemato, Xemnas e l’organizzazione non ci daranno più fastidi!- rispose Keiko

- Bravi sapevo che potevo contare su di voi.- li elogiò il sovrano.

- Mi scusi maestro?-

Yen-sid concentrò la sua attenzione su Rikku.

- dimmi pure…- la incoraggiò

- sa nulla dei nostri amici?- domandò titubante

silenzio generale, tutti erano in trepida attesa della risposta.

- sbrigatevi a tornare a casa perché sono ansiosi di rivedervi.- disse infine

la ragazzina per la contentezza saltò letteralmente in braccio a zell che si unì volentieri ai festeggiamenti.

- e la mia città?- chiese ancora Sora

- anche lì tutto a posto, gli abitanti hanno dimenticato tutto quello che è successo.-

- meno male così non devo per forza tornare a controllare..- disse sospirando

- sei un mostro!-

Kairi gli tirò un pugno sul braccio.

- che vuoi?! Non avevo voglia di sentire un’altra ramanzina da mia mamma!!!- si scusò e tutti si misero a ridere.

- Forza adesso andate a riposarvi, stasera faremo un lussuoso banchetto e domattina potrete tornare tutti a casa a rivedere i vostri amici. – disse la regina

- Noi dovremmo passare a twilight town ho un messaggio da riferire…- disse Sora

- Roxas e Naminè hanno deciso di unirvi nuovamente a voi vero?- chiese il mago

- Sì e ho degli amici da andare a trovare per conto di Roxas..-

- D’accordo ma ora fate come detto dalla regina.-

Tutti sfiniti ma felice entrarono nel castello dove la sera si cosumò il grandioso banchetto promesso dalla madre di Kairi.

**********

l’indomani mattina quando di furono svegliati gli amici si dovettero salutare.

- allora a presto- disse Rikku

- certo e vedi di andare d’accordo con Zell almeno nel viaggio di ritorno…- disse Keiko

- vedremo cosa si potrà fare..- rispose il ragazzo biondo sorridendo

- salutatemi tutti a Midgar ok?- si assicurò Sora

- non mancheremo e voi state attenti.- gli disse Cloud

- Marlene sarà contentissima di rivederci!- disse Tifa

- Già forse però un po’ meno di rivedere Vincent… le ha fatto sempre un po’ paura- riferì Aerith ridendo e guardando il suo compagno, che per tutta risposta incrociò le braccia sul petto.

- Bene allora credo sia ora..- disse Tidus – e tu Leon? Torni con noi?-

- Sì… però ho deciso di tornare qui per riprendere servizio nell’esercito per dare una mano.- rispose

- Ottima scelta- gli disse Keiko con un grande sorriso.

Il gruppo di ragazzi si incamminò e Sora e gli altri rimasero davanti all’entrata a salutarli finchè non sparirono dalla loro vista.

- noi dobbiamo andate a Twilight Town giusto?- disse Riku

- già…- rispose Sora

Nel pomeriggio si incamminarono e una volta preso il treno in poco tempo furono in città. Cominciarono a girare per il centro alla ricerca dei ragazzi finchè una voce li chiamò da un vicolo.

- Sora, Kairi, Keiko, Riku di qui!-

Olette era all’entrata di quello che sembrava un piccolo rifugio, dentro c’erano anche Pence e Heyner intenti in una partita di freccette.

- ciao ragazzi da quanto tempo!- li accolse il ragazzo castano

- qual buon vento vi porta qui?- chiese Heyner

la faccia di Sora si incupì. – beh veramente…-

non sapeva come spiegarglielo, non era affatto facile proprio come se l’era immaginato…

- non tornerà giusto?- domandò ad un tratto la ragazzina.

- Cosa?- chiese preso alla sprovvista il prescelto.

- Roxas… non tornerà, qualche tempo fa abbiamo avuto tutti le stessa sensazione, come se lui ci avesse detto addio..- rispose malinconica e gli altri due ragazzi annuirono.

- Mi… mi dispiace vorrei raccontarvi come è andata…-

Il ragazzo cominciò descrivendo nei dettagli quello che gli era successo e la decisione del loro amico.

- Roxas è un vero eroe, devo dire che ero arrabbiato con lui quando è sparito ma adesso che so il perché sono contento.- disse il ragazzo biondo

- ci dispiace che sia andata a finire così…- disse Kairi

- non ti devi dispiacere… dopo tutto Roxas non è morto è come se fosse con Sora parlando con lui mi sembra di rivederlo e anche se mi manca sono contenta che abbia scoperto chi era e che abbia agito come ha fatto e penso di parlare per tutti- disse Olette e gli altri annuirono.

- Bene anche io sono contento!- a Sora si allargò un enorme sorriso e come se Roxas fosse davvero lì con loro cominciarono a chiacchierare a e ridere.

**************

Qualche tempo dopo al castello…

- non ci credo che mi hai convinto a bucare!!!- esclamò Kairi

- correggo che ci hai convinto a bucare…- disse Riku

- e dai non fate così, non avevo proprio voglia di fare lezione e stare da solo non è divertente!- si scusò il ragazzo

- e pensare che dovresti essere il prossimo re- disse Keiko sospirando tenendo per mano Riku

- ha ragione… - assentì Kairi

- eddai!!!- le disse lui cingendole il collo da dietro.

- Keiko mi sembravi molto felice quando Leon ha detto che sarebbe tornato… che c’è tra di voi?!- chiese sora a moh di vendetta.

- N.. niente che ti viene in mente?!- si affrettò a rispondere lei

Riku la guardò male.

- c’è da dire che però è affascinante…- aggiunse dopo, il prescelto si mise a ridere guardando la faccia allibita dell’amico – non sei d’accordo con me Kairi?-

- assolutamente…- disse la ragazza con non curanza.

Ora era il loro turno di ridere dell’espressione dei due, che dopo poco di unirono alle ragazze.

Stavano camminando per un corridoio non ben definito del castello, dopo tutto quel tempo non l’avevano ancora girato tutto e adoravano farlo.

- ma in quest’ala che c’è?- chiese il prescelto

- boh mai vista…- rispose la principessa.

Si fermarono davanti ad una grandissima finestra.

- è tutto tranquillo… troppo tranquillo..- disse annoiato Riku

- ehi!!! abbiamo appena rischiato la vita e tu ti lamenti?!- lo rimbeccò Keiko

Si misero a ridere.

- abbiamo la possibilità di stare sempre insieme e questo lo trovo più che gratificante…- disse Kairi

- hai ragione. – Sora le cinse la vita

- ora sappiamo che finchè staremo insieme l’oscurità non conquisterà mai i nostro cuori…-

I quattro amici tornarono sui loro passi lasciando quel corridoio sconosciuto per tornare nell’ala principale.

Il sole intanto si spostò entrando prepotentemente dalla finestra e illuminando lo spazio circostante e un grande quadro.

Ritraeva due ragazzi uno biondo e uno castano e una ragazza dai capelli azzurri come il cielo d’estate sorridenti di circa diciassette anni, vestiti di armature scintillanti, con in mano un possente Keyblade ciascuno e che sembravano in procinto di prendere vita, tanto sembravano reali.

Sotto una scritta recitava:

I tre cavalieri mistici…

Acqua,Vento e Terra.

Eroi leggendari, detentori delle chiavi e protettori del mondo.

 

FINE  m

 

Commenti: ohhhh direte voi "finalmente ci ha dato un finale non ci speravamo più!", ebbene sì ve l’ho concesso! Vorrei spendere ancora però due paroline di commiato.

Ho iniziato a scrivere per puro caso e devo dire che la mia prima fic è stata un flop… sì è capitato pure a me! Quando ho pubblicato destiny che è stata in ordine il mio terzo lavoro diciamo da solista c’era a malapena una pagine di fan fictions su Kingdom Hearts O_O non sto scherzando, saranno state circa 9 fic!!! Tanto che il commento della webmistress (non sapevo usare l’htlm… ^^") era stato "Erika (la webmistress): Vorrei suggerirti l'uso dell'html. La sezione già non è molto conosciuta. Se poi metti dentro anche questo elemento che non invoglia alla lettura, hai in effetti il numero di recensioni che vedi.

Guarda la Guida all'html per capire come fare, non è difficile.". Dopo poco tempo invece si è riempito e adesso c’è solo l’imbarazzo della scelta. Sono contenta di aver partecipato ad accrescere l’amore per questo videogioco ma soprattutto per aver invogliato tanta gente a leggere! Mi avete fatto compagnia per quasi un anno! E sono riuscita ad arrivare a più di 100 recensioni solo grazie a voi! Siete fantastici e spero vivamente che mi seguirete anche nei miei prossimi lavori perché io vi aspetto! ^^

in ordine di tempo ringrazio:

martina sama

rykku8

bruce-dinkinson

malu kuku

miki

neko chan

black kairi

rikulove

rakyr il solitario e

sora&kairi

passiamo ai ringraziamenti più specifici:

dragon 89: mi hai seguito fin dai tempi di destiny e ti ringrazio molto, anche per avermi fatto partecipe della tua fic che continuerò a seguire con passione!

Vivitheblackwizard: in una prossima fic ricordami di inserire anche vivi così ti rendo partecipe! Cmq grazie, sono sicura che continueremo a sentirci perché voglio sapere dei tuoi progressi nelle fic che scriverai!

Giangie: i tuoi commenti mi hanno fatto sempre molto piacere sei un ottimo critico! Thanks

metal-darkness: che dire? Mi hai sostenuta e mi hai seguita non potevo desiderare di meglio grazie!

Kyoko: è da un po’ che non recensisci e che non ci sentiamo però hai recensito tante di quelle volte che è d’obbligo ringraziarti e spero di risentirti presto!

tifa93: una delle mie lettrici più direi frizzanti ^^ ! Sei troppo forte ragazza sei una forza della natura davvero! Mi raccomando voglio leggere ancora le tue fic demenziali ok?

Kabubi: so già che le tue recensioni mi mancheranno e spero che le ritroverò anche nelle prossime fic che scriverò! Ci posso contare?

Danix: sei uno degli ultimi ma ho apprezzato molto il tuo interessamento e il tuo appoggio quindi un grazie grande grande anche a te! ^^

avrete mie notizie molto presto ^_- state sicuri!

V.V.B. vostra Kano-chan.

p.s. colgo l’occasione per augurare a tutti BUON NATALE!!!!

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